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santuario san pellegrinoL’Italia è divisa a metà, paese diviso a metà, così scrivevano fino ad ieri i giornali, Oggi, purtroppo, grazie alla pandemia e al coronavirus che ha colpito tutta l’Italia anche i bar sono divisi a metà. C’è un paese San Pellegrino che si trova al confine tra Modena e Lucca, tra le regioni Emilia Romagna e la Toscana. E c’è un antico Bar che si trova nella frazione Frassimoro proprio a metà delle due regioni e per effetto dell’ultimo DPCM del Governo Conte metà Bar dovrà restare chiuso, l’altra metà potrà restare aperta. Strano, vero? E’ una situazione paradossale in cui si trova oggi il Bar Pacetto. Il confine tra le due regioni passa proprio in mezzo allo storico Bar. Cosa avreste fatto voi, amici lettori, se vi foste trovati in questa ingarbugliata situazione? Gli avventori che entrano dalla parte della Toscana, zona arancione, non possono essere serviti ai tavoli. Quelli che entrano dalla parte dell’Emilia Romagna, zona gialla, si accomodano, ordinano e vengono regolarmente serviti. Discriminazione, già grida qualcuno. Ma quale discriminazione! La legge è legge e deve essere applicata e rispettata. E i proprietari del Bar eseguono alla lettera le disposizioni ministeriali. Se non lo facessero sarebbero multati e l’esercizio commerciale verrebbe chiuso. Con queste nuove disposizioni e restrizioni andare al bar e al supermercato e anche a messa o a fare una breve passeggiata intorno all’abitazione diventa un problema. Fiore all’occhiello di questo paese è il santuario che conserva i corpi di San Pellegrino e di San Bianco. Anche loro si trovano oggi in due Italie divise a metà, con la testa in Emilia Romagna e con i piedi in Toscana. Saranno in regola? Anche dalle nostre parti e precisamente alla Variante, tra il Comune di Amantea e il Comune di San Pietro in Amantea, si trova un caseggiato ora disabitato, abbandonato e semidiroccato proprio al confine tra i due comuni. I vecchi proprietari, era abitato fino agli anni cinquanta, la sera quando andavano a dormire si trovavano nel Comune di Amantea. Durante il giorno e all’ora di pranzo nel Comune di San Pietro in Amantea. Erano in regola con le tasse comunali? Mi ricordo che avevano dei problemi quando dovevano trasportare l’uva nel nostro palmento che si trovava nel Comune di Amantea e quando dovevano trasportare il mosto nella cantina che si trovava nel Comune di San Pietro In Amantea. Dovevano chiedere prima il permesso al Comune di Amantea e poi a quello di San Pietro. Ci lamentiamo della burocrazia oggi, ma ieri, non scherzava. E i dipendenti degli Uffici delle tasse di Amantea erano integerrimi, non ne facevano passare una.

Pubblicato in Italia

aperitiviIl Tar di Catanzaro ha accolto il ricorso del governo contro una parte dell’ordinanza della governatrice della Calabria Jole Santelli. Il provvedimento, emanato il 29 aprile scorso, consentiva la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie e agriturismi con somministrazione esclusiva all’aperto: di fatto, anticipava le riaperture prima dell'avvio della Fase 2 dell'emergenza coronavirus. L’ordinanza era stata impugnata dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia lo scorso 3 maggio, ora il Tar ha accolto il ricorso presentato dal Consiglio dei ministri tramite l'Avvocatura generale dello Stato. “Non è la stagione delle divisioni”, ha commentato Boccia. “Si tratta di una vittoria di Pirro”, ha detto invece il Governatore della Calabria l’On. Jole Santelli. Ora tutti quelli che odiano la Santelli e che non l’hanno votata nelle ultime competizioni elettorali esultano. Se ne fregano della gente che soffre, dei gestori dei bar e dei ristoranti costretti a chiudere ancora una volta.

Pubblicato in Politica

Nocera Terinese – Un furto “con destrezza” quello che si è verificato questa mattina al bar “Blue Sky” di Nocera Terinese.

