BANNER-ALTO2
A+ A A-

Toglietemi tutto ma non il mio breil, diceva una vecchia pubblicità.

Oggi sembra sia tornata di moda il medesimo slogan, ma leggermente cambiato.

Sentiamo dire “ Toglieteci tutto ( al PD calabrese ) ma non la sanità!.

Se no ci incateniamo davanti a Palazzo Chigi.

Già!

Lo ha detto( per primo) Oliverio partecipando alla finta inaugurazione del vecchio-nuovo ospedale di Praia a Mare.

Oggi lo ripete lo dice il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno.

E si accodano anche i sindaci di Praia a Mare e Tortora i quali avrebbero dichiarato la solidarietà alla “ manifestazione dei cittadini locresi (che) è in sintonia con quanto affermato con forza dal presidente Oliverio, che sin dal suo insediamento ha lottato per dare ai cittadini calabresi ciò che veramente meritano, cioè una giusta sanità”.

Giusta non efficiente , badate! E giusta sta per “ un po’ per tutti”

Non state a chiedervi cosa ci sia dietro.

Noi sospettiamo che si tratti di ragioni diverse.

La prima , la pubblicità. Quasi diventeranno eroi, prodromici di una rivoluzione contro il governo centrale, che mortifica la Calabria come avvenuto quasi sempre dal tempo della finta unità d’Italia, quella che ha alimentato un nord vincente contro un sud perdente.

La seconda, le prossime elezioni politiche; ovviamente per chi è alla ricerca di posti garantiti per il senato o la camera.

La terza, la mortificazione subita da Oliverio ( non dalla Calabria) quale governatore visto che come dichiarato da Magorno “Ribadiamo l’urgenza che il governo affronti con risolutezza la vicenda, consegnando – così come avvenuto in Campania – la titolarità del settore a chi è stato eletto e scelto democraticamente dai calabresi”.

Insomma la Calabria è perfino a sud della Campania!

La quarta, è che il popolo calabrese ( ed ovviamente il personale della sanità) si sta incaxxando ed occorre cavalcare questa onda per averne i voti.

La quinta , è che nessuno deve sapere la verità. Quale verità? Ma quella di una sanità che non funziona per causa di una politica che la ha sempre usata come portafoglio di posti e di voti.

E così occorre dare a colpa agli altri. A chi?

Ma, ovvio, a Scura, Scura l’uomo nero, il cattivo, l’emissario del male … scusate del governo! Di un governo che non rispetta la politica calabrese

Di un governo che non garantisce la salute dei calabresi, tanto che Oliverio ricorda:

-Che la sanità in calabra è stata commissariata dal 2010( cioè molto prima che lui diventasse governatore) e proprio perchè la sanità calabrese non funzionava( chissà perché) e la evasione sanitaria era altissima;

- che la evasione sanitaria è aumentata e non diminuita( da 240 milioni a 300);

-che la qualità delle prestazioni si è indebolita;

-che le liste di attesa sono cresciute;

- che in Calabria mancano 4000 dipendenti nella sanità!

Magorno ed Oliverio, ma perché, allora, non attuate le Case della salute?

Pubblicato in Alto Tirreno

Si sa il popolo cerca sempre quello che non ha!

Abbiamo fatto il verso a Dante che nel Purgatorio le faceva dire da Virgilio a Catone Uticense (ricordato in Mn II V 15 quale severissimo difensore verae libertatis),seguite, poi, dal verso “(come sa chi per lei vita rifiuta, v. 72), e che sono invece riferite al suicidio di Catone a Utica, all'approssimarsi della dittatura cesariana.

 

 

Oggi sono le parole preoccupate di chi ha a cuore la sorte del PD in Calabria ( Minniti?) e che sembra abbia imposto la pace tra le fazioni di Oliverio, da un lato, e di Guccione, dall’altra.

Una pace che è presupposto indispensabile della unità del PD, Unità finta, ovviamente.

E la prima occasione, è la elezione della segreteria provinciale del PD stesso.

Insomma si vuole una segreteria provinciale dove la gestione dovrà essere condivisa

Guglielmelli sarà il segretario, e Mazzuca il vice.

