Continua l’attività di contrasto alla pesca illegale portata avanti dagli uomini e dalle donne della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina.
Nei giorni scorsi, nell'ambito di mirati controlli sulla filiera della pesca, finalizzati al contrasto della pesca illegale dei prodotti ittici, il personale della Guardia Costiera di Vibo Valentia e Pizzo ha posto sotto sequestro un esemplare di Pesce Spada di circa 40 Kg pronto ad essere immesso sul mercato in cattivo stato di conservazione.
Nel corso di tali verifiche il personale della Guardia Costiera ha altresì sequestrato svariati attrezzi da pesca professionale utilizzati in maniera illegittima, presumibilmente da pescatori senza regolare licenza nelle acque antistanti il litorale del Comune di Gizzeria.
Tra gli attrezzi sequestrati rilevano “n. 5 spezzoni di reti da posta” per una lunghezza di circa 500m, prive di targhette identificative che la legislazione vigente richiede di apporre agli attrezzi utilizzabili dai soli pescatori professionali, sulle quali vanno indicati i dati dei pescherecci su cui sono imbarcate; Per tali violazioni l’attuale normativa, oltre al sequestro, prevede sanzioni amministrative fino ad un massimo di € 12.000
I controlli mirati da parte della Guardia Costiera continueranno, sia via terra che via mare, al fine di garantire il contrasto della pesca illegale, l’immissione del pescato sul mercato e la tutela dei consumatori
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Calabria
Continua l’attività di contrasto alla pesca illegale portata avanti dagli uomini e dalle donne della Guardia Costiera
Nel corso della giornata di ieri, nell'ambito dei controlli sulla filiera della pesca, con particolare riferimento alla pesca illegale dei prodotti ittici, il personale della Guardia Costiera di Vibo Valentia e Pizzo ha sequestrato attrezzi da pesca professionale utilizzati in maniera illegittima da pescatori senza regolare licenza nelle acque antistanti il litorale del Comune di Pizzo ai quali è stata anche contestata la violazione della normativa tesa al contrasto della diffusione dell’epidemia del virus Covid-19.
Per gli illeciti accertati, oltre al sequestro dell’attrezzo da pesca e del pescato, sono state elevate plurime sanzioni amministrative per un ammontare di circa 7000 €.
Le attività di controllo da parte della Guardia Costiera continueranno nei prossimi giorni al fine di garantire il contrasto della pesca illegale, l’immissione del pescato sul mercato e la tutela dei consumatori.
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