“In attesa che si stabiliscano le modalità di fruizione delle spiagge, sicuramente bisognerà iniziare a pensare come agevolare le trasformazioni dei lidi al fine di non consentire il fallimento delle attività stagionali”.
È così che attraverso mezzo stampa intervengono Chiara Donato e Barbara Sciammarella, consiglieri comunali del Partito Democratico di Paola.
“È di qualche giorno fa la notizia che la Sottosegretaria al Mibact, con delega al turismo, Lorenza Bonaccorsi, sostiene che si stia lavorando per dare la possibilità ai cittadini italiani di avere accesso in spiaggia per la stagione estiva 2020”.
“Infatti - sostengono le consigliere paolane - è necessario pensare da subito a tutti gli stabilimenti balneari e a tutte le attività stagioni che, in base a quanto sostengono le loro associazioni di categoria, rischiano un calo di fatturati di almeno il 60%”.
“Ecco perché - aggiungono - nei prossimi giorni scriveremo al Sindaco di Paola Avv. Roberto Perrotta e al Consigliere Regionale Graziano Di Natale affinché si pensi, a seguito delle decisioni che prenderà a breve il Governo, alle modalità di accesso in spiaggia chiaramente con tutte le condizioni e le misure di sicurezza che l’emergenza da Covid-19 richiedono”.
“Non è possibile - concludono - che gli operatori turistici, e tutti coloro i quali fanno di queste attività il il loro vivere quotidiano, siano ancora nel limbo senza alcuna indicazione. Auspichiamo che presto arrivino dal Governo Centrale segnali, in quanto è necessario far sì che non venga tolta la dignità a nessuno ma soprattutto che nessuno resti indietro.
È in questa direzione che, in questa fase, siamo pronte ad aprire, con i dovuti mezzi, una campagna d’ascolto per capire quali siano le reali esigenze”.
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Paola
La Calabria è il paese dei furbi!
Ecco una ulteriore prova.
Leggiamo sul web di oggi 19 ottobre che i consiglieri regionali Gallo e Sergio hanno sollevato il caso dei tirocinanti del settore cultura e sollecitano ed hanno invitato Oliverio ad attivarsi per aprire il confronto col Governo sul futuro dei lavoratori
Questi lavoratori “Contribuiscono a garantire l’apertura ed il funzionamento di musei, parchi archeologici, biblioteche, gallerie, palazzi e soprintendenze.
Sono centinaia, ma a Marzo rischiano di tornare a casa, con ripercussioni di non poco conto sulla vitalità e la funzionalità del comparto culturale calabrese.
A sollevare il caso, i consiglieri regionali Gianluca Gallo e Franco Sergio, in un’interpellanza a firma congiunta indirizzata al presidente della giunta regionale, Mario Oliverio.
Al centro dell’atto ispettivo, la vicenda dei tirocinanti in servizio presso gli uffici periferici regionali del Mibact.
«Con bando pubblicato sul Burc il 31 Maggio 2016 – ricordano Gallo e Sergio – la Regione Calabria indiceva bando per la selezione di centinaia di lavoratori percettori in deroga o lavoratori disoccupati per un percorso di qualifica in grado di offrire maggiori opportunità lavorative, in attuazione delle intese raggiunte dalla Regione Calabria e il Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo per la Calabria.
Per censurabili ragioni di ordine burocratico ed organizzativo, la procedura di selezione si protraeva per quasi un anno e mezzo, consentendo soltanto a parte delle unità selezionate – all’incirca poco più di 350 – di iniziare a prestare le proprie attività soltanto a far data dal primo marzo 2018, per un periodo di 12 mesi con riconoscimento di indennità mensile commisurata in euro 500, da erogarsi a cura di Calabria Lavoro».
Insomma, gravi ritardi, pochi soldi, tanto lavoro e parte dei selezionati ancora in attesa di impiego. «Eppure – osservano Gallo e Sergio – questi lavoratori si sono subito dimostrati indispensabili per l’apertura ed il funzionamento delle sedi Mibact, arricchendo un già solido patrimonio di conoscenze e professionalità del quale difficilmente si potrà fare a meno, anche in ragione della carenza di personale e dei continui pensionamenti non seguiti da nuove assunzioni.
Ciononostante, in mancanza di idonee soluzioni, a far data dalla prossima scadenza dei tirocini in corso, il patrimonio di conoscenze e professionalità maturato ed acquisito nel tempo andrà inevitabilmente disperso, con pesanti ricadute sia sui livelli occupazionali sia sulla funzionalità degli uffici interessati».
Quasi un paradosso, dal momento che, stando ai dati forniti proprio dal Mibact, «nei prossimi 3 anni – evidenziano i due consiglieri regionali – sarà necessario procedere con apposito piano all’assunzione di almeno 6.000 unità, che almeno in parte potrebbero essere pescate proprio nel bacino degli odierni tirocinanti, peraltro già sottoposti a selezione e formazione, con evidente risparmio di costi e tempi nelle procedure da avviare ex novo».
Da qui gli interrogativi posti al presidente della giunta regionale per sapere «se e come la Regione intenda adoperarsi per completare le procedure ancora pendenti, in riferimento a quella parte dei lavoratori selezionati ma di fatto non ammessi a tirocinio, e se si ritenga utile ed opportuno sostenere, in applicazione della normativa vigente, l’assunzione dei tirocinanti attraverso il ricorso alle liste dei disoccupati iscritti ai Centri per l’impiego o altre procedure e forme contrattuali ammissibili, o quantomeno favorire e prevedere un prolungamento dei tirocini in atto».
Infine, l’ultimo quesito che Gallo e Sergio chiedono ad Oliverio di chiarire «se la Giunta regionale intenda promuovere fin da ora, con il Mibact, un tavolo di concertazione per valutare di concerto con lo stesso le iniziative da assumere per un eventuale, futuro impiego degli odierni tirocinanti in maniera stabile a garanzia dell’efficace funzionamento degli enti e sedi presso i quali gli stessi svolgono già oggi le proprie attività».
Le domande all’amministrazione comunale:
- Il comune ha chiesto l’assegnazione di unità per l’apertura ed il funzionamento della Biblioteca civica?
- Il comune ha chiesto l’assegnazione di unità per l’apertura ed il funzionamento dell’area archeologica di Temesa?
- Il comune ha chiesto l’assegnazione di unità per l’apertura ed il funzionamento dell’area del centro storico di Amantea comprese le chiese di San Bernardino, di San Biagio, di sant’Elia, di San Francesco d’Assisi?
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Campora San Giovanni