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Se fai tre figli avrai la terra gratis di Francesco Gagliardi

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Amici, il Governo sta per approvare alcune riforme che dovrebbero cambiare, secondo il M5S e la Lega, la vita di alcune famiglie italiane se decidessero di fare il terzo figlio.

Nell’ultima bozza di Bilancio circolata ieri, oltre alla conferma del reddito di cittadinanza e alla flat tax, è spuntata, a sorpresa, la cessione di terre da coltivare alle famiglie che decidessero di fare il terzo figlio tra il prossimo anno e il 2020.

Una misura adottata per favorire lo sviluppo socioeconomico delle aree rurali e la crescita demografica attraverso il sostegno alle famiglie.

Quali sarebbero i terreni da dare alle famiglie?

Quei terreni di proprietà dello Stato e quei terreni in stato di abbandono specialmente nelle Regioni del Sud.

Saranno concessi gratuitamente per un periodo non inferiore a 20 anni.

Ma c’è di più. Per i nuclei familiari è prevista anche una agevolazione per l’acquisto della prima casa nelle vicinanze dei terreni eventualmente assegnati, ossia mutui per 200 mila euro per la durata di 20 anni a tasso zero.

Terreni incolti da diversi anni e terreni abbandonati nei nostri paesi ce ne sono tantissimi e sarebbe davvero bella cosa se ci fossero famiglie disponibili a ritornare nei campi, a seminare come si faceva una volta grano e granturco, a coltivare patate, fagioli, melanzane, pomodori, cavoli e i vigneti, i ficheti, gli uliveti della Variante, di Cannavina, di Camoli, di Colongi, di Gallo, di Sant’Elia, etc.

I nostri vini erano rinomati e i nostri fichi erano richiesti da Marano e Colavolpe.

Non molto tempo addietro le numerose famiglie calabresi abitavano nelle turre di campagna e vivevano soltanto di agricoltura e le terre erano fiorenti.

Poi, vuoi per la scarsa natalità, per il calo dei matrimoni, per l’invecchiamento della popolazione, per l’emigrazione dei giovani in cerca di fortuna all’estero, i terreni sono stati abbandonati specialmente quelli collinari e al posto dei rigogliosi vigneti, ficheti, uliveti ci sono cresciute spine e calavruni.

Ora il Governo si è accorto che in Italia, specialmente nelle Regioni del Sud, ci sono moltissimi terreni incolti e abbandonati e che la popolazione di anno in anno sta decrescendo.

E allora per incrementare la demografia darà la terra gratis a chi ne farà richiesta ma alle famiglie con almeno tre figli a carico.

Le terre ci sono, purtroppo. Mancano, però, le famiglie con tre figli.

Dove sono le famiglie oggi disposte ad avere un terzo figlio se a malapena riescono a sbarcare il lunario con uno o due figli a carico?

E dove sono le famiglie che desiderano ritornare alla terra?

I giovani hanno lasciato la loro terra e non sono più disposti, facendo enormi sacrifici, a ritornare alle origini.

Non dovevano partire. Non li dovevamo fare partire. Purtroppo sono partiti.

E ogni anno 16 mila giovani calabresi vanno via, partono. Lasciano casa e famiglia alla ricerca di opportunità che qui non trovano e forse di una vita migliore.

Altri giovani sono rimasti, studiano, si laureano. E poi?

Alla fine, come hanno fatto i loro coetanei, partono anche loro e non hanno nessuna voglia di ritornare.

Ma ritorniamo alle reali intenzioni del Governo adottate per la crescita demografica attraverso il sostegno alle famiglie.

Mi è venuto alla mente un famoso slogan di Benito Mussolini:- Un popolo ascende in quanto sia numeroso -.

Per questo motivo il fascismo ha incoraggiato in tutti i modi l’aumento della popolazione tassando i celibi e premiando chi faceva figli. E così istituì i premi di natalità.

Molte famiglie del mio paese beneficiarono di questi premi.

E ora, a distanza di 90 anni, essendo l’Italia in fase di decrescenza demografica, oltre che di crisi economica, il Governo in carica tenta di rivisitare il premio di natalità di Mussoliniano memoria con dei provvedimenti che non porteranno nessun beneficio perché non ci sono in Italia coppie che vogliono più figli.

Redazione TirrenoNews

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