BANNER-ALTO2
A+ A A-

Un altro( atteso, in verità) intervento di Peppe Furano sui privilegi della casta. Da leggere tutto d’un fiato:

“L’ex leader di Democrazia Proletaria Mario Capanna ai microfoni de la Zanzara, su Radio24, (che poi ha ribadito in una intervista sul fatto quotidiano) ha lanciato il suo j’accuse alla stampa che continua a parlare del privilegio dei vitalizi dei politici. Mario Capanna, insieme ad altri 53 ex consiglieri regionali della Lombardia,ha fatto ricorso al Tar contro il taglio del10% del vitalizio e di fronte alle contestazioni del cronista si è difeso così : “prendo 5000,00 euro netti al mese,ma il problema non sono i 100,00 o i 200,00 euro che mi verranno decurtati. Non si devono intaccare i diritti acquisiti. Mai, è una violazione della Costituzione. Altrimenti ci sarà una valanga,contro milioni di pensionati lavoratori…se il

TAR non ci desse ragione si aprirebbe un precedente micidiale”.

Sinceramente ho letto e riletto l’intervista e non volevo credere ai miei occhi!

Ma come, un capo rivoluzionario che voleva cambiare il mondo, ora, per difendere la “sua” pagnotta (il suo privilegio!), è lì arrampicato, senza pudore e decenza, alla foglia di fico dei diritti acquisiti.

Ma è possibile che debba essere io,sicuramente molto più modesto come intellettuale e con una storia di appartenenza alla sinistra come semplice militante, a ricordare a Capanna, leader storico della sinistra a sinistra del PCI, una cosa semplicissima : da sempre nelle società i privilegi di caste,gruppi ecc. sono state supportate da leggi; la legge riconosceva ai patrizi romani i privilegi rispetto agli schiavi,le leggi hanno riconosciuto i privilegi della nobiltà rispetto al popolo per secoli, le leggi riconoscevano in

Francia alla nobiltà i privilegi che i rivoluzionari hanno abolito,le leggi riconoscevano in America il privilegio dei bianchi rispetto ai neri,le leggi riconoscevano in Russia,prima della rivoluzione del 1917,i privilegi ai nobili rispetto ai servi ecc.ecc.

Non esiste nella storia dell’umanità il superamento e l’eliminazione di un privilegio di caste e/o gruppi senza la modifica delle leggi che lo sostengono e lo permettono (con la violenza o con metodo democratico!).

Se durante le epoche storiche si fosse adottato il punto di vista che ora adotta l’ex rivoluzionario Capanna, mai nessun privilegio avrebbe potuto essere rimosso!

Allora se si vuole fare un discorso serio e onesto (almeno a sinistra!) rispetto ai vitalizi dei politici,alle pensioni d’oro ecc.,non bisogna nascondersi dietro il paravento dei diritti acquisiti,della legge (Costituzione e altro) (come fa Capanna ora e come ha fatto tempo fa' Bertinotti rispetto ai privilegi degli ex presidenti della Camera dei Deputati!) che li sostiene e li permette.

La cosa semplice sulla quale confrontarsi è: i vitalizi dei politici,le pensioni d’oro ecc.,che una classe politica e dirigente (centrale e regionale), nel tempo, si è costruito,sono o non sono privilegi assolutamente non giustificati e giustificabili?

Se Capanna, e chi con lui,persona o partito, ritiene che questi non siano privilegi,li difenda nei modi e con le giustificazioni che ritiene opportune,logiche,economiche,morali,sociali, ma per carità,sopratutto a sinistra, non con l’ipocrita paravento della legge che li garantisce!

Ebbene, io ritengo, senza se e senza ma, che i vitalizi dei politici,gli emolumenti dei politici in carica e le pensioni d’oro siano dei privilegi assolutamente non giustificati e non giustificabili,né socialmente né economicamente,anzi ritengo che siano dei veri e propri furti,che una classe politica e dirigente,di destra e di sinistra, senza decenza ha consentito a se stessa.

E allora,dico a Capanna e a quelli come lui,che io non solo e non tanto ritengo che oggi è ragionevole e non discriminatorio il prelievo del 10% sul vostro vitalizio,ma anche che, mantenere vitalizi e pensioni di quell’ammontare e più, sia, non un diritto acquisto da tutelare, ma un furto finora consentito da far cessare! Un dovere morale per una sinistra seria!

Modificando la legge se necessario!

Il furto è a scapito di tutta la società,ma sopratutto delle giovani generazioni che pagano per permettere queste pensioni e per non avere loro domani pensioni dignitose!

Ma il primo comandamento di un partito della sinistra che ha responsabilità di governo non dovrebbe essere l’eliminazione di privilegi assurdi e interessarsi e portare avanti quelli che sono nati indietro?

Ma la domanda che ora è senza risposta è: dov’è la sinistra oggi in Italia?

Il Pd nella espressione della sua maggioranza è un partito di centro che guarda a destra che attua politiche di destra. La minoranza (i vari Bersani,Fassina,Civati,Cuperlo ecc.) con il loro inconcludente comportamento, fatto di grida e poi di un accodarsi, in nome della “Ditta” che non c’è più, reggono il moccolo e illudono una base di sinistra che pensa che si possa stare ancora in questo PD avendo e sperando un orizzonte di sinistra.

Non riesco a spiegarmi cosa dovrebbero fare di più Renzi e i suoi, rispetto a quello che stanno facendo da un anno a questa parte, perché la sinistra nel PD e anche la Kermesse di Milano della sinistra Human factor, prendessero atto che la “Ditta” non solo non è più a sinistra ma guarda con interesse sempre crescente a destra.

