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sindaco lagoEsprime voto contrario anche alla modifica del regolamento delle entrate che riguardava la dilazione delle cartelle, in fase coattiva, per tutte le famiglie con reddito basso.

L’Amministrazione comunale di Lago, guidata dal Sindaco Enzo Scanga, incassa un altro importante successo: la riduzione della tassa sui rifiuti solidi urbani che inciderà sulle famiglie e sulle attività commerciali.

La tariffa Tari è stata diminuita nel suo totale, rispetto al 2018 di € 14.000 mentre di circa € 60.000 rispetto al 2017.

Questo è un dato che deriva da tanto lavoro, impegno e fatica. I ringraziamenti sono rivolti a tutta la giunta ed ai consiglieri di maggioranza, in particolare all’assessorato alle Politiche Ambientali, guidato dal vicesindaco Ilaria De Pascale,  la quale è riuscita a coordinare ogni aspetto, mettendo in campo ogni azione volta al miglioramento della differenziata, agli uffici Finanziario e Tecnico e alla ditta EsaSud che gestisce il servizio di raccolta.

Si è riusciti, nonostante le conclamate difficoltà del settore, lavorando in sinergia e con armonia, ad ottenere questo eccellente risultato. Ma un ruolo fondamentale lo hanno interpretato in modo ammirevole i cittadini e le famiglie, ai quali va rivolta la nostra più sentita gratitudine, che hanno consentito, attraverso una migliore qualità del differenziato, una conseguente riduzione dei costi.

Questo è il premio che le famiglie meritano. Una netta diminuzione sulla tariffa di una percentuale del 4% sulle utenze domestiche e circa del 12% su quelle non domestiche rispetto all’anno scorso. Mentre si nota una calo decisamente più consistente rispetto al 2017 con una percentuale in diminuzione del 15% sulle utenze domestiche e del 25% sulle non domestiche (attività commerciali).

Da quando è stato introdotto il PEF TARI (2014), possiamo dire con fierezza e anche un pizzico di orgoglio, che  questo è il minimo storico della Tari al Comune di Lago, ovviamente omettendo il caso 2016 in quanto, per quell'anno, le previsioni di alcune voci erano erroneamente previste al ribasso, causando perdite che, successivamente, con senso di responsabilità, abbiamo dovuto coprire con l’aumento deliberato nel 2017.

Nonostante la controtendenza rispetto a tantissimi comuni d’Italia, la minoranza consiliare esprime il proprio voto contrario, poiché suppone che la stessa possa essere ulteriormente diminuita, eliminando altre voci di spesa pari a €125.000.

Durante la discussione in Consiglio comunale, il Sindaco ha chiesto che la proposta avanzata dalla minoranza, in netto contrasto con i criteri dettati dal Dpr 158/99 e con i vincoli di bilancio, venisse ufficializzata in atti formali, e che la stessa venisse sottoposta all’attenta verifica di qualsiasi Organo di Revisione dei contabile.

Altro punto rilevante portato all’approvazione del Consiglio, relazionato dal Consigliere Fabio Barone, è stata la proposta in difesa dei ceti con difficoltà economiche, cioè quella di dare la possibilità a queste famiglie di poter richiedere una maggiore dilazione delle cartelle, nella fase coattiva della riscossione.

Anche qui, la minoranza, ha posto il proprio voto contrario, avanzando la proposta di rottamazione come accade con Equitalia.

Non si fa attendere la risposta del Sindaco, che ricorda come, appena insediatosi, nel giugno 2016, aveva tentato questa operazione, inviando un apposito quesito direttamente al Ministero delle Finanze,  ma subendo il netto diniego, in quanto agli Enti del comparto autonomie locali, non sono concesse operazioni di rottamazione se non espressamente contemplate dal norma pena condanne per danno erariale.

Ad ogni modo è stata espressa grande soddisfazione anche per questi risultati che si conta proseguiranno nel prossimo futuro, visto che l’Amministrazione  acquisirà (grazie al finanziamento regionale di 68.000€) altri strumenti innovativi che serviranno a migliorare la raccolta differenziata offrendo, così, maggiori servizi alla comunità.

