BANNER-ALTO2
A+ A A-

Riceviamo e pubblichiamo dal Gruppo Carabinieri Forestale “Calabria” di Cosenza la seguente nota:

Cosena 13 febbraio 2019 – Due impianti di depurazione sono stati posti sotto sequestro dai Carabinieri Forestale nel Comune di San Martino di Finita.

Il sequestro è avvenuto a seguito di controlli predisposti dalla Procura della Repubblica di Cosenza, effettuati dai militari delle Stazioni di Montalto e Cerzeto, e finalizzati a verificare le condizioni dei due impianti di proprietà comunale.

Uno ubicato in località “Brugnano e il secondo in località “Timpe”.

In entrambi i casi il controllo ha accertato il mancato funzionamento degli impianti.

In particolare gli stessi sono risultati privi di energia elettrica, sprovvisti di autorizzazione allo scarico e, per struttura, per funzionamento e per lo stato manutentivo, non rispondevano all’attuale normativa ambientale.

Entrambi gli impianti, sono risultati in totale stato di abbandono con una presenza infestante di vegetazione che denotava il mancato utilizzo degli stessi e delle aree di accesso.

Non vi era pertanto alcun trattamento di depurazione dei reflui urbani che vengono scaricati sul suolo e poi attraverso apposite condotte nei torrenti “Coscinello” e “Finita” corsi d’acqua pubblica appartenenti al bacino idrografico Fiume Crati.

Si è quindi proceduto al sequestro preventivo degli impianti.

Sono in corso ulteriori indagini per stabilire eventuali responsabilità di amministratori e dirigenti.

Pubblicato in Calabria

Si parlerà di inquinamento e turismo selvaggio e sostenibile sabato 21 novembre alle ore 17 nella sala parroc chiale Don Silvio a Belvedere M.mo.

 

Si proverà a parlarne in periodo invernale e si tenteranno di far uscire dall’assemblea proposte precise e specifiche partendo proprio da chi da anni lo combatte .

Si parlerà non solo del funzionamento dei depuratori, ma di discariche, di terreni da bonificare, di auto spurgo, di strascico abusivo, di navi dei veleni dimenticate e anche dell’accondiscendenza ai turisti da parte delle amministrazioni comunali ed alle lobby, alle mancate isole pedonali, ai centri storici in abbandono ed in mano alle movida sfrenate, alle spiagge super privatizzate.

 

Comitati, associazioni, soggetti che lavorano nel turismo saranno presenti e porteranno la propria esperienza.

Gli interventi , coordinati da Giovanni Martucci del sito web “ l’altra sinistra” verranno aperti dal geologo Carlo Tansi da poco eletto a capo della protezione civile.

Un esperto del settore che spiegherà i motivi che portano ad inquinare il mare, i terreni, i fiumi, partendo dalla sua esperienza di geologo e di conoscitore della Calabria. Seguiranno interventi di Vincenzo Cundari ex generale dell’aeronautica, ora in pensione, a capo del servizio meteorologico, che ha svolto uno studio sulla validità delle analisi Arpacal riguardanti la salute del mare, uno studio condotto - con criterio scientifico ed estrema puntigliosità; Francesco Cirillo su Speculazione edilizia e veleni del mare e della terra; Franco Roppo Valente sull’abbandono dei paesi interni; Mascia Marini su "Rilancio dell'Agricoltura e sviluppo integrato del territorio e il modello innovativo dei Bio-distretti".

 

Seguirà infine il dibattito aperto a tutti con la costituzione di una commissione di lavoro che preparerà una relazione di proposte per una prossima assemblea nella quale verranno invitate istituzioni.

Al geologo Carlo Tansi verrà consegnato il dossier/ esposto sui terreni della Marlane e Praia a mare che gli ambientalisti hanno presentato martedì scorso al Procuratore Bruno Giordano.