Ma non sarebbe opportuno che, sia i Civati ecc.,sia quelli della kermesse di Milano prendessero in considerazione di lasciare il PD al suo nuovo destino e cercassero di valorizzare da una parte persone come Landini, che riesce a trasmettere ancora entusiasmo e speranza e dall’altra dialogare in modo onesto e costruttivo,senza spocchia di primi della classe, con l’unica forza in campo,il M5S,che in questo momento triste e confuso per la sinistra italiana porta avanti iniziative che più di sinistra non si potrebbe?

Mi riferisco alla lotta ai vitalizi,ai privilegi dei politici,alla rinuncia del finanziamento pubblico e

alla taglio drastico degli emolumenti dei politici da una parte e dall’altra alle proposte di stabilire per legge un max alle pensioni (3000,-5000, euro/mese), con un collegamento ai contributi versati, e alla battaglia per il reddito di cittadinanza.

La lotta coerente ai privilegi e agli sprechi della “casta” è il primo passo assolutamente necessario per avvicinare il popolo ai propri rappresentanti e alla politica e attuare una vera democrazia.

Il reddito di cittadinanza è il passo che una sinistra dovrebbe sposare per dare il minimo di dignità e portare un po' avanti quelli che sono nati e rimasti indietro.

Il riordino delle pensioni, un doveroso rispetto per le giovani generazioni e un segnale in direzione di una società solidale e tendente a stabilire diseguaglianze moralmente accettabili.

Giuseppe Furano”

Pubblicato in Basso Tirreno

C’è tutta l’Italia in questa notizia

Siamo in Sicilia.

Viene inaugurato il viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento.

Era stato inaugurato il 23 dicembre 2014, crolla 1 primo gennaio.

Un siciliano scriveva il 20 novembre .

“Ci passo quasi quotidianamente e devo dire con piacere e soddisfazione che, considerato che si tratta di una grande opera, stanno procedendo in modo veramente spedito. Non passa giorno che non siano a lavoro. Palermo e Agrigento saranno finalmente collegate da una strada non solo più sicura ma anche bella. Speriamo che in futuro vadano così veloci anche per la realizzazione degli altri tratti. È questa la Sicilia che ci piace”

L’Anas si vantava!

Oggi 23 dicembre 2014 l`Anas ha aperto al traffico la variante di `Scorciavacche`, un nuovo tratto di 1 km della strada statale 121 `Catanese`, in provincia di Palermo, nell`ambito dei lavori di ammodernamento dell`itinerario Palermo-Lercara Friddi.

`Stiamo rispettando il cronoprogramma prefissato, anche con l`anticipo di qualche tappa - ha dichiarato il Presidente di Anas Pietro Ciucci. L`apertura della variante di `Scorciavacche` era infatti prevista per marzo 2015. E` un passo avanti importante verso la realizzazione dell`intero itinerario, che è strategico per l`intera Isola, perché costituisce l`unico collegamento diretto tra le provincie di Palermo ed Agrigento. Il tratto aperto oggi costituisce uno dei più impegnativi dal punto di vista realizzativo`. I lavori hanno comportato: l`allargamento della sede stradale esistente, con la sostituzione della pavimentazione; la demolizione e ricostruzione dei due viadotti (Scorciavacche 1° e Scorciavacche 2°); l`eliminazione degli accessi diretti sulla strada principale e la canalizzazione degli stessi verso la viabilità alternativa già esistente o in fase di progettazione.

Il tratto aperto oggi al traffico è compreso all`interno del macrolotto di circa 34 km che va dall`attuale svincolo Bolognetta (km 238 dell`attuale SS121) allo svincolo `Bivio Manganaro` (km 204 dell`attuale SS121) e vale complessivamente circa 297 milioni di euro, di cui oltre 13 milioni per la nuova variante di `Scorciavacche”.

1 gennaio il crollo!

Il primo gennaio metà carreggiata è sprofondata e la restante presenta una profonda spaccatura.

Per fortuna nessun veicolo transitava quando è avvenuto il collasso dell'arteria.

L’Anas chiude la strada

L'Anas ha dunque deciso di chiudere al traffico la strada statale 121 tra il chilometro 226 e il chilometro 227 nei pressi di Mezzojuso.

L’Anas dichiara

Chiede spiegazioni all'impresa e poi dichiara che si tratta "un anomalo cedimento del piano viabile in corrispondenza del rilevato retrostante della spalla del viadotto".

Renzi twitta:

“'Ho chiesto il nome del responsabile. Pagherà “

La gente si chiede.

  1. Ma gli ingegneri dell’Anas mentre si lavorava dove erano?
  2. Chi ha firmato il collaudo?

Suggerimenti a Renzi.

Presidente può darsi che si tratti del punteruolo rosso dei viadotti

Pensi che a luglio 2014 era crollato il viadotto della strada statale 626 all'altezza di Ravanusa.

E non basta

Pensi che il 2 febbraio 2013 era crollato il viadotto sul fiume Verdura lungo la strada stratale 115 tra Ribera e Sciacca.

Che ne dice? Qualcuno pagherà? O continueremo a pagare sempre noi?

Pubblicato in Italia

Zero Hedge, sito si informazione economica e finanziaria americano tra i più frequentati, col suo consueto stile graffiante si prende gioco di Renzi che dichiara al mondo che ascolta di vedere il bicchiere mezzo pieno, mentre il suo paese affonda...evidente stato di confusione mentale! (o c'è o ci fa, diciamo noi in Italia...)

