BANNER-ALTO2
A+ A A-

Penna1Quanto dichiarato dal capogruppo di Minoranza al Consiglio Comunale di Nocera Terinese, Fernanda Gigliotti e sulla stampa, ha bisogno di alcune puntualizzazioni per amore della verità e nello spirito di una corretta informazione. Le affermazioni dell’avvocato Gigliotti, infatti, risultano essere completamente infondate. Partiamo dalla prima questione. Il finanziamento dello Stato un milione di euro che l’Amministrazione Comunale ha destinato alla realizzazione dei marciapiedi di Marina di Nocera Terinese. L’affermazione della capogruppo della lista “Il Paese che Vogliamo”, secondo la quale tale finanziamento è stato distratto dalla finalità della lotta al dissesto idrogeologico è assolutamente falsa. Nel mese di settembre abbiamo aderito alla richiesta dei contributi della legge 205 del 2017, finalizzata a interventi riferiti a opere pubbliche e di messa in sicurezza degli edifici e del territorio. Finanziamento concesso dal Ministero dell’Interno per gli enti in difficoltà economica. Inizialmente l’importo finanziabile era di 5 milioni di euro, successivamente in conseguenza di alcune modifiche alla legge di bilancio, l’entità della somma è stata ridimensionata e, per i comuni sotto i 5000 mila abitanti, è stata rideterminata a 1 milione di euro. Tali risorse prevedono interventi per la messa in sicurezza come: Riduzione rischio idrogeologico; Messa in sicurezza ponti e viadotti; Interventi di messa in sicurezza di edifici. L’Amministrazione comunale ha ritenuto prioritaria la realizzazione dei marciapiedi in Viale Stazione. La realizzazione dell’opera, tra l’altro, consente anche la regimazione e la raccolta delle acque. Negli anni passati, infatti, la mancata raccolta delle acque ha determinato inondazioni e allagamenti con la conseguenza di ingenti danneggiamenti alle abitazioni e alle attività commerciali della popolosa frazione di Nocera Terinese. A ciò, si aggiunga la sicurezza stradale. L’opera dunque, fronteggia anche il rischio idrogeologico.

Altra affermazione assolutamente strumentale della capogruppo di minoranza, Fernanda Gigliotti, è quella relativa allo scioglimento della convenzione della Centrale Unica di Committenza – CUC di Gizzeria (CZ). L’Amministrazione Comunale di Nocera Terinese, infatti, ha ritenuto di aderire alla piattaforma ASMEL e ASMEL Consortile. Dopo una semplice analisi costi/benefici, infatti, è stato riscontrato che con la CUC di Gizzeria (CZ), il Comune di Nocera Terinese, versava una quota annuale pari ad euro 700,00 e, altresì, in relazione ad ogni singola procedura di gara il Comune era tenuto a contribuire sull’importo a base d’asta secondo i seguenti parametri: Procedura da 40.000 euro a 100.000,00 euro con una percentuale pari al 1,30 %; Procedura da 150.000 euro a 500.000,00 euro con una percentuale pari al 1,00 %; Procedura da 500.000,00 euro a 1.000.000,00 euro con una percentuale pari al 0,80 %; Procedure Superiori 1.000.000,00 euro con una percentuale pari al 0,70 %. Per esempio, su una procedura di gara di un 1.000.000,00 di euro, il Comune di Nocera Terinese, doveva versare alla CUC di Gizzeria (CZ) oltre alle 700,00 euro di quota fissa annuale, ovvero, una percentuale pari al 0.80% sulla somma, ergo, 8.000,00 mila euro e, ancora, una quota sulla pubblicità della singola procedura che si aggirava intorno a 2.500-3.000 euro.

Sostanzialmente oltre 11 mila euro per ogni singola gara.

Alla luce di questa situazione l’Amministrazione Comunale ha ritenuto di sciogliere la convenzione con la CUC di Gizzeria e aderire alla piattaforma Asmel e Asmel Consortile (associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli enti locali, senza scopo di lucro, con sede a Gallarate (VA) e Napoli).

Con tale piattaforma il Comune dovrà versare solo una quota annuale di 1.207,95 per le procedure fino a 40.000,00 euro, mentre per le procedure di gara superiori a 40.000,00 euro il Comune dovrà sborsare la somma pari ad euro 710,00, senza ulteriori spese aggiuntive. Dal raffronto tra i due servizi, dunque, è evidente il risparmio di circa 11 mila euro per il Comune di Nocera Terinese. E, d’altronde, sarà per questo motivo che allo stato attuale alla piattaforma ASMEL e ASMEL consortile hanno aderito circa 1941 Comuni d’Italia, 1 Provincia, 6 Comunità Montane, 6 Unioni dei Comuni e 3 Enti Parco.

Il tentativo di Fernanda Gigliotti di evocare chissà quale misfatto si nasconda dietro tale scelta, dunque, risulta essere risibile, oltreché, strumentale e assolutamente falso.

Altresì, il tentativo di accreditare i 19 mesi di Amministrazione a guida Fernanda Gigliotti come esempio di efficienza amministrativa, oggettivamente, sfiora il tragico-comico, anche perché atti e numeri raccontano il contrario.  

