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A processo ex dg dell’asp, dirigenti dell’asp, funzionari regionali, sindacalisti e falsi precari

Un processo unico.

Secondo la Procura una parte del management dell’Asp bruzia, con il supporto di un pezzo del sindacato, avrebbe “creato” 133 falsi precari procurando loro un ingiusto vantaggio patrimoniale e un corrispondente danno alla Regione Calabria.

 

 

L’inchiesta, oltre agli ex componenti della direzione generale dell’Azienda, a sindacalisti e funzionari della Regione Calabria, ha coinvolto anche tutti i precari che, sfruttando l’opportunità offerta da quella legge, avevano avuto un rapporto di lavoro determinato con l’Asp di Cosenza.

La assunzione dei precari all’Asp cosentina è avvenuta in concomitanza con le scorse elezioni regionali del 2014.

Il rinvio a giudizio è stato chiesto anche per gli ex direttori generali dell’Azienda sanitaria, Raffaele Mauro e Gianfranco Scarpelli; l’ex direttore sanitario, Luigi Palumbo; i funzionari regionali Giuseppe Pasquale Capicotto e Vincenzo Caserta, il dirigente dell’Asp cosentina Antonio Perri e il sindacalista di Cetraro Franco Mazza.

Speriamo che durante il processo emergano le responsabilità di coloro che hanno offerto eventuali coperture politiche.

Pubblicato in Calabria

Tutto parte dalla delibera della Giunta regionale che ha sollevato Scarpelli dall’incarico di DG dell’Asp di Cosenza

Una giunta presieduta dalla vice presidente Antonella Stasi

Una delibera adottata con il voto favorevole degli assessori scopellitiani, il voto contrario di F.I., l’ astensione dell’UDC.

Nella stessa giunta la nomina di Alessandro Moretti, ex dirigente dell'ASl di Roma.

La viceda però è arrivata sul tavolo del procuratore di Catanzaro.

Scarpelli ha presentato una querela contestando il provvedimento di rimozione, ritenuto palesemente illegittimo perchè assunto da una giunta che non ha “rappresentanza legale dell’ente in quanto nello statuto regionale non è previsto che in caso di dimissioni ovvero sospensioni del presidente i poteri di rappresentanza vengano esercitati dal vice presidente”.

Inoltre, Scarpelli denuncia la presenza dell’ex governatore per ben 4 ore nella sede di palazzo Alemanni in cui avrebbe fatto una pre-riunione di giunta e che la sua rimozione non era nei punti all’ordine del giorno.

Ma nella querela si va oltre. Molto oltre.

Scarpelli afferma di avere ricevuto forti pressioni per impegnarsi nella campagna elettorale a favore di Scopelliti, ma di non averlo fatto per il ruolo tecnico che svolgeva.

Il provvedimento pertanto sarebbe un atto ritorsivo.

Non solo ma Scarpelli nella querela si chiede come mai il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Cosenza, Paolo Gangemi, sebbene già rinviato a giudizio non sia stato revocato.

Insomma, siamo agli inizi di una storia che potrebbe avere fortissime ed imprevedibili ripercussioni

E non basta la delibera sarebbe stata assunta “ in totale spregio alla normativa di settore che impone specifici ed ineludibili adempimenti procedimentali. Sarebbe cioè stata approvata senza alcuna preventiva contestazione ed in assenza di contraddittorio.”

Da qui la possibile ricadenza della fattispecie di reato d'abuso in atti ufficio nei confronti anche degli assessori che hanno votato la illegittima ed illecita delibera, non inserita all'ordine del giorno.

Pubblicato in Calabria

La decisione è stata assunta oggi nel corso della riunione di giunta  regionale svoltasi a Palazzo Alemanni a Catanzaro e presieduta dal presidente facente funzioni  Antonella Stasi.

Il provvedimento è stato approvato a maggioranza.

Ha votato    contro l'assessore Pino Gentile, mentre i componenti della giunta di Forza Italia e Udc si sono astenuti.

