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Il prof. Fabrizio Mollo esce con un nuovo libro, edizione Rubbettino.

Desideriamo esprimere al professore Mollo sentimenti di gratitudine per l'importante patrimonio di conoscenza che con la pubblicazione dei suoi studi offre al libero arricchimento culturale di tutti.

 

I suoi studi contribuiscono ad un ulteriore recupero della identità della nostra Calabria, sempre più sfocata.

Il merito che riconosciamo al professore Mollo in questo come nelle altre sue pubblicazioni è l’aver riportato in vita un patrimonio inestimabile su un periodo storico spesso trascurato che testimonia la vivacità culturale e della operosità dei nostri progenitori.

 

Lo stesso posta sul suo profilo Facebook una propria riflessione che vi riportiamo integralmente:

 

“Era tanto che ci lavoravo. Un pensiero fisso negli ultimi due anni, anche sulla scorta degli anni passati in Grecia a lavorare sui materiali, che si sommano alle tante esperienze in Magna Grecia e Sicilia negli ultimi 25 anni. Dall'autunno scorso ho deciso di imprimere un'accelerata al lavoro e, compatibilmente con i tantissimi e gravosi impegni, ho continuato a lavorare negli spazi morti (pochi per la verità). Poi è arrivata la pandemia. Dopo qualche giorno di sbandamento, ho capito quale grande occasione di riflessione questa immane tragedia stava offrendo a tutti noi. Tutti abbiamo dovuto riprendere con forza la vita in mano, reagire, condurre la nostra esistenza su strade nuove, difficili da percorrere, tortuose. Ma si è rafforzata l'ispirazione e a fine luglio sono arrivato alla fine di questa gravosa impresa. Questa volta la sfida è molto grande, complessa, quasi titanica. Ma io non mi tiro indietro, anzi le difficoltà mi stimolano. ho cercato di dare il meglio di me, con la testa ma soprattutto col cuore. E ora ci siamo: soltanto tra qualche settimana il libro sarà nelle librerie. Grazie ancora una volta all'editore Florindo Rubbettino, che continua a credere incondizionatamente in me. Spero di meritare la sua immensa fiducia. Grazie al mio fraterno Amico, Collega e Maestro Francesco La Torre. Grazie alla mia splendida famiglia, a Deborah, a Pale e ad Ale, che sopportano e supportano le mie mancanze, i miei momenti di 'alienazione', i miei impegni e i miei studi. Non potrebbe essere diversamente, anche perché penso di essere un privilegiato: faccio uno dei lavori più belli del mondo, lo faccio per professione, e sono ogni giorno più contento di dedicare tutte le mie forze nel tentativo di offrire anche un piccolo contributo alla ricerca scientifica”.

 

Con la speranza, mai indomita, che qualche “politico illuminato” legga e capisca che la cultura è la via principale per costruire qualcosa di valido per il futuro.

 

 

Pubblicato in Cosenza

Augurato è sulle colline di Campora San Giovanni , proprio in mezzo ai luoghi della Temesa greca e di quella romana.

Luoghi che hanno visto la presenza di due grandi archeologi , il prof La Torre ed il prof Mollo.

Grandi professionisti ed insieme grandi uomini che ci hanno aiutato a conoscere la nostra storia.

 

 

E domenica 19 agosto margine della estate 2018 il prof Mollo sarà qui ad Amantea, come sta facendo anche altrove, per far godere della sua presenza i numerosi ospiti che sicuramente approfitteranno della occasione unica di incontrarlo in uno degli luoghi più straordinari di Amantea.

Parliamo della piazzetta di Augurato, un luogo pieno di fascino e di storia

Alle ore 2030 inizierà introdurrà la serata il giornalista Tonino Chiappetta

Seguirà l’ intervento di Lino Naccarato appassionato di archeologia

E successivamente quello di Enzo Giacco Consigliere comunale con delega alla cultura.

Il libro sarà presentato da Maurizio Cannatà funzionario archeologo del museo archeologico nazionale di Reggio Calabria

E non basta

La presentazione del libro di Fabrizio Mollo oltre ad essere una occasione di conoscere Augurato, un luogo incantato e sconosciuto. facilmente raggiungibile percorrendo la strada provinciale che da Campora San Giovanni conduce a Serra d'Aiello, dal panorama straordinario, avrà un contorno eccezionale, fatto di una estemporanea di pittura, di una mostra di fotografie ( “Viaggio di Identità, tra territorio e paesaggio nella terra di Calabria” a cura di Giuliano Guido),di letture (con Eugenio e Maria), di vino locale e ottimo cibo di strada e della straordinaria musica etnica di mister Balkanic.

Non mancate,ve ne pentireste.

