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Ieri sera 8 agosto 2018 nel giardino di Palazzo del Trono c’è stata la prima presentazione del bellissimo testo “Guida archeologica della Calabria antica”, di Fabrizio Mollo, edito dalla Rubbettino.

Il responsabile della casa editrice calabrese con malcelato orgoglio ci ha informato che questo testo è ad oggi il libro più venduto in Calabria.

 

Era presente un folto e qualificato pubblico tra cui la elegante e bella Anna Cipparrone, recentemente entrata a far parte della commissione per il Sistema Museale Nazionale, cordialmente salutata dal consigliere regionale Pino Aieta durante il suo pregevole ed appassionato intervento conclusivo della serata.

Di altissima qualità l’ intervento di alto spessore culturale dell’assessore alla cultura e vice sindaco del comune di Cetraro Fabio Angilica.

Appassionata la relazione del professor Antonio Zumbo Docente di storia romana ed epigrafia latina dell’ Unical

Nella occasione il presidente della commissione regionale Bilancio Aieta ha vivamente sorpreso il pubblico presente annunciando che l'Assessore Maria Francesca Corigliano ed il governatore Mario Oliverio hanno deciso di offrire a tutte le scuole calabresi una copia del pregevole testo del professor Mollo, partendo dalla considerazione che non si può ben amare la propria terra se non se ne conosce la storia e che il testo appena editato rappresenta il punto di appoggio per la leva del riscatto culturale della terra di Calabria

Se vera la notizia, non possiamo, noi spesso critici verso i politici regionali, non segnalare la straordinarietà della notizia e, nel contempo, ringraziare Maria Francesca Corigliano e Mario Oliverio per la espressa volontà segnalando la opportunità- anche nel caso di Amantea- di donarne (almeno) una copia alla (ri)nascente biblioteca comunale.

Pubblicato in Paola

Faccio una premessa. Conosco Pino Aieta da quando era sindaco di Cetraro e so che ha sempre difeso gli interessi della sua città .

Cosa che non posso dire, tantomeno con la stessa intensità, per molti i politici di Amantea.

Ora mentre la sanità amanteana sta morendo, lui che da Amantea ha avuto bei voti ,distrae ( caso mai non fosse stata già di per sè distratta) la società e la parapolitica proponendo : «Convochiamo gli Stati generali del Tirreno cosentino»

E tutto perché secondo lui : «È il momento di trovare una soluzione alla crisi profonda dell’area»

Dice, infatti, Giuseppe Aieta «Subito dopo le elezioni, per evitare che si possa speculare sulla proposta, è necessario convocare gli Stati Generali del Tirreno cosentino al fine di porre rimedio alla crisi profonda certificata dagli impietosi dati Istat che relegano la Calabria all’ultimo posto in termini di occupazione e il Tirreno cosentino come l’area di crisi più preoccupante falcidiata dallo smantellamento di presidii industriali che avevano rappresentato negli anni un argine alla disoccupazione dilagante».

Poi il consigliere regionale del Pd continua sostenendo «Archiviata la fase industriale non si è stati in grado di sostituirla con un’alternativa credibile che desse opportunità ai giovani così come agli uomini e alle donne espulsi dal mondo del lavoro.

Eppure il Tirreno cosentino offre attrattori turistici unici e irripetibili mai considerati nelle politiche di sviluppo, se non da isolate misure che, però, non hanno prodotto alcun beneficio perché sganciate da una visione che tenesse conto dei punti di forza e dei punti di debolezza di questo territorio.

È una storia lunga quella del Tirreno testimoniata da ciò che la natura ci ha consegnato: Isola di Dino, Arcomagno, Isola di Cirella, Scogliera dei Rizzi, Acque termali.

Per non parlare di ciò che gli uomini, in un passato ormai remoto, hanno costruito: Torre Talao, parchi archeologici, Centri Storici, Chiese. Su tutto spicca l’opera del più illustre dei calabresi, San Francesco di Paola, con il suo suggestivo Santuario. 

Con il mare che accompagna e bagna ogni località in attesa di essere guarito da un progetto finalmente serio che tenga conto dell’entroterra e non solo dei depuratori».

Infine conclude evidenziando che «È il momento di mettere insieme sindaci, imprenditori, organizzazioni sindacali, associazioni, parroci, uomini e donne giovani e meno giovani perché al centro della giusta rivendicazione vi siano le persone, ovvero la società insediata, di un territorio capace di gestire e difendere la propria bellezza».

Caro Aieta , questo è il discorso di chi ha una buona sanità e la tutela della salute ed il lavoro che ne derivano.

Prima di ogni cosa qui in questa parte di tirreno ( Amantea e sud tirreno) abbiamo bisogno ALMENO della casa della Salute e non di chi sta rubando al nostro poliambulatorio tutto quanto è possibile “rubare”, mentre tutti sono distratti o fanno finta di non vedere, sia la politica, sia la magistratura.

