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808 rescue swimmerLA RICHIESTA DI SOCCORSO, DA PARTE DI UN MOTOPESCA, È ARRIVATA VIA RADIO, SUL CANALE VHF 16, ALLA SALA OPERATIVA DELLA GUARDIA COSTIERA DI VIBO.

IL COMANDANTE DELL’UNITÀ NAVALE IMPEGNATA IN UNA BATTUTA DI PESCA HA RICHIESTO ASSISTENZA MEDICA PER UN MARITTIMO CHE SI È INFORTUNATO UNA SPALLA, A SEGUITO DI UNA CADUTA A BORDO.

IMMEDIATA L’USCITA IN MARE DELLA MOTOVEDETTA CP 808 DELLA CAPITANERIA DI PORTO DI VIBO VALENTIA MARINA CHE DOPO CIRCA 15 MINUTI HA RAGGIUNTO IL MOTOPESCA ED EFFETTUATO LA MANOVRA DI AFFIANCAMENTO, PROCEDENDO, QUINDI, AL TRASBORDO DELL’INFORTUNATO PER FARE ROTTA, ALLA MASSIMA VELOCITÀ, VERSO IL PORTO DI VIBO.

NEL CONTEMPO LA SALA OPERATIVA DELLA GUARDIA COSTIERA HA CONTATTATO IL SERVIZIO 118, CHE HA DISPOSTO L’INVIO IN PORTO DI UN’AUTOAMBULANZA.

IN POCO MENO DI MEZZ’ORA DALLA RICHIESTA DI ASSISTENZA IL MARITTIMO INFORTUNATO È STATO AFFIDATO AL PERSONALE DEL 118, CHE LO HA TRASFERITO PRESSO IL NOSOCOMIO DI VIBO PER LE SUCCESSIVE CURE DEL CASO.

UN’ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DI SINERGIA TRA GUARDIA COSTIERA E SERVIZIO 118, CHE IN POCHISSIMI MINUTI HANNO PORTATO ASSISTENZA AL MARITTIMO INFORTUNATO.

LA “MEDEVAC” – COSÌ SI DEFINISCE IN CAMPO MARITTIMO UNA EVAQUAZIONE MEDICA DA UNA NAVE AD UN’UNITÀ DI SOCCORSO – È STATA ESEGUITA CON TEMPESTIVITÀ E PROFESSIONALITÀ DAI GUARDACOSTE IMBARCATI SULLA VELOCE MOTOVEDETTA SAR CP 808, PRONTA A MUOVERE DAL PORTO DI VIBO IN MENO DI DIECI MINUTI - 24 ORE SU 24 -, CON IL COORDINAMENTO E LA DIREZIONE DELLA SALA OPERATIVA DELLA CAPITANERIA DI PORTO DI VIBO, ANCH’ESSA OPERANTE H24 PER TUTTO L’ARCO DELL’ANNO.

Comunicato guardia costiera .

Pubblicato in Calabria

Alla faccia della tempestività!
Il presidente della commissione di Controllo e garanzia Giuseppe Mazzuca si accorge solo un anno dopo di un atto illegittimo
Dice Mazzuca : «La nomina – afferma l'interessato – è avvenuta in spregio a ogni normativa e criterio di trasparenza, e in contrasto con la legge attualmente vigente».
La vicenda è relativa alla nomina del dr Riccardo Borselli, già nominato responsabile della centrale operativa del 118 di Cosenza il 9 novembre del 2009 e con la delibera 3437 del 30 dicembre 2013, tuttora in vigore.
Peraltro prosegue Mazzuca«Nella sala operativa del 118 di Cosenza, intanto continuano a verificarsi una serie di disservizi come dimostrano la lunga serie di lettere inviate ai vertici dell’Asp per denunciare il clima di tensione che si respira in centrale, la necessità di affidare ruoli di alta responsabilità a persone competenti e con diversi anni di esperienza e la drammatica carenza di personale che risulta numericamente al di sotto degli standard previsti dall’organizzazione di una centrale operativa che copre un territorio con circa 800mila potenziali utenti».
E poi di seguito: « Oltre a essere evidenti i gravissimi profili di illegittimità che viziano la delibera in questione, appare evidente che le continue forzature da parte dei vertici aziendali dell’Asp di Cosenza evidenziate negli ultimi mesi, compromettono alla radice l’idea di un sistema sanitario libero da condizionamenti, e invece nei fatti continuano a mettere il comparto sanitario sotto uno stato di costante pressione politica, mortificando le competenze e le aspirazioni di professionisti che sarebbero pienamente titolati e legittimati ad aspirare a ruoli di responsabilità».
In sostanza non solo la delibera sarebbe illegittima, ma…..
Noi non conosciamo nessuno dei due ma certamente sorprende come il presidente della commissione di Controllo e garanzia( di cui non conosciamo nemmeno le competenze) aspetti oltre un anno ed il nuovo governatore regionale( che forse sarà anche commissario) per denunciare questa illegittimità
Ci puzza. Molto. A Mazzuca una domanda: perchè non ha denunciato prima questa assunta illegittimità? Dimissioni?

 

Pubblicato in Cosenza

Una triste vicenda quella che ha visto coinvolti due uomini uno dei quali ha estratto l'arma ed ha ferito alla testa il giovane 21enne. Tanta la paura nel tratto di Piazza Commercio, mentre l'aggressore un venditore di Napoli è stato immediatamente portato nella vicina Caserma dei Carabienieri di Amantea.

Erano le 07:30 circa di stamattina quando la ancora sonnecchiante fiera di Amantea 2014 è stata scossa un grave episodio di accoltellamento conseguente ad una lite tra due “ferari”.

Tutto è avvenuto nell’area adiacente a via Margherita nella parte prossima a piazza Commercio

Paolo un “feraro” napoletano come sembra facesse di solito “pretendeva” merce dalla Famiglia Scognamiglio la quale, non era più disponibile a fornirla visto che Paolo normalmente non la pagava.

Stando alle informazioni raccolte sembra quindi che Paolo fosse recidivo e che tra l’altro fosse appena uscito dal carcere.

Queste le ragioni della triste vicenda raccolte tra gli stessi addetti della storica fiera amanteana.

Gli animi si sono accesi, le voci alzate.

Sembra a tal punto che Paolo, il feritore sia scappato verso la propria auto (vedi foto) parcheggiata in via Margherita numero civico 2 e nella quale con ogni probabilità aveva nascosto l’arma, seguito dal giovane ventiduenne poi rimasto ferito.

Ed è proprio nei pressi che Paolo ha ferito alla testa il giovane Mario.

Il sangue è schizzato violento e copioso.

Tanto che le tracce sono ancora avvertibili sulla carreggiata e soprattutto sul marciapiede di Via Margherita e soprattutto sul marciapiedi di Piazza Unità d’ Italia. (vedi foto)

 

Immediata l’allerta di Vigili e Carabinieri e del 118

Ancora più immediato il soccorso al giovane Mario da parte di una commerciante di Amantea che ha provato a fermare la copiosa emorragia con un asciugamano bagnato e pressato sulla ferita.

“Era preoccupato ed aveva le mani fredde “ ci ha confidato la soccorritrice che con spirito materno lo ha soccorso.

Poi è arrivata l’autoambulanza che ha provveduto immediatamente ad altri soccorsi trasferendo il giovane nel vicino nosocomio di Paola dove ancora si trova visto la abbondante perdita di sangue avuta.

I vigili di Amantea , in particolare Rizzo e Mendicino, hanno proceduto alla ricerca del feritore rinvenendolo nei pressi e che era ferito anche lui alla mano.

Il feritore non ha opposto alcuna resistenza anzi ha addirittura dichiarato “ Sto aspettando i Carabinieri”.

Ed infatti di li a breve i Carabinieri sono giunti ed hanno proceduto a portare in caserma il feritore per le dovute indagini e per il prosieguo dell’iter giudiziario

Le Forze dell’ordine hanno anche proceduto a rimuovere l’auto del feritore (vedi foto).

 

Molta la sorpresa espressa dagli stessi “ferari” e dai commercianti della zona e dalla gente del posto che ha sentito taluni le grida, tal’altri le sirene.(vedi foto)

 Peraltro la efficienza dei soccorsi e delle Forze dell’ordine hanno fatto “scomparire” la vicenda al puto che nemmeno due ore dope le notizie si sfilacciavano fino al punto da diventare diverse e diafane.

Pubblicato in Primo Piano

Cose d’estate. O forse anche delle altre stagioni.

Due automezzi si scontrano.

Niente di grave, per carità

Ma i due autisti spostano le loro auto e poi non riescono a mettersi d’accordo.

In sostanza nessuno dei due si prende la colpa

E la questione finisce a pugni

L’Italo Francese riceve un sonoro pugno in faccia e cade per terra

Provano ad alzarlo ma lui si lamenta di star male

Interviene un medico al quale l’italo-francese riferisce vertigini : “ Mi gira la testa”

Così viene chiamata l’autoambulanza

L’ infortunato viene visitato dal personale del 118 ma viene anche trasportato al più vicino ospedale per le cure del caso

Ci riferiscono che anche l’altro automobilista ha raggiunto con un mezzo proprio il più vicino ospedale.

Non è dato di sapere cosa sia stato loro riscontrato

Pubblicato in Basso Tirreno

Riceviamo e pubblichiamo:

“Sono stati soccorsi nella mattinata odierna nelle acque antistanti il porto di Amantea tre persone a bordo di un natante a motore che, usciti dal sorgitore nepetino, per la classica gita domenicale, hanno lanciato il “may day” per avaria al motore girato dal personale del porto di Amantea all’equipaggio del battello pneumatico Guardia Costiera CG 353.

Nella richiesta di intervento, veniva evidenziato che uno dei tre componenti dell’equipaggio del natante in difficoltà era un bambino di circa 10 anni che per il moto ondoso in aumento stava palesemente male e richiedeva immediata assistenza medica.

L’equipaggio del battello della Guardia Costiera, composto dal Sottocapo PILEGGI e dal Np. PRATICO’, informata la sala operativa della Capitaneria di Porto di Vibo, che assumeva il coordinamento delle attività di soccorso, mollava gli ormeggi e raggiungeva dopo pochi minuti il natante in avaria e alla deriva che il moto ondoso in aumento stava pericolosamente facendolo scarrocciare verso gli scogli. Eseguita la manovra di accosto, i guardacoste imbarcavano il bambino a bordo e prendevano a rimorchio il natante.

Nel contempo la sala operativa della Guardia Costiera di Vibo contattava il 118 per la richiesta di un’ambulanza nel porto di Amantea e faceva convergere anche una pattuglia in vigilanza sul litorale costiero compreso tra Lamezia e Belmonte, con a bordo il M.llo LA GAMBA e il Capo PETRACCA.

Dopo pochi minuti sia l’ambulanza che la pattuglia della Guardia Costiera convergevano in porto ed attendevano l’arrivo del battello pneumatico GC con a rimorchio il natante in avaria. Per accelerare l’assistenza al piccolo, all’ingresso del porto il natante veniva preso in assistenza dal personale del porto, mentre il battello con il bambino a bordo veniva fatto sbarcare nei pressi dell’ambulanza ove i sanitari del 118 gli prestavano l’assistenza del caso, che non ha previsto, fortunatamente, il trasferimento in ospedale.

In porto giungeva prontamente anche il Sott.le Responsabile della postazione Guardia Costiera GC 353, 2°C°Np.MARRELLO, che per tutto il periodo estivo dirigerà i sei militari del Nucleo Operativo della Capitaneria di Porto di Vibo dislocati come base logistica a Belmonte presso la sede del Parco Marino Regionale Scogli di ISCA e che garantiranno quotidianamente la vigilanza via mare e via terra di quattro Comuni Costieri Belmonte, Amantea, Nocera e Falerna, mediante il battello pneumatico GC 353 ed un fuoristrada CP, sotto il coordinamento della Sala Operativa della Guardia Costiera di Vibo.

E’ andata bene – si legge nella nota stampa della Capitaneria di Porto di Vibo –una piccola disavventura domenicale che senza la prontezza di intervento dei guardacoste avrebbe potuto evolversi in maniera più drammatica. Infatti, il suggerimento che viene esplicato nella nota dagli Ufficiali della Guardia Costiera ai diportisti è quello di verificare sempre prima di mollare gli ormeggi sia le condizioni meteomarine, che come oggi, mare mosso con moto ondoso in aumento, non erano consigliabili per un piccolo natante, sia di verificare lo stato di efficienza della barca, che come verificatosi nell’occasione odierna è andata purtroppo in avaria. Munirsi di un telefonino cellulare è sempre opportuno, così da poter chiamare il numero blu gratuito 1530 della Guardia Costiera attivo 24 ore su 24 e al quale risponde sempre la sala operativa competente per territorio, come in questo caso Vibo.-

Pubblicato in Cronaca

E’ la netta denuncia del governatore Rosario Crocetta! "Non si capisce poi come negli ospedali, di certe attività si occupassero ditte esterne. Penso al trasporto degli emodializzati.

Insomma, tutti questi sprechi hanno prodotto un danno di 20 milioni l'anno.

Il furto ormai è la prassi. E nessuno vede niente. È uno schifo che non si può tollerare. Questa non è la Regione che vogliono i siciliani.

E qualcuno insiste a parlare di vicende che non interessano a nessuno, è come parlare del sesso degli angeli.

Ringrazio i funzionari che mi hanno aiutato, e il presidente della commissione sanità all'Ars, Pippo Digiacomo, che ha denunciato alcuni di questi fatti. Un esempio di cosa intendiamo per collaborazione tra governo e parlamento".

Crocetta sta parlando del 118 siciliano. E dice : “ Entrare nei dettagli della pubblica amministrazione è una continua scoperta di truffe e furti. Nel 118 abbiamo trovato cose di una gravità assoluta. Che porteremo alla Procura e alla Corte dei conti. Ad esempio, nove milioni pagati per stipendi di 160 persone che restavano a casa. Mentre questi stavano a casa, il 118 ha creato lavoro straordinario per 53 mila ore. Tutti i dipendenti, poi, ancora devono godere delle ferie relative a un intero anno".

Poi aggiunge : "A questi 'poverini' che restavano a casa davano anche 900 euro ciascuno, come 'premio produzione'. Avranno fatto qualche lavoretto extra a casa, forse. Avranno dato una mano alle mogli... - ironizza ancora il presidente della Regione -. Ma la cosa più drammatica è che il comitato di gestione interveniva pure nelle procedure di gara. Senza consentire la divisione tra potere politico e gestionale. Il controllato e il controllare coincidevano

Pubblicato in Italia
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