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politica amPrima chiede la convocazione del Consiglio. Poi abbandona l’aula

CROSIA (CS) - Giovedì, 22 Marzo 2018 – Tanto tuonò che… alla fine uscì il sole! Il sole della verità che toglie vie le ombre e i chiaroscuri, le bugie e le maldicenze. Quello che è successo stasera in apertura (e chiusura) del Consiglio comunale di Crosia è degno di una commedia comica, grottesca e paradossale. Mattatori della scena, i rappresentanti della Minoranza. Quella stessa minoranza che prima chiede a gran voce l’adunanza dell’Assemblea civica per trattare alcuni argomenti, a loro avviso “hot” (gestione rifiuti, attività amministrativa e ufficio stampa), e poi nel momento clou fa venire meno il numero legale di un Consiglio pressoché monotematico, convocato su loro istanza. Perché? Coda di paglia, codardia politica o paura dell’effetto boomerang?

A tracciare il profilo del comportamento “anti-politico” e “anti-istituzionale” dei due consiglieri di Opposizione, Santo Seminario e Salvatore Filippelli - che in solitaria, dopo il forfait dato dagli altri consiglieri di minoranza sottoscrittori della richiesta di convocazione dell’Assise civica, hanno abbandonato l’aula lasciando nel totale sbigottimento i cittadini presenti – è il Gruppo consiliare di Maggioranza - Evoluzione. Lo stesso che in segno di protesta, a chiusura dei lavori del Consiglio comunale, ha presidiato l’aula assembleare in segno di protesta nei confronti dei due Consiglieri di minoranza che non hanno permesso il compimento dei lavori in un Consiglio chiesto e voluto da loro stessi.

Le gag sono consentite in teatro ma nell’espletamento delle funzioni pubbliche, invece, sono considerate sinonimo di vuotezza per le quali, chi se ne rende artefice, dovrebbe vergognarsi. Tutto quanto accaduto stasera dovrebbe essere derubricato dalla storia politica e istituzionale della nostra Città. Di fatto, però, resterà una figuraccia colossale. Non si può spiegare diversamente il tentennamento dei due esponenti di Opposizione presenti in aula (sui quattro richiedenti la convocazione della seduta odierna) ad entrare in emiciclo per dare inizio ai lavori. Così spinti da quel po’ di pudore rimastogli e invitati dal Sindaco, davanti ad una platea attonita, hanno consentito al Segretario generale di procedere all’appello per poi chiedere, immediatamente, il rinvio dei lavori per manifesta inferiorità politica. Poi, a corto di altri argomenti, hanno abbandonato la sala, con una deprimente uscita di scena degna delle peggiori comparse che recitano sempre la stessa cantilena.

Irrispettosi di tutti: dei cittadini, in primis, degli amministratori e degli stessi uffici che per giorni hanno lavorato al fine di trovare le giuste e doverose risposte alle istanze della Minoranza. Questo produce un’azione istituzionale vuota, inconsistenze e irriguardosa. Viene da chiederci, allora, se la maggioranza fosse stata tutta presente, i due soliti noti avrebbero comunque abbandonato l’aula? Probabilmente sì perché consapevoli di essere a corto di argomenti e motivazioni. Dal momento che il Consiglio stasera avrebbero dovuto tenerlo principalmente loro con i loro argomenti. Non ci sono più alibi per giustificare questo atteggiamento snervante e svilente dei ruoli istituzionali. Atteso che, soprattutto nella circostanza odierna, i due esponenti di quel che resta di una minoranza ormai logora e frammentata dalla cattiveria politica, per onorare il loro mandato e loro condotta, in una linea di coerenza, avrebbero dovuto dar vita ai lavori consiliari e contemporaneamente ringraziare una maggioranza solida e compatta che democraticamente aveva scelto di rimanere per ascoltare le loro posizioni. Lo ribadiamo non ci sono più alibi. Hanno messo allo scoperto l’inconsistenza della loro azione politica, fondata esclusivamente, sul pettegolezzo e senza alcuna maturità

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frantoioAppuntamenti nei consorzi DOP per valorizzare questo prodotto di eccellenza

Un mese dedicato all’olio extra vergine e alla sua promozione. Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali lancia la campagna di comunicazione “Olio Extra Vergine. La Sua Ricchezza. La Nostra Fortuna”, per incontrare i ristoratori e sensibilizzare i consumatori sulla lettura dell’etichetta, per conoscere le caratteristiche nutrizionali, la varietà, l’origine e la tracciabilità del prodotto.

