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È la notte tra martedì e mercoledì, quando qualcuno avvisa i pompieri e i carabinieri che all’inizio del paese di Sangineto, zona Jungle, divampa forte un incendio che interessa due abitazioni.

Si tratta di due villette utilizzate solo nei mesi estivi poste in una zona poco frequentata durante i mesi invernali.

Sul posto sono subito arrivati i Vigili del Fuoco che hanno impiegato più di due ore per domare i due distinti incendi che hanno provocato seri danni alle due strutture.

Sul posto anche i carabinieri per le verifiche del caso, e pare che entrambi gli incendi siano di matrice dolosa.

Un episodio che, per come si è configurato, lascia pensare ad una mano criminale che ha agito nella “tranquillità” della zona e con un obiettivo preciso: mandare un messaggio alle vittime e fare danni. Se a questo aggiungiamo che i proprietari delle due villette andate in fumo, sono i famosi fratelli Maurizio e Sergio Aiello, imprenditori della movida cosentina ma anche molto attivi in Sila e sull’alto Tirreno cosentino, il movente di questo infame gesto, diventa più chiaro.

L’incendio delle residenze estive dei fratelli Aiello potrebbe essere legato al racket, così come ipotizzano gli investigatori.

Ma anche ai tanti interessi economici dei fratelli.

Per il momento gli investigatori sono al lavoro per stabilire le “cause” dell’incendio, e per arrivare all’autore, o agli autori, di questo vigliacco gesto.

Da Iacchite - 24 Gennaio 2019

Pubblicato in Alto Tirreno

Un intervento pari a 663.450 euro per l'illuminazione.

È questa la cifra concessa al Comune di Sangineto, con a capo il sindaco Michele Guardia, per “interventi di efficientamento delle reti di illuminazione pubblica”.

Si tratta di un progetto che prevede la realizzazione di opere finalizzate al miglioramento delle reti di illuminazione pubblica esistenti sul territorio comunale compresa la sostituzione degli apparecchi illuminanti esistenti, l’adeguamento, la messa in sicurezza e la sostituzione dei componenti d’impianto.

Una necessità che nasce dalla variata tecnologia, che, come è noto, predilige il Led alla tradizionale lampadina.

Il sindaco Michele Guardia conferma, infatti: «Saranno istallati nuovi apparecchi a led ad elevate prestazioni illuminotecniche, con maggior efficienza energetica e durata.

Inoltre, sarà previsto l’utilizzo di sistemi di telecontrollo e riduzione del flusso luminoso nelle ore notturne di minor traffico.

Soddisfazione viene espressa dall’amministrazione comunale per questi rilevanti interventi che porteranno risultati positivi non solo in termini economici ed ambientali, ma incideranno in maniera efficace anche sulla viabilità e sulla sicurezza del territorio comunale”.

Si terrà oggi al Tribunale di Paola l'udienza preliminare sul caso del cane Angelo, la cui uccisione, avvenuta nel mese di giugno a Sangineto, fu filmata e poi diffusa sui social network da 4 giovani che per questo risultano indagati.

 

A quasi un anno dalla tremenda uccisione di Angelo i responsabili del crudele gesto arrivano quindi in aula questa mattina.

Si ricorderà che i quattro giovani hanno legato, seviziato e poi impiccato il cane randagio di colore bianco che si aggirava per le strade di Sangineto senza creare problemi e che da tutti gli abitanti era ritenuto non pericoloso.

L’uccisione era stata ripresa con i cellulari e poi diffusa sui social.

Proprio quel video postato in rete ha permesso la loro identificazione e la denuncia per uccisione di animale (c.p. art. 544-bis), per il quale si rischiano da 4 mesi a 2 anni di reclusione.

Per oggi gli animalisti hanno organizzato un presidio alle ore 8 davanti al tribunale mentre La "Lega italiana per la difesa degli animali e dell'ambiente" ha annunciato che parteciperà ufficialmente all'udienza di domani come parte offesa, chiedendo la celebrazione del processo e la costituzione di parte civile.

Paola 27 aprile 2017

Pubblicato in Paola

Abbiamo scritto della candidatura di Franco Covello a sindaco di Sangineto

Rimanemmo sorpresi .

Covello non ci era mai apparso come sindaco di un paesino di circa 1300 abitanti, nel quale non era mai nato ma solo perchè li aveva una casa per le vacanze.

Nobile la sua iniziale dichiarazione: “«La mia disponibilità a candidarmi a sindaco di Sangineto voleva rappresentare un segnale di unità per tutto il paese.

La mia storia e il mio grande affetto per una comunità alla quale sono particolarmente legato mi hanno portato a mettermi a disposizione del partito e della realtà locale, per come mi era stato chiesto insistentemente.”

Oggi veniamo a sapere del suo passo indietro

Troppe divisioni e veti incrociati

Ed oggi dichiara: “Considerato che l'obiettivo di unire non può essere raggiunto per il prevalere di personalismi e localismi esasperati, ho deciso di mettermi a disposizione di un forte processo di cambiamento, che ho proposto e che sosterrò con il massimo impegno”

Poi aggiunge “la candidatura di Michela Palermo è senza dubbio la più utile e la più meritevole di successo, perché apre una stagione di rinnovamento e di rottura con il passato, con l'obiettivo di dare a Sangineto una nuova e coraggiosa squadra di governo. Saremo tutti impegnati in un programma che intende ridare centralità e prestigio ad un comune strategico (?) per lo sviluppo di tutto il Tirreno cosentino”

Eh già onorevole Covello con la Palermo “si apre una stagione di rinnovamento e di rottura con il passato”.

E ti crediamo anche quando sostieni di non avere in serbo vendette da consumare e, anzi, si dice pronto a impegnarsi per favorire la vittoria di Palermo.

Come? Mettendo a sua disposizione il tuo bagaglio di voti?

Pubblicato in Alto Tirreno

Sangineto è un piccolissimo comune di quasi 1300 abitanti sito sulla costa tirrenica cosentina.

Il paesino è composto da due borghi. Il primo , ed il più antico, sulla collina, il secondo sul mare.

Sangineto è famoso per possedere in Calabria, uno dei pochi castelli sul mare.

Il castello del “principe” di Bisignano risale al XV sec. e venne “costruito dai Sanseverino di Bisignano per sostituire il distrutto castello di Sangineto. Nel 1605 passò ai Majorana e quindi ai Firrao che lo tennero fino alla eversione feudale”.

Dopo tanti secoli ora sembra che Sangineto avrà un nuovo “principe”.

Si parla, nientemeno, che dell’ex senatore Franco Covello, un tempo emblema umano della DC , oggi rappresentante del PD ( la D è rimasta in comune).

E così Franco Covello, da emblema di un partito, ora sembra deputato a diventare emblema di un territorio.

Un neo “principe” machiavelliano capace di essere il nuovo “dominus” , ma, contemporaneamente, il difensore del suo principato.

Una voce del “suo popolo” da spendere a Bruxelles, a Roma, a Reggio Calabria, a Catanzaro; dovunque, cioè, sia necessario per ricordare le esigenze di Sangineto e per attrarre finanziamenti, investimenti, risorse, turisti .

La proposta verrebbe dal circolo cittadino del Pd.

Un ritorno all’antico, a quando nei nostri paesi arrivavano i governatori mandati dai re di ogni tempo? .

O forse una nuova strada da seguire per ognuno dei nostri paesi?

Se è così, chi sarà il nuovo principe di Amantea?

O forse aspettiamo di ristrutturare il castello?

Pubblicato in Alto Tirreno

La storia è semplice.

Il 6 agosto scorso l’ufficio postale di Sangineto subisce una rapina.

Un delinquente armato di mazza si fa consegnare dall’impiegata 1500 euro

L’ufficio dopo la rapina è stato chiuso

Ovvi i problemi per tanta gente , in particolare per i pensionati.

Da qui l’intervento del consigliere di minoranza Francesco Cataldo, del gruppo “Obiettivi comuni”che ha inutilmente sollecitato la riapertura dell’ufficio postale.

A questo punto Cataldo si rivolge all’onorevole Stefania Covello del PD che risolve il problema

L’ufficio appena possibile riaprirà

E Cataldo “Ringrazio l’onorevole Covello, da sempre vicina alle esigenze dei sanginetesi perché da anni trascorre qui le sue vacanze, per il tempestivo interessamento alla vicenda. Finalmente si pone fine ad un periodo di disagi per i cittadini ed in particolare per le fasce più deboli”.

Cosa faremmo senza i parlamentari ?

Pubblicato in Alto Tirreno

Stanotte, alle ore 04,10, una scossa di magnitudo 3,2 alle ore 04,10, ha svegliato parte della popolazione del Pollino, tra le province di Potenza e Cosenza anche se non sembra aver provocato danni a strutture o ferimenti di persone.

Il sisma ha avuto ipocentro a 8,2 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni potentini di Rotonda e Viggianello, e di quelli cosentini di Laino Borgo, Laino Castello e Mormanno.

Nel pomeriggio, invece,intorno alle ore 15,22 una scossa di magnitudo 3,0 ha impaurito gran parte della popolazione dei comuni di Sangineto, Belvedere Marittimo, Bonifati, Buonvicino, Sant’Agata, Sant agata Di Esaro, Diamante , Grisolia e Maierà , gran parte dei paesi dell’alto tirreno cosentino

Il sisma per fortuna è stato molto profondo, a circa34 km e per questo poco intenso al punto che non si segnalano danni a persone e cose

Ne ha dato notizia l’INGV.

Pubblicato in Alto Tirreno
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