Una sorta, insomma, di “ tutti insieme appassionatamente”

Ma davvero Mario Oliverio e Carlo Guccione stanno mettendo da parte l’ascia di guerra?

Loro che nell’immediatezza delle elezioni si sorridevano ed abbracciavano per poi arrivare ( si dice) a ben altri e silenziati tipi di abbracci.

E chi mai ci crederà?

D’altro canto la situazione è difficile in Calabria ed in provincia di Cosenza, in particolare, forse tragica e se, in qualche modo, si vuole recuperare credibilità politica, l’unica cosa è far finta di essere uniti.

Una soluzione che sta bene ad ambedue

Ad un Oliverio che è assediato dalla Magistratura e che vede sfilacciarsi se non franare il suo impero

Ad un Guccione che così diventa il vincitore morale ed il futuro del PD in Calabria.

E Magorno?

Zitto!

Pubblicato in Cosenza

Come è strana la politica calabrese!

A Cosenza il candidato del PD Franco Iacucci si accinge ad essere eletto senza avversari. In sostanza il centro destra non esiste o meglio tutti “quelli” del centro destra hanno giocato a nascondino o

sono passati dall’altro lato.

A Crotone, invece, Nicodemo Parrilla, sindaco di Cirò Marina, è il nuovo presidente della Provincia.

Ha vinto nettamente sul concorrente Franco Parise, sindaco di Verzino e presidente facente funzioni uscente.

Il candidato sostenuto dalla Prossima Crotone (movimento che fa riferimento alla consigliera regionale di Cir Flora Sculco) ha ottenuto il 62,20% delle preferenze contro il 37,80% racimolato dal candidato sostenuto invece dal Pd.

Dopo le amministrative, dunque, l'area dem del Crotonese subisce un'altra "batosta" elettorale. Hanno votato 298 amministratori del territorio (così prevede la legge Delrio) su 330 aventi diritto di cui 213 maschi e 85 donne.

Il voto era suddiviso in 5 fasce demografiche, secondo un voto ponderato, ognuna di esse ha un quoziente diverso sulla determinazione del voto.

La composizione del nuovo consiglio provinciale è stata determinate in nottata.

Questa la nuova maggioranza che appoggerà il neopresidente Nicodemo Parrilla alla Provincia.

Si tratta dei consiglieri Armando Foresta, Giuseppe Renato Carcea, Dionigi Fera, Vincenzo Raffaele Lagani, Gennaro Le Rose e Vincenzo Secreti.

Faranno invece parte dell’opposizione: Samuele Albanese, Giampiero Amato, Paola Carvelli e Mario Megna.

Ora tutti i strappano le vesti

Qualcuno si appella a Magorno e dice che è «Necessaria una nuova gestione e il coinvolgimento dei territori»

Giuseppe Neri segretario-questore del consiglio regionale dice che. «È impensabile continuare a gestire la grande collettività democratica con lassismo e piattezza.

La base del partito, disillusa e arrabbiata, non riesce a riconoscersi nelle scelte che il gruppo dirigente sta mettendo in campo e dopo le cocenti sconfitte alle elezioni comunali di Cosenza e Crotone, del referendum di dicembre, ha espressamente chiesto una nuova fase di gestione e di organizzazione”.

Poi conclude dicendo «Invito pertanto il segretario Magorno a intraprendere un'azione mirata, nel breve periodo, che coinvolga tutti gli strati propositivi della società affinché si costruisca una nuova stagione politica e amministrativa capace di restituire linfa e vigore al nostro partito rilanciandone il ruolo nella società civile calabrese e nazionale».

Ma và!

Pubblicato in Crotone

Come potrebbe fare la Calabria senza Magorno?

Non ci credete?

Ed invece basta leggere il suo elogio a Marco Minniti per la “neutralizzazione” di Anis Amri

 

"Ringraziamo le forze dell'ordine per il coraggio e l'abnegazione che, ancora una volta, hanno dimostrato questa notte nello scontro a fuoco, avvenuto a Sesto in provincia di Milano, culminato nell'uccisione dell'attentatore della strage di Berlino".

 

Magorno, ma che dici?

Ringrazi le forze dell’ordine che hanno ottenuto questo risultato grazie al presidio del territori e non spendi una parola per la Tenenza dei carabinieri ad Amantea o per il mantenimento della teneza della Guardia di Finanza che sta per esserci tolta?

"I nostri apparati di sicurezza - aggiunge il segretario - rappresentano senza dubbio una punta di eccellenza del sistema Paese, ancor di più in questo momento di fragilità e di paura degli equilibri internazionali".

 

Magorno, ma che dici?

L’operazione di Sesto San Giovanni si deve al presidio del territorio, al senso del dovere di due poliziotti, al loro coraggio, e tu per loro non spendi una parola? L’intelligence non ha offerto certamente una grande immagine di se stessa.

"La presenza del nostro ministro dell'Interno, Marco Minniti, in questo quadro è assoluta garanzia di competenza, dedizione alle istituzioni e qualità dei sistemi di intelligence e sicurezza".

 

Magorno, ma che dici?

O meglio che ti serve da Minniti che gli tessi sperticati elogi?

Lascialo lavorare per capire, per dare risposte alle mille domande che si pongono( perché Anis Amri era venuto in Italia, perché era a sesto San Giovanni, eccetera) e soprattutto spiegaci perchè “ è stato fatto fuori” Alfano?

Pubblicato in Alto Tirreno

Può essere utile evidenziare i voti sulla costa tirrenica.

 

Ad ogni nostro lettore sarà facile porre in relazione il comune con il politico od i politici di riferimento.

 

Cominciamo da sud

Ad Aiello calabro , il SI ottiene il 52,21 % ed il NO ottiene il 47,79 %

A Cleto , il SI ottiene il 41,04 % ed il NO ottiene il 58,96 %

A Serra d’Aiello il SI ottiene il 33.94 % ed il NO ottiene il 66,06 %

A San Pietro in Amantea il SI ottiene il 34,10 % ed il NO ottiene il 65,90 %

Ad Amantea il SI ottiene il 33.54 % ed il NO ottiene il 66,46 %

A Lago il SI ottiene il 25,32% ed il NO ottiene il 64,68 %

A Belmonte calabro il SI ottiene il 34,57 % ed il NO ottiene il 65,43%

A Longobardi il SI ottiene il 27,99 % ed il NO ottiene il 72,01 %

A Fiumefreddo bruzio il SI ottiene il 26,40 % ed il NO ottiene il 73,60 %

A Falconara Albanese il SI ottiene il 35,18 % ed il NO ottiene il 64,82 %

A san Lucido il SI ottiene il 32,13 % ed il NO ottiene il 67.87 %

A Paola il SI ottiene il 25,72 % ed il NO ottiene il 74,28 %

A Fuscaldo il SI ottiene il 24,04% ed il NO ottiene il 75,96 %

A Guardia Piemontese il SI ottiene il 28,45 % ed il NO ottiene il 71,55 %

Ad Acquappesa il SI ottiene il 37,78 % ed il NO ottiene il 72,22 %

A Cetraro il SI ottiene il 27,83 % ed il NO ottiene il 72,17 %

A Bonifati il SI ottiene il 33,47 % ed il NO ottiene il 66,53 %

A Belvedere Marittimo il SI ottiene il 30,95 % ed il NO ottiene il 69,05%

A Diamante il SI ottiene il 27,82 % ed il NO ottiene il 72,18 %

A Grisolia il SI ottiene il 24,44% ed il NO ottiene il 75,56%

A Santa Maria del cedro il SI ottiene il 20,23 % ed il NO ottiene il 79,77%

A Sant’Agata d’Esaro il SI ottiene il 47,35 % ed il NO ottiene il 52,65%

A Scalea il SI ottiene il 26,36 % ed il NO ottiene il 73,64 %

A San Nicola Arcella il SI ottiene il 27,59 % ed il NO ottiene il 72,41%

A Praia a mare il SI ottiene il 30,90 % ed il NO ottiene il 69,10 %

A Tortora il SI ottiene il 30,33 % ed il NO ottiene il 69,67 %

Ad Aieta il SI ottiene il 54,50 % ed il NO ottiene il 45.50%

Solo due i comuni nei quali vice il SI.

