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Ventisette arresti tra Italia e Albania: sgominati 4 gruppi criminali italo-albanesi di trafficanti di droga che rifornivano la Puglia e altre regioni italiane.

L’operazione ha coinvolto oltre 100 militari del Comando Provinciale di Lecce e del Servizio Centrale Investigazione Criminalita’ Organizzata di Roma della Guardia di Finanza. In manette 27 soggetti (di cui 21 albanesi e 6 italiani) responsabili a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla produzione ed al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Le indagini, durate quasi due anni e coordinate dalla Direzione Nazionale Antimafia e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, hanno consentito di identificare e catturare gli appartenenti a 4 distinti gruppi criminali italo albanesi, con basi operative nella provincia di Lecce e ramificazioni in altre Regioni italiane (Calabria, Toscana, Emilia Romagna, Sicilia, Liguria, Lombardia).

L’accusa è di traffico internazionale di stupefacenti, detenzione ed introduzione nel territorio nazionale di armi e munizioni da guerra.

I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di un incontro con la stampa che si terrà in mattinata a Lecce presso gli uffici della Procura Generale alla presenza del Procuratore Nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho, del Procuratore della Repubblica di Lecce, del Comandante Regionale Puglia e del Comandante del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) della Guardia di Finanza.

Lecce, 12 febbraio 2019

Pubblicato in Italia

puglia

La Marina di San Cataldo è una zona affascinate, a pochi chilometri dalla città di Lecce. Un luogo dove la bellezza naturalistica degli ampi litorali si coniuga con le vicende storiche antiche, ricche di tradizioni e usi locali.

Caratteristiche naturalistiche di San Cataldo

Le basse scogliere inframezzano la costa sabbiosa di origine vulcanica, incorniciando l'azzurro e trasparente mare Adriatico.

Un altro elemento che determina il contesto paesaggistico di questa zona, è la fitta pineta che si sviluppa lungo il litorale di San Cataldo. In questo contesto si inserisce il Residence Campo Verde, una serie di appartamenti in vendita vicino Lecce, che rappresentano il giusto investimento immobiliare per chi intende acquistare la propria seconda casa nel Salento.

Una meta consigliata e molto frequentata sia dai leccesi che dai turisti, dove è possibile trovare ogni servizio e comodità.

La discesa a mare è dolce e insieme ai fondali bassi rendono la località molto adatta alle famiglie con bambini piccoli.

Vela, kitesurf e windsurf sono solo alcune delle attività sportive da praticare mentre si può ammirare la bellezza dei limpidi fondali, organizzando un'immersione oppure un giro in barca lungo la costa.

Infatti, sono numerosi i reperti archeologici subacquei rinvenuti nei dintorni, come la "Chiesa sommersa" e i resti dell'antica zona portuale.

Molte spiagge della Marina di San Cataldo sono libere e dotate di diversi servizi, grazie ai differenti lidi dislocati lungo la costa.

Sul versante sud, a solo 2 chilometri da San Cataldo si trova l'oasi naturale denominata "Le Cesine", che ricade nel comune di Vernole.

Il contesto ambientale è caratterizzato dalla presenza della duna di sabbia, lunga all'incirca 6 chilometri, che separa i due stagni Salapi e Pantano Grande posti verso l'entroterra.

L'area protetta è visitabile sia a piedi che in bicicletta, un'occasione ideale per scoprire le diverse specie della flora e fauna locale.

I pini di Aleppo, i lecceti e la fitta macchia mediterranea sono i principali protagonisti che caratterizzano il paesaggio in riva al mare.

Si contano ben 180 differenti tipologie di uccelli, oltre alla presenza di numerosi mammiferi tra cui il tasso, la donnola e la faina.

Inoltre, a San Cataldo è presente un porto turistico che ospita fino a 200 imbarcazioni.

Cenni storici, tradizioni e prodotti tipici

Dove sorge il faro di San Cataldo un tempo si trovava lo scalo di epoca romana conosciuto con il nome di Porto Adriano, in onore dell'imperatore che ne commissionò la costruzione.

La località era nota come “Salapia” e nel Medio Evo l'intera zona venne quasi del tutto abbandonata.

Alla fine dell'Ottocento furono intraprese alcune opere di bonifica che rivalutarono l'intera area, trasformandola in un'affascinante meta turistica, dagli aspetti naturalistici di indubbio rilievo.

A soli 11 Km da Lecce

San Cataldo è anche detto "la marina dei leccesi" e rappresenta un ottimo punto di partenza per conoscere i monumenti o la vita notturna del capoluogo.