Pubblicato in Cronaca

Ieri sera 8 agosto 2018 nel giardino di Palazzo del Trono c’è stata la prima presentazione del bellissimo testo “Guida archeologica della Calabria antica”, di Fabrizio Mollo, edito dalla Rubbettino.

Il responsabile della casa editrice calabrese con malcelato orgoglio ci ha informato che questo testo è ad oggi il libro più venduto in Calabria.

 

Era presente un folto e qualificato pubblico tra cui la elegante e bella Anna Cipparrone, recentemente entrata a far parte della commissione per il Sistema Museale Nazionale, cordialmente salutata dal consigliere regionale Pino Aieta durante il suo pregevole ed appassionato intervento conclusivo della serata.

Di altissima qualità l’ intervento di alto spessore culturale dell’assessore alla cultura e vice sindaco del comune di Cetraro Fabio Angilica.

Appassionata la relazione del professor Antonio Zumbo Docente di storia romana ed epigrafia latina dell’ Unical

Nella occasione il presidente della commissione regionale Bilancio Aieta ha vivamente sorpreso il pubblico presente annunciando che l'Assessore Maria Francesca Corigliano ed il governatore Mario Oliverio hanno deciso di offrire a tutte le scuole calabresi una copia del pregevole testo del professor Mollo, partendo dalla considerazione che non si può ben amare la propria terra se non se ne conosce la storia e che il testo appena editato rappresenta il punto di appoggio per la leva del riscatto culturale della terra di Calabria

Se vera la notizia, non possiamo, noi spesso critici verso i politici regionali, non segnalare la straordinarietà della notizia e, nel contempo, ringraziare Maria Francesca Corigliano e Mario Oliverio per la espressa volontà segnalando la opportunità- anche nel caso di Amantea- di donarne (almeno) una copia alla (ri)nascente biblioteca comunale.

Pubblicato in Paola

Il libro dal titolo “Guida archeologica della Calabria antica”è edito da Rubbettino

Quello di oggi è il primo degli incontri di presentazione della nuova opera dell’archeologo Mollo

Ecco gli altri:

  • 08 Agosto, ore 21:30 - Cetraro (CS) Giardino di Palazzo del Trono
  • 09 Agosto, ore 18:00 - Santa Maria del Cedro (CS) Palazzo Marino (Ex Carcere dell’Impresa)
  • 13 Agosto, ore 18:30 – Crotone Polo Museale della Calabria Museo Archeologico Nazionale
  • 19 Agosto, ore 20:30 - Amantea (CS) Contrada Augurato
  • 20 Agosto, ore 19:00 - Cirella (CS) Convento dei Minimi
  • 21 Agosto, ore 18:30 - Rossano (CS) Lido Frederik Lungomare Rossano

Stasera con inizio alle ore 21,30 nel giardino del Palazzo del Trono ci saranno:

Angelo Aita sindaco di Cetraro

Fabnio Angilica Vice sindaco di Cetraro

Antonio Zumbo Docente di storia romana ed epigrafia latina dell’ Unical

Giuseppe Aieta presidente della commissione bilancio della regione Calabria

Sarà presente il prof Fabrizio Mollo docente di archeologia classica dell’università di Messina

Pubblicato in Alto Tirreno

Ieri 7 novembre è stata una giornata che resterà nella storia della nostra città.

Ne siamo sicuri e non possiamo non segnalarlo a chi vuole davvero bene ad Amantea.

Cominciamo con questo articolo nel quale i due politici amanteani dichiarano quanto segue:

“ Tra l’altro, ieri abbiamo incontrato il giovane dottore Antonio Maurizio Loiacono nato a Reggio Calabria nel 1981, laureato con Lode in Società Culture e Istituzioni d’Europa, con una tesi di ricerca sulla presenza araba nella Calabria altomedievale, che gli è valso il Premio Anassilaos Giovani 2016.

Il dr Loiacono ha recentemente editato per i tipi di Città del Sole Edizioni il testo Storia degli Arabi in Calabria che speriamo di presentare presto ad Amantea, proprio perché gli arabi sono parte importante della storia della nostra città.

“Giungendo sulla terraferma ora come conquistatori e mercanti, ora come prigionieri e profughi, gli Arabi entrano nel tessuto sociale ed economico della Calabria già dal IX secolo portando merci, tecniche e conoscenze nuove, alcune delle quali segneranno in modo decisivo la struttura sociale e produttiva.

Fino alla seconda metà dell’XI secolo, quando la Calabria viene occupata dai Normanni, essa si presenta come terra di confine, cerniera tra nord cristiano e sud arabo-musulmano, tra est bizantino e ovest andaluso e maghrebino, punto focale di contatti e attriti tra le varie potenze del Mediterraneo, rispecchiandone pienamente ogni tensione geopolitica, sociale e religiosa.

