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Il 26 maggio 2019 i cittadini di San Pietro in Guarano sono stati chiamati alle urne per le elezioni comunali 2019.

È stato eletto il sindaco Mario Veltri della lista civica Insieme SI Cresce .

Ma Francesco Acri della Lista Civica Presenza Democratica ha presentato ricorso avverso la elezione del sindaco Veltri che era direttore sanitario dell’azienda Ospedaliera di Cosenza nel periodo antecedente l’elezione.

Ora il Tribunale di Cosenza ha accolto il ricorso elettorale proposto dichiarando la ineleggibilità del sindaco Veltri.

Il Tribunale , quindi, ha «dichiarato l’ineleggibilità di Mario Veltri a sindaco di detto Comune, donde la sua decadenza, con ogni ulteriore conseguenza di legge».

Si preparano nuove elezioni

Pubblicato in Cosenza

L'opposizione del consiglio comunale di Belvedere Marittimo nei mesi scorsi aveva presentato ricorso contro l’elezione del sindaco di Belvedere Marittimo, Vincenzo Cascini.

Come si ricorderà, il gruppo di opposizione “Belvedere città futura” con i consiglieri eletti Barbara Ferro, Agnese Fiorillo, Eugenio Greco e Daniela Tribuzio, in consiglio comunale avevano sollevato la causa di ineleggibilità di Vincenzo Cascini.

 

Ineleggibilità attribuita alla posizione di amministratore della società della clinica privata.

L'udienza in tribunale fissata per il 19 settembre è slittata ad altra data.

Una questione di tempi. Su questo, l'opposizione aveva basato il ricorso.

E, probabilmente, si tratterà di fare i conti con le dita delle mani per capire se la rinuncia alla carica da parte del sindaco sia avvenuta nei termini previsti della legge o, se invece, sia accaduto il contrario.

Quasi certamente, il giudizio avverrà sulla produzione di documenti che possano attestare le variazioni nell'ambito della società.

Tutto questo perchè, come faceva rilevare l'opposizione in consiglio comunale, nei mesi scorsi: “Il titolare di una carica pubblica o di un mandato elettorale locale potrebbe utilizzare la propria posizione di supremazia o i poteri del proprio ufficio per esercitare una indebita interferenza sulla competizione ai fini della raccolta del consenso elettorale nell'ambito della comunità locale”.

La base del ricorso è sulla norma che prevede che: “Non sono eleggibili a sindaco ...i legali rappresentanti ed i dirigenti delle strutture convenzionate per i consigli del comune il cui territorio coincide con il territorio dell’azienda sanitaria locale o ospedaliera con cui sono convenzionati o lo ricomprende, ovvero dei comuni che concorrono a costituire l’azienda sanitaria locale o ospedaliera con cui sono convenzionate”.

Il sindaco Cascini e la maggioranza, ufficialmente, non hanno mai evidenziato motivi di preoccupazione sul ricorso.

Miocomune

Pubblicato in Alto Tirreno

Un detenuto è fuggito dal Palazzo di giustizia di via Lattanzio Gambara in Brescia mentre era in attesa dell’udienza per l’estradizione.

Stando a quanto finora ricostruito, l'uomo era uscito per fumare una sigaretta e, approfittando di un momento di distrazione degli agenti di custodia, è riuscito a fuggire.

Per farlo pare che sia salito sul tettuccio di un'auto parcheggiata e poi abbia scavalcato la recinzione del tribunale, saltando sui binari della ferrovia che si trovano proprio dietro il palazzo di giustizia. 

Poi è scappato oltre i binari della stazione ferroviaria, facendo perdere le sue tracce.

Si chiama Marius Marmura.

Di questo il nome dell'uomo, si sarebbero perse le tracce, ma carabinieri e polizia lo stanno

Sull’uomo pende una condanna a sette anni per rissa emessa da un tribunale rumeno.

"Una cosa grave, che poteva creare seri problemi alla sicurezza e all’incolumità dei poliziotti, dei detenuti, dei cittadini, di magistrati ed impiegati", afferma Alfonso Greco, segretario regionale per la Lombardia del Sappe, il Sindacato autonomo polizia penitenziaria.

"Mi auguro che l’evaso venga presto catturato, ma la grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza, spesso trascurate, con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della polizia penitenziaria".

Poverino!

