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armi-e-drogaGirifalco (CZ) – Un giovane di 23 anni Francesco Migliazza già conosciuto dalle Forze dell’Ordine e avvisato orale di pubblica sicurezza è stato arrestato sabato sera dai Carabinieri della Compagnia di Girifalco.
I militari, nelle campagne intorno alla cittadina in località “Pacello” lo hanno sorpreso mentre si muoveva munito di torcia verso i resti di una autovettura abbandonata, all’interno della quale deteneva un fucile Cal.12 a canne mozze, 39 cartucce Cal.12, materiale per la pulizia dell’arma, un bilancino di precisione, 356 grammi circa di marijuana e materiale per il confezionamento dello stupefacente.
I militari fermavano il giovane mentre rovistava nell’abitacolo e perquisitolo, trovavano sulla sua persona altri involucri di plastica complessivamente contenenti 1,4 grammi di cocaina e 2 grammi di marijuana. Altri 44 grammi circa di marijuana erano poi rinvenuti in un ceppo poco distante.”

Fonte notizia

Pubblicato in Basso Tirreno

Belvedere Marittimo. 28 ott. 19 - Nella mattinata di ieri, a Belvedere Marittimo, i militari del locale Comando Stazione, a seguito di perquisizione domiciliare, hanno tratto in arresto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un operaio agricolo 43enne del luogo incensurato.

I fatti risalgono alle ore 13:00 circa quando i militari hanno fatto accesso all’interno dell’abitazione dell’uomo e, dopo minuziosa ricerca, hanno rinvenuto circa mezzo chilo di marijuana occultata all’interno di una cassapanca posta nella camera da letto.

Gli operanti, recuperato lo stupefacente, hanno effettuato controlli più accurati anche presso un casolare adibito a deposito attrezzi agricoli dove, occultato all’interno di un contenitore dell’olio, veniva rinvenuto un ulteriore chilo di marijuana.

Informata la Procura della Repubblica di Paola, coordinata dal Procuratore Dott. Pierpaolo Bruni, il 43enne è stato dichiarato in stato di arresto e tradotto presso la casa circondariale di Paola a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Pubblicato in Cetraro

I carabinieri hanno trovato droga e armi, in una contrada di Cetraro. Due cugini sono finiti in manette

Cetraro. L’arresto è avvenuto ieri, da parte dei carabinieri che hanno scoperto, oltre tre chilogrammi di marijuana e due pistole.

 

Le due persone finite in manette con l’accusa di detenzione di armi e di sostanze stupefacenti.

Sono A. S. di 40 anni e R. M. di 20 anni.

Armi e droga erano nella loro disponibilità in una contrada del centro tirrenico.

Pubblicato in Alto Tirreno

Avevamo ragione quando pochi giorni fa scrivevamo l’articolo dal titolo”Mentre gli amanteani dormono i Carabinieri vigilano”.

La riprova avantieri con l’arresto di un giovane insospettabile nella cui abitazione è stata trovata una vera e propria armeria ed altro.

Una operazione che mostra la altissima capacità investigativa dei carabinieri di Amantea, da poco guidati dal maresciallo Roberto Munafò e sotto l’attento coordinamento del capitano Giordano Tognoni della compagnia di Paola.

Chi non conosce l’Arma dei carabinieri non sa che essa è capace di operare silenziosamente, di giorno e di notte, magari rinunciando anche al riposo pur di tenere sotto vigile attenzione l’obiettivo che molto spesso la intelligente intuizione investigativa ha portato a vigilare

Magari qualcuno pensa che dietro possa esserci una soffiata, ma non è così.

Se fosse stato così si sarebbe andati a colpo sicuro.

Ed invece dietro ogni operazione, oseremmo dire ALTA OPERAZIONE, c’è non solo intuito, sagacia, ma anche impegno, fatica, abnegazione, sacrificio, senso dello Stato.

