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Abbiamo scritto delle scosse telluriche avvertite i primi giorni del 2016 proprio davanti alle coste di Amantea e figlie della placca africana che ruota la Calabria in senso orario.

 

In questi ultimi 2 giorni altre scosse telluriche sono state registrate sul tirreno calabrese e calabro-campano.

 

La prima il 5 gennaio alle ore 14,02 davanti a Vibo Valentia. A 21 km da Spilinga e Joppolo.

Una scossa di magnitudo 3.1 e con epicentro a 157 km di profondità.

 

Poi altre 2 ieri sei gennaio.

 

Ambedue nel Golfo di Policastro di cui una praticamente davanti a Praia a Mare .

Questa di magnitudo 4.1 e con epicentro alla profondità di 273 Km.

E contemporaneamente una di Magnitudo M-3.6 e con epicentro alla Profondità di 258 Km.

Il sindaco di Praia a Mare, Antonio Praticò, torna all'attacco sull'utilizzo della struttura ospedaliera e sollecita uno studio di fattibilità per la Casa della salute.

 

E' l'oggetto della lettera inviata al presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, al Commissario regionale per il piano di rientro, Massimo Scura, al commissario straordinario dell'Asp, Gianfranco Filippelli.

Il sindaco Praticò fa subito notare che: “L'impostazione concettuale di una Casa della Salute, sottolineata in tutti i Decreti di riferimento, è ovviamente diversa da una struttura ospedaliera e, di conseguenza, diversa è la struttura.

 

Le risorse economiche necessarie a tale trasformazione che dovrà avvenire anche per l'ex Ospedale di Praia, sono già disponibili.

Di fatto, il piano dei fondi Fers, prevede un investimento di 67 milioni, esclusi i fondi Fas”. Insomma una soluzione possibile per i cittadini dell'alto Tirreno che, ovviamente, non possono sperare in un vero e proprio ospedale, così come concepito in passato.

 

Nel Decreto del 6 luglio scorso sono stabiliti gli indirizzi operativi per la riorganizzazione della rete di assistenza territoriale. “Elemento centrale di tale riorganizzazione- scrive Praticò ai destinatari della missiva - è la costituzione, e definitiva organizzazione delle Case della salute, quale elemento centrale e di riferimento per tutte le attività di prevenzione, diagnosi e cura delle malattie, con particolare riferimento a quelle cronico-degenerative, peraltro sempre più importanti, in considerazione dell'invecchiamento della popolazione.

Il Decreto di che trattasi, riprende ed elabora le linee guida ed i1 modello organizzativo di cui al DPGR n. 185/2012. Il DPGR 135/2011 – scrive ancora il sindaco di Praia a Mare - nel rivedere i siti da destinare a Casa della salute, statuisce tra l'altro, che l'ospedale di Praia a Mare, venga convertito in Casa della salute e che le attività proprie della struttura riconvertita, diventino quelle già previste per il Capt”. Il sindaco di Praia a Mare, ricorda ancora ai destinatari della lettera che: “Peraltro, l'Asp di Cosenza ha già adottato un atto deliberativo di impegno dei fondi assegnati alla Casa della salute di Praia a Mare.

Poiché il Dca 76/2015 definisce prioritaria l'azione di trasformazione della struttura di Praia in Casa della salute stabilendo che entro il 31/12/2015 dovrà essere pronto il piano di fattibilità per l'adeguamento della struttura, delle attrezzature e del personale, si chiede di conoscere la situazione attuale e le decisioni assunte nel merito, tenuto conto che non sembra che sia stata assunta alcuna iniziativa, eppure sono già trascorsi oltre tre anni”. Infine il sindaco aggiunge: “Sì coglie l'occasione per sollecitare 1a definizione e l'adeguamento dell'area destinata ad elisoccorso e già utilizzata nelle ore diurne.”

 

Sembra il caso di ricordare il vecchio adagio napoletano. “Chi ha avuto, avuto, avuto, chi ha rato, ha rato, ha rato, scurdammuci o passatu e un c’è penzamme chiù”.

E così il sindaco di Praia sapendo di non poter avere più un ospedale chiede, però, la Casa della salute!

E noi? Noi siamo sulla strada giusta pretendendo la casa della salute!

fanghi industriali
Pubblicato in Alto Tirreno

La voce era circolata e circola. Sarà potenziata la sanità del centro nord del Tirreno cosentino. Il che tradotto in lingua volgare significa che sarà sempre più depotenziata la sanità del basso tirreno cosentino; una sanità, invero, già depotenziata senza che la politica sia intervenuta se non a parole.

Una ulteriore prova nella nota del sindaco di Praia Antonio Praticò il quale ha dichiarato che la Risonanza magnetica tornerà nella struttura di Praia a Mare.

Il rischio era quello di un possibile trasferimento a Paola. Per evitare questo rischio il sindaco Praticò aveva diffuso una lettera dura con la quale chiedeva maggiore attenzione per il territorio.

 

Il sindaco Praticò tenuto conto che l'ospedale di Praia a Mare era stato completamente svuotato dalla precedente gestione della Regione Calabria, e che ora torna ad essere presente nell'agenda del presidente Mario Oliverio, che ben conosce questa realtà territoriale, ha dichiarato “La politica regionale in questo momento è vicina al territorio e alla nostra cittadina.

Non posso che ringraziare il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio e un suo collaboratore che ha sposato i problemi della nostra cittadina e continua a lavorare al mio fianco per portare a compimento i progetti per il territorio”.

 

Oliverio che ha disertato l’ incontro di Amantea sappia che questo comprensorio reagirà con tutte le sue forze ad ulteriori provocazioni ed al continua abbandono da parte della politica ad ogni livello.

Ricordiamo che poche sono state le voci intervenute a tutela dei diritti dei pazienti di Amantea e del suo Hinterland, tra questi il senatore Morra del M5s, i consiglieri regionali Guccione e Bevacqua , troppo pochi tra coloro che hanno pescato a piene mani nel bacino elettorale amanteano.

PS Amantea ha un apparecchio radiologico antidiluviano ( sic) che funziona per miracolo!

La giustizia ha deciso per quella verità che nessuno si aspettava.


La storia è sempre la stessa quella di una industria di cui nessuno controlla come necessario e come dovuto il rispetto delle più semplici ed elementari regole sanitarie.

Poi si constata la presenza di centinaia di ammalati e centinaia di morti.

Malattie e morti solo statisticamente eccessive.

E così la Marlane di Praia a Mare, come altre fabbriche italiane diventa la "fabbrica della morte".

Un fabbrica che nelle ipotesi della accusa avrebbe indotto 159 ammalati (tra dipendenti e familiari dei lavoratori) di cui novantaquattro dei quali sarebbero poi deceduti nel corso degli anni

La causa ipotizzata le esalazioni tossiche respirate nella fabbrica tessile.

Le prime vittime alla Mariane risalgono ai primi anni Settanta, precisamente al 1973 quando morirono due operai trentenni che lavoravano con gli acidi.

Poi secondo le ipotesi della Procura di Paola sessanta operai che hanno lavorato nella fabbrica tessile si sono ammalati di cancro e presenterebbero tumori alla vescica, ai polmoni, all'utero e al seno che andrebbero fatti risalire - così come i morti già accertati, più di quaranta - all'uso di alcune sostanze per la produzione, in particolare coloranti azoici che contengono ammine aromatiche, presunte responsabili delle patologie tumorali ed all’uso di amianto, presente sui freni dei telai utilizzati nello stabilimento di Praia.

Poi la prima iscrizione a ruolo nel 1999

Cinque anni dopo, nel 2004, la fabbrica venne chiusa.

Nel 2006 il secondo filone di indagine, con sette indagati, e nel 2007 il terzo ,con quattro indagati. I tre procedimenti confluirono in un unico fascicolo.

Dopo un lungo iter la richiesta dei pm Linda Gambassi e Maria Camodeca che hanno sollecitato pene detentive per i dirigenti dell'Eni e della Marzotto dai 3 ai 10 anni di reclusione.


Ora la pronuncia dei giudici dopo 10 ore di Camera di Consiglio.

Nessun colpevole.

I giudici del tribunale di Paola hanno assolto tutti i 12 imputati del processo Marlane con formula piena.

Il fatto contestato non sussiste e comunque non sarebbe provata la connessione tra morti e la fabbrica

Le morti ? Per caso!

Ed ora?

Ora la parola passa al procuratore Bruno Giordano il quale ha dichiarato “Prendiamo atto della decisione dei giudici e della circostanza che gran parte delle parti civili sono state risarcite”

Ed a chi si chiede se la Procura ricorrerà in appello sempre il PM risponde “Leggeremo con molta attenzione le motivazioni della sentenza. Solo dopo decideremo il da farsi”. 

 

Pubblicato in Alto Tirreno

balneariI gravi problemi dei balneari calabresi trova un prima risposta nella elezione del nuovo presidente del sindacato italiano balneari della provincia di Cosenza.

E’ di Praia a Mare e si chiama Antonio Giannotti. E’ stato eletto questa mattina, all’unanimità, presidente del SIB - Sindacato Italiano Balneari - della Provincia di Cosenza. L’elezione è avvenuta nel corso dell’Assemblea Elettiva dei soci Confcommercio operanti nel settore della balneazione. Si è provveduto, inoltre, all’elezione del Consiglio Direttivo che, per i prossimi quattro, anni sarà composto da: Vincenzo Gallo, Francesco Mazza, Claudio Sirimarco, Giorgio Delle Tasse e Ruggiero Lo Monaco.
È stata un’assemblea particolarmente intensa.
Notevole attenzione è stata riservata al problema del rinnovo delle concessioni demaniali, per il quale lo stesso Giannotti è impegnato in prima persona: insieme ad altri presidenti di categoria, sta portando avanti un’intensa attività di confronto con le istituzioni mediante una serie di proposte attualmente allo studio del Parlamento.

Nel ringraziare i colleghi per la fiducia accordatagli Giannotti ha illustrato gli obiettivi che intende perseguire nel corso del suo mandato al fine tutelare e sostenere l’intera categoria. “Le nostre imprese si trovano in un evidente svantaggio competitivo nei confronti di imprese ubicate in paesi come Spagna e Croazia che hanno una legislazione molto più semplice e favorevole. Uno dei primi obiettivi sarà quello di creare un presidio più efficace e puntuale sulle normative locali e regionali che interessano la categoria cercando un rapporto diretto con i territori”.
Congratulandosi con il neo eletto alla presidenza del Sib-Confcommercio, il Direttore di Confcommercio Cosenza, Maria Cocciolo, ha affermato: “siamo certi che il sindacato possa essere utile al consolidamento dell’attività di Confcommercio Cosenza su tutto il territorio provinciale". “Il terziario è un settore particolarmente articolato e Confcommercio con la costituzione del Sib rafforza la propria rappresentatività tutelando sempre più gli interessi specifici delle principali categorie imprenditoriali”.
Dopo essersi complimentato con Giannotti, Domenico Lione, Componente di Giunta di Confcommercio Cosenza con delega al Turismo, ha dichiarato: “Gli operatori della provincia nel settore balneare sono molti e hanno bisogno di un punto di riferimento.
Il nostro obiettivo, in questa direzione, sarà quello di offrire un valido supporto per rilanciare e sviluppare il turismo balneare della provincia che può contare su diversi chilometri di costa di particolare bellezza, divisi tra il Mar Tirreno e il Mar Ionio”.
All’Assemblea erano presenti numerosi operatori del settore che hanno manifestato la loro soddisfazione per la nascita del sindacato di categoria, confermando la volontà di collaborare al raggiungimento di obiettivi comuni all’insegna del sano associazionismo.

Pubblicato in Alto Tirreno

Il Tribunale di Paola ha dato l'autorizzazione all’Ispra per effettuare indagini approfondite sulle condizioni  del suolo della ex Marlane con l'obiettivo di valutare lo stato  effettivo dei luoghi.

Lo ha comunicato la “politica” evidenziando che oggi 9 settembre 2014 l'Istituto superiore per la protezione  e la ricerca ambientale effettuerà un sopralluogo sul sito dell'ex fabbrica tessile Marlane a Praia a Mare.

E, poi, sempre la “politica” commenta che questa presenza “ rappresenta  una svolta decisiva  nella storia della fabbrica dei veleni".

Possibile , ci chiediamo, che il Tribunale abbia bisogno della “politica” per fare una cosa semplice come far intervenire un qualificato istituto pubblico come l’Ispra per dare una svolta alle indagini ed avere la verità?

O si tratta soltanto di un credito millantato?

O semplicemente è una manovra preelettorale?

Vedremo…..

Pubblicato in Alto Tirreno

Una precisazione importante quella dell’onorevole Nicola Adamo, ma forse incompleta.

Eccola, come pervenutaci:

“L’ufficio del Commissario per la gestione del Piano di Rientro dal debito sanitario dovrà applicare la sentenza emessa dal Consiglio di Stato che boccia la scelta di riconvertire l’ospedale di Praia a Mare in Centro Assistenza Primaria Territoriale. Ai Sindaci dei comuni di Praia a Mare e Tortora è stata riconosciuta ragione.