 

Ieri era la Francia, con il record di disoccupazione e i rendimenti obbligazionari ai minimi. Oggi, è il turno degli italiani, con il tasso di disoccupazione salito al 13,2% - il più alto da quando sono cominciate le rilevazioni – e con i rendimenti obbligazionari che continuano a scendere a "tassi sempre più bassi, che stimoleranno il credito, che stimolerà la crescita, che creerà posti di lavoro" ...

Come riporta Bloomberg,

Renzi ha detto oggi che l'aumento del tasso di disoccupazione è in parte dovuto al maggior numero di persone che iniziano a cercare attivamente un lavoro. I cosiddetti lavoratori "scoraggiati" che non sono attivamente in cerca di lavoro non sono conteggiati nei dati di disoccupazione Istat.

"I dati sulla disoccupazione sono preoccupanti," ha detto Renzi, i cui commenti sono stati trasmessi da SkyTG24 a margine di un evento a Catania. "Non possiamo negare il problema, ma non dovremmo vedere il bicchiere mezzo vuoto."

Questo è preoccupante?

Come abbiamo già chiesto – in maniera retorica – ma che cos'è che il QE sui titoli sovrani della BCE dovrebbe ottenere?

* * *

Come riporta Reuters, la deflazione incombe …

L'Italia è a un punto morto, le aspettative sono in calo. Indeboliti da anni di congelamento dei salari, e scettici sulla capacità del governo di migliorare la loro situazione economica, gli italiani stanno accaparrando il denaro di cui dispongono e riducendo le spese all'essenziale.

...

"Vedo l'enorme pericolo che tra sei mesi saremo ancora in questa situazione, e più a lungo dura e più sarà difficile uscirne", dice Gustavo Piga, professore di economia presso l'Università Tor Vergata di Roma.

...

"Ho sempre ripetuto a me stesso che se saremo in grado di superare questa fase ne verremo fuori più forti, ma onestamente non sono ottimista sul nostro futuro."

Ma la situazione è decisamente ancora più preoccupante …

Secondo le statistiche del ministero del lavoro pubblicate venerdì, un buon 70% dei nuovi posti di lavoro in Italia nel terzo trimestre di quest'anno sono contratti a tempo determinato, cosa che sottolinea la precarietà del quadro occupazionale.

* * *

Tutto ciò di cui l'Europa ha bisogno sono i tassi più bassi sostenuti dall'acquisto dei bond, così raggiungerà la velocità di fuga ... giusto?

by Carmenthesister

di Tyler Durden, 28 Novembre 2014

Pubblicato in Italia

Riceviamo e pubblichiamo un nuovo contributo di Peppe Furano

Chi ha studiato un po' di fisica sicuramente avrà sentito raccontare l’aneddoto della mela di Newton. Questo aneddoto racconta che il grande genio inglese del Seicento Sir Isaac Newton mentre sonnecchia sotto un albero di mele viene svegliato dall’improvviso colpo di un frutto maturo che cade sulla sua testa,appunto una mela. Lo scienziato s’interroga su quale sia la forza che abbia fatto cadere la mela, collega la caduta della mela alla luna e capisce perché questa pur “cadendo” continuamente verso la terra non raggiunge mai il suolo e combinando osservazione e inferenza arriva a formulare la sua famosa legge di attrazione universale che riesce a descrivere tutti i movimenti degli oggetti del sistema solare e anche oltre.

La mela è parte piccolissima di un universo molto grande ma il suo semplice e banale moto di caduta è regolato dalle stesse leggi che regolano i moti di tutti gli oggetti grandi e grandissimi del nostro immenso universo mondo.

Da più di 40 anni vivo, e sono politicamente impegnato, a Cleto, che è un piccolissimo e periferico paese della regione più periferica dell’Italia,la Calabria.

Sono stato molto colpito da una serie di episodi e circostanze che si sono verificate in questa campagna elettorale per le elezioni regionali.

Ma la cosa che più mi ha colpito è stata il rimescolamento degli schieramenti di destra e sinistra!

Leader locali storicamente di centro destra diventati promotori di candidati della lista Oliverio Presidente, e viceversa, leader storici di centro sinistra diventati promotori di candidati della lista Ferro Presidente.

Questo mescolarsi e scambiarsi tra elettori di destra e sinistra a Cleto potrebbe essere classificata come una banale storia di clientele paesane che niente hanno a che fare con quelle che sono le differenze ideologiche,culturali,intese come portatrici di differenti progetti di società, tra destra e sinistra. Differenze che a livello regionale e nazionale, al contrario, restano e hanno ancora un senso e un significato e come tali sono avvertite nel vissuto delle persone.

Io ritengo che questo inter-scambiarsi delle appartenenze tra elettorato di destra e sinistra in una piccolissima realtà sociale come Cleto non sia una eccezionalità a sé stante, ma abbia un significato generale. Quello che succede a Cleto è l’evidenza che oramai da Milano,a Roma fino a Cleto nel vissuto della gente la differenza tra destra e sinistra si sta annullando.

Questo risultato è il primo traguardo di un lungo viaggio iniziato dalla sinistra fin dagli inizi degli anni novanta e io temo che non sia ancora l’arrivo. La sinistra, sia al governo che all’opposizione,al centro e alla periferia, proprio fin dagli inizi degli anni novanta ha iniziato il lento ma inesorabile distacco dalle sue basi ideologiche e culturali e distacco dopo distacco si è spianata l’autostrada a 8 corsie a Renzi e alla sua politica. Renzi ha messo tutti gli oppositori KO che si muovono,si agitano come pugili stonati pronti a ricevere altri colpi in attesa del KO definitivo!

