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ale5stelleCatanzaro – “Non siamo ancora usciti dell’emergenza, in Italia, nonostante siamo sulla strada giusta. Bisogna fare ancora molta attenzione ad inopportuni passi falsi, ma bisogna anche ascoltare la voce di quei calabresi che con senso di responsabilità sono rimasti al nord per aiutare tutti a superare questa emergenza, comprendendone le ragioni e pensando a soluzioni che possano soddisfare le loro giuste esigenze ma nel contempo difendendo la Calabria da possibili nuovi contagi.” Così il deputato calabrese del MoVimento 5 Stelle Alessandro Melicchio sul rientro dei calabresi, argomento che ha sollevato diverse discussioni nella nostra regione. “La Presidente Santelli, di cui capisco la necessità di pensare alla sicurezza della nostra regione, faccia uno sforzo di dialogo e di programmazione, coinvolgendo anche il Governo e i suoi esperti, nel caso, evitando chiusure totali che possono esser ancor più dannose, qualora spingano verso un rientro incontrollato e non gestibile in tutta sicurezza. Tutti insieme - continua il pentastellato - possiamo iniziare a pensare a rientri contingentati e con trasporti ferroviari ad hoc, nel rispetto del distanziamento sociale e degli accorgimenti necessari per la sicurezza di tutti, isolando e tamponando questi nostri corregionali al loro arrivo. All’esito del tampone si può provvedere ad una quarantena obbligatoria per i positivi, magari in qualche struttura organizzata appositamente per questo, lasciando gli altri in perfetta salute liberi di poter tornare all’affetto dei propri cari. Dall’altro lato il rischio - conclude Melicchio - è che i rientri ci siano comunque ma di nascosto e senza alcun controllo, generando pericoli per la salute di tutta la regione. Affrontiamo degnamente e con intelligenza questo delicato tema.”

Alessandro Melicchio

portavoce M5S alla Camera dei Deputati

Pubblicato in Italia

regioneCATANZARO - "In una regione come la nostra, con uno dei consigli regionali più costosi d'Italia ma con il reddito procapite più basso, la politica regionale si permette il lusso di non discutere una legge di iniziativa popolare sottoscritta da oltre 5 mila calabresi, violando le norme di legge e lo stesso statuto." Lo affermano tutti i portavoce del MoVimento 5 Stelle calabrese in merito alla mancata discussione in consiglio della proposta di legge "Taglio Privilegi", diretta a tagliare gli emolumenti del Presidente e del Vicepresidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale, dei presidenti di commissione e dei gruppi consiliari, del segretario questore e dei consiglieri regionali e che vuole ridurre anche il costo dei gruppi consiliari e dei loro collaboratori, producendo un consistente risparmio annuale sulle spese del Consiglio Regionale della Calabria. "Abbiamo presentato una diffida - continuano i pentastellati - perché abbiamo depositato le firme a novembre dello scorso anno e, secondo l'articolo 11 della legge regionale numero 13 del 1983, che regola l'iniziativa legislativa popolare, le proposte devono essere esaminate dal Consiglio entro sei mesi dalla data di presentazione. Scaduto tale termine devono essere iscritte all'ordine del giorno della prima seduta consiliare e discusse con precedenza su ogni altro argomento. Lo Statuto della Regione Calabria riporta il termine ancora più restrittivo di tre mesi. Il Consiglio regionale, invece, si dimostra unito e celere nel discutere solo le proposte che portano soldi nelle tasche dei suoi consiglieri - concludono i parlamentari 5 stelle - come nella recente introduzione delle indennità differite, un nuovo vitalizio per gli attuali e futuri consiglieri, mentre si tengono ben lontani dal discutere proposte che possono portare ad un risparmio, anche se lo chiedono a gran voce i cittadini calabresi. Ma le elezioni si avvicinano e il tempo per la peggiore classe politica che la Calabria ricordi è quasi scaduto. Pretendiamo che la "Taglio Privilegi" sia portata in tempi brevissimi in Consiglio, così da far vedere ai calabresi la posizione dei nostri politici su questi temi."
Alessandro Melicchio
Portavoce MoVimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati

Pubblicato in Calabria

5stelleCOSENZA – “È stato firmato oggi il decreto ministeriale che assegna più di 23 milioni di euro ai Comuni della Calabria. Sono le risorse previste dalla ‘norma Fraccaro’, soldi che potranno essere subito spesi per lo sviluppo sostenibile della nostra regione.” È quanto annuncia Alessandro Melicchio, deputato calabrese del M5S, sui fondi che il Ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio assegnerà agli enti locali per la crescita sostenibile. “Grazie al ministro Fraccaro che ha lavorato a questa norma e al ministro Lezzi per l’impegno sulle risorse, verranno stanziate queste somme a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione, con le quali si potranno realizzare interventi per l’efficientamento degli edifici, il risparmio energetico dell’illuminazione pubblica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili, per la mobilità sostenibile, la messa in sicurezza del patrimonio comunale e per il superamento delle barriere architettoniche. - spiega Melicchio - Gli stanziamenti sono differenziati tra i comuni per fasce di popolazione e si va dai 210mila euro per Reggio Calabria, che supera i 100mila abitanti, ai 170mila di Catanzaro, Cosenza e Crotone e gli altri comuni che superano i 50mila abitanti, ai 130mila di Vibo Valentia e agli altri con più di 20mila residenti, fino ai 90mila per i comuni sotto i 20mila abitanti, ai 70mila sotto i 10mila e 50mila per i comuni sotto i 5mila abitanti. In totale andranno 4 milioni e 380mila euro per la provincia di Catanzaro, 8 milioni 680mila per quella di Cosenza, 5 milioni e 730 per la città metropolitana di Reggio Calabria, 2 milioni e 700mila euro per la provincia di Vibo Valentia e 1 milione 690 per quella di Crotone.” Il parlamentare 5 stelle chiarisce anche le finalità di questi finanziamenti: “Questo Governo aveva già inserito nella legge di Bilancio 20 milioni ai piccoli Comuni calabresi per opere di messa in sicurezza e altri 12 milioni di euro erano andati alle province della nostra regione per le scuole e le strade. Investiamo in opere utili ai cittadini - conclude Melicchio -  al contrario dei Governi precedenti che hanno messo in ginocchio i nostri Comuni con le politiche di tagli e austerity. Il Movimento 5 Stelle sta dimostrando che è possibile dare nuove risorse ai territori per realizzare opere diffuse e sostenibili che rimetteranno in moto la crescita e stimoleranno l’economia, migliorando, al contempo, la qualità della vita dei cittadini.”

 
Alessandro Melicchio
portavoce M5S alla Camera dei Deputati
Pubblicato in Calabria

inquinataCOSENZA - "Come avevo preannunciato c'era il forte sospetto che la mancata risposta del Comune di Cosenza al mio accesso civico sulle date di eventuali anomalie accertate dall’Asp nelle analisi delle acque potabili potesse nascondere qualcosa di più grave che non una semplice 'dimenticanza' amministrativa." Così il deputato pentastellato cosentino Alessandro Melicchio alle notizie riportate ieri dal collega parlamentare del M5S Morra sui valori di inquinamento dell'acqua potabile di Cosenza che superano quelli consentiti dalla legge. "Ieri Nicola Morra ha svelato a tutta la città quello che temevamo: le analisi effettuate dall'Arpacal hanno rivelato che l’acqua di Cosenza è risultata contaminata da batteri fecali, ma ai cittadini queste informazioni sono state tenute nascoste." Il deputato 5 stelle si interroga poi sul ruolo dell'amministrazione nella tutela della salute dell'intera cittadinanza. "E' un fatto gravissimo, se confermato il Sindaco Occhiuto dovrebbe immediatamente spiegare come possa essere successo e subito dopo rassegnare le proprie dimissioni. Io aspetterò la documentazione ufficiale dal Comune, che ancora non mi è stata consegnata come da norma di legge, e poi valuterò se, come credo, ci siano gli estremi per una denuncia per omessa segnalazione. Ritengo inaccettabile - conclude Melicchio - che Occhiuto non abbia emesso un’ordinanza per informare la popolazione dei possibili rischi nonostante la precisa indicazione dell’Asp in tal senso".

 
Alessandro Melicchio
portavoce M5S alla Camera dei Deputati
 

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Pubblicato in Cosenza

agrumi1ROMA – “Un decreto interministeriale ha introdotto disposizioni per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici, fissando nuove regole, criteri e tipologie di interventi ammessi a contributo. Il decreto reca la firma del ministro per i Beni culturali, del ministro dell’Ambiente e del ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio e interessa fortemente la Calabria, una delle 8 regioni individuate come beneficiaria.” Così riferiscono i deputati del M5S calabrese Alessandro Melicchio, Giuseppe D’Ippolito e Paolo Parentela, relatore del provvedimento in Commissione Agricoltura, in merito a questi nuovi contributi nel settore agrumicolo. “Nella nostra regione sono state individuate l’area del bergamotto, l’area costiera ionica e quella tirrenica. Ogni due anni, il Mipaaft, di concerto con il Mibac e il Mattm, preciserà e integrerà i territori iscritti nel decreto. Per agrumeti caratteristici si intendono quelli aventi particolare pregio varietale, paesaggistico, storico e ambientale e riguarda aranci, limoni, mandarini, lime, limette, chinotti, cedri e limoni cedrati e bergamotti. Il pregio paesaggistico è rappresentato dalla presenza di elementi distintivi e qualificati del paesaggio rurale come muri in pietra a secco o terrazzamenti. Per pregio storico si intendono quei paesaggi che sono presenti in un determinato territorio da lungo tempo e che risultano stabilizzati o evolvono molto lentamente. Infine, il pregio ambientale è rappresentato da quelle varietà tradizionali storicamente coltivate con metodi e tecniche sostenibili e a basso impatto ambientale, collegate a opere di sistemazione agraria identitaria del territorio e da tutti quegli elementi puntuali, lineari e areali del mosaico paesaggistico, che favoriscono la biodiversità.” I parlamentari pentastellati descrivono poi le tipologie di intervento che saranno ammesse a finanziamento. “Gli interventi sono finalizzati alla valorizzazione, recupero e salvaguardia degli agrumeti. Saranno ammessi interventi per opere di ristrutturazione produttiva dell’agrumeto tradizionale, anche con interventi finalizzati alla prevenzione della diffusione della tristeza o di altre fitopatie e opere attinenti al miglioramento della fertilità del suolo. Ci sono poi interventi sugli agrumeti caratteristici abbandonati, per opere di ricostituzione produttiva dell’agrumeto tradizionale.” Melicchio, Parentela e D’Ippolito concludono esprimendo la propria soddisfazione per questi interventi così importanti per uno dei settori produttivi trainanti per la Calabria. “La somma erogabile può arrivare fino a 200 mila euro e la Regione potrà stabilire di concedere una ulteriore somma fino a 50 mila euro. È una buona opportunità per il nostro territorio, nel quale è concentrata la produzione di circa un quarto della produzione nazionale. La superficie agrumetata in Calabria è pari a circa 32 mila ettari, il 24% della superficie agrumicola nazionale, distribuita tra 44.000 aziende circa. Il Governo è a fianco di queste realtà produttive e lo sta dimostrando con i fatti.”

 
Alessandro Melicchio, Paolo Parentela, Giuseppe D'Ippolito
portavoce M5S alla Camera dei Deputati
Pubblicato in Calabria