La Gigliotti per esempio, sostiene che l’attuale Amministrazione Comunale si sia aumentata le indennità di carica, ciò è falso. Fernanda Gigliotti, evidentemente, fa finta di non ricordare che, proprio Lei, da Sindaca, ha percepito la somma di 1952,21 euro, attribuendosi l’indennità senza alcuna delibera di Giunta e senza la pubblicazione sull’albo pretorio online, in beffa a qualsiasi principio di trasparenza amministrativa. L’attuale Sindaco, invece, percepisce la somma di 1691,00. Circa 300 euro in meno della Gigliotti che, evidentemente, sulla questione farebbe meglio a tacere. Sull’efficienza amministrativa della Giunta Gigliotti, poi, sarebbe meglio stendere un velo pietoso. L’ex Sindaca piuttosto che dispensare improbabili lezioni di efficienza amministrativa farebbe bene a spiegare perché non ha aderito alla richiesta di finanziamento in relazione al rischio idrogeologico che, tra l’altro, all’epoca della sua sindacatura era ammesso fino a euro 5.000.000,00. E ancora, l’ex Sindaca, forse ha dimenticato che nel corso del suo mandato ha sbagliato le procedure per ottenere il finanziamento della realizzazione dell’Isola Ecologica, richiedendo un contributo su beni mobili non finanziabili, e per tale motivo, infatti, il Comune di Nocera Terinese, è stato escluso dal finanziamento. Ci sarebbe tanto da dire poi, sulle spese dissennate messe in atto dall’amministrazione Gigliotti come, per esempio, i 2.500,00 euro spesi per la tinteggiatura del suo ufficio di Sindaco. L’attuale Sindaco, ha invece proceduto all’effettuazione di tali lavori con l’ausilio di alcuni volontari, facendo così risparmiare l’ente comunale i relativi costi. È evidente, dunque, che l’opposizione tenti di buttare tutto in caciara, con il chiaro obiettivo di distogliere l’attenzione dei cittadini noceresi dai risultati positivi dell’amministrazione comunale a guida Antonio Albi sta conseguendo quotidianamente. La capogruppo dell’opposizione Fernanda Gigliotti e il gruppo de “Il Paese che vogliamo”, bene farebbero a riflettere sulle passate scelte, piuttosto che accusare il Sindaco e l’amministrazione comunale, di cose assolutamente false basate su argomenti pretestuosi. Forse, gli amici dell’opposizione, comprenderebbero meglio i motivi della doppia sconfitta che hanno rimediato in due anni. Una posizione costruttiva e al servizio della comunità farebbe bene alla minoranza ma soprattutto farebbe bene al Paese che sta tentando di uscire al baratro nel quale anche l’amministrazione Gigliotti lo ha trascinato.

Nocera Terinese, li 22 ottobre 2019

Per l’Amministrazione Comunale

Il Sindaco

Ing. Antonio Albi

Pubblicato in Primo Piano

“Che l’ex sindaco Fernanda Gigliotti si sarebbe innervosita, nel momento in cui le avessimo fatto notare che, distratta, non rammentava bene quali progetti fossero stati finanziati dalla Regione Calabria, era prevedibile.

Che avrebbe reagito con altre affermazioni imprecise, anzi, false, era scontato.

E così è stato.

Naturalmente, ogni volta che va su di giri, l’ex sindaco torna a vantare successi che tali non sono, come il vanto per aver abbattuto l’ecomostro sul lungomare, scelta che avrebbe dovuto compiere, come da molti di noi suggerito, dopo la firma del decreto della Regione Calabria che assicurasse i soldi, e che invece ha voluto inspiegabilmente accelerare provocando 300mila euro di debiti fuori bilancio.

Ma quando perde il controllo, l’ex sindaco ricomincia a dire anche che i debiti del nostro Comune sono stati prodotti negli ultimi 20 anni, e invece lo sono stati a partire dal 1981.

Chissà perché lo dimentica sempre. In realtà, il motivo è facilmente intuibile: non può dirlo per non accusare politici a lei troppo vicini.

Ma va su di giri, l’ex sindaco, anche quando deve comunicare la cifra dei debiti. Continua a dire che sono 40 milioni, e non è vero.

Sono 22, e non sono certo pochi, ma c’è una bella differenza. Il problema è che lei inserisce nei debiti anche i mutui.

Non è la prima volta, non sarà l’ultima.

Così come non è la prima volta che dimentica di dire che è stata la Giunta Rocca, con assessori Memè Mancini, Vincenzo Macchione e Franco Pontieri, a pagare milioni e milioni di debiti, senza produrne altri (se non quelli obbligati, ad esempio dal costo del depuratore).

Ma a far perdere la pazienza all’ex sindaco sono soprattutto altri “promemoria”.

Ad esempio, i suoi “trucchetti” per far approvare una variazione di bilancio di 500mila euro invece di 300mila, ovviamente a carico dei cittadini; la sua scelta di concedere gratuitamente spazi e corrente elettrica comunali ai suoi amici (sempre a spese dei noceresi); di affidare incarichi per 250mila euro ad un suo cliente che le paga le parcelle (tanto pagano i cittadini); di voler spostare la stradina di Rione Ligea (via Sandro Pertini) per favorire il suo miglior alleato politico; di aver revocato 10 determine di incarico facendo perdere al Comune di Nocera 4 milioni di euro (a discapito della nostra comunità); di voleva “regalare” alla Sorical, approvando una convenzione assurda, 93mila euro di interessi; di volere che il Comune si approvvigionasse esclusivamente dell’acqua della Sorical senza poter utilizzare la propria dei pozzi di Lago e Istia nonostante i 250mila euro spesi per i lavori di potenziamento; di aver rinunciato alla realizzazione dell’urbanizzazione gratuita di Pianeruzzo.

