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Il libro dal titolo “Guida archeologica della Calabria antica”è edito da Rubbettino

Quello di oggi è il primo degli incontri di presentazione della nuova opera dell’archeologo Mollo

Ecco gli altri:

  • 08 Agosto, ore 21:30 - Cetraro (CS) Giardino di Palazzo del Trono
  • 09 Agosto, ore 18:00 - Santa Maria del Cedro (CS) Palazzo Marino (Ex Carcere dell’Impresa)
  • 13 Agosto, ore 18:30 – Crotone Polo Museale della Calabria Museo Archeologico Nazionale
  • 19 Agosto, ore 20:30 - Amantea (CS) Contrada Augurato
  • 20 Agosto, ore 19:00 - Cirella (CS) Convento dei Minimi
  • 21 Agosto, ore 18:30 - Rossano (CS) Lido Frederik Lungomare Rossano

Stasera con inizio alle ore 21,30 nel giardino del Palazzo del Trono ci saranno:

Angelo Aita sindaco di Cetraro

Fabnio Angilica Vice sindaco di Cetraro

Antonio Zumbo Docente di storia romana ed epigrafia latina dell’ Unical

Giuseppe Aieta presidente della commissione bilancio della regione Calabria

Sarà presente il prof Fabrizio Mollo docente di archeologia classica dell’università di Messina

Pubblicato in Alto Tirreno

Scrive Giacinto Mannarino sindaco di Longobardi

“Il Giro d’Italia ha da poco attraversato il tirreno cosentino, senza nulla togliere al sacrosanto diritto di cronaca, sarebbe stato bello, da parte della RAI, ricordare per esempio che, da poco, Cetraro ha ottenuto la bandiera blu per il proprio porto turistico.

Oppure ricordare che la Calabria sia una terra di santi e il che forse è anche vero visto che il paese di Longobardi in provincia di Cosenza, tra santi e beati e servi di Dio ha la fortuna di averne generati addirittura quattro!

Di questi il più celebre è San Nicola Saggio da longobardi.

Però questo non risponde ai dettami del dio auditel e diventa più affascinante raccontare la famosa nave dei veleni di Cetraro e il famigerato autovelox di Longobardi.

Però a mio modesto avviso il tutto è lontano dal servizio di stato per il quale paghiamo il canone”

Pubblicato in Paola

Parliamo del migrante che da più di 30 anni è in Italia e che, senza famiglia e senza- come si dice da noi- ne “arte e ne parte”, gira l’ Italia chiedendo l’elemosina davanti alle chiese, dorme dove capita, chiede aiuto alle parrocchie, trova conforto nell’alcool fino ad ubriacarsi “come una capra” e poi si stende sui binari di una stazione gridando “Allah” e “Voglio morire” ed impegna fino a 10 uomini dello Stato, tra carabinieri, Polizia Municipale, medici ed infermieri del 118 .

A nulla è valso l’attento intervento e delle forze dell’ordine e degli uomini della sanità.

E così si è reso necessario il ricovero in ospedale

Stante il rifiuto del marocchino del ricovero volontario in ospedale il dr Papasergio del 118 , proprio per la tutela della salute dell’ “aspirante suicida” ha infatti proposto il Trattamento sanitario obbligatorio validato dal dottor Pompea.

E così il sindaco Mario Pizzino ha emesso la ordinanza n 22 per il trattamento sanitario obbligatorio inviata, comunque, al giudice tutelare del tribunale di Paola per la necessaria convalida.

Il ricovero è stato effettato presso l’ospedale di Cetraro

L’ordinanza è stata pubblicata in modo parziale e non reca nemmeno la disposizione relativa alla esecuzione della medesima

Dobbiamo comunque smentire quanto affermato circa la mancata attenzione umana ricevuta da padre Rocco che, al contrario, ha offerto al marocchino alimenti con i quali sfamarsi e che lui ha dichiarato di avere buttato nell’immondizia!

Pubblicato in Cronaca

Le armi sono state rinvenute durante un servizio di controllo dei carabinieri di Paola. Tre le persone denunciate. Trovate anche 400 cartucce

Sette fucili sono stati sequestrati dai carabinieri della Compagnia di Paola nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio tra i comuni di San Lucido, Paola, Fuscaldo, Guardia Piemontese e Cetraro.

In particolare, per reati che vanno dall’omessa custodia all’abusiva detenzione di armi da fuoco, sono stati denunciati in stato di libertà un 61enne di Aiello Calabro e un 52enne e un 62enne entrambi di Fuscaldo.

Trovate anche più di 400 cartucce.

Nel corso del servizio sono state anche controllate oltre 200 persone e altrettanti veicoli.

Svolte numerose perquisizioni personali, veicolari e domiciliari.

Ndr Resta da capire come sia stato possibile denunciare “61enne di Aiello Calabro” se i controlli sono stati effettuati soltanto nei comuni di “San Lucido, Paola, Fuscaldo, Guardia Piemontese e Cetraro”.

Vi faremo sapere domani!

Pubblicato in Paola

Faccio una premessa. Conosco Pino Aieta da quando era sindaco di Cetraro e so che ha sempre difeso gli interessi della sua città .

Cosa che non posso dire, tantomeno con la stessa intensità, per molti i politici di Amantea.

Ora mentre la sanità amanteana sta morendo, lui che da Amantea ha avuto bei voti ,distrae ( caso mai non fosse stata già di per sè distratta) la società e la parapolitica proponendo : «Convochiamo gli Stati generali del Tirreno cosentino»

E tutto perché secondo lui : «È il momento di trovare una soluzione alla crisi profonda dell’area»

Dice, infatti, Giuseppe Aieta «Subito dopo le elezioni, per evitare che si possa speculare sulla proposta, è necessario convocare gli Stati Generali del Tirreno cosentino al fine di porre rimedio alla crisi profonda certificata dagli impietosi dati Istat che relegano la Calabria all’ultimo posto in termini di occupazione e il Tirreno cosentino come l’area di crisi più preoccupante falcidiata dallo smantellamento di presidii industriali che avevano rappresentato negli anni un argine alla disoccupazione dilagante».

Poi il consigliere regionale del Pd continua sostenendo «Archiviata la fase industriale non si è stati in grado di sostituirla con un’alternativa credibile che desse opportunità ai giovani così come agli uomini e alle donne espulsi dal mondo del lavoro.

Eppure il Tirreno cosentino offre attrattori turistici unici e irripetibili mai considerati nelle politiche di sviluppo, se non da isolate misure che, però, non hanno prodotto alcun beneficio perché sganciate da una visione che tenesse conto dei punti di forza e dei punti di debolezza di questo territorio.

È una storia lunga quella del Tirreno testimoniata da ciò che la natura ci ha consegnato: Isola di Dino, Arcomagno, Isola di Cirella, Scogliera dei Rizzi, Acque termali.

Per non parlare di ciò che gli uomini, in un passato ormai remoto, hanno costruito: Torre Talao, parchi archeologici, Centri Storici, Chiese. Su tutto spicca l’opera del più illustre dei calabresi, San Francesco di Paola, con il suo suggestivo Santuario. 

Con il mare che accompagna e bagna ogni località in attesa di essere guarito da un progetto finalmente serio che tenga conto dell’entroterra e non solo dei depuratori».

Infine conclude evidenziando che «È il momento di mettere insieme sindaci, imprenditori, organizzazioni sindacali, associazioni, parroci, uomini e donne giovani e meno giovani perché al centro della giusta rivendicazione vi siano le persone, ovvero la società insediata, di un territorio capace di gestire e difendere la propria bellezza».

Caro Aieta , questo è il discorso di chi ha una buona sanità e la tutela della salute ed il lavoro che ne derivano.

Prima di ogni cosa qui in questa parte di tirreno ( Amantea e sud tirreno) abbiamo bisogno ALMENO della casa della Salute e non di chi sta rubando al nostro poliambulatorio tutto quanto è possibile “rubare”, mentre tutti sono distratti o fanno finta di non vedere, sia la politica, sia la magistratura.

Concludo.

La colpa comunque è della nostra politica ( e della nostra società) vergognosamente inerte e silente. Ed il PD non è certamente estraneo a questa grave situazione ! .

Pubblicato in Primo Piano

salparete marsiliSei un appassionato di pesca sportiva? Sei un vero e proprio professionista? In entrambi i casi non puoi fare a meno di utilizzare il nuovissimo modello di salparete “Marsili”.

Sempre più persone oggi si appassionano di pesca, e sono sempre di più le tecniche di pesca utilizzate; sono tante le federazioni sportive presenti nel nostro paese, e sono tantissimi i tornei di pesca che vengono organizzati su tutto il territorio nazionale; sono innumerevoli, infine, gli attrezzi di ultima generazione utilizzati oggi, e sempre di più la tecnologia che investe un settore per tanto tempo rimasto molto ancorato su elementi di tradizione più che di innovazione. Che molti pratichino la pesca per pura passione o perché lo si trovi un hobby rilassante da trascorrere all’aria aperta, è indispensabile dotarsi di quanto la tecnologia oggi è capace di offrirci per agevolare questo hobby, o quello che magari è un vero e proprio lavoro. Anche se poi la pesca sportiva è solo un modo per mettersi in una posizione di parità con la propria preda, ed anche se l’obiettivo non è nemmeno quello di catturare la preda o di nutrirsene. Sia che la pesca venga intesa solo come una sfida con se stessi per cercare di catturare il pesce per poi liberarlo nuovamente in mare (quella che gli anglosassoni chiamano la “catch & release”), sia che l’idea sia quella di catturare il pesce ma senza ucciderlo (no-kill), in entrambi i casi è opportuno dotarsi di un buon salparete.

Per tutti gli innamorati sia di pesca sportiva, ed ovviamente anche per i professionisti esistono in commercio dei verricelli utilissimi per raccogliere le reti. Uno di questi è il nuovissimi modello “Marisili”. Si tratta di una salparete che è utilissimo per raccogliere, appunto, le reti, ma anche per nasse e calume. Il tutto senza il minimo sforzo. Infatti il salparete è elettrico, dotato di un motore da 300 w. Il motore è estremamente affidabile e silenzioso. Il salparete modello “Marsili” è un attrezzo sicuro e a basso consumo. Infatti “Marsili” consuma appena 20 A, ed è dotato di un fusibile di protezione. Come ogni salparete è dotato di invertitore di marcia e di un regolatore di giri. Un attrezzo, dunque, indispensabili ancora più che utile per chi pratica la pesca sportiva a livello di passione o per i professionisti. Acquista qui il tuo salparete  oppure il 0039 3478532838

Il motore del “Marsili”, affidabilissimo per raccogliere reti automaticamente e senza nessuno sforzo, è il gioiellino di questo salparete costruito interamente in acciaio inox lucidato. Ciò permette al salparete di non temere la corrosione. Nessuna paura quindi per gli agenti atmsferici o per la salsedine: l’acciaio inox, infatti, preserva l’intero salparete, compresa la ruota da 35 centimetri di raggio anch’essa totalmente in acciaio inox.

Anche la velocità di recupero del salparete è ottima. Infatti il salparete “Marsili” ha una velocità di recupero di 18 metri al minuto.

Per informazioni sul salparete “Marsili” si può chiedere informazioni telefonando, in orari di ufficio, al seguente numero: 3478532838

Pubblicato in Italia

maialeI vigliacchi, i farabutti, i mafiosi anche durante le festività natalizie non si arrendono, sono sempre in agguato. Don Ennio Stamile ex parroco di Cetraro ed ora referente di “Libera” in Calabria ieri sera ha subito un grave atto intimidatorio. Stava cenando con alcuni amici scout quando ignoti hanno legato su di uno specchietto retrovisore esterno della sua autovettura un sacchetto della spazzatura con dentro la carcassa di un capretto morto. E’ chiaro il messaggio che questi delinquenti hanno voluto dare a don Ennio:- Tu farai la stessa fine del capretto. Sarai ammazzato -. Non è la prima volta che il sacerdote subisce un atto intimidatorio così grave. Nel 2002 qualcuno gli aveva fatto trovare una testa mozzata di maiale con uno straccio davanti la sua abitazione. Chiaro anche in questa occasione il messaggio mafioso:- Parli troppo, ti sarà tappata la bocca -. La testa di maiale mozzata è un messaggio mafioso di avvertimento, è la tipica epistola mafiosa, la prossima sarà la tua testa e viene recapitata a chi è inviso a un sistema di potere consolidato. E Don Ennio è inviso certamente a quel potere mafioso che opera nella nostra Regione Calabria e in special modo nel Basso Tirreno Cosentino.

Sul grave episodio stanno ora indagando le Forze dell’Ordine. Anche il Sindaco di Cetraro e il Consigliere Regionale Aieta hanno subito espresso la loro vicinanza a don Ennio, il quale anche questa volta certamente non si farà intimorire e procederà a testa alta per la sua strada. Solidarietà è arrivata pure dal Governatore della Calabria On. Oliverio. Così ha scritto don Ciotti, Presidente Nazionale di “Libera”:- Andiamo avanti. Ancora un grave atto intimidatorio che sollecita le nostre coscienze ad essere più vigili e che ci richiama a sentire sempre prepotente dentro di noi il morso del più, del dare e impegnarci di più. La strada da percorrere nella lotta alla criminalità organizzata ed alle illegalità è ancora lunga e ognuno, la politica,le istituzioni, i cittadini, è chiamato a fare la propria parte. Siamo vicini a don Ennio e andiamo avanti senza paura e senza alcuna esitazione, consapevoli che il nostro impegno non subirà alcun cedimento -.

Pubblicato in Calabria

Cetraro (Cosenza) - Una persona è stata arrestata a Cetraro dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cosenza, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Paola Rosamaria Mesiti, su richiesta del Procuratore Pierpaolo Bruni e del Sostituto Teresa Valeria Grieco.

Le Fiamme Gialle cosentine dopo aver percorso una serie di ripidi sentieri della costiera tirrenica e facendosi largo tra i rovi e la fitta vegetazione, hanno scoperto una piantagione di circa 100 piante di “Canapa Indiana” aventi un’altezza di oltre 2 metri e peso superiore a 40 chilogrammi, curate e coltivate in vasi occultati all’interno di un canneto in una zona impervia del Comune di Cetraro.

All’esito delle indagini, scattate immediatamente ed effettuate sotto la direzione della Procura di Paola, sono state ricostruite le attività illecite ed individuata una persona di Cetraro responsabile della coltivazione.

Le piante di “Canapa Indiana” avrebbero consentito di realizzare un guadagno illecito di oltre 500 mila euro.

Le perquisizioni effettuate dai Finanzieri hanno, inoltre, permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro ulteriore sostanza stupefacente del tipo “Marijuana”, nonché i recipienti per innaffiare le piante di “Canapa Indiana”.

Pubblicato in Alto Tirreno

Amantea non ha la esclusiva dell’insabbiamento della imboccatura del proprio porto!

No! Succede anche a Cetraro dove da ieri notte un'imbarcazione a vela di circa 43 piedi (13 metri), iscritta al registro navale di Napoli, si è arenata la scorsa notte nel tentativo di entrare nel porto, laddove il fondale è basso, senza controllarlo con l'ecoscandaglio.

Ora la barca risulta incagliata vicino al faro che segnala l'imboccatura del porto.

Nella mattinata un'imbarcazione della capitaneria ha tentato senza successo di trainarla nel bacino portuale.

Ora si è in attesa del rientro di qualche altra imbarcazione più potente che liberi la deriva dalla sabbia.

I fondali all'imbocco del porto si sono tanto ridotti da costituire un serio pericolo alla navigazione e manca una segnaletica adeguata a tutela della sicurezza dei diportisti.

Come dire : Se Atene piange, Sparta non ride.

Storie di porti del Tirreno cosentino!

Insomma se Amantea si trova, spesso, in una situazione disastrata, Cetraro non gode di certo una vita migliore.

Ne prenda atto Mario Oliverio e provveda.

Amantea non può restare senza porto.

Pubblicato in Alto Tirreno

Due tedeschi entrambi sessantenni partiti da Marina di Camerota (Salerno) viaggiavano sul Tirreno diretti ad Atene

Per il forte maltempo l’imbarcazione si è trovata in difficoltà ed ha pensato di trovare rifugio nel porto di Cetraro.

Purtroppo non sono riusciti nell’intento e la loro barca è stata sbattuta contro gli scogli dai forti marosi che imperversavano sul Tirreno cosentino.

Sul posto sono intervenuti i militari della Guardia costiera e i carabinieri.

La barca si è anche rovesciata

Dopo lo schianto sugli scogli, uno dei diportisti, un sessantenne, è stato salvato e portato in ospedale.

La persona tratta in salvo è stata ricoverata all'ospedale di Cetraro e dimesso in mattinata.

Nessuna notizia, invece, dell'altro, le cui ricerche sono in corso e che al momento è considerato disperso.

Secondo quanto raccontato dall'amico, durante il naufragio l’altro navigante era già caduto in mare e senza il giubbotto di salvataggio.

Le motovedette della capitaneria e un elicottero della Guardia costiera stanno cercando il disperso.

Pubblicato in Alto Tirreno
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