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Il Ministro Lorenzin appena conclusosi l’ incontro con Oliverio parteciperà ad un dibattito sulla sanità in programma a Rossano il prossimo martedì 12 Dicembre 2017.

Corigliano Calabro. Il futuro della Sanità in Calabria e nello Jonio cosentino, sarà questo il tema della convention in programma alla quale parteciperà anche il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

Si tratta della prima ed autorevole visita di un esponente del Governo nella nascente città di Corigliano-Rossano all’indomani del referendum consultivo sulla fusione dei due comuni.

Il responsabile del Dicastero della Sanità concluderà i lavori della manifestazione che avrà luogo, a partire dalle ore 12, nella sala congressi dell’Hotel Residence Roscianum, Strada statale 106 - contrada Momena.

Al dibattito interverranno, per i saluti introduttivi, il Sindaco di Trebisacce Franco Mundo, in rappresentanza dei territori dello Jonio cosentino e, per la nascente città unica dell’Area urbana, il Sindaco di Rossano Stefano Mascaro.

I lavori saranno introdotti e coordinati da Giuseppe Graziano, presidente nazionale del movimento politico-culturale Il Coraggio di Cambiare l’Italia.

Interverrà, a seguire, il Sen. Antonio Gentile, Sottosegretario di Stato allo Sviluppo economico e a concludere il Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin.

Quello di Corigliano-Rossano è l’unico intervento pubblico programmato dal Ministro Lorenzin in Calabria.

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Rossano - Cinque minori extracomunitari sono stati arrestati dalla polizia di Stato a Rossano con l'accusa di tentata estorsione aggravata, danneggiamento e lesioni.

Gli arresti sono scaturiti dalla telefonata fatta al 113 dalle due operatrici della casa famiglia in cui i cinque minori erano ospitati.

Il personale della struttura si era rivolto alla polizia per denunciare le minacce e le persecuzioni che sarebbero state costrette a subire ad opera dei cinque extracomunitari.

Dalle indagini é emerso che gli extracomunitari avrebbero anche tentato di estorcere denaro alle due operatrici della struttura per poter effettuare le ricariche dei loro cellulari.

Il culmine delle violenze si é avuto quando i cinque minori sono arrivati al punto di costringere le due operatrici ad uscire dalla casa famiglia, chiudendosi poi a chiave all'interno della struttura.

L'intervento dei poliziotti é servito ad indurre i cinque extracomunitari a riaprire la porta d'ingresso della casa famiglia, all'interno della quale i minori si sono anche abbandonati ad atti di vandalismo.

Gli extracomunitari, dopo l'arresto, sono stati portati nel carcere minorile di Catanzaro.

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Rossano. L’ha affrontato senza pietà imbracciando un fucile a canne mozze.

Due colpi – uno al volto ed uno al torace – ed il 26enne Alessandro Manzi ha fatto secco suo padre Mario. Alessandro era anche lui noto agli investigatori per spaccio di droga.

 

Quello di Mario Manzi di 50 anni.è un volto piuttosto noto negli ambienti investigativi di Rossano - poiché ritenuto appartenente alla criminalità organizzata locale e vecchia conoscenza di carabinieri e polizia per i suoi precedenti per spaccio di droga ed estorsione.

Il tragico fatto di cronaca si è registrato a Rossano.

Il parricidio s’è consumato oggi pomeriggio, verso le 17,15, presso le case popolari di Viale Sant’Angelo ove la famiglia Manzi risiede.

L’assassino poco dopo s’è costituito presso la poco distante caserma dei carabinieri, ubicata lungo lo stesso viale.

Il movente dell’omicidio pare sia da ricondurre a dissidi di natura familiare, sui quali i militari dell’Arma diretti dal tenente Carlo Alberto Sganzerla stanno in questi minuti cercando d'esplorare per fare piena luce sull’accaduto.

L'omicidio é avvenuto nel cortile antistante la casa popolare in cui Mario Manzi, separato da alcuni anni dalla moglie, ed il figlio coabitavano, con qualche difficoltà, a quanto pare, nei rapporti familiari.

La lite tra Mario Manzi ed il figlio era cominciata in casa ed é poi proseguita nel cortile, dove il pregiudicato é stato raggiunto dai colpi di fucile e si é accasciato.

In casa, nel momento in cui é scoppiata la lite, c'erano anche l'altra figlia di Manzi, di qualche anno più giovane rispetto al fratello, e la convivente della vittima, un'italiana di poco più di 40 anni.

Le liti tra Manzi ed il figlio, a quanto pare, erano frequenti, provocate dai motivi più svariati.

Mario Manzi era conosciuto come una «testa calda», noto a carabinieri e polizia per le sue attività criminali, per le quali era stato anche in carcere.

Anche il figlio Alessandro frequentava gli ambienti degli spacciatori di droga e per questo pure lui aveva scontato alcuni periodi di detenzione.

Non si sa, al momento, se la causa scatenante della lite tra padre e figlio che ha fatto da preludio all'omicidio siano stati contrasti in relazione alle comuni attività criminali dei due o altri motivi.

Gli investigatori, per il momento, si mantengono cauti e parlano di «futili motivi» senza specificare cosa abbia provocato una violenza tale da culminare in un omicidio.

In questo senso saranno determinanti le dichiarazioni rese dall'omicida dopo che si é costituito ai carabinieri.

Così come potranno servire a chiarire quanto é accaduto le testimonianze della convivente e dell'altra figlia della vittima, presenti nel momento in cui é scoppiata la lite che ha preceduto l'omicidio.

Le indagini sono coordinate dal pm di turno della Procura della Repubblica di Castrovillari.

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Scrive Flavio Stasi che “ in tutti i comunicati in cui abbiamo commentato il profondo degrado urbano della nostra città, abbiamo puntualmente stigmatizzato l’utilizzo di queste preziose forze lavoro (a Rossano come altrove) per coprire le somarità di qualche amministrazione comunale incapace di curare il verde pubblico.

Poi aggiunge che “ depotenziare il servizio di prevenzione incendi alle porte di una delle estati più calde degli ultimi anni, come ampiamente previsto, era una idiozia”.

Continua “ Non sappiamo se, qualora questo non fosse accaduto, il lavoro degli operai forestali avrebbe evitato tutti gli incendi, se ne avrebbe evitato una parte, se ne avrebbe semplicemente limitato i danni, ma riteniamo che i funzionari pubblici che hanno disposto queste misure siano corresponsabili di un disastro ambientale ed economico epocale, e stiamo quindi predisponendo una apposita denuncia che verrà depositata nei prossimi giorni presso la Procura della Repubblica”.

Dichiara di non credere “alle teorie degli scemi di guerra e dei mitomani del fuoco.

Non stiamo insinuando nulla: siamo certi che dietro questi atti criminali ci siano interessi di bassa lega che la Regione Calabria, ci auguriamo, intenda arrestare una volta per tutte”.

Chiede inoltre “che venga disposta una norma regionale che impediscala lottizzazione privata delle aree boschive colpite dagli incendi”

Inoltre sfida il governatore Oliverio a non affidare la pulizia delle enormi aree colpite dagli incendi non venga affidata a ditte private.

Che essa sia gestita tempestivamente dal servizio forestale regionale ed il legname ricavato venga venduto direttamente sul mercato privato (con un prezzo ponderato) ed il ricavato venga impiegato per la riforestazione delle aree colpite.

Or aspettiamo che Stasi mantenga fede al suo impegno e sporga la denuncia contro i corresponsabili del disastro al patrimonio boschivo calabrese e contro chi ha permesso l’uso improprio degli operai di calabra verde per pulire il verde pubblico dei comuni che hanno amministratori “somari”.

O che almeno gli amministratori denunciati di “somarità” sporgano opportuna querela contro chi li offende.

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Rossano. 5 agosto. I militari delle Stazioni Carabinieri Forestale di Rossano, Spezzano Sila e Corigliano hanno eseguito due misure cautelari con obbligo di presentazione alla P.G. in giorni stabiliti a due uomini di Rossano, G.T di anni 45 e G.R. di anni 30 per il reato di furto di legna aggravato in concorso e continuato.

L’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Castrovillari dott.ssa Teresa Reggio, su richiesta del Pubblico Ministero dott.ssa Angela Continisio, nasce dalle indagini dei Carabinieri Forestale di Rossano Calabro che da tempo, su disposizione del Procuratore della Repubblica di Castrovillari dott. Eugenio Facciolla, stanno monitorando tale fenomeno nel territorio di Rossano. In particolare le due persone, già note alle forze dell’ordine, erano da tempo attenzionate dai militari i quali, attraverso delle riprese di interesse investigativo, sono state immortalate mentre in località “Patire –Campì” di Rossano, proprietà della Regione Calabria, depezzavano e caricavano sul proprio fuoristrada della legna.

La tecnica di furto è stata più volte cristallizzata e avveniva attraverso il taglio abusivo delle piante, il depezzamento sul posto e il trasporto della legna trafugata con l’ausilio di un fuoristrada.

