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Una bombola del gas è esplosa nella tarda mattinata di oggi a Nocera Terinese, centro in provincia di Catanzaro.

La deflagrazione ha distrutto una pasticceria nella zona marina del paese, causando cinque feriti.

Si tratta, secondo quanto riporta l'Agi, della titolare dell'esercizio, trasportata in elicottero a Catanzaro e poi al centro grandi ustionati di Palermo, di un uomo e di altre tre donne.

Questi ultimi sono stati trasportati nell'ospedale di Lamezia Terme per le ustioni riportate.

Sul posto sono intervenuti carabinieri e vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza l'area ed avviato accertamenti sull'immobile che ospita la pasticceria.

Pubblicato in Lamezia Terme

Il presidente della Cooperativa Giuseppe Ruperto di Nocera Terinese lamenta i gravi danni dei campi allagati dalle intense piogge ed altresì dalle esondazioni del fosso Sciabica.

La zona di Nocera Terinese è una area pianeggiante che ogni volta che piove rischia di restare allagata perché mancano i fossi di scolo che da sempre sono indispensabili per garantire lo stesso accesso ai campi.

Le organizzazioni di categoria sollecitano l’attenzione dell’ente regione ai gravi danni che stanno subendo i coltivatori diretti

Peraltro i campi non sono nemmeno accessibili per via dell’acqua che ristagna.

Si impone pertanto che regione, provincia, consorzi o chiunque altri sia competente non aspetti gli allagamenti come se fossero un castigo divino ma intervengano costantemente e preventivamente per mantenere i fossi e garantire il libero e facile deflusso verso mare delle acque piovane evitando lo sversamento delle stesse nei campi e sulla strade interpoderali .

Pubblicato in Lamezia Terme

Non sappiamo se a Nocera Terinese sia la prima volta, quello che  è ben strano che l’acqua del locale acquedotto possa essersi “naturalmente” inquinata da carburante.

Eppure è successo. Ed attualmente il Sindaco di Nocera ha vietato l'uso dell'acqua potabile.

 

Gli abitanti di alcune frazioni hanno denunciato la presenza di diesel nella propria rete di distribuzione dell’acqua potabile.

 

La situazione è stata fatta presente già nella serata del 27 settembre 2016 da alcuni cittadini, i quali

hanno raccolto campioni di acqua che presentavano già all’esame olfattivo e visivo, una evidente presenza di sostanza oleosa e dal forte odore di carburante.

 

E’ probabile che il carburante, non trovandosi libero in natura, (ndr magari lo fosse) deve essere stato versato in uno dei serbatoi della cittadina Catanzarese.

 

Da qui l’opportuna ordinanza emanata stamattina dal sindaco Fernanda Gigliotti che ha vietato l’uso dell’acqua potabile a fini alimentari.

L’ordinanza è stata trasmessa al Comando Polizia Municipale, al Comando della Stazione dei Carabinieri ed alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, per opportuna conoscenza e per

quanto di rispettiva competenza.

Il fatto è di una gravità assoluta.

 

Basti pensare che l’articolo 439 codice penale “Avvelenamento di acque o di sostanze alimentari” stabilisce che “Chiunque avvelena acque destinate all’alimentazione, prima che siano attinte o distribuite per il consumo, è punito con la reclusione non inferiore a quindici anni.

Se, poi, dal fatto deriva la morte di alcuno, si applica l’ergastolo”

Viene così da chiedersi chi possa essere così pazzo da fare una cosa del genere.

Alla procura ed agli investigatori di indagare.

 

Pubblicato in Lamezia Terme

Non bastava Sergio Ruggiero con la sua interrogazione e nel silenzio totale della restante minoranza o pseudo tale, ecco la tostissima interrogazione della consigliera Concetta Veltri.

Una interrogazione diretta anche al revisore contabile per avere da una mano terza rispetto alla giunta la verità sulla contabilizzazione del debito.

La Veltri, in buona sostanza, ha avuto l’onestà di chiedere se come può facilmente supporsi il debito negato non sia mai stato iscritto in bilancio e quindi sia nei fatti un ulteriore debito nuovo che andrà a gravare sulle spalle degli incolpevoli contribuenti amanteani.

Siamo curiosi di sapere se anche il revisore di Amantea( come quello di Belmonte Calabro) risponderà con immediatezza e soprattutto cosa risponderà.

Ed eccovi la interrogazione presentata ieri 27 settembre .