Nuove chiavi interpretative – dovute all’attuale rilancio degli studi in questo settore – e uno studio approfondito delle fonti consentono finalmente di restituire una immagine vivida e precisa del disegno di conquista degli Arabi, dei loro insediamenti in Calabria e di come questa regione sia stata terreno di epiche battaglie, audaci alleanze, intrighi di palazzo e importanti momenti di convivenza con le comunità musulmane.

La koiné mediterranea trova qui un terreno d’espressione vivace e interessante, in grado di fornire numerosi spunti sui processi attraverso i quali i popoli si sono incontrati e influenzati vicendevolmente, realizzando prestiti e influenze nei più vari ambiti culturali.”

All’uopo coinvolgeremo il mondo dell’associazionismo locale per tessere la tela che può e deve unire l’ amministrazione ed associazionismo in un rapporto nuovo di incontro culturale.

Con il mondo delle associazioni e della cultura non più “Noi con loro e loro con noi, ma tutti insieme per Amantea!”

Il dr Loiacono sarà molto vicino e presente ad Amantea perchè ha vinto un bando triennale della università di Messina per uno studio sugli arabi in Calabria

E la storia della nostra cittadina sarà portata alla attenzione della cultura nazionale e mondiale.

E’ difficile nascondere l’ importanza che deriverà da questi studi e da queste ricerche che speriamo , con opportuni progetti di scavi, saranno condotte anche sul campo per la valorizzazione del nostro centro storico ,- ha dichiarato soddisfatto il consigliere Giuseppe Maria Vairo- per cui seguiremo passo, passo questo giovane dottorando per accompagnarlo alla conoscenza della storia cittadina

Ancora più soddisfatta l’assessore Concetta Veltri per gli aspetti connessi alla valorizzazione turistica di Amantea

Non escludiamo nemmeno- ha dichiarato- nuovi rapporti con il mondo universitario e soprattutto nuove relazioni con il mondo arabo.

Il dr Loiacono ci ha confermato l’importante, forse unico, ruolo di Amantea nei rapporti con il mondo arabo di quei secoli”.

All’uopo i giovani politici amanteani Veltri e Vairo contano di promuovere un laboratorio culturale per coinvolgere quanti vorranno seguire questa nuova strada di attenzione alla città di Amantea.

Ad maiora.

Il dr Loiacono è il giovane tra GM Vairo e lo stimato archeologo Prof Fabrizio Mollo.

Foto G Marchese

Pubblicato in Politica

Il professor Maurizio Cannatà insieme ai volontari del Gruppo Alybas continua a condurre i microscavi tra i ruderi delle antichissime abitazioni scoperte per caso nell’abitato di Campora San Giovanni.( vedi foto)

A sorpresa- piacevole sorpresa, in verità- stamattina, il sindaco Monica Sabatino, accompagnata dall’ex assessore Michele Vadacchino, ha fatto visita al cantiere per informarsi sul progresso delle indagini archeologiche.

Michele Vadacchino, lo ricordiamo è stato forse il primo assessore all’urbanistica di un comune , segno palese della attenzione che l’amministrazione ha dato-in passato, in verità- alla sua storia, alla sua cultura, all’arte.

Oggi- a quanto è dato sapere- non esiste più un assessore all’archeologia.

Ma la visita del sindaco forse può preludere al rinnovo dell’attenzione dell’ente a tale vitale settore della nostra storia , anche per i suoi palesi effetti e valenze turistici.

La foto mostra anche la totale emersione delle mura di quelle che sono considerabili tra le prime abitazioni di Temese.

Siamo probabilmente nella Temesa successiva “alla necropoli di Chiane, databile tra il VII ed il VI sec. a.C.”, in quei “ contesti di abitato da Cozzo Piano Grande, riferibili a resti di capanna,ma, lentamente, comincia ad interessare anche le aree che degradano verso il mare” Da Agostino-Mollo. 2007-2009 .

E siamo quasi un secolo prima del famoso 580 a.C. , data alla quale il professore G.F. La Torre fa risalire la nascita, del santuario scavato sui terrazzi collinari di Imbelli”

Si chiude così un cerchio storico che rende vivamente la idea della Temesa Ausonia e greca fino a giungere a quella romana ed alla famosa ed ancora inesplorata villa di località Principessa

Una scoperta quindi quella attuale che impone all’amministrazione comunale di valutare con serietà due opportunità che lanciamo da questo sito.

La prima è quella di convocare un primo in contro valutativo al quale far partecipare tra gli altri quanti hanno concorso e concorrono a tali importantissime scoperte. Parliamo della De Sesti Sensito, del prof G.F. La Torre, del prof Fabrizio Mollo, di Rossella Agostino, di Gregorio Aversa, del prof Maurizio Cannatà.

