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Una attività coordinata dal Procuratore della Repubblica di Castrovillari Dott. Eugenio Facciolla ,sul contrasto di illeciti in materia di utilizzazioni boschive, ha portato nei giorni scorsi al sequestro di un bosco di sei ettari in località “Piano di Guerra-Musco Saggio” nel Comune di Campana (CS).

I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rossano hanno accertato che in tale località era in corso un taglio di latifoglie su di una superficie privata boscata il cui controllo ha riscontrato diverse irregolarità.

Infatti, nonostante il taglio risultava chiuso da alcuni mesi le operazioni continuavano.

Inoltre le indagini hanno riscontrato che l’area oggetto del taglio non risultava essere governata a ceduo per come rappresentato negli atti ed elaborati tecnici redatti bensì, governata a bosco di alto fusto di latifoglie, taglio che prevede modalità più restrittive e con autorizzazioni obbligatorie dell’ente preposto.

Infine la superficie utilizzata non era del tutto quella indicata in progetto, comportando lo sconfinamento in altre proprietà private, oltre alla realizzazione di una stradella di 200 metri utilizzata per lo smacchio.

Tali irregolarità hanno portato al sequestro del bosco e alla denuncia di tre persone, il direttore dei lavori, il progettista e la ditta boschiva operante.

Cosenza 3 dicembre 2017

Pubblicato in Cosenza

I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Montalto nei giorni scorsi hanno posto sotto sequestro un frantoio oleario in località “Ortale” di Rota Greca.

Il sequestro è avvenuto durante un accurato controllo che ha accertato lo smaltimento abusivo dei reflui della lavorazione delle olive.

Lo smaltimento dei rifiuti liquidi da esso derivanti avveniva attraverso una condotta posta sotto il pavimento che collegava l’opificio ed una vasca di decantazione e stoccaggio distante circa 200 metri.

A questa vasca, colma di acque di vegetazione provenienti dalla molitura delle olive, era collegata un ulteriore tubazione di circa 300 metri che raggiungeva un appezzamento di terreno e il “Torrente Cascinello”, dove giungeva il liquido maleodorante.

A seguito degli accertamenti effettuati nel frantoio dai militari e lungo tutta la condotta si è posto sotto sequestro l’impianto, convalidato dalla Procura della Repubblica di Cosenza, e denunciato il proprietario per inquinamento ambientale, gestioni di rifiuti non autorizzata, danneggiamento e scarico senza autorizzazione.

I controlli agli opifici presenti nella Provincia di Cosenza, iniziati da diverso tempo, continuano in questi giorni al fine di verificare la funzionalità degli impianti ed il rispetto della normativa prevista per lo smaltimento dei rifiuti da esso derivanti

COSENZA 25 novembre 2017.

Pubblicato in Cosenza

I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Corigliano hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Castrovillari ponendo sotto sequestro una superficie di 7000 metri quadri nel Comune di Villapiana.

Su tale area, suddivisa in suolo demaniale marittimo, circa 3000 metri, ed il restante di proprietà comunale, sono stati realizzati in passato un ricovero per cani, un campetto di calcio e un manufatto adibito a deposito, posti al servizio del Villaggio Torre Saraceno.

L’area, recintata con rete metallica, sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale e idrogeologico, è stata oggetto nel 2015 di un controllo dell’allora Corpo Forestale che rilevò l’arbitraria occupazione di una parte di essa interessata al villaggio e la presenza del manufatto realizzato senza alcun titolo abilitativo.

Il controllo portò in seguito nei confronti del gestore del villaggio ad un ordinanza di demolizione delle opere realizzate abusivamente, demolizione mai avvenuta che ha portato alla continuazione dell’occupazione abusiva dell’area oggetto del sequestro preventivo.

Cosenza 9 novembre 2017

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I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Montalto a seguito di controlli mirati alla prevenzione di reati ambientali hanno posto sotto sequestro per mancata autorizzazione allo scarico due lavatrici industriali all’interno di una lavanderia nel Comune di Montalto Uffugo.

Dai controlli è infatti emerso che la ditta confluiva le acque reflue industriali derivanti dalla lavorazione della stessa in pubblica fognatura attraverso un sistema interno fognario, tutto ciò avveniva senza le dovute autorizzazioni previste per lo scarico delle acque in fognatura.

Si è pertanto deferito all’autorità giudiziaria il proprietario della lavanderia per violazione alla normativa ambientale, posto sotto sequestro le due lavatrici industriali ed i pozzetti interessati agli scarichi delle stesse.

Cosenza 1 novembre 2017

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Smaltimento illecito di rifiuti. Due denunce

Un impianto di depurazione di acque reflue industriali è stato posto sotto sequestro dai militari del Nipaf di Cosenza, Nucleo di Polizia Ambientale e Forestale Carabinieri,

 

coadiuvati dalle Stazioni Forestale Carabinieri di Spezzano Sila e Castrovillari, nel comune di Spezzano Albanese lungo la SS 19.

Durante le indagini è emerso che l’impianto, utilizzato da una ditta alimentare, era privo delle autorizzazioni allo scarico previste dalla normativa, risultate scadute nel 2014.

Il controllo effettuato ha inoltre accertato l’illecito smaltimento dei fanghi di depurazione industriale prodotti, oltre alla presenza nelle vasche di depurazione di oltre 80 metri cubi di rifiuti liquidi speciali.

L’indagine effettuata dal Nipaf, coordinata al Procuratore Capo Eugenio Facciolla, ha portato oltre al sequestro dell’impianto alla denuncia di due imprenditori, il legale rappresentante della ditta e il gestore dell’impianto di depurazione, per “gestione illecita di rifiuti” e “scarico di reflui industriali senza la prescritta autorizzazione”.

COSENZA 29 settembre 2017

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Nei giorni scorsi, Militari della Stazione Carabinieri Forestale di Cosenza, durante un servizio di controllo del territorio, finalizzato alla prevenzione ed alla repressione dei reati di incendio boschivo, hanno accertato, a carico di una persona di Cosenza, il reato di attività di gestione illecita di rifiuti deferendolo alla competente Procura della Repubblica di Cosenza.

I militari, nel perlustrare la località Albicello di Cosenza, scorgevano nei pressi degli impianti sportivi comunali una colonna di fumo levarsi ai margini del Torrente Albicello.

Giunto sul luogo hanno accertato che era in corso, in area limitrofa ad area boscata, la combustione di rifiuti vegetali provenienti dalle operazioni di falciatura del vicino campo sportivo.

Da successivi accertamenti e sopralluoghi si è identificato il responsabile e accertato la presenza di evidenti tracce di pregressa ed analoga attività di smaltimento rifiuti mediante combustione.

Si è inoltre accertato anche che le aree limitrofe erano state oggetto di incendio boschivo nel mese scorso originatosi dalle aree circostanti e pertinenti a tale struttura sportiva nei giorni scorsi che avevano causato un vasto incendio a valle del centro abitato della frazione di Donnici.

L’autore veniva pertanto identificato e denunciato per attività non autorizzata di autosmaltimento di rifiuti mediante combustione e gli veniva anche comminata una sanzione amministrativa di €.2064,00 per accensione fuochi in periodo di grave pericolosità.

Altre indagini sono in corso per cercare di identificare ulteriori responsabili.

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Brillante azione dei Carabinieri Forestale di Montalto Uffugo coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza,

COSENZA 22 giugno 2017 - Quattro persone di nazionalità rumena sono state denunciate dalla stazione Carabinieri Forestale di Montalto Uffugo per attività di gestione rifiuti non autorizzata.

Le denunce sono scattate a seguito di una attività d’indagine mirata a prevenire e reprimere il fenomeno dell’abbandono rifiuti nel Comune di Montalto.

In particolare in via Caminata sono stati rinvenuti diversi rifiuti speciali e non quali veicoli fuori uso, parti meccaniche, rame ferro, elettrodomestici in disuso, pneumatici, rifiuti elettronici, cavi in plastica, batterie esauste, motori elettrici e rifiuti metallici vari.

L’area di circa 750 metri quadri, era stata adibita a raccolta e stoccaggio di tali rifiuti senza alcuna autorizzazione.

Al suo interno anche un banco attrezzato per lo smontaggio e recupero del materiale metallico quale il rame.

L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, ha portato all’identificazione dei quattro soggetti responsabili di tale attività illecita la cui finalità era quella dello smontaggio dei veicoli cessati alla circolazione e alla rivendita degli stessi.

