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Troppe stranezze in queste primarie calabresi del PD.

Ci saremmo aspettati che la commissione regionale avrebbe facilmente sciolto i dubbi sui numeri, ma non è stato così

Ci saremmo, quantomeno, aspettati un comunicato da parte della commissione regionale, ma non è così

Ancora stamattina la pagina del PD regionale mostrava tutta la sua stanchezza informativa, un gigante addormentato chino su se stesso

Evidentemente il compito dei 4 “saggi” Perugini, Puccio, Battaglia, Censore incontrano difficoltà notevoli e non facilmente risolvibili

Non sembra trattarsi solo di somme ma di valutazioni dei numerosi ricorsi presentati dalle parti in concorrenza.

La querelle Canale-Magorno, non sembra solo una scelta tra due candidati quanto una guerra dai lunghi coltelli dietro la quale ci sono interessi fortissimi , ben ultronei alla semplice guida del partito, lotte fratricide, intestine per il “possesso” del partito quale mezzo per il “possesso” del potere.

Basta poco per capire

Secondo il Comitato Regionale per Massimo Canale “Ernesto Magorno si autoproclama "vincitore" in barba alle regole della democrazia e presupponendo l'accoglimento dei ricorsi da lui presentati, ma su cui ancora non si è espressa la Commissione regionale.

Secondo i Comitati Renzi Calabria “La macchina del fango è partita.  Conosciamo i 'grandi vecchi' del Pd calabrese che ci sono dietro, sappiamo che bruciano di rabbia per la sconfitta (perchè tale è stata) della 'regione più bersaniana d'Italia' che per la seconda volta consecutiva sceglie Matteo Renzi.  Così sul voto di domenica scorsa per l'elezione del segretario regionale (ottimo il risultato di Ernesto Magorno che su quattro candidati sfiora il 50% dei voti) sono partiti gli schizzi di fango”.

A chiudere il comunicato una nota che fa un po’ riflettere: “Anche adesso, decine di case di 'stranezze', tutte con una chiara targa ed un evidentissima paternità, che noi abbiamo evitato di denunciare pubblicamente perché detestiamo gettare fango sul nostro partito. Cosa che altri fanno benissimo, perché sono abituati così. Sono i falsari che hanno sempre provato a falsare le primarie!”
“Macchina del fango”.

“ Grandi vecchi”.

“ Falsari che continuano a falsare”

E vale poco poi dire che in Italia cala drammaticamente la fiducia nella politica

La Calabria non è certamente un esempio da seguire

Pubblicato in Calabria

«A Magorno un voto ogni 27 secondi»

L'accusa del comitato pro Canale: «Senza i dati falsati di Diamante e Belvedere il nostro candidato vince superando in entrambi i collegi di Cosenza la maggioranza assoluta dei voti validi»

«Con le primarie di ieri Ernesto Magorno non ce l'ha fatta a diventare segretario regionale del Pd, ma in compenso potrebbe farsi nominare direttore tecnico della Ferrari. La scuderia di Maranello potrebbe già ingaggiare i presidenti di seggio e gli scrutatori di Diamante e Belvedere al posto dei meccanici che operano il pit stop per i bolidi rossi».

È quanto si legge in una nota del comitato Canale segretario .

«Infatti, ieri a Belvedere sono stati totalizzati 1057 voti validi, di cui 9 Lo Polito, 29 Canale e ben 1004 per Magorno; mentre a Diamante, addirittura, i votanti sono stati 1567 di cui 49 per Lo Polito, 12 per Canale, 4 per Villella e 1512 per Magorno. Avrebbero votato, dunque, un elettore ogni 27 secondi. Un tempo impossibile e insufficiente per le operazioni di identificazione dell'elettore e la espressione del voto. Se si estrapolano i dati di Diamante e Belvedere Massimo Canale vince superando in entrambi i collegi di Cosenza la maggioranza assoluta dei voti validi».

Secondo i sostenitori di Canale «questi due risultati macchiano e sfregiano la grande prova di democrazia di ieri. Necessariamente in sede politica bisogna trarne le dovute conseguenze. Gli stessi componenti dell'assemblea, quando saranno chiamati al ballottaggio ed esprimere il loro voto tra Magorno e Canale, ne dovranno tener conto per evitare di dare al Pd un segretario regionale delegittimato ed inficiato da un voto improbabile».

Un nostro lettore ci ha chiesto perché :

-a Cosenza vince Canale il candidato di Reggio Calabria

-a Reggio Calabria vince Magorno il candidato di Cosenza

Forse per le prossime elezioni regionali? Può essere !

Pubblicato in Reggio Calabria

Non c'è una nota ufficiale del Pd Calabria, ma dal gruppo del candidato dell'area Cuperlo arriva una dichiarazione che non lascia dubbi. Eccola:

“E’ ballottaggio per il Segretario del PD della Calabria.