Tutto ciò l’ex sindaco lo omette. Comprensibile, dal suo punto di vista.

Infine, non vanno dimenticate soprattutto altre due cose, e cioè che l’ex sindaco non ha mai chiesto soldi per la protezione della spiaggia, nonostante fossimo nella graduatoria Rendis della Regione Calabria per 4 milioni e 800 mila euro; e che ha vessato i cittadini noceresi per piccole opere abusive, quando lei, presunta paladina della legalità, vive in una casa che, stando agli accertamenti dei responsabili comunali, è, appunto, abusiva.

Troppo comodo. O no?

Sappiamo che ciò fa innervosire l’ex sindaco, ma siamo abituati a raccontare la verità ai noceresi. Ed è quello che, d’ora in poi, faremo ogni qualvolta tenterà di spacciare per vere le sue abituali bugie.

Gruppo politico “SiAmo Nocera”

Pubblicato in Basso Tirreno

Riceviamo e pubblichiamo:

“Dopo che si è diffusa la notizia che l’ex Sindaca, di Nocera Terinese, Fernanda Gigliotti sia stata destinataria di un’ordinanza di demolizione relativa ad un fabbricato abusivo di sua proprietà, alcuni organi di stampa, stimolati da una fantasiosa ricostruzione dei fatti da parte dell’ex prima cittadina nocerese hanno dato una lettura dei fatti a dir poco distorta se non falsa e tendenziosa.

Nella presente nota l’attuale primo cittadino, Massimo Pandolfo, sulla base della documentazione in possesso del suo ufficio intende fare chiarezza sulla vicenda.

“Il sottoscritto non ha predisposto nessuna ordinanza di demolizione dell’abitazione dell’avvocato Fernanda Gigliotti, già Sindaco di Nocera Terinese fino al 26 gennaio 2018,-dichiara il Sindaco Pandolfo- smentisco fermamente atti o ordinanze disposte a carico di Fernanda Gigliotti, così come “erroneamente” ha evidenziato qualche testata nazionale.

In un’approssimativa lettura delle carte da parte di alcuni organi di stampa è stato affermato che il sottoscritto abbia firmato un’ordinanza per demolire la casa dell’ex Sindaca.

Ciò è falso.

Basta leggere l’ordinanza emessa per comprendere che gli atti sono stati definiti durante la gestione del commissario e non sono stati firmati dallo sottoscritto. – ha proseguito l’attuale primo cittadino nella sua dichiarazione-

L’ordinanza, in questione, è a firma del dirigente dell’ufficio tecnico comunale, Geometra Battista Mendicino, dirigente, tra l’altro, nominato dalla stessa ex Sindaca Fernanda Gigliotti con decreto sindacale n.7 del 17 luglio 2017 e confermato nello stesso incarico dal Commissario Straordinario, Aldo Calandriello, con proprio decreto n.5 del 28 febbraio 2018.  

Il sopralluogo che ha accertato l’abuso edilizio dell’ex Sindaca Fernanda Gigliotti, inoltre, è stato effettuato il 24 maggio del 2018 e condotto dal dirigente dell’ufficio tecnico Battista Mendicino, dal geometra Luciano Esposito e dal Vigile Urbano Fiorenzo Grandinetti. L’ordinanza di demolizione è datata, invece, 6 giugno 2018.

Or dunque, -prosegue Pandolfo- considerato che il sottoscritto è stato eletto il 10 giugno 2018 e proclamato nella giornata successiva, è evidente che, gli atti riconducibili e conseguenziali a questa vicenda, non sfiorano in alcun modo la mia sindacatura.

Con una maggiore attenzione nella lettura delle carte, piuttosto, si notano chiaramente altre anomalie che suscitano non pochi sospetti.

Ci potrebbe chiedere, per esempio, quali siano state le motivazioni per le quali, il dirigente dell’ufficio tecnico di fronte ad un abuso accertato il 24 maggio non abbia emesso nei modi e nelle forme dettate dalla legge i provvedimenti conseguenti per questo tipo di abuso (forse perché era in corso la campagna elettorale e non si voleva rovinare l’immagine della Gigliotti paladina della legalità e della Giustizia?).

Infine, per amore di verità, l’abuso accertato a carico dell’ex Sindaca non è un leggero abuso così come erroneamente descritto da alcuni organi di stampa.

Secondo l’accertamento, infatti, è stato radicalmente mutata la caratteristica del manufatto autorizzato.

In sostanza, un manufatto autorizzato come deposito di attrezzi agricoli, è stato trasformato in civile abitazione.

Tale abuso, dunque, secondo la legge, e non a discrezione del Sindaco o del dirigente, è sanzionato con l’ingiunzione a demolire e al ripristino dello stato dei luoghi. E’ evidente, dunque, che in questa vicenda non è stato perseguitato nessuno, non è stata impedita la libertà di nessuno, così come ha affermato l’avvocata Fernanda Gigliotti, ma è stata piuttosto violata la legge.

L’ex, Sindaco Gigliotti lo sa benissimo anche perchè è un avvocato, e sa benissimo con quali mezzi intenderà difendersi, ma non metta in mezzo strumentalizzazioni politiche inesistenti perchè, i fatti e le carte, smentiscono senza appello la sua ricostruzione dei fatti.

Nocera Terinese, li 15 giugno 2018

IL SINDACO (prof. Massimo Pandolfo)

Pubblicato in Lamezia Terme

La campagna elettorale è ormai finita, un nuovo sindaco si è già insediato ed è all’opera, ma il clima intimidatorio e l’accanimento mediatico contro la sottoscritta non accenna a finire.