E quindi definire brillante questa operazione di polizia forse è addirittura poco.

Stamattina mentre passava una pattuglia dei CC di Amantea un amico con cui parlavamo di questa vicenda quasi, quasi scattava sugli attenti .

Segno del rispetto non solo suo che voleva significare all’arma ed al lavoro dei suoi militari.

Amici carissimi, quasi ogni mese si spara nelle scuole americane.

Questa volta la strage di alunni si è verificata in Florida in una tranquilla cittadina a nord di Miami.

Ancora una volta a  pochi mesi di distanza  ci dobbiamo occupare della violenza nelle scuole americane.

Le scuole, ormai, non sono più luoghi sicuri.

Questa volta la strage si è verificata in un Liceo (High School) molto affollato di insegnanti e di alunni nella città di Parkland di circa 31 mila abitanti.

L’autore della strage è un ex studente di 19 anni espulso dalla scuola lo scorso anno perché molto violento e pericoloso.

Aveva una passione per le armi.

Evidentemente con questo gesto ha voluto vendicare il suo allontanamento dalla scuola e saldare i suoi conti con i compagni che non l’hanno mai amato e sopportato.

Il killer è entrato nella scuola armato di pistola e di un fucile automatico.

Ha per prima cosa fatto scattare l’allarme antincendio costringendo gli alunni e gli insegnanti ad abbandonare le proprie classi e uscire allo scoperto e poi ha incominciato a sparare all’impazzata.

Poi si è allontanato, mischiandosi agli studenti fatti evacuare e in fuga.

Solo un’ora dopo è stato fermato dalla Polizia.

Le vittime accertate fino ad ora sono 17.

Non è la prima volta che in America succedono tragedie di questo genere.

Ci sono troppe armi in circolazione.

Negli Stati Uniti d’America non c’è giorno che i media si devono occupare di morti e di feriti nelle scuole e fuori.

Ormai è diventata un’abitudine.

Vi ricordate, amici, quello che è successo lo scorso ottobre a Las Vegas?

Un attempato signore di 64 anni ha sparato sulla folla con un’arma da guerra dall’Hotel Mandalay che assisteva al festival musicale “Route 91 Harvest” uccidendo 58 persone e ferendone almeno 800.

E il massacro della Columbine High School non lontano da Denver in Colorado dove due studenti si introdussero nell’edificio armati e aprirono il fuoco su compagni di scuola e insegnanti?

Nella sparatoria rimasero uccisi 12 studenti e un insegnante e feriti 24 studenti.

Ogni volta che succedono cose del genere l’America si interroga e si divide sempre in due:c’è chi denuncia la presenza di troppe armi in libera circolazione e c’è pure chi le difendono.

Quando io mi trovavo in America ero in possesso di una Colt calibro 22 che mi aveva lasciato mio padre.

La tenevo liberamente in casa e nessuno mai mi ha detto niente.

Non c’era bisogno neppure di permesso e neppure sono stato costretto a denunciare alla Polizia il possesso dell’arma.

Quando sono rientrato definitivamente in Italia l’ho regalata a mio zio Antonio Mazzuca che abitava in un paesino minerario della Pennsylvania.

Ci sono troppi giri di affari e quindi il problema delle armi resta intoccabile.

Questo nuovo massacro di San Valentino ( mi ricorda la strage di Al Capone negli anni trenta a Chicago nel Michigan) riapre con forza le polemiche sulla carenza di leggi per limitare l’accesso alle armi..

C’è da segnalare che lo Stato della Florida dove si è verificata la strage è uno degli Stati più permissivi d’America.

Se ne parla solo per pochi giorni dopo le stragi e poi tutto ritorna nella normalità.

E così noi ogni tanto dobbiamo registrare sparatorie nelle scuole, nelle case, nei villaggi, nei parcheggi, nei supermercati.