La Giunta regionale si è riunita sotto la presidenza della Presidente facente funzioni, Antonella Stasi con l'assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali.

I lavori si sono aperti alle 15,10 e si sono conclusi alle 19,20.

Su proposta della Presidenza, si è dichiarata la decadenza di Gianfranco Scarpelli da direttore generale dell'Asp di Cosenza, ai sensi dell'art. 3 bis, comma 7 del d.lg. 502/92.

Allo stesso tempo è stato nominato direttore generale della stessa Asp Alessandro Moretti ex direttore amministrativo dell'Asl Roma A.

Difficile che non si tratti della risposta di Scopelliti ai mancati voti nella provincia di Cosenza

Scarpelli fa sapere di non aver ricevuto al momento nessuna informazione ufficiale ma ribadisce che farà valere i suoi diritti in tutte le sedi.

Qualcuno segnala addirittura la presenza di Scopelliti in Giunta

PD, M5S e SEL attaccano

La Stasi smentisce

Pino Gentile non conferma la presenza di Scopelliti

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La procura di Cosenza “fa sul serio”.

Dopo che gli incarichi esterni sono finiti al centro delle indagini della Procura ed il direttore generale dell'Asp di Cosenza Gianfranco Scarpelli ha ricevuto nei giorni scorsi l'avviso di conclusione indagini, la Procura ha chiesto al gip del Tribunale di Cosenza la emissione di un provvedimento di interdizione dlle funzioni di direttore generale.

Ed i finanzieri del Comando provinciale di Cosenza hanno notificato un provvedimento di interdizione dai pubblici uffici per la durata di due mesi emesso dal GIP del Tribunale di Cosenza

Scarpelli ha ricevuto nei giorni scorsi l'avviso di conclusione indagini insieme ad altre otto persone tra componenti del management pro-tempore dell'Azienda sanitaria, dirigenti, uno dei quali esterno, e un libero professionista.

Ora il DG potrà adesso ricorrere contro il provvedimento.

Pubblicato in Cosenza

Appena i giornali evidenziano l’accesso della Guardia di Finanza su atti recenti dell’ASP di Cosenza e perfino con accesi ad uffici ed abitazioni, ecco che a fare da contraltare si tira fuori la notizia della commissione d’accesso che da mesi sta lavorando sugli atti dell’ASP medesima ma relativi ad un periodo precedente , come a dire “aspettate, aspettate e vedrete….”

Ed il direttore Scarpelli in una nota «aveva dichiarato che la nomina della stessa(commissione) era stata avanzata dal Prefetto di Cosenza a seguito delle denuncie sulle anomalie riscontrate dopo i primi mesi di gestione nell’Asp di Cosenza di Scarpelli che aveva evidenziato la presenza di atti amministrativi non del tutto lineari e trasparenti. Infatti all’inizio della sua attività Scarpelli aveva adottato una serie di provvedimenti finalizzati al controllo di tutti gli atti che prevedevano impegni di spesa con l'obbligo di preventiva autorizzazione da parte della Direzione Generale. Sin dall’inizio la Commissione d’accesso è stata accolta favorevolmente dal direttore generale ritenendo opportuno la presenza della stessa per poter finalmente chiarire ed analizzare diverse situazioni e provvedimenti amministrativi poco chiari e bisognevoli di particolari approfondimenti certamente difficili da effettuare con personale interno».