 

E allora accade che ieri mattina mi è stata notificata l’ordinanza numero 1 del 2018, che i solerti miei ex alleati di giunta e oggi avversari agguerriti, hanno pubblicato e inviato ovunque e a chiunque.

Con tale ordinanza mi si intima di demolire entro 90 giorni la mia super villa di lusso di campagna per la presenza di opere abusive, tali ritenute all’esito del sopralluogo eseguito in forza di una denuncia anonima (che tanto anonima non è) dal vigile urbano Fiorenzo Grandinetti e dal geometra Luciano Esposito, il primo padre di un candidato della lista di Massimo Pandolfo, oggi consigliere di maggioranza, il secondo sponsor ufficiale della lista civetta di Rino Rocca, nonché colui il quale ha chiesto la mia testa di sindaco, ricevendola su di un piatto d’argento grazie alle dimissioni congiunte della maggioranza consiliare con la minoranza il 26 gennaio 2018.

Tutti insieme, quindi, per far fuori un sindaco, la sottoscritta, forse troppo presente e vigile.

Dall’ordinanza si può verificare che la mia super mega villa è di appena 50 mq. e potete anche rilevare la natura e l’entità delle presunte violazioni contestate:

  1. Maggiori dimensioni del fabbricati di 20,00 cm su due lati e di 15,00 cm sui restanti lati per la presenza del “cappotto termico”;

2) Maggiori dimensioni del porticato per circa 50 cm;

3) Presenza di un armadio in pannelli di allumino utilizzato come locale tecnico di dimensioni cm. 120 x 290, utilizzato come vano contatori idrici utensili vari e motori;

4) Realizzazione di un piano interrato di dimensioni 7.05x 2.8 metri (praticamente 14 mq.) con un’altezza netta di piano 2.30 metri. I locali sono destinati a w.c. e deposito attrezzature;

5) L’immobile ha variazione d’uso diversa da quella autorizzata.

Sostengo e ribadisco che non ho commesso alcun abuso edilizio e che le violazioni contestate sono inesistenti e/o sanabili giacché:

la maggiore dimensione del fabbricato pari a 20,00 cm su due lati e a 15 cm. sugli altri due lati non è un abuso edilizio, ma la conseguenza della legittima applicazione di un cappotto termico;

la presenza di un armadio usato come locale tecnico è un’attività di edilizia libera;

il piano seminterrato di circa “udite udite” 14,00 mq, era preesistente alla realizzazione della casa prefabbricata la cui autorizzazione del 2012, infatti, ne prevedeva la posa su una piattaforma di cemento armato preesistente.

Tale ordinanza, quindi, oltre a rappresentare la “conclusione legale” di un “tentativo intimidatorio” posto in essere in campagna elettorale da alcuni noti “personaggi anonimi”, è anche discutibile e contestabile sotto il profilo sostanziale e sul piano della legittimità.

Ma per difendermi dovrei fare ricorso al Tar e ciò comporterebbe la mia incompatibilità come consigliere comunale. In buona sostanza, dopo avermi fatto fuori come sindaco vorrebbero farmi fuori anche come consigliere di minoranza.

La strategia dell’intimidazione sottile e occulta, quindi, continua perché ancora una volta sono costretta a scegliere se difendere il mio cane, la mia casa o la mia libertà. Ed io scelgo ancora una volta di difendere la mia libertà. La mia casa venite a demolirla voi, accomodatevi pure.

Ho deciso, infatti, e con la presente ne faccio ufficiale comunicazione, che non impugnerò l’ordinanza benché abnorme ed illegittima sotto diversi profili, poiché se instaurassi un contenzioso civile o amministrativo con il comune di Nocera Terinese, diventerei incompatibile come consigliere comunale e non potrei assolvere al mandato elettorale che la cittadinanza mi ha affidato.

Ricordo a me stessa e a chi di dovere, tuttavia, che la mia casa in ordine di tempo è l’ultima ad essere destinataria di una ordinanza di demolizione. Mi precedono centinaie di ordinanze emesse e non eseguite negli ultimi venti anni. Quindi andate avanti voi. Io vi seguo e quando arriverà il mio turno provvederò.

Ma rassegnatevi: io non mi piegherò mai, non rinuncerò mai ad esprimere il mio libero pensiero, a praticare la mia libera azione politica, a difendere i miei diritti naturali e individuali, malgrado i continui e ormai insopportabili attacchi alla mia persona.

Avete cominciato con le intimidazioni occulte, con gli attacchi personali, con le accuse anonime, con gli articoli anonimi e meno anonimi di delegittimazione? Bene, adesso non vi resta che procedere contro di me con la forza fisica o con quella della legge, semmai riuscirete a piegarla ai vostri vili obiettivi.

Fernanda Gigliotti consigliere comunale di minoranza nel Comune di Nocera Terinese

Pubblicato in Lamezia Terme

Aveva ragione Paolo Orofino che ieri mattina davanti al classico aperitivo ci aveva anticipato il suo pensiero sull’esito delle elezioni di Nocera Terinese.

Il nuovo per il vecchio!

Ed infatti.