Pubblicato in Mondo

Grazie Floide e grazie Bruce

Sono i due cani antidroga che in uno scantinato di via Popilia il popolare e popoloso quartiere della città di Cosenza, hanno rinvenuto 370 grammi di eroina.

Insieme tre bilancini

 

Nell’intercapedine abusiva costruita in uno stabile condominiale sono stati ritrovati anche armi

L’accesso esterno, grande poco più di mezzo metro e di forma rettangolare, era occultato con dei bidoni di latta e altri materiali.

Ora gli agenti di polizia sono al lavoro per capire chi sia il proprietario di un vero e proprio arsenale d’assalto che è stato ritrovato in una palazzina di via Popilia,

Le armi erano perfettamente incellofanate e, secondo l’analisi degli artificieri, funzionanti.

Tra le armi trovate un kalashnikov, una mitragliatrice, un fucile di tipo “doppietta”, un revolver e tre pistole di diverso calibro.

Una di loro è una Beretta con montato un caricatore.

Da contorno 718 munizioni da calibro tarato per le armi sequestrate e un giubbotto antiproiettile leggero.

Non solo Cosenza

A Corigliano gli uomini guidati dal commissario Giuseppe Massaro hanno tratto in arresto due uomini, uno dei quali Daniele Cervino, era già noto alle forze dell’ordine.

Entrambi spacciavano droga nella cittadina ionica.

Il fermo è scattato dopo un lungo appostamento durante il quale i poliziotti hanno notato come l’abitazione usata come punto di smercio fosse particolarmente frequentata.

Fingendosi assuntori hanno provato anche loro ad acquistare la droga ma gli spacciatori carpito il pericolo hanno provato in tutti i modi a sgattaiolare agli uomini di legge.

A nulla è valsa la resistenza, in casa sono stati rinvenute nove dosi di hashish e un bilancino di precisione.

Dice il questore «Dobbiamo continuare con quest’azione di prevenzione.

Controllare la città instaurando con i cittadini un rapporto di fiducia, perché solo in questo modo riusciamo ad evitare che si possano commettere reati, soprattutto quelli gravi.

Un plauso per quest’operazione devo necessariamente rivolgerlo ai due cani, senza di loro non saremmo mai arrivati a trovare il nascondiglio e deposito delle armi».

Pubblicato in Cosenza

La Guardia di finanza di Cosenza ha scoperto nel comune di Paola un vero e proprio arsenale composto quattro pistole di cui tre di grosso calibro con matricola abrasa, tre fucili semiautomatici calibro 12, più di cento munizioni di vario tipo e due balestre.

 

A seguito di attività investigative e di controllo del territorio è stato individuato un casolare, apparentemente abbandonato, presumibilmente utilizzato per la coltivazione illegale di canapa indiana.

La destinazione dell’area allo svolgimento di attività illecite è stata confermata da appostamenti che si sono conclusi con una perquisizione del casolare e dei terreni circostanti.

Nel corso della perquisizione, nelle immediate adiacenze del fabbricato, è stata individuata una piantagione di “marijuana”, composta da otto piante di circa 2 metri di altezza, occultata tra piante di ortaggi.

 

Rilevata la coltivazione illegale di piante di cannabis le fiamme gialle hanno perquisito il casolare al fine a rilevare ogni elemento utile ad identificare i responsabili.

Le ricerche sono state effettuate all’interno di quello che sembrava un rifugio per agricoltori in disuso e nei terreni circostanti.

All’interno del casolare, occultate sotto la pavimentazione, sono state scoperte due pistole a tamburo marca “Olympic 38” prive di matricola in quanto originariamente a “salve” e poi modificate, una pistola semiautomatica completa di un caricatore, un fusto di doppietta – calibro 12, un fucile calibro 12 con matricola abrasa, modello “Predator”, un fucile calibro 12 a canne mozze con matricola abrasa, due balestre di cui una a pistola, una pistola aria compressa marca “condor” modificata per l’utilizzo di cartucce calibro 9 X 21, oltre a 108 cartucce di vario calibro.

 

Tutte le armi erano perfettamente funzionanti e pronte all’uso, con il “colpo in canna”.

All’esito delle ricerche sono stati individuati e sequestrati anche 300 grammi di sostanza stupefacente, tra panetti di hashish e marijuana essiccata già confezionata e pronta per essere messa in commercio.

La Procura della Repubblica di Paola ha disposto ulteriori indagini al fine di individuare i soggetti responsabili, che rischiano pene fino a venti anni di carcere.

Pubblicato in Paola

La zona è impervia e posta al confine tra Diamante e Buonvicino.

Nascoste tra piante di vite circa 300 piante di marijuana dell’altezza media di 1.80 metri.

Le piante erano irrigabili

La marijuana era pronta ad essere raccolta e proprio per questo motivo i Carabinieri di Scalea , coordinati dal capitano Alberto Pinto, hanno chiesto l’intervento dei Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria .

Questi, giunti sul posto si sono appostati nel bosco effettuando un prolungato servizio di osservazione.

Ed ecco che nella mattinata del 29 settembre giungono sul posto 3 persone già note alle forze dell'ordine, di cui due originari di Paola e uno di Diamante,che si erano accinte ad effettuare la raccolta che avrebbe permesso un illecito profitto di circa 500mila euro.

Immediato l’arresto al quale hanno fatto seguito perquisizioni domiciliari poste in essere a carico degli arrestati.

Sorprendenti i rinvenimenti tra cui dosi di sostanza stupefacente già confezionata e materiale per la coltivazione dello stupefacente

Ma la cosa più sorprendente è stato il rinvenimento, all’interno di un’officina, di un vero e proprio arsenale:

-cinque pistole, di cui una con matricola abrasa, serbatoio pieno e colpo in canna, pronta per essere utilizzata,

-un fucile a canne mozze, circa 400 munizioni, e

-tre chilogrammi circa di esplosivo.

Rinvenuti anche alcuni ordigni esplosivi artigianali, utilizzati generalmente per porre in essere atti intimidatori a scopo estorsivo, messi in sicurezza l’esplosivo dagli artificieri-antisabotaggio del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Cosenza.

Ed ecco gli arrestati

Gli arrestati:

Valentino Palermo, 25 anni, di Paola

Angelo Chianello, 48 anni, di Paola;

Giuseppe Belletto, 49 anni di Diamante

Pubblicato in Alto Tirreno

Lamezia Terme. Viaggiavano in auto con armi e munizioni. Gianpaolo Varone, di 23 anni, di Limbadi, e Alessandro Ciancio (32), di Costigliole d'Asti, entrambi con precedenti, sono stati arrestati dalla Polizia con l'accusa di porto e detenzione di armi.

I due sono stati sorpresi dalla Polizia a Lamezia Terme sull'A3. Durante una perquisizione sulla vettura sono state trovate le pistole nascoste una sotto la tappezzeria e le altre due nella presa d'aria del vano motore.

Dopo una prima perquisizione Varone e Ciancio, assieme all'auto sulla quale stavano viaggiando in direzione sud, sono stati condotti a Gioia Tauro dalla Polstrada e da personale del Commissariato di quella città e della squadra mobile di Reggio Calabria.

L'attività è stata condotta nel contesto degli interventi mirati al contrasto del fenomeno delle rapine in autostrada. Le tre pistole, di cui due clandestine, calibro 9X21 e un revolver calibro 44, risultata rubata, sono state trovate nell'ambito di un controllo più accurato della vettura.

Successivamente, a casa di Varone a Limbadi, sono state trovate due cartucce per Kalashnikov (munizionamento da guerra).

Analogo controllo, ma con esito negativo, è stato fatto nell'abitazione di Ciancio a Costigliole d'Asti.

Pubblicato in Lamezia Terme
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