vitaliziCOSENZA – “Ho inviato un atto di diffida al Consiglio Regionale della Calabria, al Presidente Oliverio e a tutti i consiglieri, perché è inaccettabile che con tutti i problemi che abbiamo nella nostra regione la casta politica possa pensare ad autoassegnarsi un nuovo privilegio dai costi esorbitanti e dai tanti dubbi giuridici, invece di discutere, per come previsto dall’articolo 69 del Regolamento del Consiglio Regionale, della proposta di legge d’iniziativa popolare ‘Taglio Privilegi’ presentata a novembre dal M5S e voluta e sottoscritta da tantissimi cittadini.” Così il parlamentare del Movimento 5 Stelle Alessandro Melicchio, intervenendo di nuovo sulla proposta di legge a prima firma Morrone approvata nei giorni scorsi in Commissione Affari Istituzionali. “Abbiamo ricordato ai consiglieri le evidenti responsabilità, che non sono solo politiche, che si assumerebbero con l’approvazione di questa proposta vergognosa. - continua Melicchio - La pensione per i consiglieri regionali attualmente in carica, con soli 4 anni e mezzo di contributi, prevista nella proposta di legge n. 401 è un nuovo vitalizio che pagheremo tutti i cittadini. Dalla tabella che loro stessi allegano alla proposta di legge si vede l’esborso di denaro a carico del consiglio regionale, quindi di tutti i calabresi, calcolato per giunta in maniera retroattiva fin dal 2015. Viene fuori una spesa di 2 milioni e mezzo per il 2019 e di 500 mila euro per gli anni successivi, fino ad arrivare a 4 milioni e mezzo di euro nel 2023. Perché quando c’è da fare un taglio ai costi della politica ci dicono sempre che non si può applicare una legge retroattivamente, mentre quando si tratta riempire i loro conti correnti diventa improvvisamente possibile e giusto? – si domanda il deputato pentastellato – Il punto fondamentale è che la preoccupazione principale della casta politica calabrese, in questi pochi mesi che li separano dalle elezioni con le quali finalmente li manderemo a casa, è solo ed unicamente quella di far rientrare quanto più possibile nelle loro tasche. Si son guardati bene, infatti, di abbinare alla discussione in Prima Commissione, come avrebbero dovuto fare, la nostra proposta ‘Taglio Privilegi’ che permetterebbe un risparmio di 4 milioni di euro all’anno, tolti dai costi del consiglio regionale più costoso d’Italia nella regione più povera d’Italia. Ecco di cosa avrebbero dovuto occuparsi i consiglieri regionali per dare un segnale di equità sociale: di ridurre le spese di una politica regionale che è anche improduttiva se non dannosa, invece di pensare ad aumentare le loro prebende. Li ho diffidati dall’andare avanti in questa assoluta vergogna – conclude il parlamentare 5 stelle – visti anche i forti dubbi sulla legittimità di tutte queste forzature giuridiche che i consiglieri regionali, ormai lontani dalla realtà dei fatti e dalle condizioni di vita dei propri elettori, stanno insistentemente portando avanti. Adesso devono fermarsi!"