 

 

 

Sostanziale debacle dei due ex primi cittadini Fernanda Gigliotti e Rino Rocca

Vittoria inattesa di Massimo Pandolfo

Questi i voti:

La Lista civica Unità Popolare nocerese con candidato a sindaco il professore Massimo Pandolfo ottiene 1387 voti, pari al 43.61%

La Lista civica Il paese che vogliamo con candidato a sindaco Fernanda Gigliotti ottiene 956 voti, pari al 30.06%

La Lista civica Siamo Nocera con candidato a sindaco Rocca Gaspare detto Rino ottiene 837 voti, pari al 26,32%

Elettori: 4.932

Votanti: 3.251 (65,91%)

Schede non valide: 71 ( di cui bianche: 12 )

Schede contestate: 0

Pubblicato in Lamezia Terme

Riceviamo e pubblichiamo:

“Si sono conclusi gli incontri con i candidati a sindaco del comune di Nocera Terinese, chiesti da Giuseppe Ruperto in qualità di dirigente della Coldiretti e di Presidente della cooperativa agricola Le Macchie di Nocera.

Massimo Pandolfo, Rino Rocca e Fernanda Gigliotti hanno convenuto sull'urgenza di affrontare i problemi che ostacolano la normale attività delle aziende agricole e della cooperativa stessa, e hanno assunto l'impegno ad avviare a soluzione le seguenti tematiche:

-pulizia e manutenzione dei fossi,

-valorizzazione dei prodotti agricoli,

-organizzare fiere e sagre,

-manutenzione del verde pubblico,

-mettere in campo politiche che favoriscono e creano occupazione per dare risposte ai tanti cittadini costretti ad emigrare.

Inoltre sono stati presentati altri problemi e avanzate richieste in merito a: installazione telecamere in punti strategici per evitare furti, prevenire inquinamento e incendi, affrontare erosione costiera.

Ruperto ha apprezzato la disponibilità dei candidati a sindaco e si è riservato di tornare sull'argomento non appena si insedia la nuova Giunta comunale.

Rino Rocca

Su invito del sig.r Giuseppe Ruperto nella sua qualità di Presidente della cooperativa “Le Macchie, il candidato a Sindaco della Lista n. 2 Rocca Gaspare accompagnato da un nutrito numero di candidati al prossimo Consiglio Comunale hanno incontrato i rappresentanti della Cooperativa stessa.

Il presidente, signor Ruperto Giuseppe, dopo proficuo sopralluogo nei terreni della cooperativa che si è prolungato fino alla battigia, ha evidenziato le tematiche che la Cooperativa dovrà affrontare nei prossimi mesi e tra questa la più importante: deflusso delle acque piovane lungo i fossi non manutenzionati ed i sottopassi ormai ostruiti che procurano allagamenti e l’inevitabile perdita dei raccolti, cosi come verificatesi nell’inverno scorso.

Il candidato a Sindaco ha rimandato la discussione ad un tavolo tecnico, da costituirsi subito dopo le elezioni, dove si effettuerà un cronoprogramma, ad iniziare dalla mappatura del deflusso fluviale, per un ripristino con opportuni interventi già dal mese di settembre 2018.

Il Candidato Rocca si è dimostrato sensibile a tutte le problematiche esposte ed in particolare alla occupazione lavorativa di cittadini noceresi nell’ambito della manutenzione del verde pubblico, nonché all’aumento nel capitolo di spesa di ulteriori fondi, fino a 30-40.000,00 €, per dare un significativo intervento manutentivo ai 46 chilometri quadrati di territorio.

Tema importante è stato la valorizzazione dei prodotti agricoli, prodotti dalla cooperativa, per un consumo locale a km zero ed a una eventuale commercializzazione fuori regione.

Si è anche parlato delle misure deterrenti da intraprendere per il controllo del territorio, videosorveglianza, atto a scoraggiare l’utilizzo degli incendi come mezzo di smaltimento di sterpaglie e residui delle lavorazioni nei terreni limitrofi a quelli della cooperativa.

Fernanda Gigliotti

“Il giorno 3 del mese di giugno dell’anno 2018 il candidato a sindaco Avv. Fernanda Gigliotti insieme ad alcuni candidati della sua lista e ad una delegazione di rappresentanti del suo gruppo politico (“Il paese che vogliamo”) hanno incontrato La cooperativa agricola “Le macchie” per discutere le principali problematiche che affliggono la zona in cui ha sede la suddetta cooperativa e, soprattutto, per proporre iniziative e azioni concrete a difesa del territorio in questione, della tutela dei finissimi prodotti agricoli e della valorizzazione delle risorse umane noceresi che da anni lavorano le terre delle Cooperativa.

Nello specifico, il candidato a sindaco – nell’ambito del confronto con il presidente della Cooperativa Giuseppe Ruperto e con i soci presenti all’incontro – ha pubblicamente affermato che la priorità essenziale cui la nuova amministrazione si dovrà fare carico è rappresentata dall’obbligo di agire – in forza del vigente obbligo di legge - sulla pulizia dei canali di scolo e dei fossi di drenaggio comunali, in cui confluiscono ammassi di fogliame e di detriti di vario genere e natura che ostruiscono il normale fluire dell’acqua. Oltre alla pulizia e alla manutenzione dei canali di scolo è necessario favorire lo sbocco di questi canali a mare, al fine di evitare così straripamenti dell’acqua nei terreni coltivati.

Fatta la premessa di questa priorità (che rappresenta l’azione fondamentale per garantire l’agibilità del territorio in questione), si elencano i punti discussi e gli impegni presi:

Impegno a valorizzare i prodotti agricoli del nostro territorio con la creazione e l’implementazione delle DE.CO. (cioè il Marchio comunale che certifica la provenienza di un prodotto specifico avente caratteristiche peculiari) e con l’avvio di tutte le azioni per favorire la coltivazione di prodotti BIO (in alcune aree) al fine di promuovere e rilanciare i nostri prodotti agricoli (oltre alla cipolla rossa, si pensi alle patate di Istia, ai “fasuali ciuati ianchi”, ai “fasuali monachiaddi”, al “vusciularu”).

Valorizzazione e impegno per favorire e privilegiare (nelle attività di supporto alla comunità) i lavoratori noceresi per la manutenzione del verde pubblico e privato;

Impegno a difesa dell’erosione costiera con ogni mezzo e azione (intercettando a tal proposito finanziamenti regionali, nazionali ed europei) al fine di scongiurare e prevenire eventi disastrosi come l’ultima mareggiata (che, come tutti sappiamo, ha provocato ingenti danni ai campi, alle abitazioni e ai veicoli) e di limitare al massimo i danni;

Impegno – al fine di prevenire atti vandalici, incendi, inquinamento, furti o altre incursioni – a progettare un sistema condiviso di videosorveglianza nelle aree di pertinenza della Cooperativa Le Macchie per la difesa del territorio;

Impegno alla difesa del territorio tramite il divieto di utilizzo di diserbanti all’interno della nostra area;

Favorire l’apertura di punti vendita dei prodotti agricoli (in luoghi che saranno individuati insieme alla Cooperativa); promuovere sagre e mercatini settimanali dei prodotti locali, incrementare collaborazioni tra Cooperativa e ristoratori e filiere alimentari.

Inoltre, proprio come ha dimostrato questo incontro, il candidato a sindaco Fernanda Gigliotti sottolinea l’importanza del confronto e dell’ascolto delle persone e dei cittadini al fine di individuare le reali problematiche del territorio e della comunità per pensare insieme alle soluzioni e ai progetti più efficaci. A tal proposito si ritiene, dunque, fondamentale favorire, in virtù di un processo di partecipazione democratica alla vita sociale del nostro paese, incontri e campagne di ascolto con i soci della cooperativa ma anche con i cittadini, le imprese, i privati, gli artigiani, gli artisti, gli agricoltori e gli allevatori di Nocera Terinese.

Massimo Pandolfo

Il gruppo politico "Unità Popolare Nocerese", rappresentato dal candidato a sindaco Massimo Pandolfo, il 2 giugno ha incontrato alcuni soci della cooperativa agricola "Le Macchie", guidata dal presidente Giuseppe Ruperto. Nel corso dell'incontro, sono stati affrontati alcune tematiche poste dal Presidente Ruperto. In particolare si è parlato della pulizia dei fossi di proprietà comunale, che durante l'inverno, con le piogge, provocano, se non puliti, gravi danni alle culture. Inoltre si è parlato di valorizzare i prodotti agricoli locali, di sagre e fiere, si è affrontato il problema dell'erosione costiera, del verde pubblico e della possibilità di creare lavoro. Su queste tematiche, il candidato a Sindaco, Massimo Pandolfo ha dato la sua piena disponibilità ad affrontare, in caso di vittoria, unitamente ai rappresentanti della cooperativa tali problematiche.

Pubblicato in Lamezia Terme

Stamattina si è insediato il Commissario Dott. Aldo Calandriello nominato dal Prefetto Latella.
Ho consegnato chiavi e documenti in mio possesso di proprietà dell'Ente e ho prelevato le copie degli atti amministrativi da me posti in essere.

 

 

Ho momentaneamente lasciato nella disponibilità del commissario i miei mobili che preleverò non appena si sarà organizzato.

Nei prossimi giorni faremo il passaggio della cassa presso la tesoreria comunale e poi ognuno riprenderà la propria strada.

Intanto Nocera con i suoi 4700 abitanti e il suo territorio di 48 kmq, galleggerà sui:

  1. mutui già sottoscritti al 31.12.2015 per 15 milioni di euro,
  2. Fabbisogno di dissesto al 31.12.2015 per 22 milioni di euro,
  3. Contenzioso legale al 31.12.2015 per 7 milioni di euro.
  4. Praticamente un debito medio procapite di 10 mila euro e un debito per densità di kmq. di 916.000 euro.
  5. Ma di questo nessuno pare interessarsene né preoccuparsene.

In questo idilliaco quadro, invece, la preoccupazione di alcuni grandi strateghi e salvatori del bene comune, è postare su fb:

  1. un video girato da una solerte e infedele dipendente comunale in cui si insinua che la sottoscritta abbia sottratto documenti comunali,
  2. decine di post nei quali si grida allo scandalo perché avrei tolto l'amicizia su Fb a Rino, Vincenzo, Franco, Memè e Rosella and C.

Ebbene si, lo #ConFesso:

-ho sottratto carte perché soldi, purtroppo, nessuno me ne ha fatto trovare;
- ho cancellato dai miei contatti fb coloro che hanno dimostrato in questa fase di non essere miei amici.
Loro mi hanno cacciato da sindaco della mia città e sarà mica peccato mortale se io li ho cacciati dal mio profilo facebook?

Che dite?

Ho fatto bene o pensate che debba chiedere scusa a PasquaRino anche di questo?

Del resto se non sei mio amico nella vita reale non vedo come puoi esserlo in quella virtuale.
E se non se più mio amico perché hai tradito un patto elettorale sottoscritto con la cittadinanza, non puoi nemmeno essere mio avversario o nemico, perché vi è dignità anche nel rispetto delle differenze e delle contrapposizioni.

