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«Con me stop a mafia e malaffare», così ha dichiarato Mario Oliverio presentando il Report dei suoi primi due anni di governatorato della Calabria.

 

Ed oggi che è venuta fuori la ennesima vicenda regionale con arresti eccellenti, ecco cosa dichiara:

"I Mancuso sui fondi UE, "Regione calabria si costituirà parte civile in eventuale giudizio"

."Il Presidente della Giunta regionale On. Mario Oliverio, subito dopo il suo insediamento, per quanto concerne la Fondazione Calabria Etica ha proceduto a nominare una prima commissione interna con lo scopo di verificare la regolarità dell'andamento di gestione dell'ente.

 

A seguito delle prime verifiche- informa una nota dell'Ufficio Stampa della Giunta- si è proceduto, nel febbraio 2015, alla nomina del Commissario straordinario dott. Carmelo Barbaro ed alla contestuale revoca dell'allora Presidente Dr. Pasqualino Ruberto.

 

Successivamente, nell'agosto 2015 la Fondazione è stata posta in liquidazione e con successiva nomina è stato conferito l'incarico di liquidatore al Prof. Valerio Donato, con il preciso mandato di condurre alla cessazione dell'Ente in piena coerenza con i principi di legalità, trasparenza ed etica condivisa.

In merito al progetto "Credito sociale", nel programma preventivo di liquidazione del marzo 2016, l'ufficio del Commissario liquidatore ha posto subito in evidenza che le attività espletate dalla Fondazione non erano pienamente coerenti al principio di legalità. Infatti, dalle relazioni si evince che sia la Fondazione e probabilmente nemmeno CooperFin, avessero i requisiti per svolgere le funzioni di gestori del servizio finanziario affidato con decreto del Dirigente Generale n. 10380 del 28 agosto 2014.

 

Il Commissario liquidatore sin dal gennaio 2016 aveva conferito mandato per agire in giudizio nei confronti di CooperFin per la restituzione delle somme dovute.

Infatti, dalle verifiche espletate sulla documentazione amministrativa contabile in possesso della Fondazione, è stato accertato che la Fondazione stessa aveva trasferito a CooperFin la somma di 2,5 milioni di euro.

Di dette somme solo 600 mila euro risultavano erogati a favore dei beneficiari.

Le residue somme (pari ad 1,9 milioni) erano state in parte impiegate da CooperFin, (900 mila euro circa) per attività diverse da quanto previsto per la corretta gestione del fondo rotativo.

La stessa CooperFin, in una relazione richiesta dal Liquidatore dichiarava che le somme erano state erogate a terzi soggetti.

Conseguentemente il Commissario liquidatore ha proceduto giudizialmente per il recupero della somma di 1,9 milioni, con decreto ingiuntivo del 15 marzo 2016, giudizio attualmente pendente davanti al Tribunale di Catanzaro.

La Regione, pertanto, in virtù delle procedure tempestivamente avviate subito dopo l'insediamento del Presidente della Giunta On. Mario Oliverio, confida nel proficuo lavoro degli organi di giustizia riservandosi la determinazione di costituirsi parte civile nell'eventuale giudizio".

Pubblicato in Catanzaro

Riceviamo la nota stampa del commissario Emanuela Greco:

 

«È indubbio – evidenzia la dottoressa Greco – che le mareggiate che hanno avuto luogo nello scorso mese di gennaio hanno provocato non pochi danni e conseguenze per il territorio.

 

In data 1 febbraio, inoltre, è pervenuta una relazione della Delegazione di spiaggia della Guardia Costiera di Amantea dalla quale risulta che i marosi che si sono abbattuti sul litorale nepetino hanno generato un ulteriore innalzamento del livello di insabbiamento del fondale marino situato all’imboccatura del porto turistico: una circostanza che tuttora non consente l’ingresso e l’uscita delle unità navali presenti al suo interno.

