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usca

Oggi possiamo tirare un bel sospiro di sollievo visto che l’USCA di competenza, nel nostro caso quella di San Lucido, ovvero Unità speciali di continuità assistenziale, ha appena comunicato ufficialmente, ai diretti interessati, l’esito dei tamponi nasofaringei per la ricerca del Covid-19 effettuati ad una trentina di persone Giovedi scorso, risultato per tutti negativo.

 

 

Quindi al momento Amantea risulta essere Covid 19 free.

 

Le Usca sono state pensate per essere il braccio operativo dei medici di famiglia durante l’emergenza covid.

Ma in Calabria le USCA, sono molto macchinose, difficile capire il loro funzionamento e la loro burocrazia, sicuramente il periodo è quanto mai da bollino rosso anche per loro, ma una maggiore collaborazione fra le figure apicali della sanità sarebbe auspicabile e necessaria.

 

Sono mesi davvero particolari e difficili, le nostre citta rivierasche sono letteralmente presse d’assalto una folla di gente proveniente da diversi luoghi nazionale ed internazionali, folle di gente che non si vedeva da molti anni, tutto questo crea in tutti noi un campanello d'allarme.

 

Si vivono momenti di grande tensione e preoccupazione, non è semplice per chi opera in questo periodo, tra strutture recettive e chi offre servizi.

Speriamo di passare indenne questo periodo e di iniziare l’autunno con maggiore serenità.

 

 

Pubblicato in Primo Piano

Negli asili, come noto aperti anche durante le vacanze natalizie, le presenze giornaliere sono ridotte, fortemente.

Molti bambini sono ammalati, per lo più di influenza oltre che della imperversante scarlattina.

Per fortuna le altre scuole sono chiuse ma a giorni apriranno e saranno un ulteriore momento di contagio.

Ci sarà, quindi, a breve un ulteriore aumento del picco dell’influenza, un Boom di contagi.

 

Intanto i pronto soccorso italiani sono intasati.

“Il picco era atteso tra gli ultimi giorni di gennaio e i primi di febbraio.

Invece il picco di contagi per l’influenza è arrivato in anticipo, complici le temperature gelide di questi giorni.

I pronto soccorso di gran parte dell’Italia sono stati presi d’assalto, registrando situazioni di caos e attese per i codici “verdi” e “bianchi” fino a 7 ore (come accaduto nei giorni scorsi a Torino).

 

L’emergenza influenza avrebbe colpito duramente anche Roma, Bologna e Parma.

Particolarmente grave sarebbe la situazione a Lecce, dove risulterebbero ammalati 4 abitanti su 10 (secondo il portale Influweb).

Bilancio stimato per questa ondata 2016/2017 circa 7 milioni di contagiati nell’arco della stagione influenzale.

A imperversare sull’Italia quest’anno sono i virus A/Hong Kong (H3N2) e B/Brisbane, particolarmente aggressivi e per questo temibili. A mostrare una maggiore attività influenzale Piemonte, Emilia-Romagna, Marche, Lazio e Campania. Tra le aree più colpite dall’influenza anche la Provincia Autonoma di Trento.

Sotto attacco in questo primo periodo sono soprattutto i soggetti sensibili, anziani, pazienti affetti da patologie respiratorie croniche o che presentano problematiche a carico del sistema immunitario.

Quello del 2017 è un Virus influenzale più forte degli anni scorsi, leggi perché.

 

Cause e sintomi

L’influenza è una malattia di origine virale, che approfitta di un sistema immunitario deficitario per infettare l’ospite e produrre gli spiacevoli sintomi.

Del tutto inefficace si rivela quindi l’utilizzo di antibiotici, medicinali che non combattono gli attacchi virali, ma le infezioni di tipo batterico.

Per rappresentare a tutti gli effetti un attacco influenzale devono presentarsi alcuni sintomi specifici, quali febbre alta ad almeno 38 gradi, mal di gola, tosse, dolori articolari, raffreddore e mal di testa.

I sintomi dell’influenza sono febbre alta (almeno 38 gradi), tosse, mal di gola, dolori muscolari e articolari, mal di testa e raffreddore.

Sfruttando alcuni consigli utili e degli efficaci rimedi naturali è possibile ridurre i rischi di contagio, prevenendo la malattia grazie a un sistema immunitario in piena forma.

Rimedi naturali e consigli utili

Prevenire è meglio che curare, quindi meglio seguire alcuni consigli utili per ridurre il rischio di contagio.

Lavarsi spesso le mani è tra questi, soprattutto prima di portare il cibo alla bocca o di toccare bocca, naso o contorno occhi.

Che si scelga la prevenzione o si debba intervenire su un contagio avvenuto la chiave è nelle difese immunitarie.

È l’organismo stesso l’unico in grado di contrastare la minaccia virale, quindi spazio a soluzioni naturali e alimenti che ne potenzino le difese.

Uno dei primi rimedi consigliati è quello di ingoiare di tanto in tanto un piccolo pezzetto di aglio crudo, come fosse una pillola (senza quindi necessariamente masticarlo).

La sua azione stimolerà la risposta del sistema immunitario.

 

Utili in tal senso anche il tè bianco e il tè Pu-Erh, mentre dai kiwi arriva un generoso contributo in termini di vitamina C (doppio rispetto alle arance).

Ottimo alleato del sistema immunitario anche il miele, soprattutto quello di Manuka o il più economico Melata.

obesit

Riceviamo e pubblichiamo:

E' con piacere che vi comunico che si terrà presso la Terrazza del Lido Azzurro, sul Lungomare di Amantea, in data 23 luglio 2016 alle ore 20.00, un incontro divulgativo sul tema dell'obesità e delle malattie correlate dal titolo "L'evoluzione umana passa per l'obesità.

 

Alimentazione e Chirurgia Bariatrica Metabolica a confronto per risolvere il problema obesità."


Prima della discussione i partecipanti interessati saranno valutati gratuitamente attraverso la raccolta di dati clinici (pressione arteriosa, frequenza cardiaca, peso ed altezza con calcolo del body mass index, percentuale di massa grassa, circonferenza addominale, anamnesi personale e familiare) che attentamente elaborati potranno fornire il proprio fattore di rischio per eventi cardiovascolari.

 

 

Durante l'incontro verranno trattati in maniera chiara, semplice e comprensibile i temi caldi legati all'obesità, in particolare gli aspetti legati alle malattie correlate ed loro risoluzione: da uno stile di vita adeguato alla chirurgia dell'obesità.
L'incontro è organizzato dal Dr. Francesco Caruso, medico-chirurgo - specialista in chirurgia dell'apparato digerente ed endoscopia digestiva - dirigente medico in chirurgia generale, oncologica, mininvasiva, e dell'obesità presso il Policlinico San Marco di Bergamo – Gruppo San Donato. Parteciperanno all'incontro diversi specialisti in materia di alimentazione e patologie correlate all'obesità.

 

Un ringraziamento speciale ai proprietari ed allo staff del Lido Azzurro che si sono dimostrati immediatamente sensibili al tema e disponibili ad ospitare l'incontro.
L'evento è gratuito, autofinanziato ed aperto a tutti gli interessati. Non ci saranno raccolte fondi. Ai partecipanti sarà offerto un buffet di benvenuto.

Proprio nelle ultime ore abbiamo appreso di una comunicazione, concernente l'organizzaione del lavoro nel periodo estivo al Poliambulatorio di Amantea.

 

In essa si fa riferimento (a quanto pare per almeno sette giorni lavorativi) alla sospensione degli esami radiologici.

Una disposizione che ci sorprende e che troviamo inaccettabile in quanto lesiva della continuità delle prestazioni radiologiche e, conseguentemente, del diritto alle cure per i cittadini del Comprensorio.

Pare tutto sia riconducibile alla necessità (per carità, sacrosanta) di riconoscere le ferie al Dirigente Medico.

Ma ci domandiamo:

Qual è la ratio che porta a sospendere le prestazioni della radiologia del Poliambulatorio, incidendo negativamente sulla continuità del servizio, per garantire un diritto (riconoscimento delle ferie)?

Non si può individuare una soluzione alternativa che non danneggi l’utente?

Non è possibile una riorganizzazione delle risorse che consenta alla nostra radiologia di funzionare con continuità?

Come Partito Democratico stiamo approfondendo la vicenda. Ma è fondamentale che tutti prendano consapevolezza di quelli che sono i veri problemi di questo territorio. Ed il diritto alle cure sta sicuramente in cima alle priorità.

 

Non possiamo dimenticare che ci muoviamo in una situazione dove già un decreto del Commissario ad Acta ha destinato alla chiusura il Laboratorio di Analisi; un provvedimento dei giorni scorsi ha pesantemente ridimensionato le prenotazioni delle prestazioni radiologiche giornaliere; ci sono troppi atti che stanno riducendo alla miseria i servizi poliambulatoriali del Comprensorio.

Tali mortificazioni continue ci portano a formulare una ulteriore domanda:

Si vogliono forse smantellare definitivamente i servizi poliambulatoriali?

 

Dinnanzi a queste crescenti preoccupazioni è necessario che la comunità tutta esprima il proprio dissenso. Noi come PD Amantea non abbiamo intenzione di sottrarci a quello che riteniamo un dovere.

E’ ora di dire BASTA!!!

Amantea, 22 giugno 2016

Circolo PD Amantea

Pubblicato in Cronaca

Scalea fa rima con Amantea anche per la sanità.

Leggiamo che a Scalea si aspetta Oliverio

In una recente riunione dei sindaci a Verbi caro è stata evidenziata la necessità di avere una sanità che possa essere al servizio dei cittadini.

 

E’ stata manifestata la preoccupazione di trasportare una persona anziana di Aieta o Tortora a Paola o a Cosenza, in assenza anche di una rete di trasporto idonea.

Similmente possiamo parlare delle persone anziane Aiello Calabro, di Cleto, Serra d’Aiello.

Poi i cittadini hanno segnalato che : “Ad Oliverio si potrebbe ricordare che tutti noi aspettiamo, persone sane e ammalate, che la risonanza magnetica venga immediatamente attivata. Tutti noi siamo stufi”.

Che dire di Amantea dove persone sane ed ammalate non hanno nemmeno una TAC?

Almeno loro (quelli di Scalea) possono facilmente giungere a Belvedere Marittimo od a Cetraro.

 

Sempre i cittadini lamentano il fatto che l’alto tirreno fino a qualche tempo fa era ( con l’ospedale di Praia a Mare) quasi autonomo con l'assistenza sanitaria.

Ed i cittadini continuano evidenziando che l'elisoccorso arriva dall'ospedale dell'Annunziata, se non c'è nebbia o maltempo; ma, molte volte, bisogna partire con l'ambulanza e la Strada statale 18 è nota per la sua pericolosità e per essere ormai molto trafficata”.

Infine i cittadini continuano evidenziando che nel Poliambulatorio di località Petrosa capita sovente, forse a causa della linea telematica ancora poco efficiente, che i computer rallentano o si bloccano creando “estenuanti attese, sia per gli operatori che per i pazienti”. I cittadini che utilizzano farmaci salvavita sono costretti a tornare spesso al poliambulatorio per le prescrizioni.

 

Che strana la somiglianza con Amantea dove “forse a causa della linea telematica ancora poco efficiente che i computer rallentano o si bloccano creando estenuanti attese, sia per gli operatori che per i pazienti”.

Anche ad Amantea si parla di una pista per l’atterraggio degli elicotteri.

Probabilmente per garantire al territorio dell’ex distretto di Amantea la stessa efficienza sanitaria della zona di Scalea.

Insomma sanità territorialmente equilibrata ma livellata verso il basso.

Aspettiamo reazioni ed ovviamente Oliverio!

Pubblicato in Alto Tirreno

Domani 18 novembre presso il Dipartimento della salute in Catanzaro si terrà l’incontro con il DG Riccardo Fatarella nel corso del quale sarà chiesto di mantenere il laboratorio di analisi cliniche, il potenziamento della rete specialistica e la istituzione della Casa della salute.

 

Questa è la mia proposta di nota esplicativa:

“La Calabria è l’ultima regione italiana per PIL e per reddito medio, la prima per “evasione” sanitaria.

La Calabria , secondo i dati diffusi in questi giorni, è l’ultima regione italiana nella classifica dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) avendo conquistato nel 2014 la maglia nera che apparteneva alla Campania .

Questa la graduatoria che mostra crudamente la verità della sanità calabrese.

1° - Toscana 217 (nel 2013  214, 1°)                         2° - Emilia Romagna 204 (204, 2°)
3° - Piemonte 194 (201, 3°)                                       4° - Liguria 194 (187, 6°)
5° - Lombardia 193 (187, 6°)                                    6° - Marche 192 (187, 4°)
7° - Veneto 189 (190, 5°)                                          8° - Basilicata 177 (179, 12°)
9° - Sicilia 170 (165, 9°)                                            10° - Umbria 165 (179, 8°)
11° - Abruzzo 163 (152, 10°)                                    12° - Puglia 161 (134, 15°)
13° - Lazio 154 (152, 11°)                                         14° - Molise 148 (140, 13°)
15° - Campania 139 (127, 16°)                                  16° - Calabria 131 (135, 14°)

Non c’è (ancora) o comunque non è pubblica la graduatoria dei LEA tra distretti ed all’’interno dei distretti tra le distinte aree territoriali.

Se ci fossero queste graduatorie potremmo avere la conferma che il comprensorio di Amantea è l’ultimo in Calabria per servizi sanitari.

Ovviamente, ove siano o saranno redatte e pubblicate le graduatorie alle quali facciamo riferimento, siamo pronti a leggere ed a valutarle.

Questa di ultimi tra gli ultimi è una condizione illegittima ed una situazione vergognosa.

Siamo, cioè, in presenza di disparità inaccettabili .

Disparità che hanno determinato , oggi consapevolmente, la forte reazione sociale scattata in questi ultimi giorni dopo anni di spoliazione e depauperamento del Poliambulatorio, cioè della unica struttura sanitaria rimasta dopo la scomparsa dell’Asl di Amantea e del Distretto di Amantea.

Una disparità che il commissario Scura, emissario inviato “dai potenti re d’Italia” per porre rimedio alle condizioni vergognose della sanità calabrese, voleva, e vuole, aumentare proponendo, con violenza ingiustificata ed inaccettabile abuso, la chiusura del laboratorio pubblico di analisi cliniche , che è una delle poche cose che funzionano , a dispetto di tutto.

E così centinaia di cittadini ed associazioni dei comuni dell’ex distretto di Amantea( Amantea, Aiello calabro, Cleto, Serra d’Aiello, San Pietro in Amantea, Lago, Belmonte Calabro, Longobardi, Fiumefreddo Bruzio) , in rappresentanza dei circa 30mila abitanti residenti e, nel caso, delle altre decine di migliaia dei comuni della provincia di Catanzaro, hanno promosso la rete della salute che oggi è a questo tavolo, per difendere gli utenti, in sostituzione di una politica per lo più disattenta, inane, parolaia e senza spina dorsale.

Siamo qui per dire basta al saccheggio dei servizi sanitari dal comprensorio di Amantea.

Per dire basta alla disattenzione degli amministratori e dei governatori passati.

Per dire basta alla supponenza dei tecnici.

Siamo qui per ricordare gli elementi della nostra rivendicazione sociale:

-conservazione e potenziamento del laboratorio di analisi cliniche, che, lo ricordamo, serve anche una parte della popolazione dei comuni della provincia di Catanzaro ;

-completamento quali-quantitativo della rete degli specialisti atta a dare risposta in tempo reale alle esigenze della popolazione del comprensorio che-va ricordato- durante l’estate raddoppia la richiesta di prestazioni.

-eliminazione della impossibili liste di attesa anche previa dotazione delle attrezzature necessarie e/o sostituzione di quelle carenti od obsolete ;

-attivazione della casa della Salute, in luogo del Poliambulatorio.

Non essendo dotato questo territorio né di ospedale, né di casa di Cura, si impone, infatti, una più che qualificata medicina preventiva atta a ridurre:

- la ospedalizzazione;

-la evasione ospedaliera extra regionale;

-il ricorso ai medici privati, peraltro mancanti;

-i costi di movimento sul territorio che devono sopportare le famiglie di questo ambito territoriale.

Incredibile che non si comprenda che una insufficiente medicina preventiva crea danni anche irreversibili alla salute dei nostri amministrati e che non si comprenda come questa condizione muova verso la ospedalizzazione, anche extra regionale .

Impossibile che non si comprenda che una insufficiente medicina specialistica sul territorio crei non solo danni anche irreversibili alla salute dei nostri amministrati e spinga da un lato al ricorso ai privati con depauperamento dei servizi pubblici che tutti noi dovremmo essere qui a rappresentare ed a difendere, a maggiori costi di movimento sul territorio, se non ad evasione territoriale anche per la specialistica.

Sappiamo che la attuale struttura nelle more del suo previsto completamento strutturale può essere flessibilizzata ad un appropriato uso per l’invocato completamento e potenziamento del poliambulatorio nell’attesa della esecuzione dei lavori onde la attuazione della invocata Casa della salute.

Registriamo una intensa consapevolezza sociale verso la Casa della salute , consapevolezza che ha determinato una prima straordinaria presenza nell’incontro del 21 ottobre scorso dal quale è nato questo di oggi.

Una consapevolezza che è stata percepita dal dr Riccardo Fatarella che in questa occasione ringraziamo pubblicamente.

Una consapevolezza che continua a crescere soprattutto quando è proprio il dr Fatarella a dichiarare che “ c'è una scarsa attenzione ai servizi territoriali anche se c'è stato un lieve miglioramento sottolineato anche dal rapporto del ministero”. 

Una consapevolezza che ha sollecitato i tecnici della Rete per la salute, che come noto annovera la adesione di oltre settanta associazioni del comprensorio di Amantea, i quali hanno pronto un modello evoluto di casa della salute che può diventare spendibile per la intera regione.

Osserviamo che la mobilità extraregionale ha un costo circa 240 milioni di euro all’anno, di cui 86 milioni di euro annui relativi alla ASP di Cosenza.

Parliamo di una mobilità extra regionale che interessa circa 23mila pazienti.

Quasi un quarto dei costi di mobilità riguardano il tirreno cosentino ( parliamo di 19.149.150,00 euro) e quasi un quarto del trasmigranti ( 5772) sono del distretto del Tirreno, segno palese della insufficienza della sanità del tirreno cosentino di dare risposta alle esigenze della popolazione di questo territorio, che, invece,   sotto il profilo residenziale è meno di un sesto della intera provincia!

Ed è da supporre che non sarebbero meno drammatici i dati della migrazione specialistica, soprattutto per quanto riguarda Amantea.

Purtroppo i dati non sono stati diffusi per cui sembra di essere qui a parlare di aria fritta.

Ambedue le migrazioni , come detto, determinano insostenibili costi di movimento per la popolazione tanto più in un territorio che non ha mezzi di linea che aiutino i pazienti nei loro viaggi per cui spesso la gente non si cura.

E’, tra l’altro, il caso delle persone anziane che vengono invitate ad eseguire mammografie di controllo nel lontano ospedale di Cetraro che non è nemmeno servito da mezzi pubblici di linea!

Una vergogna per il tecnico che lo ha ipotizzato, una vergogna per il politico che lo permette!.

A queste condizioni inaccettabili occorre porre fine definitivamente ed immediatamente.

Nel ricordare che Amantea, diversamente da Paola, Cetraro e Praia a mare, non colse la opportunità del finanziamento, concesso a fine anni sessanta dall’onorevole Giacomo Mancini, di un proprio ospedale, ed oggi ne paga amaramente le conseguenze in termini di qualità dei servizi sanitari, vogliamo augurarci che oggi la classe politica sia migliore di quella precedente ed operi l’ invocato riequilibrio territoriale dei servizi sanitari.

Tutto oggi nasce da questa parola riequilibrio dei servizi , riequilibrio dei diritti.

A Lei dr Fatarella ed al Presidente Oliverio formuliamo questa richiesta fermo restando che saremo sempre più pronti a muovere su questa intrapresa.

Giuseppe Marchese

Pubblicato in Primo Piano

La vicenda è Kafkiana. E riguarda il fatto che dg della programmazione sanitaria nazionale, Renato Botti, ha respinto un decreto del commissario alla sanità calabrese, Massimo Scura, in quanto mancante della firma del subcommissario, Andrea Urbani.

 

Ma, insomma, chi comanda la sanità in Calabria?

Buh?

Forse l’unica cosa certa è che non comanda Oliverio e tantomeno Guccione

 

Ma ecco il comunicato di Dalila Nesci:

“La presidenza del Consiglio deve spiegare le ragioni per cui il dg della programmazione sanitaria nazionale, Renato Botti, ha respinto un decreto del commissario alla sanità calabrese, Massimo Scura, in quanto mancante della firma del subcommissario,  Andrea Urbani.

 

L’atto è stato arbitrario e stranamente immediato».

Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci, a margine di un lungo incontro avuto con il commissario Scura negli uffici regionali di Catanzaro.

«C'è – aggiunge Nesci – un problema istituzionale gigantesco, con uno sbilanciamento verso Urbani da parte del Ministero della Salute, nonostante le competenze assegnate dal Consiglio dei Ministri e il ruolo di mero affiancamento per la predisposizione degli atti dato a Urbani».

 

«Ribadisco – precisa la deputata – l’illegittimità del commissariamento, ma nel frattempo non consentiremo a Urbani di fare ciò che crede, facendo leva sulla sua notoria vicinanza politica al ministro della Salute».

«A Scura – racconta la deputata M5s – ho proposto, poi, di uscire dalla commissione per l’integrazione tra gli ospedali catanzaresi Pugliese-Ciaccio e Mater Domini, in modo da fare da arbitro e favorire una più equa definizione tecnica, che responsabilizzi l’Università, troppo abituata ad avere vantaggi e dare spintoni.

Al tavolo in questione devono esserci pari rappresentanze professionali, nella speranza che il dg Fatarella rappresenti appieno la Regione a tutela della salute dei calabresi».

 

«Nel silenzio tombale del governatore Oliverio – continua la parlamentare – ho inoltre chiesto a Scura l’impegno di eliminare il surplus di finanziamento illecito che la Regione Calabria continua a dare all’Università di Catanzaro. Si tratta di 12 milioni all’anno, senza un protocollo d’intesa, indispensabile. Il commissario ha promesso che se ne occuperà presto».

«Infine – conclude Nesci – abbiamo discusso dell’Asp di Reggio Calabria. Ho sollecitato il dovuto intervento del commissario Scura sulla perdurante assenza del vertice aziendale, che, tra l’altro, deve per legge avere un rapporto di lavoro esclusivo. È assurdo che un’Asp così disastrata continui da due mesi ad essere priva di guida»

Pubblicato in Calabria

asp amanteaEccola nota stampa congi unta Bevacqua-Suriano del 31 ottobre 2015:

Bevacqua:“Con riferimento alla questione del potenziamento dei servizi socio -sanitari nel Comprensorio di Amantea è intervenuto il Consigliere regionale Mimmo Bevacqua, il quale ha dichiarato:

 

“ Ribadisco l’impellente necessità d’interventi volti al potenziamento dei servizi socio-sanitari e d’assistenza nel territorio di Amantea e del suo vasto Comprensorio, che non possono assolutamente prescindere dal mantenimento del laboratorio di analisi.

Ove si verificassero altre ipotesi migliorative in termini di qualità dei servizi e risposte ai cittadini, sarò particolarmente attento e sensibile al fine di favorire ogni eventuale migliore soluzione possibile.

In tal senso, confermo il pieno sostegno alla meritoria azione portata avanti dalla Rete Comprensorio Amantea “Difensiamo la salute”, preannunciando la presentazione in Consiglio regionale, nei prossimi giorni, di una specifica interrogazione.

L’auspicio è che gli organi competenti accolgano le sacrosante istanze provenienti dai territori che, come nel caso di Amantea, sono da condividere e sostenere coerentemente e concretamente”.

Suriano Gianfranco:  

Fa seguito alle dichiarazioni del Consigliere regionale Bevacqua, la seguente nota di Gianfranco Suriano, ex Assessore ai Servizi sociali del Comune di Amantea il quale dichiara:

” Voglio ringraziare l’amico e Consigliere regionale Mimmo Bevacqua per la coerenza e la serietà con cui quotidianamente affronta le diverse problematiche in essere nei territori calabresi. Infatti, anche in occasione del dibattito pubblico relativo al problema della sanità nel nostro territorio, al di là delle appartenenze e dei meri calcoli politici, ha deciso di schierarsi, senza se e senza ma, al fianco della Rete Comprensorio Amantea “Difendiamo la Salute”.

Mentre altre figure istituzionali con grande leggerezza lanciano slogan e proclami, spesso contrastanti e contradditori tra di loro, al fine anche di indebolire l’impegno responsabile e spontaneo di decine e decine di liberi cittadini appartenenti alla Rete, il Consigliere regionale Bevacqua ha, invece, scelto di sostenere lealmente e senza strumentalizzazioni di nessun genere le giuste istanze provenienti dal nostro territorio”.

Ndr: Prendiamo atto che il consigliere Bevacqua conferma il suo impegno a difesa del Poliambulatorio di Amantea e non fa passi indietro come certi gamberi-politici che rischiano, appena indietreggiano rispetto alle sacrosante esigenze degli ammalati, di finire pescati e poi in padella!

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa:

“AMANTEA (CS) -  Apprendiamo dalla stampa di un incontro tenutosi presso l'Asp di Cosenza, il cui esito sembra segnare un cambio di passo  rispetto al documento rivendicativo elaborato dalla Rete Comprensoriale "Difendiamo la Salute", ma anche a quanto deliberato in Consiglio - lo scorso 26 ottobre – dalla stessa amministrazione Comunale di Amantea.

Dalla nota diffusa dal Gabinetto del sindaco Sabatino, infatti, traspare un incomprensibile “superamento interpretativo” di quanto rivendicato dalla Rete, e cioè l’istituzione nel Comprensorio di una “Casa della Salute”.

Ci sorprende come il Commissario dell’Asp di Cosenza Gianfranco Filippelli, raccogliendo le anticipazioni fatte in consiglio comunale dal consigliere regionale Guccione, preferisca – anziché farlo dinnanzi all’affollata assemblea dei Sindaci e dei Cittadini del Comprensorio - una ristrettissima cerchia compiacente (sindaco, vice sindaco, assessore al ramo e un ex assessore regionale) e il chiuso del suo ufficio per annunciare l’inoltro al Direttore del Dipartimento Sanità Fatarella del progetto di potenziamento del Poliambulatorio cittadino.

 

L’impressione unanime è che su un argomento rilevante quale il “diritto alla salute”, anzichè abbracciare la strada del dovuto rispetto e della collaborazione orizzontale si preferisca giocare una partita che nulla ha da spartire con la salute dei cittadini.

Non si evince, infatti, se si sia trattato di un incontro ufficiale - in tal caso, riteniamo si sarebbe dovuto convocare i Sindaci del Comprensorio ed una rappresentanza della Rete di cittadini - ovvero "ufficioso"!

 

Perchè in tal caso, tutto assumerebbe i contorni di un teatrino, con annessa inutile contesa per ruoli di primogeniture e copyright.

Vorremmo che - se l'interesse è quello di tutelare il sacrosanto diritto dei cittadini ad una sanità adeguata - tutti comprendessero che giorno 16 novembre (data in cui si insedierà il tavolo tecnico tra la Rete e la Regione) si inizierà a giocare una partita importante e strategica presso il Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria.

 

E che il generare confusione non avrebbe altro significato se non quello di indebolire colpevolmente l’entusiasmo e le aspettative dei cittadini e dei territori.

Una prospettiva platealmente  incomprensibile ed inaccettabile.

RETE COMPRENSORIO AMANTEA"Difendiamo la Salute".

PS Ma non finisce qui. Abbiamo avuto anticipazione di altri pregnanti interventi a tutela della salute pubblica!

Se qualcuno vuole vendere la sanità approfitti della fiera, finita la quale non sarà più possibile a nessuno vendere e comprare!”

Pubblicato in Politica

Abbiamo notato una contrazione degli accessi al laboratorio di analisi cliniche del poliambulatorio di Amantea.

Parliamo, soprattutto, di pazienti residenti nei comuni di Falerna, Nocera terinese, Gizzera, San Mango, Martirano, Martirano Lombardo, Motta Santa Lucia , Conflenti che si sono posti la domanda se fosse logico venire come sempre ad Amantea a fare i prelievi con il rischio di trovarlo chiuso.

 

Vogliamo tranquillizzare tutti.

Il laboratorio di analisi cliniche di Amantea sta bene, ed è vivo e vitale.

Lavora quotidianamente, con la solita professionalità e con la totale disponibilità del personale addetto.

Non solo, ma appare sempre più importante per la comunità che è scesa in piazza per difenderlo da chi vuole ridurne i servizi.

Nei prossimi giorni la rete incontrerà gli organi regionali ai quali ribadirà, con forza, la volontà di difendere i servi sanitari del distretto di Amantea , ad inizia dal laboratorio, anzi di potenziarli

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