L’appuntamento è nell’Azienda Costantino, in Località Donnantonio, a Maida, in provincia di Catanzaro dalle 10.30.

Il programma prevede, dopo la presentazione del progetto, e il saluto dei padroni di casa del Consorzio Lametia DOP, l’intervento dell’esperto che parlerà di abbinamenti, proprietà organolettiche, e utilizzo. Momento centrale sarà quello della presentazione di piatti e ricette con l’olio extra vergine.

Ruolo fondamentale è quello dei Consorzi DOP che illustreranno le caratteristiche dei territori e le caratteristiche della produzione locale. Saranno quindi coinvolti i ristoratori locali che riceveranno un taste Kit: un cofanetto contenente, una bottiglia di olio extravergine d’oliva personalizzata con il logo della campagna,  un bicchiere da degustazione, la cartolina di promozione del concorso e una vetrofania indicante l’adesione al “Circuito Extra vergine” da esporre nel proprio locale.

La promozione del circuito. La partecipazione al circuito permetterà a tutti i ristoratori di vedere il logo della loro attività all’interno del sito  www.extraverginidoliva.it.

L’adesione gratuita al circuito offrirà ai ristoratori la possibilità di usufruire della visibilità del piano di comunicazione previsti durante il mese dell’olio e la possibilità di partecipare al concorso “La migliore carta degli extra vergini”.

Momento finale del concorso sarà quello che si vivrà in occasione del Vinitaly di Verona che l’anno passato ha ospitato il lancio della campagna dedicata ai consumatori che sono stati coinvolti in un tour svoltosi nei centri commerciali di tutta Italia, durante il quale, oltre ai momenti di degustazione, è stato somministrato un test per valutare la conoscenza della proprietà dell’extra vergine, un comparto che vale 3 miliardi di euro e rappresenta il 3% del fatturato totale dell’industria agroalimentare italiana.

Dal 15 al 18 aprile 2018 si chiuderà quindi con la premiazione dei vincitori del concorso questa parte della campagna di comunicazione.

Gli spot. Tre testimonial d’eccezione per la campagna dell’olio extra vergine: gli chef Antonino Cannavacciuolo, Davide Oldani e la food blogger Chiara Maci hanno prestato il volto a questa attività di promozione.

Per informazioni

Ufficio Stampa

333 2146503

349 6940150

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logo turismoMercoledì 14 marzo 2018, in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio, a Crotone, presso il Museo Archeologico Nazionale di Capo Colonna, in collaborazione con la locale Capitaneria di Porto, verrà organizzata un’iniziativa volta a mettere in rilievo il Parco Archeologico Nazionale di Capo Colonna, sito appartenente al Polo Museale della Calabria (organismo del MiBACT diretto da Angela Acordon) posto sull’estremità del promontorio omonimo, di estrema rilevanza dal punto di vista storico e archeologico in quanto sede, tra VII secolo a.C. e III secolo d.C., di uno dei principali santuari del Mediterraneo, intitolato alla dea greca Hera Lacinia. In prossimità del parco archeologico è presente un faro, ancora attivo per la navigazione lungo il mar Jonio, che ha offerto lo spunto per un progetto dal titolo “I fari della Calabria” che verrà illustrato nella giornata del 14 marzo p.v.. Promosso dalla Marina Militare Italiana e dal Polo Museale della Calabria, tale progetto vede coinvolto anche il Parco Archeologico Nazionale di Capo Colonna ed il Parco Archeologico Nazionale dell’antica Kaulon presso punta Stilo e vuole puntare l’attenzione sul paesaggio mediante tutte le sue componenti. Entrambi i siti di Capo Colonna e Punta Stilo, infatti, vedono l’interessante legame tra due aree archeologiche di fondamentale importanza per la storia della Magna Grecia, significative per la loro valenza paesaggistica e unite dalla presenza di alcuni tra i più bei fari che costellano le coste calabresi. Entrambi i siti aderiscono inoltre al Museo Navigante, la rete dei Musei del Mare e della Marineria d’Italia, patrocinata dal MiBACT e dall’ICOM - International Council of Museums.
Aperta alla cittadinanza e a tutte le scuole, la giornata vedrà la partecipazione di rappresentanti della Capitaneria di Porto, del direttore del Museo Archeologico Nazionale di Capo Colonna, Gregorio Aversa, e dell’avv. Romano Carratelli, che illustrerà l’omonimo codice manoscritto del XVI secolo, prezioso documento che attesta l’importante sistema difensivo costiero dell’epoca. Con l’occasione sarà anche organizzata una visita guidata al Museo Archeologico, nonché alla mostra “Annibale. La fine di un viaggio” attualmente in corso presso il Museo e strettamente connessa alla storia del santuario di Hera Lacinia, luogo di culto e riferimento per la navigazione del Mediterraneo antico.