Concludo.

La colpa comunque è della nostra politica ( e della nostra società) vergognosamente inerte e silente. Ed il PD non è certamente estraneo a questa grave situazione ! .

Pubblicato in Primo Piano

Ecco cosa scrive Vincenzo Lazzaroli:

“Sulla questione legata all’insabbiamento del porto di Amantea, durante la trasmissione andata in onda ieri sull’emittente televisiva LaC, sono state date le necessarie garanzie dalla commissione prefettizia, rappresentata dall'Ing. Ghionna, che l’iter per bloccare il porto sarà avviato con determinazione dagli uffici comunali, e che in tempi rapidi si attiveranno sia per iniziare a studiare il Bando regionale sui porti –Azione 7.2.2 previsto dal POR CALABRIA FESR-FSE 2014-2020- e per liberare l’accumulo di sabbia depositatasi all'imboccatura del porto.

 

Ci corre però l’obbligo di evidenziare, relativamente a quanto prevede il bando, che per beneficiare dei finanziamenti, alla data di presentazione della domanda, pena la non ammissibilità, deve essere attestata dal comune proponente la completa regolarità dell'infrastruttura portuale, sotto i profili demaniali e di conformità agli strumenti urbanistici vigenti.

 

Per questo abbiamo sollevato durante la trasmissione una giusta osservazione, il porto ad oggi sembrerebbe non abbia la completa regolarità urbanistica, per cui su questo aspetto bisognerà attivarsi per sanare eventuali criticità prima della fine di marzo, data utile pe la presentazione della domanda.

Allo stesso tempo, ci è parso un intervento di pura speculazione politica quello fatto in trasmissione dal consigliere regionale del PD Aieta, dichiarando che il Bando non è così stringente e cavalcando la vicenda, attribuendo i meriti per aver sollevato la questione del porto ad una giovane ragazza del PD di Amantea, non sapendo che il sottoscritto insieme ai tanti diportisti e pescatori, da tempo stiamo denunciando l’insabbiamento del porto con dovizia di particolari e fotografie fatte sul posto, andando incontro a nostro avviso ad una magra figura.

 

A questo punto ci tocca solo aspettare gli eventi, terrò comunque alta l'attenzione sull'evoluzione del porto continuando a dare voce ai tanti pescatori e diportisti che da troppo tempo sono stati abbandonati al loro destino.

Vincenzo Lazzaroli

Pubblicato in Campora San Giovanni

La vicenda è semplicissima.

Pasquale Ruggiero in data 10 agosto 2015 con protocollo 5531 si dimette dalla carica di direttore del consorzio valle del lao e con decorrenza dalla data di adozione della conseguente delibera Presidenziale.

Il presidente Davide Gravina prende atto delle dimissioni di Ruggiero con propria determina n 34 dello stesso giorno 10 agosto 2015.

La competente deputazione amministrativa con delibera n 77 del 13 agosto 2015, presenti il presidente Davide Gravina ed il vice presidente Ciriaco Campilongo ed assente rappresentante dell’ente Provincia Antonio Ruffolo ha deliberato la riassunzione di Pasquale Ruggiero con le funzioni di direttore per i prossimi 4 anni ed esattamente dal17 agosto 2015 al 13 Ottobre 2019, cioè fino alla scadenza degli organi consortili (eletti il 13 ottobre 2014 ).

La vicenda ha sollevato le reazioni dei consiglieri regionali Orlandino Greco e Giuseppe Aieta i quali perplessi per le due delibere che certificano le dimissioni del Direttore generale Pasquale Ruggiero e la sua riassunzione nell'arco di tre giorni e con un contratto prolungato di oltre 4 anni, hanno scritto al Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, chiedendo di attivare una procedura di monitoraggio all'interno del Consorzio di bonifica integrale dei bacini del Tirreno cosentino, valle Lao di Scalea. .

Scrivono Greco ed Aieta "Egregio Presidente ci rivolgiamo a Lei per segnalare un’anomalia al Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino, ex Valle Lao, di Scalea, e per chiedere di attivare una procedura di monitoraggio presso lo stesso Ente consortile, alla luce di una presunta irregolarità che potrebbe essersi consumata nelle ultime ore. Ci riferiamo, in particolare, alla delibera presidenziale n. 34 del 10/08/2015 con la quale si prende atto delle dimissioni del Direttore Generale, Pasquale Ruggiero, in scadenza di mandato al dicembre del 2015. A questo atto, é seguita la delibera della deputazione amministrativa dell’Ente n. 77 del 10/08/2015, tramite la quale lo stesso Pasquale Ruggiero viene riassunto, sempre con il ruolo di Direttore Generale fino al 2019. Tutto è pubblicato sull'albo pretorio on-line dell’ente".

