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movida amanteana

Se nell’Alto Tirreno Cosentino per contenere e intensificare i servizi di controllo del territorio volti alla tutela della salute e dell'incolumità pubblica con particolare riguardo alle misure anti covid è stato disposto l’impiego dei militari dell'Esercito Italiano del 24esimo reggimento artiglieria terrestre “Peloritani” di Messina.

 

Il sud Tirreno, come al solito, è stato dimenticato dalla Questura di Cosenza, per Amantea nessun tavolo tecnico come per i Comuni di Diamante, Sangineto e Scalea, forse non abbiamo "Santi in paradiso" o comunque i nostri ragazzi sono più "bravi" e quindi diversi dagli altri.

 

E’ notizia di questa mattina che i Carabinieri di Amantea questa notte, e non solo, almeno loro, hanno intensificato i controlli sui giovani.

 

Negli ultimi due giorni sono stati segnalati per uso di sostanze stupefacenti 4 giovani di Campora San Giovanni e 2 di Amantea, oltre che sono state ritirate due patenti per problemi legati pare all’uso di alcool e droga.

 

I controlli, da parte della locale caserma dei Carabinieri, saranno intensificati per tutto il resto del mese di Agosto, aspettando i militari……. Forse a settembre.

 

 

Pubblicato in Cronaca

movida2020Mentre la maggior parte dei nostri concittadini rispettano le regole emanate dal governo per arginare il virus , riscontriamo  che molti  turisti , presenti nella nostra cittadina , non rispettano  le regole. Pertanto sollecitiamo le autorità  ad  intervenire per sensibilizzare le persone che scelgono di soggiornare ad Amantea.

E’ passato più di un mese dalla riapertura di pub, negozi e ristoranti, un lasso di tempo sufficientemente lungo per fare un primo bilancio sull’efficacia delle nuove disposizioni emanate dal governo e enti locali per disciplinare la ripresa del settore. 

Ad Amantea, gli operatori commerciali tracciano un quadro tutto sommato positivo. 

La maggior parte di loro sembra essersi abituata a lavorare con le nuove misure di sicurezza.

I problemi maggiori sono dovuti, semmai, al fatto che troppa gente, fuori dai locali e dalle attività commerciali, non rispetta le regole sul distanziamento e sull'uso di mascherine nei posti al chiuso .

E se sono pochi coloro che indossano la mascherina, ancora di meno sono i controlli da parte delle forze dell’ordine. 

A tutto ciò si aggiungono, poi, vecchie criticità che ormai tutti conosciamo. La totale  insufficienza di cestini della spazzatura, per non parlare della  mancata differenziazione dei materiali, che favorisce l'accumulo e la dispersione dei rifiuti in giro che  fanno tanto male all'ambiente e alla nostra città ,che tutti diciamo di amare ma che poco dimostriamo.

“Stiamo lavorando bene, la gente è tornata a uscire” afferma un proprietario di un locale in centro città, “anche se lamentiamo  la mancata pedonalizzazione del centro che non consente una immagine ordinata della città 

Il Comune è stato di manica larga nel concederci l’uso del suolo pubblico ma continuano a passare auto a tutte le ore, anche nel week end senza controllo "  A causa della  movida sporca e chiassosa, domandiamo? 

"E’ una questione prima di tutto culturale, ci risponde, poi sta anche a noi gestori dare un servizio di qualità e portare avanti le nostre attività in un certo modo”.

"E’ paradossale, ci risponde ancora, che mentre noi gestori dobbiamo spesso fare i poliziotti per far rispettare le regole, fuori dai locali tutti fanno come vogliono.

 Troppa gente in giro che si comporta in maniera incosciente, servirebbero più controlli ma anche più buon senso  e senso civico non solo da parte di chi frequenta i locali ."

Capiamo che non è facile lavorare in queste condizioni ma abbiamo visto,con soddisfazione, anche un fronte comune tra  commercianti e ristoratori ,segno che una buona collaborazione fra di loro, potrebbe essere una svolta positiva per il futuro del nostro paese.  

 

Sarebbe sicuramente positivo per il commercio se il Comune e quindi la commissione straordinaria allestisse degli spazi all’aperto anche per gli eventi culturali per attivare il turismo e aiutare il settore che è stato pesantemente penalizzato a causa del coronavirus.

Sparano musica ad alto volume

I cittadini si lamentano

E la Polizia d’intesa con la competente Procura della Repubblica mettono i sigilli agli impianti sonori

E di più, sequestrano le attrezzature

Finalmente la legge fa sul serio

Una cosa semplice quando e se si vuole

Basta un fonometro

Per ora è successo a Cosenza dove la Questura ha sottoposto a sequestro le attrezzature e gli strumenti sonori all’interno e nelle pertinenze del Bar “Rox” di Via Nicola Parisio, in pieno centro città.

Spiega la Polizia che il provvedimento, già notificato ai proprietari del locale, si è reso necessario, , dopo le continue lamentele dei cittadini che abitano tra via Parisio e piazza Santa Teresa, esausti dalla movida ad “alto volume” nella zona.

Gli accertamenti fonometrici hanno accertato costantemente nel tempo, il superamento della soglia di normale tollerabilità dei rumori provenienti da alcuni locali posti nella zona predetta, con conseguente violazione della norma del codice penale che tutela le occupazioni ed il riposo delle persone.

Peraltro i responsabili hanno perseverato nella condotta illegale nonostante i precedenti provvedimenti di condanna.

Il procuratore Spagnuolo ha interessato anche il Prefetto ed il Sindaco di Cosenza per l’adozione dei provvedimenti di competenza ai fini del rispetto del cosiddetto decreto Minniti sulla sicurezza delle città, che ha introdotto strumenti volti a rafforzare anche la vivibilità dei territori e la promozione di interventi per il mantenimento del decoro urbano.

Bene.

Ora si estenda lo stesso comportamento in tutta la provincia!

Pubblicato in Cosenza
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