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bonoRiflettendo, in riva all’Ulisse agitato e ad un rosso tramonto, sul sentimento di libertà e su quello passionale, sono giunto alla conclusione che ambedue costituiscono la sostanza propulsiva necessaria al superamento di ogni steccato di razza, cultura, religione, classe sociale. Qualcuno ha scritto: “Chi ama liberamente può amare chiunque e qualunque cosa.” Di certo, chi osa amare non ama ciò che gli viene imposto che deve amare, ma ciò verso cui sente spontaneamente e liberamente amore. Al contrario l’amore non libero, ma “illecito” o forzato o distorto o anche semplicemente incanalato è costretto a restringere il suo campo di azione nell’ambito di ciò che viene predestinato dalle convenzioni sociali e religiose come giusto, o comunque legittimo. Il libero sentimento si muove indipendentemente dalle limitazioni psicologiche e sociali, assumendo così un vero e proprio carattere rivoluzionario. Il libero sentimento è di fatto rivoluzionario, non nel senso che combatte direttamente le barriere umane e le regole sociali, ma nel senso più profondo del termine, in quanto si muove direttamente nella verità della dimensione umana, insomma nel cuore dell’uomo, nella sua specifica umanità, nella autenticità dei rapporti umani. È impossibile resistere al richiamo allettante della passione. La passione non ha rivali; incontrastata, domina la mente e il corpo, usurpa tutte le forze e se ne nutre impudicamente, ottenebra il lume della ragione, divora ciò che ancora non ha soggiogato con il suo potere stordente; impietosa, ruba ogni esiguo stillicidio di serenità, sospingendo subdolamente la vittima nel suo vortice. La passione annichilisce e delizia, ubriaca di vita e dissipa, crea e distrugge, affonda nei relitti dell’inferno e innalza allo splendore celestiale. Il libero sentimento rivela i moti sottili dell’indomito spirito umano, apre i cuori degli uomini ed unisce spontaneamente le persone tra loro. Il sentimento libero è un atto rivoluzionario e davanti alle barriere umane: filtra tranquillamente attraverso di esse, noncurante di esse, si muove indipendentemente da esse, e mette in relazione le energie. Ogni vera ed autentica rivoluzione, in questo come in altri casi, non è tanto una lotta contro ciò che opprime, quanto l’affermazione e la manifestazione diretta di una verità dell’animo umano, una verità di sentimento, che indirettamente fa crollare ogni realtà costruita, artificiosa e dunque falsa. L'amore appartiene per sua natura alla sfera dell'indicibile; come tutto ciò che ha a che fare con l'anima, con la dimensione più profonda e segreta dell'essere, è vicino al mistero, si accompagna al silenzio. Superare la barriera dell'inesprimibile, dare forma, corpo all'indicibile è un'impresa folle, 'piena di paura', in cui soltanto gli artisti, i poeti si sono cimentaci da sempre. Di fronte all'amata l'amante prova un senso di incredibile pienezza e, contemporaneamente, ha il sentore di aver vissuto fino a quel momento in uno stato di privazione: la sua presenza è fonte di un benessere che sembra avere possibilità inesauribili. L'esperienza sembra dirci che è la vicinanza a provocare il turbamento: qualcuno o qualcosa verso cui lo sguardo si dirige ci cattura. Ma in verità l'amore vive e si alimenta di ciò che accade in noi, della nostra interiorità. La persona su cui ho fermato i miei occhi e il mio desiderio assume per me un significato unico: è insostituibile perché soltanto essa può evocare in me delle dimensioni interiori profonde e particolarissime.

Per non scrivere d’altro..

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

Pubblicato in Calabria

pulcinella e colombina-300x3001Vedi Napoli e pensi alla pizza

 

Quando vi trovate seduti in una pizzeria di Spaccanapoli, è praticamente impensabile credere che la pizza sia un alimento proveniente dalla Cina come qualcuno afferma. Vero è che le focacce hanno rappresentato il pranzo principale di molti popoli sin dalle epoche più remote, ma tra una focaccia africana injera e una bella pizza Napoli che ne passano di differenze. Sarà che noi italiani siamo abituati alla tradizionale pizza cotta nel forno a legna e farcita di ogni ben di Dio che non ci pare possibile destinare ad altri popoli, la sua origine.

 

Anche se andando a Kuala Lumpur o ad Anchorage non è impossibile trovare una pizzeria che propone la ‘vera’ pizza Napoletana che della tradizione e dell’Italia ha poco o nulla, in tutto il mondo quando si dice ‘pizza’ la si traduce con ‘Italia’.