 Organizzato dal COMITATO PER LA BONIFICA DEI TERRENI,FIUMI E MARI DELLA CALABRIA

Pubblicato in Alto Tirreno

Il comune di Longobardi è tra quelli che si sono costituiti parte civile contro ALBANESE Domenico, PLASTINA Gessica Lilia , ROMEO Raffaele, MAZZACUVA Rosaria Rita , allo stato imputati, a vario titolo e per vari periodi , dei delitti di cui artt. 110, 81, commi 1 e 2, e 356, commi 1 e 2, del codice penale in relazione all'art. 355, commi 1 e 2 n. 3, del c.p., perché, in concorso tra loro e con più atti esecutivi del medesimo disegno criminoso compiuti anche in tempi diversi, commettevano frode nell'esecuzione dei contratti per la gestione degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane di diversi Comuni tra cui : Belmonte Calabro, Cetraro, Santa Maria del Cedro, Verbicaro, Fuscaldo, Paola, Belvedere M.mo, Sangineto, Santa Domenica Talao, Tortora, Cleto , Aiello Calabro, Serra Aiello e San Pietro in Amantea, tutti in provincia di Cosenza, con l'aggravante che la frode nelle pubbliche forniture ha prodotto un disastro, delitto contro l'incolumità pubblica di comune pericolo, in quanto il funzionamento del citato insieme di depuratori. posti a servizio di decine di migliaia di abitanti di un tratto di costa marina di ca. 100 chilometri (tra Amantea e Tortora) e di decine di migliaia di turisti nel periodo estivo, rappresentava un presidio indispensabile ad ovviare un comune pericolo.

La giunta di Longobardi ha nominato i propri Consulenti Tecnici che provvederanno alla tutela dell’ente nella richiesta dei danni.

Tra questi gli ammiragli Gaspare Renda , Giorgio Trossarelli e l’ingegnere Raffaele Magnanimi, il Prof. Giovanni Sindona, l’ingegnere Raffaele Magnanimi, il professore Pietrantonio Ricci ed il professore Tullio Romita, per distinte competenze

Ora può farlo anche Amantea !

Pubblicato in Longobardi

depuratoreCinque i provvedimenti di sequestro degli impianti di depurazione, quello consortile del Comune di Nocera, che riceve le acque reflue dei Comuni di Belmonte, Amantea, Nocera e parte di Falerna e i quattro di Serrastretta.

 

Era il 14 luglio scorso quando i militari della Guardia Costiera di Vibo, delegati dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, avevano provveduto a notificare i provvedimenti di sequestro preventivo, degli impianti di depurazione Comunali di Nocera Terinese, San Pietro a Maida e quattro del Comune di Serrastretta.

Il Pubblico Ministero, Dott. Santo Melidona – come evidenziato nella precedente nota stampa di luglio u.s. - aveva contestualmente previsto, nei provvedimenti di sequestro, il differimento dell’esecuzione, di trenta giorni, così da consentire alle autorità responsabili e ai custodi giudiziali degli impianti, di provvedere a porre in essere le azioni di immediata urgenza per rimuovere gli inconvenienti rilevati dai militari del Servizio Operativo della polizia giudiziaria di Vibo Valentia Marina.

Trascorso il termine di differimento, il Pubblico Ministero, acquisite le relazioni di verifica, scaturite dai sopralluoghi eseguiti dal consulente dell’ATO 1 di Cosenza, nominato in qualità di esperto e dagli ulteriori accertamenti esperiti anche dai Guardacoste, che non hanno soddisfatto le attese di rimessa in efficienza degli impianti, ha disposto, con appositi provvedimenti, che venisse data formale esecuzione ai decreti di sequestro preventivo degli impianti di depurazione di Nocera Terinese e dei quattro impianti di depurazione del Comune di Serrastretta.Stante la situazione relazionata, invece, per l’impianto di San Pietro a Maida, notevolmente migliorato nell’ultimo mese, il Pubblico Ministero ha concesso ulteriori sessanta giorni di differimento per l’esecuzione dell’eventuale provvedimento di sequestro.