Dettagli iniziativa:

Ore 11.00: partecipazione delle scuole che verranno accompagnate a conoscere le problematiche del paesaggio di Capo Colonna anche attraverso la visita alla mostra “Annibale. La fine di un viaggio”;

Ore 17.00: incontro per illustrare l’iniziativa “I fari della Calabria tra archeologia e paesaggio”, volta a valorizzare il faro ed il patrimonio paesaggistico oltre che archeologico di Capo Colonna.

Polo Museale della Calabria

Direttore: Angela Acordon

Ufficio stampa: Silvio Rubens Vivone (responsabile)

Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246

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Questa la graduatoria in Europa.

Il reddito più alto è quello di Londra Ovest, i più ricchi d’Europa, con 207.300 euro pro-capite.

Stanno peggio( si fa per dire) gli abitanti del Granducato del Lussemburgo con 90.700 euro per abitante.

Segue il Sud ed Est Irlanda con 69.900 euro pro capite.

I Pil pro capite nell’Unione europea è di 29.200 euro.

Ma veniamo all’Italia

Il Pil pro capite degli italiani è pari a 27.700 euro per abitante, ma vediamo le differenze tra regioni e regioni.

Nel Nord-ovest il Pil per abitante è di 34.100 euro.

Nel Nord-est è di 33.000 euro per abitante.

Comunque i più ricchi d’Italia, a nord, sono gli abitanti della provincia autonoma di Bolzano con 42.600 euro pro-capite.

Nel centro il Pil pro capite medio è di 29.900 euro.

Il più alto è nel Lazio 31.600 euro pro-capite.

Segue la Toscana con 30.000 euro per abitante.

A sud, in Calabria, la maglia nera della penisola con 16.800 euro per abitante.

Ma ecco la buona notizia.

Peggio di noi stanno i greci ed i cechi con 16.200 euro.

Evviva : “Non siamo gli ultimi!”

A qualcuno dovremo dire grazie, vero?

Domani quando andrete votare ricordatevelo!

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sindacatoLa segretaria nazionale della FIRST Cisl Sara Barberotti, insieme allo staff “Politica dei Quadri Sindacali”, ha incontrato oggi presso la sede regionale della Cisl a Lamezia Terme, alcuni dei giovani sindacalisti del progetto nazionale "Generazione 4.0", il programma formativo triennale della FIRST Cisl che riguarderà oltre 100 giovani sindacalisti di tutta Italia, e che vedrà la partecipazione anche di 6 giovani quadri sindacali calabresi. All’incontro, in particolare, di questi erano presenti i colleghi Gennaro Clausi (Banco di Napoli), Marco Gioia (BNL) e Marco Piccolo (BPER).

«Il programma formativo di “Generazione 4.0” – ha spiegato Sara Barberotti - riguarderà cosa deve conoscere, cosa deve saper fare e cosa sapere essere oggi un giovane del nostro sindacato. Oltre ai momenti dedicati strettamente allo studio, saranno richiesti specifici impegni operativi sul campo, supportati e monitorati da tutor della federazione nazionale, oltre ad incontri periodici annuali di tutti i partecipanti. Con “Generazione 4.0” la nostra segreteria nazionale desidera far crescere una nuova generazione di attivisti formati, motivati ed intraprendenti, capaci di lavorare in team e per progetti, concretamente impegnati nel servizio ai colleghi».

«Abbiamo aderito con entusiasmo a questo progetto – ha commentato il segretario regionale Giovanni Gattuso – perché vogliamo guardare con fiducia al futuro dell’organizzazione, investendo nella formazione della generazione che sostituirà quell’attuale, anche per questo non escludiamo di ampliare i partecipanti della Calabria».

 
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naveAi fini del rilancio dell'economia della Calabria, il porto di Crotone ha un ruolo fondamentale: a sostenerlo è proprio la Camera di commercio di Crotone, secondo la quale è dal mare che può arrivare un cambiamento del paradigma economico di tutta la regione. Si tratta, in sostanza, di andare a riscoprire le origini marinaresche del territorio crotonese per valorizzarle: seguendo questa strada, si avrebbe a che fare con una radicale trasformazione che potrebbe esercitare influssi benefici sul turismo. Tutti i progetti legati al mare innescherebbero un effetto volano, e il settore di attività primario potrebbe essere individuato nella blue economy.