Infine Greco ed Aieta concludono che "Riteniamo che tale atteggiamento amministrativo, da parte dei vertici dell’ex Valle Lao, meriti un approfondimento e la doverosa attenzione. Grati per la disponibilità sempre dimostrata e certi di un Suo intervento in merito, porgiamo deferenti saluti"

Ndr. Resteranno solo parole. Vedrete!

Pubblicato in Alto Tirreno

La giunta regionale, con delibera n 68 del 20 marzo 2015 , presenti Gerardo Mario OLiVERIO, Vincenzo Antonio Ciconte, Antonino De Gaetano e Carlo Guccione ha approvato la Rimodulazione del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2007/2013. Delibere CIPE 62/2011, 78/2011, 7/2012,89/2012. Proposta di riassegnazione delle somme a norma dei punti 2.3 e 2.4 della Delibera CIPE 21/2014; Proposta di rimodulazione delle assegnazioni di cui alla Delibera CIPE 89/2012.

La delibera è stata sottoposta al parere della seconda commissione regionale “Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero” presieduta da Pino Aieta il quale ha dato notizia al coordinatore del comitato Giuseppe Ruperto il quale esprime comunque il suo ringraziamento a quanti si stanno facendo carico dell' importante opera.

Nella delibera della giunta si legge che “ per l'intervento denominato "Ricostruzione del Ponte sul Savuto. Nuovo intervento" era stata prevista, all'atto dell'adozione della citata DGR 106/2014, una dotazione pari a Euro 6.500,000,00 dimensionata sul valore delle opere di ricostruzione del ponte crollato nell'anno 2008, oltre ulteriori interventi di sistemazione e di adeguamento delle strade di accesso al medesimo ponte. Tuttavia lo stato attuale del procedimento induce a ritenere che possa essere utilmente avviato nell'immediato un intervento più ridotto corrispondente al solo intervento di ricostruzione del ponte, mentre le ulteriori opere sulle rampe di accesso necessitano di ulteriori

studi ed approfondimenti. Per l'intervento di ricostruzione, l'Amministrazione Provinciale di Catanzaro ha redatto una progettazione corrispondente ad un importo pari a Euro 3.000.000,00. Il medesimo intervento è stato peraltro oggetto di un finanziamento parziale, per un importo pari a Euro 537.600,00, da parte del Dipartimento Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri (cfr. Decreto 28 Aprile 2014). l'occorrenza da mantenere sul FSC è dunque pari a Euro 2.462.400,00, mentre il titolo dell'intervento è da rendersi come segue: 'Viadotto sul fiume Savuto sulla S.P. 163/1 Nocera Terinese. Integrazione finanziamento DPC del 28.4.2014"

In sostanza il ponte diventa un viadotto ed il finanziamento si riduce da 6.500.000,00 di euro a soli 3.000.000,00 compresi i 537.600,00 disposti dal Dipartimento Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Esprime la sua soddisfazione anche a nomne delle aziende agricole di Campora San Giovanni la consigliera del comune di Amantea Concetta Veltri:" Se le nostre manifestazioni e proteste sono servite al risultato oggi evidenziato dalla politica regionale, vuol dire chela strada da seguire è questa . Esprimiamo quindi il nostro apprezzamento al governatore Mario Oliverio ed alla giunta ed insieme alla seconda  commissione del consiglio regionale. Oltre che, ovviamente, al comitato. Noi saremo sempre sul territorio , per la comunità  ed in prima fila"

Pubblicato in Catanzaro

La prima è quella relativa all’interessamento mostrato dal consigliere regionale Pino Aieta, già sindaco di Cetraro ,oggi presidente della commissione Bilancio in consiglio regionale, che ha incontrato il portavoce del comitato "Ricostruiamo il ponte sul Savuto" al quale ha assicurato il suo sostegno alla iniziativa della ricostruzione del ponte a tanto impegnandosi.

Nella stessa mattinata sempre i rappresentanti del comitato per la ricostruzione del ponte si sono recati a Catanzaro dove hanno incontrato prima l' ingegnere Siniscalco, dirigente del settore competente, il quale ha dato garanzie il quale ha garantito che si sta passando alla fase definitiva della progettazione del ponte il cui costo non supererà i 3 milioni di euro

Successivamente Giuseppe Ruperto del comitato ha incontrato il presidente della provincia dr Enzo Bruno da cui sono pervenute conferme intanto della disponibilità della esistenza del finanziamento dei 537mila euro del piano per la mitigazione del rischio sismico disposto con decreto il 28 aprile dal capo della Protezione civile e pubblicato sul Bollettino ufficiale lo scorso 29 settembre, ma anche della sussistenza dell’impegno del CIPE, solo da formalizzare, per i 3 milioni di euro.