Deve andare nella sua Romania da dove è scappato per venire in Italia

E chi gliela fa fare?

Pubblicato in Mondo

Si è tenuta a Reggio la prima udienza del processo che nasce da presunte irregolarità nella concessione del servizio tributi.

La società non avrebbe versato i contributi nelle casse del Comune.

Il ministero: eventuali danni saranno pagati dai tecnici.

Ancora pendente il ricorso dell’ex sindaco contro lo scioglimento

L’aver accelerato la procedura che ha portato allo scioglimento del Comune di Siderno (la seconda volta nel giro di un lustro) per supposti condizionamenti mafiosi, non ha messo al riparo il ministero dell’Interno e la terna commissariale che, in precedenza, aveva gestito l’amministrazione comunale sidernese, dalla insidiosa lite giudiziaria avviata dal senatore Pietro Fuda.

Infatti, l’iniziativa assunta dall’ex sindaco, che ha trascinato in giudizio civile ministero e commissari prefettizi per avere arrecato danni patrimoniali stimati in circa 5milioni di euro alle casse comunali, resta in piedi.

Dopo un primo tentativo di avviare il giudizio, fallito per la “irreperibilità” di un viceprefetto che componeva la terna commissariale, il Tribunale di Reggio Calabria ha tenuto nei giorni scorsi la prima udienza, attesa l’ammissibilità della causa promossa dal Comune.

La nuova udienza ha riservato una prima sorpresa:

Il giudice togato a cui era stata assegnata la causa è stato sostituito con un magistrato non togato. Mentre l’Avvocatura dello Stato, costituitasi per conto del ministero, ha evidenziando nell’atto di comparizione che se danni finanziari dovessero effettivamente esserci stati in danno del Comune di Siderno, di questi debbono rispondere i commissari e non il ministero.

Nel merito, ci si è fermati qui perché preliminarmente è stato rilevato un difetto di notifica che ha impedito la costituzione in giudizio della dottoressa Cacciola, componente della terna commissariale.

Allo scopo di sanare tale difetto, il magistrato ha concesso il termine del mese di novembre per il perfezionamento della notifica, mentre l’udienza è stata fissata per il 2 luglio del 2019.

Occorrerà ancora un altro anno, di conseguenza, per entrare nel vivo del contenzioso promosso dall’ex sindaco Fuda.

Tale contenzioso riguarda l’affidamento, con procedure che il Comune di Siderno ha ritenuto illegittime, a una società privata della riscossione dei tributi comunali.

Tale società, inoltre, ha poi abbandonato il servizio intascando i soldi dei contribuenti ma “dimenticando” di versarli nelle casse comunali.

Il successivo aspro contenzioso avviato da Fuda nell’interesse dei cittadini sidernesi, starebbe alla base di uno scontro tra tale ente e la Prefettura di Reggio Calabria, scontro che, a sentire i malpensanti, avrebbe costituito l’antefatto del nuovo scioglimento del Comune di Siderno, decisione arrivata proprio alla vigilia della prima udienza del processo promosso contro commissari prefettizi e ministero dell’Interno.

In proposito va anche ricordato che sul decreto di scioglimento grava il ricorso alla giustizia amministrativa proposto dal sindaco dimissionato Pietro Fuda. Questi ritiene che il provvedimento adottato dal ministro su proposta del prefetto di Reggio Calabria sia assolutamente pretestuoso e immotivato, nonché appesantito da centinaia di “omissis” che praticamente rendono la documentazione posta a sostegno della decisione semplicemente illeggibile.

«Difendiamo – sottolinea in proposito Fuda – soprattutto la nostra onorabilità avendo guidato un ente che, pur gestendo servizi, appalti e lavori per decine e decine di milioni, non trova alcuna contestazione in merito alle ditte scelte e alle procedure d’appalto seguite».

Insomma, altra rogna per la Prefettura di Reggio Calabria che ultimamente non pare certo mieta apprezzamenti nel rappresentare lo Stato nel reggino

Ilcorrieredicalabria

Pubblicato in Reggio Calabria

La V commissione del Consiglio Superiore della Magistratura ha nominato, Bruno Giordano, alla guida della Procura della Repubblica di Vibo Valentia.

Le richieste presentate per altre Procure sono cadute nel vuoto.

Il successore di Mario Spagnolo deve ora attendere il via libera definitivo del Plenum del Csm.