Le indagini protratte nel tempo hanno portato nei giorni scorsi alla misura cautelare sopra menzionata.

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responsabilitàScarcello: Serve un governo civico solido e ampio per non fallire gli obiettivi territoriali.

 

ROSSANO – Sabato, 29 Luglio 2017 – La politica e le Istituzioni cittadine, siano esse di maggioranza o di opposizione, oggi più che mai, necessitano come prerogativa essenziale e principale della responsabilità dei loro interpreti.

Le sfide e gli impegni che attendono la Città ed il territorio, nell’imminente futuro, non possono essere governate nell’indecisione o, ancora peggio, nella morsa faziosa delle posizioni di parte.

Bisogna lavorare insieme per affrontare e costruire questo momento storico dal quale dipenderà il successo ma anche l’insuccesso dei prossimi trent’anni di azione territoriale. Dalla fusione Corigliano-Rossano, asse portante e chiave di volta di una nuova strategicità comprensoriale, passando per il nuovo ospedale della Sibaritide, per la riconversione della centrale Enel e il rilancio del Porto di Schiavonea, per finire all’ammodernamento della Statale 106: sono questi gli obiettivi strategici e infallibili per i quali serve, da subito, un governo civico di responsabilità aperto anche alle opposizioni responsabili capaci di dare un contributo costruttivo all’azione amministrativa locale e territoriale.

 

È quanto dice il Coordinatore civico de Il Coraggio di Cambiare l’Italiae assessore Provinciale, Vincenzo Scarcello, intervenendo nel dibattito politico apertosi in Città all’indomani del Consiglio comunale dello scorso lunedì 24 luglio.

Purtroppo – aggiunge il Coordinatore del CCI – a differenza degli anni passati, quando i margini di errore potevano essere più ampi e ci avrebbe potuto avere più tempo per correggere la rotta e le strategie, oggi non possiamo permetterci più di sbagliare.

E questo non solo nel rispetto del mandato elettorale che ci è stato affidato dai rossanesi, bensì nei confronti dell’intero territorio che attende di sapere da Rossano, così come anche da Corigliano, quale sia la direttrice da seguire per rilanciare le aspettative di rilancio, crescita e sviluppo del comprensorio ionico e della Sibaritide.

L’ho detto nel corso dell’ultimo Consiglio comunale – ricorda ancora Scarcello – e nel ribadirlo adesso, apprendo con ottimismo, anche dalle cronache stampa delle ultime ore, che in alcune parti dell’Opposizione sia stato colto il messaggio di apertura e collaborazione.

 

Di cui, oggi, il sindaco Mascaro dovrà prenderne atto per garantire alla Città un governo solido e dalle prospettive ampie.

E sia chiaro, come del resto ho avuto modo di cogliere, soprattutto oggi non possono e non devono esserci mercanteggiamenti di sorta.

Rossano ha bisogno di attuare quel piano di idee comuni e condivise per non perdere l’ultimo treno. L’ormai imminente campagna referendaria per la consultazione civica sulla fusione delle due Città dell’Area urbana può essere, allora, l’occasione ideale per creare, dopo circa due anni di ingiustificate guerre fratricide, una pax politico-istituzionale per mettere a tacere le voci e le aree disgreganti e riunire assieme una forza di governo ampia, qualificata e pronta ad affrontare tutte le sfide che ci presenta il prossimo futuro.

Il Coraggio di Cambiare l’Italia – conclude Scarcello -  è pronto con ottimismo a lanciare e cogliere questa sfida, certo che se dovesse andare in porto riusciremo ad edificare il vero e definitivo cambiamento atteso dalla Città.

Ufficio stampa - Il Coraggio di Cambiare l'Italia
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Dovrà rispondere di furto aggravato di legname in proprietà comunale. N.C. classe 1983 di Rossano, è stato sorpreso dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rossano in flagranza di reato mentre in località “Zagaria Cerasaro” mentre tagliava e asportava piante di Cerro.

 

L’area oggetto del furto ricade nel territorio comunale ed è una zona sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale.

 

L’uomo, tratto in arresto è stato posto in libertà ai sensi dell’art 121 disp. att. Cpp.

Si è inoltre proceduto al sequestro di 10 quintali di legna, dati in custodia giudiziaria al Comune di Rossano proprietario dei beni, 22 piante abbattute e ritrovate sul letto di caduta e la motosega usata per il taglio.

 

Conseguentemente l’uomo e' stato deferito per distruzione o deturpamento di bellezze naturali, opere eseguite in assenza di autorizzazione su beni paesaggistici.

Particolare attenzione viene posta dal personale dei Carabinieri Forestale sul territorio montano di competenza spesso oggetto di azioni furtive che ne deturpano il paesaggio.

 

COSENZA 20 febbraio 2017

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ROSSANO MANUFATTOCosenza 18 febbraio 2017 - Militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rossano ha nei giorni scorsi posto sequestro un manufatto di nuova costruzione realizzato abusivamente su area demaniale.

Il sequestro è avvenuto a seguito di un controllo in località “Rinacchio” di Rossano, nella proprietà boschiva del demanio regionale dove è stato rinvenuto il manufatto con relativa recinzione ed annesse opere per la custodia di animali e il governo di animali ovi-caprini nella stagione estiva. Dagli accertamenti effettuati tali lavori erano stati eseguiti senza alcuna autorizzazione dell’Ente proprietario, Azienda Calabria Verde. Il responsabile dei lavori, deferito all’Autorità Giudiziaria, non è stato in grado di esibire alcuna autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico. Questa zona è sottoposta a vincolo idrogeologico forestale e paesaggistico ambientale. Si è quindi proceduto al sequestro del manufatto e della recinzione realizzata all’interno di un rimboschimento di conifere e latifoglie

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2corpo-forestale1COSENZA 12 dicembre 2016 -Il Personale del Comando Stazione Forestale di Rossano ha posto sotto sequestro in località “Gesinali” nel Comune di Paludi una struttura edilizia di mq. 500 circa realizzata senza alcun titolo abilitativo privo di permesso a costruire. Oltre alla struttura in sequestro adibita ad attività riconnesse alla zootecnia per il ricovero di animali ovi-caprini, è stato posto sotto sequestro in via preventiva anche tutto il materiale e le attrezzature in uso. Per la tipologia dei lavori eseguiti, la struttura metallica realizzata per la quale la statica è assicurata in tutto da elementi in ferro, necessitava del deposito di progetto e autorizzazione statica da acquisire presso gli Uffici ex genio Civile. E’ stato deferito all’Autorità Giudiziaria un quarantaquattrenne di Rossano per il reato continuato di cui al testo unico sull’edilizia. L’attività posta in essere, rientra nella sfera di intensificazione dei controlli a tutela dell’ambiente e del territorio disposti dal Procuratore Capo della Repubblica di Castrovillari Eugeneo Facciolla. Inoltre nella giornata di ieri in località “Celadi” di Rossano è stata ritrovata una inferriata rubata da un terreno della zona ad un agricoltore che ne aveva fatto denuncia nei giorni scorsi. Sono stati deferiti all’autorità giudiziaria due uomini di Rossano per il reato di furto e minaccia.

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Riceviamo e pubblichiamo:

In località Mangaro-Manche di Sant’Onofrio nel comune di Rossano durante un controllo del territorio mirato a reprimere e prevenire danni all’ambiente, il personale del Comando Stazione Forestale dello Stato di Rossano,

ha sorpreso nella flagranza di reato G.L.R. di anni 70, S.S. di anni 45 entrambi di Rossano e V.T. di anni 27 di nazionalità romena mentre trafugavano legna da un bosco comunale.

I tre dopo aver reciso e depezzato alcune piante di Cerro si accingevano ad allontanarsi dal luogo del reato a bordo di un fuoristrada.

Bloccati dagli uomini del Corpo Forestale, all’interno del veicolo sono stati rinvenuti circa quintali 10 di legna da ardere appena tagliata e una motosega.

Il materiale trafugato è stato posto sotto sequestro, i tre sono stati tratti in arresto.

Il P.M. di turno, Sostituto Procuratore della Repubblica di Castrovillari dott.ssa Rana, dopo aver convalidato l’arresto ne disponeva la rimessa in libertà in ottemperanza al disposto dell’art. 121 del disposizioni di attuazione del c.p.p.

Tale attività ricade nella sfera di intensificazione dei controlli a tutela del patrimonio pubblico in capo al Procuratore Capo della Repubblica di Castrovillari dott. Eugenio Facciolla.

Tagli abusivi che da molto tempo stanno depauperando i territori boschivi pubblici sia essi comunali che regionali.

Il modus operandi sul fenomeno di questi tagli furtivi, avviene sistematicamente e giornalmente per mezzo di fuoristrada, di decine e decine di questi veicoli più agevoli nel districarsi nel bosco e di tentare la fuga alla vista delle forze di polizia.

Cosenza25 novembre 2016

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