Questa internazionalizzazione di un piatto semplice da preparare (anche se non è sempre così facile come lo si descrive) è riuscita a creare tanti posti di lavoro per chi ha saputo apprendere l’arte della preparazione della pizza.

Se è vero che serve amore e passione, è pur vero che per apprendere le tecniche di lavorazione (dalla preparazione dell’impasto alla cottura della pizza) occorre frequentare un corso pizzaiolo che insegna futuri operatori nel destreggiarsi tra farina, lieviti, condimenti e cotture.

 

Non solo acqua e farina

Indubbiamente Napoli può essere, a ragion veduta, considerata la patria della pizza e non solo perché la famosa pizza Margherita fu qui concepita in onore dell’allora Regina d’Italia ma in quanto si è sempre trattato di un alimento che ha rappresentato per secoli e intere generazioni, l’unica fonte di sostentamento. Chi non ricorda Sophia Loren e Giacomo Furia in un episodio del film ‘L’oro di Napoli’ dove la prosperosa attrice rivestiva il ruolo della pizzaiola intenta a friggere le bianche focacce?   Vero che stiamo parlando di un film ma è pur vero che questo rappresenta un vero spaccato di una Napoli di quegli anni che, per quanto riguarda il tema ‘pizza’, non è cambiata di molto.  Fare la pizza è una vera arte e per apprenderla occorre seguire le indicazioni che solo esperti pizzaioli sono in grado di dare. Non è sufficiente impastare della farina con acqua e un poco di lievito per preparare la pasta che si trasformerà in una succulenta pizza made in Italy: occorre conoscere le farine e saperle distinguerle tra loro per via delle caratteristiche; sapere quanto e come deve riposare l’impasto al fine di avere una giusta lievitazione che lo renderà digeribile una volta mangiato; quali le materie prime di qualità da utilizzare per la farcitura.

 

Un accademia veramente speciale

L’Accademia Nazionale di  Sommelier, Barman e Pizzaioli  di Degustibuss organizza dei corsi formativi per apprendere il mestiere del fare la pizza secondo i criteri della tradizione e permettere a tutti coloro che partecipano con passione ed entusiasmo, di apprendere le basi fondamentali per diventare un pizzaiolo capace di preparare una vera pizza italiana. Solo in questo modo si può pensare di acquisire le basi dalle quali partire alla volta di una carriera brillante da vivere in giro per il mondo. 

Pubblicato in Italia

La svendita del patrimonio artistico italiano è ormai una realtà contro la quale si deve intraprendere una tenace battaglia, una ‘’crociata’’ vera e propria a difesa di secoli di storia, arte e tradizioni.

 

Anche i piccoli centri non risultano immuni dal redditizio business dell’arte, complici gli scarsi controlli e una normativa che si vuole trasformare a vantaggio del mercato.

Salvatore Settis, solo poche settimane fa, così ha scritto: «La nuova norma trasforma l’Italia in un gigantesco magazzino di beni culturali di seconda mano, dove chiunque è invitato a entrare col carrello della spesa.

Ecco arrivare al Consiglio dei ministri un Ddl sulla concorrenza, che dovrebbe parlare di energia, assicurazioni e così via, ma cova al suo interno un’escrescenza impropria, l’art. 68, che disciplina “la semplificazione della circolazione internazionale dei beni culturali”».

 

Non è una bella notizia per l’Italia, già nel mirino di tombaroli, mercanti d’arte e miliardari stranieri. Anche in Calabria, il mercato, soprattutto dei reperti archeologici, esiste da sempre, ma negli ultimi anni è stato esteso anche a beni di grosse dimensioni, come le chiese.

Un paio di anni fa, un paesino dell’alto Jonio calabrese, Montegiordano, è stato teatro di un episodio alquanto sconcertante: un’antica chiesetta di origine medievale dedicata alla Madonna del Carmine, fu smontata per essere spedita al MOMA di New York, dove sarebbe stata rimontata ed esposta in modo permanente.

Un’idea balzana di un artista che aveva acquistato on line l’immobile. Tutto avvenne – e questo fu molto grave – nel silenzio degli enti locali.

Grazie all’allarme lanciato da uno storico dell’arte, che inviò un’informativa al ministro Bray, e alla conseguente mobilitazione della Soprintendenza BAP di Cosenza, si riuscì a bloccare, nel porto di Gioia Tauro, il container contenente i pezzi della chiesetta, pronta per attraversare l’oceano alla volta degli Stati Uniti.