Giordano che attualmente guida la procura di Paola è stato procuratore aggiunto di Palmi e pubblico ministero alla Dda di Reggio Calabria, prima di passare alla Procura di Paola.

Dagli anni duri della seconda guerra di mafia a Reggio, quindi, alle inchieste più scottanti sull'ambiente lungo il Tirreno Giordano.

Giordano ha 37 anni in Magistratura

A Paola è giunto nel 2008 e quindi c’è stato ben 8 anni.

In questi 8 anni nel suo carniere le grandi inchieste ambientali della ex Marlane di Praia a Mare, della valle del fiume Oliva, della maladepurazione e delle navi dei veleni.

Dichiara Giordano che avendo avuto le mani libere da inchieste di mafia di competenza della Dda di Catanzaro ha potuto concentrare il massimo sforzo sui reati ambientali.

In relazione alla Valle dell’ Oliva dichiara che si è potuto avvalere dell’opera dell'Ispra scoprendo che “che in quell'area erano stati interrati oltre 140mila metri cubi di rifiuti contaminati. È un dato oggettivo sul quale pende un processo presso la corte d'Assise di Cosenza».

Pubblicato in Paola

Scrive sul suo blog la consigliera Francesca Menichino:

“AD AMANTEA. PARCHEGGI BLU. PARCHEGGI GIALLI E PARCHEGGI IMMACOLATI

  

Finalmente un esempio di buona amministrazione arriva da " Mantiella a terza ".

Pare che un ausiliare del traffico abbia inviato una mail al sindaco dicendo di aver ripetutamente rilevato strani parcheggi di componenti della giunta familiare e questo poteva comportare un preavviso di garanzia.

Il sindaco non ha assolutamente sottovalutato la mail e ha provveduto immediatamente.

Adesso non solo le strisce non si vedono ma anche l' ausiliare non si vede più”

Ha risposto Pasquale Bonavita :

“Cara francesca ho grande stima per il lavoro che fai, ti scrivo da semplice cittadino , non come ben sai da appartenente ad un partito quale il PD.

Questa delle strisce blu è una vergogna che si associa alle altre di un estate che definire vergognosa è fin poco.

Uno su tutto quel limite in localita' Principessa su tutte, ma non di meno la continua scarsa civilta' di noi amanteani in primis.

Penso di conoscere la panda nella foto in questione, penso di conoscere il proprietario che nemmeno sa come mi chiamo , ma lo vedo da sempre come una persona educata e civile come poche nella nostra Amantea, non penso parcheggi in quel modo per approfittare di una posizione da “marchese del grillo” , tanto per citare l'amico marco , ma stamattina passavo e due giovani e non di Amantea avevano parcheggiato sul posto riservato ai disabili, quindi ancora peggio, sono usciti da un attività commerciale prossima a quella foto.

Cara Francesca a te come opposizione effettiva in comune, come al mio partito, chiedo e ho chiesto di regolarizzare questo scempio delle strisce blu, perché un residente, un lavoratore deve avere un posto idoneo allo scarico e carico, una parte di blu deve essere libero, e poi chi è senza peccato scagli la prima pietra, vigili ausiliari avete rotto le palle di usare pesi diversi (scusate il francesismo), o si usa il buon senso per tutti o si applica il codice della strada a dovere.

Come giorni fa ha scritto sul sito tirreno news il signor Giuseppe Marchese, oltre a quello evidenziato nella foto ci sono mille modi di commettere infrazioni al codice della strada.

Allora lo vogliamo dire al sindaco, al corpo di polizia municipale ,ecc....questo codice della strada esiste o no ?.

Visto che sono stato chiamato in ballo non posso esimermi dal prendere parola sulla vicenda; non sarebbe nelle mie corde.

Mi sembra che l’amico Pasquale esiga una maggiore giustizia e per questo solleciti il sindaco, la polizia municipale ad una applicazione intensa e corretta del codice della strada.

Difficile non essergli vicino quando denuncia la vergogna dei 30 kmh di località Principessa.

Impossibile non essergli vicino quando denuncia la occupazione abusiva de parcheggi per invalidi.

Ancora più impossibile quando richiama indirettamente il silenzio delle opposizione evidenziando che la Menichino è la opposizione effettiva.

Eccetera.