Per bocca del presidente Alfio Pugliese, pertanto, la Camera di commercio di Crotone ha voluto mettere i puntini sulle i in relazione alla questione della portualità. Se è vero - secondo Pugliese - che nel Crotonese i processi di sviluppo sono frenati da ostacoli di natura ambientale, rallentati da problemi sociali e contrastati da vincoli fisici, è altrettanto vero che sono molteplici le potenzialità non ancora sfruttate a dovere e che possono costituire dei punti di partenza eccellenti per la nascita di percorsi di sviluppo nuovi.

La presenza di infrastrutture portuali di valore è, a tutti gli effetti, un fattore strategico più che significativo: vale la pena di approfittarne, tenendo conto che nel Crotonese oltre a un porto che ha funzioni industriali e commerciali si può beneficiare addirittura di tre porti turistici. Il problema è che allo stato attuale sono infrastrutture che non vengono utilizzate come sarebbe possibile, giacché richiedono interventi di potenziamento e di adeguamento. Sempre Pugliese rileva che è proprio il porto di Crotone a dover sfruttare con più efficacia la propria collocazione geografica: esso potrebbe diventare un porto satellite, garantendo la gestione delle merci in ingresso che provengono dall'Asia e delle merci in uscita che sono destinate agli hub internazionali più importanti. Per quel che concerne i porti turistici, invece, la Camera di commercio locale fa notare che le infrastrutture calabresi possono essere interessanti tanto per la nautica da diporto quanto per la crocieristica. Tra il 2008 e il 2015 sono stati 27 gli scali di navi da crociera nel porto di Crotone, per poco meno di 10mila turisti in transito.

In attesa che i porti della provincia crotonese si rifacciano il look e trovino una funzionalità migliore, ci si può sempre lustrare gli occhi con le imbarcazioni visibili su www.bellininautica.it, così da scegliere quella con cui solcare le acque del Tirreno.

Pubblicato in Calabria

Mi chiamo Luca ed ho 30 anni.

Sono anni che mi arrangio a fare di tutto.

Anche il volontariato vero, quello mie spese.

Amo la mia terra ma a 30 anni non posso più aspettare che la Calabria mi offra una vera opportunità di lavoro.

Mi hanno detto di aspettare che sarebbe cambiato tutto.

Sono anni che aspetto, ma non cambia nulla.

Anzi vedo che le cose peggiorano.

In Calabria lavorano solo i figli dei potenti, i protetti dei potenti.

Ed io non lo sono.

E così con rabbia, magone, grande tristezza sono stato costretto a scegliere tra la mia terra che non offre nulla ed un altro paese dove potrò lavorare.

A giorni partirò.

Sarò emigrante , come quelli di un tempo, pieno di buona volontà, di coraggio, di onestà.

Uomo ed insieme emigrante

Addio Calabria mia, addio mia Cleto, addio mia Amantea, addio mia famiglia.

Pubblicato in Basso Tirreno

Il Natale è, nel mondo, la ricorrenza più bella e più attesa dell'anno.

Ancor più, forse, in Calabria.

È la festa della famiglia e rappresenta un momento d'incontro affettuoso non solo tra parenti ma anche tra amici.

La festa nella quale ritornavano tanti emigranti e le famiglie si riunivano di nuovo.

E’ una festa permeata di profonda spiritualità, ma che in Calabria conserva (nelle tradizioni e nelle credenze) evidenti tracce delle sue origini pagane.

Un tempo, infatti, le famiglie si riunivano intorno al focolare, od intorno ai grandi bracieri e cenavano , alzandosi dal tavolo solo a notte inoltrata.

Un tempo la vigilia di Natale, quando possibile, si era usi mangiare 13 “cose”, cioè 13 pietanze, innaffiate da abbondante vino ed arricchite da canti natalizi, anche a più voci.

La cena , i canti ed il fuoco erano il simbolo della unità della famiglia.

Ma quale erano queste pietanze, ci chiede la nostra cara amica Donatella?( mandiamo a lei ed alla sua famiglia speciali auguri di Buon Natale)

Certamente non il cotechino, che niente ha a che vedere con le nostre nobili tradizioni!

Certamente non il «panettone» di Milano o il pandoro di Verona, anche essi totalmente estranei alle nostre usanze.

Ma andiamo al cenone.

In molti paesi come Amantea il numero delle portate doveva essere di tredici: sembra in riferimento ai tredici apostoli.

E la tavola si lasciava sempre apparecchiata con quello che restava delle varie pietanze; e questo perché sarebbe potuto capitare che Giuseppe e Maria di passaggio avendo fame si fermassero.

E comunque il giorno dopo si consumava quello che era rimasto della sera prima.

Ed ecco alcuni piatti tipici

a)I lessi

Sulla tavola della vigilia non mancavano mai, nemmeno nelle famiglie più povere,

-le carote lesse con olio, limone e trito di prezzemolo,

-i broccoli lessi con olio e limone,

-i finocchi lessi, eventualmente, anche, gratinati con mollica di pane e comunque conditi con olio e limone.

b)I fritti .

I fritti erano il pezzo forte del cenone Parliamo per esempio:

-di pipi, patati e mulangiani,

-di mulangiani a fungilli con i pomodorini d’appisa,

E senza dimenticare i pitticelli (cioè le frittelle)

-di cavolfiori,

-di broccoli

I cavolfiori ed i broccoli venivano prima lessati, poi , aggiunti in una pastella di acqua e farina ed il tutto passato in padella con olio o grasso.

E senza dimenticare nemmeno le verdure lessate e passate in padella con la mollica.

Ma i piatti principali sono sempre state le polpette di melanzane con il pecorino

c)Le insalate

Le insalate erano obbligatorie durante la abbondante cena sin dagli antichi Saturnali romani per garantire una buona digestione

Proprio per questo si usavano insalate di bianchi finocchi conditi con olio, aceto, sale ed origano.

Ma la insalata principe era quella fatta con l’ insalata riccia condita con i peperoni verdi che erano stati nell’aceto sin da agosto.

d)I primi piatti.

Due in particolare, quando si poteva, erano i primi piatti di Amantea,

Uno famosissimo quale la “pasta culla mullica” ben nota nella sua preparazione con la pasta fatta in casa , per lo più spaghetti, le alici di Amantea, il buon olio delle nostre campagne e la mollica di pane.

L’altro che era, ed ancora è, considerato il piatto povero della festa quale è la “pasta e patate alla tiella” , anche esso un tempo fatto con pasta fatta in casa, per lo più maccaruni i ziti, patate, pomodorini d’appisa, sugna, origano, sale, acqua e facilissimo da realizzare

e)I secondi piatti.

Durante la vigilia di Natale tutte famiglie si mangiavano di magro. Niente carne.

Proprio per questo sin dal tempo dei romani si mangiava pesce e nei periodi di maltempo il baccalà.

Ve ne segnaliamo modi tipici di mangiare il baccalà:.

-Il baccala fritto od arriganato,

-Il baccala con olive e broccoli.

f)I contorni

- le olive bianche o nere

- le melanzane sott’olio con aglio e peperoncini e guarnito con qualche fogliolina di menta,

-le alici salate,

Sulla tavola di natale non mancavano mai le “mulangiani a scarpa” od altrimenti dette “mulangiani allu tinu”, quelle, cioè, che quando venivano tolte dal tino riempivano di profumo tutta la stanza.

g)I dolci.

I dolci principali di natale erano i turdilli, e li cosicelli d’ova, tra cui i scalilli

E poi i fichi, fatti a crocette, ntrizzati, culla murtilla.

h)Tutto poi veniva annegato nel vino rosso secco che ai bambini ed alle donne veniva offerto con la gassosa ( ma solo negli anni cinquanta quando vennero prodotte per la prima volta).

La cena poi era arricchita dalla ninna che si cantava il onore del bambinello.

“E’ la notte ohi! di Natale

ohi! chi festa, ohi! principale

ed è nato nostru Signore

dintra na povera ohi! mangiatura,

e lu vo’ e l’asiniellu

e Maria chi l’adurava…

Fai la ninna, fai la nanna…”

Ah, dimenticavo di ricordare che il presepe, anche piccolo, modesto era sempre nella stanza dove si cenava.

Ed erano canti spesso a più voci e che, quando il vino aveva fatto il suo effetto, si cantavano poggiando il volto sulla mano, per evitare che la testa ciondolasse.

Buon Natale.