 

Una questione che va affrontata in maniera rapida, considerando che molti pescatori non hanno forme reddituali alternative. In questa fase di restrizione economica non possiamo permettere che vengano meno le condizioni per poter lavorare in sicurezza e tranquillità.

 

Un ragionamento che assume ancor maggiore rilevanza se si considerano le preoccupazioni di coloro che hanno affrontato mutui e finanziamenti per mettere in acqua una barca e favorire così la crescita ed il benessere della propria famiglia.

Partendo da questo scenario e valutando tutte le possibili alternative abbiamo ritenuto doveroso tutelare le attività economiche e gli imprenditori che possono sopravvivere solo in presenza di un porto aperto e funzionante.

Di concerto con i sub commissari Ugo Dattis e Marco Ghionna, ho dato mandato al responsabile dell’Ufficio tecnico comunale affinché intervenga, in via di somma urgenza, per rimuovere il banco di sabbia posto all’ingresso dell’attracco, selezionando una ditta da individuare tra quelle inserite nella “White list” della Prefettura, fermo restando il rispetto degli obblighi di trasparenza e rotazione.

Al contempo abbiamo richiesto alla Regione Calabria di inserire il comune di Amantea tra quelli che hanno subito danni a seguito delle condizioni meteorologiche del 22, 23 e 24 gennaio scorso e di coprire le spese sostenute dall’ente per gli interventi legati a quell’emergenza.

A tal proposito mi sento di porgere un giusto ringraziamento al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, alla commissione bilancio dello stesso ente presieduta da Giuseppe Aieta ed al capo dipartimento della Protezione civile Carlo Tansi per l’attenzione che hanno inteso riservare al comune di Amantea così come a tutti gli altri centri interessati dalle recenti avversità.

Ma non è tutto.

È nostra ferma intenzione risolvere definitivamente la vicenda dell’insabbiamento: cercheremo di non lasciarci sfuggire l’occasione di utilizzare i fondi resi disponibili dai bandi regionali per l’adeguamento dei siti portuali.

Non bisogna dimenticare che molte altre infrastrutture di questo genere hanno brillantemente superato questo problema.

Cercheremo di compiere lo stesso percorso virtuoso».

Credo che offendano la Calabria e l’intelligenza dei calabresi onesti gli interventi di Mario Oliverio e di Dorina Bianchi che si fanno vanto di una cosa alla quale non hanno affatto contribuito.

 

Parlo del fatto che il New York Times ha posto la Calabria tra le mete del turismo mondiale per il prossimo 2017.

Ridondante l’ufficio stampa del governatore Oliverio che gli fa dire:

"L'indicazione della Calabria tra i primi 52 posti da visitare nel mondo, proposti dal New York Times per il 2017, ci riempie di orgoglio".

"Ricevere questo riconoscimento da parte di uno dei più autorevoli organi di informazione al mondo, come unica realtà italiana da esplorare, per apprezzare la sua enogastronomia conferma che la Calabria è sulla strada giusta.( Certamente no grazie a LUI!)

Grazie allo sforzo di una parte crescente di operatori del settore enogastronomico che hanno scelto di percorrere la strada dell'eccellenza e della qualità, il nostro patrimonio agroalimentare finalmente è valorizzato come merita.

La Calabria è tra le prime regioni d'Italia nelle produzioni biologiche e questo è un fattore di assoluta garanzia sul quale la ristorazione più avanzata della nostra regione sta lavorando, innescando un circuito virtuoso che darà buoni risultati in termini di rafforzamento della capacità attrattiva e della crescita".

Ed ancora più grave è l’intervento della deputata calabrese del Gruppo Area Popolare Dorina Bianchi , sottosegretario al MiBACT con delega al turismo che pontifica affermando che "L'endorsement da parte del New Tork Times sulla Calabria inserita tra le 52 mete da visitare nel 2017 è un importante riconoscimento delle potenzialità e delle bellezze della nostra terra.

Il turismo enogastronomico è una risorsa strategica della Calabria che la rende un esempio unico di turismo sostenibile che valorizza il luogo non solo come meta da visitare ma lo rende una esperienza totalizzante da vivere".

Due politici che non hanno fatto nulla per il turismo calabrese e che ora si vantano di ciò al quale non hanno affatto contribuito.

Giuseppe Marchese

Pubblicato in Crotone

Oliverio ha scritto alla Lorenzin:

"La volontà espressa del Parlamento dovrebbe essere sempre custodita, prima fra tutti dagli organi dello Stato.

Negli ultimi giorni, la Struttura Commissariale calabrese ha tenuto comportamenti molto gravi, con una anomala accelerazione dopo il voto del Parlamento sulla Legge di Bilancio 2017.

 

Sono stati adottati provvedimenti di natura strategica che impegnano attività e risorse dei prossimi anni, oltretutto senza l'acquisizione dell'istruttoria preventiva del Dipartimento regionale, richiesta dalla legge:

-budget per le attività private accreditate;

-piani di assunzioni di personale a tempo indeterminato;

-stralci di piani territoriali delle Aziende Sanitarie.

Tutto ciò sta determinando tensioni fortissime e nei territori coinvolti e forti perplessità tra i rappresentanti degli enti sanitari e degli enti locali, oltre che degli erogatori privati, tanto che il Consiglio regionale all'unanimità ha approvato una mozione che mi impegna ad assumere tutte le iniziative tese a scongiurare atti della Struttura Commissariale illegittimi o quantomeno inopportuni nella presente fase di transizione, in attesa delle determinazioni del Consiglio dei Ministri.

 

Con separata nota ho provveduto a rappresentare le necessarie rimostranze anche alla Struttura Commissariale.

Ti chiedo di voler intervenire affinchè sia assicurato il rispetto della legge e della volontà del Parlamento".

E questa è la nota inviata da Oliverio a Scura:

"Come Le sarà certamente noto, il Consiglio Regionale, nella seduta del 21 dicembre 2016, ha approvato una mozione con la quale mi impegna ad assumere ogni iniziativa finalizzata a rimediare all'illegittimità di alcuni decreti da Lei recentemente adottati e, in particolare, l'approvazione del piano delle assunzioni a tempo indeterminato di personale del SSR la definizione del livello massimo di finanziamento, per l'anno 2017, delle strutture erogatrici di prestazioni ospedaliere, nonché territoriali, quest'ultimo assunto successivamente al predetto deliberato del Consiglio Regionale.

Tali provvedimenti risultano tutti meramente distributivi di risorse economiche e illegittimi per mancanza di istruttoria e conseguentemente privi di idonea motivazione in ordine ai bisogni di salute dei cittadini calabresi (vengono utilizzati dati relativi al 2013 ignorando quelli del 2015, già disponibili), indispensabile requisito di legittimità di ogni provvedimento amministrativo.

L'ampio dibattito sviluppatosi in seno alla più alta rappresentanza regionale ha evidenziato l'illegittimità o quantomeno l'inopportunità dei Suoi provvedimenti, laddove assumono scelte strategiche, con inevitabili ricadute negli anni futuri, peraltro in assenza dei necessari requisiti di legittimità. Non posso non evidenziare che la Sua sollecitudine nella illegittima distribuzione delle risorse trova una strana coincidenza con l'approvazione della Legge di Bilancio 2017 che, non Le sarà sfuggito, rimuove l'incompatibilità di funzioni tra Presidenti di regione e Commissari ad acta per il debito.

In attesa delle determinazioni del Consiglio dei Ministri sul punto, sarebbe stato doveroso soprassedere nell'assunzione di provvedimenti di rilevanza strategica sulle politiche sanitarie regionali.