 

Oggi, sotto i riflettori è una chiesetta di Cleto, altro paesino in provincia di Cosenza.

Nel 2015, la piccola chiesa del Rosario, detta anticamente chiesa castellense di San Giovanni Battista, viene venduta dalla parrocchia di Santa Maria Assunta a un imprenditore olandese per 10.000 euro.

La chiesetta, dichiarata dalla Soprintendenza di interesse culturale (decreto 39/2014), sarebbe dovuta diventare, nelle intenzioni dell’acquirente, un centro d’arte internazionale.

Il comune, però, prima che fosse venduta, aveva ottenuto, già nel 2014, un finanziamento (fondi Por) di 300.000 euro, parte dei quali destinati a mettere in sicurezza l’edificio pericolante, i cui lavori furono appaltati nell’autunno di quell’anno.

In seguito, in aprile 2015, l’Amministrazione cletese decadde per effetto delle dimissioni dei consiglieri di minoranza e di alcuni di maggioranza.

Nel corso del successivo periodo di commissariamento del comune – che non si sa come mai non abbia esercitato il diritto di prelazione – si registrerà la compravendita tra la parrocchia di S. Maria Assunta e l’imprenditore olandese. Il progetto imprenditoriale di trasformazione del diruto edificio in centro d’arte, con la rielezione a giugno 2016 dell’attuale giunta, non avrà vita facile. Già a luglio dello scorso anno, il Consiglio comunale dichiarò di pubblica utilità l’edificio, una volta adibito a luogo di culto, e, con decreto successivo lo espropriò.

 

Ma il Tar Calabria, al quale si era rivolto l’imprenditore olandese, annullò tutto per difetti di notifica nell’ottobre successivo.

Si attende, ora, il pronunciamento del Consiglio di Stato per stabilire chi dovrà disporre della chiesetta e se un bene dichiarato di interesse culturale possa essere alienato ai sensi del Codice dei Beni Culturali vigente.

I due casi citati sono sintomatici della scarsa attenzione che la Soprintendenza calabrese riserva ai beni su cui dovrebbe vigilare (non si capisce, altrimenti, quale possa essere la sua funzione) e mettono in risalto la tendenza, sempre più diffusa, di ‘’fare’’ a pezzi il patrimonio storico-artistico italiano per svenderlo sul mercato internazionale dell’arte.

Maggiori controlli e sensibilità da parte anche dei cittadini sono da invocare per impedire che il nostro paese, da museo a cielo aperto, si ritrovi ad essere depredato e alienato a stranieri milionari.

18 Maggio 2017 Francesca Canino

Pubblicato in Campora San Giovanni

hotelcasolareleterrerosseL’Hotel Casolare Le Terre Rosse, sito a San Gimignano e precisamente nella frazione di San Donato in Toscana, è la struttura perfetta per accogliere famiglie, coppie romantiche e comitive che vogliono visitare San Gimignano e i suoi dintorni. Tra le cose da vedere nel centro storico del paese c’è Piazza del Duomo, dove si potranno visitare gioielli incredibili di architettura medievale come il Duomo, le Torri Gemelle e il Vecchio Palazzo del Podestà, risalente al lontano 1300, all’interno del quale è possibile vedere il Teatro dei Leggieri. Un occhio di riguardo merita Torre Grossa, la torre più alta dell’intera città, da cui è possibile ammirare un panorama particolarmente suggestivo con le Alpi Apuane che fanno da cornice alla valle. Un luogo dal quale sarà inevitabile scattare foto suggestive ed indimenticabili selfies con i propri cari.

San Gimignano è cultura, tradizione e soprattutto arte. Nelle sale del Palazzo della Propositura sono presenti dei dipinti di inestimabile valore come l’affresco dell’Annunciazione del Ghirlandaio mentre nel Duomo si trovano due statue di Jacopo della Quercia e il Giudizio Universale di Taddeo di Bartolo. Oltre a piazza del Duomo, si può visitare Piazza della Cisterna, costruita alla fine del 1200, sede delle antiche botteghe del paese e che oggi ospita locali e ristoranti in cui assaporare il fascino antico di San Gimignano. Anche da questa piazza si intravedono le torri ancora oggi rimanenti, tra cui le torri gemelle degli Ardinghelli e la Torre del Diavolo, segno tangibile di quello che era un borgo ricco e signorile poiché in passato ogni casato nobiliare o aristocratico possedeva la sua torre. Tutte attrazioni storiche che meritano di essere visitare perché sono in grado di lasciare un ricordo indelebile delle proprie vacanze in questa magnifica località turistica.

