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Questo il comunicato di Stefania Covello

 

1)Non è una battuta d'arresto, anche perché il PD ha una capacità di recupero e di ripresa che verrà fuori al ballottaggio.

 

2)Solo allora sarà possibile fare una valutazione completa e definitiva.

 

3)Ma certo non è il risultato che ci aspettavamo, soprattutto in alcune realtà, tenendo anche conto del fatto che contro il PD si è scatenata una forza aggressiva e distruttiva senza precedenti!

 

4)È chiaro che il PD paga una lacerazione territoriale grave, con una mancata azione di coordinamento ai vari livelli. Su questo sarà necessaria una riflessione per avviare un'azione di rilancio territoriale.

 

5)È andata malissimo a Cosenza, dove al di là della disponibilità politica e umana del candidato Guccione, paghiamo errori e sottovalutazioni, insieme a scelte incomprensibili che hanno cancellato ogni possibilità di recupero in termini di credibilità e di consensi.

 

6)Da troppi anni a Cosenza il PD perde e non riesce più a recuperare.

 

7)Ma oggi sta fortemente rischiando l'irrilevanza. Per cui si rende indispensabile una profondissima valutazione di quanto accaduto, al fine di adottare scelte straordinarie per il riscatto del nostro partito.

 

8)Anche in Calabria siamo certi di recuperare ai ballottaggi, perché nonostante tutto, il PD saprà vincere e convincere in tanti comuni.

 

On. Stefania COVELLO Responsabile Sud e Fondi comunitari Segreteria Nazionale Partito Democratico

Pubblicato in Cosenza

imFranco Laratta e Carlo Guccione visitano l'azienda Percacciante che ha subito un grave attentato: "In Calabria è in corso una forte aggressione della criminalità organizzata contro le aziende agricole. Vogliono spaventarle e poi controllarle". 

 

Una visita all'azienda agricola di Antonio Percacciante nella Piana Sibari. Un'area a fortissima vocazione agricola, terra di eccellenze e alta qualità nel settore trainante dell'Agroalimentare. Centinaia la imprese, migliaia di addetti. 

 

Ma dove c'è buona economia e sviluppo  c'è la 'ndrangheta!

Lanciano l'allarme Franco Laratta e Carlo Guccione in visita all'azienda Percacciante che ha appena subito un gravissimo atto intimidatorio di stampo mafioso: un incendio doloso che ha distrutto il capannone con tutti gli automezzi dell'azienda. Un danno di circa 1,5 milioni di euro, con a rischio la raccolta imminente e il posto di lavoro per 150 stagionali. 

 

Guccione e Laratta hanno visitato i terreni interessati e incontrato la proprietà: " In Calabria è in corso una forte aggressione della criminalità organizzata contro le aziende agricole. Vogliono spaventarle, vogliono infiltrarsi e poi puntano a controllarle .

Gli imprenditori resistono, sanno che non possono e non devono cedere, ma spesso pagano prezzi altissimi. Lo Stato non può lasciarli da soli a lottare. Occorrono misure efficaci di prevenzione e repressione, occorre il sostegno delle istituzioni regionali e nazionali verso gli imprenditori colpiti".

In effetti, nell'incontro  con Laratta e Guccione, in un'atmosfera cupa, mentre la puzza di bruciato ancora si avverte fortemente, emerge chiaramente come la sibaritide stia subendo continue aggressioni e intimidazioni nelle aziende agricole più importanti e anche in quelle più piccole. Quasi mai i colpevoli sono stato individuati.

 

Nella zona c'è preoccupazione, come in molte parti della Calabria. Preoccupa il silenzio e l'indifferenza generali. Come se tutto fosse normale, come se lo Stato, la Regione, gli stessi cittadini non avvertissero più la necessità di reagire, di combattere, di non arrendersi. 

Per questo la visita di Guccione e Laratta è stata molto gradita. Nella speranza che serva a smuovere qualcosa.

Il governo e la regione saranno informati e coinvolti, ma si spera che le misure necessarie e urgenti vengano adottate al più presto.   

Pubblicato in Calabria

 

aslSabato 28 novembre  nell’ambito di una campagna di ascolto, comunicazione e confronto che entro la fine dell’anno interesserà’ tutti i paesi del Comprensorio - la  Rete ha promosso un’iniziativa pubblica a Lago, nella sede dell’Avis.

 

Ad introdurre i lavori è stata Antonella Mazzotta, mentre Salvatore Amendola si è soffermato sul valore espresso dalle Case della Salute per la sanità territoriale.

A conclusione dei lavori Enzo Giacco ha espresso apprezzamento << per la proficua sinergia creatasi tra i cittadini, il management del Distretto, i Sindaci ed il Presidente Oliverio - per il tramite del Capo Segreteria Franco Iacucci - ed il Direttore del Dipartimento Sanità Riccardo Fatarella. Una sana collaborazione – ha sottolineato il portavoce della Rete – che  sta agevolando la proposta di assegnazione di una Casa della Salute al comprensorio di Amantea>>.

 

Martedì 1 dicembre, poi, una rappresentanza della Rete ha partecipato ad un’Assemblea Sindacale organizzata dagli operatori del Poliambulatorio.

L’incontro è stato utile per arricchire di ulteriori elementi quel prezioso confronto già avviato con gli operatori della struttura, che svolgono un ruolo importante nella concretizzazione di una reale evoluzione dell’offerta sanitaria nel territorio.

 

Nella prossima settimana un gruppo di lavoro - composto da una rappresentanza della Rete, dalla Direttrice del Distretto e da una delegazione dei Sindaci - definirà la proposta organica condivisa di evoluzione del Poliambulatorio in “Casa della Salute”,  da discutere nella prossima riunione del tavolo tecnico presso il Dipartimento Salute della Regione Calabria.Intanto, dopo Amantea e Serra d’Aiello, anche i consigli comunali di Lago e Fiumefreddo hanno approvato la piattaforma rivendicativa della Rete.

<< Noi crediamo che la sanità in Calabria debba investire su un modello rivoluzionario nell’erogazione dei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali, che parta da un diverso approccio culturale per giungere alla presa in carico del paziente e ad un modo innovativo di fare prevenzione. Un modello di cui essere orgogliosi. Tracce che vanno in questa direzione – dichiarano i rappresentanti della Rete - sono già presenti nel Poliambulatorio: pensiamo, ad esempio, alla nuova sala d’attesa, alla segnaletica per orientare ai servizi ed al sistema di tutela della privacy dell’utente. Oggi – anche in seguito alla nascita della Rete – notiamo, inoltre, tutta una serie di segnali positivi che non possiamo che interpretare come un contributo importante all’auspicata evoluzione del Poliambulatorio: abbiamo avuto notizia, infatti, della deliberata fornitura in data 30 novembre 2015 della MOC per il servizio di radiologia di Amantea; dunque, la fondamentale tecnica diagnostica della Mineralometria Ossea Computerizzata sarà presto disponibile. O, ancora, della delibera concernente i lavori (che ad Amantea non risulterebbero particolarmente complessi) di adeguamento dei locali necessari per l’istallazione dell’Apparecchio Radiologico Telecomandato, un servizio la cui presenza nel Poliambulatorio è di straordinaria importanza.

 

Cenni che dobbiamo interpretare come incoraggianti e a sostegno della consapevolezza relativa alla non più rinviabile necessità di evoluzione del Poliambulatorio in Casa della Salute, per far fronte alla documentata domanda in crescita nel territorio ed avvicinare la sanità ai cittadini.
Ci preoccupa, a riguardo, il nodo non ancora sciolto relativo alla rete internet. Riteniamo infatti che, anche in seguito alla puntuale richiesta da parte del management distrettuale, gli uffici competenti debbano, preso atto dell’inadeguatezza della rete interna della struttura, programmarne in tempi ragionevoli il ricablaggio.  Sarebbe prezioso per la fruizione in tempi più celeri dei servizi.
Ci teniamo, infine, a ribadire – conclude la Rete – che il Laboratorio di analisi, rispetto al quale tanto si è discusso nelle ultime settimane in seguito al decreto che ne prevede la chiusura, continua a funzionare regolarmente,  e che i servizi garantiti sono caratterizzati dalla consueta eccellenza».

Rete Comprensoriale
“ Difendiamo la salute "

Pubblicato in Politica

La vicenda è Kafkiana. E riguarda il fatto che dg della programmazione sanitaria nazionale, Renato Botti, ha respinto un decreto del commissario alla sanità calabrese, Massimo Scura, in quanto mancante della firma del subcommissario, Andrea Urbani.

 

Ma, insomma, chi comanda la sanità in Calabria?

Buh?

Forse l’unica cosa certa è che non comanda Oliverio e tantomeno Guccione

 

Ma ecco il comunicato di Dalila Nesci:

“La presidenza del Consiglio deve spiegare le ragioni per cui il dg della programmazione sanitaria nazionale, Renato Botti, ha respinto un decreto del commissario alla sanità calabrese, Massimo Scura, in quanto mancante della firma del subcommissario,  Andrea Urbani.

 

L’atto è stato arbitrario e stranamente immediato».

Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci, a margine di un lungo incontro avuto con il commissario Scura negli uffici regionali di Catanzaro.

«C'è – aggiunge Nesci – un problema istituzionale gigantesco, con uno sbilanciamento verso Urbani da parte del Ministero della Salute, nonostante le competenze assegnate dal Consiglio dei Ministri e il ruolo di mero affiancamento per la predisposizione degli atti dato a Urbani».

 

«Ribadisco – precisa la deputata – l’illegittimità del commissariamento, ma nel frattempo non consentiremo a Urbani di fare ciò che crede, facendo leva sulla sua notoria vicinanza politica al ministro della Salute».

«A Scura – racconta la deputata M5s – ho proposto, poi, di uscire dalla commissione per l’integrazione tra gli ospedali catanzaresi Pugliese-Ciaccio e Mater Domini, in modo da fare da arbitro e favorire una più equa definizione tecnica, che responsabilizzi l’Università, troppo abituata ad avere vantaggi e dare spintoni.

Al tavolo in questione devono esserci pari rappresentanze professionali, nella speranza che il dg Fatarella rappresenti appieno la Regione a tutela della salute dei calabresi».

 

«Nel silenzio tombale del governatore Oliverio – continua la parlamentare – ho inoltre chiesto a Scura l’impegno di eliminare il surplus di finanziamento illecito che la Regione Calabria continua a dare all’Università di Catanzaro. Si tratta di 12 milioni all’anno, senza un protocollo d’intesa, indispensabile. Il commissario ha promesso che se ne occuperà presto».

«Infine – conclude Nesci – abbiamo discusso dell’Asp di Reggio Calabria. Ho sollecitato il dovuto intervento del commissario Scura sulla perdurante assenza del vertice aziendale, che, tra l’altro, deve per legge avere un rapporto di lavoro esclusivo. È assurdo che un’Asp così disastrata continui da due mesi ad essere priva di guida»

Pubblicato in Calabria

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa:

“AMANTEA (CS) -  Apprendiamo dalla stampa di un incontro tenutosi presso l'Asp di Cosenza, il cui esito sembra segnare un cambio di passo  rispetto al documento rivendicativo elaborato dalla Rete Comprensoriale "Difendiamo la Salute", ma anche a quanto deliberato in Consiglio - lo scorso 26 ottobre – dalla stessa amministrazione Comunale di Amantea.

Dalla nota diffusa dal Gabinetto del sindaco Sabatino, infatti, traspare un incomprensibile “superamento interpretativo” di quanto rivendicato dalla Rete, e cioè l’istituzione nel Comprensorio di una “Casa della Salute”.

Ci sorprende come il Commissario dell’Asp di Cosenza Gianfranco Filippelli, raccogliendo le anticipazioni fatte in consiglio comunale dal consigliere regionale Guccione, preferisca – anziché farlo dinnanzi all’affollata assemblea dei Sindaci e dei Cittadini del Comprensorio - una ristrettissima cerchia compiacente (sindaco, vice sindaco, assessore al ramo e un ex assessore regionale) e il chiuso del suo ufficio per annunciare l’inoltro al Direttore del Dipartimento Sanità Fatarella del progetto di potenziamento del Poliambulatorio cittadino.

 

L’impressione unanime è che su un argomento rilevante quale il “diritto alla salute”, anzichè abbracciare la strada del dovuto rispetto e della collaborazione orizzontale si preferisca giocare una partita che nulla ha da spartire con la salute dei cittadini.

Non si evince, infatti, se si sia trattato di un incontro ufficiale - in tal caso, riteniamo si sarebbe dovuto convocare i Sindaci del Comprensorio ed una rappresentanza della Rete di cittadini - ovvero "ufficioso"!

 

Perchè in tal caso, tutto assumerebbe i contorni di un teatrino, con annessa inutile contesa per ruoli di primogeniture e copyright.

Vorremmo che - se l'interesse è quello di tutelare il sacrosanto diritto dei cittadini ad una sanità adeguata - tutti comprendessero che giorno 16 novembre (data in cui si insedierà il tavolo tecnico tra la Rete e la Regione) si inizierà a giocare una partita importante e strategica presso il Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria.

 

E che il generare confusione non avrebbe altro significato se non quello di indebolire colpevolmente l’entusiasmo e le aspettative dei cittadini e dei territori.

Una prospettiva platealmente  incomprensibile ed inaccettabile.

RETE COMPRENSORIO AMANTEA"Difendiamo la Salute".

PS Ma non finisce qui. Abbiamo avuto anticipazione di altri pregnanti interventi a tutela della salute pubblica!

Se qualcuno vuole vendere la sanità approfitti della fiera, finita la quale non sarà più possibile a nessuno vendere e comprare!”

Pubblicato in Politica

                                                                         

 

 

 

 

 

 

Mentre fuori dall'aula è andata in scena la protesta di numerosi docenti precari contro la riforma "La buona scuola" , il consiglio ha approvato la programmazione dei fondi POR 2014-2020 ma si astengono Forza Italia e gruppo Misto. 

Ma Guccione però ha denunciato anomalie

Secondo l’ex assessore il nuovo Por sarebbe già stato inviato alla Commissione europea nella seconda settimana di agosto in pieno contrasto con l'art. 1 della legge regionale n. 7 del 2007, il quale dispone che deve essere prima esaminato ed approvato dall’Assemblea di palazzo Campanella

Inutile, quindi, oltre che ingannevole, il passaggio in aula di oggi.

E Guccione rimarca «Questa è una mortificazione del Consiglio, un organo che deve deliberare e non può limitarsi alla semplice ratifica. Il nostro rammarico è che avremmo voluto dare un contributo a questo testo»

Oliverio, però, sostiene che: «Il nuovo programma sarà caricato entro il prossimo 4 settembre nella piattaforma della Commissione europea». 

Poi Guccione propone un emendamento per uno studio di fattibilità relativo alla mobilità nella città metropolitana di Reggio ma Oliverio balza in piedi e sostiene che «È una proposta sfacciatamente strumentale».

Guccione, irritatissimo, contrattacca: «Il presidente della giunta non si deve permettere di parlare di strumentalità. Lui sa bene che uno studio di fattibilità, se esiste, ha automaticamente i canali di finanziamento. Bando alle chiacchiere, non siamo al mercato».

M vince Oliverio e l’emendamento di Guccione non viene nemmeno discusso (13 i no, 10 i sì).

E l’ex assessore, per tutta risposta, abbandona l’aula al momento del voto finale.

Pubblicato in Calabria

Il tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha dissequestrato la metà delle somme riconducibili all'ex assessore regionale Carlo Guccione, sottoposte a vincolo dalla procura reggina nell'ambito dell'operazione "Erga Omnes" relativa ai rimborsi ai gruppi consiliari e ai singoli consiglieri regionali calabresi gestiti con delle presunte irregolarità nella passata consiliatura

A dare notizia della decisione dei giudici reggini sono i legali stessi dell'esponente politico, gli avvocati Gianluca Acciardi e Paolo Greco, che hanno altresì espresso «grande soddisfazione per la decisione presa dal Tribunale della Libertà di Reggio Calabria».

Per i legali «il Tribunale della Liberta, pur non potendo entrare nel merito della vicenda, ma potendo esclusivamente valutare il solo 'fumus' del reato contestato ha già ritenuto di dover dimezzare la somma sequestrata.

Riteniamo che questo sia solo un primo importante passo verso la dimostrazione dell’assoluta estraneità di Guccione alla vicenda contestata e una prima dimostrazione della mancanza di qualsivoglia indebita appropriazione».

Elenco completo dei beni sequestrati beni

1.Luigi Fedele, per una somma pari a € 399.969,03
2. Antonino De Gaetano per una somma pari a € 410.588 per uno dei capi di imputazione, più € 1.254,00 per un secondo capo di imputazione
3. Giovanni Emanuele Bilardi, per una somma pari a € 357.655,96
4. Giovanni Nucera, per una somma pari a 34.777,99
5. Pasquale Maria Tripodi, per una somma pari a € 161.091,82 per uno dei capi di imputazione, più altri € 25.200 per un secondo reato contestato
6. Nicola Adamo per una somma pari a € 278.856,1
7. Vincenzo Antonio Ciconte, per una somma pari a 10.709,00 per uno dei capi di imputazione, più € 41.251,28 per un secondo reato contestato, più € 17.550,00 per un terzo reato
8. Carlo Guccione,per una somma pari a € 27.186,07
9. Antonio Scalzo, per una somma pari a € 11.193,54
10. Pietro Aiello, per una somma pari a € 37.160,04
11. Alfonso Dattolo, per una somma pari a 185.169,34
12. Gianluca Gallo, per una somma pari a 12.477,64
13. Alfonsino Grillo, per una somma pari a € 95.100
14. Claudio Parente, per una somma pari a € 14.543,07
15. Salvatore Magarò,per una somma pari a € 6.610
16. Ferdinando Aiello, per una somma pari a 3.680,08, più € 20.489,15 per un secondo reato contestato, più € 16.540,76 per un terzo reato contestato
17. Emilio De Masi, per una somma pari a € 20.694,55
18. Domenico Talarico, per una somma pari a € 13.175,08
19. Sandro Principe, per una somma pari a € 35.087, 19
20. Demetrio Battaglia, per una somma pari a € 8.761,75
21. Pietro Amato, per una somma pari a € 13.836,23
22. Bruno Censore, per una somma pari a € 10.173,86
23. Mario Franchino, per una somma pari a € 47.020,83
24. Mario Maiolo,per una somma pari a € 88.963,25
25. Francesco Sulla, per una somma pari a € 42.108,19
26. Agazio Loiero, per una somma pari a € 15.625,45, per uno dei capi di imputazione, più € 13.902, per un secondo capo di imputazione.

Pubblicato in Reggio Calabria

Bilancio e Program mazione

Prof. Antonio Viscomi - Ordinario di Diritto del Lavoro Università "Magna Grecia" di Catanzaro.

Economia

Dott.ssa Carmela Barbalace - Dirigente Regione Calabria.

Gioia Tauro, Logistica e Sistema Portuale Regionale

Prof. Francesco Russo - Ordinario Ingegneria Trasporti Università "Mediterranea" di Reggio Calabria.

Ambiente

Dott.ssa Antonella Rizzo - Dirigente Amministrativo.

Infrastrutture

Prof. Roberto Musmanno - Ordinario Ricerca Operativa Unical.

Lavoro e Welfare

Dott.ssa Federica Roccisano Ricercatrice- Project Manager Università "Dante Alighieri" di Reggio Calabria.

Pianificazione Territoriale

Prof. Franco Rossi -Ordinario Tecnica e Pianificazione Urbanistica Unical

Un grazie alla indagine Erga Omnes sembra che Oliverio lo debba proprio. Forse un doppio grazie.

Questo almeno a giudicare dalle sue dichiarazioni.

Tra le stesse segnaliamo: “Rinnovamento epocale”, un rinnovamento che gli sarebbe stato impossibile senza Erga Omnes!

Poi la affermazione che “La nomina di 7 assessori esterni non sminuisce tantomeno mortifica il ruolo del consiglio regionale ma al contrario ne esalta la centralità. E' una scelta, innanzitutto, tesa a separare nettamente, in questa fase, la funzione amministrativa, esercitata dall'Esecutivo, da quella legislativa, di indirizzo, programmazione e controllo propria del consiglio regionale. Ritengo siano questi, soprattutto nell'attuale contingenza politica e sociale, i principi basilari necessari a recuperare fiducia e credibilità ed a fare di questa Istituzione un motore di crescita e di sviluppo democratico, una "Regione normale". Insomma senza Erga Omnes il consiglio non sarebbe stato struttura centrale nel panorama della politica regionale. Non solo ma ci sarebbe stata una commistione tra funzione amministrativa( di competenza della Giunta) e funzione legislativa( di competenza del Consiglio). Senza Erga Omnes Oliverio non avrebbe potuto muovere verso questa nuova visione politica.

Resta fermo inoltre che “ l'indagine sui finanziamenti ai Gruppi consiliari appartiene alla scorsa legislatura e che i consiglieri regionali attualmente in carica, Scalzo, Ciconte e Guccione, potranno dimostrare la loro estraneità alle accuse contestate”.

La lezione avuta dai calabresi comunque resta innegabile. I consiglieri regionali non potranno chiedere voti per le presunte loro nomine ad assessori. Ormai si è capito che per lo sviluppo della calabria è necessario un consiglio regionale con funzioni di indirizzo e legislative.

«Nulla sarà come prima».

Passerà il mal di pancia a Guccione passato dalla posizione di dominus a quella di semplice consigliere regionale

Passerà il mal di pancia a quei consiglieri che si aspettavano la nomina ad assessore da tempo e tanto più dopo Erga Omnes(Orlandino Greco, Cesare Pasqua e Franco Sergio)

Passerà anche il mal di pancia a Maria Francesca Corigliano il cui nome era dato per certo ma che è rimasta epurata per i probabili niet oppostile da chi erano preoccupati dalla possibile ascesa di una delle più stretti collaboratrici del governatore.

E poi c’è qualcuno si sfrega le mani perché il suo nome è tra i papabili per la carica di presidente del consiglio al posto di Scalzo.

Cose di Calabria.

Pubblicato in Calabria

E finalmente la lettera di convocazione per sabato 30 maggio 2015, ore 16.00, presso l’Auditorium delle Scuole Medie “G. Mameli” di Amantea.

La data era stata già stabilità venti giorni fa ma era lì’unica cosa certa; tutto il resto era dubbioso ed incerto, come mai nella storia del Pd( e precedenti sigle identificative) ad Amantea.

 

E nemmeno adesso si brilla per chiarezza.

E la stessa lettera di ieri 22 maggio 2015 agli iscritti PD di Amantea , firmata dal Responsabile del Tesseramento 2014 Pd Amantea Michele Rizzuti arriva solo una settimana prima della riunione.

Ecco cosa si legge :

“Cara iscritta e caro iscritto,ti comunico che il Congresso di Circolo di Amantea per l'elezione del Segretario e del Direttivo è convocato per Sabato 30 maggio 2015 presso l'Auditorium delle Scuole Medie "G. Mameli" di Amantea.

In seguito all'inizio dei lavori alle ore 16.00 sarà eletta la Presidenza del Congresso.

Il termine per la presentazione delle candidature a Segretario di Circolo ed a membro del Direttivo è fissato alle ore 16.45.

Depositate le liste verranno presentate le linee programmatiche e sarà aperto il dibattito.

Coloro i quali hanno diritto ad esercitare il voto attivo e passivo è determinato nel numero certificato e trasmesso all’Anagrafe Nazionale del PD “Tesseramento 2014”.

Le votazioni inizieranno alle ore 17.30 e termineranno alle ore 20.30.

Successivamente si provvederà allo spoglio.

Si raccomanda la presenza. Fraterni saluti. Cosenza, 22 Maggio 2015”

Nessuna indiscrezione sulle possibili liste. Il PD appare amanteano fortemente diviso, m le schiere di votanti sono state allertate e sono pronte a scendere in campo ed offrire il loro tributo a chi si approssima alle elezioni sorretto dai poteri forti.

Si parla di incontri tra elettori e grandi politici “regionali”; tra tutti l’assessore Guccione che avrebbe preso già impegno a sostenere il “suo Candidato” al governo della sinistra amanteana.

E si parla anche di incontri tra i “titolari” di tessere, alla ricerca di un equilibrio difficile se non impossibile, un equilibrio tra nuovo e vecchio.

Tutti alla ricerca di un futuro politico sereno e produttivo che si vorrebbe ottenere, soprattutto, con l’isolamento della fazione che ha governato il partito nel recente passato.

Pubblicato in Politica

Sembra che il tavolo ex Massicci abbia avanzato dubbi sulla legittimità dei contratti ai 133 precari della sanità perché non presenterebbero “alcuna qualifica professionale”.

Lo avrebbe ipotizzato il Tavolo ex Massicci, che nell'ultima riunione del 7 aprile ha letteralmente fatto le pulci al provvedimento con cui l'ex dg Scarpelli ha cooptato 133 precari in possesso dei requisiti previsti dalla legge Guccione-Orsomarso (la 12 del 2014), per un contratto a tempo determinato di due anni.

Tutto nasce dalla convenzione sottoscritta dall'Azienda sanitaria provinciale e dal dipartimento regionale Lavoro.

Un caso che aveva fatto discutere, perché tra i beneficiari dell'invito firmato da Scarpelli figuravano molte persone vicine a personaggi politici di primo piano, il tutto a poche settimane dal voto regionale dello scorso 23 novembre.

L'ex Massicci – oggi guidato dalla dirigente del Mef Angela Adduce – non analizza, ovviamente, il dato politico. Si limita a valutare la legittimità di un atto sottoscritto in una regione dove vige ancora il blocco del turnover per il personale sanitario. I rilievi sono diversi e tutti circostanziati.

Il primo aspetto sottoposto a valutazione è la convenzione che regola i rapporti tra i beneficiari della legge Guccione-Orsomarso e l'Asp.

Un documento, evidenziano i tecnici dei ministeri della Salute e dell'Economia, firmato da «un dirigente aziendale delegato dal direttore generale pro-tempore dell'Asp di cui è stata dichiarata la decadenza» (subito dopo il voto regionale, con un provvedimento dell'ex commissario alla Sanità, Luciano Pezzi).

Ma sempre secondo il Tavolo non sarebbe specificato l'istituto giuridico che regola il rapporto tra i precari e l'Asp.

Ed è scritto nel verbale che :”In tal senso l'utilizzo funzionale dei lavoratori di cui trattasi non è contemplato nell'ambito del vigente Ccnl del comparto sanità”

Questo il motivo delle perplessità.all’ato della immissione in servizio i 133 lavoratori “non presentavano alcuna qualifica professionale”.

E ad abundantium “ la convenzione non specifica i termini di inizio e fine dell'attività oggetto della convenzione stessa”.

Secondo l'articolo 7 della convenzione l'utilizzo del personale “non comporta la costituzione di alcun tipo di rapporto di lavoro” e per questo “ non appare percorribile la prevista iscrizione degli stessi all'ente di previdenza, il versamento delle ritenute erariali e la stessa iscrizione all'Inail, atteso che dette amministrazioni hanno l'obbligo di individuare il datore di lavoro”.

Abbiamo l’ impressione che tutto finirà in una bolla di sapone!

Pubblicato in Cosenza
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