Alessandro Melicchio

portavoce M5S alla Camera dei Deputati

Pubblicato in Calabria
cambiaCATANZARO – “Abbiamo presentato una diffida all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Calabria perché sono ampiamente scaduti i termini entro i quali avrebbe dovuto deliberare in merito all’ammissibilità della proposta di legge regionale d’iniziativa popolare 'Taglio Privilegi', per la quale abbiamo consegnato a novembre dello scorso anno le oltre 5.000 firme necessarie”. Così in una nota fanno sapere i portavoce calabresi del M5S eletti alla Camera, al Senato, al Parlamento Europeo e comunali, ricordando la raccolta firme per il taglio dei costi della politica in Calabria arenatasi in Consiglio Regionale. “Non vogliono discutere la nostra proposta, l’unica che potrebbe ridare dignità a questa fallimentare classe politica, perché vogliono tenersi i privilegi. Eppure dovrebbero fare in fretta per evitare il taglio dei trasferimenti statali nel caso in cui non si proceda al taglio dei vitalizi degli ex consiglieri, per come abbiamo opportunamente previsto inserendo una misura apposita nella legge di bilancio. Sono diverse le regioni che si sono già messe in regola, adottando soluzioni temporanee, ragionevoli e proporzionali, così come indicato dalla Consulta e come prevede la nostra proposta. Queste regioni virtuose avevano già approvato un taglio nel 2014, rinnovato poi nel 2018. In Calabria, invece, con i costi del Consiglio Regionale tra i più alti d’Italia, hanno pensato ad una mancetta elettorale, con un taglio per gli ex consiglieri regionali che arriva giusto giusto alle prossime elezioni regionali di quest'anno, per poi tornare a tenersi tutti i privilegi”. I portavoce 5 stelle lamentano il non ascolto delle istanze dei cittadini. “Quando daranno risposta ai tantissimi calabresi che hanno convintamente firmato la nostra proposta? La casta politica non può più continuare ad arroccarsi sulle proprie posizioni, a difesa di privilegi e prebende che hanno ampiamente dimostrato di non meritare. Questa legge è per noi un atto dovuto, un dovere da portare avanti nella regione più povera e, probabilmente, peggio amministrata d’Italia. - continuano i pentastellati - Il clima di sfiducia verso le istituzioni, la crescente attenzione agli sprechi e i continui scandali sulla gestione poco trasparente di denaro pubblico devono far ripensare alle indennità che gli amministratori e gli ex amministratori della nostra regione percepiscono. Per restituire credibilità e fiducia è necessario un taglio dei costi complessivi della politica, per dimostrare ai cittadini che la politica è un servizio e non un mestiere. Per questo i cittadini calabresi hanno supportato con le proprie firme la nostra proposta, per tagliare circa 4 milioni di euro all'anno dai costi della politica regionale calabrese. La legge - concludono i portavoce calabresi del M5S - interviene sulle indennità dei consiglieri e della giunta, sulle spese dei gruppi consiliari, sugli stipendi dello staff dei gruppi consiliari prevedendo una diminuzione del 40% degli emolumenti e degli importi percepiti dai gruppi e introduce un contributo di solidarietà sui vitalizi. I politicanti della nostra regione non possono evitare di discuterla dando un ulteriore schiaffo in faccia a tutta la Calabria.”
 

Alessandro Melicchio, Riccardo Tucci, Anna Laura Orrico, Elisabetta Barbuto, Giuseppe D’Ippolito, Francesco Forciniti - portavoce M5S alla Camera dei Deputati

Bianca Laura Granato, Fabio Auddino, Margherita Corrado, Silvana Abate - portavoce M5S al Senato della Repubblica

Laura Ferrara - portavoce M5S al Parlamento Europeo

Davide Tavernise, Domenico Miceli, Andrea Correggia, Ilario Sorgiovanni, Manlio Caligiuri, Milena Gioè, Carmen Manduca - portavoce M5S nei Comuni di Mirto Crosia, Rende, Crotone, Celico, Villa San Giovanni e Pizzo

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OLIVERIO-1140x620CATANZARO – “Il Presidente di Regione Mario Oliverio va sospeso dalla sua carica in virtù delle Legge Severino”.

Questo è quanto affermano i parlamentari calabresi del M5S Alessandro Melicchio, Bianca Laura Granato e Riccardo Tucci. “Abbiamo inviato un’istanza al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro per gli Affari Regionali, al Ministro dell’Interno e al Prefetto di Catanzaro per chiedere l’acquisizione dal Tribunale Penale di Catanzaro delle copie dei provvedimenti con i quali è stata irrogata a Mario Oliverio la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di San Giovanni in Fiore per poter valutare, alla luce della misura cautelare restrittiva inflitta al Governatore, se vi siano i presupposti per l’adozione del provvedimento di sospensione di Oliverio dalla carica di Presidente della Giunta Regionale della Calabria”. I parlamentari 5 stelle specificano poi il perché si dovrebbe intervenire a norma di legge. “Dal 17 dicembre Mario Oliverio è stato attinto, a seguito di richiesta di arresti domiciliari da parte della Procura di Catanzaro, dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora presso il Comune di San Giovanni in Fiore adottata dal GIP del Tribunale di Catanzaro. Successivamente il Tribunale del Riesame ha confermato questa misura cautelare, che è personale, coercitiva e obbligatoria. Ma la sede della Giunta Regionale della Calabria si trova a Catanzaro mentre il Consiglio Regionale, di cui Oliverio è membro, si trova a Reggio Calabria. Il GIP e il Tribunale del Riesame disponendo l’obbligo di dimora a San Giovanni in Fiore, di fatto hanno vietato a Mario Oliverio di fare ingresso nelle due città dove dovrebbe svolgere il mandato elettorale”. Tutto ciò, secondo i pentastellati, andrebbe inquadrato con riferimento all’articolo 8 della Legge Severino che prevede la sospensione dalla carica del Presidente della Giunta Regionale quando il divieto di dimora riguarda la sede dove si svolge il mandato elettorale. “Abbiamo chiesto di intervenire per far rispettare la legge - concludono Melicchio, Granato e Tucci – ma Oliverio avrebbe dovuto dimettersi immediatamente, se davvero avesse avuto a cuore la Calabria. Il governatore finge che la dimora obbligata a San Giovanni in Fiore non pesi affatto nella concreta gestione degli affari correnti, ma la sua vicenda giudiziaria non può compromettere il futuro della nostra regione. È giunta l'ora di far rispettare la legge e archiviare la sua fallimentare amministrazione, per il bene della Calabria”.

 
Alessandro Melicchio, Bianca Laura Granato, Riccardo Tucci

portavoce del MoVimento 5 Stelle

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foto Melicchio1ROMA – “Hanno tentato di convincerci che questa finanziaria sarebbe stata deleteria per l'Università, ma come al solito non era vero niente. Ci hanno riempito di false previsioni, proprio loro che hanno sempre appoggiato governi che hanno massacrato il mondo universitario. E invece nella legge di bilancio c'è tanto per l'Università e la Ricerca, con una particolare attenzione agli atenei del Sud”. Così commenta Alessandro Melicchio, deputato calabrese del M5S relatore della legge di bilancio in Commissione Cultura, in merito all’approvazione della finanziaria al Senato avvenuta ieri. “La prima bugia è sulle assunzioni, che non sono interessate dal blocco. I ricercatori a tempo determinato non rimarranno senza stipendi, anzi, grazie all’incremento del Fondo per le Università che abbiamo previsto, ci sarà un piano straordinario di reclutamento per i ricercatori determinati di tipo B e ulteriori incentivi, in termini di deroga ai limiti assunzionali, sia per altri posti da RTDb, sia per il passaggio dei ricercatori a tempo indeterminato con abilitazione al ruolo di professore associato”. Il parlamentare pentastellato elenca poi quello che è stato fatto per le Università del Sud. “Questa finanziaria destina più risorse ai nostri atenei. Abbiamo dato la possibilità per i pensionati stranieri (o italiani che da 5 anni risiedono all’estero) di poter trasferire la propria residenza nel Sud, in comuni con meno di 20mila abitanti ubicati in Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia pagando una aliquota del solo 7%. Le risorse provenienti dalle maggiori entrate derivanti da questa flat tax sarà destinata alle università aventi sede in quelle stesse regioni del Sud Italia. Ci sarà poi un maggior turnover per le Università virtuose. Aumentiamo i punti organico e quindi le facoltà assunzionali dei nostri atenei (la stragrande maggioranza, distribuiti in tutta Italia). Anche le Università di Cosenza e Catanzaro beneficeranno di questo incremento”. Grosse novità anche per il mondo della Ricerca. “Abbiamo aumentato il fondo per gli enti di ricerca e per le borse di studio - continua Melicchio – con le cifre più alte mai raggiunte dagli stanziamenti specifici. La ricerca viene supportata dai 30 mln di euro in più all’anno per il CNR, che si aggiungono all’aumento di 10 mln del FOE, oltre ai 68 milioni già vincolati nei mesi scorsi da questo governo per assicurare l’assunzione di oltre 2000 precari della ricerca”. Il parlamentare a 5 stelle conclude con un auspicio. “Tali misure non risolvono certo la drammatica questione del sottofinanziamento di università e ricerca in Italia, nonché del precariato di cui si è abusato nel quindicennio precedente, ma pongono le basi perché si cambi direzione realmente, così da poter affrontare seriamente questa problematica nei 5 anni in cui saremo al Governo”.

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