Patrimonio dell’Umanità, San Gimignano è uno dei luoghi più caratteristici d’Italia e riporta alla mente un passato glorioso e florido. La Toscana offre davvero un perfetto mix tra natura, arte e cultura ed alloggiando in un hotel completamente immerso nel cuore verde delle colline toscane a San Gimignano come l’Hotel Casolare Le Terre Rosse, si potrà apprezzare la grandezza e la maestosità di una delle regioni più affascinanti e caratteristiche della nostra Penisola.

Inoltre, per gli amanti della buona cucina, l’Hotel dispone anche di un Ristorante rigorosamente riservato agli ospiti, in cui sarà possibile degustare i numerosi piatti tipici della tradizione culinaria di questo luogo, oltre che assaporare una varietà di vini doc che da sempre caratterizzano la produzione della Regione Toscana. Il ristorante della struttura, dopo una lunga giornata di camminate per visitare le meraviglie storiche presenti nei dintorni del casolare, diventa il fiore all’occhiello della vacanza. Un momento gustoso e al contempo di relax. A proposito di relax: in hotel sarà possibile godere di momenti di assoluto riposo grazie alla posizione molto tranquilla della struttura, attorniata dalla natura e fuori dal caos cittadino.

Se sei amante della Toscana e delle vacanze relax con un mix di divertimento e buon cibo, siamo sicuri di poter soddisfare queste tue aspettative consigliandoti questa idea di vacanza si qui brevemente presentata. Il resto te lo lasciamo scoprire di persona…

Pubblicato in Viaggi e Tempo Libero

Il Polo museale regionale di cui all'articolo 34 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171 comprende gli istituti ed i luoghi della cultura e altri immobili e/o complessi che rappresentano la cultura calabrese.

 

Il Polo Museale della Calabria ha comunicato i musei ed i parchi che resteranno aperti fino al 6 gennaio 2017.

Nessuno si illuda.

Il museo ed il parco archeologico di Serra d’Aiello resteranno chiusi

 

Ad aprire saranno solo:

Chiesa di San Francesco d’Assisi – Gerace (Reggio Calabria)

Galleria Nazionale di Cosenza (Cosenza)

La Cattolica – Stilo (Reggio Calabria)

Le Castella – Isola Capo Rizzuto (Crotone)

Museo Archeologico Nazionale “Vito Capialbi” – (Vibo Valentia)

Museo Archeologico Nazionale di Crotone (Crotone)

Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide – Cassano all’Ionio (Cosenza)

Museo Archeologico e Parco Archeologico dell’antica Kaulon – Monasterace (Reggio Calabria)

Museo e Parco Archeologico Nazionale di Capo Colonna(Crotone)

Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri – Locri (Reggio Calabria)

Museo e Parco Archeologico Nazionale di Scolacium – Roccelletta di Borgia (Catanzaro)

Museo Statale di Mileto – Mileto (Vibo Valentia)

Pubblicato in Basso Tirreno

polo scolasticoNello scorso mese di maggio raccoglievamo le dimostrazioni di alcuni studenti, soprattutto pendolari del Polo Scolastico, che ci palesavano le loro preoccupazioni riguardo alla scarsa presenza di pensiline adeguate all’alto numero di alunni che raggiungono giornalmente il plesso.

 

La preoccupazione degli studenti era legata ad un forte disagio vissuto durante i giorni di pioggia a causa della coincidenza di più fattori: l’arrivo largamente anticipato degli autobus provenienti dal comprensorio; la mancata accoglienza degli studenti da parte dell’istituzione scolastica, anche in caso di maltempo, prima del suono della campanella d’entrata; la carenza di aree coperte a servizio degli alunni. In un incontro, tenutosi nel mese di maggio con il Sindaco, i Giovani Democratici avevano segnalato il grave stato in cui si trovavano gli studenti del Polo Scolastico, ricevendo la disponibilità dell'Amministrazione ad un intervento volto a risolvere tale problematica per l’inizio del nuovo anno scolastico.

 

Ad oggi ancora nulla si è mosso e purtroppo continuano ancora a persistere tutti i fattori negativi che contribuiscono ad aumentare il disagio.

Crediamo fermamente che garantire il diritto allo studio passi anche dal porre gli studenti nelle migliori condizioni durante il percorso formativo, partendo proprio dai disagi che devono affrontare per raggiungere i luoghi di apprendimento.

Pertanto, visto la stagione invernale ormai alle porte, chiediamo formalmente all’Amministrazione Comunale di intervenire nel breve periodo attraverso l’installazione di un numero congruo di pensiline in relazione alla popolazione scolastica che frequenta il Polo. Inoltre crediamo che attraverso uno studio della zona, potrebbe esserci una soluzione stabile e dignitosa a tale problematica che preveda la creazione di un’area coperta antistante il plesso scolastico per la fermata degli autobus ed annessi luoghi di riparo per gli studenti.

 

Inutile tornare sugli errori del passato rispetto alla scelta poco felice di ubicazione del plesso, tuttavia è impensabile che un luogo che accoglie centinaia di studenti sia sprovvisto di tale area.

Infine ci appelliamo anche al buon senso dell’istituzione scolastica in quanto sembrerebbe che, nel corso dell’anno scolastico precedente, dinnanzi a tale problematica non venisse consentito l’ingresso anticipato agli studenti per poi accoglierli, qualche minuto più tardi, “inzuppati” d’acqua. Un atteggiamento decisamente inusuale per una comunità civile che speriamo non venga perpetrato anche quest’anno.

Siamo certi che il futuro della nostra terra passa anche dalla tutela di quei ragazzi che investono nel loro futuro attraverso la conoscenza e la cultura. Per tali ragioni speriamo vivamente che venga trovata al più presto una soluzione concreta da parte delle istituzioni.

GD AMANTEA

Pubblicato in Politica

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa de “La Buffa agitatori culturali”:

 

“Fatti della stessa pasta di cui sono fatti i sogni.

 

Ha registrato il “tutto esaurito” il piccolo e bohemien TeatroCastro di Amantea per lo spettacolo “Tutto in un punto” andato in scena sabato scorso.

Tanti gli avventori rimasti senza posto e per tale ragione gli organizzatori hanno già previsto una replica nel prossimo mese di dicembre.

 

La compagnia teatrale “La Buffa” ha portato così in scena, anche nella propria città, lo spettacolo teatrale che ha fatto il suo debutto il 27 ottobre scorso al Teatro Acquario di Cosenza.

 

Nel buio della sala un colpo di pistola fa partire l'origine dell'universo.

I movimenti degli astri e le galassie si espandono come la farina di una massaia sul piano di lavoro.

Gli autori e attori Loredana Ponti e Virginio Gallo hanno abituato il loro pubblico da sempre alla sperimentazione, fatta di studi, sacrifici ma soprattutto di grande passione che traspare anche quando mimano di essere in bilico attorno a un buco nero.

 

Il nuovo lavoro è liberamente tratto dall'omonimo racconto de " Le Cosmicomiche" di Italo Calvino che immagina la creazione non divina dell'universo.

Scienza e politica però si fanno da parte quando la coppia oramai infarinata Gallo-Ponti regala la più grande nota di armonia nell'universo senza fine.

 

La Buffa agitatori culturali”

Il CIPE ha approvato ieri il Piano di Azione e Coesione Complementare (Pac 2014-2020) che costituisce l’ultima tranche del Piano operativo nazionale 'Cultura e sviluppo' (Pon cultura) del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Presentato nel marzo 2016, per un valore di 133.622.878 euro, il Pac appena approvato completa un intervento strategico di circa mezzo miliardo di euro (i 133 milioni del Pac si sommano infatti ai circa 360 milioni del Pon cultura) con cui si finanziano, nel 2016, 88 cantieri, subito operativi, nelle 5 regioni del Sud: Basilicata Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.

"I cantieri della cultura – dichiara il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini – sono un’ulteriore dimostrazione di come e quanto il governo stia investendo per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-architettonico e archeologico del nostro Paese. Dopo un decennio di tagli, queste scelte confermano che per il governo Renzi la cultura è la chiave per il rilancio economico dei territori e del Mezzogiorno'.

Ci prendono pure in giro dicendo “Franceschini: investiamo sul patrimonio per rilanciare l'economia”!

Ecco infatti i finanziamenti:

Calabria finanziati 6 interventi per 11.088.730 euro,

Basilicata finanziati 9 interventi per 26.448.242 euro,

Sicilia finanziati 19 interventi per 57.073.267 euro

Puglia finanziati 20 interventi per 68.297.141 euro

Campania finanziati 32 interventi per 137.816.723 euro.

Insomma la Calabria ha avuto UN CINQUANTESIMO!