L’Assemblea è composta da 300 seggi.

La maggioranza assoluta è di 151 seggi.

Magorno perde a Reggio Calabria (43%), a Vibo Valentia (42%) dove si assegnano 106 seggi. Vince a Crotone ed a Catanzaro dove si assegnano 83 seggi, ed a Cosenza è testa a testa con Canale intorno alla percentuale del 42 % per entrambi ed è la provincia dove si assegnano 110 seggi.

Se la matematica non è un’opinione 151 seggi è impossibile raggiungerli.

Sarà l’Assemblea Regionale ad eleggere il Segretario Regionale del Partito Democratico ed è ballottaggio tra Magorno e Canale.

Dal regolamento per il Congresso:

Art. 9 commi 3-4: “Il Presidente dell’Assemblea Regionale proclama eletto alla carica di Segretario il candidato che, sulla base delle comunicazioni della Commissione Regionale, abbia riportato la maggioranza assoluta dei membri dell’Assemblea Regionale.

Qualora nessun candidato abbia riportato tale maggioranza assoluta , Il Presidente dell’Assemblea regionale indice, in quella stessa seduta, il ballottaggio a scrutinio segreto tra i due candidati collegati al maggior numero di componenti l’Assemblea e proclama eletto Segretario il candidato che ha ricevuto il maggior numero di voti validamente espressi”.

Pubblicato in Calabria

Nei tre seggi di Amantea le operazioni di voto si sono svolte regolarmente

Regolarmente svolti anche gli scrutini

Ed ecco i risultati definitivi nei tre seggi

Canale                                    voti    220

Lopolito                                 voti       3

Villella                                     voti      5

Magorno                                voti  434

Bianche                                   voti     4

Nulle                                        voti     5

Votanti totali                                   671

 

Ed ecco i voti per singoli seggi:

 

 

Magorno

Canale

Villella

Lopolito

sommano

Seggio n 1

175

63

3

1

242

Seggio n 2

99

83

1

1

184

Seggio Campora SG

160

74

1

1

236

TOTALE

434 - 65,56 %

220 - 33,23%

5

3

662

 

 

Note: si sono viste le prime conferme degli accordi per le amministrative

 

Pubblicato in Cronaca

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato.

Congresso regionale del Partito Democratico e nuovo governo per la Regione Calabria. PIRILLO sostiene la candidatura di Ernesto MAGORNO: con lui supereremo finalmente la fase commissariale e rilanceremo il Partito a livello regionale. Abbiamo bisogno di un PD che sappia guadare a 360 gradi sui territori, interpretando le esigenze di sviluppo tradite in questi anni di Governo SCOPELLITI.

È quanto ha dichiarato l’eurodeputato PD Mario PIRILLO intervenendo a Paola al dibattito pubblico sul futuro del PD calabrese a sostegno della candidatura di Ernesto MAGORNO in vista dell’importante giornata congressuale di DOMENICA 16.

Il primo passo da compiere – ha scandito PIRILLO – è la fine della gestione commissariale. Con la candidatura di MAGORNO – ha continuato – ci sono tutti i presupposti per rilanciare il partito a livello regionale e provinciale. Abbiamo bisogno di un partito che guardi a 360° su tutti i territori e che offra alternative credibili rispetto ad un governo regionale che, come è ormai evidente a tutti, sta facendo acqua da tutte le parti.

Un segretario come MAGORNO – ha concluso PIRILLO – per l’esperienza che egli ha maturato in questi anni può dare riscontri positivi alle attese del Pd e della Calabria.

Il Pd in Calabria non c’è – ha esordito MAGORNO. Ci sono alcuni territori, paesi e città come Paola dove c’è una sezione aperta e dove si lavora. Il Partito Democratico calabrese – ha affermato – non è mai nato. È commissariato sin dalla sua costituzione, in Calabria. Qui è arrivato un commissario, da professore e se ne è andato, alla fine, da deputato!

Dobbiamo trovare un modo per costruire il PD calabrese, soprattutto per fare in modo che questo nuovo partito sia il motore della prossima colazione del centro sinistra per battere SCOPELLITI. Questo è il compito che abbiamo.

È quello di fondare – è andato avanti il candidato renziano alla segretaria calabrese – un partito sui valori: quelli della solidarietà e dell’unità dei democratici calabresi. Credo che solidarietà e unità – ha continuato MAGORNO – siano i termini ed il metodo che dovranno accompagnarci nel futuro del Partito Democratico calabrese.

Anche da postazioni e posizioni diverse dobbiamo adesso ritrovarci insieme per iniziare, anche nella nostra Regione, un nuovo corso del partito e della Politica. PAOLA (Cs), Lunedì 10 febbraio 2014 –

Pubblicato in Cosenza

"Non parli di cambiamento chi ha provocato lo sfascio", tuona Ernesto Magorno al dibattito sul congresso calabrese del PD.

''Suona strano che in questi giorni a pronunciare parole come rinnovamento e cambiamento siano gli stessi responsabili di quello sfascio del Pd che è sotto gli occhi di tutti''. Non sembra aver peli sulla lingua il deputato PD in quota Renzi.

E poi continua : ''Appare, infatti, una contraddizioni in termini che a voler dettare i tempi della fase congressuale siano alcuni esponenti di quella classe dirigente che si è caratterizzata per il suo immobilismo e per quelle dilanianti diatribe interne che hanno prodotto l'interminabile fase di commissariamento del partito, sinonimo di stagnazione dello stesso. Chi ha nutrito queste divisioni adesso accusa gli altri di correntismo, a voler significare che, oltre al danno, c'è anche la beffa. Detto questo, una parte di noi con un documento unitario ha dato corpo e sostanza alla sua richiesta di voler svolgere il congresso regionale il prossimo 26 gennaio. Una proposta motivata dalla necessità di sviluppare un autentico confronto basato sulle idee e sui progetti, quel dibattito vero, di ampio respiro e indirizzato ad un orizzonte non limitato al contingente, da quale deve scaturire un progetto di reale cambiamento''.

Ed infine sostiene ''Un cambiamento del quale il Pd deve essere protagonista rompendo i vecchi schemi e costruendo un'esperienza autenticamente nuova, non basata solo sulla mera ricerca del consenso. Tutto questo non lo si può fare compiutamente per l'8 dicembre, considerando che la fase regionale si intreccerebbe con quella nazionale, con il deficit di discussione e di contenuto che ne conseguirebbe. Inoltre è da ricordare che entro novembre dovranno svolgersi i congressi provinciali, questo assicurerà che il dibattito sarà garantito nei territori. Dalle suddette motivazioni scaturisce la nostra richiesta, che è, com'è stato già detto, responsabile e costruttiva e non mossa da altri scopi. Chi vuole misurarsi procedendo ad una frettolosa 'conta' senza confrontarsi sulle idee, agisce sì, secondo vecchie logiche correntizie e 'muscolari' destinate forse ad essere vincenti nell'immediato ma condannate fatalmente a riprodurre quella stagnazione e quelle contraddizioni che il Pd calabrese non deve riproporre''.

E proprio per questa grave situazione di immobilità, se non di stagnazione “ducale e baronale” magorno conclude evidenziando la difficoltà di ricerca di una soluzione interna e trasferendo a Roma la soluzione: ''Confidiamo che a Roma tutto questo venga compreso e che prevalgano le ragioni di chi vede la Calabria non come un''anomalia', ma come un'opportunità per il rilancio di tutto il Pd''.

Non fa i nomi, che, comunque, sono ben noti, dei “duchi” e dei “baroni”della sinistra PD, né, e tantomeno, dei tanti “cortigiani inveterati” avvezzi ed esperti nella” ars leccandi”.

Pubblicato in Calabria

Sembra un miracolo! Ma non è così. E’ impossibile mostrare al mondo( eh, si!, perché il Giro d’Italia è visto anche “dall’altra Italia” sparsa per il mondo ed altri ancora) una condizione delle strade in uno stato così incredibilmente logorato e dismesso come la Statale 18. Non solo, chi verrebbe in Calabria se vedesse le strade ( quelle importanti con la SS18) nelle condizioni in cui versa la statale 18? E quale danno deriverebbe alla nostra regione? E’ facile che anche in una regione indifesa come la nostra qualche animo intelligente ed onesto giungerebbe a citare per danni l’Anas e Ciucci in prima persona! ( Forse!) Nessuna paura!

Comunque sia, bene ha fatto Magorno ad organizzare un incontro a Roma con l’Amministratore unico dell’Anas, Pietro Ciucci.

Un incontro al quale hanno partecipato anche i sindaci del tirreno cosentino:

Quali?

Nessuna preoccupazione il nostro non c’era. Mica abbiamo problemi con la SS18 noi!!!

C’erano quelli del nord tirreno (Enrico Granata di Belvedere Marittimo, Giuseppe Aulicino di Santa Maria del Cedro, Ivano Russo assessore di Maierà, Giuseppe Aieta di Cetraro)

Nessuna paura nel Basso Tirreno Cosentino non c’era nessuno!

Ed infatti Ciucci ha confermato la disponibilità di 4 milioni di euro per sistemare(leggete bitumare) i 90 km di statale 18. E visto che la TV registra anche il bianco( pur essendo a colori) apporranno le strisce centrali e laterali.

Pubblicato in Primo Piano
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