Scrive Dalila Nesci:
«Fa l'acrobata il commissario alla sanità calabrese, Massimo Scura, al quale ricordo che in Calabria nessuno è fesso».
Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci, a proposito delle giustificazioni fornite a mezzo stampa dal commissario, in merito al decreto sui nuovi budget sanitari che ha fatto scoppiare la polemica politica sull'assegnazione di fondi maggiori, rispetto al passato, a due delle tre cliniche facenti capo al gruppo imprenditoriale cosentino iGreco.
Poi prosegue la Nesci «Oggi Scura invita all'accesso agli atti lasciando intendere che la vicenda sia tutta e solo mediatica.
Aggiunge di una specifica informativa pronta dal 21 luglio.
Faccio notare allo smemorato commissario che il decreto in questione reca la data del 6 luglio, sicché, stando alle sue parole, i criteri di assegnazione sarebbero stati ricavati in seguito».
Ed ancora la parlamentare 5 stelle evidenzia «È curioso che Scura sia uscito soltanto ora allo scoperto, dimenticando che sulla questione pendono due diverse interrogazioni alla Camera, del 15 e del 16 luglio scorsi, e una al Senato.
Il suo lungo silenzio sul caso ha portato il Movimento 5 stelle a presentare anche un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei conti.
Fu lo stesso Scura, infatti, a dichiarare al tg Rai della Calabria del 13 luglio scorso che avrebbe riferito i criteri di assegnazione dei nuovi budget, il che non ha mai fatto, oggi nascondendosi dietro alla legge sull'accesso».
Infine conclude «Ancora più significativa è questa versione odierna di Scura, perché proprio in mattinata ho chiesto al dipartimento della Salute copia dei relativi atti d'istruttoria. Stia tranquillo il commissario, noi 5 stelle siamo la sua ombra».
NdR.Una sola domanda: Dove sono tutti gli altri parlamentari calabresi? Senza la Nesci chi garantirebbe la medicina pubblica in Calabria?