Chi ha ucciso la speranza di un paese che stava rinascendo dalle sue ceneri, invece, non merita nemmeno di essermi nemico, non merita nulla, non merita cenno di saluto. NON MERITA.

A tutti coloro che continuano a parlare male di me prego, fate pure, non mi offendete affatto: ogni vostro insulto è un punto a mio favore nella società delle persone per bene.

Come dire: con quella bocca potete davvero dire tutto ciò che volete, senza sorprenderci, senza sorpresa, prevedibili, ripetitivi pure nell'insulto, noiosi in bianco e nero.

Pubblicato in Basso Tirreno

Fuori dalla giunta il vicesindaco Rocca e agli assessori Candido, Vincenzo Macchione e Mastroianni.

Il primo cittadino di Nocera Terinese, Fernanda Gigliotti, annuncia la decisione di revocare le deleghe ai componenti della sua giunta, che era composta dal vicesindaco Gaspare Rocca e dagli assessori Federica Candido, Vincenzo Macchione e Rosella Mastroianni, essendo «venuti meno tutti i presupposti fondanti il rapporto fiduciario e l’accordo politico»

Poi aggiunge: «Prendo atto dalle pagine di Facebook che il vicesindaco Rocca e i consiglieri di Ripartiamo non hanno inteso accogliere il mio invito ad un chiarimento pubblico, ad un confronto franco, senza avanzare alcuna proposta alternativa diretta a superare la crisi in atto. Il messaggio chiaro e forte che inviano, invece, è che io non avrei più la loro fiducia e che non disporrei della maggioranza in consiglio.

Ricordo a tutti che è dal 6 giungo 2016 che la sottoscritta non ha la maggioranza né in giunta e né in consiglio, perché è il vicesindaco Rocca che la detiene da sempre, tanto da essere stato a lungo capogruppo di tutti i consiglieri di maggioranza almeno fino a quando, contro il volere di tutti, ha inteso costituire il gruppo autonomo di Ripartiamo. E in quanto detentore della maggioranza in giunta e in consiglio, tutti gli atti amministrativi da me assunti e portati avanti, sono stati concordati, discussi, approvati e condivisi con la maggioranza di Rino Rocca, anche se oggi dice di averli approvati a sua insaputa.

È palese, quindi, che nessuna problematica amministrativa o alcuna violazione del patto elettorale – sostiene il primo cittadino – è la causa di tale crisi le cui ragioni, giorno dopo giorno, appaiono essere sempre più di altra natura, quasi confinate a questioni marginali, a fatti che non interessano il bene comune, a futili motivi, a permalosità, ad equivoci.

Insomma alibi e scuse per sostenere e portare avanti, da molti mesi ormai, il tentativo di logorarmi e di indurmi alle dimissioni, che non intendo rassegnare perché sarebbe un atto di codardia e di irresponsabilità verso Nocera che verrebbe, per colpa mia, sottoposta irrimediabilmente ad un nuovo lungo periodo di commissariamento, mentre Nocera ha bisogno di serenità, stabilità e sicurezza.

D'altro canto trovo irrispettoso verso il paese e inutile a fini del superamento della crisi presentarmi davanti alla cittadinanza con un altro comizio, stavolta il mio contro Rino Rocca, perché pur potendolo fare - e molti vorrebbero vedere il sangue scorrere - ritengo sia sbagliato farlo in assenza di dibattito, almeno per ora.

E tuttavia, pur essendo mio preciso impegno continuare a lavorare per scongiurare in ogni modo l’ennesima fine anticipata della consiliatura, non posso, tuttavia, non prendere atto che Rino Rocca, nonostante la sfiducia espressa nei confronti, non abbia ancora doverosamente restituito la delega di vicesindaco che,  com’è a sua conoscenza, fonda le sue ragioni, oltre che in un patto elettorale, anche e soprattutto  nella fiducia totale.

E se per lui è indifferente restare il vicesindaco di un sindaco sfiduciato, per me non è accettabile avere come mio vicario una persona della quale non posso più fidarmi».

E conclude «Per tale motivo ritengo ormai necessario formalizzare la crisi attraverso l’azzeramento della giunta, assumendomi l’onere, ancora una volta, di mettere in campo nei prossimi giorni ogni iniziativa utile a scongiurare un altro commissariamento del nostro comune».

Ecco la dura nota postata da  Rino Rocca:

“Caro Sindaco, vista l'insistenza con la quale, insieme al gruppo che ti sostiene, "Il paese che vogliamo", continui a chiedere un confronto pubblico per chiarire le divergenze e riscrivere un nuovo patto politico (davvero non capiamo come un faccia a faccia pubblico possa servire a dirimere questioni così profonde e irreparabili), riteniamo opportuno rispondere, con estrema chiarezza, all'invito.