Al sig Sindaco

All’assessore al Bilancio ed ai tributi

Al responsabile del Servizio Finanziario

Al Responsabile dell’Ufficio Tecnico Manutentivo

Alla Segretaria Comunale

Al revisore contabile                                                                         Del comune di Amantea

Oggetto: Interrogazione urgente a risposta scritta

Il sindaco di Nocera Terinese, avvocatessa Fernanda Gigliotti, ha preso parola durante il convegno dibattito del 16 settembre su “La risorsa mare : quale futuro?” ed ha chiarito tra l’altro che il comune di Amantea è debitore verso il comune di Nocera Terinese di circa 400 mila euro per costi relativi alla energia elettrica occorsa per il funzionamento delle ultime pompe di sollevamento della fogna di Belmonte Calabro ed Amantea.

Nella stessa occasione il sindaco Gigliotti ha chiarito che per le spese connesse all’impianto di depurazione il comune di Amantea deve a quello di Nocera terinese ben 3.156.000 euro; il comune di Belmonte Calabro deve 560.000 euro ed il comune di Falerna deve 254.000 euro.

In sostanza, quindi, il sindaco di Nocera ha smentito chi ha dichiarato che il debito del comune di Amantea fosse soltanto di 400 mila euro.

Sempre l’avvocato Gigliotti ha precisato di aver convocato una conferenza di servizio dalla quale sono emerse le riferite posizioni debitorie e di averle partecipate ai comuni debitori.

Alla luce di quanto precede chiede con risposta scritta di sapere quanto segue:

  1. Chi ha partecipato alla conferenza di servizio convocata dal sindaco di Nocera Terinese?;
  2. Le ragioni di una eventuale mancata partecipazione;
  3. Le previsioni a bilancio dei costi annuali di contribuzione da parte del comune di Amantea ai costi di gestione del depuratore consortile;
  4. Le eventuali ragioni della mancata previsione;
  5. Se la somma richiesta dal sindaco di Nocera Terinese sia iscritta nei vari bilanci relativi agli anni di riferimento per la gestione dell’impianto di depurazione;

Si chiede inoltre copia del regolamento di gestione dell’impianto di depurazione consortile, nonché l’elenco dei volumi immessi annualmente dal comune di Belmonte Calabro, dal comune di Amantea, dal comune di Falerna e dal comune di Nocera Terinese.

Si chiede infine prospetto annuale degli ultimi 6 anni con indicazione dei costi annuali dovuti dal comune di Amantea per il funzionamento dell’impianto di depurazione di Nocera Terinese e dei pagamenti annuali effettuati.

Amantea 24 settembre 2016    La Consigliera Comunale Veltri Concetta

Forse senza nemmeno volerlo e quale frutto della sua inarrestabile campagna di tutela del comune di Nocera Terinese e del mare fronteggiante il sindaco Gigliotti denuncia la esistenza di una condotta fognaria.

 

Ecco la vicenda successa.

 

Il Coordinamento #MarePulito, grazie alla collaborazione con i cittadini della costa tirrenica, sta realizzando una mappatura del territorio e sta individuando probabili e grosse criticità del nostro sistema depurativo.

Continua la Gigliotti:” Quella che vedete è una condotta fognaria sottomarina posta a Nord del Comune di Nocera Terinese, individuata grazie ad una segnalazione di un nostro concittadino e fotografata nel corso di una immersione subacquea di ieri mattina dal bravo Antonello Mercuri”.

Null’altro sulla localizzazione della condotta tranne quel misero  “posta a Nord del Comune di Nocera Terinese”.

 

Ci chiediamo, cosa avrà voluto significare, fprse che la condotta è nel territorio di Nocera ma dal lato nord o piuttosto che la condotta è proprio a nord di tutto il territorio nocerese, al confine con la frazione del Comune di Amantea, Campora San Giovanni?

Perché nel primo caso dovrà essere lei stessa, quale sindaco di Nocera Terinese, a trovare chi abbia realizzato l’opera ed a cosa serva o sia servita.

Invece nel secondo caso, essendo il territorio di Nocera Terinese confinante a nord con quello di Amantea all’altezza del Torbido , la condotta sarebbe nel territorio di Amantea. Ed in questo caso dovrebbe essere il comune di Amantea ad indagare e capire.

Continua il sindaco Gigliotti :”La condotta non era attiva, ma occorrerebbe capire se lo è negli altri giorni dell’anno”.

In teoria secondo queste affermazioni potrebbero essere semplici tubi gettati a mare ma di alcuna funzione.

Quello che sorprende è la affermazione finale che “ informato la capitaneria di porto di Vibo Valentia e pare che la competenza non sia la loro”.

 

Beh, certo la competenza alla autorizzazione è della regione ai sensi del dlgs 152/2006 mas se davvero la Capitaneria non ha conoscenza di una condotta sottomarina che tipo di controllo esercita sul mare?

