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Arrestato Ramundo. 20 indagati, 2 ai domiciliari, 12 in carcere:

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Dalla gestione del depuratore ai lavori di ripristino del lungomare. Al centro delle indagini gare e affidamenti sia del comune del primo cittadino Ramundo sia di Cosenza.

Elemento di collegamento fra i due enti un funzionario pubblico.

 

 

In manette 14 persone. Coinvolti imprenditori e professionisti. Tra i reati contestati corruzione, peculato e turbativa d'asta

Oltre 100 militari del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Cosenza sono impegnati dalle prime ore dell’alba, nell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare personale e decreto di sequestro preventivo, emessi dal gip Maria Grazia Elia, su richiesta del Procuratore capo della Repubblica, Pierpaolo Bruni,e dei sostituti Antonio Lepre e Teresa Valeria Grieco, nei confronti di 14 persone (2 ai domiciliari e 12 in carcere), ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di corruzione, tentata concussione, indebita induzione a dare o a promettere, peculato, turbative di gare pubbliche e di procedimenti di scelta dei contraenti della Pubblica Amministrazione e falso ideologico. Complessivamente 20 le persone indagate.

Appalti truccati: in manette sindaco e vicesindaco

Il provvedimento cautelare è stato emesso nei confronti di 14 persone, fra le quali il sindaco, Gianfranco Ramundo, il vice sindaco-assessore, Paolo Cavaliere, ed un l'assessore al bilancio, sport, turismo e spettacolo Paolo Ercole Fuscaldo del Comune di Fuscaldo, nonché un funzionario pubblico, imprenditori, un professionista ed altri soggetti, a seguito delle indagini effettuate dalla Compagnia Guardia di Finanza di Paola, aventi ad oggetto la gestione di molti appalti pubblici ed affidamenti diretti sia del comune di Fuscaldo che del Comune di Cosenza, afferenti lavori, servizi e forniture di valore complessivo pari ad oltre euro 7,5 milioni.

Il ruolo del funzionario pubblico

Elemento di collegamento fra i due enti locali cosentini: la figura di un funzionario, dipendente a tempo indeterminato presso il Comune di Cosenza ed autorizzato ad esercitare part-time le funzioni di responsabile di settore al Comune di Fuscaldo. Si tratta dell’ingegnere Michele Fernandez. A Palazzo dei Bruzi era attualmente in servizio al settore Decoro Urbano. Contemporaneamente, con la formula del cosiddetto scavalco, lavorava anche nel comune di Fuscaldo per metà settimana. Fernandez era stato coinvolto anche nell’inchiesta sui cosiddetti appalti spezzatino del comune di Cosenza. Le investigazioni di Polizia Giudiziaria hanno consentito di accertare l’esistenza di un collaudato sistema corruttivo e di collusioni nella gestione della cosa pubblica, alimentato da abituali condotte illecite poste in essere da pubblici ufficiali ed imprenditori, ai danni dei due comuni cosentini.

Le indagini

Le molteplici turbative delle gare e dei procedimenti di scelta dei contraenti della pubblica amministrazione sono state scoperte all’esito di articolate e complesse indagini, sviluppate mediante specifiche attività tecniche, analisi di una enorme mole di documentazione cartacea ed informatica acquisita all’esito di perquisizioni e sequestri (aventi ad oggetto anche 26 supporti informatici: tra personal computer, tablet e telefoni cellulari), assunzione di dichiarazioni testimoniali, indagini finanziarie ed accertamenti patrimoniali. Per ciascuna gara pubblica e di procedimento di scelta del contraente, i finanzieri hanno ricostruito gli accordi clandestini e le collusioni fra i soggetti pubblici e privati, nonché i mezzi fraudolenti utilizzati per assegnare illecitamente i lavori ed i servizi da parte dei comuni, in violazione alle norme contenute nel codice degli appalti ed altre che regolamentano l’esercizio della funzione pubblica.

In diversi casi, le indagini hanno documentato che gli atti contrari ai doveri d’ufficio ovvero le omissioni di atti dovuti da parte di Pubblici Ufficiali venivano retribuiti, in termini di contropartita ed in virtù di accordi corruttivi per effetto delle condotte di indebita induzione, da promesse illecite di utilità – consistite in incarichi professionali, assunzioni di lavoratori ed utilizzo gratuito di struttura alberghiera– ovvero dazioni di utilità – rappresentate da trasferimenti di sede di lavoro di pubblici dipendenti – ed altri“doni”.

Le principali gare pubbliche oggetto di indagine:

- affidamento diretto della gestione del depuratore comunale di Fuscaldo: valore complessivo oltre € 1.000.000,00;

- aggiudicazione dei lavori di ripristino del lungomare di Fuscaldo: valore complessivo dell’appalto € 236.000,00;

- gestione della raccolta, trasporto e conferimento in discarica dei rifiuti – differenziata ed assimilata – servizio di igiene urbana presso il Comune di Fuscaldo: valore complessivo dell’appalto € 4.000.000,00;

- affidamento diretto del servizio di pulizia spiagge del Comune di Fuscaldo: valore complessivo € 16.550,00;

- conferimento da parte del Comune di Fuscaldo di un incarico professionale;

- assegnazione delle concessione demaniali, in relazione al piano spiaggia del Comune di Fuscaldo;

- rifacimento di un manto stradale pubblico nella città di Fuscaldo a spese di un imprenditore (quindi non dovuto), già affidatario di commesse;

- installazione di undehors (insieme degli elementi mobili per la ristorazione, posti sul suolo pubblico o asservito all’uso pubblico);

- lavori di completamento della chiesa San Domenico di Cosenza: valore complessivo € 1.920.000,00;

- lavori aggiuntivi per il miglioramento dell’efficienza energetica del Teatro Rendano di Cosenza: valore complessivo € 90.000,00;

- acquisto da parte del Comune di Cosenza di un personal computer di ultima generazione, del quale se ne appropriava un Pubblico Ufficiale: valore € 1.337,00.

Il sequestro beni e la misura cautelare per due società

Disposto il sequestro di beni nei confronti di alcuni indagati e società, per un valore complessivo di 215 mila euro. A due società, inoltre, è stata applicata la misura cautelare interdittiva del divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione, per la durata di un anno.

LaCnews24

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