Un’altra opera di Antonello Savaglio.
Forse il suo capolavoro.
Un libro fa conoscere una storia nuova della Chiesa meridionale di età medievale e moderna dove, insieme ai santi e ai beati, convive un clero peccatore sopraffatto dalle situazioni trasgressive vietate dalla fede e con uno stile di vita turbolento e decisamente mondano.
È un passato "scomodo" ricostruito attraverso i documenti di archivio, che presenta la vicenda umana di una schiera di secolari e regolari i quali, nonostante i divieti del Concilio di Trento e i richiami all'austerità morale delle autorità diocesane, abiurarono al voto di castità per dedicarsi alla lussuria, al piacere e agli idoli della carnalità
Un libro accolto con entusiasmo dovunque sia stato presentato.
Arriva anche sul Tirreno cosentino
Sarà presentato giorno 29 luglio ore 21.00 in Fiumefreddo Bruzio in Largo Salvatore Fiume.
Conversano con l’autore Antonello Savaglio il giornalista Tonino Chiappetta, la scrittrice Rossella Cuconato e l’editore Eugenio Carratelli.
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Basso Tirreno
Venerdì 19 febbraio in largo Paolina Gervasi, con inizio alle ore 18.00, la presentazione dell’ultimo libro di Antonello Savaglio.
“Oltre il confessionale. Castità e peccato nella storia della chiesa”
Ad introdurre e moderare il giornalista del quotidiano Alessandro Chiappetta
Porgeranno i saluti il direttore dell’archivio di stato di Cosenza Giovanni battista Scalfari e l’editore di questa ultima opera di Savaglio Eugenio Carratelli della casa editrice Carratelli editore
Le relazioni saranno tenute da don Pasquale Russo, parroco e deputato di storia patria per la Calabria e la scrittrice Rosella Cucunato ordinaria di storia dell’università della Basilicata.
Le conclusioni a Vito de Filippo storico e viceministro alla sanità
Nella occasione sarà presentata una selezione di atti notarili menzionati nel libro.
Il libro fa conoscere una storia nuova della Chiesa meridionale di età medievale e moderna dove, insieme ai santi e ai beati, convive un clero peccatore sopraffatto dalle situazioni trasgressive vietate dalla fede e con uno stile di vita turbolento e decisamente mondano.
È un passato "scomodo" ricostruito attraverso i documenti di archivio, che presenta la vicenda umana di una schiera di secolari e regolari i quali, nonostante i divieti del Concilio di Trento e i richiami all'austerità morale delle autorità diocesane, abiurarono al voto di castità per dedicarsi alla lussuria, al piacere e agli idoli della carnalità.
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