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gatto-siameseAmici, oggi vi voglio parlare di un gattino siamese, chiamiamolo baby sitter, perché accudiva ed assisteva un bambino al posto di una persona, senza compenso,che se ne stava nella sua culletta. Un gatto baby sitter? Qualcuno certamente si metterà a ridere, qualche altro storcerà la bocca. Ma quello che ha fatto un gatto siamese è davvero straordinario e merita dalla sua padrona un premio, una ricompensa: doppia, tripla razione di carne e di trippa. Quando abitavo in paese anche io avevo un gattino, me lo aveva regalato la mamma di mio cognato Eduardo che abitava in campagna. Mi ha fatto compagnia per tanti anni e stava sempre appollaiato accanto al braciere durante le lunghe e fredde serate invernali. Non aveva un nome il mio gattino, ma lui ha studiato con me l’Iliade e l’Odissea, il latino, la storia e la geografia, ha ascoltato le trasmissioni radio delle partite di calcio di Nicolò Carosio. Era lo spauracchio dei topi. Lo tenevamo in casa soprattutto perché acchiappava i topi. Era di colore grigio, come il gatto dei Malavoglia, perché il gatto grigio acchiappa più topi. Il gatto siamese che oggi vi sto per raccontare non acchiappa i topi e le persone lo tengono in casa perché è bello, perché è di grande compagnia. E’ giocherellone, ottimo anche per i bambini e per l’estetica. Molto comunicativo. Molto intelligente. Ma ecco la particolare storia del gatto siamese. Un bimbo di un anno era solo in una stanza e il gatto se ne stava tranquillo sopra un divano. Il bimbo, camminando carponi, si stava dirigendo verso una ripida rampa di scale. Il gatto, capito il pericolo che correva la piccola creatura, gli salta addosso e lo spinge con forza a zampate verso l’interno della stanza. Il suo intervento è stato provvidenziale riuscendo ad evitare la tragedia che sarebbe potuta verificarsi. Eroe un gatto. Ancora una volta un gatto ha dimostrato che gli eroi esistono anche nel mondo animale. Eroi i Vigili del Fuoco morti ad Alessandria, eroi i Carabinieri, i Poliziotti, le Guardie di Finanza che rischiano ogni giorno la vita per difenderci dai ladri e dagli assassini, ma eroe anche un felino che ha salvato la vita di un bimbo che stava per precipitare lungo le rampe di una scala.

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La presenza di centinaia e centinaia di cinghiali ha reso difficile la vita non solo nelle campagne e nelle aziende agricole, ma anche nei piccoli paesi.

Scorazzano liberamente anche nelle grandi città alla ricerca di cibo.

Mi sono occupato della massiccia presenza di questi animali molto pericolosi che scorazzano liberamente sia di giorno che di notte nelle campagne, negli orti, nelle strade del mio paese. Sono stato preso in giro.

Non era affatto vero che ci fossero cinghiali che scorazzavano per le vie e nelle campagne.

Era una invenzione della mente malata del Prof. Francesco Gagliardi. Invenzione un corno.

Tanto è vero che domani, giovedì 7 novembre 2019 a Roma ci sarà una grande manifestazione in Piazza Montecitorio alla quale parteciperanno diverse amministrazioni comunali e una nutrita delegazione di agricoltori, pastori e cittadini calabresi che hanno subito notevoli danni in questi ultimi anni. Voglio augurarmi che domani ci sarà a Roma anche il Sindaco del mio Comune con il gonfalone. Sarà presente il Presidente della Coltivatori Diretti. L’obiettivo è quello di denunciare con questa pacifica azione dimostrativa la massiccia presenza di cinghiali nelle campagne e nelle aree interne che minacciano la sicurezza delle persone.

Infatti il 28 luglio scorso il Sig. Antonio Rocca, di Simari Crichi, è stato aggredito da un cinghiale e dopo un mese di agonia si è spento all’ospedale Pugliese di Catanzaro. Il 4 agosto 2017 scrivevo su questo giornale che cinghiali grandi e piccoli indisturbati scorazzavano per le vie e per le piazze del centro abitato di San Pietro in Amantea.

I cinghiali sono pericolosissimi specialmente se in compagnia dei piccoli.

Chiedevo al Sindaco del mio paese se davvero voleva tutelare la sicurezza e l’incolumità degli abitanti del piccolo borgo autorizzare la caccia ai cinghiali.

Sapevo che la caccia era vietata e che l’autorizzazione all’abbattimento era una cosa straordinaria, ma era preferibile avere un abitante vivo che un abitante morto.

Terminavo l’articolo con una battuta che non era di pessimo gusto ma che qualcuno non ha affatto gradito:- Ora come ora, nel mio paese ci sono più cinghiali che persone-.

Ma al più presto con l’arrivo dei migranti l’antico borgo sarà popolato e così per San Pietro in Amantea sarà una grande fortuna. “Minori da riabilitare e migranti da integrare saranno il futuro di San Pietro in Amantea” così ha intitolato una nota stampa del Sindaco di San Pietro in Amantea Sig. Gioacchino Lorelli e del Consigliere comunale di Amantea Sig. Tommaso Signorelli.

Non commento.

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Il 27 ottobre si è votato in Umbria per eleggere il Consiglio Regionale e il Governatore. Ha vinto il centro destra. Sono passati pochi giorni e il voto umbro è stato già archiviato, la maggioranza giallo rossa che è al Governo nazionale va avanti come non fosse successo nulla e come se il risultato di una piccola Regione non possa incidere sui destini del Governo. Zingaretti, segretario del Pd, vuole che il progetto anche se in Umbria ha fallito deve continuare in altre regioni.

Di Maio non ne vuole più sapere. In Emilia Romagna e in Calabria il Movimento 5 Stelle andrà al voto da solo. Franceschini, invece, che ha una paura matta di perdere il posto di Ministro, non ha nessuna intenzione di rompere l’alleanza col M5Stelle. Il centro destra controlla ora 12 Regioni su 20, possano far finta di niente? Hanno rimandato tutto alle prossime elezioni regionali, quelle che davvero contano e che sono molto più grandi e molto più importanti dell’Umbria? Tirano a campare. Senza domandarsi il perché in Umbria il Centro destra abbia vinto con uno scarto di oltre 20 punti. Senza chiedersi il perché gli operai, i lavoratori, gli artigiani, le massaie, gli anziani, a quelli che Grillo vuole togliere il diritto di voto, abbiano voltato le spalle al partito che fu dei lavoratori. Vanno avanti, tanto hanno ottenuto quello che si erano preposti:- Salvini fuori dal Governo-. L’esito elettorale di domenica scorsa ha, però, prodotto un effetto contrario: Salvini è vivo e vegeto e, dopo la batosta subita in agosto, è pronto a prendersi la rivincita con gli interessi. Forse anche da solo, visto il risultato ottenuto in Umbria e con il vento che tira. Non subito. La spallata al Governo potrebbe arrivare dalla nostra Calabria ma soprattutto dall’Emilia Romagna. Se cadranno pure queste due roccaforti della sinistra Matteo Salvini entrerà a Roma da trionfatore. Non sarà necessaria nessuna Marcia su Roma di antica memoria, saranno le elettrici e gli elettori italiani che con un semplice segno di croce sul simbolo del Carroccio lo manderanno, senza sparare neppure un colpo, direttamente a Palazzo Chigi. E non ci sarà bisogno di occupare città e paesi per saggiare la reazione del Presidente della Repubblica. Questi, visti i risultai ottenuti, sarà costretto a conferire a Matteo Salvini l’incarico di formare il nuovo governo. E Conte sarà sfrattato dal Palazzo che occupa abusivamente e non potrà più cantare la canzone di Domenico Modugno “Meraviglioso”. Non avrà più il sole, il cielo e il mare. Questa volta canterà invece Matteo Salvini:- Non ti ricordi, non ti ricordi niente. Oggi mi guardi e fai l’indifferente, eppure mi hai amato, abbiamo riso insieme, non ti ricordi più?.