Peraltro la conferma viene anche dalla recente presenza dell’onorevole Nencini il quale ha dichiarato che ci sono pronti 2,8 miliardi di Euro per investimenti al SUD .

Il problema è quello della pressione che sarà esercitata dalla politica locale non tutta sempre attenta alle vicende del ponte sul Savuto che risulta essere sempre più indispensabile alla Calabria viepiù sintanto la SS18 resta a rischio di crollo sotto gli effetti dei marosi .

Il comitato "Ricostruiamo il ponte sul Savuto" ha raccolto sull’apposito documento ,le firme di diversi sindaci e consiglieri comunali

Ed a tal proposito le amministrazioni comunali della zona del Tirreno Cosentino e dell’area del Savuto si sono impegnate ad un incontro sulla tematica al quale sarà chiesta la partecipazione di politici nazionali, del governatore Oliverio e di amministratori regionali, provinciali e locali

Pubblicato in Primo Piano

Ecco la dichiarazione di Pino Aieta, sindaco di Cetraro.

“Alla luce legge - di quanto si è consumato ai danni dell'Istituto di Istruzione Superiore "Silvio Lopiano", si ritiene di dover assumere una iniziativa istituzionale forte al fine di denunciare pubblicamente quanto riportato nella nota che di seguito si allega.

Giugno 2014: organico di diritto alunni 404 più 13 alunni di una classe prima dell'ITA di Belvedere, non concessa nell'organico di diritto, per cui l' Ufficio Scolastico Regionale (USR) certifica l'Autonomia per i Licei di Cetraro essendo scuola di montagna e quindi con limite minimo 400 alunni.

L' autonomia prevede il Dirigente scolastico titolare, Il Dirigente di Segreteria fisso e più personale amministrativo. Giugno 2014, agli scrutini bocciano 7 alunni di cui 5 nella Terza Agraria e 2 nella Prima.

L'Istituto di Cetraro comprende l'Agrario di Belvedere (ITA). Luglio 2014. L' USR pubblica, in virtù dell'organico di diritto, Cetraro come scuola autonoma.

La Dirigente scolastica, con strana celerità, invia comunicazione all'USR con cui informa che gli alunni iscritti in virtù dei bocciati scende a 397, palesando eventuali danni erariali.

L' USR prende atto della missiva e con successivo atto decreta Cetraro non più autonoma.

Sta di fatto che la dirigente, però, omette di comunicare che nel sistema vi erano ancora iscritti i 13 alunni alla classe prima dell'ITA e che tra i bocciati ve ne erano 2 in prima che non hanno mai chiesto nulla osta di trasferimento e che all'inizio di luglio hanno riconfermato l''iscrizione.

Pertanto, con i 13 e questi ultimi 2, la classe poteva essere autorizzata salvaguardando l'autonomia. E' stata cura del Sindaco, e non di chi era deputato a farlo, comunicare all'USP di Cosenza che gli alunni erano 15 e non 13.

Per cui, preso atto dei numeri, il dott. Penta autorizzava la classe prima agrario di Belvedere ( Scuola accorpata ai Licei di Cetraro) certificando di fatto che Cetraro doveva ridiventare autonoma. Tale ufficializzazione doveva essere decretata dall'USR di Catanzaro.

E qui si consumano le omissioni!

Perché a tutt'oggi, con una serie inspiegabile di raggiri, l'autonomia dei Licei non viene decretata rimanendo di fatto in reggenza.

Reggenza che a nome di tutti i Sindaci e di tutte le organizzazioni Sindacali, allo stato dell'esperienze fatte, risulta un male da evitare per un buon funzionamento del l'istituzione scolastica.

Il Sindaco e la Giunta, preso atto di questo vero e proprio imbroglio conferivano incarico ad un legale di fiducia per perseguire omissioni, abusi e quant'altro l'autorità giudiziarie volesse riscontrare.

Nel frattempo, però, si è deciso di mettere in campo azioni eclatanti a tutela degli studenti e della città per cui lunedì sarà occupata la Scuola.

Pertanto – scrive infine Aieta - chiedo alle SS.LL. di convocare un Consiglio comunale aperto e straordinario permanente per martedì, ore 9.30, fino a quando non sarà ripristinata la legalità”

Ci permetta una domanda sindaco. “Perché non ricorre al TAR come ebbero a fare le mamme di Campora SG?”

Nella foto la recente inaugurazione del Liceo Lopiano avvenuta il 31.1.2013 presenti Giuseppe Aieta (sindaco di Cetraro), Maria Grazia Cianciulli(dirigente scolastico), Nicola Penta (dirigente C.S.A. Provincia di Cosenza), Maria Francesca Corigliano (ass. Pubblica Istruzione Provincia di Cosenza), Gerardo Mario Oliverio (Presidente Provincia di Cosenza).

Pubblicato in Cetraro
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