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Scalea Domenica 16 Aprile 2017

Il commissario straordinario, Domenico Macrì, ha risolto il rapporto con il direttore generale Pasquale Ruggiero.

Il commissario dell'ente, Macrì fa presente che in seguito ad una lettera, riservata personale, del 18 gennaio di quest'anno con oggetto: “Personale dirigente dell’ente consortile”, sono stati visionati i fascicoli dei dirigenti in riferimento allo status di direttore generale contrattualizzato.

Nel documento si legge “Ho riscontrato che la sua nomina, e quindi il suo contratto di lavoro, in riferimento alla durata, è strettamente collegata alla scadenza quinquennale dell'organo consortile e precisamente al 13 ottobre 2019, delibera n.10/05 del 03/02/2016.

Pertanto, tale scadenza non si identifica più con il 13 ottobre 2019, bensì con quella di decadenza dello stesso Organo a seguito del Commissariamento dell'Ente, delibera del 24 febbraio 2016 con nomina dell'ingegnere Stefano Aiello a Commissario Straordinario.

Ed ancora si legge “In esito, infatti, da attenta verifica non posso non rilevare come detta condizione di correlazione del suo incarico alla durata dell'Organo consortile, non può più essere attuale essendosi automaticamente verificato il termine e, pertanto, risulta caducata per l'impossibilità dell'avverarsi della condizione temporale.

Ed infine si legge”Di conseguenza allo stato degli atti, l'efficacia del suo contratto risulta essere caducato tenuto conto della scadenza della durata, cui appare, strettamente collegato”.

Il direttore generale ha inviato, come si evince dagli atti, le sue controdeduzioni, nelle quali, fra l'altro, fa presente che “Il rapporto di lavoro con l'ente consortile è regolato dal contratto stipulato fra le parti dalle norme del diritto di lavoro in ambito privatistico, sistema che non contempla alcuna caducazione anticipata”.

Per il commissario non emergono dalle controdeduzioni fatti giuridicamente apprezzabili in ordine al rilievo riferito alla durata del rapporto di lavoro.

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Davide Gravina : “Lasciateci lavorare” Tutti i nostri atti sono trasparenti.

Protesta il presidente del consorzio Valle del lao ed afferma “Così come il presidente Mario Oliverio produrrà i massimi sforzi affinchè i propri consiglieri regionali possano liberamente svolgere il proprio compito istituzionale, chiedo che anche il sottoscritto possa svolgere liberamente, nel rispetto della legge, il proprio compito affidato dai consorziati attraverso le elezioni tenutesi nel settembre del 2014»

Poi afferma che “…, non c’è un fogliettino di carta prodotto dall’amministrazione consortile che non sia stato verificato in questi anni dagli organi di controllo regionali”.

Non solo, ma , in merito alle dimissioni e alla contestuale riassunzione del direttore generale, Pasquale Ruggiero, ricorda che : «Il Consorzio di Bonifica Valle Lao di Scalea, attraverso i propri organi, ha rinnovato legittimamente fino al proprio mandato elettivo (ottobre 2019) il contratto di lavoro al proprio direttore generale Pasquale Ruggiero. Un atto amministrativo legittimo e trasparente che rinnova in tal modo la fiducia ad un dirigente il quale ha servito con capacità e professionalità l’ente consortile».

Ed infine prosegue: «Rimango sorpreso e sbalordito che un naturale e consequenziale atto amministrativo abbia potuto suscitare l’attenzione di due consiglieri regionali. Onestamente pensavo che le priorità da segnalare al Presidente della Giunta regionale fossero di ben altra natura e consistenza.

Comunque invito i consiglieri regionali Giuseppe Aieta e Orlandino Greco a recarsi personalmente all’interno della sede del consorzio di bonifica di Scalea per approfondire meglio le capacità progettuali raggiunte in questi ultimi anni.

Mi consentiranno di illustrare con maggiore attenzione i servizi dati al territorio, la regolarità dei pagamenti degli operai forestali, le numerose iniziative promosse a tutela e valorizzazione del comprensorio consortile, la politica energetica messa in campo, l’autonomia finanziaria programmata dopo aver risanato l’ente consortile da tante anomalie, e tantissime altre cose.

Non ritengo opportuno parlare di qualche forza politica locale la quale è sempre pronta a strapparsi le vesti quanto si parla di Consorzio di Bonifica, ma assolutamente silenziosa ed assente per i gravi problemi che vive la comunità scaleota. Il comportamento assunto parla da solo”.

Considerato che in tutti gli altri consorzi il direttore è nominato e non assunto con un concorso continuiamo a ritenere che tutto finirà in una bolla di sapone e che qualcuno farà una brutta figura!

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La vicenda è semplicissima.

Pasquale Ruggiero in data 10 agosto 2015 con protocollo 5531 si dimette dalla carica di direttore del consorzio valle del lao e con decorrenza dalla data di adozione della conseguente delibera Presidenziale.

Il presidente Davide Gravina prende atto delle dimissioni di Ruggiero con propria determina n 34 dello stesso giorno 10 agosto 2015.

La competente deputazione amministrativa con delibera n 77 del 13 agosto 2015, presenti il presidente Davide Gravina ed il vice presidente Ciriaco Campilongo ed assente rappresentante dell’ente Provincia Antonio Ruffolo ha deliberato la riassunzione di Pasquale Ruggiero con le funzioni di direttore per i prossimi 4 anni ed esattamente dal17 agosto 2015 al 13 Ottobre 2019, cioè fino alla scadenza degli organi consortili (eletti il 13 ottobre 2014 ).

La vicenda ha sollevato le reazioni dei consiglieri regionali Orlandino Greco e Giuseppe Aieta i quali perplessi per le due delibere che certificano le dimissioni del Direttore generale Pasquale Ruggiero e la sua riassunzione nell'arco di tre giorni e con un contratto prolungato di oltre 4 anni, hanno scritto al Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, chiedendo di attivare una procedura di monitoraggio all'interno del Consorzio di bonifica integrale dei bacini del Tirreno cosentino, valle Lao di Scalea. .

Scrivono Greco ed Aieta "Egregio Presidente ci rivolgiamo a Lei per segnalare un’anomalia al Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino, ex Valle Lao, di Scalea, e per chiedere di attivare una procedura di monitoraggio presso lo stesso Ente consortile, alla luce di una presunta irregolarità che potrebbe essersi consumata nelle ultime ore. Ci riferiamo, in particolare, alla delibera presidenziale n. 34 del 10/08/2015 con la quale si prende atto delle dimissioni del Direttore Generale, Pasquale Ruggiero, in scadenza di mandato al dicembre del 2015. A questo atto, é seguita la delibera della deputazione amministrativa dell’Ente n. 77 del 10/08/2015, tramite la quale lo stesso Pasquale Ruggiero viene riassunto, sempre con il ruolo di Direttore Generale fino al 2019. Tutto è pubblicato sull'albo pretorio on-line dell’ente".

Infine Greco ed Aieta concludono che "Riteniamo che tale atteggiamento amministrativo, da parte dei vertici dell’ex Valle Lao, meriti un approfondimento e la doverosa attenzione. Grati per la disponibilità sempre dimostrata e certi di un Suo intervento in merito, porgiamo deferenti saluti"

Ndr. Resteranno solo parole. Vedrete!

Pubblicato in Alto Tirreno

gravina ruggieroDavide Gravina e Pasquale Ruggiero rispettivamente commissario e direttore generale del consorzio Valle del Lao erano stati inquisiti per mobbing a carico di due dipendenti dello stesso consorzio.

In particolare secondo l’accusa avrebbero esercitato mobbing nei confronti dell’avvocatessa Paola Reda e dell’ingegnere Domenico Bruni, ambedue dirigenti del Valle del Lao.

Gravina si è affidato nelle mani dell’avvocato Eugenio Garritano

Ruggero è stato difeso dall’avvocato Nicola Carratelli.

Il processo è stato compiuto con il rito abbreviato.

Il GUP del Tribunale di Paola è stato il giudice Pierpaolo Bortone.

Il PM è stato Francesco Verderese.

Secondo l’accusa originaria Gravina e Ruggiero in circa 2 anni avrebbero posto in essere una serie di condotte mirate a sottrarle funzioni di competenza affidandole ad altri dipendenti, così umiliandola e procurandole uno stato di frustrazione; in sostanza avrebbero maltrattato l’avvocatessa Paola Reda contestandole addebiti inesistenti, esautorandola funzioni e mansioni di direttore amministrativo, impedendole di rendere pareri di legittimità sugli atti deliberativi, non consentendole, ad esempio, di visionare gli originali dei certificati dei dipendenti consortili e destituendola dal compito di autorizzare trasferte e missioni del personale.