Per capire in modo semplice quello che voglio dire è utile fare un rapidissimo riassunto degli ultimi 70-80 anni del confronto destra-sinistra in Italia.

Dal 1948 al 1992, con tutte le contraddizioni e tutte le critiche che con il senno di poi possono anche giustamente essere poste, è stato sempre chiaro nella coscienza e nel vissuto degli elettori cosa volesse dire essere di destra o di sinistra o per semplificare essere DC o PCI.

Da Milano a Cleto il vissuto del militante del PCI e del militante DC,e anche del dirigente DC e PCI, aveva una sua caratteristica e distinzione.

Era molto netta e distinta la posizione in ordine ai diritti civili (ad es. divorzio e aborto),distinta e distante rispetto alla laicità dello Stato. Distinta e distante in ordine alla partecipazione democratica, (penso alla lotta nelle scuole e nelle università per i decreti delegati e la partecipazione degli studenti alla vita e alle scelte della scuola e dell’università). Distinta e distante la posizione nei confronti dei diritti dei lavoratori.Lo statuto dei lavoratori negli anni settanta è stata una conquista del sindacato e della sinistra.

Distante e conflittuale sul metodo della clientela sulla quale la DC e gli altri partiti alleati hanno fondato per più di 30 anni il principale motore di consenso.

Nelle lotte contadine il PCI è stato sempre dalla parte dei contadini,nelle lotte nelle fabbriche il PCI è stato sempre accanto al sindacato e agli operai.

Nel confronto scontro tra capitale e lavoro il posto del PCI era sempre dalla parte del lavoro.

Il PCI era vissuto dal militante come il partito che perseguiva un progetto di società solidale dove le diseguaglianze dovevano e potevano essere accettabili ma nessuno doveva essere lasciato nell’indigenza.

Dal 1992 è cominciata la confusione.

In riferimento ai diritti civili nel 2004 viene varata dal governo Berlusconi la legge 40 (procreazione mediamente assistita). Una legge che risente fortemente del potere della chiesa e che non risponde alle esigenze delle coppie con difficoltà di concepire. Nel 2008 vince il centro sinistra, ma la legge 40 resta lì con le sue contraddizioni e deve intervenire la corte costituzionale nel 2009 per abolire alcuni tra gli articoli più assurdi.

Nel 2012 la Corte europea dei diritti umani ha bocciato la legge sull’impossibilità per una coppia fertile, ma portatrice di una malattia genetica, di accedere alla diagnosi reimpianto degli embrioni. Il Governo Monti (sostenuto da PD e PDL!) ha chiesto il 28 novembre 2012 il riesame della sentenza presso la Grande Chambre. L'11 febbraio 2013 il ricorso del governo è stato bocciato dalla corte!

In termini di diritti dei lavoratori oggi Renzi è con Berlusconi e contro i sindacati. Il suo jobs act piace a Squinzi e agli industriali e non piace ai sindacati e ai lavoratori. I sindacati scendono in piazza e Renzi e renziani in contrapposizione si riuniscono con il mondo imprenditoriale e della finanza alla Leopolda. In termini di partecipazione democratica l’Italicum voluto da R&B non è diverso dal porcellum voluto da Berlusconi.

Dal 2007 di fronte alla crisi Pd e PDL recitano la stessa litania crescita-crescita e insieme difendono liberalizzazioni selvagge e la globalizzazione che un economista non ortodosso ha definito “libere volpi in libero pollaio” dove non è difficile capire chi sono i polli e chi le volpi.

Scomparsa nel PD la pur minima elaborazione ideologico-culturale critica nei confronti di questo sistema capitalistico-finanziario che sta letteralmente affamando eserciti di lavoratori e lascia la generazione dei 20-40-enni nella più assoluta precarietà.

Scomparso nel PD Renziano ogni riferimento a un orizzonte di eguaglianza e di diseguaglianza accettabile, anzi se un comico (Grillo) mette in campo proposte come il reddito di cittadinanza o un tetto alle pensioni (ci sono tantissimi che percepiscono pensioni di 30-40 mila euro e più al mese senza avere versato i contributi!) ci si allea con B. per cercare di annientare questo sobillatore di popolo!

E allora quanto accaduto nella piccola periferia Cleto,come la mela di Newton, ha in sé tutto, per farci comprendere quello che è diventato l’universo politico italiano nell’era R&B.

Peppe Furano

Pubblicato in Italia

E’ un Mario Oliverio preoccupato quello che parla a Lamezia dopo aver letto il rapporto Svimez ed aver saputo la verità sulla grave situazione della Calabria.

Ovviamente i dati negativi presentati dalla Svimez sono relativi a Catanzaro, Vibo, Crotone e Reggio non certamente a Cosenza che è stata gestita proprio da Oliverio.

Ed infatti Oliverio ha dichiarato che:

-"Con l'incontro di oggi parte un percorso intenso di confronto sulle condizioni della Calabria per la definizione del programma che porremo a base della nostra azione di governo alla guida della Regione.

Le condizioni economiche e sociali della Calabria sono gravi ed il rapporto Svimez pubblicato proprio ieri ne ha dato un quadro allarmante.

In questi anni la Calabria è stata messa in ginocchio in tutti i campi arretrando persino rispetto a tre anni fa relativamente ad alcuni parametri che erano già espressione di una condizione di difficoltà e di ritardato sviluppo.

È' necessario aggredire le ragioni che sono alla base di questo trend che spinge la nostra terra in una condizione di vera e propria "desertificazione" e che costringe nuovamente decine di migliaia di calabresi , in particolare giovani e ragazze, a riprendere la strada dell'emigrazione, come ha evidenziato lo stesso rapporto della Svimez.

Il cuore dell'azione del nuovo governo della regione dovrà essere il lavoro ed il sostegno alle imprese. In questa direzione bisognerà utilizzare con intelligenza tutte le risorse disponibili a partire da quelle destinate dall'Unione Europea alla nostra regione e bisognerà altresì aprire un confronto positivo con il governo del Paese e con le forze sociali nazionali perché la Calabria- la regione più sofferente d'iItalia- trovi l'attenzione necessaria nelle politiche e nei programmi di investimento nazionali.

Per questo è necessario un impegno straordinario dal governo della Regione e da parte delle forze sociali e dell'insieme dei rappresentanti istituzionali calabresi per determinare le condizioni di una inversione radicale delle tendenze e delle pratiche negative che hanno contrassegnato l' azione di governo in questi anni.

Utilizzare risorse dell'Unione Europea per obiettivi di lavoro e di crescita in tempi certi e rapidi sulla base di regole trasparenti deve essere il primo obiettivo a cui lavorare. Il sistema delle imprese costituisce un fattore decisivo per riscattare la Calabria da questa condizione alla quale è stata inchiodata da una cultura e da pratiche politiche e di governo che devono essere definitivamente sepolte per fare spazio ad una impostazione culturale, politica ed a pratiche di governo in netta rottura con quanto è avvenuto sinora."

" La nostra non è una visione catastrofista ma semplicemente la consapevolezza di una situazione grave , come si evince dalla realtà supportata purtroppo dalle analisi di autorevoli istituzioni come la Svimez ed altre.

Ci proponiamo entro pochissimo tempo , due , tre mesi dal nostro insediamento alla guida della Regione, di fare una necessaria operazione verità perché i calabresi hanno bisogno di sapere qual è la situazione nella quale versa la regione e da cui si riparte per costruire una prospettiva nuova per mettere la nostra terra al passo con altre realtà e per bloccare e invertire il trend negativo prima richiamato .

La situazione è grave, tuttavia abbiamo risorse e strumenti che devono essere utilizzati con intelligenza, primi fra i quali i fondi comunitari.

La prima questione che avremo davanti è quella di assumere iniziative urgenti per salvare buona parte delle risorse dei fondi europei del programma 2007-2013 a rischio disimpegno, come da più parti è stato evidenziato proprio in queste settimane."

"Ci sono nodi strutturali che devono essere affrontati a partire dagli strumenti di programmazione, sino allo snellimento burocratico e delle procedure.

Molto spazio dovrà essere dato a forme di automatismo nella utilizzazione delle risorse in particolare destinate alle imprese.

Dovremo impegnarci a chiudere definitivamente la stagione dei commissariamenti che in settori fondamentali della vita regionale hanno soppiantato il governo regionale per evidente incapacità di governare i processi e di utilizzare le risorse destinate alla nostra regione.

Commissariamenti che a ben vedere non hanno prodotto alcun risultato positivo per la Calabria ma anzi hanno in alcuni casi (rifiuti) dilapidato notevoli risorse ( 1 miliardo e 200 milioni di euro) ed in altri casi non sono stati in grado di utilizzare le risorse ( oltre 200 milioni di euro) destinati alla sistemazione idrogeologica.

"Per ciò che attiene al sistema delle imprese di primaria evidenza è tutta la problematica dell'accesso al credito ed in particolare del sistema delle garanzie.

È' necessaria una attenta riflessione sulla funzione della finanziaria regionale. Una riflessione ed un confronto che hanno necessità dell'apporto delle forze produttive”.

"Daremo priorità alla riorganizzazione della macchina regionale nel quadro di un progetto di riordino istituzionale necessario per determinare un forte alleggerimento della Regione che deve essere liberata da funzioni gestionali e di una incisiva sburocratizzazione.

Il parametro a cui bisognerà fare riferimento per la valutazione dei dirigenti e della burocrazia regionale sarà quello della realizzazione degli obiettivi nei tempi previsti e nel rispetto delle procedure che dovranno essere snelle e trasparenti e rispondenti al rispetto delle garanzie di pari opportunità per tutti. "

" E’ necessario investire sulle imprese spostando nettamente l'asse dagli enti alle aziende e ad esperienze innovative anche esterne alla regione per consentire una formazione finalizzata alla occupazione ed alla acquisizione di conoscenze e di profili necessari a compiere un salto di qualità del nostro sistema economico e produttivo: meno enti e più imprese.

La formazione come fattore di innovazione al sistema delle imprese, nell'ambito di un percorso di creazione di crescita e sviluppo."

E' questo l'inizio di un percorso che costituirà parte integrante del metodo di lavoro che seguiremo dal governo della Regione.

Un percorso che richiede più fatica ma che non ha alternative se si vogliono davvero affrontare i problemi difficili di questa terra con il necessario apporto delle forze sociali e della rete istituzionale ed associativa della Calabria”

Esattamente come Renzi.

Parole!

Pubblicato in Calabria

Riceviamo e pubblichiamola seguente nota di Fare Ambiente

«Renzi dovrebbe avere più coraggio e giocarsi senza indugi, la carta del Ponte San Francesco di Paola, altrimenti dello ponte sullo Stretto di Messina».

Lo afferma Antonio Iaconetti, responsabile regionale della Calabria del Movimento Ecologista Europeo FareAmbiente, commentando le ultime indiscrezioni secondo le quali il Presidente del Consiglio avrebbe chiesto al Consorzio Eurolink di riaprire il dossier dell’infrastruttura che il governo Monti, un po’ troppo precipitosamente, aveva invece accantonato nel 2012.

«Non so se allo stato attuale, le penali dovute alla Impregilo per la mancata realizzazione dell’opera siano più onerose della costruzione dell’opera stessa – aggiunge Iaconetti -

Penso che il Ponte San Francesco di Paola sia, a prescindere, un’infrastruttura strategica e fondamentale per lo sviluppo della Calabria e del Mezzogiorno, in grado di imprimere una decisiva svolta alle ambizioni di crescita sociale ed economica del Sud del Paese, a cui è inaccettabile rinunciare.

Il Ponte San Francesco di Paola - da oggi in poi così mi piacerebbe venisse chiamato, – conclude l’esponente di FareAmbiente – rappresenta una grande opportunità in termini occupazionali ed economici, perché rinunciare al Ponte significa non solo una grave perdita per l’asfittica economia del Meridione ma anche italiana che, secondo Impregilo si tradurrebbe, anche, in una perdita per lo Stato del gettito fiscale potenziale da 4,5 miliardi dagli oltre 40mila posti di lavoro che si creerebbero.

E’ innegabile, quindi, che l’opera –Ponte San Francesco di Paola porterà un valore aggiunto a questo lembo d’Italia, poiché diventerà una sicura attrattiva turistica così da valorizzare anche i tanto e da tutti desiderati Bronzi di Riace, confinati in questo estremo sud della nostra bellissima penisola.

Il Ponte, conclude Iaconetti, costituirebbe una forte attrazione di investimenti, ed anche sotto il profilo dell’impatto paesaggistico, non dimentichiamo che questo collegamento metterebbe un freno al traffico di imbarcazioni a motore che quotidianamente, nell’indifferenza e nel silenzio di tutti, attraversano lo Stretto, con conseguente inquinamento meteo - marino.

Altro che, preoccuparsi del fatto che l’ombra del ponte devia la rotta dei delfini !!! ».

Cosenza, 25.09.2014

Il responsabile regionale di Fare Ambiente   Avv. Antonio Iaconetti

Pubblicato in Italia

Saracena panoramaSARACENA (COSENZA), 4 SET - "L'esperto Presidente Mario OLIVERIO ed il suo giovane segretario politico nonché Premier Matteo RENZI dimostrano un'analoga chiusura culturale ed ideologica che è molto preoccupante".

Lo afferma in una nota il sindaco di Saracena, Albino GAGLIARDI.

"Le dichiarazioni - aggiunge - senza contenuto e senza motivazioni adeguate, fatte dal Capo del Governo e dall'aspirante candidato alle primarie del centro sinistra, contrarie alla circolazione ed alla promozione nazionale ed internazionale di marcatori identitari ed attrattori turistici straordinari come i Bronzi di Riace, solo per aderire agli umori ed agli istinti non si capisce bene di chi, dimostrano la grande differenza tra la Politica intesa come governo delle occasioni e preparazione del futuro da una parte e, dall'altra, la politica di OLIVERIOe RENZI vissuta come perenne funzione notarile delle pulsioni popolari o degli interessi di caste, gruppi o fette dell'opinione pubblica. La qualità del governo della cosa pubblica si misura anche e soprattutto dalla capacità di saper contrastare gli umori delle piazze. Non si può continuare a governare per la sola ricerca del consenso. I risultati di questo modo di far politica sono sotto gli occhi di tutti". "Qualcuno - prosegue Gagliardi - diceva in passato di pensare alle prossime generazioni e non alle prossime elezioni. Del resto anche lo stesso silenzio di quel che rimane dell'ex Giunta SCOPELLITI su questa vicenda paradossale, in primis del pur loquace assessore regionale alla culturaMario CALIGIURI, dimostra che vi è una cappa quasi omertosa sull'argomento sul quale, non si capisce perché, è meglio non esporsi. L'Expo 2015 è una di quelle straordinarie occasioni di visibilità e promozione diffusa del brand Italia nel suo complesso (non di Milano) di cui anche e soprattutto i Bronzi fanno parte. Sprecare adesso anche questa occasione, tenendoli lontani dai flussi mondiali che raggiungeranno l'Expo, perennemente chiusi ed isolati nel Museo di Reggio Calabria che per la sua offerta dovrebbe far registrare visitatori migliaia di volte superiori quelli censiti ad oggi, significherebbe mettere un sigillo indelebile sulla totale inaffidabilità trasversale di una classe dirigente regionale sempre pronta ad imbastire polemiche sulla difesa a parole della propria identità ma nei fatti incapace di tutelare e promuovere il suo immenso patrimonio: da quello naturale a quello storico-culturale a quello delle risorse umane".

FONTE: ANSA - 4.9.2014

Pubblicato in Calabria

Ieri sera Massimiliano Latorre , uno dei due marò trattenuti in India, ha avuto un malore ed è stato ricoverato in ospedale.

Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, è volata stanotte in India per « accertarsi di persona delle condizioni di salute di Latorre ed essere vicina ai nostri fucilieri e alle loro famiglie».

Latorre, avrebbe reagito bene alle prime cure dei medici del reparto di neurologia dell’ospedale di New Delhi. 

 Il fratello Alessandro Girone ha dichiarato all’Ansa nel pomeriggio «Massimiliano ha avuto un ictus in una zona profonda del cervello. La situazione è abbastanza seria». 

La figlia di Latorre ha scritto su Facebook : «Che bella notizia... Mio padre ha l’ischemia. Purtroppo le belle notizie non ci sono mai, solo notizie del ****. Ma voi Italia di merda fateli stare lì un altro po’!.Italia mi fai schifo», aveva scritto in un post successivamente rimosso.

Fortemente arrabbiata ha anche scritto:  «Sapete solo offendere i maró , sapete solo sputare sui vostri fratelli italiani e nonostante un militare sta male state li ad offendere e chiamare assassino. I veri assassini e ignoranti siete voi che scrivete e pensate questo. SIETE UN POPOLO IGNORANTE ! Allora se succede qualcosa alle vostre famiglie o a voi non correte dai carabinieri, polizia visto che ce li avete a morte con l arma. Mi fate pena persone senza cuore . Ora capisco xk dio si prende le persone buone xk hanno cuore e su vuole solo gente che sappia amare l altro.
Ora chiunque disprezza e offende mio padre vi denuncio ! Così la smettiamo! »

<iframe src="https://s-static.ak.facebook.com/connect/xd_arbiter/W2xi4Tmu0YA.js?version=41#channel=f3beb3656e40be8&amp;origin=http%3A%2F%2Fwww.lastampa.it" style='border-bottom-style:none;border-bottom-width:medium;border-left-style: none;border-left-width:medium;border-right-style:none;border-right-width: medium;border-top-style:none;border-top-width:medium' tabindex=-1 title="Facebook Cross Domain Communication Frame" aria-hidden=true id="fb_xdm_frame_https" scrolling=no allowtransparency=true name="fb_xdm_frame_https" frameborder=0> Il ministro degli Esteri Federica Mogherini , appena informata del malore che ha colpito Latorre, ha espresso alla famiglia la vicinanza sua e del governo. «Sono vicina a Massimiliano Latorre cui auguro con tutto il cuore di rimettersi al più presto.Come è sempre stato in questi mesi, seguiamo ogni giorno il caso dei due fucilieri di Marina con l’obiettivo di riportarli in Italia: per il governo è una priorità»

Mogherini è stata in queste ore in contatto con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, rende noto infine la Farnesina 

Ci piace ricordare le dimissioni dell’allora ministro Terzi si dimise perché “Contrario al loro ritorno in India”.

Era il 26 marzo 2013.

Secondo Terzi, l’accusa nei confronti di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone «non è mai davvero stata suffragata da prove e testimonianze attendibili» mentre i due fucilieri «negano ogni addebito». 

Per questo Terzi 15 giorni prima aveva dichiarato: “I due marò restano in Italia” perché «New Delhi ha violato i trattati internazionali»

Nella lettera scriveva «Il governo italiano ritiene che sussista una controversia con l’India e per questo Roma punta ad un accordo «in sede internazionale».

Il ministro della Difesa Di Paola invece, in accordo con Monti, alla Camera dichiarava : «Voglio salvare l’onore del Paese, la Farnesina non ha agito in modo autonomo trattenendoli in Italia. Ho agito nel rispetto di una decisione collegiale che mi ha lacerato emotivamente, ma le decisioni collegiali del governo si rispettano e si onorano».

Chissà se qualche giornalista romano riesce a sentire i 3 protagonisti della storia appena ricordata? Ovviamente oltre a Renzi!

Ed a Renzi chiedere la adozione di misura economiche contro l’India!

Ed agli Italiani suggerire di boicottare i prodotti indiani!

Amantea 1.9.2014 Giuseppe Marchese

Pubblicato in Italia

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato Stampa della Deputata del Movimento 5 Stelle Silvia Giordano:

Caro Renzi,

Sono una deputata del MoVimento 5 Stelle, Lei non mi conosce, non sono una di quelle persone a cui piace la provocazione né tantomeno ho mai avuto a che fare direttamente con Lei. Ma le chiedo un favore, se si è asciugato dal getto di acqua gelata ed ha un momento, vorrei raccontarLe una semplice storia.

Poco più di 4 anni fa mia madre iniziò ad accusare dei dolori al piede destro. Ogni tanto perdeva l'equilibrio, alcune volte cadeva. Io la prendevo in giro pensando che fosse semplicemente più distratta del solito. Con la testa tra le nuvole. Ma le cadute continuavano e una di queste cadute le procuro' una frattura. All'epoca vivevo solo io con mia madre, mi presi cura di lei come era giusto che fosse. Pensavo "capirai, e' una frattura, passerà". Un giorno poi mi voleva dire di non mettere troppo caffè nel latte, apri' la bocca ed emise dei suoni, ma io non riuscivo a capirla. Pensavo che anche quello fosse un semplice momento, ma giorno dopo giorno mi accorsi che le cose stavano sempre più peggiorando. 

Parlava sempre peggio e controllava sempre meno il suo corpo. Facemmo dei controlli e le diagnosticarono la SLA. Mi perdoni caro Renzi, ma quella si che fu una doccia fredda. Chiamai i miei fratelli a raduno per capire cosa fare. Ci ritrovammo soli, del tutto soli. Non sapevamo cosa fare, non sapevamo a chi rivolgerci, non sapevamo cosa aspettarci. A Salerno poi sembrava impossibile. L'unico dottore che ci aiuto' a capire vagamente cosa sarebbe accaduto fu un neurologo da cui decidemmo di andare per un consulto che dopo i vari esami disse: "signora lei ha la SLA, ben presto non si muoverà più, non riuscirà a parlare, le dovranno fare la tracheo per respirare e nel giro di tre anni probabilmente morirà." Queste le sue parole.

Mia madre cadde in depressione. Strano... Noi figli cercavamo di darle forza, di farla uscire, di far il possibile per vederla almeno sorridere. Nulla. Da allora mia madre decise di non uscire più di casa, se non per delle visite. Io la vedevo ogni giorno o piangere o bloccarsi. Ogni tanto provava a parlare ma si innervosiva perché non riuscivamo a capirla. A luglio 2013 era arrivata a pesare 43 chili e per respirare aveva una mascherina collegata ad una macchinetta che le copriva il volto. Decidemmo di procedere per farle fare una tracheo e una peg. 

Da quel momento in poi in realtà mia madre miglioro', mise peso, respirava meglio. Un sollievo. Se una persona a te così cara si stabilizza ne puoi essere solo felice. Ed è vero, lo eravamo ma da lì sono iniziate le avventure più assurde degne di un film tragicomico. Dottori che non si trovano, assistenza domiciliare praticamente assente, personale dell'ASL che non sa usare i nuovi sistemi informatici e quindi non possono fare la prescrizione dell'ossigeno, infermiere che sbagliano a fare il cambio del catetere, per non pare poi dei laboratori che sbagliano a prelevare l'urina per fare poi l'esame. Io personalmente mi sono sentita dire che il problema è che in CAMPANIA C'È ABUSO DI OSSIGENO (fatto ripetuto anche al suo ministro MADIA che aveva dato parere contrario ad un ordine del giorno in materia) se Lei sa cosa vuol dire mi prego me lo spieghi. Per non parlare poi del semplice permesso per disabili per l'auto. 

Vede, caro Renzi, lei si vanta di aver fatto dei progressi in tal senso nel decreto sulla pubblica amministrazione, ma non sa che il problema e' a monte. Per avere quel permesso devo recarmi con mia madre all'ufficio della medicina legale dove, non solo è presente un solo parcheggio per disabili oltretutto perennemente occupato (il che è' ovvio visto il posto) ma l'ufficio stesso si trova al primo piano di un palazzo con ascensore sì, ma situato dopo 6 scalini. Non fa nulla, questo e' il minimo. Si figuri, che hanno voluto aggiustare le strade del quartiere dove abito, un bel lavoro davvero, mi hanno messo anche una palma sotto casa, peccato che il parcheggio per disabili che prima avevo sotto il portone adesso è' all'improvviso scomparso. Questo è solo per sdrammatizzare un po' la situazione con il folklore di questi atti quotidiani. Chiamiamolo folklore, perché altrimenti dovrei dire incompetenza, mancanza di rispetto dei diritti dei disabili e tanto altro...ma sfocerei nella critica e davvero non voglio.

Vede, caro Renzi, attualmente mia madre ha 85 di pressione (e parlo della massima), l'emoglobina a 8, ed una infezione batterica di 100.000 germi/ml. Non parla. Noi parliamo con lei utilizzando le dita della mano. Ogni dito e' una lettera dell'alfabeto e quando pronunciamo la lettera che lei ha in mente chiude gli occhi. E poi ripartiamo. Lettera per lettera, parola per parola. Il puntatore oculare? Dovrebbe passarlo l'ASL ma qui a Salerno nessuno conosce la procedura adatta. Comprarlo? Impossibile. Costa sui 20 mila euro e i nostri soldi li impieghiamo in alcuni medicinali ma soprattutto per pagare delle persone che possano aiutaci visto che l'assistenza in Italia in genere, ed in Campania in particolare, non si sa neanche cosa sia. Vuole venire Lei ad aiutarci?

Anzi no, Le dico una cosa, io nonostante tutto mi ritengo fortunata, ho una famiglia che mi aiuta, ho uno stipendio e "ringraziando il cielo" mia madre ha una pensione, ed ho lo sguardo di mia madre che vale più di 1000 altre cose, ma soprattutto, caro Renzi, ho la coscienza pulita e non ho bisogno di pulirla con una secchiata di acqua gelida. Le chiedo una cortesia, la smetta con questa pagliacciata ...non avere i servizi che ci spettano, vedere calpestati i diritti di mia madre e sapere che il GOVERNO preferisce dare soldi per F35 o per gli azionisti della Banca d'Italia e' una cosa, ma essere anche presi in giro da chi potrebbe fare qualcosa e' davvero troppo.

Scrivere questa lettera non è stato facile mi creda ma, posso capire la pubblicità alle donazioni, posso capire che lo facciano cantanti, attori, lo capisco davvero, ma Lei è il capo del Governo, Lei, se solo volesse, le cose potrebbe cambiarle, lo farà? Accetta la sfida?

Silvia Giordano - Deputato Movimento 5 Stelle

Pubblicato in Italia

Come promesso, Renzi interviene sui plessi scolastici e non dimentica la Calabria

Per il 2014 un finanziamento di 14 milioni di euro. In Calabria saranno realizzati interventi edili su 982 scuole 982 scuole su 2525 plessi

Ecco la distribuzione per province

Catanzaro euro 2.126.503,

Cosenza euro 7.641.599,

Crotone euro 808.389,

Reggio euro 3.695.312 e

Vibo Valentia euro 104.381.

Ed ecco gli istituti finanziari nel 2014

Catanzaro finanziati 211 su 480

Cosenza finanziati 451 su 967

Crotone finanziati 39 su 209

Reggio Calabria finanziati 273 su 604

Vibo Valentia finanziati 8 su265

Ed infine i finanziamenti medi per plesso.

Catanzaro euro 10 078

Cosenza euro 16 943

Crotone euro 20 728

Reggio Calabria euro 13 536

Vibo Valentia euro 13 047

“Una buona pittata!”

Pubblicato in Calabria
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy