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Intenso impegno dei Carabinieri della compagnia Scalea .

 

Intenso ma anche produttivo.

Ben 80 le persone controllate, numerose le perquisizioni effettuate, due arresti, nove denunce

Trovate anche due autovetture rubate.

Non poco.

E tutto durante il fine settimana.

 

E’ la risposta agli ultimi eventi criminosi che hanno caratterizzato il territorio dell’Alto Tirreno cosentino ed è stato posto in essere dai Carabinieri della Compagnia di Scalea.

A Praia a Mare i militari della locale stazione hanno arrestato un pusher 48enne trovato in possesso di circa 20 dosi di hashish pronte per essere immessi sul mercato praiese, unitamente a materiale vario per il confezionamento

Nel territorio di Santa Maria del Cedro i militari della locale Stazione hanno arrestato un pregiudicato classe 75 in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa da Tribunale di Paola per violazione degli obblighi imposti dall’A.G.

 

A Grisolia sono stati denunciati a piede libero tre cittadini rumeni della zona sorpresi mentre stavano cercando di perpetrare un furto in abitazione.

Contestualmente militari del N.O.R.M. hanno rinvenuto e restituito agli aventi diritto a Scalea due autovetture provento di furto in abitazione consumato le scorse settimane nel territorio di Santa Maria del Cedro.

Denunciati a piede libero, un pregiudicato originario di Verbicaro sorpreso a limite territorio con il comune di Santa Maria del Cedro, mentre stava asportando da un terreno privato circa 200 chilogrammi di legname

Denunciati altresì due cittadini algerini sorpresi, anche questa volta in un terreno privato, nel territorio di Praia a Mare mentre tentava invano di asportare 250 chilogrammi di pigne.

Le refurtive sono state restituite agli aventi diritto.

Due le persone sottoposte a misure di prevenzione e denunciate per inottemperanza agli obblighi loro imposti dalla legge.

Infine a Scalea è stato individuato e denunciato a piede libero un uomo classe ’68 resosi responsabile del danneggiamento di alcune slot machine in un noto bar scaleota. L’uomo, verosimilmente allo scopo di impossessarsi del denaro custodito all’interno delle macchinette, ha tentato di forzarle venendo messo in fuga dal proprietario dell’esercizio commerciale. Immediata attività di indagine dei Carabinieri ha permesso di trovare il malvivente, identificarlo e deferirlo in stato di libertà.

Pubblicato in Alto Tirreno

Scalea fa rima con Amantea anche per la sanità.

Leggiamo che a Scalea si aspetta Oliverio

In una recente riunione dei sindaci a Verbi caro è stata evidenziata la necessità di avere una sanità che possa essere al servizio dei cittadini.

 

E’ stata manifestata la preoccupazione di trasportare una persona anziana di Aieta o Tortora a Paola o a Cosenza, in assenza anche di una rete di trasporto idonea.

Similmente possiamo parlare delle persone anziane Aiello Calabro, di Cleto, Serra d’Aiello.

Poi i cittadini hanno segnalato che : “Ad Oliverio si potrebbe ricordare che tutti noi aspettiamo, persone sane e ammalate, che la risonanza magnetica venga immediatamente attivata. Tutti noi siamo stufi”.

Che dire di Amantea dove persone sane ed ammalate non hanno nemmeno una TAC?

Almeno loro (quelli di Scalea) possono facilmente giungere a Belvedere Marittimo od a Cetraro.

 

Sempre i cittadini lamentano il fatto che l’alto tirreno fino a qualche tempo fa era ( con l’ospedale di Praia a Mare) quasi autonomo con l'assistenza sanitaria.

Ed i cittadini continuano evidenziando che l'elisoccorso arriva dall'ospedale dell'Annunziata, se non c'è nebbia o maltempo; ma, molte volte, bisogna partire con l'ambulanza e la Strada statale 18 è nota per la sua pericolosità e per essere ormai molto trafficata”.

Infine i cittadini continuano evidenziando che nel Poliambulatorio di località Petrosa capita sovente, forse a causa della linea telematica ancora poco efficiente, che i computer rallentano o si bloccano creando “estenuanti attese, sia per gli operatori che per i pazienti”. I cittadini che utilizzano farmaci salvavita sono costretti a tornare spesso al poliambulatorio per le prescrizioni.

 

Che strana la somiglianza con Amantea dove “forse a causa della linea telematica ancora poco efficiente che i computer rallentano o si bloccano creando estenuanti attese, sia per gli operatori che per i pazienti”.

Anche ad Amantea si parla di una pista per l’atterraggio degli elicotteri.

Probabilmente per garantire al territorio dell’ex distretto di Amantea la stessa efficienza sanitaria della zona di Scalea.

Insomma sanità territorialmente equilibrata ma livellata verso il basso.

Aspettiamo reazioni ed ovviamente Oliverio!

Pubblicato in Alto Tirreno

Il Presidente del consorzio Valle Lao, Davide Gravina, ha indetto un incontro con i quindici consiglieri dell'ente di via Fiume Lao per fare il punto della situazione sulla nota vicenda dell’annullamento delle recenti elezioni della terza fascia promosso dalla struttura di controllo della Regione Calabria.

 

Al vertice, tenutosi all’interno del palazzo consortile di Scalea, ha partecipato anche il sindaco di Orsomarso Antonio De Caprio in qualità di rappresentante dei trentasei sindaci del comprensorio consortile.

L’incontro si è svolto serenamente e responsabilmente.

Dopo lunga discussione sono emerse ed approvate le seguenti proposte operative per tutelare e difendere gli interessi dell’Ente consortile e dei suoi consorziati.

Un lettera alla struttura di controllo, con allegato il parere dell’Anbi, per chiedere la revoca delle decisioni assunte in merito alle elezioni della terza fascia.

La costituzione in giudizio presso il tribunale amministrativo regionale della Calabria nel caso in cui la richiesta non trovi accoglimento.

 

La richiesta da parte di tutti i quindici consiglieri dell’ente consortile di incontrare il presidente Oliverio per descrivere lo stato di profondo disagio e difficoltà in cui sono costretti a lavorare i dipendenti e gli amministratori del consorzio.

Una riunione informativa con i sindaci del comprensorio consortile.

Una assemblea con il personale dell’ente, che si terrà venerdì 27 novembre, per manifestare pubblicamente lo stato di preoccupazione.

Nell’importante incontro il presidente Gravina ha confermato tutte le deleghe assegnate ai consiglieri consortili:

Ciro Campilongo (vice presidente),

Tonino Miceli (membro della deputazione).

Deputati di zona:

Tonino D’Angelo (Paola);

Perrone Francesco (Buonvicino, Maierà, Diamante),

Aloise Francesco (Fiumefreddo, Longobardi, Belmonte),

Durante Marcello (S. Maria del Cedro, Grisolia),

Vadacchino Michele (Amantea, Cleto),

Bruno Elena (Cetraro, Bonifati, Sangineto),

Zicarelli Ottavio (Fuscaldo, Guardia Piemontese, Acquappesa),

Filippo Francesco (San Lucido, Falconara Albanese),

Elisa Guzzo Bonifacio (Aiello Calabro, Lago, Serra d’Aiello, S. Pietro di Amantea),

Licursi Gennaro (Scalea, S. Nicola Arcella),

Anselmo Sangiovanni (Orsomarso, Verbicaro, Santa Domenica di Talao),

Fortunato Agostino (Praia a Mare, Tortora).

Gravina ha sottolineato infine la vicinanza ed il sostegno concreto al Consorzio Valle lao di Scalea da parte di Coldiretti Calabria, dell’Urbi Calabria e dell’Anbi nazionale.

Pubblicato in Alto Tirreno

S. G., 40 anni, con precedenti di Polizia,  si era reso protagonista di  atteggiamenti violenti, aggres sivi e vessatori verso l’ex moglie l’autorità giudizia ria, aveva emesso un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento alla vittima.

 

Ma non è bastato

Giorno 5 settembre, dopo averla notata in giro per le vie del paese, l’ha aggredita ancora una volta a calci e pugni

Aggredito anche che un uomo che si trovava presente nelle vicinanze, conoscente della donna, che sarebbe intervenuto per difenderla.

A seguito di quell’aggressione, le vittime furono costrette a ricorrere alle cure mediche

Su segnalazione al 112 i militari del Nucleo Radiomobile, sono intervenuti portando in caserma il loro aggressore.

A seguito di segnalazione il GIP di Paola ha disposto l’aggravamento della misura già in atto sull’uomo sostituendo il divieto di avvicinamento alla vittima con la misura più restrittiva della custodia in carcere .

 

Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri di Scalea la scorsa notte nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio nei centri storici dei comuni del comprensorio in cui è diffusa la criminalità con posti di controllo, con ispezioni ad alcuni esercizi pubblici, perquisizioni personali, domiciliari e locali. 

Identificate oltre 100 persone e controllati 3 esercizi pubblici, individuati tra quelli potenzialmente frequentati da  pregiudicati.

Altre 2 persone nel corso dei controlli notturni sono state denunciate per reati minori.

Pubblicato in Alto Tirreno

Anatoliy Korol l’ucraino morto da eroe sotto i colpi di Gianluca Ianuale, 20 enne.

Hanno confessato Marco Di Lorenzo di 32 anni e di Gianluca Ianuale 20 anni, fratellastri, figli del boss Ianuale la loro responsabilità per l'omicidio di Anatoliy Korol, 38 anni, il muratore ucciso sabato scorso in un supermercato a Castello di Cisterna nel Napoletano.

I carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna, diretti dal maggiore Michele D'Agosto, hanno fermato i due a Scalea nella notte di ieri, intorno alle 4.30.

Secondo napoletan.it Gianluca è stato catturato nella casa al mare di famiglia, a Scalea. Si nascondeva lì con il fratellastro.

Gianluca Ianuale , a soli 20 anni, è stato in grado di infliggere ferite letali ad un uomo utilizzando una penna come arma.

Ferite inferte al collo

Una penna, il più banale e comune oggetto che popola gli zaini di tanti suoi coetanei, incapaci anche solo di rilevare, in un oggetto tanto innocuo, una minaccia così feroce.

Ma è Gianluca a non essere banale . La sua vita di Gianluca, è densa di brutture, scempi, orrori, crimini che delineano i tratti somatici di un ragazzo senza identità e capace di tutto, pur di ottenere i suoi scopi.

Infatti, nel 2011, Gianluca insieme ad altri suoi tre giovani amici, ha stuprato una ragazza di 16 anni.

Una violenza filmata anche con i telefoni cellulari. Filmati con i quali i ragazzi hanno ricattato la sedicenne, non solo intimandole di non proferire parola con nessuno in merito a quanto accaduto, ma soprattutto, sotto la tormentosa minaccia di quelle immagini, le impongono di ritornare di nuovo lì, allo stesso posto, alla stessa ora, il giorno seguente.

Pubblicato in Alto Tirreno

Si è concluso il processo Plinius presso il Tribunale di Paola.
29 le persone giudicate.
9 le assoluzioni.

 

Tra gli assolti:

1.Antonino Amato, richiesta: 6 anni; decisione: Assolto
2.Luigi Bovienzo, richiesta: 2 anni e 8 mesi; decisione: Assolto

3.Maurizio Ciancio, richiesta: 1 anno e 9 mesi; decisione: Assolto

4. Santino Crisciti, richiesta: 6 anni; decisione: Assolto
5. Giuseppe Forestieri, richiesta: 1 anno; decisione: assolto
6. Olgarino Manco, richiesta: 2 anni e 8 mesi; decisione: assolto
7. Pino Manco, richiesta: 2 anni e 8 mesi; decisione: assolto

8. Giovanni Oliva, richiesta: 2 anni e 8 mesi; decisione: assolto

9. Antonio Vaccaro, richiesta: 2 anni e 8 mesi; decisione: assolto

 

Invece, i condannati, tra cui in ordine di condanna:

Pasquale Basile, richiesta: 15 anni; decisione: 15 anni

Mario Nocito richiesta: 15 anni; decisione: 15 anni

Mario Stummo, richiesta: 21 anni; decisione: 14 anni

Cantigno Servidio, richiesta: 13 anni; decisione: 12 anni

Alvaro Sollazzo, richiesta: 14 anni; decisione: 11 anni 4 mesi

Giuseppe Zito, richiesta: 7 anni e 6 mesi; decisione: 10 anni 4 mesi

Riccardo Montaspro richiesta: 7 anni e 2 mesi; decisione: 9 anni 3 mesi

Marco Zaccaro, richiesta: 7 anni; decisione: 9 anni

Angelo Silvio Polignanom, richiesta: 7 anni e 6 mesi; decisione: 5 anni

Francesco Paolo Pugliese, richiesta: 7 anni e 6 mesi: decisione 5 anni

Nicola Balsebre, richiesta: 7 anni e 6 mesi; decisione: 5 anni

Agostino Iacovo richiesta: 7 anni; decisione: 4 anni e 8 mesi

Corrado Lamberti, richiesta: 4 anni; decisione: 4 anni 6 mesi

Eugenio Occhiuzzi richiesta: 4 anni e 6 mesi; decisione: 4 anni 6 mesi

Giuseppe Biondi, richiesta: 4 anni e 10 mesi; decisione: 4 anni

Vincenzo Bloise, richiesta: 7 anni; decisione: 4 anni

Rodolfo Pancaro, richiesta: 8 anni; decisione: 3 anni 6 mesi

Pierpaolo Barbarello, richiesta: 3 anni; decisione: 2 anni

Luigi De Luca, richiesta: 18 anni; decisione: 8 mesi

Francesco De Luca, richiesta: 11 anni; decisione: 6 mesi

Pubblicato in Cosenza

Continua l’attenzione della Procura su fusti ed aree radioattive.!

Nei mesi scorsi non era  raro vedere un elicottero giallo che vola con attaccato al di sotto una specie di treppiede metallico. Esperti ci hanno riferito che era una apparecchiatura per rilevare fonti magnotermiche, termiche e radioattive.

La conferma viene dalla stessa Procura che segnala che tale elicottero fa parte del progetto Miapi ("Monitoraggio e individuazione delle aree potenzialmente inquinate).

Il georadar avrebbe rilevato due anomalie magnetiche nell’Abatemarco, una delle aree ambientali più straordinarie della Calabria.

 Si sospetta trattarsi di una discarica abusiva. E la mente, venticinque anni dopo, va ad una denuncia di interramento di misteriosi fusti fatta da un’ associazione ambientalista nel 1990 . Ancora fusti!

Ed ora c’ e’ da aspettarsi una intensa campagna di scavi come avvenuto nell’Oliva ?

Come mai solo venticinque anni dopo si scopre questo fatto?

Non solo. Sembra anche che l’elicottero con il suo multi sensore abbia rilevato anche altre due anomalie

Una magnetica nel comune di Scalea e ben due nel comune di Lago, di cui  una magnetica ed una termica

Ora non c’e’ bisogno di essere scienziati per sapere che le discariche di rifiuti sviluppano calore almeno nelle prime fasi della loro esistenza e che la loro temperatura può giungere anche a 40 gradi in quelle non controllate tanto più  nella fase di fermentazione alcalina quando si ha produzione di metano

Per quanto invece attiene alla anomalia magnetica non dimentichiamo che, per quanto è dato sapere, Lago e’ una delle zone calabresi nelle quali è massima la presenza di Radon.

Su tale ultima condizione sarebbe bene non mancassero indagini approfondite.

Pubblicato in Basso Tirreno

La Guardia di Finanza di Scalea su disposizione del Gip del Tribunale di Paola hanno posto sotto sequestro fabbricati, terreni, conti correnti, quote societarie ed oltre 20 automezzi, per un valore che supera i 4 milioni di euro.

Sono i beni afferenti all’ Alto Tirreno Cosentino ed al suo amministratore Francesco Rovito L’amministratore, espletate le formalità di rito è stato tradotto agli arresti domiciliari.

L'operazione è stata eseguita nella giornata del 17 marzo.

La complessa attività investigativa è iniziata nel luglio 2013 ed è stata diretta dalla Procura della Repubblica di Paola nelle persone del procuratore Bruno Giordano e del sostituto Linda Gambassi.

Gli investigatori hanno accertato una truffa ai danni della Regione Calabria per 901.000 euro.

La truffa posta in essere dai responsabili di una società cosentina operante nel settore della raccolta e smaltimento rifiuti è stato inoltre appurato che la società attraverso l’utilizzo di crediti d’imposta, creati artificiosamente, con l’emissione e l’utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti e la sopravvalutazione dei beni aziendali, anche di 5 volte il loro reale valore di mercato, è riuscita a non versare all’erario imposte e contributi per un importo che supera i 13 milioni di euro.

Pubblicato in Alto Tirreno

Era quasi mezzogiorno di oggi 12 marzo,una giornata grigia e fredda

Ignazio Pompeano di 85 anni, residente a Napoli, ma domiciliato a Scalea, viaggiava a bordo di una Hyundai Accent diretto verso Scalea.

Ignote le cause, ma la Hyundai Accent per una qualche ragione invadeva la corsia opposta ed urtava la Fiat panda sulla quale viaggiavano padre e figlio N.P. e L.P. di San Nicola Arcella.

I due feriti sono stati trasportati all'ospedale di Paola, ma non sono in pericolo di vita.

Sul posto il personale dell’Anas, la Polizia stradale di Scalea, i Carabinieri ed i Vigili del fuoco sempre di Scalea , la Polizia locale di Scalea e di San Nicola Arcella che hanno regolato il traffico.

e l'Anas.

Sono in corso accertamenti per poter stabilire l'esatta dinamica e le cause.

Uno dei feriti è stato estratto da un agente della Polizia e dai Vigili del fuoco perché c'era il rischio che una delle auto potesse prendere fuoco.

Pubblicato in Alto Tirreno

Ancora pochi giorni di acqua per molti comuni calabresi: ecco quali.

Molti comuni calabresi rischiano di rimanere senza o con poca acqua potabile.

E’ un assurdo, ma è così. Chi non paga, dice la Sorical, non avrà acqua.

Il credito della Sorical verso i comuni è abnorme ed allora si impone una linea dura.

Dalla prossima settimana scatteranno le prime misure nei confronti di circa quaranta enti calabresi con la riduzione della portata idrica erogata.

Ecco i comuni minacciati dalla Sorical della riduzione dell’ acqua . Sono ben 37.

Ecco quelli in provincia di Cosenza : Castrovillari, Paola, Amantea , Scalea, Belvedere Marittimo, Dipignano, Marano Principato, Belvedere Spinello, Spezzano Albanese, Bianchi, Carpanzano, Firmo.

Questi gli altri comuni nelle restanti province:

Caulonia, Cropani, Davoli, Francavilla Marittima, Gioiosa Jonica, Joppolo, Mangone, Motta San Giovanni, Oppido Mamertina, San Ferdinando, San Sosti, Umbriatico, Montepaone, Soverato, Cirò Marina, Lamezia Multiservizi spa, Soveria Mannelli, Locri, Consorzio Acquedotto Vina Palmi, Seminara, Condofuri, Scilla, Tropea, Vibo Valentia, Bova Marina.

La versione della Sorical, che appare sul sito istituzionale , è che «la riduzione idrica ai Comuni morosi è a tutela e garanzia della buona e continua erogazione di acqua in ogni famiglia o attività commerciale della Calabria».

I comuni però si ribellano perché ritengono illegittima la misura della riduzione della fornitura dell’acqua.

Come noto la Sorical è un ente la cui maggioranza è della regione calabria e le tariffe del canone idrico sono stabilite dalla Regione Calabria, di concerto con l’Autorità per l’energia elettrica e il gas.

In caso di mancato saldo delle spettanze inevase diminuirà l'acqua nei sistemi pubblici dalle 8 del prossimo 3 marzo.

Come noto la Sorical :

Prima invia al comune inadempiente una diffida ad adempiere, invitandolo, entro il termine minimo di 15 giorni dalla data di diffida, a versare l’importo di debito scaduto, o un importo minimo da convenirsi . La Sorical invita inoltre il comune a rendere edotta del rischio la cittadinanza;

Se decorre inutilmente il termine indicato nella diffida l’ente da avvio alle operazioni di riduzione della portata, garantendo comunque un certo numero di mc di acqua;

L’ente riprende la fornitura allorchè il comune adempia a quanto nelle diffida dando formale comunicazione all'utente, e per conoscenza alla Regione Calabria (Assessorato LL.PP); Ufficio territoriale di governo, Procura della Corte dei conti, Procura della Repubblica, nonché alla cittadinanza mediante pubblicazione di avviso sul sito internet soricalspa.it .

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