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Non sembri strano!

Siamo o non siamo sotto elezioni?

Ma li vogliamo o no i voti?

Ma ecco i fatti.

Il commissario del Consorzio di bonifica ex Valle del Lao non piace alla GIL sindacato.

 

 

Le motivazioni per cui il commissario Leonardo Pier Luigi Celiberto non piace alla Flai-Cgil e ai lavoratori le spiega in una lunga nota il segretario generale Flai - Cgil di Castrovillari, Silvano Lanciano.

“Per tante innumerevoli motivazioni di mala gestione del Consorzio di Bonifica il Sindacato, nella persona del segretario generale della Flai-Cgil di Castrovillari, Silvano Lanciano, con la totalità dei lavoratori dipendenti dell'Ente Consortile ha richiesto con forza l'immediata rimozione, ovvero l'allontanamento, da commissario straordinario di Leonardo Pier Luigi Celiberto, ovvero di non prorogarne assolutamente il mandato in scadenza tra qualche giorno e per nessuna ragione.

Alla Regione Calabria il sindacato, e con la totalità dei lavoratori dipendenti dell'Ente consortile, richiede di mettere in campo adeguate politiche per affrontare e risolvere i problemi derivanti anche da precise responsabilità dell'amministrazione pubblica regionale, non ultimo ben tre commissari straordinari che si sono avvicendati in un periodo di due anni e con gravi danni per il Consorzio di Bonifica e per le famiglie di lavoratori, impiegati ed operai.

I beni comuni non possono essere lasciati alla mercé di una burocrazia inetta e parassitaria della Regione Calabria, ed i lavoratori non sono carne da macello di una politica incapace di governare la Calabria”.

Tutto è dipeso dall’ incontro si è svolto nell'ufficio del Dirigente generale Carmelo Salvino, richiesto e sollecitato dalla Flai-Cgil di Castrovillari fin dallo scorso mese di novembre, al dipartimento agricoltura della Regione Calabria e con il consigliere delegato all'agricoltura Mauro d'Acri.

Il problema è la vertenza occupazionale del Consorzio di Bonifica del Lao di Scalea.

Ed ecco l’attacco della CGIL: “Alla riunione, presieduta dall'Ing. Carmelo Salvino, si è registrato uno scontro durissimo tra la delegazione della Flai Cgil di Castrovillari, guidata dal segretario generale Silvano Lanciano, ed il commissario straordinario dell'ente consortile, Leonardo Pier Luigi Celiberto che assumeva a più riprese atteggiamenti sprezzanti e di sfida nei confronti del sindacato e dei rappresentanti dei lavoratori.

Il sindacato ritiene che la Regione Calabria non possa continuare a sperimentare sulla pelle delle circa sessanta famiglie di lavoratori, dipendenti dell'Ente Consortile di Scalea, questi campioni di burocrazia inetta e parassitaria che ormai governa la Calabria”.

Pubblicato in Alto Tirreno

Ecco cosa hanno scritto i sindaci siamo “Stufi dell’arroganza della politica regionale”.

Lo scrivono Antonio De Caprio per Orsomarso, Ugo Vetere per Santa Maria del Cedro, Enrico Granata per Belvedere Marittimo, Antonio Longo per Grisolia, Barbara Mele per San Nicola Arcella e, per conto di Angelo Aita del Comune di Cetraro, dall’assessore Tommaso Cesareo.

I sei firmatari del documento sottolineano: “La reazione nasce dal malcontento che segue dopo quanto accaduto nella sede del Consorzio di Bonifica ex Valle Lao alla presenza dei rappresentanti dei comuni, che ha registrato anche la partecipazione di altri tre sindaci del comprensorio: Ciriaco Biondi di Buonvicino, Francesco Silvestri di Verbicaro e Gennaro Licursi di Scalea.