depuratore-nocera-terinese

FOTO - DEPURATORE NOCERA TERINESE


I militari della Sezione di Polizia Marittima e Difesa Costiera, coordinati dal Capo Servizio Operativo - T.V. (CP) Antonello RAGADALE – della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, hanno, quindi, provveduto nella giornata di ieri a dare esecuzione ai cinque provvedimenti di sequestro degli impianti di depurazione, quello consortile del Comune di Nocera, che riceve le acque reflue dei Comuni di Belmonte, Amantea, Nocera e parte di Falerna e i quattro di Serrastretta, provvedendo, nel contempo, a notificare gli stessi agli indagati e al consulente nominato dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme. L’attività di polizia ambientale di cui sopra nasce da specifiche informative di reato prodotte dal personale della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, al comando del C.F. (CP) Paolo MARZIO, che dal mese di febbraio 2014 al mese di giugno u.s. hanno sottoposto a controllo più di 85 impianti di depurazione comunali e privati, presenti sia sulla fascia costiera che nell’entroterra dei comuni ricadenti nel Compartimento Marittimo, che abbraccia 36 comuni costieri e 4 provincie (Potenza-Cosenza-Catanzaro-Vibo) del versante tirrenico calabro lucano.

L’operazione complessa denominata “MARECHIARO 4“, ha visto operare più di 50 militari destinati nei vari Comandi del Compartimento Marittimo, i quali hanno esperito ben 116 missioni percorrendo più di 8.000 Km di vigilanza, ispezionando 66 Comuni, 309 stazioni di sollevamento, dalle cui verifiche sono scaturiti 36 verbali amministrativi per un ammontare di oltre 217.000 euro e nr.30 notizie di reato indirizzate alle Procure competenti per territorio (Lagonegro-Paola-Lamezia-Vibo).Oltre all’attività già relazionata all’A.G. gli uomini e le donne dei comandi Guardia Costiera ricadenti sotto la giurisdizione della Compartimento Marittimo di Vibo continueranno senza soluzione di continuità le attività di monitoraggio ambientale al fine di scongiurare eventuali inquinamenti del mare e delle coste.

 

Pubblicato in Calabria

Il procuratore Bruno Giordano pur con i suoi problemi personali non molla di tutelare l’ambiente ed in particolare il mare.

Ed in questa ottica ha disposto da mesi accertamenti in via di effettuazione su tutti gli impianti di depurazione del Tirreno cosentino.

Ma ha fatto di più. Molto di più.

Si è speso per condurre accertamenti lungo le aste fluviali e correntizie facendo risalire gli agenti lungo tutto il loro corso fino alle sorgenti .

Sono stati verificati e lo saranno anche in prosieguo gli impianti di depurazione dei comuni ed i pozzi neri delle case sparse poste lungo i fiumi e torrenti

Era una condizione obbligata atteso che quando si procedeva fare sul serio gli accertamenti della presenza dei colibatteri e coliformi fecali sulle acque fluviali i loro valori erano e sono abnormi.

E con estrema logica, se non intelligenza , il Procuratore ha disposto accertamenti anche di notte, atteso che molti sversamenti dagli impianti di depurazione e dai pozzi neri vengono effettuati di notte ( all’insegna del proverbio: occhio non vede , cuore non duole).

Suggeriamo anche accertamenti con prelievi lungo tutte le aste fluviali in occasione di pioggia considerato che anche in questi casi sono possibili scarichi illeciti.

Suggeriamo anche la inopportunità di servirsi dei tecnici o personale comunale atteso che in caso di inottemperanza degli obblighi di legge da parte dei relativi comuni sono istintivamente portati a limitare le informazioni.

Esiste comunque, e lo stiamo suggerendo ormai da oltre 10 anni, la possibilità di controllare gli sversamenti illeciti e perfino che cosa viene sversato. Basta volerlo

Peraltro con la nostra soluzione, riportata dal progetto depositato anche presso l’assessorato regionale all’ambiente, il mare lungo le coste sarebbe notevolmente più pulito.

Speriamo anche che la procura cominci anche ad indagare su altri due aspetti rilevanti dell’inquinamento del mare

Parliamo delle acque bianche che dopo aver lavato le strade ed essersi portato di tutto e di più ( dal percolato agli Idrocarburi incombusti (HC), al Monossido di carbonio (CO) agli Ossidi di azoto (Nox) alle polveri sottili).

E parliamo anche dell’ipoclorito che viene immesso nelle acque erogate dagli acquedotti urbani e dell’ipoclorito che viene addizionato alle acque di scarico per la sua potente azione battericida

Pubblicato in Alto Tirreno
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy