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Continua su più fronti l’attività congiunta svolta dalla Capitaneria di Porto di Vibo e dal Reparto Aeronavale della Guardia di Finanza che stanno eseguendo una intensa attività di controllo del territorio demaniale marittimo della Provincia di Vibo.

 

 

In particolare nei giorni scorsi, due pattuglie, una del Servizio Operativo della Guardia Costiera e una della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Vibo, impegnate in attività di controllo sull’abusivismo edilizio, giunte in località Bivona del comune di Vibo Valentia, notavano che all’esterno di un fabbricato in muratura vi erano in corso lavori di manutenzione straordinaria.

All’esito di approfondimenti investigativi, si accertava che l’immobile oggetto di lavori di manutenzione ricadeva interamente su suolo demaniale marittimo senza che il proprietario nonché committente dei lavori, avesse ottenuto la prevista concessione demaniale.

Veniva, pertanto, contestato il reato di occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo e sequestrata l’intera area di cantiere, nella quale ricadeva il manufatto in cemento armato, di oltre 500 metri quadri, composto di un piano fuori terra, munito di solaio di copertura e serrande metalliche di accesso.

Il responsabile, veniva, quindi, denunciato a piede libero alla competente Procura della Repubblica di Vibo Valentia per la violazione degli Art. 54 ed 1161 del Codice della Navigazione.

I controlli della Capitaneria di Porto e della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia a tutela del bene pubblico proseguono incessanti per evitare che cittadini onesti possano essere danneggiati da comportamenti illegali che agevolano economicamente chi decide arbitrariamente di violare le regole.

Pubblicato in Vibo Valentia

La vicenda ha come proscenio il conservatorio musicale «Fausto Torrefranca», nel centro storico d Vibo Valentia.

 

Protagonisti una ragazza di 23 anni, pianista e studentessa di composizione dello stesso conservatorio ed il suo “fidanzato” di 47 anni Salvatore Domenico Lombardo, professore di violino di Arena, centro delle Preserre vibonesi.

 

Arriva nei locali del Liceo musicale la madre della giovane pianista, la signora Caterina Cananzi, 50 anni, di Rizziconi (Reggio Calabria), la quale esplode contro il fidanzato della figlia sette colpi di pistola calibro 7,65.

 

Si è acceso un animato diverbio fra la donna (che aveva nascosto la pistola nella borsa) ed il docente.

Ed è stata questione di attimi. Caterina Cananzi, moglie di un agricoltore della Piana di Gioia Tauro, descritta da tutti come una persona irreprensibile, dedita alla famiglia e ai figli, si è materializzata all’improvviso nei locali dell’istituto e, dopo avere tolto l’arma, detenuta legalmente dal marito, dalla borsetta, ha fatto fuoco contro l’insegnante di violino.

Il movente pare debba essere ricercato nella relazione sentimentale che la figlia aveva con il professore 47enne e che alla donna non piaceva.

Troppa differenza di età

Quello che è certo è che alla donna non andava per niente a genio la storia d’amore sbocciata da circa un anno tra il docente del liceo musicale «Vito Capialbi», separato e padre di due figli, e la propria figlia, di oltre venti anni più giovane rispetto a Lombardo. 

Sembra che almeno cinque proiettili abbiano attinto il docente di violino.

Il docente, colpito in varie parti del corpo (torace, bocca, testa ed arti superiori) è stato trasportato presso l’ospedale di Vibo Valentia

Successivamente in serata il docente è stato trasferito in elisoccorso in un presidio ospedaliero di Palermo. 

Sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra volante che hanno fermato la donna e anche la figlia che si trovava nel conservatorio al momento dell’aggressione.

Le due donne sono state portate in Questura a Vibo Valentia per essere interrogate

Al termine di un interrogatorio che si è svolto nei locali della Questura vibonese il pm della Procura di Vibo Valentia, Gabriella Di Lauro ha disposto il fermo nei confronti della donna con l’accusa di tentato omicidio.

Pubblicato in Vibo Valentia

Un pericoloso rinvenimento che ha coinvolto una struttura militare ha richiesto ieri l'intervento del personale qualificato nella bonifica degli ordigni inesplosi dell'Esercito, è stato effettuato nel comune di Vibo.

L'ordigno, rinvenuto casualmente dopo un evento atmosferico particolarmente violento e prolungato, è stato riconosciuto dal personale artificiere dei Carabinieri di Vibo che ha provveduto a metterlo in sicurezza e ad avviare le corrette procedure per la neutralizzazione.