 

Si tratta del paese di Franco Iacucci , cioè Aiello calabro, e del paese di Gennaro Marsiglia, cioè Aieta

Debacle di Magorno nel cui paese , cioè Diamante, il si ottiene il 27,82 % ed il NO ottiene il 72,18 %.

 

Ma lui in sintesi ha dichiarato:

  1. a)La responsabilità della sconfitta è di Renzi( solo sua?);
  2. b)Registriamo lo stato di malessere del SUD( e finora non lo avevate compreso?)
  3. c)Insistiamo per il rinnovamento( ci spieghi cosa intende, per favore);
  4. d)Porteremo avanti i processi di rinnovamento che ci vengono chiesti di cittadini( questa si che è una novità!)

“ Non è il risultato per il quale ci siamo spesi ma prendiamo atto della netta volontà popolare e da questa ripartiamo nella nostra azione politica, con rinnovato impegno e immutata passione.

In questa direzione, d’altro canto, va il discorso di Matteo Renzi, che con serietà, si è assunto a un’ora dal responso delle urne la responsabilità della sconfitta, rassegnando le dimissioni da presidente del Consiglio.

La prevalenza dei no porta in primo piano una immediata riflessione sulla necessità e l’urgenza, all’interno del Pd e dei governi e delle istituzioni del Paese, di modificare gli assetti precostituiti, abbandonando personalismi e rispondendo alla domanda di cambiamento che con forza ci viene consegnata dagli elettori.

 

Il voto del Sud fotografa uno stato di malessere che non può passare in secondo piano.

Rimaniamo fermamente convinti che la strada del rinnovamento non vada abbandonata, al contrario perseguita con forza e determinazione.

Si apre una fase di difficile decodificazione sul piano strettamente politico ma il Pd tutto, a partire da quello calabrese, mantiene salda la barra del riformismo e della volontà di incidere positivamente nella vita del nostro Paese e della nostra regione, portando avanti e fino in fondo quei processi di rinnovamento che in maniera chiara ci vengono chiesti dai cittadini. Ernesto.”

Pubblicato in Basso Tirreno

«Dopo i ballottaggi nel partito entriamo con il lancia fiamme».

Così ha detto Renzi al quale non sono andate giù le critiche della sinistra interna che ha attribuito il mancato successo dei candidati dem alle elezioni amministrative ed anche alla “strana alleanza” con Denis Verdini.

 

«Non c’è nessuna alleanza tra Pd e Verdini in Italia» ha poi assicurato Renzi.

Poi ha attaccato. «Abbiano un problema di classe dirigente perché in altri paesi ci si confronta e non ci si fa la guerra nello stesso partito, mi colpisce che ci sia questa continua guerriglia interna invece di parlare di problemi veri».

 

Tra i territori da bonificare la Calabria: “Ferr’e fuoco”.

Nessuna paura, invece.

Al massimo, come dice il segretario regionale del Pd Calabria Magorno,«Il risultato elettorale, dopo il turno di ballottaggio di ieri, determina in maniera netta e urgente la necessità di una riflessione seria finalizzata al rilancio dell'azione politica del Partito democratico in Calabria».

Poi ringrazia «… tutti i candidati che si sono messi in gioco per attuare con impegno e passione un auspicato cambio di passo nell'interesse delle proprie comunità».

Infine evidenzia che « È il momento di riflettere e di lavorare per l'unità: nei momenti di difficoltà è importante restare uniti».

Allora niente lanciafiamme.

 

Già il PD perde voti e consenso, perdere bruciati anche tesserati non è auspicabile.

Allora la risposta sta nelle direzioni regionali , fissata per il 28 giugno, e nei convegni di cui uno che si terrà a Catanzaro il prossimo 29 giugno

Direzioni e convegni che non affronteranno i problemi del PD calabrese, dove tutto si perdonerà e tutti si perdoneranno.

E così vincerà l’antico motto che squadra che perde non si cambia.

 

Ed a nulla serve l’ultima metafora di Bersani che dichiara“Non vedono nemmeno una vacca in corridoio” a significare che il bovino passato inosservato sono le avvisaglie del non edificante risultato elettorale del Pd.

E così Oliverio pagherà il prezzo della costituzione dei comitati per il SI e continuerà in” totale autoreferenzialità dell'azione amministrativa della giunta regionale, e continueranno le nomine, le deleghe, gli investimenti, le iniziative, decise in tavoli clandestini e non istituzionali, senza alcun dibattito politico né in seno al partito e tantomeno in seno al consiglio regionale. Dame bianche e dame nere, ciambellani e avventurieri che ancora scorrazzano per gli uffici e nelle istituzioni a parodia pasoliniana del clima da fine regime che si registra, mentre cresce lo scollamento tra cittadini e partiti e tra questi ultimi e la democrazia”.

Intanto, almeno altrove, la gente prende consapevolezza e vota per il cambiamento.

 

Forse aveva ragione Renzi: per salvare la Calabria ci voleva il lanciafiamme!

E non è peregrino il dubbio che sia stato, in parte, il PD a fare paura a Renzi ed a fargli provare la paura di cadere!

Pubblicato in Calabria

I deputati cosentini del Pd Ernesto Magorno , Enza Bruno Bossio , Ferdinando Aiello e Stefania Covello annunciano la presentazione di un’interrogazione parlamentare sul “caso Cosenza”.

 

Appena Occhiuto va via il PD scopre il marcio e scrive:

«Lo scioglimento del consiglio comunale non è solo la risultante del fallimento politico – amministrativo dell’amministrazione Occhiuto ma é innanzitutto un’azione interruttiva di un progressivo e crescente processo di degrado e degenerazione morale.

Al Comune di Cosenza l’illegalità è stata, di fatto, eletta a norma. 

Sono molteplici e numerosi gli indizi che connotano un contesto torbido e di intrecci politico-affaristici che caratterizzano l’azione amministrativa di Palazzo dei Bruzi».

 

Poi spiegano sempre i quattro deputati dem «Lo scioglimento del Consiglio non é solo la manifestazione di una volontà tesa a promuovere un progetto politico alternativo all’esperienza amministrativa guidata da Occhiuto ma é anche e soprattutto un atto di responsabilità finalizzata a tutelare l’istituzione comunale da possibili effetti devastanti conseguenti a numerose indagini che la magistratura ordinaria e la Direzione distrettuale antimafia, da come si evince dalla stampa, stanno conducendo.

Il segretario regionale del Pd aveva responsabilmente invitato il sindaco di Cosenza a dimettersi “prima che fosse troppo tardi”, ma ancora volta é prevalsa l’irresponsabile vanità. 

E per questo che lo scioglimento del consiglio comunale è da considerare atto salvifico e di bonifica sociale e morale».

Infine Magorno, Bruno Bossio, Covello e Aiello proseguono «O si va avanti verso un’intensa azione di rinnovamento e risanamento morale o la crisi della città di Cosenza è destinata ad essere irreversibile e a compromettere il futuro delle nuove generazioni.

A Cosenza bisogna voltare pagina: la città merita amministratori che elevino il prestigio e la credibilità dell’istituzione anche e soprattutto capace di valorizzare e promuovere l’identità di una comunità che è orgogliosa della propria storia e delle sue tradizioni per rilanciare la “cosentinitá” come un valore e non ridurla ad un immeritato disvalore».

 

Sembra che sia la risposta a Mario Occhiuto che , per difendersi, davanti alle telecamere del Tg3 della Rai ha parlato di «corruzione elettorale» in riferimento all’operazione politica sfociata nelle dimissioni di 17 consiglieri comunali.

Ma forse è la risposta anche Jole Santelli la quale ha dichiarato che

«La "congiura degli incappucciati" che ha portato alla sfiducia nei confronti di Mario Occhiuto è una pagina nera per la politica».

«Miopia, interessi personali e veleni hanno prevalso sull'interesse della città e dei cittadini e sulla stessa dignità delle persone. Chi ritiene di poter ritrascinare Cosenza nell'oscurantismo credo abbia fatto male i propri conti. Le firme di ieri sono uno schiaffo non al sindaco ma alla città. I cittadini oggi esigono rispetto dai propri rappresentanti, è evidente che si è deciso da tempo di confrontarsi con Occhiuto non in una corretta dinamica democratica ma attraverso giochi sporchi. Qualcuno ha molto timore del giudizio positivo che i cosentini hanno del proprio sindaco. L'immagine plastica è "il patto dei potentati" contro il "sindaco della gente". Per quanto riguarda Forza Italia non ci sono più alibi per nessuno, chi è in Fi è contro trasformismo, consociativismo e acquiescenza al potere sinistro».

«In nessun posto del mondo qualcuno si sarebbe permesso per logiche elettorali di arrecare un danno ad una amministrazione che, in un periodo di crisi con casse pubbliche a secco è riuscita a dare un buon contributo allo sviluppo della città. É una questione di rispetto ripeto per la città ed i cittadini. Ma questi politicanti sono cosi arroganti e sicuri del loro potere basato sul bisogno della gente . La prova elettorale che attende questa città stabilirà per sempre credo con un marchio indelebile se Cosenza è una città che vuole diventare moderna e dinamica oppure continuare con logiche feudali e senza speranza».

Pubblicato in Cosenza

 

Abbiamo letto che Magorno darà vita alla consulta del Pd sulla legalità.

Abbiamo anche letto che l’incarico per la costituzione dell'organismo è stato affidato a Cesare Marini.

 

Cesare Marini è sindaco del comune di San Demetrio Corone dove è nato il 27 marzo 1938. Pochi mesi per 78 anni.

Parliamo del “giovane” Cesare Marini che recentemente insieme a Peppino Petronio, già senatore ai tempi di Bettino, Leopoldo Chieffallo, mitico sindaco di San Mango d'Aquino, Sandro Principe, sottosegretario al Governo Amato nell'anno che segnò la svolta della storia d'Italia, il 1992 e, dulcis in fundo, Saverio Zavettieri, deputato socialista dal 1983 al 1994 ed assessore regionale nella giunta Chiaravalloti, ha costituito e presieduto il "Forum Riformista" nato dal gruppo storico del vecchio Psi craxiano calabrese.

 

Magorno ha sostenuto che «L'intento programmatico e progettuale sarà potenziato dallo svolgimento di una due giorni di confronto e approfondimento sulla legalità che chiamerà a raccolta dirigenti, amministratori locali, forze sociali ed esperti del settore che sarà conclusa dall'on. David Ermini, responsabile nazionale del Pd con delega alla Giustizia».

 

Alcune domande a Magorno . Parla di legalità infra od extra PD?

La consulta cioè controllerà la sussistenza della legalità negli atti e nei comportamenti degli amministratori del PD negli enti di ogni livello provvedendo alla necessaria denuncia?

E Marini presterà solo la sua faccia di galantuomo od avrà reali poteri, correggendo chiunque sbagli nelle funzioni nelle quali rappresenta il Patito democratico?

Perché questa consulta? Ha avvertito forte questo bisogno o si tratta di uno specchietto per le allodole?

 

Pubblicato in Calabria

Scrive l’onore vole Ernesto Magorno che “ Nonostante gli ostacoli posti da Forza Italia e Lega, che rischia vano di vanifi care gli sforzi dei parlamentari democratici in commissione Bilancio per l’approvazione dell’emendamento al Giubileo, il governo nazionale e il premier Matteo Renzi dimostrano ancora una volta la propria vicinanza alla Calabria”.( ps: ma i precari sono solo in Calabria?)

Siamo al miracolo!

E poi continua sostenendo che la norma approvata “consentirà al governo regionale di dare una maggiore spinta al processo di stabilizzazione dei precari in corso di attuazione”

E siamo alla conferma del miracolo!

Poi, conclude Magorno che nel decreto Milleproroghe “è stata inserita una norma che consentirà agli Lsu-Lsu della nostra regione di trascorrere davvero un sereno Natale, nella consapevolezza di poter contare su un futuro occupazionale sempre più stabile”. ( ps: 1,2,3,… ma fino a quando dovranno contare?)