Ovviamente nessuno vi dirà la verità!

Nella foto Oliverio si allena a far partire la calabria e comuncia dal treno della sila.

Pubblicato in Politica

LOGOL'on. Angela Napoli, Presidente dell’Associazione Risveglio Ideale, che svolge in Calabria, ma anche nel resto d'Italia, attività politica, culturale e di impegno sociale, comunica l'adesione di Risveglio Ideale alla campagna per il Sì relativa al Referendum contro le trivellazioni che si terrà il prossimo 17 aprile.

 

Mancano oramai pochi giorni - dichiara l'on. Napoli - alla data del 17 aprile fissata per il Referendum NO-TRIV che, ricordiamolo, per la prima volta nella storia della Repubblica, è stato richiesto grazie all'iniziativa di nove Regioni - Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise - che hanno ritenuto necessario chiamare i cittadini italiani alle urne per esprimersi contro il rinnovo, fino all’esaurimento del giacimento, delle concessioni estrattive di gas e petrolio per i giacimenti entro le 12 miglia, e riteniamo doveroso schierarci attivamente a fianco dei cittadini per combattere questa battaglia di legalità, di giustizia e di solidarietà sociale che rientrano tra gli obiettivi primari dell’Associazione Risveglio Ideale che ha anche il fine di vigilare sul buon governo delle amministrazioni nazionali e locali attraverso l’uso degli strumenti consentiti dalla legge.

 

E non vi è alcun dubbio - prosegue l'on. Angela Napoli - che sia necessario appoggiare questa battaglia referendaria che mette nelle mani dei cittadini la difesa e la tutela della salute e dell'ambiente, che sono beni fondamentali.

Ci sono degli studi che attestano - chiarisce - che le attività estrattive sono causa di danni ambientali a fronte di assenza di alcun arricchimento e di ricadute positive, in termini di incremento del PIL, di crescita dell'occupazione e di sviluppo della piccola e media impresa, dei territori interessati dalle trivellazioni e che nulla o quasi valgono le royalty, che le multinazionali riconoscono, rispetto al danno incommensurabile provocato in un’area del mediterraneo, la costa Ionica, che non presenta grandi giacimenti tali da giustificare la devastazione dei fondali marini.

 

Questo Referendum, al quale noi invitiamo a votare Sì - conclude la Presidente dell'Associazione Risveglio Ideale - ha anche risvolti squisitamente politici in quanto, al di là della specificità del quesito, può rappresentare un valida opportunità per rafforzare la battaglia di civiltà che la Società Civile combatte da anni per la tutela dei beni comuni e, in questo frangente storico e socioeconomico, indirizzare il nostro Paese verso una Strategia Energetica nazionale che si affranchi sempre più dal fossile e si orienti verso le meno inquinanti fonti rinnovabili.

Risveglio Ideale

Pubblicato in Comunicati

logL'associazione culturale Longotherapy è lieta di invitarvi alla presentazione del romanzo storico ''Alle soglie dell'ultimo giorno' ', dello scrittore Sergio Ruggiero, domenica 21 febbraio, ore 17.30 presso il Teatrino comunale, sito in piazza San Francesco nel centro storico di Longobardi (Cs).

Premiato come Miglior romanzi storico al concorso letterario nazionale Unicorno - Rovigo 2015, l'opera è ambientata per due capitoli nel territorio di Longobardi. La presentazione prevede proiezioni video ed esibizioni musicale dello stesso autore, nonché la lettura di brani del romanzo. Siamo nell'Anno Domini 870,sullo sfondo di un'epoca segnata dal primato dei Franchi, dalla decadere longobarda e dalla crudeltà dei Saraceni. Scontri culturali e religiosi epocali, infedeli e cavalieri. L'invenzione narrativa si innesta su fonti storiche, per raccontare un mondo pieno di mistero, terribile, affascinante, tra amori, dolore e morte. Dove tutto si basava sulla spietata legge della guerra, mirando contemporaneamente alla conquista dell'eternità. Sergio Ruggiero è nato ad Amantea nel 1962, dove vive, svolgendo la professione d'architetto. È sposato e ha due figli. Appassionati lettore, ha scritto diversi romanzi storici : La rosa d'Ajello, Il respiro del mare, Nel segno del cuore, tutti premiati a livello nazionale e internazionale. E Tre croci a pietramala (inedito).. Continua dunque l'attività dell'associazione, all'insegna della promozione del territorio, dell'arte e della cultura.

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