La conclusione del sindaco Gigliotti che conclude :” Mi chiedo: quante di queste condotte sottomarine sono presenti nella nostra costa? A mano a mano le troveremo tutte e cercheremo di capire quali sono attive, da chi sono state posizionate e quando” ci conforta .

 

Pubblicato in Campora San Giovanni

Il comune di Nocera Terinese è in dissesto.

 

La d.ssa Teresa Colacione è stata nominata Commissario Straordinario di Liquidazione ed in data 26 agosto ha emanato apposito invito a presentare entro 60 giorni dalla stessa data apposita istanza di ammissione alla massa passiva.

 

La domanda in carta libera, corredata da idonea documentazione dovrà contenere le generalità del creditore, l’importo del debito dell’ente, distinto per capitale ed interessi; l’oggetto del debito; l’epoca in cui il debito è sorto; titolo che comprova il credito; le eventuali cause di prelazione; gli eventuali atti interruttivi della prescrizione.

 

Il modello di domanda è rinvenibile nell’albo pretorio del comune di Nocera Terinese.

Pubblicato in Lamezia Terme

Carissimi cittadini,

Mercoledì scorso per volontà e impegno della Presidenza della Giunta Regionale Calabrese e dell'assessore all'ambiente Antonella Rizzo, il nostro territorio é stato sottoposto ad un'attenta verifica da parte di geologi, biologi e tecnici dell'osservatorio regionale sulla biodiversità. E avremo modo di informarvi dei risultati nei prossimi mesi.

Nel corso del sopralluogo, che ci ha impegnato dalla foce del Savuto fino al Monte Mancuso, passando da Terina e risalendo per il fiume grande, sono emersi tanti meravigliosi angoli di bellezza da valorizzare, ma anche tante criticità, illegalità e troppi luoghi sottratti all'uso collettivo e destinati all'utilità dei privati o all'uso sconsiderato e non controllato di imprese esecutrici delle manutenzioni ordinarie e straordinarie sulla Ss18, lungo la ferrovia, sotto i ponti dell'autostrada.

Per non parlare delle discariche di rifiuti, anche di tipo speciale e pericoloso, sparse sul territorio e lungo gli alvei fluviali alimentate da cittadini, residenti, passanti, imprese edilizie ecc.ecc.

Posso affermare senza margine alcuno di dubbio che c'è una terra di nessuno sottratta ad ogni controllo, ad ogni tutela, ad ogni riscatto e deve essere forte il nostro impegno di restituire il territorio del Savuto e dei suoi affluenti, alla fruibilità collettiva dei giovani sportivi, degli escursionisti, delle famiglie in gita, del paesaggio, dei luoghi della nostra memoria.

Con amarezza e dolore aggiungo (senza con questo marcare alcuna marcia indietro rispetto all'ordinanza di divieto di contrattazione delle prestazioni sessuali lungo la SS18), che in tutto questo caotico libero arbitrio costiero, stradale, ferroviario e fluviale, le giovani donne extracomunitarie rappresentano la parte più sana e meno illegale di ciò che le circonda. Ciò mi induce a pensare che la loro presenza proprio all'altezza della foce del Savuto, serva non solo e non del tutto al business del sesso, ma piuttosto a disincentivare l'attrattività di questo luogo, rendendolo marginale e borderline, tanto da diventare un non luogo "tranquillo" e "utile" allo svolgimento di altre e ben più pericolose attività illecite. Ecco perché   dobbiamo riappropriarci e godere di tutto il nostro territorio per riscattarlo dall'abbandono e per impedire che diventi terra di nessuno. Nelle prossime settimane   decideremo come e quando muoverci per una nuova "occupazione delle Macchie", una nuova rivoluzione sociale che avrá per oggetto la restituzione della bellezza e della legalità a quelle marine che nel secolo scorso, prima vennero bonificate e liberate dalla malaria e poi assegnate alle famiglie indigenti noceresi, affinché avessero un pezzo di terra da cui ricavare sostentamento alimentare.

A mano a mano faremo anche questo. Buon ferragosto a tutti.

Nocera Terinese, agosto 2016 Fernanda Gigliotti

Pubblicato in Lamezia Terme

Fernanda Gigliotti , sindaco, da poco, del comune di Nocera Terinese, con la sensibilità e la fattività tipica delle donne( od almeno di alcune donne)sembra faccia sul serio.

 

Parliamo dello di svolgimento della attività politica.

Lo aveva promesso e lo ha fatto.

