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Ennesimo incidente sulla SS18.

 

L’uomo G.I. di 56 anni è morto sulla SS18.

 

L'incidente è avvenuto intorno alle ore 13.30 e la viabilità sulla strada statale 18 è stata interrotta.

 

Il traffico è ripreso intorno alle 15.30.

 

Probabile un malore quello che ha fatto perdere il controllo dell'automobile al conducente che è finito a bordo strada.

 

Sul posto è intervenuto il personale dell’Anas, il 118 e le Forze dell’Ordine per gli accertamenti della dinamica e per la gestione della viabilità.

Pubblicato in Paola

Sono le 11.30 di oggi 30 ottobre e sulla SS18 nel tratto fra Paola e Fuscaldo, piove e la strada è bagnata e scivolosa.

 

Francesco Cupello, 68 anni, da Fuscaldo viaggia a bordo di una Citroen C3.

 

Per ragioni ignote l’auto impatta con una Peugeot 208 e una Mercedes Classe A.

Non si esclude che la causa primaria sia stata la forte pioggia.

Siamo nei pressi del bivio sud di Fuscaldo.

Sembra che una delle vetture coinvolte si sarebbe capovolta e si sarebbe fermata la centro della carteggiata

Impossibile per le altre auto evitarla.

 

L'impatto è stato davvero violento. Francesco Cupello ha perso la vita ed il corpo è stato trasportato poi all'obitorio dell'ospedale di Cetraro.

La sua Citroen C3 è rimasta adagiata al guardrail ed il suo corpo sarebbe stato estratto con fatica dalla vettura.

Le altre due persone sono rimaste ferite ma non sarebbero in pericolo di vita.

 

Sul luogo dell’incidente è intervenuto il 118, le forze dell'ordine ed il personale dell’Anas.

Due le persone ferite che, per fortuna, non avrebbero riscontrato forti lesioni.

Il traffico è rimasto interrotto per oltre un’ora e mezza.

Pubblicato in Alto Tirreno

auserSportelli a Paola, Amantea e Fuscaldo

Il nostro bene più costoso è il tempo. È attribuito a Teofrasto, filosofo e botanico greco, il celebre aforisma che ben sintetizza il senso del progetto “Costruire relazioni e solidarietà” che prevede l’istituzione di una Banca del Tempo sul Tirreno cosentino.

 

Il progetto è promosso dal Circolo AUSER di Paola in rete con il Comune di Paola, il Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria, il Circolo AUSER di Amantea, l’associazione “Gli amici del cuore” di Paola, l’ASMEV - Associazione Medici Volontari Calabria, la Società di Salvamento, sezione di Paola, il Gruppo Protezione Civile Demetra di Paola, l’associazione “Il tassello” di Amantea e l’associazione Go’el di Fuscaldo e realizzato con il sostegno di Fondazione CON IL SUD.

L’iniziativa, finalizzata alla valorizzazione dei rapporti umani attraverso l’istituzione della Banca del Tempo, è rivolta a tutta la cittadinanza, in particolare alle fasce più deboli (anziani, donne, immigrati, disabili, indigenti). La Banca del Tempo è un istituto di credito molto particolare in cui non si deposita denaro, ma tempo e disponibilità. Agisce come centro di scambio di prestazioni e di tempo tra persone, le quali offrono ciò che sono in grado di fare e ricevono ciò di cui hanno bisogno, creando delle relazioni basate sulla solidarietà e sulla socialità.

È prevista l’apertura di tre sportelli, gestiti da volontari, a Paola, in corso Cristoforo Colombo, n. 29, ad Amantea, in via della Libertà 14/B e a Fuscaldo, in via A. Gravina.

I dettagli del progetto saranno illustrati durante una conferenza stampa convocata per mercoledì 4 marzo, alle ore 10.30, presso la sede legale del Circolo AUSER di Paola in Corso Cristoforo Colombo, n. 29.

Pubblicato in Primo Piano

Ecco il comunicato stampa del Corpo Forestale

“Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Paola (cs) hanno deferito all’Autorità Giudiziaria un uomo del luogo per aver realizzato in un piazzale di proprietà privata in località “Centacque del Comune di Fuscaldo (cs) un deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi costituiti da circa 40 metri cubi di materiale proveniente da scavi e demolizioni.

Tale attività rientra in un controllo mirato alla prevenzione e repressione dei reati in danno all’ambiente che vede il Corpo Forestale particolarmente attivo sul territorio cosentino.

Tale area oggetto del deposito di rifiuti, di proprietà del titolare di una società edile, a seguito del controllo è risultata priva di alcuna autorizzazione alla gestione dei rifiuti e pertanto si è provveduto a porla sotto sequestro e a deferire il proprietario della stessa per il reato di deposito incontrollato di rifiuti speciali non pericolosi.