Di questa vicenda quello che è gravissimo e che sorprende è la ipotesi che sia stato commesso un vero e proprio abuso a carico di chi ha avuto l’ardire di rilevare questi comportamenti e che si è trovato fuori.

La affermazione “Pare che un ausiliare del traffico abbia inviato una mail al sindaco dicendo di aver ripetutamente rilevato strani parcheggi di componenti della giunta familiare e questo poteva comportare un preavviso di garanzia

Il sindaco non ha assolutamente sottovalutato la mail e ha provveduto immediatamente.

Adesso non solo le strisce non si vedono ma anche l' ausiliare non si vede più”

Ne siamo certi finirà in tribunale insieme alla foto.

Ci scommetto!

martellettoPer fortuna l'ufficio comunale non ha sottoscritto il nuovo contratto con l' Adiss Multiservice cooperativa sociale per la gestione del PAC Anziani dopo la sentenza n 96/2016 della sezione due del Tar di Catanzaro.

 

Sarebbe stato un pasticcio!.

La vicenda riguarda il progetto del PAC anziani affidata alla gestione consorzio cooperative sociale SCS onlus ma impugnato davanti al Tar di Catanzaro alla Adiss Multiservice cooperativa sociale ed alla quale il tribunale amministrativo calabrese ha dato ragione.

 

Ma il consorzio cooperative sociali Nestore SCS onlus ha impugnato la sentenza davanti alla terza sezione del Consiglio di Stato chiedendo in via urgenza la sospensione degli effetti della senteza appellata.

Ed il presidente visto che l'appellante ha stipulato il contratto con il comune di Amantea dando avvio al servizio ed assumendo 27 dipendenti e che è prossima la stipulazione del contratto con la Adiss Multiservice, rilevato che è necessario garantire l'ordinato svolgimento del servizio in questione in quanto trattasi di asistenza domiciliare a persone anziane non autosufficenti, e considerato che nel bilanciamento dei contrapposti interessi, appare prevalente la tutela dell'esigenza di mantenere inalterata la situazione di fatto e di diritto fino alla trattazione collegiale dell'istanza ha sospeso gli effetti della sentenza appellata fissando nel contempo la decisione collegiale nella udienza 25 febbraio 2016.

In sostanza e fino a tale data il servizio continuerà ad essere svolto dalla Nestore.

Poi la gestione spetterà a chi deciderà il Consiglio di Stato.

Pubblicato in Politica

Vincenzo osso borsa studi 1La Camera Civile di Paola, aderente all’U.N.C.C., celebra la Giornata Europea della Giustizia civile il 25 ottobre presso la sala convegni del Comune di Paola con la tavola rotonda dal titolo “Diritti a scuola.

Partecipare alla giustizia e promuovere il merito”. Durante la manifestazione verrà presentato il bando per l’assegnazione della borsa di studio “Vincenzo Osso”, valente e stimato avvocato del foro paolano prematuramente scomparso.

La borsa di studio, cofinanziata dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Paola, andrà a favore di uno studente del quarto anno delle scuole superiori che presenterà un elaborato dal titolo “La giornata europea della giustizia civile ha lo scopo di avvicinare la giustizia ai cittadini e di informarli sui loro diritti: quali iniziative vorresti proporre per raggiungere tale obiettivo?”.

Il vincitore concorrerà all’assegnazione di due borse di studio messe a disposizione dell’Unione Nazionale delle Camere Civili.

Ad aprire i lavori con un indirizzo di saluto saranno: Vito Caldiero (Delegato di Cassa Forense per il Distretto di Catanzaro), Basilio Ferrari  (Sindaco del Comune di Paola) e Mario Pace (Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Paola). Seguiranno gli interventi di: Francesco Buonomenna (Professore di Diritto internazionale privato e processuale, presso l’Università degli Studi di Salerno ed Avvocato iscritto all’Albo speciale del Foro di Avellino), Paola Del Giudice (Presidente del Tribunale di Paola) e Manuela Iatì (Giornalista TgSky24).

Parteciperanno ai lavori: Eleonora Fiumarella (Presidente Comitato Pari Opportunità presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati), Massimo Florita (Presidente di Cammino, Camera Nazionale per la Famiglia e i Minori), Alessandro Gaeta (Presidente della Camera Minorile di Paola “Graziella Ruocco e Letizia De Cesare”); Teresa Pirillo (Presidente AIGA di Paola) e Michele Rizzo (Presidente della Camera Penale di Paola).