La seconda è quella di trovare i fondi per un altro convegno successivo a quello organizzato dal comune di Amantea ( Marchese, Tonnara, Vadacchino) il 15 e 16 settembre 2007 grazie alla collaborazione di Demetrio Metallo e della sua Principessa

Pubblicato in Cronaca

La Magna Grecia è sotto i nostri piedi in ogni angolo della Calabria

Una Magna Grecia scomparsa come la cultura che un tempo ci pose all’attenzione del mondo, ambedue forse sepolte in attesa di essere riportate alla luce.

Ed uno dei territori più ricchi di queste evidenze è sicuramente quello di Temese.

Parliamo dell’attuale territorio del comune di Serra d’Aiello, di Campora San Giovanni di Amantea , di Nocera terinese.

Campora San Giovanni, in particolare, offre ogni giorno una sorpresa.

Da uno scavo per la costruzione di una abitazione, e grazie ai tecnici progettisti che mostrano sempre la propria cultura ed il proprio amore per la storia dei nostri territori e che hanno immediatamente chiamato gli archeologi che studiamo da decenni tutto quanto viene rinvenuto sottoterra, una grande , ennesima sorpresa.

Parliamo dei resti di un fabbricato risalente, probabilmente, al V secolo A.C.

Stiamo parlando della conferma della più recente ipotesi avanzata dagli studiosi della antica Temese.

Cioè dell’insediamento abitativo coerente con la necropoli rinvenuta sempre nel’ager camporese

La ipotesi era stata avanzata in primis dal prof Gioacchino Francesco La Torre, cittadino onorario del comune di Amantea, che ha condotto le indagini sul tempio di Imbelli e che aveva ipotizzato una Temese composta da vari insediamenti sparsi sul territorio del Basso tirreno cosentino e dell’alto tirreno lametino.

A seguire il prof Fabrizio Mollo che ha condotto gli scavi della necropoli di Serra e di Campora SG

E per ultimo, ma non ultimo, dal prof Maurizio Cannatà della Università degli studi di Messina che proprio il 18 agosto ha svolto in quel di Serra d’Aiello, insieme al dr Gregorio Aversa della Soprintendenza per i beni Archeologici della Calabria ed al professor Fabrizio Mollo della Università degli Studi di Messina, un interessantissimo convegno dal titolo “L’antica Temesa tra Greci ed Indigeni”

Nel corso dell’incontro, ripetuto poi in Campora SG , il prof Cannatà aveva ipotizzato la presenza di un insediamento abitativo coerente con la necropoli camporese e con gli altri insediamenti già scoperti ed ancora da scoprire.

Ed ecco la prova.

A fianco delle fondamenta del fabbricato ancora da studiare una stradella, probabilmente uno spazio intermedio tra i vari fabbricati fronteggianti, ricco di quanto derivato dal crollo delle mura dell’antico manufatto.

I lavori di scavo continuano con la collaborazione del Gruppo Alybas che ormai è diventato una vera e propria istituzione grazie, tra l’altro, ai fratelli Perri ed a Margherita Perri .

Dall’esame dei rinvenimenti deriveranno altri elementi e probabili conclusioni di conferma.

Basta attendere.

Pubblicato in Campora San Giovanni

L'incontro, previsto per il 29 alle ore 21:00 presso la Piazza San Francesco a Campora San Giovanni, è di certo da non perdere, potrete così soddisfare la vostra curiosità storica, colmare le vostre lacune sulla vita del nostro territorio, ma anche rimanere sorpresi come accaduto al convegno di Serra d’Aiello

 

Dopo la serata su Temèse svoltasi in Serra d’Aiello, presenti oltre a Maurizio Cannatà, anche Fabrizio Mollo, della Università degli studi di Messina, e Gregorio Aversa, della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, ecco che, seguendo lo stesso percorso storico della Temèse protostorica, arcaica ed ellenistica-romana, gli specialisti ed esperti offrono il loro sapere anche agli amanteani ed in particolare ai camporesi.

Alla serata dedicata alla storia della nostra terra, interverranno il Dott. Cannatà dell'Università di Messina, Il Dott. Armando Orlando storico specializzato sulle città di Terina e Cleta, il Dott. Macchione Adriano storico sulla città di Terina ed il Dott. Armido Cairo sulla città di Cleta.

 

L’incontro si terrà in quel di Campora San Giovanni, venerdì 29 agosto alle ore 21.00 in Piazza San Francesco.

 

Non mancate!

Potrete soddisfare la vostra curiosità storica, colmare le vostre lacune sulla storia del ns territorio, rimanere sorpresi come accaduto a Serra d’Aiello

Pubblicato in Campora San Giovanni
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