«In questi mesi – prosegue la nota – la direzione generale ha collaborato strettamente con la Commissione nonostante le oggettive difficoltà derivanti da una struttura amministrativa fortemente carente anche per essere stata esautorata da diversi anni nella propria operatività in quanto negli anni passati le precedenti gestioni avevano nominato ben dodici Consulenti Esterni, tutti revocati nel corso del 2011, con la conseguente emarginazione dei Dirigenti dipendenti dell’Asp. In questa fase di estrema importanza per l’Asp di Cosenza in cui dopo la nomina del nuovo direttore amministrativo, un tecnico esperto in materia sanitaria, si stanno definendo le procedure relative alla nuova organizzazione aziendale, l’Asp finalmente avrà un assetto organizzativo ben definito in quanto dopo l’accorpamento delle quattro aziende sanitarie avvenuto nel 2007 non si era mai realizzato un atto aziendale unico con la conseguente disorganizzazione che si è avuta in questi anni e che con grande sforzo e sacrificio si sta cercando di modificare. I notevoli sforzi fatti da Scarpelli in questo anno di gestione hanno permesso di raggiungere un grande risultato in termini di riequilibrio economico-finanziario in quanto si è riusciti a ridurre il deficit dell’Asp dai 117 milioni del 2010 ai circa 50 del 2012 nonostante la riduzione nel 2012 di ben 8 milioni del fondo regionale assegnato all’Asp rispetto a quello del 2010. L'attività del nuovo direttore amministrativo Aldo Senatore, che in questi primi giorni ha effettuato un controllo nelle strutture amministrative del Tirreno da Amantea a Paola a Cetraro, inizia a determinare i primi provvedimenti ed in particolare al fine di dare un adeguato supporto all’attività della Commissione d’accesso il direttore amministrativo ha avocato alla Direzione Generale l’adozione di tutti i provvedimenti amministrativi e di spesa relativi all’area del Tirreno per poter dare applicazione stringente e puntuale alle disposizioni già adottate nei mesi scorsi e quindi poter effettuare i controlli ritenuti necessari per dare trasparenza e legalità agli atti». «Grande soddisfazione – conclude la nota – è stata espressa dal direttore generale per queste iniziative del direttore amministrativo che dimostrano come la scelta sia stata lungimirante e di alta meritocrazia e che permetterà di dare un ulteriore contributo all’operato della Commissione d’accesso».

E facendo eco a quanto sopra noi aggiungiamo: “Aspettiamo, aspettiamo….”

Pubblicato in Cosenza

«Hanno distrutto la sanità sul Tirreno» questa la ragione.

«Nonostante le numerose contestazioni che provengono dal Tirreno cosentino Scarpelli e Scopelliti continuano a far finta di niente, mentre centinaia di utenti quotidianamente fanno i conti con i disastri che hanno provocato con scelte scellerate di cui si assumeranno le responsabilità.

Non potendo più tollerare lo stillicidio che quotidianamente si consuma nei pronto soccorsi degli ospedali riuniti di Cetraro e Paola, in qualità di garante della salute pubblica nel territorio che governo, sono costretto a denunciare, presso la magistratura, il Direttore Generale dell’Asp di Cosenza, Dott. Gianfranco Scarpelli, e il Presidente della Giunta Regionale, On. Giuseppe Scopelliti, per interruzione di pubblico servizio. Gli ospedali stanno scoppiando unitamente ai loro pronto soccorsi, i pazienti sono sballottati da uno stabilimento all’altro, i posti letto sono insufficienti, quelli promessi non sono stati attivati, pazienti anziani che si vedono sostare per ore in attesa di reperire posti letto che non ci sono.

Tutto questo è inaccettabile a fronte di una situazione pregressa che certamente garantiva migliori standard di sicurezza. Nonostante le numerose segnalazioni, i responsabili dell’Asp cosentina unitamente alla politica regionale, quotidianamente, omettono, colpevolmente, di attivare soluzioni a tutela della salute pubblica. Abbiamo dato mandato al nostro legale di sporgere denuncia formale presso la Procura della Repubblica al fine di porre un freno alla devastante opera di demolizione dei presidi di sicurezza della salute pubblica distrutti da una strumentale politica feudale che ancora, nel terzo millennio, pensa di utilizzare gli ospedali come un sistema basato sulla “fidelizzazione” di soggetti di potere in cui Dux,Vassalli, valvassini e valvassori sgomitano miseramente ai danni degli incolpevoli utenti calabresi. Di questo e di altro ancora non se ne può più.

Hanno ucciso la sanita' sul Tirreno cosentino! Ci chiediamo fino a quando costoro abuseranno della pazienza dei calabresi costretti a mortificanti trafile negli ospedali di questa sventurata regione”

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