 

Sono stati inoltre invitati i rappresentanti delle scuole superiori, con sede nel circondario del Tribunale di Paola, che hanno già manifestato pieno entusiasmo per l’iniziativa.

“L’Avvocatura deve parlare ai cittadini di giustizia – ha affermato Claudia Pizzurro, Presidente della Camera Civile di Paola - per renderli consapevoli dei propri diritti, ma anche lanciare input per la crescita dei territori. Occorre aprire un canale di comunicazione semplice ed efficace, innanzitutto con i più giovani poiché rappresentano il futuro su cui investire. Ed in questa direzione, centrale è il concetto del merito che noi intendiamo premiare con la borsa di studio intitolata al Collega Vincenzo Osso, che nella sua carriera tanto è stato apprezzato per le qualità professionali e umane”.

 

La Camera Civile di Paola

Parliamo della delibera di Giunta n 19 del 30.01.2015 dichiarata pubblicata il 6 febbraio ma posta sul sito web soltanto giorno 11 febbraio( che strano, vero?).

Una delibera avente ad oggetto: “Atto di indirizzo per l’acquisizione dei nominativi per la composizione della commissione giudicante il concorso di stabilizzazione per la copertura di n 7 posti di agente di PM a metà tempo” adottata con la presenza del sindaco( proponente) , degli assessori GB Morelli, Antonio Rubino e Gianluca cannata, ma assenti Emma Pati e Sergio Tempo.

Una delibera che si impone definire “criptica” se non omissiva

Omissiva perché non ricorda che pende presso il TAR Calabria un procedimento contro il comune proprio per la mancata stabilizzazione e che ha chiesto anche il pagamento delle mensilità non prestate dai vigili stessi che sono pari a quasi 100 mila euro.

Omissiva perché non menziona le diffide che il legale dei vigili interessati alla stabilizzazione ha mosso contro il comune

Omissiva perché non giustifica il motivo per il quale oggi è consentito quello che ieri era vietato o quantomeno non opportuno

Omissiva perché non indica come dovuto gli articoli di riferimento del regolamento comunale né le ragioni per le quali la commissione debba essere composta da un componente della Prefettura, un componente della Questura, un componente del Tribunale, con esclusione dei Carabinieri e della Guardia di Finanza .

Criptica perché evidenzia che le procedure preliminari per la prova selettiva di stabilizzazione sono te rinate von l’acquisizione delle domande dei partecipanti senza chiarire da dove discenda tali procedure, da chi siano state iniziate e con quali competenze

Criptica perché dichiara che nulla è mutato circa la possibilità di espletamento del concorso e che anzi le procedure per le stabilizzazioni sono state estese fino a tutto il 2018.

Ma allora perché non è stata fatta prima la stabilizzazione tanto più che i precedenti amministratori( tra cui Tempo, Mazzei e Suriano, dichiarano di aver acquisito il parere positivo, seppur verbale, del competente ministero?

Ed ancora perché invece di stabilizzare in illo tempore i vigili si è proceduto al concorso aperto anche agli esterni?

Ora aspettiamo che le autorità adite segnalino i propri nominativi, sempre che non rifiutino tale coinvolgimento.

Come farebbero , infatti, ad esercitare i controlli di legge se i loro rappresentanti o semplicemente indicati faranno parte della commissione di concorso?

Il mistero delle commissioni ad usum delphini diventa sempre più fitto!

Con una lettera anonima si denuncia un caso di "mala giustizia" al tribunale di Paola

"Sono in corso indagini da parte della Polizia di Stato in merito a un episodio verificatosi stamane al Tribunale di Paola dove qualcuno ha affisso un foglio anonimo, in formato A3, con cui si denunciavano presunte inadempienze da parte della magistratura in ordine ad una causa testamentaria.

Il foglio faceva riferimento ad un procedimento realmente in corso davanti al Tribunale della cittadina tirrenica del Cosentino e lamentava la mancata effettuazione di alcuni accertamenti nell'ambito del procedimento.

Sul posto anche i Carabinieri della locale compagnia, diretti dal ten. Zupi.

Il foglio e' stato sequestrato e gli agenti del commissariato stanno eseguendo accertamenti. (Agi)

Pubblicato in Paola
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