Dopo essere stati convocati dal Commissario straordinario del consorzio, Domenico Macrì, non certamente all'insaputa dei vertici della Regione Calabria, ente rappresentato dallo stesso, e dopo una proficua riunione di 3 ore tra i sindaci e le sigle sindacali Cisl e Uil, rappresentate rispettivamente da Gerardo Calabria e da Antonio Bloise, ai quali i primi cittadini rivolgono un plauso per l'elevato senso di responsabilità dimostrato, il presidente della Regione, Mario Oliverio, riporta tutto a zero comunicando la nomina di un nuovo commissario del consorzio, in sfregio a ogni forma di rispetto istituzionale e di dialogo tra rappresentanti del territorio, regionale e locale”. Tutto questo accade dopo che era stato raggiunto un accordo sulle iniziative da attuare.

“Dopo aver preso contezza – scrivono i sei sindaci - di una situazione organizzativa ed economica a dir poco scandalosa, oltre che di fallimento dell’Ente, frutto di una gestione irresponsabile, per non dire di peggio, non dovuta certamente all’egregio e responsabile lavoro del Commissario Macrì, cui i sindaci rivolgono il loro ringraziamento e tutta la loro vicinanza per il trattamento ricevuto dall’alto, ma alle precedenti gestioni. Una profonda, quanto sgarbata mancanza di rispetto del ruolo di concertazione svolto da un nutrito numero di sindaci, che la Regione Calabria pensa continuamente a mortificare con atteggiamenti di totale disattenzione e sottovalutazione. Inoltre, nel corso dell’incontro, i sindaci hanno rilevato altre storture afferenti alla sfera di azione dell’Ente e scoperto una realtà evidentemente taciuta per troppo tempo, giungendo a una linea condivisa da tutti che, per rispetto del ruolo che svolgono, non porteranno per il momento a conoscenza dei soggetti interessati, ma che riferiranno solo al nuovo Commissario. Questi avrà la possibilità di spiegare a tutti i sindaci le soluzioni che vorrà proporre circa il mancato pagamento delle mensilità ai dipendenti e al rilancio dell’Ente così inefficiente da un punto di vista strutturale. Ancor più grave, infine, rispetto all’ultima vicenda accaduta, è il fatto che sia stato del tutto disatteso dai vertici della Cittadella l'impegno che era stato assunto dal Consigliere regionale Giuseppe Aieta in concomitanza di un precedente incontro.

La nota emessa dai nove sindaci dell’Alto Tirreno cosentino non vuole essere una semplice lamentela, in quanto soggetti abituati ad agire piuttosto che a lamentarsi delle mancanze altrui, ma l'ennesima testimonianza di scelte non concertate con un territorio che ormai da anni subisce la mercificazione di realtà importanti come, ad esempio, l'Ente consortile, solo per verificare ipotetici accordi politici da riannodare per futuri impegni elettorali.Siamo stanchi di tale trattamento, dicono a gran voce i sindaci dell’Alto Tirreno cosentino, perché la gente di questa parte di Calabria pretende tutto il rispetto che merita! Lo pretendono per il lavoro che ogni giorno svolgono, per le responsabilità che si assumono e per essere l'unico avamposto dello Stato, che con enormi sacrifici riesce a dare scarne risposte”.

Ed invece oggi la Regione Calabria ha sostituito il commissario Domenico Macrì.

Gli subentra Pietro Ciliberti che si occuperà della gestione dell'ente di bonifica.

I sindacalisti hanno voluto ringraziare, per l'impegno, il consigliere delegato, Mauro D’Acri, e il dirigente generale, Carmelo Salvino, che si sono prodigati nel dare riscontro alle istanze del sindacato e dei lavoratori e nel confronto diretto con il presidente della Giunta, Mario Oliverio “affinchè la giunta regionale deliberasse la nomina di un nuovo commissario straordinario al Consorzio di Scalea”.

Ora la Flai-Cgil si aspetta l’immediato pagamento delle mensilità arretrate

Vincono la Flai Cgil, Mauro D’Acri, Carmelo Salvino ed Oliverio, perdono Cisl, Uil, i sindaci.