La città di Vibo e la sua pista venne ripetutamente bombardata dagli Alleati e ve ne sono diversi documenti filmati, uno dei quali indica la data del 16 Luglio del 1943, giorno sanguinoso nel quale vennero effettuate 207 incursioni per colpire principalmente l'aeroporto "Luigi Raffa", ove erano parcheggiati circa 70 aerei della Regia Aeronautica.

Oltre 110 bombardieri alleati quel giorno sganciarono tonnellate di bombe a frammentazione e ad alto potenziale, radendo al suolo il complesso aeronautico, facendo centinaia di feriti e di morti e rendendo inoffensiva la difesa aerea italiana.

Una di quelle micidiali bombe a frammentazione americana rinvenuta in una zona della attuale pista di volo dell'eliporto , forse per la bassa quota di sgancio, è rimasta inesplosa per oltre 70 anni.

Il Team dell'Esercito guidato dal Primo Maresciallo Giuri, coadiuvato dall'Operatore CMCS Catricala' , supportati dall'assistenza sanitaria del 118 di Vibo, hanno rimosso e trasportato, il residuato inesploso presso una cava comunale dismessa, nelle adiacenze della base stessa, dove è stata fatta brillare in maniera controllata, per evitare gli effetti devastanti delle schegge metalliche.

I Nuclei Artificieri dell'Esercito che sono responsabili della bonifica dei residuati bellici, effettuano oltre 3000 interventi all'anno su tutto il territorio nazionale e sono una risorsa professionalmente preziosa ed invidiata a livello internazionale, per la competenza e la sicurezza dimostrata nelle operazioni in oltre 60 anni di duro lavoro sul territorio nazionale e nello svolgimento delle operazioni di pace in ogni parte del mondo.

Pubblicato in Vibo Valentia

E’ giunta alle 8.40 nel porto di Vibo Valentia Marina, scortato dai mezzi navali della Capitaneria di Porto, della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, il Pattugliatore polifunzionale d’Altura NAVE Luigi DATTILO, appartenente alla 6^ Squadriglia della Guardia Costiera di Messina e inglobato nell’operazione “Mare Nostrum”.

Il pattugliatore aveva a bordo 807 migranti di nazionalità Siriana, Africa Sub Sahariana ed Eritrei, in discrete condizioni di salute e recuperati nei giorni scorsi nelle acque del Canale di Sicilia, a bordo di due barconi e due gommoni alla deriva ed un’aliquota di circa 70 migranti soccorsi dalla Nave Maltese Phoenix. Tra i migranti soccorsi da Nave Dattilo, 582 uomini, 136 donne di cui 20 in stato di gravidanza, vi erano anche 89 minori.Il dispositivo di accoglienza e verifica disposto dal Prefetto di Vibo Dott. Giovanni Bruno, ha visto impiegate le varie forze dell’Ordine – Polizia – Carabinieri – Guardia di Finanza – Guardia Costiera – Forestale, tutte inglobate nell’Ordinanza del Questore di Vibo Dr. Angelo CARLUTTI, come anche i Vigili del Fuoco, l’ASP di Vibo, la Protezione Civile e le Associazioni di Volontariato presenti sul territorio, che hanno contribuito ognuno, per quanto di competenza, alle attività predisposte nella riunione di coordinamento tenutasi nel pomeriggio di ieri presso la Sede della Guardia costiera di Vibo Valentia e presieduta dal Prefetto.I primi a salire a bordo del Pattugliatore DATTILO, sono stati i Sanitari del 118, che hanno effettuato le verifiche sanitarie dei migranti e delle donne in stato di gravidanza.Subito dopo sono salite le Squadre di Polizia Giudiziaria della Squadra Mobile della Polizia di Stato, dei Carabinieri, del ROAN della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera di Vibo. Un prezioso lavoro finalizzato ad individuare gli “scafisti” è stato effettuato dai militari della Nave Dattilo, che per tutto il trasferimento dal Canale di Sicilia al porto di Vibo hanno studiato i movimenti ed hanno individuato i soggetti dediti al traffico di migranti.Una volta a terra, sono proseguiti gli accertamenti di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza  e Guardia Costiera che, anche con la raccolta di testimonianze fornite da taluni migranti, hanno contribuito a definire le responsabilità di cinque scafisti, ora fermati. La posizione dei cinque è ora al vaglio della Procura della Repubblica di Vibo Valentia che, tramite il Procuratore Capo Dott. Mario Spagnuolo ed il Sostituto Michele Sirgiovanni, ha seguito in ogni momento l’evolversi della situazione.  Successivamente si è provveduto alle attività di sbarco dei migranti, dell’identificazione e del trasferimento degli stessi con i pullman nelle strutture ricettizie secondo un piano di accoglienza predisposto dal Ministero dell’Interno. In Particolare 300 migranti permarranno nella Provincia di Vibo e i rimanenti verranno trasferiti in altre Regioni e nelle restanti Province Calabresi. Il Pattugliatore della Guardia Costiera, riprenderà, invece la navigazione per il rientro alla Sesta Squadriglia di Messina nella giornata di domani.

cp navicazione

 

 

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motovedetta GC

Un inarrestabile esodo al quale l’Italia non può più fare fronte. Nessuno ve lo dice, ma è la verità

Non c’è più posto in Sicilia ed in Calabria , Campania e Puglia si cercano nuovi porti di sbarco in modo da distribuire i profughi sul territorio nazionale

Per la prima volta i migranti sbarcheranno a Vibo Valentia

Il lavoro della Marina militare è davvero improbo

In particolare in questi ultimi giorni nei quali sono stati soccorsi 2372 migranti sia dalle navi della marina che dalle motovedette delle Capitanerie di porto.

Il pattugliatore Borsini ha sbarcato ieri ad Augusta 493 migranti, tra loro 107 donne e 95 minori.

La fregata Virginio Fasan che ha bordo 837 persone (di cui 95 donne e 149 minori) arriverà nella giornata di domani a Salerno. A bordo sono presenti anche i migranti recuperati dal pattugliatore Sirio.

A Brindisi è diretta la nave Diciotti della Capitaneria di porto ; è previsto l'arrivo per oggi pomeriggio, con a bordo 592 migranti (78 sono le donne, 102 i minori).

Il pattugliatore Orione, in tre interventi, ha recuperato 281 migranti tra cui 21 donne e 5 minori. La nave è in trasferimento verso le coste italiane, a bordo anche il corpo senza vita di un uomo recuperato durante l'ultimo intervento.

In zona unità della Marina militare continuano le ricerche di eventuali dispersi.

La motovedetta Fiorillo la notte tra domenica e lunedì ha imbarcato 169 (di cui 11 donne e 12 minori) migranti intervenendo su un barcone in difficoltà a nord delle coste libiche. Ha partecipato nella fase di avvistamenti ad alcuni natanti in difficoltà anche un velivolo Atlantic dell'Aeronautica militare.

A Vibo Valentia nel tardo pomeriggio arriveranno a bordo della nave mercantile Blue Emerald 507 migranti (71 donne e 95 minori).

Pubblicato in Vibo Valentia

diabeteLa denuncia da Co.Di.Cal., Coordinamento Associazioni Diabetici della Calabria, con un intervento presso le Istituzioni per segnalare una situazione di non allineamento alle norme nazionali in vigore, che crea forte disagio tra le persone con diabete per il rilascio o il rinnovo della patente di guida

Reggio Calabria, 28 agosto 2014 – Segnala il disagio delle persone con diabete che debbano ottenere il rilascio o il rinnovo della patente di guida di tipo A, B e BE, la lettera che Mariantonella Ferraro, Coordinatore Co.Di.Cal., Coordinamento Associazioni Diabetici della Calabria, ha scritto al Direttore Generale e al Direttore Sanitario della ASP di Vibo Valentia e ai tecnici della Regione.Secondo Co.Di.Cal., infatti, numerose segnalazioni, in particolare provenienti dall’associazione di tutela dei diritti delle persone con diabete Hipponion Diab di Vibo Valentia, riportano come l’Unità di Medicina Legale della Provincia di Vibo Valentia, in presenza di diabete insulinodipendente, anche in assenza di complicanze e con una bassa valutazione di rischio alla guida, invia il paziente alla Commissione medica locale, senza tenere in debita considerazione la scheda di valutazione del medico diabetologo curante che, secondo la Legge nazionale in vigore, è certificazione sufficiente a ottenere il documento o il suo rinnovo.“Ciò è frutto della mancata osservanza dell’aggiornamento delle norme del Codice della strada avvenuta a fine 2010 con il recepimento da parte del nostro Paese della Direttiva europea che modifica appunto in questo senso la procedura - spiega Ferraro. In altre parole, una persona con diabete, in cura con insulina, ma che non abbia complicanze e risulti ben curata - come da certificazione rilasciata dal proprio diabetologo - non necessita di altro esame medico, se non quelli di routine, cui sono soggetti tutti i cittadini. Oltre a creare un’evidente disparità di trattamento tra cittadini, questo fatto provoca perdita di tempo e anche un danno economico, costringendo la persona con diabete a visite mediche inutili, pagamento di tasse e bolli non dovuti, e via dicendo”, spiega Ferraro, che sollecita un pronto intervento delle Autorità per sanare una situazione incomprensibile. “Co.Di.Cal crede possa essere utile un provvedimento esplicativo da parte della Regione o dei tavoli tecnici regionali, che chiarisca i criteri e le procedure per il rilascio e il rinnovo della patente alle persone con diabete, in modo da rendere il processo uniforme a livello regionale”, conclude Ferraro.

Ufficio stampa FANDDiego Freri, mob. 335 8378332, email diego.freri@hcc-milano.comLaura Fezzigna, mob. 347 4226427, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Pubblicato in Vibo Valentia

guardiContinuano, secondo la pianificazione del tavolo tecnico “Focus 'Ndrangheta” della prefettura di Vibo Valentia, i controlli congiunti eseguiti dai Militari dell’arma e della Guardia Costiera.nella fattispecie, nella giornata di ieri, sono stati sottoposti a controllo alcuni stabilimenti balneari nella splendida localita’ Grotticelle del comune di Ricadi. dalle verifiche poste in essere dai carabinieri della stazione di spilinga dipendenti dalla compagnia di Tropea e dai guardacoste del servizio operativo della capitaneria di porto di vibo valentia marina, su cinque stabilimenti balneari controllati, sono state elevate altrettante contravvenzioni amministrative per mancanza di dotazioni di sicurezza e segnalamenti delle acque riservate alla balneazione, previste dall’ordinanza di sicurezza balneare emessa dal capo del compartimento marittimo di vibo valenita marina, per un’ammontare di oltre 5.000,00 euro di multe.

Agli stessi stabilimenti balneari, verificate, con specifiche misurazioni, anche i mq. in concessione e quelli effettivamente occupati. da tali controlli solo uno dei titolari e’ risultato avere posizionato piu’ ombrelloni ed e’ stato, per tale violazione penale, deferito alla procura della repubblica di vibo valentia marina. Scattata, quindi sia la denuncia che il sequestro penale per la violazione degli artt. 54 ed 1161 del codice della navigazione, che ha nuovamente reso fruibile lo spazio di spiaggia libera abusivamente occupato dallo stabilimento. nel mentre i militari effettuavano i controlli, elevata anche una sanzione amministrativa ad un diportista che si era avvicinato alla riva con il motore acceso arrecando pericolo ai bagnanti in acqua. continueranno – si legge nella nota stampa – i pattugliamenti congiunti tra le varie forze di polizia sul territorio di tutta la provincia di vibo con attivita’ pianificate dal tavolo tecnico “focus ndrangheta” della prefettura di vibo valentia.

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capiteneria

Il 23 giugno 2014 avra’ inizio l’operazione mare sicuro 2014. Disposta a livello nazionale dal comando generale del corpo, delle capitanerie di porto che vedra’ impiegati i militari della guardia costiera nel controllo degli 8.000 km di coste italiane.

 

L’attivita’ e’ finalizzata alla salvaguardia della vita umana in mare, all’ambiente, al controllo delle spiagge e degli stabilimenti balneari, alla pesca di frodo, ai traffici marittimi con il fine di far trascorrere vacanze serene ai turisti che affolleranno le coste calabre.

A tal fine e’ stata predisposta una conferenza stampa tenuta dal capo del compartimento marittimo di vibo valentia marina con inizio alle ore 10.30 di martedi’ 24 giugno 2014, presso la sala riunioni della capitaneria di porto, nell’occasione sara’ illustrato il dispositivo terrestre e navale della guardia costiera di vibo che si estende da maratea (pz) a nicotera (vv) abbracciando il litorale costiero tirrenico calabrese/lucano delle province di potenza – cosenza – catanzaro e vibo.
Al termine della conferenza stampa, i giornalisti invitati potranno imbarcare sul pattugliatore guardia costiera CP 265 da dove si coordinera’ un’esercitazione di recupero uomo in mare che verra’ svolta nelle acque antistanti la rada del porto di Vibo Valentia ed espletata mediante l’impiego di una motovedetta SAR GC di soccorso, ove sara’ imbarcata un’unita’ cinofila della S.I.C.S. (Scuola Italiana Cani da Salvataggio), nonche’ si potranno verificare le attivita’ di controllo di unita’ da diporto eseguita da un gommone guardia costiera per il rilascio del bollino blu.

IL COMANDANTE   f.to C.F. (CP) Paolo MARZIO

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salvataggioLa giornata dedicata ai bagnini di salvataggio, organizzata come ogni anno alla vigilia della stagione estiva, è stata predisposta dal Servizio Personale Marittimo e dal Servizio Operativo della Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina. 

Si è svolta nello scorso weekend presso la “Sala Riunioni” del Comando della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina il Corso di aggiornamento per “Bagnini di Salvataggio” precedentemente brevettati dalla “Federazione Italiana Nuoto”.

Dopo una breve introduzione ai lavori fatta dal Capo Servizio Operativo Capitano RAGADALE, Il Tenente MUSMECI e il Tenente RAIOLA del Servizio Personale Marittimo, della Guardia Costiera del Comando della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, hanno illustrato i vari aspetti dell’Ordinanza Balneare che disciplina gli aspetti della Sicurezza della Navigazione e della fascia di rispetto riservata alla balneazione, nonché l’importanza di interscambio continuo di informazioni con la Sala Operativa della Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina, attiva h24 per ogni tipo di emergenza in mare tramite il numero gratuito 1530. E’ stato ribadito il concetto dell’agire responsabile, dei bagnini quando in servizio presso gli stabilimenti balneari e nelle aree di spiaggia libera contigue a questi ultimi, nonché verificare sempre le dotazioni di sicurezza previste per le postazioni di salvataggio e l’esigenza di farsi riconoscere avendo sempre indossata la maglietta rossa, con la scritta “SALVATAGGIO”.     

Il Responsabile regionale della F.I.N. Prof. Agostino ORLANDO ha tenuto specifiche lezioni di “B.L.S.” – PBLS con pratica sul baby manichino, con temi di primo soccorso per lesioni derivanti da meduse, ferite, fratture e colpi di sole. E’ stato, altresì, evidenziato e mostrato l’utilizzo della tavola spinale per persone traumatizzate.

Alla conclusione dei lavori, ai numerosi bagnini brevettati dalla F.I.N. presenti, è stato rilasciato dalla Commissione Tecnica, l’attestato di partecipazione alla “Giornata dell’Assistente Bagnante”.

Una giornata importante quella dedicata agli “Assistenti Bagnanti” – si legge nella nota della Capitaneria di Porto - che serve affinchè gli abilitati della Federazione Italiana Nuoto, impegnati sulle spiagge durante l’imminente stagione estiva, possano essere preparati ad ogni evenienza di soccorso e possano collaborare con la Guardia Costiera per garantire una maggiore prontezza d’intervento per la salvaguardia della vita umana in mare.

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Arrestato un 53enne. I poliziotti della Squadra Mobile di Vibo Valentia hanno arrestato per furto aggravato di energia elettrica e di gas metano, E. P..

Nel corso di un controllo nell'abitazione dell'uomo sita nel quartiereAffaccio di Vibo, la polizia ed i tecnici dell'Enel e dell'Italgas hanno scoperto un allaccio abusivo al contatore del gas e della rete elettrica.

Attraverso la muratura della colonna del gas - mettendo fra l'altro in pericolo l'incolumità pubblica - l'uomo ha collegato fraudolentemente il suo impianto al fine di ottenere l'erogazione di gas e luce, pur in assenza di un regolare sistema di fornitura.

Il contatore che eroga l'energia elettrica sarebbe stato inoltre manomesso e collegato direttamente sul cavo Enel.

E.P. è stato posto agli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell'autorità giudiziaria. (AGI)

Un boom di furti di energia elettrica, che racconta due aspetti.

Il primo è la povertà od il bisogno di salvare l’azienda.

Il secondo è la supposizione di farla franca.

Ma alla fine la questione è venuta prepotentemente a galla.

In Calabria, Sicilia ed altre parti del Mezzogiorno a migliaia i furti.

Frodi che hanno coinvolto perfino punti vendita di grandi catene di supermercati ed interi palazzi allacciati in modo abusivo, come scoperto dai commissari inviati dall’Enel.

E l’Enel ha licenziato in tronco dipendenti infedeli responsabili di allacci abusivi

Sono rari invece gli allacci abusivi alla rete idrica scoperti e denunciati mentre si suppone con forte ragione che invece siano molto più numerosi degli allacci abusivi di luce e gas.

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