L’area era priva di autorizzazione.

All’interno di esso materiale proveniente da scavi di demolizione. 17 Febbraio 2015.

Pubblicato in Alto Tirreno

Chiusa l’indagine sui mattatoi del Tirreno indagati 4 veterinari.
L’indagine ha riguardato i mattatoi di Fuscaldo e San Pietro in Amantea

 

Ora la chiusura delle indagini a carico di 5 persone tra cui 4 veterinari.
Tra le contestazioni il mancato controllo su quanto stava accadendo agli impianti.

Secondo la procura di Paola Giordano diversi i reati, tra cui omissioni, inosservanze nei controlli, violazioni delle normative ambientali tra cui lo scarico di reflui non autorizzato, con correlato imbrattamento dei luoghi. Ed ancora, in un caso, falso materiale ed ideologico.

Un lungo l'elenco come si nota che il procuratore capo Bruno Giordano – titolare dell'inchiesta sulle anomalie ai mattatoi del Tirreno cosentino dei reati che la Procura della Repubblica di Paola – contesta a cinque persone , tra cui quattro veterinari dell'Azienda sanitaria provinciale cosentina, a carico delle quali è stato emesso il provvedimento di chiusura delle indagini preliminari.

Una vicenda complessa partita dal 2013 che ha visto operare sui due mattatoi in funzione a Fuscaldo e a San Pietro in Amantea gli uomini del nucleo Ambiente della stessa Procura, i carabinieri di varie stazioni dislocate sul territorio, carabinieri del Nas di Cosenza, uomini della Guardia costiera, personale ispettivo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro dell'Asp di Cosenza.

la Procura avrebbe stimato oltre 4 milioni di litri di liquami provenienti dalla macellazione di bovini e suini che non sarebbero stati scaricati nei luoghi senza alcun trattamento preventivo.

Una situazione questa che non sarebbe stata denunciata neppure dai veterinari dell'Asp locale.

Anzi in un caso un veterinario avrebbe prodotto anche un «atto materialmente ed ideologicamente falso all'evidente scopo di mascherare le sue responsabilità omissive per i mancati interventi di sua stretta competenza, riguardo le condizioni fatiscenti e inappropriate del mattatoio di Fuscaldo».

Ora la parola passa alla difesa che avrà 20 giorni per presentare una memoria difensiva o per chiedere l’interrogatorio dei loro assistiti.

Decorsi i 20 giorni la Procura della Repubblica di Paola potrebbe chiedere il rinvio a giudizio per i cinque indagati.

Vi faremo sapere

stabilimento mattatoi

Pubblicato in Paola

 

fuscaldomarescialloDeVitaDopo oltre 20 anni di onorato servizio  il comandante della stazione dei Carabinieri di Fuscaldo maresciallo Pietro Colosimo è andato in pensione


Il maresciallo Colosimo si era fatto apprezzare per le sue qualità professionali ed umane e per Fuscaldo era diventato un punto di riferimento e custode della legalità e dell’ordine pubblico.


Al suo posto il giovane nuovo comandante maresciallo Raffaele De Vita.
Il sindaco Gianfranco Ramundo lo ha ricevuto presso il palazzo municipale in occasione della giornata che l’amministrazione comunale ha tra poche inteso dedicare alla commemorazione dei caduti in guerra e della giornata delle forze armate.

Il primo cittadino Gianfranco Ramundo nell’accogliere il neo comandante di stazione Raffaele De Vita ha esordito “Diamo il benvenuto al nuovo comandante della nostra locale stazione dell’Arma dei Carabinieri e lo accogliamo con la certezza e la consapevolezza della delicatezza, dell’importanza e della centralità che il suo ruolo ricopre all’interno della nostra comunità.

 

Siamo certi della continuità di rapporti, che non verrà mai meno, tra le istituzioni e le forze dell’ordine ed il senso di responsabilità, la professionalità e l’onorabilità di chi veste la divisa della Benemerita, è per noi tutti una garanzia certa e sicura, che ci consente di rafforza un legame già solido, che va nella direzione di garantire, alla comunità tutta, sicurezza, ordine e legalità”.

Pubblicato in Alto Tirreno

Scrivevamo nel marzo 2013, sotto il titolo “Fuscaldo, sequestrato il mattatoio e denunciate 4 persone “ che a seguito di una attività d'indagine del nucleo Ambiente della Procura di Paola scattò un blitz compiuto proprio dagli addetti del nucleo Ambiente della Procura di Paola unitamente agli uomini del Nucleo antisofisticazione di Cosenza, della Guardia costiera di Paola ed al personale dell'Azienda sanitaria provinciale, durante il quale sarebbero stati trovati .ambienti sprovvisti delle più elementari caratteristiche igienico-sanitarie necessarie per esercitare l’attività di macellazione

In conseguenza l’apposizione dei sigilli da parte dei NAS e poi il decreto di sequestro del mattatoio.

Conseguente la denuncia alla AG del titolare dell’impresa per le carenze igienico-sanitarie e l'omessa cautela contro infortuni sul lavoro a cui ha sottoposto i dipendenti della struttura.

Insieme al titolare della Ma.Pa. Snc Peppino Pastura nel mirino degli inquirenti anche i tre veterinari responsabili del servizio che non avrebbero vigilato sull'attività del mattatoio.

Si trattava confronti di Giuseppe Bruno, Ercole Morelli e Gianfranco Pascale , tre veterinari dell'Azienda sanitaria di Cosenza, accusati di per omissione di atti d'ufficio, omessa denuncia di reato nonché omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul luogo di lavoro e carenza igienico-sanitarie della struttura.

Oggi il provvedimento del gip di Paola, Carmine De Rose, su specifica richiesta del procuratore capo Bruno Giordano, che ha disposto la sospensione del dirigente veterinario dell'Asp di Cosenza, Giuseppe Bruno.

Le ragioni addotte per ordinare la temporanea sospensione dal servizio del dirigente sanitario per tre mesi consisterebbero nel fatto che i Nas ed i carabinieri della stazione di Praia a Mare avrebbero accertato che il dirigente avrebbe prodotto anche un «atto materialmente ed ideologicamente falso» «all'evidente scopo di mascherare le sue responsabilità omissive per i mancati interventi di sua stretta competenza, riguardo le condizioni fatiscenti e inappropriate del mattatoio di Fuscaldo».

Una storia di mancanza di condizioni igienico sanitarie che veniva da lontano se il giudice scrive nell'ordinanza che gli investigatori «riscontravano una situazione altamente deficitaria sotto il profilo della sicurezza sui luoghi di lavoro e della igienicità e salubrità dei prodotti di macellazione animale ottenuti dall'azienda, evidenziando inoltre palesi omissioni, manchevolezze e inottemperanze pregresse a doveri ispettivo-istituzionali, da parte dei tre coindagati Morelli, Pascale e Bruno.

Veterinari in servizio presso la stessa Asp che da tempo avevano relazionato ed erano a vario titolo intervenuti nelle vicende di gestione del mattatoio, già sottoposto a chiusura coattiva per le medesime problematiche di gestione e lavorazione carni nel maggio del 2006».

Pubblicato in Alto Tirreno

Alici in Festival FuscaldoRitornano, a Fuscaldo, le “Alici in Festival”. L’importante e partecipata manifestazione, ideata ed organizzata dall’amministrazione comunale dello stesso centro tirrenico e dal sindaco Gianfranco Ramundo, riapre i battenti per la sua quarta edizione e promette, come sempre, di stupire cittadini e turisti.

Un evento, sostenuto con forza dalla Provincia di Cosenza e dal presidente Mario Oliverio, che si propone come tappa di nicchia per la riscoperta delle tipicità locali, attraverso la gastronomia, la musica, la cultura, lo spettacolo e l’intrattenimento.

“Esistono tradizioni che affondano le proprie radici nella storia ed altre che, da secoli, sono tramandate da generazione in generazione, da padri in figli. Ecco: quella delle alici - e più in generale quella della marineria - é, per Fuscaldo, una secolare tradizione, che ci inorgoglisce e che ci proietta verso un futuro che mira alla riscoperta ed alla valorizzazione dei prodotti del nostro mare. Un futuro, in verità, che stiamo già vivendo - che costruisce solidi basi grazie ad una intuizione maturata, in me, da tempo - e che ci ha portati ad inventarci, dal nulla, il festival delle alici” – tiene a sottolineare il primo cittadino fuscaldese, Gianfranco Ramundo.

“Da tempo, infatti, ci chiedevamo e ci interpellavamo su quale potesse essere un efficace strumento di promozione della nostra realtà territoriale e dei prodotti che rappresentano le nostre peculiarità e, in fondo, anche la nostra bandiera. Dovevamo pensare ad un brand originale e non scontato; un marchio che potesse racchiudere, in sé, una gloriosa storia, arricchita da valori per noi fondamentali e dal sudore di chi ha contribuito, con sacrifici e con responsabilità, a dare un nome alla nostra Fuscaldo. Ci siamo pertanto chiesti: e se legassimo Fuscaldo ed i fuscaldesi ad un marchio che potesse essere, invero, un prodotto del nostro mare? Da qui, il passo é stato abbastanza breve... da qui, infatti, nasce Alici in festival. Una manifestazione - prosegue il sindaco Ramundo - che ci sta gratificando e che, attraverso la presenza di migliaia di persone, é divenuta, e lo sottolineiamo con orgoglio, uno dei maggiori eventi del cartellone estivo della Regione Calabria. Una scommessa, insomma, che reputiamo vinta e che vogliamo condividere con tutti i nostri concittadini e con chi rappresenta l'anima pulsante della stessa: le famiglie della marineria, i pescatori e chi collabora senza risparmiarsi sudori e fatiche. Una scommessa vinta che condividiamo, altresì, con chi ci ha onorato e ci onora della sua presenza e, ovviamente, con i miei assessori, i consiglieri comunali di maggioranza ed i nostri collaboratori e componenti dello staff. Da parte nostra, crediamo e siamo convinti del fatto che immortalare ogni angolo del nostro Paese colmo di vita, di allegria, di divertimento e di spensieratezza è un qualcosa di gratificante sia per l'anima che per il cuore. È linfa, che va a rafforzare il già robusto filo che lega ognuno di noi alla propria terra natia” – conclude Ramundo.

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FuscaldoIl consigliere comunale di Fuscaldo Europea ricostruisce la situazione economica del Comune di Fuscaldo, in dissesto e per questo guidata da una commissione di liquidazione che esamina la massa debitoria dell’ente

 

“Mentre le aziende che vantano crediti nei confronti dell’amministrazione comunale di Fuscaldo – scrive il consigliere Settimio Trotta - ancora non sono riusciti a percepire neppure un euro, nonostante nelle casse dell’Organo Straordinario della Liquidazione vi sono oltre tre milioni disponibili, mentre ai vigili urbani viene negato il riconoscimento del lavoro extra che quotidianamente compiono negli uffici municipali e, soprattutto, nelle strade al servizio dei cittadini, il presidente dell’O.S.L.

Domenico Giordano non esita a pagare 20 mila euro di lavoro straordinario al suo ufficio di supporto, oltre a 650 euro a titolo di proprio rimborso spese”.

“Com’è noto, - continua il consigliere di Fuscaldo Europea - con la dichiarazione di dissesto si è insediata a Fuscaldo la commissione di liquidazione composta da tre elementi per esaminare la massa debitoria dell’ente. I membri di tale commissione percepiscono uno stipendio di circa 113 mila euro più rimborso spese. Inoltre la stessa commissione ha nominato un ufficio di supporto composto da impiegati comunali i quali nei giorni scorsi si sono visti liquidare come lavoro straordinario 20 mila euro alla faccia dei vigili urbani che in questi giorni si sono visti negare anche una sola ora di straordinario e in barba anche alle povere aziende che vantano dei crediti nei confronti del comune e che a distanza di oltre tre anni ancora non hanno ricevuto un solo euro pur essendoci nelle casse dell’O.S.L. più di tremilioni.

Penso che questi fatti spieghino perché l’attuale amministrazione si ostini a non mettere in atto tutte le procedure necessarie ad annullare lo stato di dissesto finanziario, nonostante i crediti finora incassati e certificati dal comune siano di gran lunga superiore ai debiti per il quale è stato dichiarato il dissesto stesso: venendo a mancare il dissesto nessuno potrà più pagarsi rimborsi spese, parcelle e lavoro straordinario”.

Auspico che – conclude Trotta - già dal prossimo consiglio comunale l’attuale maggioranza metta da parte l’orgoglio e lavori per annullare l’attuale situazione di dissesto che ha prodotto, guasti, difficoltà e l’amaro paradosso di incrementare le tasse a chi, le tasse, le paga regolarmente”.

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Dappertutto in Calabria( e forse non solo) per sbarcare il lunario ci si improvvisa ambulanti di prodotti ittici.

E così che si vende pescato vario senza possedere le necessarie autorizzazioni commerciali e sanitarie , senza fatture, senza certificazioni che attestino la provenienza del prodotto.

E talvolta, addirittura, esitando pesce in cattivo stato di conservazione.

È successo nei giorni scorsi .

Due ambulanti, uno a Fuscaldo ed uno a Paola, sono stati denunciati per la detenzione e fini commerciali di circa 28 chilogrammi di prodotti ittici vari (del tipo gamberoni, cozze, vongole, sauri, gallinella, ecc) non idonei al consumo umano, così come attestato dai veterinari dell’Azienda Sanitaria Provinciale che hanno effettuato l’attività ispettiva congiuntamente a personale della Guardia Costiera dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Cetraro .

Non è che l’ultima di una serie di contravvenzioni elevate nell’ultimo mese.

Sanzioni amministrative a venditori ambulanti nei Comuni di Cetraro, Belvedere Marittimo, Fuscaldo e Paola per circa 12.000 euro e sequestro di circa 80 chilogrammi di pescato.

Le infrazioni più rilevanti sono la mancanza della documentazione sulla tracciabilità dei prodotti ittici, l’assenza di autorizzazione sanitaria al trasporto di pescato mediante automezzo e l’omessa denuncia di inizio attività.

Pubblicato in Paola
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