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L’arrivo della settima tappa bici 01del Giro d’Italia 2020 il prossimo 15 maggio sarà a Camigliatello Silano. Finalmente, dopo 38 anni di attesa, la corsa rosa, percorrerà le strade della pre Sila e della Sila e secondo alcune notizie apparse su Calabria News del 22 ottobre u.s., rivelatesi fake news, per la prima volta nella storia del giro d’Italia i corridori avrebbero dovuto percorrere la vecchia statale di Potame. Ecco il testo: Tappa tra Mileto e Camigliatello Silano per il Giro d’Italia 2020. Tra 4 giorni verrà ufficializzato tutto il percorso del Giro d’Italia 2020 e si inizierà a risalire l’Italia dalla Calabria con una frazione con partenza da Mileto e arrivando a Camigliatello Silano, prevedendo le salite di Potame (11,4 Km al 6,1%) e Valico di Montescuro (23,9Km al5,7%). Sarebbe stata una tappa spettacolare visti i due valichi da scalare e che avrebbero potuto fare già un po’ di selezione. Chi ama veramente il ciclismo, e gli appassionati sono davvero tanti, avrebbe potuto applaudire i nostri campioni che transitavano sulle nostre strade. La carovana, giunta a Campora San Giovanni, avrebbe dovuto piegare a destra, passare per Serra, bivio Aiello Calabro, bivio Terrati ed imboccare la vecchia statale 278 di Potame. Così non sarà, perché il percorso è stato cambiato. I corridori attraverseranno Pizzo, Catanzaro Lido, Soveria Mannelli, Rogliano,Cosenza, Maglie e poi i tornanti della Cosenza Camigliatello Silano. Chi ha preso la decisione di cambiare il percorso all’ultimo minuto e perché?

Pubblicato in Calabria

Davvero può bastare una “tazzulilla e cafè” per siglare la pace tra il Premier Conte e il leader del Movimento 5 Stelle Di Maio?

Dopo tutto quello che si son detti in settimana a me pare impossibile. Ci vorrebbe ben altro. Magari una bottiglia di Cynar, contro il logorio di questa maggioranza arruffona e litigiosa su tutto anche sui provvedimenti da loro stessi approvati nel Consiglio dei Ministri.

 

 

Il Premier Conte evidentemente si è montata la testa al punto che oltre essere arrogante si prende anche il lusso di minacciare Renzi, Zingaretti e Di Maio. Chi non fa squadra è fuori aveva minacciato Conte. Senza il M5S non fai niente aveva risposto Di Maio. Dopo aver sorbito il caffè un pochino amaro perché non ha voluto offendere i sostenitori del sugar tax Conte ha abbassato i toni. Ha capito che essere a capo di una maggioranza variegata e litigiosa, se vuole restare a galla, deve venire a patti. Lui non conta un bel niente. E’ come un Re Travicello piovuto ai ranocchi. E’ solo e soltanto il mediatore nella maggioranza. Non ha un partito suo, non ha parlamentari che lo seguono. La crisi, dunque, tra il Premier e Di Maio è per il momento rientrata. Almeno così sembra. Solo per ora, però. Sulla manovra è tregua apparente. Dopo una intera giornata di colloqui a notte fonda la maggioranza ha trovato la quadra, ha partorito l’intesa: tutto rinviato nel mese di luglio del prossimo anno. Il nodo politico, però, resta, eccome. Far cadere il Governo dopo appena 40 giorni dalla nascita non conviene a nessuno. Non conviene al leader di “Italia viva” di Matteo Renzi. Magari più in là, tra un anno e mezzo, dopo aver votato un nuovo Presidente della Repubblica molto vicino a lui e dopo aver costruito un rapporto più saldo con Di Maio. Vuoi vedere che forse dietro l’inciucio Pd Movimento 5 Stelle che ha portato alla nascita del Conte bis c’è un vero obiettivo che nessuno ha scritto? Renzi vuole mettere le mani sul Colle. Aspira a diventare il nuovo Presidente della Repubblica. Il ragazzo oltre ad essere molto arrogante, è anche molto ambizioso. Per lui che è un toscanaccio come Macchiavelli, non ci sono ostacoli quando c’è un nobile fine da raggiungere. Lo ha dimostrato sbaragliando gli avversari divenendo Segretario del Pd e poi, senza neppure essere eletto, è diventato Presidente del Consiglio rottamando tutti i suoi avversari interni.

E non conviene neppure al Pd di Zingaretti lacerato dalle lotti interne, dalla scissione subita e dalle pesanti accuse di essere il partito delle tasse. E continua a fare il ruolo di pompiere. Stiano sereni Zingaretti e Franceschini, il governo per il momento non cadrà. Nessuna ha voglia di far cadere il governo Conte bis. Andrebbero tutti a casa e consegnerebbero su un piatto d’argento il Governo a Matteo Salvini. Hanno una paura matta di Salvini. Farebbero finanche una alleanza col Diavolo pur di mettere in minoranza il Capitano. E poi la poltrona piace. Piace tanto a Franceschini e Co. Hanno occupato ogni angolo di potere fregandosene di cosa pensano e cosa vogliono gli italiani, i quali da 5 anni li hanno sempre bocciati in tutte le elezioni comunali, regionali e nazionali. E’ passato un mese dall’inciucio e già litigano su tutto. Lacerati da mille correnti si sono scissi, perdono parlamentari e litigano ogni santo giorno. Hanno perso la faccia? Chi se ne frega, tanto non è la prima volta.

Mi sembra, però, una pace di facciata tra Conte e Di Maio. I siluri dei giorni scorsi rimangono anche perché quello che si sono rinfacciati hanno avuto più di una ripercussione all’interno della maggioranza e all’interno dei gruppi parlamentari grillini. L’aria che si respira è cupa e a me pare che il Governo non sia poi così saldo. La fiducia tra i protagonisti che hanno voluto a tutti i costi il matrimonio tra Pd e M5Stelle sta venendo meno. Il mare è in tempesta. E la nave del Governo si sta avvicinando pericolosamente agli scogli. Di Maio e Renzi continueranno a cannoneggiarlo, per ragioni diverse, ma il risultato che cercano è lo stesso: l’indebolimento del Governo e del Premier Conte e un po’ di visibilità per loro in vista di eventuali future elezioni politiche. Amici carissimi, scrivo sui giornali e mi interesso di politica sin dal lontano 1953 al tempo della legge Truffa, così la chiamavano i comunisti, e quello che mi capita di vedere oggi mi indigna e mi rattrista. Voi cosa ne pensate? Fatevi sentire.

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csm Anziani acd5ccf7dfAmici, oggi vi voglio raccontare una storia bellissima, una storia da prima pagina per tutti i giornali spagnoli: gli zingari occupano abusivamente una casa ad una signora di 94 anni, il Comune e la polizia non possono fare nulla, ma poi accade qualcosa di inaspettato. Una signora anziana di 94 anni vive in un comune Basco in una casetta di sua proprietà dove ha trascorso tutta la sua vita. L’ha dovuta lasciare per qualche giorno perché è andata ad aiutare una sorella malata. Ma quando torna a casa la trova occupata e non la fanno entrare neppure per prendere le pantofole e il pigiama. Chiede aiuto al Comune e alla Polizia. Niente da fare. Non si possono fare sgomberare gli abusivi perché ci sono dei bambini e dei neonati. La vecchietta è stata costretta a sporgere denuncia ma la prima udienza è stata fissata per il 20 novembre, esattamente fra un mese. E fino al 20 novembre dove sarà costretta a vivere la vecchietta? Per terra, sulla strada, perché bisogna salvaguardare anche la salute dei bisognosi, dei senza tetto, di quelli che una casa non l’hanno mai avuta. Ed ora che l’hanno avuta non si possono toccare. Cose da pazzi. Casi di questo genere, purtroppo, sono capitate anche nel nostro paese. Molti nostri cittadini spesso e volentieri hanno trovato le loro case specialmente quelle popolari occupate da extra comunitari o da rom. Ma davvero non si poteva fare niente? Ma quando tutto sembrava andare a favore degli occupanti accadde qualcosa di inaspettato. Sono scesi in strada tutti i vicini di casa e con fare minaccioso hanno intimato agli occupanti abusivi di abbandonare subito la casa della vecchietta. E’ intervenuta la Polizia, ma questa volta non ha potuto fare un bel nulla contro la protesta legittima dei cittadini. E così alla fine gli occupanti si sono arresi e hanno abbandonato la casa. Hanno portato via tutto, però la signora, commossa e felice, è tornata nella sua casa. Ci hanno pensato i vicini di casa e una ditta privata a rimettere a posto la casetta. La Ditta non ha preteso nulla perché ha fatto sapere che i nonni non si toccano. Ma davvero i nonni non si toccano? In Italia sarà così? Balle. Ci vogliono togliere finanche il diritto di voto.

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voto disabili2Ci stanno togliendo a poco a poco l’aria che respiriamo, ci vogliono tagliare la pensione, ci vogliono tassare i nostri sudati risparmi, ci vogliono togliere la nostra casa, ci vogliono togliere il crocifisso dalle aule scolastiche,ci vogliono togliere il sacrosanto diritto di fumare in santa pace una sigaretta pur sapendo che il fumo fa male, ci vogliono togliere il piacere di sorbire una coca cola ghiacciata, ci vogliono togliere la speranza di vincere un bel gruzzoletto col gratta e vinci, ci vogliono togliere il nostro diritto al voto, diritto sancito dalla nostra Costituzione che quando fa comodo a loro è la più bella del mondo, Art.48 .- Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età-. Ma evidentemente qualcuno non comprende il significato di “Tutti” o forse lo comprende benissimo e, allora, per poi poter vincere nelle competizioni elettorali che nessuno vota più vorrebbe togliere il diritto di voto agli anziani perché sanno che le persone anziane sono sagge e difficilmente si fanno infinocchiare da un pagliaccio che sa dire soltanto “vaffanculo”. No, non è vero, grida qualcuno. E’ vero invece, tutto vero. E’ l’ultima sparata di Grillo. Il comico, tutti lo sappiamo, è ricchissimo di fantasia. Ed allora si è inventato una bella baggianata. Tutti già ne parlano. Tutti ne discutano A breve la proposta arriverà in Parlamento. Che bella trovata. Parliamone così la gente dimenticherà la manovra finanziaria lacrime e sangue e i nuovi iniqui balzelli inclusi nella finanziaria inclusa la “sugar tax”. I voti degli anziani, secondo Grillo, dovrebbero essere eliminati del tutto, per garantire che il futuro sia modellato da coloro che hanno un reale interesse nel vedere realizzato il proprio disegno sociale. Ed ecco già qualche Deputato, Senatore, Ministro vuole dare ai ragazzi di 16 anni il diritto al voto. Ma se gli anziani non avranno più diritto al voto, non saranno più presenti nelle liste elettorali e così non avremo più anziani Sindaci, Assessori, Deputati, Senatori, Ministri, Presidenti del Consiglio, Presidenti di Camera e Senato, Presidente della Repubblica. Forse è giunto il momento che ci toglieremo dalle palle personaggi squallidi e fallimentari come Peppe Grillo e tutti quei rompiscatole che ogni giorno pontificano nelle reti televisive nazionali. Sono, dunque, d’accordo, menomale, così anche questo pagliaccio si toglierà di torno. Ma perché fermarsi solo al diritto di voto? Togliamo agli anziani il diritto di curarsi così le spese sanitarie diminuiranno a dismisura e le corsie degli ospedali saranno sempre disponibili per accogliere neonati, fanciulli e giovani. Togliamo pure la pensione agli anziani perché hanno meno esigenze dei giovani così i risparmi potrebbero andare a beneficio dei fratelli migranti così tanto bisognosi. Facciamoli morire perché hanno vissuto troppo a lungo e non si vede il perché dovranno continuare a vivere. Le loro risorse potrebbero essere redistribuite tra i giovani e i migranti, specie quelli che ogni giorno incontriamo davanti i negozi che chiedono l’elemosina. Alla venerabilità età di 70 anni tutti all’altro mondo. Fantastico! Che ideona! Solo così gli imbecilli, i cretini, i nullafacenti, i farisei, i sepolcri imbiancati, i rimbambiti, i pagliacci, i bugiardi, i traditori, i voltagabba, i quacquaracqua scompariranno per sempre dagli schermi televisivi e dal Parlamento. Allora non avremo più un Presidente della Repubblica che si piscia addosso. Dopo questa mia riflessione ribadisco che il primo ad andarsene dovrebbe essere Grillo. Va assolutamente fermato. E’ pazzo. Sta facendo solo danni e, purtroppo, c’è tanta gente ancora che lo ascolta e lo segue. Termino con quanto detto dal Santo Padre Papa Francesco:- Le nonne e i nonni sono la nostra forza e la nostra saggezza. Che il Signore ci dia sempre anziani saggi -.

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baraAmici, oggi vi voglio raccontare un episodio esilarante e curioso che non si è verificato però nella nostra Italia ma in Irlanda. Era in corso una funzione religiosa. In chiesa si stava celebrando il funerale di una persona morta da pochi giorni. Tutti raccolti in preghiera, il sacerdote stava celebrando la Santa Messa per il defunto, un ex militare morto dopo una lunga malattia. La bara era posizionata in mezzo alla navata centrale e dall’interno di essa che era stata ben sigillata in precedenza si è sentita una voce. Era la voce dell’ex militare deposto nella bara. Il morto aveva parlato? Sì, aveva parlato. Tutti avevano riconosciuto la sua voce. Implorava aiuto. O mio Dio, cosa era davvero accaduto? Avevano messo nella bara sigillandola una persona ancora in vita? La sua voce usciva davvero dalla bara. Si sentiva benissimo che chiedeva aiuto:- Fatemi uscire da qui: è buio, non vedo niente, ascolto soltanto la voce del sacerdote che recita le preghiere. Non sono morto. Per favore, fatemi uscire. Dove diavolo mi avete messo?- Il sacerdote è diventato bianco in faccia e per poco non è caduto per terra e tremava dalla paura. Tutti hanno avuto paura e c’è stato un fuggi fuggi generale. Si sentiva benissimo che il morto nella bara non era davvero morto e chiedeva insistentemente aiuto.- Sono io dentro questa cassa -. Poi, però, improvvisamente, cambia il tono della voce e assicura i presenti che li ha chiamati per l’ultima volta per dire loro addio per sempre. Li ha voluti salutare per l’ultima volta in un modo scherzoso e particolare. Ma davvero era il morto che aveva parlato? Sì, era proprio la sua voce inconfondibile. Solo che era la sua voce registrata quando ancora era in vita e poi diffusa da amplificatori nascosti nella bara. Ci è voluto un po’ per capire che si era trattato di una burla ben orchestrata che l’ex militare, persona particolarmente gioviale e scherzosa, ha voluto organizzare per dare l’ultimo addio a parenti e amici. Gli sono sempre piaciuti gli scherzi ha affermato la figlia. E così lo spavento, la paura, il terrore, si sono trasformati in lunghe risate.

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bagni-esercizi-pubblici-0210Amici, se andate a Roma e dintorni non bevete troppa acqua perché vi potreste trovare in gravi difficoltà non essendo nelle vicinanze un bagno pubblico. Ma direte:- Ci sono i bar e i ristoranti che per legge devono avere un bagno e Roma è piena di bar e di ristoranti-. Esatto. Però non sempre i proprietari dei locali sono disponibili a fare usufruire i loro bagni ai turisti e a persone che non consumano. Ed ecco arrivare dalla Regione Lazio una proposta di legge numero 37 del 20 giugno 2018 approvata il 9 settembre scorso dalla Commissione regionale. Vuoi fare la pipì? Devi pagare. E subito, come al solito, è scoppiata la polemica per la cosiddetta “Tassa sulla pipì”, provvedimento che servirebbe per far pagare l’accesso ai bagni. Farla a Roma e nella Regione Lazio in un bar o in un ristorante a breve potrebbe avere un costo. La notizia non è una bufala o come si dice oggi una fake news, è vera. E’ stata pubblicata da diversi giornali nazionali e già ci sono state le proteste dei cittadini e anche da parte del Codacons:- Siamo alla follia-. Citando testualmente il provvedimento è scritto che “ qualora il servizio igienico per i soggetti diversi dalla clientela dell’esercizio, sia messo a pagamento, il prezzo dello stesso deve essere reso ben noto attraverso l’apposizione di idoneo cartello”. Tutto chiaro. Bar e ristoranti possono far pagare a chi non è cliente l’accesso al bagno, basta che mettano un cartello ben visibile. Attenti però ai furbacchioni. Quanto costerà fare la pipì? E’ un mistero. A Piazza di Spagna 5 euro? A Via della Conciliazione 10 euro? A Piazza del popolo 15 euro? Forse 50 centesimi in periferia? Non c’è un prezzo indicato, tantomeno una sanzione per chi non rispetta la legge. E così la facoltà di far pagare la pipì ai non clienti si traduce in un caos. Infatti il Comune di Roma con delibera 135 del 5 luglio scorso ha varato il Nuovo Regolamento di Polizia Urbana nel quale c’è scritto:- E’ fatto obbligo agli esercenti degli esercizi pubblici di consentire l’utilizzo dei servizi igienici a chiunque ne faccia richiesta-. Zingaretti dice una cosa, la Raggi ne dice un’altra. Perché non si mettano d’accordo ora che il Pd e il Movimento 5 Stelle hanno da circa un mese celebrato un matrimonio di convenienza per sopravvivere?

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Amici carissimi, oggi siamo a Pompei nel sito archeologico più grande e più famoso del mondo.

In questi ultimi anni molto spesso abbiamo letto notizie molto brutte.

I giornali di tutto il mondo, malgrado i milioni di euro stanziati dalla Comunità Europea per i restauri del sito, nelle prime pagine davano notizie di crolli di questo tesoro che la storia ci ha lasciato.

 

Pompei era una grande città, un grande centro abitato al tempo dei romani, la cui vita si è fermata un giorno molto lontano del 79 dopo Cristo.

Il Vesuvio, il Vulcano che noi ammiriamo quando visitiamo Napoli, quel lontano giorno ha deciso di cancellarla per sempre coprendola di cenere e lapilli.

Ma oggi, dopo più di duemila anni, grazie agli scavi che si effettuano ripetutamente, vengono riportate alla luce ville, case, botteghe, palestre, vie, pavimenti, teatri, anfiteatri, forni, dipinti, affreschi.

E oggi, appunto, vi voglio parlare dell’ultimo affresco rinvenuto durante alcuni lavori di restauro e di messa in sicurezza nell’area di cantiere della RegioV.

Un affresco che ritrae due gladiatori dopo un accanito combattimento.

Uno eretto. Impugna con la mano destra una corta spada e con la mano sinistra un grande scudo rettangolare.

L’altro, ferito, che sta per soccombere, ha perso lo scudo.

E’ per terra. Si vede il sangue che fuoriesce dalle ferite della mano sinistra e del petto e che bagna i gambali.

E’ un affresco molto grande collocato forse in una bottega frequentata evidentemente dai gladiatori.

Il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini plaude alla nuova scoperta.

Per lui questa nuovo affresco “ dimostra che davvero Pompei è una miniera inesauribile di ricerca e di conoscenza per gli archeologi di oggi e del futuro”.

E poi lancia una velata critica a chi lo ha preceduto nel Ministero dei Beni Culturali. “Il sito archeologico di Pompei fino a qualche anno fa, era conosciuto nel mondo per la sua immagine negativa: i crolli, gli scioperi e le file dei turisti sotto il sole”

Ha davvero una bella faccia tosta il signor Ministro.

Vuole farci credere che se le cose nel sito di Pompei negli anni scorsi non andavano bene, lui non c’entra.

La colpa è degli altri Ministri che hanno ricoperto il grave compito nel dicastero dei Beni culturali.

Ha dimenticato, però, che proprio lui ha ricoperto il Dicastero per diversi anni e proprio alcuni crolli, gli scioperi e le lunghe file di turisti sotto il sole si sono verificati quando lui ricopriva il delicato ed importante incarico.

Infatti Franceschini con i Governi di Renzi e Gentiloni ha ricoperto l’incarico dal 22 febbraio 2014 fino al primo giugno del 2018.

Dario Franceschini è il Ministro della cultura che è rimasto in carica più tempo nella storia della Repubblica.

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