Secondo una prima ricostruzione, un uomo incappucciato si sarebbe introdotto nel locale quasi all’orario di apertura, sottraendo dalla cassa circa 200 euro.

 

 

Il proprietario, in stato di shock per qualche minuto, avrebbe raccontato di non ricordarsi tutti i particolari dell’accaduto ma solo di aver notato, poco dopo, la cassa aperta privata dei soldi, senza aver subito minacce o aggressioni.

Sul posto i carabinieri di Nocera Terinese e di Lamezia che stanno visionando le telecamere della zona ed hanno avviato le indagini per chiarire quanto accaduto.

Pubblicato in Basso Tirreno

Singolare incidente stradale nel primo pomeriggio di ieri in via Pascali.

Il conducente di una autovettura precisamente una Fiat Punto ha infatti perso il controllo del mezzo in cui era alla guida ed è letteralmente entrato con l’auto in un bar per il volto esterrefatto e spaventato del titolare.

 

 

Una distrazione che fortunatamente ha provocato solo danni materiali e almeno a quanto si è appreso, nessun ferito.

“Toglietegli la patente!.

Poteva ammazzare qualcuno!"

Pubblicato in Catanzaro

Mancavano 10 minuti alle quattro quando è squillato l’allarme anti intrusione del bar della locale stazione ferroviaria.

 

Tempestivo l’arrivo della guardia privata alla quale l’allarme era immediatamente arrivato.

Appena arrivato alla stazione i ladri sono scappati lasciando sul posto tutti gli attrezzi usati per il furto , alcuni dei quali semidistrutti nell’inutile tentativo di aprire le porte blindate.

Una delle foto è relativa ad un attrezzo che si è spezzato nel tentativo di forzare la porta di ingresso dal lato dei binari ferroviari.

I ladri, comunque, avevano chiuso il cancello dell’ ingresso pedonale alla stazione ferroviaria così da isolarsi mentre tentavano il furto.

La fuga in sostanza è avvenuta lato mare, probabilmente utilizzando i sottopassaggi che portano sul lungomare o marciapiedi, marciapiedi.

 

 

Tempestiva, anche, la presenza del proprietario del bar che era quasi sveglio e che è giunto dopo pochi minuti.

Altrettanto rapido l’intervento dei carabinieri della caserma di Fiumefreddo Bruzio che hanno proceduto a quanto del caso, redigendo apposito verbale.

Sono stati rubati soldi contenuti nel registratore di cassa e prodotti vari del bar stesso.

 

Dopo avere inutilmente tentato di divellere la porta, ai ladri non è rimasto altro che spaccare uno dei vetri blindati, probabilmente con una grossa mazza.

Il manico del piccone era, infatti, rotto.

 

Purtroppo sul piazzale della stazione ferroviaria non è installata alcuna telecamera di sicurezza, né all’interno della stazione ferroviaria.

Siccome sono diversi i furti anche di auto verificatisi alla stazione sembra fortemente opportuno che telecamere siano installate sia all’esterno che all’interno della stazione.

Una delle cose strane di questo furto è che nella sala d’aspetto della stazione dormono tre rumeni identificati dai carabinieri ma che sostengono di non aver sentito niente .

Eppure i ladri dovrebbero aver fatto rumore, nel tentativo di sfondare le porte e soprattutto per rompere il vetro blindato.

Anche su questo probabilmente i carabinieri stanno investigando.

Non solo ma sembra che altri furti siano avvenuti nella stessa notte.

Pubblicato in Politica

Leggiamo sulla stampa online che la Guardia di Finanza della tenenza di Sca lea, coordinata dal Tenente Luigi Magliulo, ha scoperto una rivendita abusiva di sigarette.

 

La rivendita abusiva di sigarette e tabacco sfuso era in un bar

In questo bar sono stati rinvenuti circa 500 pacchetti di sigarette che, ovviamente, sono stati sottoposti a sequestro.