Similmente per l’ingegnere Domenico Bruni che sarebbe stato umiliato e vessato sul posto di lavoro, fino ad entrare in uno stato di frustrazione.

All’ingegnere sarebbero stati aperti procedimenti disciplinari e negate le ferie al punto da dover richiedere un periodo di aspettativa dal servizio.

Nel processo invece lo stesso pubblico ministero Francesco Verderese ha chiesto l’assoluzione per entrambi gli imputati al culmine della sua requisitoria.

Ed anche il Gup Pierpaolo Bortone ha riconosciuto insussistenti i fatti contestati ed ha mandato assolto Gravina e Ruggiero con la formula più ampia.

La vicenda è di quelle che ha fatto clamore.

In Calabria dove nessuno è stato mai licenziato e dove anzi si inventano le posizioni di precario per poterle poi stabilizzare con pseudo concorsi, qualsiasi licenziamento per la sua quasi unicità resta un fatto fortemente sorprendente.

E la parola sorpresa era quella vincente nella vicenda che vedeva coinvolti da un lato il Consorzio Valle Lao ed i suoi organi di governo( il Commissario Davide Gravina ed il direttore generale Pasquale Ruggiero) dall’altro il dirigente ingegnere Domenico Bruni, di Amantea che propose ricorso al Giudice del lavoro presso il Tribunale di Paola.

Ora la causa è andata a giudizio.

Il giudice Giselda Stella ha dato ragione al Bruni annullando il licenziamento irrogato il 30 settembre 2013, ordinando all’ente di reintegrare il Bruni nel posto di lavoro occupato prima del licenziamento, condannando l’ente al risarcimento del danno causato dall’illegittimo licenziamento pari alla retribuzione globale di fatto dovutagli dal giorno del licenziamento a quello della reintegra zio con maggiorazione della rivalutazione monetaria e degli interessi legali dal dovuto al soddisfo.

Il giudice ha condannato anche l’ente al pagamento delle spese di lite.

Resta aperto ora il procedimento penale pendente presso il Tribunale di Paola a carico di Gravina e Ruggiero la cui udienza preliminare si terrà il 12 giugno 2014.

Bruni ora contesta anche la reiterazione della nomina di Davide Gravina a commissario del consorzio Valle Lao.

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Scalea. Il consorzio Valle del Lao non è più “ un carrozzone politico”. Lo dichiara il portavoce Giovanni Folino dopo che la regione Calabria ha accreditato al consorzio stesso la bella somma di 4.584.003,21 euro con la quale il bilancio è ora in equilibrio:

Ecco la nota: “Un obiettivo non facile da raggiungere ( l’equilibrio) che, in soli due anni di commissariamento, è divenuto realtà, nonostante gli oltre 3 milioni di euro di debiti pregressi ed un risanamento dell'ente difficile e che ha trovato, lungo il suo cammino, non pochi ostacoli. L'ex Valle Lao, ad ogni modo, è oggi un Consorzio vitale, dinamico, attivo e, soprattutto, risanato, che guarda al futuro con maggiore fiducia e che si lancia verso nuove sfide, che lo vedono svestirsi, finalmente, dagli sporchi panni di "carrozzone politico", proiettandolo in un'ottica innovativa ed economicamente autonoma di servizi e di opere a favore del territorio. In un periodo storico certamente non roseo per le Istituzioni e per gli Enti che si trovano a dover fare i conti con un passato fatto di pecche, di disservizi e di gestioni forse un po' allegre, il Consorzio di bonifica dei bacini del Tirreno cosentino ha dato dimostrazione di come, attraverso una gestione oculata, attenta, seria e scrupolosa, si possano ridare la giusta autorevolezza ed il giusto valore ad Enti che tanto possono incidere a favore del territorio e che molti servizi possono offrire ai cittadini. Una pagina positiva, dunque, che riconsegna fiducia ad un comparto troppo spesso ignorato, che davvero tanto, come poco fa rimarcato, può di contro offrire alle nostre realtà territoriali».

Sulla stessa linea il commissario straordinario dell'ente consortile, Davide Gravina il quale ha dichiarato : “Nei giorni scorsi, accompagnato dal direttore generale dell'ente, Pasquale Ruggiero, ho incontrato, presso il suo dipartimento, l'assessore regionale all'agricoltura ed alle politiche forestali, Michele Trematerra e, dopo aver esaminato una serie di questioni che vedono il nostro Consorzio impegnato, a tutto campo, per il miglioramento dei servizi sul territorio del comprensorio, ho ritenuto più che giusto ringraziarlo per quel che concerne la delibera regionale n.213/2013 che, di fatto, ci permette l'accreditamento di ben 4.584.003,21 euro. Attraverso questa importantissima deliberazione, l'assessorato regionale all'agricoltura ed alla forestazione ha onorato un impegno assunto con il mondo dei Consorzi calabresi per il riconoscimento dei crediti derivanti dai Piani Attuativi di forestazione. In più, cosa ancor più rilevante, il questo credito é la sostanziale approvazione di un intenso e proficuo lavoro svolto con determinazione e con serietà. In aggiunta, il nostro ente, raggiunge, concretamente, quell’equilibrio di bilancio che era uno dei punti fondamentali da conseguire attraverso la gestione commissariale. Raggiunta la fase del risanamento economico, il Consorzio di bonifica da me presieduto ha il dovere di migliorare i servizi sul territorio e puntare ad una politica innovativa che riesca ad ottenere vera e reale una autonomia finanziaria".

 

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Un pubblico numeroso proveniente dal circondario amanteano ed anche dal Tirreno Cosentino ha riempito la sala dell’Hotel Mediterraneo per partecipare al convegno elettorale dell’UDC e sentire i due big calabresi e candidati al Senato Roberto Occhiuto ed alla camera( Lista Monti) Michele Trematerra, ora assessore all’agricoltura della regione Calabria.

Hanno partecipato il Commissario straordinario del Consorzio Valle Lao ed ex sindaco di Fuscaldo Davide Gravina ed il direttore generale Pasquale Ruggiero che hanno colto l’occasione per consegnare ai frequentatori del corso di formazione i relativi diplomi.

Davide Gravina ha poi fatto il mediatore del convegno

Hanno preso la parola il capogruppo dell’UDC al consiglio comunale di Amantea Gianfranco Suriano e successivamente il Segretario cittadino Giampaolo De Luca

È seguito l’intervento di Roberto Occhiuto che non ha fatto certamente mistero del fatto che tra la gente si coglie una forte diffidenza verso la politica ed i politici, del fatto che emerge una forte volontà di astensionismo e che è intensa tra la gente una vocazione all’antipolitica. Ma il suo messaggio è che “non tutti i partiti sono eguali, non tutti i politici sono eguali” ed allora invita tutti gli iscritti e gli amici a portare avanti questo messaggio “ La cattiva politica si scaccia con la buona politica, non con l’antipolitica”.

È seguito l’intervento dell’assessore Michele Trematerra e quello del candidato Andrea Bruni

In sala era presente il vicesindaco del comune di Amantea Michele Vadacchino ed il consigliere Biagio Miraglia

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Davide Gravina, ex sindaco di Fuscaldo ed ora riconfermato commissario straordinario del Consorzio di bonifica integrale dei bacini del Tirreno cosentino esprime la sua soddisfazione per aver avuto approvato dal ministero del lavoro la richiesta di finanziamento della videosorveglianza della sede consortile.

«Esprimiamo ( è un plurale maiestatis) piena soddisfazione per l’avvenuta notifica del provvedimento per mezzo del quale il Ministero del lavoro approva la nostra disposizione di dotazione, all’interno della sede consortile di Scalea, del servizio di videosorveglianza”

Sottolinea poi Gravina che “ E' dovere dell'amministrazione consortile agire per migliorare la sicurezza dell'ente”

E di seguito chiarisce che “ Il fine è quello di tutelare i dipendenti, le persone, i beni da possibili furti, rapine, danneggiamenti, atti di vandalismo o finalità di prevenzione incendi o di sicurezza sul lavoro. In passato, purtroppo, si sono verificati e registrati eventi che impongono una maggiore attenzione. Basti pensare ai numerosi danni subiti dai mezzi consortili, allo smarrimento di diversi fascicoli amministrativi, ai casi di minacce ed intimidazioni al personale. Un’iniziativa del genere, pertanto, diviene indispensabile e necessaria. Sicuramente, anche questa innovazione, seppur tardiva, va ad inserirsi nel percorso programmatico ed in quell’azione amministrativa virtuosa avviata all’interno del nostro Consorzio di bonifica. “

Infine conclude “Non sta certamente a noi, in tal senso, rimarcare il cambio di considerazione verso un ente che, da carrozzone pubblico, è ora capace di offrire servizi e risposte al mondo agricolo, ai consorziati ed all’intero comprensorio di nostra competenza”.

Incredibile il potere di una telecamera!

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