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Chi può votare?

-Tutti i tesserati

-Tutti le cittadine ed i cittadini che hanno compiuto i 16 anni

-Tutti gli aventi i diritti elettorali

Quando si vota?

Si vota Domenica 8 Dicembre dalle 8:00 alle 20:00.

Come avviene la registrazione?

I tesserati del PD sono già negli elenchi di ogni sezione

I ragazzi tra i 16 e i 18 anni, gli studenti, i lavoratori fuori sede e i cittadini temporaneamente fuori sede per motivi personali, debbono obbligatoriamente registrarsi online per poter esercitare il diritto di voto. Per tutti la registrazione online si potrà effettuare fino alle ore 12:00 del 6 Dicembre 2013 sul sito www.primariepd2013.it .

Gli iscritti nelle liste elettorali del comune di Amantea potranno registrarsi direttamente al seggio immediatamente prima di votare

Dove si vota ad Amantea?

- al Seggio 1 (ubicato presso Auditorium Scuole Medie Amantea - Via E. Noto) dove voteranno gli elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune di Amantea dalla sezione N°1 alla sezione N°4;

- al Seggio 2 (ubicato presso Auditorium Scuole Medie Amantea - Via E. Noto) dove voteranno gli elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune di Amantea dalla sezione N°5 alla sezione N°9;

Dove si vota a Campora SG?

- al Seggio 3 (ubicato in Via Mercato, 6 - Campora San Giovanni) dove voteranno gli elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune di Amantea dalla sezione N°10 alla sezione N°14.

Ricordati che prima di prendere la scheda elettorale ti sarà richiesto di firmare l'albo degli elettori delle Primarie e la normativa sulla privacy.

Si paga per votare?

NO, limitatamente agli iscritti al PD

SI, per tutti gli altri

Cosa devi portare al seggio?

Gli iscritti soltanto la tessera dl PD

Gli altri devono avere al seguito un documento d’identità e la Tessera Elettorale, 2 euro di contributo per le spese organizzative.

Come si esprime il voto?

Barrando sulla scheda il nome della lista del candidato a Segretario Nazionale del PD che intendi sostenere.

Collegate al candidato segretario nazionale ci sono le liste da consultare prima delle operazioni di voto di seguito allegate.

Eccole per ogni candidato:

Cuperlo: Collegio Cosenza 2 (provincia di Cosenza)

1. Mario Oliverio

2. Adriana Amodio

3. Graziano Di Natale

4. Federica Petramala

5. Franco Madeo

6. Daniela Maratea

7. Gaetano Ferraro

Civati: Collegio Cosenza 2 (provincia di Cosenza)

1. Renzo Russo

2. Alessia Alboresi

3. Antonio Stabile

4. Rosita Leonetti

5. Damiano Manfredi

6. Serena Antonucci

7. Battista Maulicino

Renzi: Collegio Cosenza 2 (provincia di Cosenza)

1. Roberto Rizzuto

2. Rachele Grosso Ciponte

3. Flavio De Barti

4. Immacolata Straface

5. Giovanni Manoccio

6. Serena Argentino

7. Pietro Agnone

Collegio Cosenza 1 (città e area urbana)
1. Enza Bruno Bossio
2. Carlo Guccione
3. Lucia Nicoletti
4. Marco Curcio
Collegio Cosenza 2 (provincia di Cosenza)
1. Mario Oliverio
2. Adriana Amodio
3. Graziano Di Natale
4. Federica Petramala
5. Franco Madeo
6. Daniela Maratea
7. Gaetano Ferraro
Collegio Catanzaro - Crotone
1. Ciccio Sulla
2. Anna Pittelli
3. Franco Amendola
4. Francesca Megna
Collegio Reggio Calabria - Vibo
1. Gigi Meduri
2. Teresa Surace
3. Stefano Soriano
4. Maria Teresa Mercuri
5. Nino Costantino
6. Maria Palma Prestanicola
7. Antonino Schinella
8. Teresa Procopio
9. Giuseppe Carlino