 

Poi l’articolo continua “Il titolare del bar è stato denunciato per il reato previsto dall'art. 8 della Legge n. 27 del 1951, che prevede l'arresto fino ad un anno. I militari, inoltre, hanno provveduto a segnalare la persona all'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato che potrà disporre la chiusura dell'esercizio commerciale fino ad un mese e, in caso di recidiva, la chiusura definitiva del bar. L'attività di controllo nasce nell'ambito del costante monitoraggio sulle attività vendita di tabacchi nella provincia di Cosenza e sul possesso di regolari autorizzazioni amministrative rilasciate dall'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato”.

 

Infine il quotidiano online conclude “ Un'attività di controllo continuativa, volta a contrastare ogni forma di illecito anche nel settore della vendita dei tabacchi a tutela del consumatore e degli imprenditori onesti”

Una sola domanda.

Visto che non sembra che fossero sigarette di contrabbando , questo barista dove si era procurate le sigarette del monopolio ?

Per caso gliele aveva ceduto un altro rivenditore ?

E se è così, questo non doveva essere contravvenzionato?

Facciamo la domanda anche perché il citato articolo 8 della legge 27/1951 tratta di “ Arresto e ammenda in rapporto all'entità del reato, per la vendita di   tabacco senza autorizzazione od acquisto da persone non autorizzate alla vendita” ed ha espresso riferimento all’art 96 secondo comma della legge 17 luglio 1942, n. 907, che, a sua volta , tratta di “ Vendita di generi di monopolio senza autorizzazione od acquisto dapersone non autorizzate alla vendita”.

E’ strano, infatti, che il reato lo faccia solo l’ultimo della catena.

Pubblicato in Cosenza

Si è lanciato stamattina , intorno alle sette, con il suo potente Suv, contro l’ingresso di un bar.

Il fuoristrada entra all’interno del locale dove fa danni per circa 30 mila euro.

 

Nell’esercizio c’erano anche quattro avventori che sono rimasti lievemente feriti.

 

Protagonista dell’episodio, avvenuto a Cirò Marina, un 39enne del luogo, B.L., commerciante incensurato, che subito dopo si è reso irreperibile ed è attualmente ricercato dai carabinieri della locale Compagnia guidata dal maggiore Fabio Falco.

Sembra che il 39enne, sia , a sua volta, titolare di un altro esercizio commerciale, e che voleva vendicarsi del titolare del bar che, invece di acquistare il suo locale, come precedentemente promesso, aveva finito per comprarne un altro, per giunta proprio di fronte al suo facendogli così anche concorrenza.

 

Lo stesso proprietario del locale distrutto ha dichiarato ai carabinieri che poco prima aveva avuto l’ennesima discussione con l’autore del gesto e sempre per lo stesso motivo.

Un fatto similare è successo in provincia di Treviso a marzo 2015.

Sempre un SUV, sempre un bar. (vedi foto).

Lì l’investitore è stato condannato a 2 anni e 4 mesi di reclusione (in abbreviato).

Pubblicato in Crotone

Sono le 16.20 del 25 dicembre.

Siamo davanti al Bar Imperiale all'angolo tra corso Nicotera e via Reno.

La deflagrazione è potente ed allarma l’intera città di Lamezia Terme

La bomba danneggia una delle vetrine che affacciano su via Reno e scalfisce una seconda. Entrambe sono munite di cristalli antiproiettili.

Danneggiata anche una autovettura parcheggiata nei pressi

Immediato l’ intervento dei carabinieri diretti dal tenente Guglielmo. I carabinieri hanno chiuso al traffico la zone e stanno controllando gli esercizi commerciali muniti di telecamere nella speranza che abbiano registrato gli attentatori

Intervengono anche i vigili del fuoco.

Molta gente scende in strada

Secondo una prima ricostruzione si tratterebbe di una classica bomba di poco meno di un chilogrammo di esplosivo collegata ad una piccola tanica con all'interno del liquido infiammabile.

La tanica, a sua volta, sarebbe stata sistemata dentro un sacchetto della spazzatura di colore celeste i cui brandelli sono stati rinvenuti sulla scena da parte degli investigatori e vigili del fuoco.

Se fosse passato qualcuno, cosa gli sarebbe successo?

Pubblicato in Lamezia Terme
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