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rovia amanteaEsodo dal Nord Italia, ci risiamo. Il Sud e la Calabria devono nuovamente fronteggiare l’emergenza dei rientri dal nord dello stivale. Anche la città di Paola, potrebbe essere interessata. Riportiamo, di seguito, le dichiarazioni del consigliere regionale, già presidente del consiglio comunale di Paola, Graziano Di Natale:

“TOLLERANZA ZERO. Questa notte ho avvisato le Autorità preposte per verificare se un eventuale esodo dal nord potesse interessare il nostro scalo ferroviario.
Grazie ai controlli della Polizia Municipale e delle altre forze dell’ordine non si sono verificati casi che hanno interessata la nostra comunità.
Sto per chiedere comunque, al Sig. Prefetto di Cosenza, di intensificare la presenza di uomini al fine di rassicurare i cittadini.”

Fonte pillamaro.it

Pubblicato in Paola

Un senegalese è morto dopo essere stato investito da un treno a Paderno Dugnano, in provincia di Milano.

La vittima, 47 anni, ha attraversato in sella alla sua bici i binari nonostante il passaggio a livello fosse chiuso.

Il macchinista avrebbe provato a frenare e ad allertare il ciclista con gli allarmi elettrici, ma non li ha sentiti perché indossava delle cuffiette.

L'incidente è avvenuto intorno alle 12.30.

Sul luogo sono intervenuti anche gli agenti della polizia ferroviaria, oltre ai carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni e i Vigili del Fuoco del comando provinciale.

Le cuffie erano ancora in funzione e producevano musica quando sono intervenute le forze dell'ordine.

L'uomo era un cittadino senegalese.

Dopo l'incidente è stata sospesa la circolazione e i passeggeri di quel treno sono stati trasferiti su un pullman dove hanno proseguito il loro viaggio.

Immagine di repertorio (Fotogramma)

Pubblicato in Italia

Quattro iracheni partiti da Crotone viaggiavano in direzione nord

Seguivano la ferrovia.

Probabilmente per evitare di essere fermati ed identificati dalle forze dell’ordine se avessero seguito la statale 18.

Viaggiavano al buio , invisibili

Erano le 3 quando è passato un intercity

 

 

 

 

 

Uno dei 4 iracheni è stato investito dal treno.

Non c'è stato nulla da fare.

Il macchinista non ha potuto fare nulla per evitarlo

Gli altri ragazzi che erano con lui sono stati condotti alla Polfer di Paola.

La Polfer di Paola sta cercando di ricostruire i fatti ascoltando le persone che si trovavano insieme alla vittima .

Pubblicato in Belmonte Calabro

BRANCALEONE – Il treno regionale stava transitando ma sui binari era presente un tronco di legno che, sbalzato dal convoglio ha colpito il bancario in pensione, Ugo Carabetta di 74 anni, che si trovava nel suo podere situato al confine con la linea ferrata.

Proprio quel tronco, per un crudele scherzo del destino, lo ha colpito recidendo l’arteria femorale.

 

 

 

Il fatto risale a giovedì scorso, poco prima delle 14, a Brancaleone. Carabetta è stato soccorso dai sanitari del 118, e trasportato subito all’ospedale di Locri e poi ricoverato in terapia intensiva.

Ma le sue condizioni erano già molto gravi e ieri è deceduto. Sul luogo dove è avvenuta la tragica fatalità si sono recati i carabinieri e la Polfer, che hanno fatto immediatamente rimuovere il tronco di legno, che nell’impatto con il treno proveniente da Reggio Calabria che andava in direzione di Taranto, è rimasto incastrato sotto le rotaie.

È morto così Ugo Carabetta lasciando la moglie e due figli.

Il 74enne era molto conosciuto nella sua comunità.

I funerali avranno luogo oggi alle ore 16:30 nella chiesa San Pietro Apostolo in Brancaleone.

Da Lameziainstrada31 Agosto 2019

Pubblicato in Reggio Calabria

mattia dingianniAmici e parenti avevano cominciato a diffondere link e locandine sul web per ritrovarlo perché non era tornato a casa negli ultimi tre giorni, ma ieri pomeriggio lo scaleoto Mattia D'Ingianni è stato trovato morto lungo i binari della linea ferroviaria Paola-Sapri, tra le fermate di Scalea e Diamante. La notizia si è diffusa solo in serata, quando Rete Ferroviaria Italiana ha annunciato con un comunicato il ripristino della circolazione rallentata dalle 15.30, «per il rinvenimento di un cadavere lungo la sede ferroviaria. I treni in viaggio hanno registrato ritardi medi di 15 minuti, con punte massime fino a 30 minuti». In un primo momento, i controlli serrati della polizia nei vagoni dei treni in sosta avevano spinto i passeggeri a pensare che si trattasse di un'operazione antidroga.

Il ritrovamento

Il corpo del giovane Mattia giaceva lungo i binari probabilmente dal giorno stesso della scomparsa, presumibilmente dopo essere stato investito da un convoglio senza che il macchinista se ne fosse accorto. A scorgere il cadavere del giovane è stato ieri un altro macchinista a bordo di un altro treno di passaggio in quella zona, che ha subito inviato la segnalazione a Rfi. Di conseguenza la polizia ferroviaria di Sapri poco dopo è arrivata sul posto e ha avviato le indagini, rese difficili dall'assenza di un documento di riconoscimento.

Il riconoscimento in tarda serata

Per lunghe ore a Scalea si sono vissuti momenti di ansia, in attesa di conoscere l'identità della vittima. Nella tarda serata di ieri il riconoscimento da parte dei famigliari e i controlli incrociati da parte delle forze dell'ordine, hanno reso vane le speranze di amici e conoscenti. Il corpo senza vita era proprio quello di Mattia, alto 1.70 mt, allontanatosi di casa a piedi con in dosso vestiti scuri e larghi. Così recitavano gli appelli postati su facebook. Al momento non si esclude nessuna ipotesi sulla tragica fine, anche se l'ipotesi più accreditata è quella di un macabro e inspiegabile suicidio.

fonte notizia

Pubblicato in Primo Piano

Paola. Attimi di paura sul treno regionale partito nel tardo pomeriggio di ieri 20 novembre da Reggio Calabria direzione Cosenza.

Il convoglio, infatti, è stato costretto a fermarsi all’interno della galleria "Santomarco", lungo la linea Paola-Cosenza,

 

dopo avere investito un estintore che persone non identificate avevano lasciato sui binari.

La ricognizione sui binari effettuata dai tecnici di Rfi e dagli agenti della Polfer ha portato alla scoperta di altri estintori staccati dai loro supporti nella galleria e abbandonati sui binari.

Un vero e proprio percorso ad ostacoli che avrebbe potuto causare gravissime conseguenze ai convogli in transito.

Il treno, infatti, a causa dell’urto con l'estintore, ha subito il danneggiamento della condotta dell’alimentazione.

I macchinisti sono riusciti a riparare il danno ed il convoglio è potuto ripartire dopo una sosta forzata di circa 50 minuti.

La linea tra Paola e Cosenza, che è a binario unico, è stata interrotta per consentire il completamento della ricognizione dei binari allo scopo di accertare la presenza di altri estintori.

Trenitalia per alcune ore ha istituito un servizio sostitutivo con pullman.                  

Pubblicato in Alto Tirreno

Incidente senza particolari conseguenze ieri a Paola.

Grazie al tempestivo intervento del macchinista di turno sul treno merci 78861 diretto da Paola a San Ferdinando è stato scongiurato il peggio.

 

 

Uno dei vagoni infatti intorno alle 7:20 è fuoriuscito dai binari dopo essere partito dalla stazione ed aver percorso pochi metri.

Ad evitare che il deragliamento potesse ingolfare il traffico ferroviario o nell’ipotesi più pessimistica provocare feriti, è stato il macchinista che ha interrotto immediatamente la corsa.

Il recupero del convoglio finito fuori dalle rotaie ha comportato diverse ore di lavoro ed è terminato intorno alle 12:00 senza però influire sulla regolare circolazione dei treni in quanto si trovava in un binario a sé stante.

Intanto è ancora in corso l’inchiesta diretta dalla Procura di Paola con a capo il procuratore Pierpaolo Bruni sullo svio del treno regionale Paola – Cosenza con a bordo 100 persone avvenuto lo scorso dicembre nella galleria Santomarco.

Pubblicato in Paola

Tragedia in Calabria dove due bambini sono morti investiti da un treno mentre attraversavano i binari insieme alla madre lungo la linea jonica a Brancaleone, nel reggino.

La madre dei due bambini, investita anche lei dal convoglio, é rimasta ferita in modo grave ed é stata ricoverata in ospedale con prognosi riservata.

L'incidente è avvenuto fuori dal centro urbano, all'altezza di contrada San Giorgio.

La donna stava portando i figli al mare.

I due bambini sono morti sul colpo.

Erano un maschio ed una femmina, Lorenzo e Giulia Pipolo, avevano 12 e 6 anni. La madre, Simona Dall'Acqua, di 49 anni, é stata portata negli Ospedali riuniti di Reggio Calabria.

Le sue condizioni sono molto gravi.

La donna, separata dal marito, dal quale aveva avuto i due bambini, é una casalinga, vive a Milano ed era venuta in vacanza a Brancaleone insieme ai figli e al convivente, originario proprio di Brancaleone e che fa l'insegnante nel capoluogo lombardo.

Secondo una prima ricostruzione, l'incidente potrebbe avere avuto origine dal fatto che la bambina sarebbe sfuggita di mano alla madre mentre insieme a lei ed al fratellino di 12 anni attraversavano i binari.

La donna sarebbe stata costretta così ad inseguire la figlia per raggiungerla e farla allontanare dai binari insieme al figlio. In quel momento sarebbe sopraggiunto il treno regionale partito da Reggio Calabria e diretto a Catanzaro Lido che ha travolto il gruppo familiare, uccidendo sul colpo i due bambini.

La Procura della Repubblica di Locri ha aperto un'inchiesta sull'incidente ferroviario.

Sul posto dell'incidente si é recato il sostituto procuratore di turno, Michele Permunian, che ha coordinato il sopralluogo effettuato dal personale della Polizia ferroviaria allo scopo di ricostruire la dinamica di quanto é accaduto.

Il treno regionale che ha investito Simona Dall'Acqua ed i due figli é stato posto sotto sequestro.

Pubblicato in Calabria

Santa Maria del Cedro. Ancora una persona travolta ed uccisa da un treno

Si chiamava Giglia Regina dell'età di 70 anni, la donna che è stata investita dal treno regionale 2429 che da Napoli centrale arriva a Cosenza.

L'incidente ferroviario è avvenuto intorno alle 15.40 di ieri. Il convoglio si era appena fermato alla stazione di Scalea e stava proseguendo verso la stazione di Diamante per la successiva fermata.

La donna con il suo giacchettino verde probabilmente camminava lungo la strada ferrata.

Il tempo sulla fascia tirrenica non è dei migliori.

A quell'ora cadeva una pioggia fitta.

Potrebbe essere una concausa.

La donna potrebbe non essersi accorta dell'arrivo del convoglio ferroviario. Il treno regionale l'ha investita in pieno e forse l'ha trascinata anche per diversi metri.

I viaggiatori presenti, una cinquantina circa, non raccontano di frenate brusche, ma di un rallentamento.

Il treno si è fermato all'altezza del Palazzo Marino, la struttura comunale che si trova al confine con il comune di Grisolia.

La signora Regina era residente nella frazione di Marcellina. Si potrebbe quindi ipotizzare che il treno abbia trascinato per diversi metri la povera donna.

Sul posto sono giunti i medici del 118, i Vigili del fuoco, la Polizia ferroviaria di Sapri, i carabinieri della Compagnia di Scalea e della locale Stazione di Santa Maria del Cedro, e si è anche alzato in volo l'elisoccorso. Tutto inutile.

Il corpo della povera donna era difficilmente riconoscibile. Infatti, sono state effettuate accurate indagini per risalire all'identità.

Solo nella tarda serata di ieri si è riusciti ad identificare con certezza la vittima, anche grazie a ciò che restava degli abiti.

Inizialmente, si era pensato ad una donna senza dimora che camminava lungo la linea ferroviaria. Poi, con l'andar del tempo, gli elementi raccolti si sono concentrati sulla settantenne che abita a Marcellina nella frazione di Santa Maria del Cedro.

Le indagini, proseguono per capire come mai la vittima dell'incidente si trovasse sulla linea ferroviaria.

Il traffico è rimasto interrotto per diverse ore a partire dalle ore 15.40.

I treni hanno poi lentamente iniziato a transitare su un solo binario con ritardi di circa quattro ore.

I passeggeri presenti sul treno sono stati fatti scendere ed hanno raggiunto la vicina strada interpoderale dove sono saliti su un pullman navetta.(Miocomune)

Pubblicato in Alto Tirreno

Il camion proveniente dalla Lituania sfonda il passaggio a livello

E si blocca sui binari all’altezza del passaggio a livello.

Il treno regionale, il Torino-Ivrea 10027, non riesce a fermarsi in tempo, nonostante il macchinista abbia azionato in freno di emergenza.

Lo scontro è inevitabile.

Il locomotore e due vagoni deragliano.

Sfiorata anche una casa cantoniera.

E’ successo ieri sera 23 maggio intorno alle 23:20, tra le stazioni di Rodallo e Caluso sulla linea Chivasso-Aosta.

L’impatto violentissimo ha ucciso due persone: il macchinista Roberto Madau, 61 anni, e Stefan Aureliana, 64 anni, che conduceva il mezzo di scorta tecnica al tir, un trasporto eccezionale con targa lituana.

Ci sono anche una ventina di feriti, uno in modo grave. Tra loro il capotreno.

Darius Zujis, l’autista lituano di 39 anni è indagato per disastro ferroviario.

Il traffico ferroviario sulla linea Torino-Ivrea è interrotto a tempo indeterminato.

Trenitalia garantirà i collegamenti con autobus sostitutivi

Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, carabinieri ed il 118, che ha allestito un ospedale da campo.

Pubblicato in Italia
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