La breve distanza che non supera i 10 chilometri, permette di esplorare al meglio ogni aspetto di questi territori, visitando le tante e famose attrazioni monumentali di Lecce.

Gastronomia e feste a San Cataldo (Lecce)

Le trattorie e i ristoranti presenti a Marina di San Cataldo offrono l'opportunità di assaporare la cucina tradizionale salentina, composta da saporigenuini e profumi mediterranei.

Durante la prima metà del mese di agosto ogni anno viene organizzata la “Sagra del Pane”, una manifestazione dove apprezzare i prodotti tipici e gli ottimi vini che vengono realizzati in queste terre.

Imperdibili e molto gustosi sono la "puccia con olive", il pane tipico con le olive marinate e i "pizzi", con cipolla, olive e pomodoro.

Senza dimenticare il dolce locale detto il "pasticciotto", composto da pasta frolla e crema pasticcera, le cui origini risalgono al XVIII secolo.

Pubblicato in Italia

E’ sempre la stessa solfa.

Falsi terreni e falsi braccianti. Di vere ci sono solo le indennità erogate dall’Inps.

Centinaia di migliaia di euro . Almeno 620.000 Euro le indennità indebitamente percepite a danno dell’Inps attraverso l'assunzione di manodopera fittizia da parte di un'impresa agricola del crotonese.

Oltre 100 i lavoratori che hanno beneficiato indebitamente di indennità di malattia, di maternità e di disoccupazione.

Le indagini hanno evidenziato l’utilizzo di falsi contratti d’affitto relativi a terreni siti non soltanto in vari centri del crotonese, nel cosentino ed addirittura nel reggino e nelle province di Brindisi e Lecce. Molti proprietari hanno disconosciuto le firme apposte sui documenti, dichiarando peraltro di condurre in proprio i terreni.

I terreni del cosentino erano per almeno il 50% superfici boscate e, comunque, per buona parte non idonei alla coltivazione.

In sostanza sono stati disconosciute circa 12.000 giornate lavorative nel periodo dal 2006 al 2011 in provincia di Crotone e per la provincia di Cosenza, il fabbisogno di manodopera da impiegare nelle coltivazioni è stato rideterminato da 7.000 a 350 giornate.

In questo modo l’azienda agricola ha indebitamente beneficiato di contributi per un importo di € 201.000.

I falsi braccianti, unitamente al titolare della impresa, sono stati denunciati, in concorso, per i reati di falso ideologico e truffa aggravata.

L’imprenditore è stato anche denunciato per il delitto di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e verrà segnalato anche alla Procura Regionale della Corte dei Conti per la connessa responsabilità in materia di danno erariale

Pubblicato in Crotone

Nato lo scorso anno, il gruppo La Guarimba, formato da per lo più ventenni, è stato in grado di dar vita, grazie alla riapertura ed al ripristino del vecchio “Cinema Sicoli”, abbandonato da tempo ad Amantea, un paesino della Calabria, ad una delle più belle manifestazioni cinematografiche che la Calabria ricordi.

“Tanto tempo ed energia - scrivono ne comunicato - al fine di organizzare la prima edizione di un festival di cortometraggi.  Sotto lo slogan <Il cinema alla gente e la gente al cinema>  ha portato in quella comunità persone da tutto il mondo e che ha avuto come Presidente della giuria lo spagnolo nominato agli Oscar Nacho Vigalondo. 
Ma la nostra avventura, - continuano i guarimberos - non finisce lì. La seconda edizione del festival è già partita con la apertura delle iscrizioni per cortometraggi di fiction, animazione e documentario; nel frattempo, però, la troupe di making of sta lavorando ad un documentario girato nel festival e parla e racconta del cinema come atto di resistenza.
Ma non è tutto, perché a  febbraio La Guarimba se ne va in America, invitata dalla Duke University nel North Carolina dove parleremo della storia del festival, del modello di comunicazione e organizzazione, e dove proietteremo i filmati che hanno vinto ed esporranno le 30 locandine presenti ed arrivate da artisti di tutto il mondo.
In questo modo riusciremo a portare la Calabria in America ed speriamo l'America in Calabria.
Sperano di incontrare la comunità italiana in America per riavvicinare i due popoli.
Questo non è che un ulteriore passo in avanti -  conclude il comunicato de La Guarimba - dopo i successi dei guarimberos che hanno portato la storia del festival di Amantea, anche in città come Milano, Lecce e Cipro, in collaborazione con numerose associazioni.

 

Giulio Vita

La Guarimba International Film Festival

Pubblicato in Calabria
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