La scelta di chiudere il Presidio Ospedaliero di Praia a Mare è in contrasto con il diritto di garanzia dei livelli essenziali di assistenza. La decisione di chiudere l’ospedale di Praia a Mare non è neanche coerente con gli stessi principi su cui è stato impostato il Piano di riorganizzazione varato dallo stesso Commissario.

La scelta di riconversione è risultata persino antieconomica dal momento che si sopportano costi senza che ci sia una coerente offerta sanitaria a fronte, invece, che l’ospedale nel pieno delle sue funzioni registrava tassi di utilizzo significativi.

Non meno importante il fatto che essendo quello di Praia a Mare un ospedale rivolto ad un bacino di utenza di frontiera è stato generato un aggravio considerevole della spesa per sostenere i costi della mobilità passiva in seguito all’aumento del tasso di emigrazione sanitaria verso altre regioni.

Sarebbe, pertanto, grave ed irresponsabile se non dovesse essere disposta la riapertura dell’ospedale magari omettendo o smentendo l’applicazione della relativa sentenza con la riproposizione di atti commissariali in violazione con quanto disposto dal Consiglio di Stato. On. Nicola Adamo”

Non possiamo non essere d’accordo, ma all’attento consigliere regionale ricordiamo che gli stessi diritti li hanno i cittadini di Amantea che non hanno nemmeno un ospedale, nemmeno un pronto soccorso e che sono dimenticati da tutti e soprattutto dal PD.

On.le Adamo non ci dispiacerebbe una presa di posizione pubblica in difesa dei malati di Amantea. I voti ad Amantea si prendono difendendo la città non i candidati alle comunali

Pubblicato in Cronaca

E’ andata delusa l’attesa presso il tribunale di Paola, per l’accompagnamento coatto del “conte” Marzotto Pietro, invitato a comparire e come teste e come imputato nel processo istruito a suo nome in quella sede.

Un fax dell’avvocato Ghedini ne giustificava l’impedimento, attribuendolo a non meglio precisate coliche renali e disturbi oculari.

Ovviamente ciò suscitava la reazione accesa delle parti civili, le quali invitavano il presidente Introcaso ad attivarsi per sottoporre il teste/imputato a visita fiscale.

E’ la seconda volta che il “conte” vicentino dà forfait:In prima istanza ci si era giustificati con l’incorretta notifica di comparizione, inoltrata a loro dire presso la sede societaria e non presso la residenza abitativa.

Chiesta anche la verifica su eventuali omissioni degli agenti notificatori, interessandone il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri da cui dipendono.

Ed il processo và, in un alternarsi di alti e bassi, ormai giunto alla soglia della 100^ udienza.

Scomparsi come d’incanto i parenti delle vittime e portatori di patologie sopravvissuti, tacitati con risarcimenti a dir poco offensivi transati da avvocati in seguito milionari.

Non è rimasta traccia degli ambientalisti del giorno dopo, forse anch’essi anelanti a qualche briciola del “lauto pasto”.

Ora sembra che sia emerso anche lo scontento tra gli avvocati destinatari dei tranci più piccoli della torta, tra quelli turlupinati da marpioni più “avvocati” di loro e fatti oggetto a quanto si dice a ricorsi ora al vaglio della stessa procura.

Di fronte al vuoto di pubblico solo i delegati SLAI Cobas e Medicina Democratica, da sempre una presenza costante in quell’aula di tribunale.

A completare il quadro manca il parere delle vittime, dei tanti ai quali non è più possibile dar voce, ma noi lotteremo con forza per dar loro un minimo di giustizia. Praia a Mare (CS), 19 aprile 2014

Non solo.

 

La Marlane, la superperizia potrebbe essere dichiarata nulla. Dubbi sullo studio sono emersi in udienza.

 

La superperizia disposta dal Tribunale venne affidata al pool di esperti( Maria Triassi e Pietro Comba, epidemiologi, Giuseppe Paludi medico legale e Piergiacomo Betta anatomopatologo).

 

I dubbi sulla nuova perizia ambientale sull’area della “fabbrica dei veleni”sono emersi nel corso del processo. Ad oggi, infatti nessuno dei consulenti nominati dalle parti per seguire il lavoro del pool è stato mai coinvolto nella stesura dello stesso.

 

Gli esperti nominati dal tribunale per stabilire l’esistenza o meno di un nesso causale tra le sostanze utilizzate in fabbrica e i tumori contratti dai dipendenti saranno in aula il 2 maggio.

 

Il documento dovrà essere consegnato in Tribunale (com’è noto il pool già ha avuto una proroga) il 22 aprile per essere quindi discusso nella prima udienza utile in calendario.

 

Il termine in sostanza scade domani

 

Amantea 21 aprile 2014

Pubblicato in Alto Tirreno

Litiga con una coppia di gay, minacciandoli di morte con un coltello, e uno dei due omosessuali muore per lo spavento.

E' accaduto a Praia Mare, nel cosentino.

Un operaio, Roberto Colautti, di 56 anni, incensurato, è stato arrestato dai carabinieri per violazione di domicilio, minacce, morte come conseguenza di altro delitto.

L'uomo, armato di un coltello di tipo vietato, si era recato nella casa di Eduardo Franco Rondina, di 58 anni e del compagno convivente Josè Angelo Lepore, di 84, quando è iniziata una discussione, sulle cui motivazioni sono in corso accertamenti, poi sfociata in una furiosa lite.

Colautti, secondo quanto accertato dai carabinieri, ha estratto l'arma minacciando di morte la coppia di omosessuali.

I carabinieri chiamati da altri abitanti dello stabile sono subito intervenuti e Colautti ha tentato di scagliarsi anche contro di loro che, però, sono riusciti ad immobilizzarlo.

Mentre i carabinieri stavano portando via Colautti dal luogo della lite, Lepore è stato colto da malore e, durante il trasporto, in ospedale è deceduto.

A provocare la morte dell'anziano è stato un infarto.

Accertamenti sono in corso per risalire ai motivi del furibondo litigio, anche se la lite non sembrerebbe da collegare a questioni passionali. (ANSA)

Josè Lepore, 84 anni, originario di Buenos Aires, era maestro di musica e viveva con il suo compagno Eduardo Franco Rondina di 58 anni .

Pubblicato in Alto Tirreno

Praia avrà la casa della salute! E sarà dotata anche di dieci posti letto di lungodegenza.

Contento il sindaco del comune di Tortora Pasquale Lamboglia, che ha seguito da vicino tutto l’iter.

Contento anche il sindaco di Praia a mare, Antonio Praticò il quale ha dichiarato. «Dopo aver riconfermato il mantenimento ed il potenziamento del laboratorio di analisi, del pronto intervento, della cardiologia, della gastroenterologia, della tac, è stata affrontata la discussione sulla risonanza magnetica, e sulla procedura d’appalto dei lavori che necessitano per la funzionalità dei locali. Risonanza magnetica che, dopo la sua messa in funzione, andrà a diminuire sensibilmente i tempi di attesa per i pazienti interessati. In aggiunta a ciò la radiologia sarà dotata di mammografo di ultima generazione e di avanzata tecnologia: l’utilizzo di tale apparecchiatura andrà a garantire le analisi di routine di cui abbisognano le donne per prevenire quei mali che oggi tanto preoccupano e affliggono il nostro territorio».

I sindaci Praticò e Lamboglia hanno poi invitato il Direttore Generale dell’Asp dott. Scarpelli ed il dott. Antonio Lopez, direttore del dipartimento radiologia dell’Asp di Cosenza, acchè “ le attrezzature presenti nel reparto di radiologia di Praia a Mare non vengano in alcun modo ridimensionate”, né trasferite presso” altre strutture”, anzi che “ vengano sempre più potenziate per far fronte alla crescente richiesta di diagnosi e cure che ogni giorno, in questo territorio, diventa sempre più pressante nei vari settori della medicina soprattutto preventiva».

Caspita che sindaci!

E noi?

Noi dobbiamo accontentarci del “farmaco equivalente”. Costa meno e vale lo stesso! Sarà, ma noi abbiamo qualche dubbio nel caso della buona amministrazione, sindaco in testa.

Ma ci pensate? A Praia ci saranno pronto intervento, Risonanza magnetica, tac, mammografo, gastroenterologia, 10 posti di lungodegenza.

E noi?

Noi dobbiamo accontentarci ancora una volta del “farmaco equivalente”. Dicono che costa meno e vale lo stesso! Sarà ma noi abbiamo qualche dubbio nel caso della sanità.

E non possiamo nemmeno dire il famoso “ Che Dio ce la mandi buona”, perché ci risponderebbero con l’altrettanto famoso” Aiutati che Dio ti aiuta”

Pubblicato in Cosenza
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