La invito, pertanto, a voler procedere alla sospensione dei provvedimenti adottati, al fine di una più compiuta e approfondita analisi dei bisogni di salute della popolazione calabrese ed anche per evitare l'insorgere di controversie giudiziarie tra Regione e Struttura Commissariale".

Vogliamo ricordare a tutti e tre i protagonisti della grave situazione della sanità calabrese che:

-Il valore economico annuo delle migrazioni sanitarie è pari a circa 300milioni di euro ed investe 60.000 famiglie di calabresi;

- nel 2014 l’80.6% dei calabresi emigrava per tumore del polmone, nel 2015 diventano il 92,7%;

- nel 2014 il 41,1% delle donne calabresi con cancro del seno sono andate fuori Regione, mentre nel 2015 il dato cresce al 45,6%:

- complessivamente, considerando la chirurgia per le neoplasie più importanti (polmone, seno, colon retto, prostata, vescica e tumori ginecologici), la migrazione sanitaria oncologica in Calabria nel 2015 supera il 40% ed a Crotone.

Dati sconcertanti che non possono essere ignorati.

Pubblicato in Calabria

Ci pare incomprensibile e per molti versi inaccettabile il comportamento di Mario Oliverio o meglio dei suoi giornalisti che pubblicano il seguente post:

“Illeciti per selezione personale regionale? Oliverio a Tansi” Denuncia in procura ciò che sai”

Il Presidente della Regione Mario Oliverio – informa una nota dell'Ufficio stampa della Giunta – ha inviato, oggi, una lettera al Dirigente dell'U.O.A. Protezione civile regionale Carlo Tansi.

Questo il testo: "Con riferimento ai post pubblicati sulla rete in ordine a presunte illiceità relative allo svolgimento di procedure di selezione di personale da utilizzare presso la Regione Calabria, riprese anche da alcuni organi di informazione, ritengo sia necessario riferire circostanze e fatti a tua conoscenza alla competente Procura della Repubblica.

Infatti, la trasparenza e la legalità dell'azione amministrativa costituiscono pilastro della mia azione di Governo e, dunque, è preciso interesse della Regione che eventuali fatti aventi rilevanza penale siano tempestivamente perseguiti.

Conoscendo la Tua sensibilità in tema di legalità e trasparenza sono sicuro che comprenderai l'importanza di questa mia sollecitazione".

Ma Mario Oliverio, proprio perché come lui dice “la trasparenza e la legalità dell'azione amministrativa costituiscono pilastro della mia azione di Governo”, non ha l’obbligo di esercitare attenti controlli sui concorsi proprio perché la voce proviene da Carlo Tansi che LUI ha scelto proprio per la sua capacità e la sua onestà?

Non si accorge Oliverio, o chi per lui, che demandare sempre e soltanto alla Magistratura( vedi Calabria Verde) dimostra la sua insufficienza alla VERA affermazione della vantata legalità e trasparenza della sua azione?

Pubblicato in Calabria

Nel caso qualcuno getti di tutto e di più sul territorio di un qualsiasi comune calabrese in modo da dar luogo ad una vera e propria discarica non preoccupatevi di farla smaltire.

 

Chiamate in causa il Segretario questore dell’Assemblea regionale, Giuseppe Graziano e chiedetegli, come ha fatto per il comune di Paola, di presentare il problema al Presidente Mario Oliverio, al fine di chiedere interventi urgenti in merito.

 

Il pregio sta anche nel fatto che la bonifica verrà fatta con i soldi della regione.

Ecco cosa il consigliere Graziano ha fatto per il comune di Paola.

“Quell’area – afferma Graziano – potrebbe essere interessata da un grave fenomeno di inquinamento, ed il rischio di seri danni all’ambiente e alla salute dei cittadini potrebbe essere elevato.

A destare ancora più la preoccupazione nei cittadini, è non solo l’entità dei rifiuti sversati nella discarica, ma anche il fatto che potrebbero esservi materiali di ogni tipo“.

