Dappertutto in Calabria( e forse non solo) per sbarcare il lunario ci si improvvisa ambulanti di prodotti ittici.
E così che si vende pescato vario senza possedere le necessarie autorizzazioni commerciali e sanitarie , senza fatture, senza certificazioni che attestino la provenienza del prodotto.
E talvolta, addirittura, esitando pesce in cattivo stato di conservazione.
È successo nei giorni scorsi .
Due ambulanti, uno a Fuscaldo ed uno a Paola, sono stati denunciati per la detenzione e fini commerciali di circa 28 chilogrammi di prodotti ittici vari (del tipo gamberoni, cozze, vongole, sauri, gallinella, ecc) non idonei al consumo umano, così come attestato dai veterinari dell’Azienda Sanitaria Provinciale che hanno effettuato l’attività ispettiva congiuntamente a personale della Guardia Costiera dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro .
Non è che l’ultima di una serie di contravvenzioni elevate nell’ultimo mese.
Sanzioni amministrative a venditori ambulanti nei Comuni di Cetraro, Belvedere Marittimo, Fuscaldo e Paola per circa 12.000 euro e sequestro di circa 80 chilogrammi di pescato.
Le infrazioni più rilevanti sono la mancanza della documentazione sulla tracciabilità dei prodotti ittici, l’assenza di autorizzazione sanitaria al trasporto di pescato mediante automezzo e l’omessa denuncia di inizio attività.
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Paola
Il servizio veterinario del Distretto sanitario del Tirreno Cosentino ha avviato a distruzione circa 20 quintali di pesce avariato
Il pesce viaggiava su un camion proveniente da Taranto
Doveva essere consegnato ai ristoranti ed alle pescherie della costa
Nella gran parte si trattava di cozze, vongole ed ostriche.
Ad allertare il servizio veterinario è stata la Polizia stradale Paola agli ordini del vicequestore aggiunto della sezione di Cosenza, Antonio Provenzano.
La Polizia stradale stava eseguendo controlli mirati sui prodotti alimentari in transito sulla SS18.
Fermato il mezzo ed aperto lo portellone posteriore i poliziotti hanno avvertito un intenso cattivo odore indice di un possibile deterioramento dei molluschi oltre ad una temperatura di conservazione molto bassa e quindi assolutamente inusuale.
Il conducente, un pugliese, è stato infine denunciato all'autorità giudiziaria.
I 20 quintali di pesce sono stati sequestrati per essere avviati a distruzione
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