Ed i primi giorni del suo mandato aiutata dalla comunità nocerese ( in particolare donne) ha raccolto e portato in discarica 3 compattatori di spazzatura e n. 6 camion di sfalciato e di residuo di potatura.

 

E non basta ha anche messo a dimora oltre duecento piantine di vario genere.

Ed infine ha collocato i bidoni della spazzatura sulla spiaggia.

E nei giorni successivi ha cominciato la raccolta differenziata.

 

Obiettivo dichiarato ,armati di buona volontà ed animati da spirito costruttivo, è quello di consegnare ai cittadini, ai turisti ed a tutti gli imprenditori sani, un nuovo modello di economia turistica e una nuova prospettiva di lungomare.

Non manca di simpatia il sindaco Gigliotti quando augura buongiorno a tutti, soprattutto ai nemici .

In bocca al lupo sindaco.

Pubblicato in Basso Tirreno

Correva la prima metà degli anni 40 quando, in varie riprese, gruppi di contadini noceresi occuparono i terreni incolti dei "De Luca di Lizzano di Amantea".

 

Una occupazione che durò per quasi 65 anni fino al 2008 quando, con sentenza 6891/708 del 13 febbraio, venne disposto il rientro in possesso dei terreni da parte degli eredi De Luca.

 

Ma l’ufficiale giudiziario agli inizi del 2009 sospese l’iter della esecuzione della richiesta degli eredi di entrare in possesso dei terreni di località Macchie, stante una serie di evidenze giudiziarie in corso, che avrebbero potuto inficiare l’esito della procedura.

 

Ma ora, in data 30 05 2016 gli eredi De Luca Di Lizzano assistiti della Confagricoltura e la cooperativa “Le Macchie” assistita della Coldiretti hanno raggiunto un accordo per i prossimi anni.

Si è così ristabilito, anzi consolidato un rapporto di fiducia reciproco tra i proprietari ed i membri della cooperativa Le Macchie", coltivatori diretti che dal primo momento si sono mostrati seri e capaci ed hanno rispettato tutti gli accordi man mano raggiunti.

 

Il presidente della cooperativa Le Macchie Giuseppe Ruperto a nome di tutti i soci ringrazia gli eredi della famiglia De Luca Di Lizzano per aver dato in fitto i propri terreni ai contadini storici ed ai loro eredi nella speranza di poter ottenere buone produzioni agricole.

Il presidente della cooperativa Le Macchie Giuseppe Ruperto a nome di tutti i soci dichiara la volontà della cooperativa stessa di attivare punti di vendita a metro zero dei prodotti agricoli ottenuti nei terreni avuti in fitto ed invita gli abitanti della zona a servirsene.

 

Apposita segnaletica, inoltre, segnalerà la presenza onde anche coloro che transitano sulla SS18 possano servirsene.

Dopo oltre 70 anni si chiude una lunghissima lite giudiziaria e le parti si incanalano nell’iter ordinario dei rapporti tra proprietari ed utilizzatori.

Pubblicato in Lamezia Terme

Fernanda Gigliotti, avvocato, ha avuto la opportunità di guidare un plotone di giovani noceresi che, stanchi dei nomi storici della politica terinese , hanno deciso di cambiare.

La lista Civica - Ripartiamo Dal Paese che Vogliamo- ha avuto 1.742 (54,91%), praticamente gli stessi voti del precedente sindaco Gaspare Rocca eletto il 06 maggio 2012 con il 55,1% , poi silurato politicamente anzitempo per le dimissioni di Tonino Albi, Franco Macchione e Rosario Aragona, e che è stato fan di Fernanda Gigliotti

Contro di loro un nome storico del PD nocerese.

Parliamo di Pasquale Motta la cui Lista Civica - Unità Popolare Nocerese ha avuto 1430 voti( 45,08 %)

Una differenza di ben 312 voti.

Motta ha avuto politicamente vicino i big del PD calabrese, a cominciare dal Presidente Mario Oliverio, per finire all’assessore regionale Roccisano , ed ancora Adamo ed Enza Bruno Bossio.

Portaerei, Corazzate, incrociatori e cacciatorpediniere sono scesi in campo convinti di poter fare la differenza a favore di Motta.

Ma non è stato così.

Affatto!

Anzi corre voce che tra i giovani noceresi si dicesse “Vengano, vengano. Più ne vengono meglio noi vinciamo”

Insomma era come se si sospettasse che gli elettori non si lasciassero più incantare dalle profezie e promesse elettorali di queste falene che compaiono, per l’occasione, sui palchi elettorali e poi spariscono con le loro profezie e promesse.

E così è stato.

Pubblicato in Lamezia Terme
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