Questi i candidati di Civati

Collegio Cosenza 1 (città e area urbana)
1. Peppuccio De Vuono
2. Maria Filosa
3. Luciano Di Leone
4. Antonietta Tricarico
Collegio Cosenza 2 (provincia di Cosenza)
1. Renzo Russo
2. Alessia Alboresi
3. Antonio Stabile
4. Rosita Leonetti
5. Damiano Manfredi
6. Serena Antonucci
7. Battista Maulicino

Collegio Catanzaro- Crotone
1. Sara Pettinato
2. Davide Dionesalvi
3. Marta Morreale
4. Daniele Corasaniti
Collegio Reggio-Vibo
1.Maria Carmela Lanzetta
2.Giuseppe Gliozzi
3.Anna Maria Russo
4.Silvio Frascà
5.Adele Massara
6.Giovanni Nostro
7.Francesca Collia
8.Marco Parlato
9.Romina Mazzeo

Questi i candidati diRenzi

Collegio Cosenza 1 (città e area urbana)
1. Clelio Gelsomino
2. Anna Maria Di Cianni
3. Luigi Gagliardi
4. Giacomina Bellavia
Collegio Cosenza 2 (provincia di Cosenza)
1. Roberto Rizzuto
2. Rachele Grosso Ciponte
3. Flavio De Barti
4. Immacolata Straface
5. Giovanni Manoccio
6. Serena Argentino
7. Pietro Agnone
Collegio Catanzaro - Crotone
1. Giuseppe Vallone
2. Serenella Caristo
3. Franco Esposito
4. Anna De Fazio
5. Francesco Cortellaro
6. Paola Carvelli
7. Ivan Frustagli
Collegio Reggio Calabria - Vibo Valentia
1. Giuseppe Basile
2. Giulia Naimo
3. Gianluca Callipo
4. Teresa Celestino
5. Giulio Tescione
6. Fabiana Minutolo
7. Raffaele Lopreite
8. Elda Demasi
9. Stefano Viola

Pubblicato in Calabria

I dati italiani sono i seguenti: Renzi 46,7%, Cuperlo 38,4%, Civati 9%, Pittella 5,1%

E' il giorno dei risultati delle primarie tra gli iscritti al Partito democratico. Zoggia, responsabile organizzazione, comunica i numeri (non definitivi): Matteo Renzi vince nei circoli con il 46,7%. Gianni Cuperlo è al 38,4%, Pippo Civati al 9,19% e Gianni Pittella leggermente sotto il 6%. Man mano che i dati arrivano il quadro dei risultati si fa un po' meno oscuro. Matteo Renzi è in vantaggio e per la prima volta è il suo sfidante Gianni Cuperlo ad ammetterlo.

Il suo comitato ha numeri leggermente diversi: «Dai dati in nostro possesso, su circa 269.140 voti espressi risulta che Matteo Renzi è al 44,6%, Gianni Cuperlo è al 40,5%, Pippo Civati al 9.8% e Gianni Pittella al 5.1. A questi dati mancano Reggio Calabria, Catanzaro, Caserta, Asti, Bolzano, Rovigo dove non si tiene la convenzione provinciale e i dati di Salerno dove noi abbiamo chiesto l'annullamento della convenzione».

Cuperlo non è deluso dallo svantaggio: «A settembre i sondaggi mi davano al 5%, poi ho fatto un balzo ed ero al 14 ed invece ho preso il 40%».

Il caso Salerno. Secondo Davide Zoggia, il voto sospeso a Salerno non può cambiare l'esito: «Non è stato fatto il conteggio sul differenziale che potrebbe portare un eventuale ribaltamento dell'esito del voto di Salerno sull'esito finale della corsa nei circoli dei candidati alla segreteria nazionale. Si tratta di 12 mila voti, il che può certamente impattare ma non cambiare il risultato finale».

