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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa:

Anche quest’anno è in pieno svolgimento l’operazione nazionale Mare Sicuro organizzata dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera e coordinata, a livello regionale, dalla Direzione Marittima di Reggio Calabria.

L’operazione ha avuto inizio lo scorso 16 giugno, e nel Compartimento Marittimo di Vibo Valentia, comandato dal Capitano di Fregata (CP) Rocco PEPE, che si estende per oltre 220 chilometri da Maratea a Nicotera, vede impegnati giornalmente n. 7 mezzi navali e 10 pattuglie terrestri con un dispositivo “terra/mare” che consente una copertura del territorio ogni 10/12 miglia nautiche, quindi in media ogni 20 km di costa.

L’obiettivo fondamentale dell’impegno degli uomini e donne della Guardia Costiera è quello di garantire una stagione tranquilla ai bagnanti e diportisti.

Tracciando un primo bilancio delle attività svolte si riportano alcuni dei numeri di maggior rilievo, che meglio traducono l’impegno profuso nel Compartimento Marittimo di Vibo Valentia Marina – 60 missioni di pattugliamento – 15 missioni di soccorso nelle quali è stata prestata assistenza a 15 persone – 05 unità navali soccorse e assistite – 1650 i controlli in materia di Sicurezza della Navigazione, diporto, ambiente, pesca e demanio, con particolare riferimento al rispetto dell’ordinanza balneare, che disciplina le attività svolte in mare con la fascia di rispetto destinata ai bagnanti – 35 i verbali amministrativi elevati, per un ammontare di oltre quindicimila euro – 8 notizie di reato inoltrate alle Autorità Giudiziarie competenti per territorio.

Inoltre, anche quest’anno è in corso l’iniziativa del “Bollino Blu” rilasciato dalle forze di polizia operanti in mare alle unità da diporto al fine di evitare il ripetersi di controlli già eseguiti, così da garantire al diportista un’estate più tranquilla.

Si richiamano di seguito alcuni significativi profili d’interesse

Sicurezza della balneazione

-       le zone di mare riservate alla balneazione, dalle ore 08.00 alle ore 20.00, sono:

  • quelle sino alla distanza di 150 metri dalla battigia, in presenza di spiagge, ovvero 100 metri dalla scogliera, in presenza di coste alte o a picco;

-       le zone vietate alla balneazione sono:

  • situate presso: le imboccature dei porti e gli ambiti portuali, in prossimità di pontili o passerelle di attracco, all’interno dei corridoi di atterraggio delle unità navali, all’interno degli specchi acquei destinati all’ancoraggio, alle foci dei fiumi, dei canali e dei collettori di scarico, nonché quelle stabilite in ordinanze emanate dalle autorità competenti.

Inoltre, il bagnante deve, in relazione al proprio stato fisico e alle capacità natatorie, valutare le condizioni meteorologiche e del mare presenti nella zona, in particolare le correnti, temperatura e profondità delle acque, prestando attenzione alle eventuali indicazioni ricevute dai bagnini.

Sicurezza della navigazione da diporto

il conduttore di un’unità da diporto prima di iniziare la navigazione deve accertare tutte le condizioni generali di sicurezza, e tra queste che:

-       le condimeteo siano assicurate in relazione alle caratteristiche dell’unità navale e per la navigazione che si intende effettuare;

-       i mezzi di salvataggio, le dotazioni e i segnali di soccorso siano idonei ed efficienti, verificando lo stato di conservazione e la data di scadenza;

-       la quantità di carburante, per le unità a motore, sia sufficiente per la navigazione che si intende effettuare, l’assenza di acqua in sentina, considerando una riserva per eventuali imprevisti;

-       siano prontamente disponibili i numeri telefonici di emergenza e di soccorso in mare.

Prima della partenza, si consiglia di dedicare particolare attenzione alle condizioni meteorologiche, tramite emittenti radio-televisive, radio VHF/Fm canale 68, oppure rivolgendosi alla Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina al numero telefonico 0963/5739400 o via radio VHF/Fm canale 16.

Inoltre, si consiglia di informare le persone che rimangono a terra (concessionari di pontili, servizi tecnico-nautici, circoli, ecc.) circa la navigazione che si intende effettuare, il giorno e l’orario di ritorno o di arrivo ad altra destinazione.

Per la navigazione da diporto, comprese le tavole a vela, si ricordano le distanze minime dalla costa:

-       200 metri dalle spiagge;

-       150 metri dalle scogliere a picco;

-       500 metri dalla costa per lo sci nautico, paracadutismo ascensionale, di piccoli gommoni trainati da unità a motore (BANANA BOAT ecc.);

-       500 metri per le moto d’acqua, che non possono navigare oltre un 1 miglio dalla costa, con l’obbligo per il conduttore di essere munito di: patente nautica, una cintura di salvataggio e un casco protettivo di tipo acquatico.

Attività subacquea

Il subacqueo prima di intraprendere l’attività deve tener conto del proprio stato fisico e delle capacità natatorie. Successivamente deve accertare le condizioni meteorologiche e del mare presenti nella zona, in particolare le correnti, temperatura e profondità delle acque. Inoltre è consigliabile informare qualcuno che rimane a terra circa l’attività subacquea che si intende effettuare, specificando la zona di mare interessata e l’ora di previsto rientro. Il subacqueo deve segnalare la posizione in superficie a mezzo di un galleggiante sormontato da bandierina rossa con striscia trasversale bianca. Il subacqueo che utilizza apparecchi ausiliari di respirazione deve essere in possesso di idoneo brevetto e deve operare entro i limiti previsti.

L’attività subacquea non può essere esercitata:

-       ad una distanza superiore a 50 metri dalla verticale dell’unità navale di appoggio o dal segnalamento o della barca appoggio;

-       ad una distanza inferiore a 1000 metri dalle imboccature dei porti e dalle navi militari;

-       500 metri dalle unità navali, dagli impianti di maricoltura e dalle reti da posta;

-       negli ambiti portuali, nelle zone di mare interdette alla balneazione, ovvero in quelle interessate dalla presenza di residuati bellici, beni archeologici sommersi o da relitti di navi.

Tutela della pesca sportiva

La pesca sportiva può essere praticata al di fuori delle zone destinate alla balneazione.

Attrezzi e i limiti di pescato:

-       5 chilogrammi al giorno di pesci, molluschi e crostacei, salvo il caso di pesce singolo di peso superiore;

-       un esemplare al giorno di cernia, tonno rosso e pesce spada;

-       50 esemplari al giorno di ricci di mare, con divieto di raccolta in maggio e giugno.

Inoltre, sono vietate le seguenti catture:

-       coralli, molluschi e crostacei, da parte di pescatori sportivi subacquei;

-       esemplari sottomisura ovvero appartenenti a specie marine protette.

La commercializzazione dei prodotti della pesca sportiva è sempre vietata.

Per la pesca ricreativa/sportiva di tonno rosso, si ricorda che è consentita solo previa acquisizione di apposito nulla-osta, nel limite di un solo esemplare al giorno per barca e con l’onere per il pescatore di comunicare all’autorità marittima l’eventuale cattura. Si precisa inoltre che per tutte le specie altamente migratorie quali pesce spada e tonno rosso è vietato l’uso del palangaro derivante.

Per qualsiasi emergenza in mare chiamate il Numero blu 1530, gratuito da cellulare e da telefono fisso.

Pubblicato in Paola
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