La squadra di Nicola deve sopperire ad addii eccellenti
È stata una delle più belle ed emozionanti imprese degli ultimi anni, probabilmente la salvezza più inattesa del nuovo millennio ed oltre. Il Crotone è rimasto in Serie A, sorprendentemente, contro tutto e tutti. Contro un mercato diffidente, rivali più attrezzate, uno svantaggio in doppia cifra: era la prima volta che si affacciava nella massima categoria, ha fatto in modo che non fosse l’ultima.
La squadra di Nicola è pronta a vivere la seconda stagione consecutiva in Serie A, forse ancor più bella di quella d’esordio. Nessuno più ci sperava, o quasi: un manipolo di eroi che ha portato una piccola provincia a realizzare un sogno.
Purtroppo i pitagorici dovranno ricominciare consapevoli di dover compiere un’impresa forse maggiore, in virtù delle numerose ed eccellenti defezioni a cui dovrà ovviare.
Basti pensare che la coppia d’attacco titolare lo scorso anno è tornata a Sassuolo, quasi venti gol ed un mucchio di assist da ricostruire e cercare altrove: trovare altri Falcinelli-Trotta non sarà facile. Tanto per cominciare, il Crotone ha guardato al passato per costruire il futuro: ritorna allo Scida uno straordinario protagonista della storica promozione in A, Budimir. Il capocannoniere di quella magica stagione arriva in prestito dalla Sampdoria ed è a tutti gli effetti l’erede di Diego Falcinelli, che con 13 gol ha trascinato i calabresi alla salvezza, trovando anche la Nazionale.
Non facile sarà sostituire anche Ferrari, pure lui in neroverde per fine prestito: tornati al Genoa il terzino d’esperienza Rosi e Crisetig, al Cagliari. Per ora alla voce “arrivi” c’è con Budimir l’ex Frosinone Kragl, un buon rinforzo per il centrocampo di Nicola ma che ovviamente dovrà essere seguito da rinforzi in tutti i reparti. La storia insegna, lo rivela uno studio Bwin, che il campionato italiano è quello che più di ogni altro necessità di modifiche per ottenere la permanenza in Serie A. Una media di 16 nuovi arrivi a fronte di 12 cessioni: il reparto maggiormente interessato da questa rivoluzione è senza dubbio il centrocampo, con ben sette nuovi innesti di media.
Nessun altro top campionato in Europa fa registrare una roteazione tanto ampia e la salvezza dello scorso anno da parte del Crotone non ha fatto eccezione, con un numero considerevole di avvicendamenti nelle due finestre di mercato.
Un esempio per le altre due nuove arrivate, in particolar modo la Spal, considerando il Verona alla stregua del Cagliari la scorsa stagione: un incidente di percorso che difficilmente vedrà gli scaligeri nuovamente alle prese con una retrocessione. Per la squadra di Ferrara invece si prospetta un campionato duro ed un calciomercato complicato, anche se le prime mosse fanno ben sperare. Sin da gennaio scorso l’arrivo di Sergio Floccari aveva creato i presupposti per un buon campionato di A: servirà lavorare molto sul mercato italiano a livello di prestiti, andando magari alla ricerca di scoperte interessanti e promettenti sul mercato estero.
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