In Calabria ,invece, ecco i dati.

A Cosenza, dopo l'elezione alla segreteria provinciale di Luigi Guglielmelli, gli ex diessini, guidati da Mario Oliverio e Nicola Adamo, ottengono per Cuperlo oltre il 48% degli iscritti, mentre Renzi si ferma al 39,8%.

Buono anche il 9% di Gianni Pittella, sostenuto dall'area che fa capo all'ex parlamentare Mimmo Pappaterra e al sindaco di Castrovillari Mimmo Lo Polito. Quest'ultimi, considerato che Pittella non ha ottenuto il pass per accedere alle primarie aperte dell'8 dicembre, hanno già fatto sapere di convergere nella seconda fase sul nome del rottamatore.

In questo modo Renzi supererebbe Cuperlo

Civati (per cui si stanno spendendo alcuni dirigenti come Peppuccio De Vuono e Giovanni Caporale) supera di poco il 3%.

A Reggio Calabria Cuperlo ottiene il 45% e Renzi il 44%. Pittella guadagna un buon 8% . Civati, invece, deve accontentarsi del rimanente 3%.

Anche a Vibo vince Cuperlo con oltre il 58%. Per Renzi, comunque,c’è una buona percentuale di oltre il 37%. Civati e Pittella non riescono a raggiungere nemmeno il 2% dei voti degli iscritti.

A Crotone Pittella raggiunge il 25,6%, Cuperlo ottiene il 25,9% , Civati prende poco più dell’1 % e Renzi arriva quasi al 48%.

A Catanzaro il Caos. Le due parti sono in un guerra dura e senza soluzione.

La Calabria, in sostanza, va contro corrente rispetto all’Italia.

All’8 dicembre, allora!

Pubblicato in Italia

Amantea. Puntuale alle ore 16.00 nell’auditorium della Scuola Mameli è iniziato il congresso del PD.

A presiederlo una voce storica del PD tirrenico: Pietro Midaglia, una voce che in questa fase testimonia il ritorno dell’area renziana al congresso provinciale.

Non sono proposti né Pittella, né Civati.

La gara elettorale si svolge allora solo tra Cuperlo e Renzi.

Svolte le fasi preliminari iniziano le votazioni che si protraggono come da calendario fino alle 20.30 quasi puntuali(gli orologi non sono stati sincronizzati)ma senza alcuna benché minima osservazione e tantomeno contestazione, scanditi dal presidente Midaglia.

Subito dopo il celere scrutinio.

Ed ecco i risultati.

I votanti sono stati 236 contro i 286 delle votazioni del 30 ottobre. Sono mancati 50 voti . sembra che molti siano giovani.

La lista di Renzi ottiene 65 preferenze a fronte delle 86 della precedente consultazioni.

In sostanza la lista Renzi ottiene il 27,54 % dei voti espressi a fronte del 30,06 % delle elezioni del 30 ottobre. La lista pertanto perde il 2,54% dei consensi.

La lista Cuperlo ottiene 171 voti a fronte delle 1919 delle precedenti consultazioni.

In sostanza la lista Cuperlo ottiene il 72,45% dei voti espressi a fronte del 69,58% delle elezioni del 30 ottobre. La lista pertanto guadagna il 2,87% dei consensi.

In sostanza sono riconfermate le posizioni “storiche” . I renziani scendono di qualcosa il “loro” 30%, i cuperliani aumentano di qualcosa il loro 70%.

Quello che non è andato giù è la riconferma della denuncia da parte dei Democratici per Amantea del mancato rispetto dei principi di pluralismo e democraticità che conferma le baronie e le occupazioni militari volte al mantenimento dello status quo all’interno del partito

Nella situazione attuale e di previsione di Amantea, si impone l’urgente superamento di tali posizionamenti che impediscono quella unità di intenti e di azione che sola può permettere di aiutare i giovani amanteani, in particolari i tantissimi disoccupati, e di sollevare l’ economia di una città che sta per morire.

 

 

Pubblicato in Politica

Riceviamo e pubblichiamo la nota dei “Democratici per Amantea”:

“I “DEMOCRATICI PER AMANTEA” PUNTANO ALLE PRIMARIE DELL' 8 DICEMBRE

Esprimiamo soddisfazione per il risultato ottenuto nel corso dei lavori dell' ultima assemblea di circolo del Partito Democratico, in cui la mozione congressuale “Noi, insieme per un grande Partito” guidata dal candidato Franco Laratta ha ottenuto il 30% dei consensi. Una proposta politica sostenuta dall’Area Renzi Cosentina con la quale condividiamo la scelta di non riconoscere i risultati del congresso provinciale, vista l’inagibilità democratica che lo ha caratterizzato (denunciata, nei giorni scorsi, attraverso decine di ricorsi) e la palese spartizione avvenuta, frutto di logiche desuete, di cariche e future candidature.

Pochi giorni prima dell’assemblea abbiamo deciso di rinnovare l'adesione al PD non più online o nei circoli del capoluogo ma al Circolo di Amantea, all'interno del quale, nel rispetto dei principi di pluralismo e democraticità, proseguiremo a mantenere una posiziona autonoma e di la lotta alla gestione conservativa ed autoreferenziale che caratterizza il partito calabrese.

Nelle dure contestazioni alla gestione locale del partito il nostro gruppo ha sempre denunciato la “cappa” che soffoca il PD calabrese, fatto da funzionari al servizio dei baroni delle tessere, da falsi organi di garanzia, da capicorrente, da bilanci non trasparenti, da una “occupazione militare” volta al mantenimento dello status quo. L’esatto contrario di una visione di partito veramente democratico con ampia circolazione delle idee, apporto significativo dai giovani, scelte condivise e partecipate. Un partito inclusivo, libero da clientele, corruzioni, incompetenze e con lo sguardo rivolto al futuro.

Per tali ragioni buona parte del nostro gruppo non poteva che riconoscersi nelle idee e nella proposta programmatica del sindaco Matteo Renzi, che tanti di noi hanno già votato alle primarie dello scorso anno e che continueremo a sostenere - anche attraverso la costituzione di comitati ad Amantea e nel comprensorio (il primo è stato formalizzato nei giorni scorsi) - come candidato alla segreteria nazionale.

Nei prossimi giorni verranno rese note una serie di iniziative, alcune già in cantiere ed altre che si intende promuovere in sinergia con altri tesserati e simpatizzanti di Amantea e Campora San Giovanni che aderiscono alla proposta politica di Renzi, in vista delle primarie dell'8 dicembre.

Amantea lunedì 11 novembre 2013                                     DEMOCRATICI PER AMANTEA


Si era rivolto in alto Mario Oliverio, chiedendo quella ragione che qui in Calabria non riusciva ad avere, chiedendo quel “ rispetto” che qui non gli si dava più, per riconquistare quel “ruolo”, quella posizione” che la sua storia indicava, imponeva.

Ed allora ha scritto ad Epifani sollecitandola convocazione del congresso regionale PRIMA di quello nazionale.

Perché? Semplice! Perchè il PD calabrese viaggia verso RENZI.

E se in Calabria vince RENZI per Oliverio non c’è più spazio, tantomeno per posizioni guida come LUI pretendeva.

Ed Epifani ha risposto. Cosa? Ecco:

comprendo«la richiesta di anticipo del congresso regionale rispetto alla finestra temporale di gennaio-marzo 2014 avanzata dal commissario regionale e da te sostenuta. La maggioranza dei componenti della commissione nazionale per il congresso ha riconosciuto questa richiesta come fondata sul piano formale e su quello politico. Rimangono tuttavia nel partito calabrese forti resistenze e tensioni rispetto all’anticipo del congresso regionale».

Si riferisce ovviamente all’area che sostiene Matteo Renzi alle primarie dell’8 dicembre e che spinge per celebrare sì il congresso regionale, ma il 26 gennaio, quasi due mesi dopo l’elezione del nuovo segretario nazionale.

E poi Epifani conclude: «pur comprendendo le ragioni alla base della richiesta di anticipo, intendo chiedere al commissario regionale (chissà se Alfredo D’Attorre avrà tempo di occuparsi anche di questo… ndr) di fissare la data del congresso regionale, di intesa con i segretari provinciali che saranno eletti. Sono certo che con questo non verrà meno il tuo forte impegno per il rilancio del Pd calabrese e per la costruzione di un’alternativa ai fallimenti della destra al governo e alla Regione».

Politico navigato Oliverio fa una straordinaria carambola ed anziché arrabbiarsi dichiara: «Non posso che esprimere apprezzamento e condivisione per quanto affermato da Guglielmo Epifani nella lettera che mi ha inviato questa mattina. Del resto sono note “le resistenze e le tensioni” che alcuni settori del Pd calabrese hanno manifestato per impedire lo svolgimento del congresso. Mi auguro, in ogni caso, che si possa consentire lo svolgimento del congresso in tempi non lunghi».

Una carambola a più sponde al punto da aprire verso i renziani dichiarando che : «Magari anche il 26 gennaio prossimo purché si avverta la responsabilità di anteporre i problemi della Calabria al proprio posizionamento all’interno del partito».

Non molla Oliverio. Non avendo avuto da Epifani quanto richiesto, abbandona i suoi compagni di cordata ( sarebbero loro quindi ad aver perso?) ed apre a chi si sta affacciando come il vincitore in Calabria mentre LUI assumerebbe il ruolo di garante della unità del partito!

Pubblicato in Cosenza

Primarie aperte. Il PD conferma la regola aurea che le primarie come già avvenuto nel 2007 (Veltroni) e nel 2009 (Bersani) saranno aperte a tutti i cittadini che si iscriveranno all'albo degli elettori democratici.

Entro il 2013. Il congresso si terrà in ogni caso entro il 2013, e quindi le primarie si faranno verosimilmente domenica 15 dicembre. Nessun rinvio quindi alla primavera del 2014 Epifani vuole giungere al nodo elettorale della primavera 2014 con un PD pieno dei suoi poteri e rappresentativo della base.

Prima i congressi locali. Epifani vuole conservare la forza delle correnti locali (cittadini, provinciali e anche regionali). In pratica gruppi dirigenti locali senza candidati nazionali o ad essi legati. In teoria la dirigenza nazionale potrebbe avere una base dissonante e reattiva. Solo dopo la presentazione delle candidature per la segretaria nazionale.

Riduzione del numero dei componenti dell’assemblea. IL numero dei componenti dell'assemblea del partito, ora circa mille, dovrebbe ridursi alla metà.

I candidati. Renzi parte vincente. Pur essendo una parte del PD, Renzi riesce ad apparire nuovo rispetto ad un PD elefantiaco e che garantisce nella sua sostanziale immobilità la conservazione delle sue antiche idee. Al momento fuori Bersani resta spendibile il solo Letta. Tutti gli altri appaiono aggredibili come quelli fatti fuori qualche mese addietro.

Pubblicato in Italia

Per essere eletti Papa occorrono 77 voti. Questo potrebbe far rientrare in gioco Tabacci.

Bersani apre l’assemblea del Pd. Ecco cos’era quel cigolio.

L’obiettivo comune è ritrovare la direzione del partito. Chi è il coglione che ha usato le briciole di pane?

Bersani: “Non perdono chi ci ha portato fin qui”. Il tassista deve averlo fregato sul resto.

La Bindi ricorda a tutti che l’evento è in diretta. Perché a vederla lì non si direbbe.

D’Alema, Fassino e Latorre nella lista degli interventi. Bel gesto da parte delle famiglie autorizzare l’espianto.

Renzi non parla. Ma ha già messo i dentini.

Massimo D’Alema spiega la crisi della sinistra. Mai quanto i successivi applausi.

D’Alema: “Se Grillo pensa di spingerci verso un governissimo con Berlusconi si illude”. Conosciamo già la strada.

Franceschini: “Con i grillini non bisogna fermarsi davanti al primo, né al secondo o al terzo rifiuto”. Insomma punta direttamente allo stupro.

Barbara Pollastrini: “Subito legge sul femminicidio”. No, dai, ancora cinque minuti.

Bersani dice no a un accordo con Pdl e Grillo. Ma apre a muschi e licheni.

L’idea di Bersani è quella di sfidare Grillo sul piano della responsabilità politica. O in alternativa Vittorio Sgarbi sull’autocontrollo.

Se penso a Napolitano, mi vengono in mente quei poliziotti dei film a cui viene affidata una missione pericolosissima il giorno prima della pensione

Le reazioni al discorso di Bersani: “Ma Renzi ha già parlato?”

Napoli, brucia la Città della Scienza. Sapeva troppo.

Qualcuno dica a Dio che Gomorra è un po’ più a sinistra

La Città della Scienza di Napoli rasa al suolo dalle fiamme. Tranquilli, è il nuovo piano regolatore.

Quello di Napoli era un polo all’avanguardia nella cultura scientifica. Per farlo sapere c’è voluto un incendio.

Papa dimesso e Città della Scienza bruciata. 1 a 1.

Monte dei Paschi, si suicida il responsabile della comunicazione. È proprio la banca del Pd.

Trovato un biglietto: “Ho fatto una cavolata”. Sembra l’abbia scritto a mezz’aria.

I parlamentari grillini si radunano in hotel. Vieni a giocare con loro.

Gli eletti del Movimento 5 Stelle visitano la Camera. “Ma non possiamo votare da casa?”

“Noi del M5S siamo portatori sani di democrazia diretta”. E quindi del tutto immuni.

Beppe Grillo ai neoeletti: “Il 15% di voi mi tradirà”. Il brutto è che non li fa neanche mangiare con lui.

Grillo: “Quindici eletti su cento mi tradiranno”. Li sceglierà lui stesso.

Negli scorsi giorni Grillo ha caldeggiato la candidatura di un noto premio Nobel al Quirinale. Ma Giannino non se l’è sentita.

In rete gira un comizio di Hitler identico a quelli di Grillo. Ma non basta a tranquillizzarmi.

Smentita la notizia di un comizio di Hitler uguale a quelli di Grillo. Ma ce n’è uno di Marcel Marceau identico a quelli di Bersani.

Berlusconi indagato per compravendita di senatori. Di già?

L’ex premier indagato per aver comprato De Gregorio. L’accusa riconosce comunque che era per uso personale.

Berlusconi avrebbe pagato tre milioni di euro a De Gregorio per far cadere Prodi. Voleva dimostrare di non avere bisogno di D’Alema.

(Tre milioni per De Gregorio. Fossi Balotelli chiederei subito un ritocco all’ingaggio)

Berlusconi-Mediaset, l’accusa chiede quattro anni. Per leggere i capi di imputazione.

Berlusconi: “Mi difenderò in piazza”. Ok, però ti processiamo lì.

Quotidiani greci preoccupati per la situazione politica italiana. Fate voi

(Autori: batduccio, lvix, montales, moseneva, batduccio, heliandros, moseneva, goemon ishikawa, ipercarmela, pirata21, iebitas, venividiwc, tonutz, frandiben, donlione, fdecollibus, dan11, misterdonnie, raffo, francescoburzo, naima84, jackbass68, miguel mosè, savy08, tocai, sasuke e arkhangelsk. george Clone.)

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