“Per questo – continua Graziano – mi sono fatto portavoce della preoccupazione dei cittadini che, a causa dell’assenza di controlli in quell’area, temono rischi seri per la propria salute e per l’igiene pubblica ma anche per l’economia turistica della prossima stagione estiva.”

“In tal senso– dice Graziano – ho chiesto che tecnici e professionisti degli uffici e degli enti regionali preposti, l’Arpacal e l’Azienda sanitaria su tutti, pianifichino un sopralluogo per verificarelo stato e la sicurezza ambientale dei luoghie la loro immediata bonifica.”

Pubblicato in Paola

La realizzazione delle T in corso doperaL’assessore al bilancio Gianluca Cannata, che ha seguito l’iter burocratico che ha condotto all’apertura dei cantieri mostra il proprio compiacimento per il rispetto dei tempi di marcia delle scogliere artificiali a “T” che dovranno garantire non solo la formazione della spiaggia, ma anche protezione alla Ss 18 nel tratto a Sud del porto turistico di Amantea.

 

«Giorno dopo giorno – sottolinea Cannata – le barriere frangiflutti che dovranno agevolare il processo di ripascimento costiero si mostrano in tutta la propria fierezza. Grazie a quest’opera una delle aree più belle del comprensorio nepetino tornerà a nuova vita, per la gioia degli imprenditori turistici ed agricoli che operano nella zona.

Sulla base di questo presupposto non posso che rivolgere un sentito ringraziamento al governatore Mario Oliverio per aver spinto sull’acceleratore al momento giusto, aprendo un cantiere che rappresenta un’iniezione di fiducia per tutto il territorio.

 

 

Una volta che l’arenile si sarà riformato sarà possibile avviare il rilancio dell’intera area.

Località Principessa è la parte della città più vicina al nodo ferroviario di Lamezia Terme, allo svincolo autostradale di Falerna e all’aeroporto internazionale che ha sede nella città della Piana. Si tratta dunque di un avamposto naturale che può contribuire in maniera decisiva allo sviluppo economico e sociale non solo di Amantea e Campora San Giovanni, ma anche dei comuni collinari più vicini, come Aiello Calabro, Serra d’Aiello e Cleto. Per rafforzare tale ragionamento basta volgere lo sguardo al passato e verificare la gestione di alcune aziende che, per sopravvivere ai mancati introiti derivanti dal calo radicale dei visitatori, hanno dovuto ricorrere ai licenziamenti.

 

I lavori di ripascimento costiero sono propedeutici anche alla messa in sicurezza della Statale 18 che, se la tabella di marcia non subirà variazioni, sarà perfettamente percorribile per la prossima estate.

Da questo punto di vista il merito del rispetto dei tempi è da ascrivere in toto all’ingegnere Salvatore Siviglia, preciso e puntuale nel dirigere la squadra di operai presenti in loco e pronto ad agire nell’eventualità che si rendesse necessaria una modifica dei piani.

Senza timore di smentita posso affermare che la professionalità messa in campo dal comparto pubblico in questa occasione dimostra come sia possibile raggiungere gli obiettivi prefissati. Possiamo ora attendere la prossima estate con la consapevolezza che tutto è stato fatto nel migliore dei modi».

Mario Oliverio giunge in ritardo all’incontro per il SI ma la folla presente nemmeno rumoreggia quando si sparge la notizia della soddisfazione espressa dal governatore in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale resa nota questo stesso pomeriggio:

 

“La decisione della Corte Costituzionale sancisce definitivamente la piena legittimità delle elezioni del Consiglio regionale della Calabria, ponendo fine alle reiterate ed ingiustificate tesi giuridiche di imminente scioglimento del Consiglio regionale.

 

Non abbiamo mai avuto dubbi sulla legittimità dell'esito elettorale ed ora l'autorevole legittimazione della Corte Costituzionale restituisce maggiore vigore al nostro diuturno impegno per lo sviluppo della Calabria.

 

Ora il TAR dovrà decidere a quale dei Consiglieri regionali dovrà subentrare Wanda Ferro, candidata non eletta a Presidente, cui comunque rivolgo gli auguri di buon lavoro”.

Contenta anche Wanda Ferro la quale in una nota scrive :”La decisione della Corte Costituzionale non rappresenta una mia vittoria personale - nonostante abbia affrontato questa battaglia di legalità con un forte senso di solitudine - e non è soltanto la vittoria delle migliaia di cittadini che mi hanno votato e che si sono visti negare il diritto di essere rappresentati in Consiglio regionale, ma è la vittoria dei Calabresi tutti, che hanno il diritto ad essere amministrati da organismi pienamente rispondenti ai principi di legalità costituzionale, e che soprattutto hanno interesse ad avere una opposizione capace di essere controllo e stimolo di chi governa, e ciò può essere garantito soprattutto dalla presenza nell'organismo consiliare di chi ha guidato la coalizione arrivata seconda, come avviene in ogni regione d'Italia.

 

Sono felice che la forza della Carta Costituzionale abbia prevalso sui giochi di palazzo, restituendo dignità e valore alla volontà popolare. Oggi la Consulta ha confermato l'illegittimità della legge elettorale nella parte in cui escludeva incredibilmente il miglior perdente dal Consiglio regionale, in palese violazione del principio democratico che affida al leader della coalizione sconfitta la responsabilità di guidare l’opposizione.

Voglio ricordare che è quello l'unico punto della legge che ho voluto impugnare, avendo scelto di non contestare l'intera norma per senso di responsabilità verso una Regione che ha bisogno di essere governata e per rispetto della chiarissima volontà popolare di affidare questo compito a Mario Oliverio.

Mi dispiace che il governatore abbia deciso di costituirsi contro di me con i legali della Regione, su una questione che riguarda la composizione dell'opposizione in Consiglio.

Ringrazio comunque Mario Oliverio per la cortese telefonata di auguri che mi ha fatto questa sera, appena appresa la notizia della decisione della Consulta. Un ringraziamento per l'ottimo lavoro svolto devo rivolgerlo agli avvocati Francesco Saverio Marini e Angelo Clarizia, che mi hanno rappresentato davanti alla Corte Costituzionale, e agli avvocati Valerio Donato e Francesco Pullano, che mi hanno difeso davanti al TAR della Calabria. Oggi mi sento ripagata dei sacrifici di una campagna elettorale faticosa ma entusiasmante, che due anni fa mi ha portato in ogni angolo della Calabria ad incontrare migliaia e migliaia di cittadini perbene, che credono ancora nella possibilità di una Calabria diversa. La loro fiducia è stata la mia più grande forza. Nel loro nome ho combattuto questa lunga battaglia, e soprattutto a loro spero di riuscire a dare voce e rappresentanza. Con lealtà e trasparenza, dedicando tutta me stessa, senza risparmiarmi, come ho dimostrato di fare in tutta la mia storia politica e amministrativa”.

Uno solo quello scontento ed è quello che uscirà per far posto alla Ferro.

Pubblicato in Calabria

Ecco quello che Giuseppe Mazzuca scrive a Mario Oliverio.

 

“Caro Mario, ti scrivo per ricordarti le grandi battaglie che facemmo insieme, anzi in alcuni casi fosti tu a sollecitarmi, contro la penalizzazione della provincia di Cosenza in campo sanitario da parte dell’allora governatore Scopelliti.

Oggi sono costretto a scriverti non solo perché posso permettermelo alla luce delle tante battaglie comuni condotte anni fa per garantire il diritto costituzionale alla salute al di là del luogo di provenienza in questa nostra regione.

 

Sono trascorsi due anni da quando sei diventato presidente della Regione e nella sanità calabrese non è cambiato nulla.

Addirittura Cosenza è sempre più marginalizzata nella sanità con situazioni a dir poco paradossali.

Abbiamo l’Asp di Cosenza, la più grande della Calabria, ancora priva dell’atto aziendale e alle prese con la vicenda in cui è coinvolto il direttore generale che ha conquistato le colonne del Corriere della Sera.

 

Per non parlare della situazione dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza.

Le recenti indagini dei Nas ne hanno evidenziato la fragilità al punto da dover temere per la chiusura del più importante ospedale della Regione.

È come se tu ti fossi dimenticato delle battaglie che abbiamo condotto e che hanno contraddistinto il nostro cammino politico sulla sanità.

Mentre a Reggio Calabria è stato finanziato il nuovo ospedale attraverso finanziamento Inail per 180 milioni di Euro.

 

Il 7 novembre nella città dello Stretto arriverà il ministro Beatrice Lorenzin a inaugurare la nuova cardiochirurgia, il nuovo pronto soccorso (uno dei più avanzati del nostro Paese), il Reparto di Robotica chirurgica e quello di Terapia intensiva neonatale.

Una evidente continuità con il passato che rischia di abbandonare quasi il 50% della popolazione calabrese in un deserto sanitario.

Il mio non è un richiamo campanilistico, ma la denuncia forte e la constatazione che in certe situazioni si è predicato bene per poi razzolare male.

Come ho fatto tre anni fa, sarò il promotore di una petizione popolare a tutela di una sanità che sia uguale per tutti i cittadini calabresi, ovunque essi vivano.

È inutile alzare la voce contro i tecnici inviati dal Governo Nazionale per cercare di nascondere il proprio immobilismo e la propria incapacità. Giuseppe Mazzuca”

Ndr Tirrenonews.Info: Grazie. Vai avanti così , senza remore, né timori. Per quanto possibile ti saremo vicino!

Pubblicato in Calabria

A Lamezia Terme e’ stato presentato dal presidente della Regione Oliverio, in conferenza stampa, il documento preliminare alla base dello studio di fattibilità che dovrebbe portare la Calabria verso l’alta velocità Lean, attraverso un piano dei trasporti già approvato, che sarà attivo entro la fine dell’anno.

 

Un progetto per il quale sono già stati resi disponibili 6 miliardi di euro, e che sarà effettuato secondo parametri europei, evitando le spese eccessive – e gli errori – finora fatti in Italia per ammodernamenti di questo tipo, ma mantenendo e implementando l’efficienza dei risultati.

“Le nostre parole d’ordine – dice Oliverio – saranno: basso costo, alto utilizzo.

La nostra non è una richiesta localistica ma si colloca in una visione strategica a tutto vantaggio del paese, che farà uscire la nostra regione da isolamento e perifericità.

 

La Calabria oggi non chiede, propone.

Andremo avanti determinati per ricucire il paese, dopo 150 anni di gap”.

Ovviamente sant’Oliverio parla del trasporto aereo.

Al più si riferisce al trasporto via treno.

Al massimo ai trasporti via autostrada .

Ed infine ai trasporti via SS 106.

Ovviamente Oliverio non parla della SS18, sulla quale la velocità massima è di 30kmh in località La Principessa, o di 50kmh in quasi tutto il tratto che attraversa Amantea.

E tutto garantito dagli autovelox .

Ecco perché parliamo di miracoli e di “san Mario Oliverio”.

Come farà a garantire l’alta velocità ?

Tra l’altro anche la strada provinciale Amantea Cosenza può essere percorsa al massimo a 30 o 50 kmh e questo già da quando Oliverio era presidente della provincia.

Insomma nessuno vuole rendersi conto che Amantea è irraggiungibile , e salvo nel caso di un miracolo resterà isolata dal resto del mondo.

Quale turismo sarà possibile in questa situazione?

Pubblicato in Calabria
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