Broccoli lessi con olio e limone;

Carote lesse con olio, limone e prezzemolo;

Finocchi lessi e gratinati;

Polpette di melanzane

Pitticelle di broccoli

Baccalà fritto

Il tavolo

I Fichi

alcolAl Congresso Nazionale tenutosi a Brescia è stato un successo. I rappresentanti dei CAT Calabresi (Club degli Alcolisti in Trattamento), guidati dal dr. Franco Montesano del Ser.T. di Catanzaro, insieme all’ARCAT (Associazione Regionale Club Alcolisti in Trattamento) ha illustrato il lavoro che di prevenzione e sostegno alla riabilitazione con dinamismo e vivacità.

Il campo dell’alcolismo è ostico e racchiude un sottobosco di problemi correlati che si insediano nelle maglie della vita quotidiana di una intera comunità; in primis il rischio di incidenti stradali e incidenti sul lavoro che possono coinvolgere persone completamente estranee al problema. Proprio per questo è utile all’intera comunità attivarsi per prevenire e creare una rete fitta fra Enti pubblici e Privati che possa proteggere l’intera cittadinanza.

Soveria Mannelli, attraverso e grazie al volontario Bruno Villella, riesce a creare una eco importante per tutto il territorio limitrofo; ha creato un filo conduttore fra forze dell’ordine, parrocchia (che offre i suoi locali per le riunioni settimanali del club) e territorio attraverso momenti di sensibilizzazione e convegnistica.

A Brescia Bruno Villella, nei 3 giorni di convegno, ha più volte relazionato sui punti di forza e quelli di debolezza che necessitano di miglioramento per aumentare l’incisività. Fra le idee progettuali c’è quella di attuare un piano di sensibilizzazione nelle scuole. Il suo doppio ruolo, ricordiamo che Bruno Villella è anche componente del Consiglio Direttivo della Pro Loco di Soveria Mannelli, ha permesso una maggiore potenza sul territorio grazie al costante lavoro che le associazioni fanno per favorire il benessere umano.

Pubblicato in Calabria

estivbeL'estate ci ha lasciati da pochi mesi ma nonostante ciò sono in molti a sognare di trovarsi al mare, di concedersi momenti di relax al sole gustando allo stesso tempo una fresca bevanda. Nonostante manchino ancora molti mesi all'arrivo dell'estate 2018 sono in tanti coloro che si trovano già ad organizzare le prossime vacanze e se la domanda che vi state ponendo è "dove andare?" ecco che è possibile affermare che sono tantissimi i posti in Italia dove potersi rilassare al mare. Tra le migliori destinazioni per le vostre vacanze al mare in Italia vi troviamo la Puglia, la Calabria, la Sardegna, la Campania ,la Sicilia e tante altre regioni ancora. Ad esempio per le vostre vacanze in Puglia potreste scegliere di recarvi a Gallipoli, comune della provincia di Lecce conosciuto anche come 'Perla dello Ionio'.

La città di Gallipoli è divisa in due parti ovvero il Borgo e quindi la città nuova, ed il Centro Storico all'interno del quale potrete trovare numerosi palazzi antichi e chiese in stile barocco. Sempre nella parte della città vecchia troverete case con cornicioni azzurri e mura bianche ed inoltre vi è anche una spiaggetta alla quale potrete accedere scendendo le scale che collegano il centro storico al porto turistico. Tale spiaggia viene nello specifico chiamata 'Spiaggia della purità' in quanto situata vicino alla Chiesa della Purità. Gallipoli è anche una città molto nota per il suo mare e per i suoi due litorali ovvero quello nord e quello Sud dove si trovano gli stabilimenti balneari principali e tra le spiagge più famose di Gallipoli vi troviamo quella di Punta della Suina.

Per le vostre vacanze al mare Italia potreste anche scegliere una meravigliosa isola ovvero la Sicilia dove basterà recarvi solo una volta nella vita per capire quanto questo posto sia speciale e ricco di profumi intensi oltre che caratterizzato dalla presenza di un fantastico mare. Tra le località ideali dove trascorrere le vostre vacanze in Sicilia vi troviamo Cefalù, famoso comune situato sulla costa siciliana settentrionale a pochi chilometri da Palermo, il cui mare si presenta cristallino, quasi trasparente, e la sabbia dorata. Mondello viene invece considerata la spiaggia più bella nell’area di Palermo e, sempre nella parte occidentale della Sicilia merita di essere citata la spiaggia di Mazara Del Vallo che si presenta bianca e finissima circondata dall'azzurro del mare. E parlando di mare in Italia non può infine non essere citata la Calabria e nello specifico Tropea.

Pubblicato in Viaggi e Tempo Libero
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