Pubblicato in Alto Tirreno

Davide Gravina : “Lasciateci lavorare” Tutti i nostri atti sono trasparenti.

Protesta il presidente del consorzio Valle del lao ed afferma “Così come il presidente Mario Oliverio produrrà i massimi sforzi affinchè i propri consiglieri regionali possano liberamente svolgere il proprio compito istituzionale, chiedo che anche il sottoscritto possa svolgere liberamente, nel rispetto della legge, il proprio compito affidato dai consorziati attraverso le elezioni tenutesi nel settembre del 2014»

Poi afferma che “…, non c’è un fogliettino di carta prodotto dall’amministrazione consortile che non sia stato verificato in questi anni dagli organi di controllo regionali”.

Non solo, ma , in merito alle dimissioni e alla contestuale riassunzione del direttore generale, Pasquale Ruggiero, ricorda che : «Il Consorzio di Bonifica Valle Lao di Scalea, attraverso i propri organi, ha rinnovato legittimamente fino al proprio mandato elettivo (ottobre 2019) il contratto di lavoro al proprio direttore generale Pasquale Ruggiero. Un atto amministrativo legittimo e trasparente che rinnova in tal modo la fiducia ad un dirigente il quale ha servito con capacità e professionalità l’ente consortile».

Ed infine prosegue: «Rimango sorpreso e sbalordito che un naturale e consequenziale atto amministrativo abbia potuto suscitare l’attenzione di due consiglieri regionali. Onestamente pensavo che le priorità da segnalare al Presidente della Giunta regionale fossero di ben altra natura e consistenza.

Comunque invito i consiglieri regionali Giuseppe Aieta e Orlandino Greco a recarsi personalmente all’interno della sede del consorzio di bonifica di Scalea per approfondire meglio le capacità progettuali raggiunte in questi ultimi anni.

Mi consentiranno di illustrare con maggiore attenzione i servizi dati al territorio, la regolarità dei pagamenti degli operai forestali, le numerose iniziative promosse a tutela e valorizzazione del comprensorio consortile, la politica energetica messa in campo, l’autonomia finanziaria programmata dopo aver risanato l’ente consortile da tante anomalie, e tantissime altre cose.

Non ritengo opportuno parlare di qualche forza politica locale la quale è sempre pronta a strapparsi le vesti quanto si parla di Consorzio di Bonifica, ma assolutamente silenziosa ed assente per i gravi problemi che vive la comunità scaleota. Il comportamento assunto parla da solo”.

Considerato che in tutti gli altri consorzi il direttore è nominato e non assunto con un concorso continuiamo a ritenere che tutto finirà in una bolla di sapone e che qualcuno farà una brutta figura!

Pubblicato in Alto Tirreno

La vicenda è semplicissima.

Pasquale Ruggiero in data 10 agosto 2015 con protocollo 5531 si dimette dalla carica di direttore del consorzio valle del lao e con decorrenza dalla data di adozione della conseguente delibera Presidenziale.

Il presidente Davide Gravina prende atto delle dimissioni di Ruggiero con propria determina n 34 dello stesso giorno 10 agosto 2015.

La competente deputazione amministrativa con delibera n 77 del 13 agosto 2015, presenti il presidente Davide Gravina ed il vice presidente Ciriaco Campilongo ed assente rappresentante dell’ente Provincia Antonio Ruffolo ha deliberato la riassunzione di Pasquale Ruggiero con le funzioni di direttore per i prossimi 4 anni ed esattamente dal17 agosto 2015 al 13 Ottobre 2019, cioè fino alla scadenza degli organi consortili (eletti il 13 ottobre 2014 ).

La vicenda ha sollevato le reazioni dei consiglieri regionali Orlandino Greco e Giuseppe Aieta i quali perplessi per le due delibere che certificano le dimissioni del Direttore generale Pasquale Ruggiero e la sua riassunzione nell'arco di tre giorni e con un contratto prolungato di oltre 4 anni, hanno scritto al Presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, chiedendo di attivare una procedura di monitoraggio all'interno del Consorzio di bonifica integrale dei bacini del Tirreno cosentino, valle Lao di Scalea. .

Scrivono Greco ed Aieta "Egregio Presidente ci rivolgiamo a Lei per segnalare un’anomalia al Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini del Tirreno Cosentino, ex Valle Lao, di Scalea, e per chiedere di attivare una procedura di monitoraggio presso lo stesso Ente consortile, alla luce di una presunta irregolarità che potrebbe essersi consumata nelle ultime ore. Ci riferiamo, in particolare, alla delibera presidenziale n. 34 del 10/08/2015 con la quale si prende atto delle dimissioni del Direttore Generale, Pasquale Ruggiero, in scadenza di mandato al dicembre del 2015. A questo atto, é seguita la delibera della deputazione amministrativa dell’Ente n. 77 del 10/08/2015, tramite la quale lo stesso Pasquale Ruggiero viene riassunto, sempre con il ruolo di Direttore Generale fino al 2019. Tutto è pubblicato sull'albo pretorio on-line dell’ente".

Infine Greco ed Aieta concludono che "Riteniamo che tale atteggiamento amministrativo, da parte dei vertici dell’ex Valle Lao, meriti un approfondimento e la doverosa attenzione. Grati per la disponibilità sempre dimostrata e certi di un Suo intervento in merito, porgiamo deferenti saluti"

Ndr. Resteranno solo parole. Vedrete!

Pubblicato in Alto Tirreno

E’ stata siglata un convenzione tra il comune di Amantea ed il Consorzio Valle Lao per mitigare il rischio idrogeologico delle aree pubbliche nel comune di Amantea.

E non solo. L’ obbiettivo dell’amministrazione comunale è anche quello di preparare al meglio la città in vista della stagione estiva.

Per raggiungere questi distinti obiettivi il sindaco Monica Sabatino, l’assessore al turismo Giovanni Battista Morelli e l’assessore all’ambiente Antonio Rubino hanno siglato con il Consorzio Valle Lao, presieduto da Davide Gravina, un particolare protocollo d’intesa che consente di dislocare otto dipendenti sul territorio nepetino.

Non è dato sapere per quanto tempo questi dipendenti saranno sul territorio, né se opereranno alle dipendenze del comune e sulla base delle sue indicazioni o se saranno gestiti direttamente dal Consorzio e comunque se saranno controllati dagli uffici comunali.

Nello specifico e stante le prime indicazioni il personale della valle Lao sarà impegnato nella manutenzione degli alvei fluviali e nel decoro urbano

Sembra che saranno anche attuate azioni per la riduzione delle aree a rischio di frane che nel recente passato hanno provocato ingenti danni che vanno poi a ripercuotersi sul bilancio comunale.

Il territorio deve essere manutenzionato.

Per il territorio pubblico si provvederà con il personale del consorzio che dovrà provvedere a tutti quegli adempimenti per i quali il comune ha forte disattenzione, in particolare la pulizia delle cunette delle strade interpoderali , la pulizia dei fossi di scarico delle acque piovane raccolte dalla cunette e dalle carreggiate delle stesse.

E tanto prima ancora della pulizia degli alvei fluviali dai quali devono essere rimossi canneti ed alberi che li invadono e che sono di ostacolo al deflusso delle acque oltre che alla asportazione dei rami che poi sono portati sulle spiagge sporcandole

Ma similmente si impone che siano puliti i fossi privati che pieni di erbe non riescono più a smaltire le acque piovane dando origine gravi frane

Oriolo docet

Pubblicato in Politica

Perviene e pubblichiamo il seguente comunicato relativo alle notizie pubblicate dalla stampa locale sulla indagine dei vertici del consorzio Valle Lao accusati di maltrattamenti ai danni di due dirigenti

“In relazione ad una serie di notizie apparse sugli organi di stampa, avente quale titolo “Valle Lao, indagati i vertici”, è opportuno fare alcune precisazioni:

In primis si vuole precisare che il Commissario Straordinario, dott. Davide Gravina ed il Direttore Generale, dott. Pasquale Ruggiero, non sono difesi dall’avvocato d’ufficio ma dal proprio avvocato di fiducia e sono rammaricati che venga riportato, ancora, a difesa delle c.d. “parti offese”, il compianto avv. Agostino Fortunato.

​Certamente le condizioni dell’Ente, alla data di Commissariamento non erano ottimali, soprattutto in termini di produttività, di correttezza dell’azione amministrativa e di rispetto delle prerogative organizzative del datore di lavoro.

L’azione intrapresa, per la normalizzazione dell’Ente non è stata valutata positivamente dai due dirigenti, i quali ritenevano si potesse continuare a svolgere le attività consortili in maniera non conforme alle indicazioni del datore di lavoro, il quale deve agire (nel rispetto della legge) in difesa degli interessi dell’Ente e dei Consorziati.

​Il Commissario Straordinario ed il Direttore Generale dell’Ente si dicono, comunque, pienamente fiduciosi nell’operato della Magistratura Penale.

​Si precisa e si informa, altresì, che è stata convocata, in merito alla vicenda sopra esposta, una conferenza stampa per lunedì 20 gennaio 2014, alle ore 10.30, presso la sede dell'ente consortile di Scalea.”

Pubblicato in Alto Tirreno

Nessuno può dichiarare di essere sorpreso. Gravina il Presidente del Consorzio ne aveva fatto specifico cenno in occasione del convegno dell’UDC svoltosi ad Amantea. Ed oggi sono i sindacati Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil, Filbi Uil ad allarmarsi ed a denunciare quanto si sapeva, e, comunque, quanto era prevedibile.

Ed oggi scrivono in una loro nota «Purtroppo l'avvio dei lavori ha visto, nonostante le immutate condizioni territoriali e la quantità di territorio irrigato, una fortissima riduzione delle giornate per tutti. Infatti, dalle storiche 156 giornate si è passati ad una previsione attuale di appena 102 giornate, che penalizzano in maniera netta sia i servizi offerti dal Consorzio all'agricoltura dell'intero territorio, che i lavoratori, costretti a subire un grave disagio economico, che si ripercuoterà sul bilancio delle loro famiglie. Come se non bastasse, la precarietà che vivono i lavoratori oggi, vedrebbe per molti di loro un termine non previsto in riferimento alle sentenze positive ottenute sulle richieste di assunzione a tempo indeterminato, diritto ad oggi negato dal Consorzio, che i lavoratori con sentenza positiva passata in giudicato intendono sicuramente far valere. Tale situazione viene vissuta da ogni singolo, come un vero e proprio dramma, perché non solo vede il diritto alle giornate effettuate fino ad oggi negli anni precedenti e contrattualmente riconosciute, negato dall'ente, che ha ritenuto di voler risparmiare solo sui lavoratori precari, facendo sentire il peso dell'intero taglio solo sulle loro spalle, mentre il sindacato unitario, ha richiesto all'ente in più riprese una riduzione generale delle spese consortili, affinchè a pagare per le mancanze di provvidenze anche Regionali, non siano solo i precari».

Commovente poi la dichiarazione che gli operai hanno voluto dare dimostrazione di forte attaccamento all'ente ed al lavoro che quotidianamente svolgono al servizio dei Consorziati, accettando con riserva le diminuzione dell'impegno, ma sempre Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil, Filbi Uil «avvisano, che tutte le maestranze addette all'irrigazione sono da subito in stato di agitazione e che se nel più breve tempo possibile non si provvederà a comunicare un prolungamento per tutte le maestranze delle giornate lavorative, il sindacato ed i lavoratori attueranno tutte le iniziative necessarie a garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati».

Come sempre, come dappertutto la soluzione sta nella ricerca di maggiori fondi pubblici per pagare il lavoro.

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