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Morsi al capotreno che la sorprende senza biglietto, straniera denunciata

Genova, Principe – capotreno preso a morsi da passeggera senza biglietto.(foto dal web)

Morsi al capotreno che l’ha sorpresa senza biglietto: è successo nei giorni scorsi su un regionale in arrivo nella stazione di Principe, denunciata una ragazza di 23 anni, originaria del Niger, ospitata nel centro di accoglienza di Ventimiglia.

 

L’aggressione è avvenuta mentre il treno stava per arrivare in stazione.

Alla richiesta del capotreno di pagare biglietto e multa, la giovane ha reagito con violenza mordendolo al braccio sinistro.

L’uomo ha subito avvisato la polizia Ferroviaria, e una volta che il treno si è fermato a Principe gli agenti hanno raggiunto il binario, accertato quanto accaduto e poi hanno denunciato la 23enne per rifiuto di fornire le proprie generalità e lesioni aggravate a pubblico ufficiale.

www.genovatoday.it

Pubblicato in Italia

I treni ( e non solo) sono ,ormai, come il far West.

Nel nord , come nel sud.

Su un treno da Salerno a Paola sale un “povero” migrante.

Il capotreno, “provocatoriamente”  gli chiede il biglietto.

Perché diciamo provocatoriamente?.

 

 

Semplice, perché dal colore della pelle doveva ben accorgersi che era un migrante e non un Italiano od europeo.

Ed i migranti , si sa, che in Italia sono esentati dal pagamento del biglietto.

Le regole di civiltà italiane non possono essere imposte ai migranti.

E così il nigeriano allora ha reagito aggredendo fisicamente il capotreno e ferendolo.

Lo riporta il sito del Giornale in queste ore, evidenziando che, «l’extracomunitario mentre stava scendendo dal treno si è scagliato con violenza contro il malcapitato lavoratore, colpendolo con un pugno al volto facendolo, così, finire sulla banchina della stazione di Paestum».

Poi il migrante si è dato alla fuga per i campi della zona: fuga durata poco visto che, anche grazie alle testimonianze rese da alcuni passeggeri, e data la capigliatura e l’abbigliamento del nigeriano, l’uomo è stato individuato in breve tempo nella stazione di Battipaglia mentre tentava di nascondersi a bordo di un altro treno.

Ma anche al momento della cattura, lo straniero non è riuscito a calmarsi e ha ripreso ad inveire, stavolta contro gli agenti: ora lo scalmanato personaggio dovrà rispondere di lesioni e resistenza a Pubblico ufficiale, mentre la sua vittima, il capotreno, dovrà guarire da un «trauma alla regione frontale sinistra, alla spalla e al ginocchio destri, alla mano sinistra, con una prognosi di sei giorni». Ammesso che bastino…”

Ma vedrete che prima o poi vinceranno “loro” e nessuno controllore si permetterà di chiedere il biglietto!

Pubblicato in Paola

L’ultima che ci ha provato ha rischiato il linciaggio e il licenziamento, ma i precedenti violenti evidentemente non hanno scoraggiato la capotreno in servizio sulla tratta Villamassargia-Cagliari, ferma nella sua risoluzione di far scendere dal convoglio gli immigrati comodamente seduti ma “regolarmente” sprovvisti del titolo di viaggio.

«Non è giusto, siete più di 30 ragazzi.

La gente paga per viaggiare, parliamo di tre euro di biglietti», fa notare risentita la donna che, per essere sicura di venire compresa dagli extracomunitari. a un certo punto ripete il messaggio anche in perfetto inglese: impossibile, dunque, non capire il messaggio e non cogliere l’inflessibilità con cui viene comunicato.

Sorda a qualunque richiamo illecito e iniquo nei confronti degli altri passeggeri a bordo muniti di biglietto pagato, l’inflessibile capotreno non si è lasciata impietosire da quegli sguardi languidi lanciati dagli extracomunitari sgomenti dal comportamento di qualcuno pronto, non solo alla reprimenda orale, ma anche a mettere in atto ciò che i provvedimenti prevedono: scendere dal treno.

Non si è fatta convincere dalla gamba malandata ostentata da uno degli abusivi – «Non me ne frega niente della tua gamba, sei giovane e vai a lavorare se vuoi e ti paghi il biglietto», ha tuonato ferma la capotreno –o non si è fatta intimidire dalla presenza di un bambino in braccio a una donna, evidentemente utilizzato per impietosire colei che, in quel momento, stava assolvendo alla funzione di tutore dell’ordine e di rispetto delle leggi.

«Scendete tutti», ha ribadito a più riprese la donna, e loro – controvoglia almeno quanto stupiti – hanno abbandonato il vagone alla prima fermata utile, non senza incedere in un atteggiamento di esasperante lentezza, mirata a scoraggiare fino all’ultimo la donna in uniforme.

E non senza aver provato – almeno in un caso – a risalire abusivamente: la porta è chiusa (e a doppia mandata di chiave assicurata dalla capotreno in persona), il convoglio può ripartire.

Qualcuno, nel frattempo, ha ripreso tutto con il telefonino e postato il video della coraggiosa e risoluta capotreno in rete: video che, neanche ci sarebbe bisogno di dirlo, è diventato virale nel giro di breve dalla sua diffusione su Youtube.

Pubblicato in Italia

E’ successo a Briatico.

Un giovane migrante sale sul treno.

Ovviamente senza biglietto.

Ed un “becero” capotreno, ligio al suo dovere ( potrebbe anche essere licenziato in caso contrario), gli chiede il biglietto.

Ma, ci chiediamo, perché mai sapendo che in tanti non pagano il biglietto( anche sui pullman e sui tram), continuano a controllarli?

Ed infatti questa “pretesa” porta, poi, a conseguenze poco felici.

I profughi, si arrabbiano e protestano.

Ovviamente il capotreno per non prenderle ha chiamato la Polizia.

Peraltro il giovane non era solo ma in compagnia di alcuni connazionali che, alla richiesta del controllore di esibire il titolo di viaggio, essendone sprovvisti, sono stati fatti scendere dallo stesso capotreno nella stazione del centro costiero vibonese.

La volante giunge sul posto ma mentre i due agenti procedevano alla identificazione, uno dei giovani avrebbe dato in escandescenze e si sarebbe avventato sugli agenti, colpendoli ripetutamente con calci e pugni e procurando loro diverse contusioni.

I poliziotti, successivamente recatisi al Pronto soccorso, hanno riportato contusioni multiple giudicate guaribili in 10 giorni dai sanitari.

Ai due agenti feriti ha inutilmente espresso vicinanza il Sindacato unitario dei lavoratori di Polizia (Siulp) di Vibo Valentia che, attraverso il segretario provinciale Franco Caso, ha espresso «piena solidarietà e senso di vicinanza ai colleghi della volante che ieri pomeriggio sono stati aggrediti e feriti da parte di un cittadino extracomunitario nei pressi della stazione ferroviaria di Briatico»

L’aggressore è stato poi fermato ed identificato e la sua posizione è al vaglio degli investigatori.

Temiamo che anche questo episodio sia presto dimenticato perché ormai l’Italia, ci sembra, sia stata svenduta e, con la scusa della xenofobia e del razzismo, si tolleri ogni comportamento che normalmente ci appariva inaccettabile.

Pubblicato in Reggio Calabria
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