E spiega che “Il gruppo parlamentare democratico continuerà a lavorare con determinazione per la definizione della situazione occupazionale degli Lpu-Lsu calabresi, nell’interesse della tutela dei diritti di questi lavoratori con il fine ultimo della contrattualizzazione di tutti”. ( ps: Ecco abbiamo la conferma che i precari sono soltanto calabresi)

Ma il miracolo, se miracolo sarà, non appartiene certamente né a Magorno, né, e tantomeno, al PD.

Come si fa , mi chiedo, a dimenticare San Precario il fantastico protettore dei precari italiani?

Come non sospettare che il miracolo , forse, è proprio quello della mancata stabilizzazione che, in taluni casi, può significare la espulsione dalla stessa “area della speranza” e la discesa agli inferi della stabile disoccupazione?

Sig Magorno la precarietà può attenere al lavoro, al reddito, ma non certo alla intelligenza! Non lo dimentichi!

Pubblicato in Italia

Da non crederci! Magorno fino a poco tempo fa sconosciuto politico calabrese  da Wikipedia: Ernesto Magorno è nato a Diamante il 21-6-1961 e si è laureato in Giurisprudenza all'Università "La Sapienza" di Roma a 33 anni).

 

È stato sindaco di Diamante (2007/2013) ha testualmente affermato:“Ridaremo ( ma perché gli era stata tolta?) tutta la nostra disponibilità al governo regionale, a fianco di Oliverio per governare questa regione, nella coscienza che se dovesse fallire Oliverio fallisce tutto il Pd. Non c’è salvezza per il Pd, ma credo che non c’è salvezza per la Calabria”.

 

Oliverio allora è la “Stella cometa” di questa terra di Calabria?

E’ il traghettatore dei Calabresi verso il futuro?

Quale futuro?

Magorno, una domanda: ”Di cosa saremmo destinati a morire senza Oliverio? “

Di emigrazione?

Beh, sarebbe bello se Oliverio riuscisse a riportare i figli della calabria nella loro terra, ma la Roccisano dovrebbe assumere nella sua segreteria molte più persone e non soltanto quelle del PD e dei loro amici.

Di sottosviluppo?

Beh, sarebbe bello se Oliverio evitasse che la calabria perda entro fine anno 800 milioni di euro ( 40 euro per ogni calabrese) di fondieuropei, utilissimi per lo sviluppo della regione se usati bene e non ad muzzum!

Di politica seria?

Beh, sarebbe bello se ogni 5 mesi non dovessero essere cambiate le giunte regionali.

Di malattie non curate?

Beh, sarebbe meraviglioso se la sanità non continuasse a colare a picco, con la gente che muore per strada ( vedi Amantea) perché ormai i ricoveri ospedalieri avvengono solo nel centro-nord Italia, se per tentare di salvarsi non dovessimo andare nel resto della nazione magari perché per una gastroscopia occorre aspettare mesi e mesi!

Potremmo continuare a lungo ma ci piace tentare di capire e di farvi capire. E lo facciamo con questa affermazione di Magorno: “La riunione di oggi vuole rilanciare l’azione di governo della giunta Oliverio; conosceremo la giunta, la conoscerà la deputazione( ma finora non le conoscevi?). E poi la incredibile conclusione: “Le difficoltà sono innanzitutto le difficoltà che riguardano le debolezze: abbiamo ereditato una Regione che è l’ultima del Paese, ogni segmento della pubblica amministrazione è un’emergenza ed è evidente che le emergenze vanno affrontate con delle emergenze”

Bellissimo, Magorno!

Ad emergenza,emergenza!

A brigante, brigante e mezzo!

Ma se hai queste certezze perché a giorni arrivano Renzi , Lotti e Guerini ? Sono forse i tre re magi?

Che vengono a fare? A portare doni da sprecare , o per accontentare lobby ed amici, a tentare di salvare Oliverio , il PD o come dici tu la calabria?

 

Pubblicato in Cosenza
Pagina 2 di 4
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy