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Nella foto la ipersvalutazione della Repubblica di Weimar, quando per comprare un kg di pane occorreva una carriola intera di marchi.

 

Quando si stampavano tagli da 100.000.000.000.000 di marchi, quando con un dollaro americano si comprava 4200 miliardi di marchi( novembre 1923)

Scrive Jeremy Warner sul Telegraph:

“Di tutte le instabilità che preoccupano gli investitori internazionali – dalla caduta del prezzo del petrolio al collasso del rublo e al rallentamento dell'economia cinese, che ora si sta velocemente trasformando in una crisi sistemica dei mercati emergenti – la Grecia è quella che li preoccupa di meno.

Se per caso sei un greco, oppure se possiedi obbligazioni greche, ovviamente sei molto interessato agli ultimi eventi, ma per la maggior parte del mondo esterno essi sembrano un problema isolato e in gran parte irrilevante, diversamente dal tracollo greco del 2011/12, che ha portato l'intera eurozona vicino al collasso. Questa è storia passata, ora eclissata dalla più grave minaccia di una fuga di massa dai mercati emergenti, gravati da eccessivi debiti in dollari.

Le cose sono piuttosto cambiate da allora - o almeno questo è ciò di cui si sono autoconvinti i leader dell'eurozona - il sistema bancario è più forte, e ci sono meccanismi per prevenire il contagio derivante da un default greco o da un’uscita greca dall’euro, tra cui – fondamentale - il fondo di acquisto dei titoli di stato della Banca Centrale Europea.

Con una certa malignità,  in effetti alcuni accoglierebbero con favore un tale sviluppo, ritenendo che servirebbe da avvertimento per gli altri, ridando energia ai programmi di riforma malamente impantanati e spingendo la BCE a mettere da parte le sue divisioni per imbarcarsi in un QE su vasta scala.

Si tratta di un’ipotesi quasi convincente, ma anche eccessivamente ottimista e che sottovaluta molto la capacità degli eventi di uscire fuori controllo. Una volta che una reazione a catena è avviata, è difficile da fermare. Nell’ambito di una struttura intrinsecamente instabile e interdipendente come la moneta unica, fermare la reazione può essere quasi impossibile, persino se si dispone di tutte le armi di cui dispone la BCE. La natura politica della rinnovata crisi della Grecia rende il tutto ancora più imprevedibile.

In sostanza la Grecia, e un certo numero di altre nazioni dell'eurozona, hanno in realtà urgentemente bisogno di uscire dall'euro - ma non nel modo politicamente caotico che si verificherebbe nel caso di una vittoria elettorale di Syriza. Essere costretti a uscire a causa di un fallimento unilaterale sarebbe un risultato profondamente distruttivo.

Non siamo, naturalmente, ancora in questa fase, e credo che forse non ci si arriverà. Se si arrivasse alle elezioni, l'attuale vantaggio  di Syriza nei sondaggi probabilmente svanirebbe non appena i greci dovessero rendesi conto della situazione e valutassero le conseguenze di uno sviluppo di questo tipo.

crisi-grecia

Ma ammettiamo che Alexis Tsipras, leader di Syriza, ne esca vittorioso, cosa succederebbe? Non c’è quasi nessuna probabilità che il resto dell'eurozona possa accettare un'altra ristrutturazione del debito greco, e assolutamente nessuna possibilità se Syriza dovesse perseguire seriamente il resto della sua agenda politica, compresa la retromarcia sui tagli a salari e pensioni, riforme strutturali e così via.

Tuttavia, il Signor Tsipras sembra pensare di poter ottenere quello che vuole semplicemente minacciando ancora una volta di far saltare l'euro. Se l’approccio ha funzionato in passato, può funzionare ancora, egli immagina. Ma si sbaglia. Se il resto dell'eurozona pensa di essere sufficientemente preparato a resistere a un default greco senza incidenti significativi, il suo bluff verrà chiamato. Quindi il Signor Tsipras dovrà fare del suo peggio o fare la figura dell’uomo di paglia.

Un momento dopo il ripudio dei debiti, la BCE rifiuterebbe di rinnovare il sostegno di liquidità al sistema bancario greco, che ammonta a circa 40 miliardi di € in questo momento, una somma equivalente al 20% del PIL greco. Questo causerebbe un altro crollo della produzione e richiederebbe una rapida uscita dall'euro, in modo da permettere alla Banca Centrale Greca di “attivare la stampante” per colmare la carenza di fondi e pagare le bollette del governo.

La nuova moneta crollerebbe di valore, l'inflazione salirebbe e ben presto i greci sarebbero in una situazione simile al completo collasso economico descritto nel terrificante libro di Adam Fergusson sull'iper-inflazione della Germania di Weimar– "Quando i soldi muoiono".

Il Signor Tsipras pensa di poter fare default e rimanere nell'euro, pensa di poter, per dirla in un altro modo, ripudiare i suoi debiti e allo stesso tempo mantenere il valore del suo patrimonio. Purtroppo, non funziona in quel modo. Le due cose vanno di pari passo.

Questo non significa che il signor Tsipras si sbaglia a cercare un’ulteriore ristrutturazione del debito. Non c'è alcuna possibilità per la Grecia, o  per diverse altre economie della periferia dell’eurozona, di ripagare i propri debiti. Per la Grecia, questo succederà, con o senza la bislacca agenda politica del signor Tsipras. Solo le nazioni creditrici del Nord si rifiutano di riconoscere questa realtà. La situazione attuale è completamente insostenibile.

Una nuova ricerca dell'agenzia di rating Standard & Poor sostiene con forza questa tesi. Nonostante cinque anni di aggiustamenti e ricalibrature indotti dalla crisi, gli squilibri di debito all'interno dell'Eurozona sono di fatto peggiorati, non migliorati. S & P stima che Spagna, Italia, Grecia e Portogallo – le 4 nazioni con maggiori debiti esteri dell'Eurozona – saranno debitori di un totale di 1.850 miliardi di € verso non residenti entro la fine del 2014, rispetto agli 875 miliardi di un decennio prima. I disavanzi delle partite correnti sono stati sostanzialmente chiusi a livello aggregato, ma all'interno dell'Eurozona essi persistono a livelli relativamente alti, causando un continuo aumento dell’inter-indebitamento.

In ogni caso, l'euro non sembra offrire a questi paesi alcun modo credibile per uscire dai guai. Quando la Grecia e gli altri paesi in via di sviluppo sono stati velocemente integrati in quella che era allora la Comunità Economica Europea, è stato essenzialmente per ragioni politiche e strategiche, per promuovere la democrazia, la non-aggressione, l’integrazione europea e i valori liberali. Queste erano nobili ambizioni. La grande ironia è che, con l'avvento dell'euro, esse sono state ribaltate. L'Unione Europea oggi sta producendo l'effetto contrario. Instabilità e frammentazione hanno sostituito il consenso e la cooperazione.

5stelle fuorieuro

La sfida per i leader europei è quella di riconoscere i propri errori, smettere di trattare l'euro come una sorta di  simbolo del progresso e della modernità donato da Dio e iniziare un processo di reintroduzione di tassi di cambio liberamente fluttuanti per le parti dell’eurozona che ne hanno bisogno. Poiché correggono gli squilibri nel commercio, nei debiti e nella competitività, i movimenti dei tassi di cambio forniscono un meccanismo naturale di mercato per ciò che i politici sembrano incapaci di raggiungere attraverso la negoziazione e politica pubblica. Gli aggiustamenti di valuta provocano anche automaticamente le necessarie perdite ai creditori.

La situazione richiede l'emergere di politici consapevoli, moderati, pronti ad articolare queste realtà, quello che Keynes chiamava un periodo di "spietato svelamento della verità". Ora che è praticamente tornata ad un’eccedenza delle partite correnti e ad un bilancio primario in pareggio, la Grecia è di nuovo in grado di finanziarsi internamente. Fatta correttamente e con il sostegno del FMI, un’uscita della Grecia dall'euro non deve essere necessariamente quel caotico disastro minacciato dall'elezione di Tsipras, ma un nuovo inizio per un'economia portata sull’orlo della catastrofe dalle follie di grandezza dell’Europa.

Si tratta di una possibilità realistica? Non nel prossimo futuro, purtroppo. Jeremy Warner”

E l’Italia, dove va?

 

In Italia l'iniziativa del Movimento 5 Stelle per uscire dall'Euro

il link: http://www.beppegrillo.it/fuoridalleuro/

 

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E’ un Mario Oliverio preoccupato quello che parla a Lamezia dopo aver letto il rapporto Svimez ed aver saputo la verità sulla grave situazione della Calabria.

Ovviamente i dati negativi presentati dalla Svimez sono relativi a Catanzaro, Vibo, Crotone e Reggio non certamente a Cosenza che è stata gestita proprio da Oliverio.

Ed infatti Oliverio ha dichiarato che:

-"Con l'incontro di oggi parte un percorso intenso di confronto sulle condizioni della Calabria per la definizione del programma che porremo a base della nostra azione di governo alla guida della Regione.

Le condizioni economiche e sociali della Calabria sono gravi ed il rapporto Svimez pubblicato proprio ieri ne ha dato un quadro allarmante.

In questi anni la Calabria è stata messa in ginocchio in tutti i campi arretrando persino rispetto a tre anni fa relativamente ad alcuni parametri che erano già espressione di una condizione di difficoltà e di ritardato sviluppo.

È' necessario aggredire le ragioni che sono alla base di questo trend che spinge la nostra terra in una condizione di vera e propria "desertificazione" e che costringe nuovamente decine di migliaia di calabresi , in particolare giovani e ragazze, a riprendere la strada dell'emigrazione, come ha evidenziato lo stesso rapporto della Svimez.

Il cuore dell'azione del nuovo governo della regione dovrà essere il lavoro ed il sostegno alle imprese. In questa direzione bisognerà utilizzare con intelligenza tutte le risorse disponibili a partire da quelle destinate dall'Unione Europea alla nostra regione e bisognerà altresì aprire un confronto positivo con il governo del Paese e con le forze sociali nazionali perché la Calabria- la regione più sofferente d'iItalia- trovi l'attenzione necessaria nelle politiche e nei programmi di investimento nazionali.

Per questo è necessario un impegno straordinario dal governo della Regione e da parte delle forze sociali e dell'insieme dei rappresentanti istituzionali calabresi per determinare le condizioni di una inversione radicale delle tendenze e delle pratiche negative che hanno contrassegnato l' azione di governo in questi anni.

Utilizzare risorse dell'Unione Europea per obiettivi di lavoro e di crescita in tempi certi e rapidi sulla base di regole trasparenti deve essere il primo obiettivo a cui lavorare. Il sistema delle imprese costituisce un fattore decisivo per riscattare la Calabria da questa condizione alla quale è stata inchiodata da una cultura e da pratiche politiche e di governo che devono essere definitivamente sepolte per fare spazio ad una impostazione culturale, politica ed a pratiche di governo in netta rottura con quanto è avvenuto sinora."

" La nostra non è una visione catastrofista ma semplicemente la consapevolezza di una situazione grave , come si evince dalla realtà supportata purtroppo dalle analisi di autorevoli istituzioni come la Svimez ed altre.

Ci proponiamo entro pochissimo tempo , due , tre mesi dal nostro insediamento alla guida della Regione, di fare una necessaria operazione verità perché i calabresi hanno bisogno di sapere qual è la situazione nella quale versa la regione e da cui si riparte per costruire una prospettiva nuova per mettere la nostra terra al passo con altre realtà e per bloccare e invertire il trend negativo prima richiamato .

La situazione è grave, tuttavia abbiamo risorse e strumenti che devono essere utilizzati con intelligenza, primi fra i quali i fondi comunitari.

La prima questione che avremo davanti è quella di assumere iniziative urgenti per salvare buona parte delle risorse dei fondi europei del programma 2007-2013 a rischio disimpegno, come da più parti è stato evidenziato proprio in queste settimane."

"Ci sono nodi strutturali che devono essere affrontati a partire dagli strumenti di programmazione, sino allo snellimento burocratico e delle procedure.

Molto spazio dovrà essere dato a forme di automatismo nella utilizzazione delle risorse in particolare destinate alle imprese.

Dovremo impegnarci a chiudere definitivamente la stagione dei commissariamenti che in settori fondamentali della vita regionale hanno soppiantato il governo regionale per evidente incapacità di governare i processi e di utilizzare le risorse destinate alla nostra regione.

Commissariamenti che a ben vedere non hanno prodotto alcun risultato positivo per la Calabria ma anzi hanno in alcuni casi (rifiuti) dilapidato notevoli risorse ( 1 miliardo e 200 milioni di euro) ed in altri casi non sono stati in grado di utilizzare le risorse ( oltre 200 milioni di euro) destinati alla sistemazione idrogeologica.

"Per ciò che attiene al sistema delle imprese di primaria evidenza è tutta la problematica dell'accesso al credito ed in particolare del sistema delle garanzie.

È' necessaria una attenta riflessione sulla funzione della finanziaria regionale. Una riflessione ed un confronto che hanno necessità dell'apporto delle forze produttive”.

"Daremo priorità alla riorganizzazione della macchina regionale nel quadro di un progetto di riordino istituzionale necessario per determinare un forte alleggerimento della Regione che deve essere liberata da funzioni gestionali e di una incisiva sburocratizzazione.

Il parametro a cui bisognerà fare riferimento per la valutazione dei dirigenti e della burocrazia regionale sarà quello della realizzazione degli obiettivi nei tempi previsti e nel rispetto delle procedure che dovranno essere snelle e trasparenti e rispondenti al rispetto delle garanzie di pari opportunità per tutti. "

" E’ necessario investire sulle imprese spostando nettamente l'asse dagli enti alle aziende e ad esperienze innovative anche esterne alla regione per consentire una formazione finalizzata alla occupazione ed alla acquisizione di conoscenze e di profili necessari a compiere un salto di qualità del nostro sistema economico e produttivo: meno enti e più imprese.

La formazione come fattore di innovazione al sistema delle imprese, nell'ambito di un percorso di creazione di crescita e sviluppo."

E' questo l'inizio di un percorso che costituirà parte integrante del metodo di lavoro che seguiremo dal governo della Regione.

Un percorso che richiede più fatica ma che non ha alternative se si vogliono davvero affrontare i problemi difficili di questa terra con il necessario apporto delle forze sociali e della rete istituzionale ed associativa della Calabria”

Esattamente come Renzi.

Parole!

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Anche questa fortuna per chi abita nel nord Italia.

“Ci sono morosità incolpevoli. Il fenomeno comincia ad assumere proporzioni rilevanti, così abbiamo deciso di reagire in maniera non punitiva per chi dimostra buona volontà.

Parliamo di quelli che hanno perso il lavoro e non riescono a trovarne un altro.

Per queste persone, se dimostrano buona volontà , invece di interrompere il servizio abbiamo deciso di permettere di pagare l’equivalente in lavori socialmente utili”

E’ questo il senso delle dichiarazioni di Alessandro Lanfranchi, presidente di Padania Acque spa, l'azienda pubblica che gestisce il servizio idrico nel cremonese.

Ma occorre subito precisare che a Cremona "I soldi non incassati a causa della morosità per noi rappresentano un buco da 300-400 mila euro all'anno su un bilancio di 40 milioni”

Parliamo cioè dell’ 1 per cento.

Ben diversa è la evasione dalle nostre parti e comunque qui si ha la supposizione che trattandosi dell’acqua non sia possibile interrompere la fornitura

Un tempo quando si andava al ristorante e si mangiava a sbafo o non si poteva pagare si finiva a lavare i piatti o si veniva denunciati, se non peggio.

Ed è per questo che ancora adesso nessuno va al ristorante od in pizzeria senza pagare.

Il problema è quello che l’acqua di chi non paga viene addebitata a chi invece la paga, così che si paga di più proprio perché ci sono le morosità incolpevoli ma anche quelle colpevoli , le perdite di rete e gli allacci abusivi.

Ben diversa sarebbe la situazione se il comune facesse pulire le strade od i fossi o magari le spiagge d’estate o fare qualsiasi altro lavoro di utilità pubblica per compensare le morosità incolpevoli.

Ognuno pagherebbe di meno.

Ma bisognerebbe abitare a Cremona, non ad Amantea.

Oppure bisognerebbe avere amministratori illuminati.

Difficile dite?

Basta sceglierli bene!|

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«Se ti prendono in Romania, ti danno sette o otto anni per una tuta da ginnastica, in Italia è diverso».

«Aspetta le prime piogge e raggiungimi, ti dico io dove rubare».

«Porta lo spray al peperoncino con quello qui addormenti i cani e entri anche nella casa di Berlusconi».

E poi continuando: «Lascia perdere la Romania, li ti mettono in galera. Vieni in Italia: qui sì che si ruba facile»

E poi spiegava ad un parente del futuro ladro: «Fallo venire a settembre. In quel periodo con le prime piogge e le giornate più corte si fanno anche 15 o 16mila euro».

Sono le telefonate intercettate dagli investigatori che hanno ascoltato per settimane le conversazioni tra alcuni rumeni dopo una serie di rapine nei quartieri bene di Roma

La banda è stata sgomitata dalla polizia di Ostia.

L’indagine è stata ribattezzata “Romania Express”.

E non solo furto, ma anche ricettazione della refurtiva che poi veniva inviata in Romania con autotrasportatori che viaggiavano regolarmente in autostrada.

Il capo è un 41enne.

I suoi lo chiamavano “il mafioso” perché «è uno forte, un ladro vero» si legge nei verbali.

Viveva in un tugurio all’interno della pineta delle Acque Rosse a Ostia.

Per catturarlo gli agenti si sono travestiti da rom ed hanno trascorso tre giorni e tre notti nella zona.

Nel suo covo gli agenti hanno trovato diverse macchine fotografiche rubate con cui si era scattato un selfie dopo ogni furto.

Ci sono foto in cui l’uomo è circondato da monete, altre in chi è sdraiato su un materasso pieno di banconote.

Però!

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sanzionirussiaSi allarga, in Italia, il fronte di partiti politici che critica il modo con il quale il Governo italiano ha seguito i partner europei nel sanzionare la Russia per i fatti che stanno ancora accadendo in Ucraina.


A Fratelli d’Italia e Lega Nord si è aggiunta Forza Italia.

Se il fronte politico si allarga, nella società civile la situazione è anche più netta.

E potrebbe essere ancora più netta da quando in bolletta si subiranno i rincari di energia elettrica e gas.

Ma il settore della società che più contesta le sanzioni al gigante russo è quello delle imprese del settore agroalimentare.

Il blocco imposto da Mosca ai prodotti del comparto agroalimentare europeo, in risposta alle sanzioni ricevute, è tutt’ora attivo.

Attualmente produce grossi danni a paesi, come l’Italia, per i quali l’export di questo settore rappresenta una buona parte del pil.

Una cifra, al riguardo, la fornisce Confindustria: secondo il suo centro studi nel solo 2014 il danno per le imprese italiane sarà pari a un miliardo e quattrocento milioni di euro.

La cifra è spaventosa e c’è da tenere presente che riguarda solo una porzione di anno e solo il settore agroalimentare.

Qualcosa di simile avviene in altri paesi europei, come ad esempio in Francia.

Ed anche in Germania non si sorride di certo vista la concentrazione di aziende tedesche in Russia.

La cosa non stupisce affatto ma il punto è un altro.

Tralasciando la legittimità delle sanzioni, la realtà di ciò che accade in Ucraina, e l’ancoraggio delle Russia al blocco occidentale riconoscendo alla stessa il ruolo di partner strategico, il punto sembra essere la sostenibilità di un’azione presa dal Governo italiano, assieme ai partner europei, per un paese, il nostro, che da anni anella solo record negativi, che da tre trimestri vede il pil negativo, consumi fermi, disoccupazione crescente, e deflazione.

Se il paese guarda all’export come unica salvezza questa situazione non aiuta di certo.

 

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comune-cariatiPROFICUI INCONTRI CON DONNICI E SERO ULTIMI 5 ANNI + 50% VIAGGIATORI RUSSI.

CARIATI – MANDATORICCIO (Cs), Martedì 24 Giugno 2014 – Italia-Russia, è la grande ed importante storia di scambi culturali e di amicizia intercorsa per secoli tra i due popoli,  dai primi contatti oltre 1000 anni fa, fino al terribile terremoto dello Stretto del 1908, con le navi russe prime a portare soccorso alla popolazione locale o alla solidarietà italiana per i bambini dopo il disastro di Chernobyl o per il sisma in Armenia, a consolidare l’attuale impegno delle due nazioni e dei loro territori nella direzione dello sviluppo del turismo e delle rispettive economie.A ribadirlo, complimentandosi per la calorosa accoglienza e per la qualità delle riflessioni condivise e dei progetti emersi, è stato il Console Generale della Federazione Russa in Italia (Palermo) Vladimir KOROTKOV incontrando i due Sindaci di Cariati Filippo SERO e di Mandatoriccio Angelo DONNICI.

In due momenti diversi, i due Primi Cittadini hanno accolto ufficialmente il Console presso i due Palazzi di Città, nei rispettivi centri storici.Ad accompagnare il Console, insieme alla consorte Natalia KOROTKOVA, anche la presidente dell’associazione Italia-Russia cultura e lingua senza frontiere, Olga KISSELEVA che in partnership con il Comune di Mandatoriccio ha promosso l’utile momento di attenzione e di relazioni con il Consolato russo a Palermo attraverso il tour nella Sibaritide e nel basso ionio.Nella cittadella medioevale di CARIATI, KOROTKOV è stato accolto dal Sindaco SERO, insieme all’assessore provinciale Leonardo TRENTO. Con loro anche lo storico della Sibaritide Franco LIGUORI. – Ad accogliere a MANDATORICCIO il Console, insieme al Primo Cittadino DONNICI, c’era anche il vice sindaco Filippo MAZZA, il consigliere Francesco BRUNETTI e l’assessore ai lavori pubblici Leonardo CALIGIURI. Nella delegazione russa, con la presidente KISSELEVA (che ha ribadito agli amministratori le necessità di predisporre la traduzione in russo sia nelle produzioni tipografiche turistiche che nella segnaletica turistico-culturale), c’era anche la musicista Maria VYAZIGINA. Dopo una visita del centro storico e del Castello che ospita il Municipio, al Console che ha anche incontrato i dipendenti il Sindaco DONNICI ha consegnato, in segno di amicizia, lo stemma del Comune.

La Russia – è emerso nei proficui scambi con le amministrazioni comunali di Mandatoriccio e Cariati – è ormai punto di riferimento per l’offerta turistica italiana con grandi possibilità di sviluppo. Secondo un rapporto diffuso dal Ministero degli Esteri italiano e redatto in collaborazione con l’Agenzia nazionale del turismo, nel 2012 più di 15,3 milioni di turisti russi si sono recati all’estero, 6% in più rispetto al 2011. I flussi turistici in uscita sono i primi, come entità, nell’ambito dei Paesi Brics: i russi fanno 1,3 volte più viaggi all’estero dei cinesi, 3,4 rispetto agli indiani e 4,6 in più dei brasiliani. Il numero dei viaggiatori è aumentato negli ultimi cinque anni del 50%, (rispetto al 41% dei cinesi). Il margine di crescita del mercato rimane ancora ampio, poiché attualmente solo il 15% dei 141 milioni di abitanti della Russia viaggia all’estero. Secondo i dati di Banca d’Italia, la spesa turistica russa in Italia nel 2012 è stata pari a 1,191 miliardi di euro (nel 2011 era stata di 925 milioni).

(Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying).

Pubblicato in Cosenza

Una debacle. Una Caporetto che ritorna.

La Spagna esce fuori dal mondiale, proprio quella Spagna che era stata capace di vincere nel giro di quattro anni due Campionati Europei (2008 e 2012) e unaCoppa del Mondo (2010).

Proprio quella Spagna che ha segnato il nuovo millennio calcistico.

In silenzio e dignitosamente

Anche l’Italia esce dal mondiale alla prima fase.

Eliminata dall’Uruguay.

E Prandelli dignitosamente si dimette affermando che «Quando un progetto tecnico fallisce è giusto prendersi le responsabilità».

Poi incalza «Prima della firma del contratto c’era la volontà di andare avanti e di proseguire questo progetto. Avevamo camuffato bene in quattro anni i problemi del calcio italiano. Poi siamo stati aggrediti, sia io che il presidente Abete, come se fossimo un partito politico e ci hanno accusato di prendere, anzi di rubare, i soldi ai contribuenti. Io ho sempre pagato le tasse e non ho mai rubato i soldi a nessuno. Se sbaglio tecnicamente, invece, è un discorso diverso e mi prendo tutte le responsabilità».

Ne comprendiamo l’amarezza.

Ma lui deve comprendere anche la nostra amarezza, quella di un popolo.

Si, le scusanti possono essere tante.

Un contestatissimo rosso a Marchisio che ha lasciato la squadra in 10.( «Assurdo rimanere in dieci in una partita come questa – si sfoga a caldo Prandelli . Non ci sono stati falli cattivi o da espulsione. Non si può condizionare così una gara, l’arbitro ha rovinato la partita».  

Un morso (non visto) di Suarez a Chiellini

Un gol fatto di spalle, con la nuca.

Un arbitraggio forse parziale

Ma il calcio è anche questo

Non solo  ma a coronamento arrivano anche le dimissioni del presidente della Figc Giancarlo Abete il quale dice : "Ho convocato il Consiglio federale, dove porterò le mie dimissioni irrevocabili. Avevo deciso prima del Mondiale. Spero invece che Prandelli ci ripensi".

Dimissioni dignitose ed «irrevocabili». Ed è bene che tali restino.

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fermo pescaLo stanziamento da parte della Commissione europea di fondi destinati allo sviluppo dell’attività ittica e costiera è senza dubbio una buona notizia che speriamo possa dare un po’ di respiro agli operatori delle nostre comunità costiere. Il settore marittimo costituisce un’importante risorsa economica per le nostre Regioni meridionali: il sostegno che giunge da Bruxelles può rappresentare dunque la spinta giusta sul fronte dell’occupazione e della crescita.

Commenta così Aldo PATRICIELLO, europarlamentare di Forza Italia appena riconfermato con oltre 111mila preferenze, lo stanziamento deciso dalla Commissione europea di 537,2 milioni di euro in favore dell’Italia attraverso il nuovo Fondo europeo per gli affari marittimi e per la pesca (Feamp).

Nei prossimi sette anni – spiega l’eurodeputato forzista – il nuovo fondo per la Pesca servirà per realizzare iniziative in favore dei pescatori, acquacoltori e operatori costieri che speriamo possano rappresentare il viatico per il progresso del settore marittimo, nonché il giusto incentivo per attuare politiche di sostenibilità ambientale della filiera ittica. In Parlamento ci siamo battuti duramente per inserire nel testo la clausola in favore degli under 40, che potranno ottenere così finanziamenti fino a 75mila euro per avviare la propria attività. È chiaro che stiamo parlando di un provvedimento importante nella misura in cui in nostro Paese riuscirà a sfruttare appieno tutte le potenzialità e le risorse che il nuovo fondo mette a disposizione degli Stati membri per il raggiungimento di obiettivi importanti, dal miglioramento della sicurezza sul lavoro e delle infrastrutture portuali al ricambio generazionale nel settore.

La riforma della politica della pesca – conclude PATRICIELLO – rappresenta, in definitiva, un contributo decisivo all’instaurazione di un’industria marittima sostenibile che deve necessariamente affrontare cambiamenti radicali e che per tali ragioni necessita quindi del sostegno economico e finanziario da parte dell’Unione.

Comunicato Stampa Aldo Patriciello - www.patriciello.it

 

Pubblicato in Italia

I criteri per l’ottenimento della bandiera Blu sono i seguenti:

EDUCAZIONE AMBIENTALE E INFORMAZIONE

1.Un minimo di 5 attività di educazione ambientale devono essere offerte ogni anno

Attività di educazione ambientale devono essere offerte e promosse ai bagnanti (I)

2.Informazioni sulla qualità delle acque di balneazione devono essere affisse (I)

3.Informazioni relative a ecosistemi e a fenomeni ambientali rilevanti a livello locale, devono essere affisse(I)

4.Mappa della spiaggia, con indicazione dei servizi, deve essere affissa(I)

5.Codice di condotta relativo alla normativa vigente sull’uso della spiaggia e delle aree circostanti deve essere affisso(I)

6.Informazioni sul Programma Bandiera

Blu ed altri eco-label FEE devono essere affisse (I)

QUALITA’ DELLE ACQUE

7.La spiaggia deve rispettare pienamente i requisiti di campionamento e frequenza relativamente alla qualità delle acque di balneazione(I)

8.La spiaggia deve rispettare pienamente gli standard ed i requisiti di analisi relativamente alla qualità delle acque di balneazione (I)

9.Conformità alle Direttive sul trattamento delle acque reflue e sulla qualità delle acque di scarico . Nessuno scarico di acque reflue (urbane o industriali) deve interessare l’area della spiaggia (I)

10.La spiaggia deve rispettare i requisiti di Bandiera Blu per i parametri microbiologici relativamente a Escherichia coli(Coliformi fecali)e ag li Enterococchi intestinali ( Streptococchi)(I)

11. La spiaggia deve rispettare i requisiti di Bandiera Blu per alcuni parametri fisici e chimici (I)

GESTIONE AMBIENTALE

12. L’Autorità Locale / Operatore balneare dovrebbero istituire un Comitato di Gestione de lla Spiaggia (G)

13. L’Autorità Locale / Operatore balneare devono rispettare tutte le normative relative alla ubicazione e al funzionamento della spiaggia(I)

14. Le aree sensibili vicino ad una spiaggia Bandiera Blu richiedono una gestione speciale, per garantire la conservazione e la biodiversità degli ecosistemi marini. (I)

15.La spiaggia deve essere pulita (I)

16.Vegetazione algale o detriti naturali dovrebbero essere lasciati sulla spiaggia (I)

17.Sulla spiaggia devono essere disponibili cestini per i rifiuti in numero adeguato che devono essere regolarmente mantenuti in ordine(I)

18.Sulla spiaggia devono essere disponibili contenitori per la raccolta differenziata(I)

19.Sulla spiaggia deve essere presente un adeguato numero di servizi igienici o spogliatoi(I)

20.I servizi igienici o spogliatoi devono essere mantenuti puliti(I)

21 .I servizi igienici o spogliatoi devono avere lo smaltimento controllato delle acque reflue. Le acque di scarico devono essere allacciate al sistema fognario o recapitate in contenitori a tenuta stagna da svuotare in maniera appropriata(I)

22.Sulla spiaggia deve essere fatto rispettare il divieto di campeggio, di circolazione ad autoveicoli o motoveicoli e deve essere proibito ogni tipo di discarica (I)

23.L’accesso in spiaggia di cani e di altri animali domestici deve essere strettamente controllato(I)

Ed ecco le spiagge BLU in Calabria:

Cosenza

1 )Trebisacce - Lungomare Sud

Crotone

1)Melissa - Torre Melissa

2)Cirò Marina

Reggio Calabria

1)Roccella Jonica

Queste,invece, le spiagge Blu in Italia

  • PIEMONTE
  • VERBANIA
  • 1. Cannero Riviera
  • LOMBARDIA
  • BRESCIA
  • 2. Gardone Riviera
  • TRENTINO ALTO ADIGE
  • TRENTO
  • 3. Levico Terme - Lido
  • 4. Calceranica al Lago - Le Barche,Al Pescatore,Riviera
  • 5. Caldonazzo
  • 6. Pergine Valsugana - San Cristoforo
  • 7. Tenna
  • LIGURIA
  • IMPERIA
  • 8. Bordighera
  • 9. Santo Stefano al Mare-Baia Azzurra
  • 10. San Lorenzo al Mare - U Nostromu/Prima Punta -
  • Baia delle Vele
  • SAVONA
  • 11. Loano
  • 12. Pietra Ligure- Ponente
  • 13. Finale Ligure
  • 14. Noli
  • 15. Spotorno - Zona moli Sirio e Sant’Antonio
  • 16. Bergeggi
  • 17. Savona - Fornaci
  • 18. Albissola Marina
  • 19. Albisola Superiore
  • 20. Celle Ligure
  • 21. Varazze - Arrestra, Levante teiro, Ponente teiro,
  • Piani d’invrea
  • GENOVA
  • 22. Chiavari - Spiaggia porto, zona gli scogli
  • 23. Lavagna
  • 24. Moneglia
  • LA SPEZIA
  • 25. Framura - Fornaci
  • 26. Lerici - Baia Blu, Fiascherino, Lido,
  • San Terenzo/Colombo, Venere azzurra
  • 27. Ameglia - Fiumaretta
  • TOSCANA
  • MASSA - CARRARA
  • 28. Carrara - Marina di Carrara Centro
  • LUCCA
  • 29. Forte dei Marmi
  • 30. Pietrasanta - Tonfano, Focette
  • 31. Camaiore - Lido Arlecchino-Matteotti
  • 32. Viareggio
  • PISA
  • 33. Pisa - Marina di Pisa,Calambrone, Tirrenia
  • LIVORNO
  • 34. Livorno - Antignano (Tre Ponti,del sal Roma, Rex) ,
  • Quercianella(Miramare, Rogiolo)
  • 35. Rosignano Marittimo - Castiglioncello, Vada
  • 36. Cecina - Marina, Le Gorette
  • 37. Bibbona
  • 38. Castagneto Carducci
  • 39. San Vincenzo - Spiaggia della Conchiglia,
  • Spiaggia della Principessa
  • 40. Piombino - Parco naturale della Sterpaia
  • 41. Marciana Marina- La Fenicia
  • GROSSETO
  • 42. Follonica
  • 43. Castiglione della Pescaia
  • 44. Grosseto - Marina di Grosseto, Principina a Mare
  • 45. Monte Argentario - Cala Piccola - Porto Ercole (Le Viste)
  • - Porto Santo Stefano (Cantoniera - Moletto - Caletta) -
  • Santa Liberata (Bagni Domiziano - Soda - Pozzarello)
  • FRIULI VENEZIA GIULIA
  • GORIZIA
  • 46. Grado
  • UDINE
  • 47. Lignano Sabbiadoro
  • VENETO
  • VENEZIA
  • 48. San Michele Al Tagliamento - Bibione
  • 49. Caorle
  • 50. Eraclea - Eraclea Mare
  • 51. Jesolo
  • 52. Cavallino Treporti
  • 53. Venezia - Lido di Venezia
  • 54. Chioggia - Sottomarina
  • EMILIA ROMAGNA
  • FERRARA
  • 55. Comacchio - Lidi Comacchiesi
  • RAVENNA
  • 56. Ravenna - Lidi Ravvenati
  • 57. Cervia - Milano Marittima, Pinarella
  • FORLI - CESENA
  • 58. Cesenatico
  • 59. Gatteo - Gatteo Mare
  • 60. San mauro Pascoli - San mauro mare
  • RIMINI
  • 61. Bellaria Igea Marina
  • 62. Misano Adriatico
  • 63. Cattolica
  • MARCHE
  • PESARO - URBINO
  • 64. Gabicce mare
  • 65. Pesaro
  • 66. Fano - Nord - Sassonia - Torrette/Marotta
  • 67. Mondolfo - Marotta
  • ANCONA
  • 68. Senigallia
  • 69. Ancona - Portonovo
  • 70. Sirolo - Sassi Neri/San Michele - Urbani
  • 71. Numana - Alta - Bassa Marcelli nord
  • MACERATA
  • 72. Potenza Picena - Porto Potenza Picena
  • 73. Civitanova Marche - Lungomare nord, Lungomare sud
  • FERMO
  • 74. Porto Sant’Elpidio
  • 75. Fermo - Lido, Marina Palmense
  • 76. Porto San Giorgio
  • 77. Pedaso - Lungomare Centro
  • ASCOLI PICENO
  • 78. Cupra Marittima
  • 79. Grottamare
  • 80. San Benedetto del Tronto
  • ABRUZZO
  • TERAMO
  • 81. Tortoreto
  • 82. Roseto degli Abruzzi-Lungomare Centrale Marrarosa
  • e Sud
  • 83. Pineto-Torre Cerrano
  • 84. Silvi-Lungomare Centrale
  • CHIETI
  • 85. Francavilla - Lido Asterope
  • 86. San Vito Chietino
  • 87. Rocca San Giovanni-Cavalluccio
  • 88. Fossacesia
  • 89. Vasto - Punta Penna, Vignola, San Nicola
  • 90. San Salvo-Marina Zona Fosso Molino
  • MOLISE
  • CAMPOBASSO
  • 91. Petacciato - Marina
  • 92. Termoli - Lungomare Nord (Sant’Antonio), Lungomare
  • Sud (Rio Vivo)
  • 93. Campomarino - Lido
  • LAZIO
  • ROMA
  • 94. Anzio
  • LATINA
  • 95. Latina - Marina di Latina
  • 96. Sabaudia
  • 97. San Felice Circeo
  • 98. Sperlonga
  • 99. Gaeta
  • 100. Ventotene - Cala Nave
  • CAMPANIA
  • NAPOLI
  • 101. Anacapri - Punta Faro, Gradola/Grotta Azzurra
  • 102.
  • Massa Lubrense - Baia delle Sirene, Marina del
  • Cantone, Marina di Puolo, Reccommone
  • SALERNO
  • 103. Positano - Spiaggia Arienzo, Spiaggia Fornillo,
  • Spiaggia Grande
  • 104. Agropoli - Lungomare San Marco, Trentova
  • 105. Castellabate - Baia di Ogliastro, Lago Tresino/Punta
  • Inferno, Marina Piccola, Pozzillo/San Marco
  • 106. Montecorice - Agnone, Capitello, San Nicola
  • 107. Pollica - Acciaroli, Pioppi
  • 108. Casal Velino
  • 109. Ascea
  • 110. Pisciotta
  • 111. Centola - Palinuro
  • 112. Vibonati
  • 113. Sapri-Lido di Sapri San Giorgio
  • BASILICATA
  • POTENZA
  • 114. Maratea - Acquafredda, Fiumicello
  • PUGLIA
  • BARLETTA-ANDRIA-TRANI
  • 115. Margherita di Savoia - Centro Urbano Cannafesca
  • BARI
  • 116. Polignano a Mare - Cala Fetente - Cala Ripagnola -
  • Cala San Giovanni
  • 117. Monopoli - Lido Rosso, Castello S.Stefano, Capitolo
  • BRINDISI
  • 118. Fasano
  • 119. Ostuni - Creta Rossa - Lido fontanelle - Lido Morelli
  • Pilone - Rosa marina
  • TARANTO
  • 120. Ginosa - Marina di Ginosa
  • LECCE
  • 121. Otranto
  • 122. Melendugno
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  • 124. Salve
  • CALABRIA
  • COSENZA
  • 125. Trebisacce - Lungomare Sud
  • CROTONE
  • 126. Cirò marina - Cervara, Punta Alice
  • 127. Melissa - Torre Melissa
  • REGGIO CALABRIA
  • 128. Roccella Jonica
  • SICILIA
  • MESSINA
  • 129. Lipari - Acqua Calda, Canneto, Vulcano spiagge termali
  • RAGUSA
  • 130. Ispica
  • 131. Pozzallo - Pietre Nere, Raganzino
  • 132. Ragusa - Marina di Ragusa
  • AGRIGENTO
  • 133. Menfi - Lido Fiori Bertolino, Porto Palo Cipollazzo
  • TRAPANI
  • 134. Marsala - Signorino
  • SARDEGNA
  • OLBIA - TEMPIO
  • 135. Santa Teresa Gallura - Rena Bianca, Capo Testa ponente
  • 136. La Maddalena - Porto Lungo, Punta Tegge, Spalmatore,
  • Caprera due mari, Caprera Relitto
  • 137. Palau - La Sciumara, Porto Liscio/Isuledda/Porto Pollo,
  • Palau Vecchio
  • ORISTANO
  • 138. Oristano - Torre Grande
  • OGLIASTRA
  • 139. Tortolì - Lido di Orrì, Lido di Cea
  • CAGLIARI
  • 140. Quartu Sant’Elena - Poetto
Pubblicato in Cronaca

Cagliari.. Oltre duecentomila visualizzazioni in due giorni e 24 mila condivisioni su Facebook sono i numeri record che ha fatto registrare il servizio uscito l’altro ieri su questo sito web in cui si racconta la vicenda di Carlo Coco, il commerciante cagliaritano che ha ricevuto dall’Olanda, a distanza di 43 anni, un assegno previdenziale di 48 euro, poi rivalutato a 62, per otto mesi di lavoro compiuti nei Paesi Bassi nel 1971, quand’era un ragazzo. Il 70 per cento dei clic si è registrato in Sardegna, ma il servizio è stato letto da migliaia di utenti anche in Olanda, Germania, Francia e Gran Bretagna.

Coco è stato subissato di chiamate da tutta la Sardegna e lunedì prossimo alle 16.30 parteciperà alla trasmissione televisiva Rai “La vita in diretta” , dove è stato invitato per ricordare la sua incredibile vicenda. Altri inviti, attraverso la redazione di Cagliari della Nuova, sono in arrivo per talk show e programmi di informazione. A rendere la sua storia «virale» è stato l’inevitabile raffronto tra la proverbiale lentezza e inefficienza della burocrazia italiana con l’incredibile precisione della previdenza olandese, che a quasi mezzo secolo di distanza ha rintracciato l’indirizzo di Coco a Quartu Sant’Elena per informarlo che una volta compiuti 65 anni aveva diritto a ricevere la pensione per quei pochi mesi di lavoro.Da Lanuovasardegna

Mi viene in mente quello che Garibaldi scrisse ad Adelaide Cairoli il 1868” Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili. Sono convinto di non aver fatto male, nonostante ciò non rifarei oggi la via dell'Italia meridionale, temendo di essere preso a sassate, essendosi colà cagionato solo squallore e suscitato solo odio”.

Mi spiace doverlo smentire due volte

La prima è che ha fatto male visto la abnorme diversità tra l’Italia e le altre nazioni della stessa europa

La seconda è che meridionali non prenderanno mai a sassate nessuno. Non lo hanno fatto mai perché sempre succubi del potere.

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