I rifiuti erano stoccati in modo incontrollato sul suolo senza la dovuta impermeabilizzazione necessaria al fine di evitare il deflusso delle sostanze liquide contenenti in questo tipo di rifiuti. Oltre alla denuncia si è posta sotto sequestro l’area oggetto dell’attività illecita.

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Cosenza - I militari delle stazioni Carabinieri Forestale di Montalto ed Acri hanno sequestrato un'area di circa 3000 metri quadri adibita a discarica abusiva.

 

 

 

Il sequestro è avvenuto durante un'attività mirata alla prevenzione di reati ambientali in località Taverna di Montalto Uffugo.

 

In un piazzale recintato, un tempo usato da una azienda per la lavorazione del ferro, è stato trovato un cumulo di rifiuti metallici di varia natura misti ad altri tipi di rifiuti, pericolosi e non (rame, lamierati vari, alluminio, veicoli in disuso, pneumatici e rifiuti elettronici) oltre a materiale di risulta della lavorazione del ferro e alle stesse macchine usate per questo tipo di attività.

 

 

All'interno dell'area è stato sequestrato anche un piccolo manufatto realizzato abusivamente.

Le indagini hanno portato alla denuncia di cinque persone, gestori un tempo della società e proprietari del fondo oggetto del sequestro, con l'accusa di attività di gestione di rifiuti senza autorizzazione e discarica abusiva.

 

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Questo il comunicato stampa dei Carabinieri della Forestale

Cosenza 24 aprile 2017– Continua l’attività di controllo del territorio da parte dei militari della Stazione Forestale di Rossano.

In particolare nei giorni scorsi l’attività si è concentrata lungo il Torrente Colognati nel Comune di Rossano.

I controlli hanno portato al deferimento di due persone del luogo che avevano occupato abusivamente l’area demaniale.

Il primo utilizzava una superficie di quindicimila metri quadri di demanio fluviale, occupato senza titolo, quale deposito di calcinacci, rifiuti cementizi, letame, terre e rocce da scavo, materiale inerte e rifiuti vegetali.

Il controllo ha portato al sequestro dell’area e al deferimento dell’uomo per gestione illecita di rifiuti e occupazione di suolo demaniale.

Altro sequestro di un’area di oltre diecimila metri quadri con relativa denuncia per occupazione di area demaniale, è avvenuto dopo che si è constatato che il terreno occupato abusivamente era coltivato ad avena senza alcun titolo e senza aver acquisito il nulla-osta paesaggistico ambientale.

I due sequestri si aggiungono a quello effettuato nei giorni scorsi che rientra in un controllo capillare nel territorio delle foreste rossanesi predisposto dalla Procura della Repubblica di Castrovillari.

I militari delle Stazioni di Rossano e Acri hanno effettuato una serie di sequestri nelle località Patire, Cerasaro, Ieripino e Piano Ferraro.

Boschi di proprietà della Regione Calabria e gestiti da Azienda Calabria Verde dove è stato accertato il furto ad opera di ignoti di oltre 2354 piante quasi prevalentemente di Cerro.

Il taglio ha comportato, così come accaduto già in altri sequestri avvenuti nei mesi scorsi, un grave danno alla morfologia del territorio causa la denudazione del bosco.

Complessivamente il sequestro ha interessato 109 ettari circa di area boscata.

NdR. Ma nessuno controlla i boschi pubblici?

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I Militari della Stazione Forestale Carabinieri di Spezzano della Sila hanno nei giorni scorsi posto sotto sequestro tre aree boscate oggetto di trasformazione d’uso del suolo per complessivi due ettari in località Serra Cappella del Comune di Celico (CS) e di proprietà del Comune di Spezzano Sila.

 

All’interno delle tre aree sono stati rinvenuti diversi cumuli di ceppaie e parti di piante sradicate. In particolare piante di Abete, Pino Laricio, Pioppo e Castagno.

 

 

Il controllo, che ha accertato lo sradicamento di circa 200 piante, ha portato al deferimento dell’amministratore di una azienda agricola in quanto tali lavori sono stati eseguiti in assenza delle autorizzazioni previste dalla normativa ed hanno prodotto un cambio d’uso ed una trasformazione del terreno rimboscato con fondi pubblici.

 

All’interno dell’area è stata inoltre realizzata abusivamente una pista in terra battuta lunga 130 metri anch’essa posta sotto sequestro dai militari di Spezzano.

Cosenza 18 marzo 2017

Pubblicato in Cosenza
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