“Ho piena fiducia nella saggezza e nell'ingegnosità della mia squadra  e nel duro lavoro, coraggio e sacrificio del popolo di Lago. E Avanti così".

Pubblicato in Politica

Il fenomeno della emigrazione è un fenomeno iniziato secoli fa e che ancora perdura.

La emigrazione verso paesi europei ed americani ha interessato molti italiani, in particolare Veneti, Calabresi, Siciliani, Campani.

Erano tutti emigranti il cui accesso era autorizzato dai paesi che li avrebbero ospitati.

Uno di essi è stato recentemente ricordato a Lago.

Si tratta di Carmine Arlia emigrato agli inizi del novecento per gli USA.

Li Carmine fece tutti i lavori, come avveniva per la quasi totalità degli emigrati, specialmente calabresi.

Ma non riuscì a dimenticare il suo paese natio e soprattutto il borgo di Vasci nel quale abitava con la sua famiglia.

Li a Vasci era in costruzione una piccola cappella che poi venne intitolata a san Francesco d’Assisi.

Gli era impossibile dimenticare quella chiesetta che era l’unico punto di incontro e di socializzazione di tutti gli abitanti del borgo.

Sicuramente sperava di rientrare in Italia, nel suo paesello di Lago e nel suo borgo di Vasci.

E con questo pensiero Carmine Arlia riuscì a mettere da parte la somma di 195 lire del 1912.

Una somma rilevante per quegli anni quando un bracciante che riusciva a lavorare guadagnava per 10 ore di duro lavoro circa 2 lire al giorno.

Inviò la somma al parroco di Lago che tre anni dopo nel 1915 gliene rilasciò dovuta ricevuta e la destinò alla realizzazione della sagrestia.

Un secolo dopo gli eredi hanno pensato di ricordarlo con questo scritto:.

“In memoria di Carmine Arlia

Agli inizi del ventesimo secolo partirono per gli USA milioni di persone alla ricerca di un lavoro, così da dare risposta alle esigenze economiche delle proprie famiglie.

Tra questi Carmine Arlia di Lago.

Carmine Arlia, partendo, aveva lasciato a Lago la propria famiglia e nel luogo dove era nato, i Vasci, una chiesetta incompleta.

Lavorò duramente e nel mentre continuava a soddisfare le esigenze della sua famiglia, riuscì a mettere da parte un discreta somma ben 195 lire che inviò al parroco di Lago per completare la cappella dei Vasci, intitolata a San Francesco d’Assisi.

Gli era impossibile dimenticare quella chiesetta che era l’unico punto di incontro e di socializzazione di tutti gli abitanti del borgo.

Forse sperava di rientrare in Italia, nel suo paesello di Lago e nel suo borgo di Vasci.

La somma inviata era equivalente a quasi tre mesi di lavoro di un bracciante.

Di questo dono ne ha fatto attestazione il parroco di Lago il 5 gennaio 1915.

Oggi i discendenti di Carmine Arlia, Vita Carino, Francescano, Campora e Morelli, vogliono ricordare questo nobile gesto, il loro avo e donante Carmine Arlia, la moglie Porco Caterina, i figli Arlia Angelo, Carlo, Benio, Teresina e Vincenzina

Amantea/Vasci Ottobre 2018

Pubblicato in Belmonte Calabro

Un sacerdote si sarebbe appropriato dell’oro della Madonna che aveva in custodia e se lo sarebbe venduto, giustificando il proprio comportamento, quanto meno singolare, con “la necessità di sanare i debiti della parrocchia”.

 

La vicenda, che ha davvero dell’incredibile, arriva da Lago, un centro a poco meno di venti chilometri da Cosenza. Protagonista della storia é don Giancarlo Gatto, parroco del Santuario della “Madonna delle Grazie”, cui i fedeli, peraltro, sono particolarmente devoti, tanto che la chiesa è molto frequentata.

Nelle settimane scorse un gruppo di persone ha chiesto d’incontrare l’Arcivescovo metropolita di Cosenza, monsignor Francesco Nolè, per informarlo, avevano riferito, di “alcuni fatti gravi accaduti a Lago”.

Mons. Nolè, preoccupato per la situazione che si stava delineando ed intuendo che effettivamente potesse essere accaduto qualcosa di grave, ha ricevuto i fedeli che gli avevano rivolto la richiesta d’incontro e si è sentito raccontare, mostrandosi subito sorpreso, che il parroco del santuario di Lago aveva venduto i gioielli della Madonna, del valore di 30 mila euro e frutto, tra l’altro, degli ex voto dei fedeli.

Il tutto, ovviamente, senza informare i suoi superiori ecclesiastici. Lo stesso parroco, secondo quanto si é appreso in ambienti della Curia, avrebbe ammesso i fatti denunciati, sostenendo di essere stato in un certo senso costretto a vendere l’oro della Madonna per sanare la situazione debitoria della parrocchia.

Debiti, peraltro, non si capisce accumulati da chi e per quale motivo.

Della vicenda si é appreso oggi attraverso un comunicato diramato dall’Ufficio delle Comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Cosenza, in cui si riporta la posizione su quanto sarebbe accaduto di monsignor Nolè, che si dice «Sorpreso e amareggiato per quanto sta accadendo nella comunità di Lago, divisa e provata da alcune decisioni – si afferma nella nota – che il parroco avrebbe messo in atto senza consultare i superiori, né chiedere i permessi dovuti alle competenti autorità ecclesiastiche».

Nel comunicato l’Arcivescovo invita «Tutti ad essere più umili e responsabili per ritrovare le ragioni del dialogo, della tolleranza e del rispetto reciproco, che si sono persi da ambedue le parti». Mons.

Nolè invita «Pertanto, per il momento, il parroco ad un atto di umile responsabilità chiedendo pubblicamente scusa alla comunità per avere contribuito, anche se in maniera inconsapevole e superficiale, alla divisione della stessa e alla frattura della comunione, che è il bene supremo e prezioso della vita della Chiesa, e chiede parimenti ai fedeli di non farsi trascinare in facili e deprecabili condanne mediatiche o di piazza».

«L’Arcivescovo, che fin dalle prime accuse dei fedeli, si è attivato attraverso i suoi collaboratori per accertare la veridicità dei fatti – si afferma ancora nella nota – sta continuando a farlo e rassicura tutti che alla fine, in tutta libertà e senza alcuna costrizione dalle parti in causa, prenderà i dovuti ed opportuni provvedimenti canonici.

Nel frattempo invita tutti ad abbassare i toni della polemica e delle accuse reciproche per ritrovare insieme la serenità del cuore e della ragione e riprendere il dialogo interrotto, sempre nel rispetto reciproco».

Mons. Nolè, in sostanza, tenta di rasserenare gli animi ed invita tutti alla prudenza ed alla moderazione.

La sensazione che si coglie, comunque, negli ambienti della Curia, è che don Giancarlo a Lago non dovrebbe starci ancora per molto.

Ilcorrieredellacalabria

Pubblicato in Longobardi

In questi giorni si sono formalizzate, attraverso apposite delibere, la rinuncia delle indennità di carica per un importo pari a 2.578 euro.

Il Sindaco Enzo Scanga, il Vicesindaco Ilaria De Pascale e l’assessore Antonella Mazzotta hanno donato la somma delle indennità delle rispettive cariche amministrative, finalizzate al recupero di monumenti storici, al decoro urbano, alla viabilità comunale ed a tutto ciò che riguarda anche piccole spese economali.

Un importante segnale, in un momento di particolare affanno economico, di chi vuole rendere un servizio al cittadino diminuendo la spesa pubblica.

Non è la prima volta che la giunta guidata dal Sindaco Scanga, compie questi atti verso il proprio territorio ed i propri cittadini in attività e progetti di interesse pubblico.

Abbiamo molte idee, molti progetti da realizzare ma le esigue risorse economiche non ci consentono di far fronte alle tante esigenze che il territorio richiede.

Infatti, nell’ultimo consiglio comunale, tenutosi il 31 luglio 2018, siamo stati obbligati a riconoscere dei debiti fuori bilancio pari a euro 216.137,91 (tra cui la restituzione alla Regione Calabria della progettazione della discarica per 160.000,00 mai realizzata) di debiti fuori bilancio, che si aggiungono ad altri 213.577,06 di un pagamento per azione esecutiva, entrambi relativi alla definizione di vecchi procedimenti legali.

Sicuramente, in futuro, a queste somme si aggiungeranno altre sentenze che metteranno in seria difficoltà le casse dell’Ente.

Nonostante le tante transazioni che sono state stipulate in questi due anni di amministrazione con un successivo risparmio di spesa, nonostante il recupero di somme che si vantavano da altri Enti, nonostante questa amministrazione abbia istituito un “fondo rischi” pari a 100.000, nonostante i tanti risparmi di gestione e di spesa non si riesce a colmare l’emorragia finanziaria.

Non è nel nostro stile indicare un colpevole, ma è palese che questo è il risultato di oltre vent’anni di cause su cause che ora stanno trovando una sentenza definitiva, pertanto a noi resta il cerino in mano di trovare una non semplice soluzione conclusiva per la copertura finanziaria.

Che questo risultato non sia dipeso dall’Amministrazione Scanga è ben chiaro a tutti, ma al contempo si ha la responsabilità politico/amministrativa di cercare ogni alternativa per scongiurare il peggio.

Senza, poi, considerare che non c’è niente di più squallido e squalificante di chi tifa spudoratamente per il dissesto del proprio Ente, sforzandosi di trovare supporti normativi per ostacolare il tentativo dell’amministrazione di evitare il fallimento e sapendo, perfettamente, che il dissesto sarebbe enormemente gravoso per i cittadini, costringerebbe l'ente a ridurre l'organico entro i parametri di legge (max 17 dipendenti e meno servizi), e, comunque, non sarebbe imputabile a questa amministrazione, bensì alle precedenti ed in particolare a quella precedente.

Tutto questo solo per il deplorevole desiderio di poter danneggiare l'immagine di questa amministrazione e, magari, domani, provare a ritornare in carica a moltiplicare i danni già fatti.

La nostra, è un’amministrazione che ha inseguito e raggiunto molti risultati e tanti altri sono in cantiere. Molto presto partiranno tanti lavori relativi a finanziamenti regionali per l’edilizia scolastica, per la depurazione, per il miglioramento della raccolta differenziata, pubblica.

La volontà di rinunciare legittimamente alle nostre indennità nasce anche da questa esigenza, in quanto la voglia di “fare” supera ogni difficoltà e si farà di tutto pur di raggiungere i nostri obiettivi.

Pubblicato in Belmonte Calabro

Due ore di spettacolo che hanno entusiasmato il numeroso pubblico, uno show apprezzato da tutti.

Una riprova nel fatti che il Sindaco Enzo Scanga al termine dello spettacolo ha voluto complimentarsi direttamente salendo sul palco e prendendo la parola.

Grande successo per il saggio di danza portato in scena, nella serata di Giovedi 12 Luglio a Lago dalla scuola di danza Dance Academy diretta dall’insegnante di classe internazionale Stefania Pasini.

Nel corso della serata, presentata in maniera eccellente da Alessandro Cherubini, sono state eseguite nella prima parte una serie di coreografie: dalla baby dance al coreografico intermedio e avanzato, dalle danze latino americane di coppia alla danza moderna, dal ballo di gruppo senior alla video dance.

Nella seconda parte uno show titolato “CIRCUS” creato e ideato da Stefania Pasini con scenografia ideata e creata da Mariassunta Palermo

La scuola Dance Academy nasce a Lago nel 2013 dall’idea di Stefania e oggi la scuola è ben conosciuta in tutta la Regione non solo per la sua ideatrice ma anche per le tante competizioni che vedono i ballerini/allievi della scuola protagonisti a livello Regionale e Nazionale.

Sono attivi diversi corsi all’interno della scuola, per bambini, ragazzi e adulti.

Dal ballo al fitness.

Il numero degli allievi durante gli anni cresce, cosi la scuola decide ancora una volta di avviare nuovi corsi per il nuovo anno accademico 2018/2019.

A tal proposito a Settembre riapriranno le iscrizioni per il nuovo anno.

Un plauso va anche a tutto lo staff della scuola, a Carino Service, a Esa Sud ecologia e Carrozzeria ma quello più importante va ai genitori degli allievi e ai ballerini della scuola per l’eccellente lavoro messo in atto con grande amore e dedizione e competenza del settore della danza, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Anche per tutti i collaboratori, un bravo a Stefania!

Pubblicato in Longobardi

La lotta dei sindaci contro l’abbandono dei rifiuti è spesso una lotta inutile se non viene combattuta anche dai cittadini per bene

Pr questo il sindaco di lago ha postato il seguente avviso:

“Abbandono indiscriminato dei rifiuti- qualcosa sta cambiando …

Grazie cittadini

Oggi un cittadino anonimo di Lago ha inviato al sindaco delle immagini che ritraevano due signori che abbandonavano dei rifiuti sulla strada provinciale Lago Amantea

Le immagini sono state prontamente inviate ai Carabinieri Forestali che hanno avviato le dovute indagini ed i trasgressori saranno duramente sanzionati

L’amministrazione di Lago è sempre determinata combattere e reprimere, utilizzando qualsiasi risorsa, questo triste fenomeno

Siamo fin d’ora grato ad ogni cittadino che con grande senso civico e sensibilità sarà protagonista nel mantenere pulito il nostro territorio.

PS Non sappiamo di quale cittadina siano coloro che hanno abbandonato i rifiuti …..

Pubblicato in Belmonte Calabro

Ecco cosa scrive il sindaco di Lago Enzo Scanga:

La minoranza anziché chiedere scusa ai cittadini, attacca per difendersi da un grave errore.

“È finito il tempo delle prese in giro, delle “magie”, delle approssimazioni e dei discorsi da bar.

Se i consiglieri di minoranza, ignorano le stringenti regole che disciplinano la struttura di un piano economico finanziario di carattere aziendale qual è quello imposto dalla legge per la Tari e, in tutta ignoranza, snocciolano numeri privi di ogni fondamento tecnico /normativo, non meritano neanche una risposta.

Non si può infatti rispondere a qualcuno che in una giornata di sole ti chiede: "quando pioverà?"'. Al di là della totale infondatezza delle dichiarazioni rese, la minoranza, prima di fare uscite del genere, si dovrebbe porre una semplice domanda che gli basterebbe ad evitare magre figure.

La domanda è semplice, ed è questa: se in Italia, nei Comuni come il nostro, di circa 2.500 abitanti, il costo MEDIO del servizio di smaltimento rifiuti si attesta a 357.000 euro, come potrebbe mai il costo del Servizio rifiuti a Lago attestarsi a 180.000 euro, con un territorio comunale più vasto di circa il 30% rispetto a quello dei Comuni italiani analoghi.

Il fatto che il costo a Lago sia stato portato da questa amministrazione a 309.000 euro, ossia ben al di sotto della media nazionale, costituisce già un grande successo del quale noi tutti cittadini di Lago dovremmo essere orgogliosi.

Peraltro, poi, la minoranza, in uno stato di schizofrenia da sconfitta, prima dice che abbassare i costi del fondo rischi, avrà gravi conseguenze e che quindi non bisognava abbassarlo, lasciando i costi complessivi invariati, poi, contemporaneamente, in un moto di pura follia, propone l'abbattimento dei costi complessivi a livelli che neanche i Comuni più virtuosi d'Italia potrebbero permettersi. Delle due l'una.

Vi è più. Nel Consiglio comunale del 30 marzo 2018 è stato spiegato, in maniera elementare e specificato per ben due volte, che il risparmio ottenuto da questa amministrazione è stato complessivamente pari ad euro 54.000 rispetto al 2016.

Di questo risparmio, però, si è potuto utilizzare per ridurre la tariffa, solo 30.000 euro, poiché la restante parte è servita a coprire il buco provocato dalle previsioni del tutto sballate fatte per il 2015 dall’Ex sindaco con delega all’ambiente e bilancio:

Previsione per conferimento in discarica anno 2015 :Euro 60.000

Spesa realmente pervenuta: Euro 95.000

(questa è stata la VERA CAUSA dell’impossibilità di ridurre le tariffe più di quanto abbiamo fatto per il 2018).

Che prendano una decisione e mettano in pace la propria coscienza, cercando di elaborare il lutto elettorale e mettere in campo competenze migliori, prima di dare alle stampe le prime cose che gli vengono in mente pur di gettare fango su un'amministrazione che sta cercando di fare, pur con tutti i propri limiti, il massimo del proprio sforzo per il Paese e per porre rimedio ad un mare di debiti da contenziosi che il consigliere Cupelli (Ex Sindaco), ha tirato il più possibile per le lunghe evitando di chiuderli e pensando bene di lasciarli come ricca eredità ai posteri.

D'altronde se ci sono problemi perché affrontarli quando è possibile lasciarli agli altri?
Su questo e su altro siamo pronti a discutere nelle sedi appropriate con atti e leggi. Senza tavolini o imbrogli.

Il sindaco di Lago Enzo Scanga

Pubblicato in Basso Tirreno

uoLa tradizione del dono di uova è documentata già fra gli antichi Persiani dove era diffusa la tradizione dello scambio di semplici uova di gallina all'avvento della stagione primaverile, seguiti nel tempo da altri popoli antichi quali gli Egizi, i quali consideravano il cambio di stagione una sorta di primo dell'anno, i Greci e i Cinesi. Spesso le uova venivano rudimentalmente decorate a mano.

 

Il Cattolicesimo riprese le tradizioni che vedevano nell'uovo un simbolo della vita, rielaborandole nella nuova prospettiva del Cristo risorto.

L'uovo infatti somiglia a un sasso e appare privo di vita, così come il sepolcro di pietra nel quale era stato sepolto Gesù.

Dentro l'uovo c'è però una nuova vita pronta a sbocciare da ciò che sembrava morto.

In questo modo, l'uovo diventa quindi un simbolo di risurrezione.

Oggi l’uovo significa soprattutto sorpresa.

Non ha voluto mancare a questa tradizione Enzo Scanga il sindaco di Lago.

Ed ecco cosa ha nascosto nell’uovo di Pasqua 2018.

“In questa domenica delle Palme, in piena concordia con l’Amministrazione comunale, voglio partecipare a tutti che attraverso la rinuncia a due mensilità della mia indennità di Sindaco, si procederà a restaurare le due statue, realizzate dal compianto Artista Girlando Politano e che appartengono, da oltre settant'anni, al nostro patrimonio artistico, culturale e religioso,
FRA BERNARDO e CRISTO RE.

La ristrutturazione sarà affidata alle sapienti mani del Maestro Nicola Scanga.

Il progetto prevede anche un’adeguata illuminazione delle due statue e della villa dedicata al Frate Agostiniano in Via Pantanello.

C’è anche la ferma intenzione di bonificare l’area e trasformare i ruderi del monastero del 1600 in un luogo di attrazione culturale di Lago e ci adopereremo per riuscire anche in questo intento.

Buone festività Pasquali a tutti. Enzo Scanga”

E’ vero. Pasqua non è sempre e dovunque la stessa!

Pubblicato in Belmonte Calabro

Scrive la minoranza:

L’ex mattatoio comunale trasformato in centro raccolta rifiuti. Le mezze verità

Per dovere verso i nostri concittadini, il contributo regionale per il completamento del mattatoio comunale, dall’importo di 70,000 euro risale all’anno 2014 (DDG n. 4146 del 9 aprile 2014),

non riguardava una semplice ristrutturazione , come affermato giorni fa sui social dal Sindaco e dall’attuale maggioranza e non è altrettanto vero che tali somme non avrebbero concesso alla struttura di essere autonoma ed efficiente in quanto sarebbero servite altre ingenti somme di denaro per renderlo agibile e funzionante.

Vogliamo loro ricordare, che nello stesso mattatoio sono stati già investiti circa 150.000 euro, per i quali il Comune sta pagando la quota di ammortamento alla Cassa Depositi e Prestiti spettante per il tipo di finanziamento, inoltre, sono stati investiti 30.000 euro di fondi di bilancio, serviti per la sistemazione interna e per le opere connesse, questi lavori e l’istallazione di un nuovissimo impianto di depurazione erano stati realizzati proprio per renderlo agibile sotto il profilo igienico – sanitario.

LA VERITA’ è, che questo era un finanziamento finalizzato alla realizzazione della copertura ed all’acquisto dell’attrezzatura per la macellazione dei suini, il tutto collegato ad un progetto del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2014/2020, riguardante l’allevamento, la macellazione e la trasformazione del suino nero di Calabria, dove, attraverso una manifestazione di interesse, si doveva creare un partenariato pubblico – privato atto a mettere a sistema le potenzialità del nostro territorio che ad oggi sono state considerate emergenze: la forza giovanile ed il patrimonio montagna/bosco.

Il nostro progetto prevedeva il coinvolgimento di molti giovani disoccupati e mirava ad evitare lo spopolamento delle aree montane e periferiche, favoriva un sistema di aggregazione e tendeva al recupero del patrimonio agro-forestale del nostro territo.

Quindi , finalizzato a valorizzare alcune nostre tipicità e a creare opportunità di lavoro attraverso anche quei giovani che ora stanno prendendo la via della Svizzera.

Infatti, orgogliosi di questa fuga , l’amministrazione comunale si è recata recentemente in Svizzera, perché fiera di questa emigrazione e dell’accoglienza riservata ai nostri giovani.

Ora questa iniziativa è stata trasformata, in un progetto di restyling e di “colori”, sicuramente perché ritenuta più importante e prioritaria !!!!!! questioni … di … scelte.

In fine si vuole ricordare che le Promesse elettorali, si realizzano e si portano avanti con mezzi e finanziamenti ottenuti dall’Amministrazione in carica e non utilizzando e rimodulando finanziamenti, frutto del lavoro svolto della passata Amministrazione.

Lago 5 febbraio 2018

                               Il Gruppo di minoranza Consiliare Solidarietà e Sviluppo                  

Pubblicato in Longobardi

Come previsto nel programma elettorale e per come anticipato in più occasioni, sono iniziati i lavori di allestimento dell’ARREDO URBANO del Comune di Lago.

- Dopo circa quarant’anni, si sta già provvedendo alla sostituzione delle bacheche del centro urbano delle frazioni.

- Si continuerà con il posizionamento delle nuove targhe viarie;

- Nuovi getta carte per la raccolta differenziata;

- Nuove Panchine e segnaletica verticale;

- Ristrutturazione della Villa comunale “Formentano”;

- N. 3 panchine “Smart” illuminate, con la Wi-Fi e caricatore per tutti i dispositivi mobili;

- Attraverso un apposito progetto realizzato da un Ingegnere illuminotecnico è previsto un sistema di illuminazione a Led per l’abbellimento del centro storico (Piazza del Popolo) e di un altro importante scorcio di Lago.

Per dovere, verso i nostri concittadini, specifichiamo quanto segue:

I fondi destinati per L’ ARREDO URBANO derivano da un vecchio finanziamento regionale di 70.000€ , previsto per una semplice ristrutturazione del mattatoio comunale.

Tale rifacimento non avrebbe concesso alla struttura di essere autonoma ed efficiente e sarebbero servite altre ingenti somme per renderlo agibile con le nuove normative igienico sanitarie.

Pertanto, si è pensato di devolvere il mutuo a questo progetto di ARREDO URBANO che porterà a Lago un nuovo restyling, una nuova rigenerazione urbana e di essere tutti fieri di presentare ancora più bella ed accogliente la nostra Città.

Pubblicato in Belmonte Calabro
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