Premesso che nella vostra replica alla nostra uscita pubblica (e prima al nostro manifesto) non è stato affrontato un solo punto da noi contestato; premesso, ancora, che nel redigere il manifesto i tuoi appassionati supporter del "Paese che vogliamo" si sono limitati all'insulto a tratti surreale ma soprattutto senza costrutto e senza minimamente entrare nel merito dei fatti;

premesso, ancora, che di confronti ne abbiamo avuti tanti, troppi, e sono solo serviti, purtroppo, ad allungare un'inutile agonia (e di questo ne porti la responsabilità Tu e i tuoi principali supporter), riteniamo doveroso informare i cittadini che mentre chiedevate un confronto per chiarire e rilanciare, tentando di apparire responsabili, accadeva questo:

1, al Vicesindaco, su Tuo ordine, veniva vietato di accedere all'ufficio Protocollo (per la seconda volta) con un abuso di potere mai visto prima (abuso al quale il Vicesindaco non è sottostato);

2, venivamo a scoprire, carte alla mano, che la Sorical, già molti giorni fa, aveva risposto alle controproposte del Vicesindaco ma la risposta, pur a tua conoscenza, non ci era stata volutamente comunicata (forse perché, dopo la bocciatura della convenzione da parte del nostro gruppo, la stessa Sorical aveva accettato alcune nostre proposte a vantaggio dei cittadini?);

3, venivamo a scoprire, soprattutto, che la lettera con la quale il responsabile dell'Area tecnica, su Tuo ordine, ha revocato la pubblicazione delle determine relative agli incarichi (a zero spesa per il Comune) dei progetti inseriti nella graduatoria Rendis della Regione Calabria, era stata protocollata per l'invio alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti (e non capiamo sulla base di cosa se non quella, inutile, di intimidirci).

Tutto ciò accadeva mentre pubblicamente Tu e "Il Paese che vogliamo", tentando di ingannare la buona fede dei noceresi, ci invitavate ad un confronto pubblico per chiarire e rilanciare l'azione politica e amministrativa (confronto che sarebbe finito, inevitabilmente, per creare ancora più tensione e divisione nella popolazione).

Ecco, caro Sindaco, queste, insieme, naturalmente, a tutto ciò che abbiamo pubblicamente affermato pochi giorni fa di fronte ai cittadini e messo nero su bianco sul nostro manifesto (senza che nulla cambiasse), sono le ragioni per la quali noi del gruppo "Ripartiamo", diciamo "no" al tuo ingannevole invito a voler rilanciare il nostro progetto.

Riteniamo che le condizioni per continuare questa esperienza amministrativa, che si è allontanata dal rispetto delle regole non solo di quelle, non ci siano più; riteniamo che, per il bene della comunità, e nell'interesse esclusivo dei noceresi, occorra mettere la parola "fine" agli inganni, ai colpi bassi e alle pugnalate alla schiena; riteniamo, infine, che la fiducia dei consiglieri comunali del gruppo "Ripartiamo" nei Tuoi confronti sia completamente evaporata.

Ragion per cui annunciamo a Te, al tuo gruppo ma, soprattutto, alla nostra comunità, che, per quanto ci riguarda, non disponi più di una maggioranza e non hai più il nostro appoggio in seno al Consiglio comunale.

Siamo caduti una volta, a testa alta, per non sottostare a nessuno; poniamo fine a questa esperienza politica, ancora a testa alta, per lo stesso motivo.

I Consiglieri comunali del gruppo "Ripartiamo"

Pubblicato in Basso Tirreno

Domani venerdì 19 gennaio alle ore 17, presso il ristorante Maris, i consiglieri comunali del gruppo "Ripartiamo" Rino Rocca, Emanuele Mancini, Rosella Mastroianni, Vincenzo Macchione e Franco Pontieri incontreranno i cittadini per comunicazioni politico-amministrative.

Il tam tam ha partecipato che l’incontro sarebbe stato finalizzato ad esautorare la sindaca Fernanda Gigliotti e quindi andare a nuove elezioni.

Ma la Gigliotti sembra non starci ed il 15 gennaio 2018 ha inviato la seguente nota al Vice Sindaco Gaspare Rocca, agli Assessori Vincenzo Macchione, Rosella Mastroianni ed ai Consiglieri Franco Pontieri ed Emanuele Mancini .

“Dopo mesi di silenzio il 13 gennaio 2018 ho tenuto nella sala del Consiglio Comunale un incontro pubblico al quale Vi avevo invitato a relazionare sulla attività amministrativa svolta.

Nel prendere atto della Vostra assenza, sospendendo ogni mia decisione, Vi ho pubblicamente invitato ad un ennesimo slancio di responsabilità e ad un chiarimento, possibilmente pubblico, sulle difficoltà amministrative in atto.

Apprendo con piacere, quindi, che avete a tal fine convocato per venerdì 19 gennaio un incontro con la cittadinanza.

La gravità del momento impone a ognuno di noi uno sforzo di partecipazione tra tutti coloro che hanno voluto e sostenuto questa maggioranza.

Ed è per questo che mi appello agli organizzatori di favorire la presenza di tutti i consiglieri di maggioranza e, in maniera trasparente e pubblica, consentire un confronto civile sulle reali possibilità di dare un lungo respiro e tranquillità a questo nostro Paese che in questi mesi, malgrado le evidenti difficoltà, ha raggiunto obiettivi importanti.

Dobbiamo trovare il coraggio, la serietà e l’onestà intellettuale di incontrarci e discutere insieme dei problemi che hanno determinato questa crisi e sforzarci di trovare, ove possibile, una soluzione condivisa per il loro superamento e per il raggiungimento di tutti gli obiettivi programmatici sui quali abbiamo chiesto ed ottenuto la fiducia dei nostri cittadini.

E con questo spirito comunico che sarò presente e disponile ad intervenire e a confrontarmi.

Fernanda Gigliotti”

Si avrà una tregua?

E sarà una pace delle vespe?

E quanto durerà?

O sarà scelta una soluzione drastica e si andrà decisamente a nuove elezioni?

A domani!

Pubblicato in Basso Tirreno
Pagina 1 di 4
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy