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Sequestro-terreno-chiaie

La Triade Commissariale che amministra il Comune di Amantea, a seguito dello scioglimento per infiltrazioni mafiose, sta profondendo il massimo impegno per la tutela del territorio Nepetino.


Per questo, da una parte ha chiesto collaborazione ai cittadini e ai commercianti per il rispetto del calendario e delle regole attinenti alle modalità di conferimento dei rifiuti, dall’altra ha preannunciato nuove ordinanze ed azioni finalizzate a sanzionare quella minoranza di cittadini e turisti incivili, che lascia rifiuti di ogni genere per strada, a qualsiasi ora della giornata.

 

Il personale della polizia locale ha rinvenuto, a seguito di denuncia, in un’area agricola un interramento abusivo di materiale di vario genere, rifiuti di risulta, lastre di eternit e scarti di amianto, pare che il proprietario avesse regolare autorizzazione alla rimozione di questo materiale ma che non abbia poi seguito l'iter per lo smaltimento con apposita società, interrandolo.

 

Il conduttore del fondo agricolo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria dal personale dei vigili urbani e l’area, ubicata nelle vicinanze di insediamenti abitativi e sopra una falda acquifera è stata sequestrata.

I numeri dell’operazione ribadiscono la necessità ed efficacia di questo tipo di controlli.


È evidente che ad Amantea è in corso uno scontro durissimo fra una minoranza di incivili e la maggioranza di cittadini per il decoro e la pulizia nel territorio cittadino.

Le strade, una volta ripulite, sono di nuovo piene di rifiuti, a qualsiasi ora della giornata, soprattutto in alcune arterie cittadine: lungomare di Amantea, lungomare di Campora San Giovanni, Coreca e Strada Statale 18.

 

Solo pochi anni fa il Comune di Amantea era considerato virtuoso avendo raggiunto una percentuale di differenziata pari al 67%, poi l'inesorabile declino dovuto, secondo noi, ad un mancato controllo del territorio e quindi in mancate sanzioni da parte delle forze dell'ordine.


Un compito difficile, che non scoraggia comunque la triade commissariale, che all'occhio di molti deve recuperare la fiducia nelle istituzioni, la quale commissione ci ha informato che proseguirà nella sua azione per la tutela dell’ambiente e per il ripristino della legalità.

 

 

cav giovanni liscotti amantea 2014

In relazione all’argomento, pur se complesso e delineato da diverse normative nazionali (tra cui rammento il Decreto Legislativo 03.04.2006 nr. 152 – T.U.A) e Regionale (Legge Regionale Calabria del 24.04.2011 nr. 14), ancora oggi anche nel nostro Comune, si continuano a notare manufatti ricoperti dal c.d. tetto in Eternit, che oramai da anni è considerato il “Killer” di malattie tumorali, per cui diverse persone sono o sono state costrette ad estenuanti cure, spesso rilevatisi inefficienti.

 

Non voglio dilungarmi in particolari riferimenti normativi, (che sono tanti) ma vorrei “sollevare” e porre nuovamente all’attenzione: dei concittadini, delle necessità dovute allo smaltimento in brevissimo tempo dai propri tetti dell’Eternit ivi presente o far si che i propri vicini ottemperano a tale procedura, proprio per un dovere sociale o se si vuole, per un dovere personale nei confronti di se stessi e dei propri familiari; per gli Amministratori, di voler nuovamente porre attenzione al problema che incombe in agro del nostro Comune, al fine di imporre le sanzioni dettate dalle normative citate, oltre a far rispettare quanto sancito dalla stessa Ordinanza Sindacale nr. 154/11 del 13.09.2011, in virtù del fatto che, chi ha la necessità di smaltire il materiale in Eternit dai propri tetti, è stato esonerato dal pagamento degli oneri relativi all’occupazione del suolo pubblico (TOSAP) per come deliberato nella seduta del Consiglio Comunale del 27.04.2012.

In tale senso, in considerazione che ancora oggi, a distanza di qualche anno, in agro di Amantea sono ancora presenti vari manufatti alcuni dei quali fatiscenti, che sicuramente alla luce delle consolidate ricerche scientifiche poste in essere a livelli Nazionali ed Europei, creano seri problemi alla salute pubblica, sarebbe opportuno che il nostro Ente Locale in relazione alla sua Ordinanza sindacale, convochi quantomeno un convegno pubblico, al fine di far conoscere gli esiti del censimento ambientale e dell’esito delle proposte-convenzioni-disposizioni pervenute anche da altri organi di governo, per il regolare smaltimento dei tetti in Eternit, sia su edifici pubblici che privati e di eventuali sanzioni erogate nei confronti degli inadempienti, naturalmente con rispetto delle norme sulla privacy, la cui sanzione amministrativa va da € 2.582,29 a € 5.164,57. Tale iniziative credo che sarebbe ritenuta un sicuro e certo atto di efficienza amministrativa, nei confronti di quei cittadini che oggi non sono più tra noi e di quei familiari che magari aspettano un segno tangibile da chi per loro deve decidere e dirigere la vita sociale.

Amantea 27.05.2015                                                                     Cav. Giovanni LISCOTTI

Riceviamo e pubblichiamo 

coreca3CONTINUA INCESSANTE IL LAVORO DELLA GUARDIA COSTIERA DI VIBO, CHE ANCHE NEL WEEK END PASQUALE HA OPERATO CONTROLLI IN MATERIA DI TUTELA AMBIENTALE LUNGO LA FASCIA COSTIERA DI COMPETENZA E CHE HA PORTATO ALL’INDIVIDUAZIONE DI ETERNIT ABBANDONATO SULLA SPIAGGIA DELLA LOCALITA’ CORECA DEL COMUNE DI AMANTEA.

NELLO SPECIFICO, UN OPERATORE BALNEARE DELLA ZONA, ALLERTATO DA ALCUNI TURISTI CHE AVEVANO INDIVIDUATO FRAMMENTI DI ETERNIT SPARSI SULLA SPIAGGIA DI CORECA, HA CONTATTATO IL NUMERO EMERGENZE IN MARE 1530 DELLA GUARDIA COSTIERA.

LA SALA OPERATIVA DELLA CAPITANERIA DI PORTO DI VIBO, ANALIZZATA LA SEGNALAZIONE, DIROTTAVA IMMEDIATAMENTE IN ZONA LA PATTUGLIA DELLA GUARDIA COSTIERA DI AMANTEA, IL CUI EQUIPAGGIO ESPLETA UNA ACCURATA ISPEZIONE DEI LUOGHI. I MILITARI, INFATTI, OLTRE A INDIVIDUARE I FRAMMENTI DI ETERNIT SULLA SPIAGGIA, VERIFICAVANO CHE ALTRI DI DIMENSIONI PIU’ GRANDI ERANO STATI OCCULTATI TRA I MASSI A PROTEZIONE DELLA LINEA FERROVIARIA.

VENIVA, QUINDI, RICHIESTO L’INTERVENTO DELL’UFFICIO TECNICO DEL COMUNE DI AMANTEA, CHE GIUNTO SUL POSTO, FACEVA INTERVENIRE UNA DITTA SPECIALIZZATA ALLO SMALTIMENTO DEL MATERIALE INQUINANTE COMPOSTO DA LASTRE DI ETERNIT, CHE, UNA VOLTA RACCOLTO (QUASI UN METRO CUBO), VENIVA MESSO IN SICUREZZA E RECINTATO CON TRANSENNE DI ALLUMINIO, PER ESSERE SUCCESSIVAMENTE ANALIZZATO DALL’ASP COMPETENTE PER L’AVVIO A DISTRUZIONE.

L’EQUIPAGGIO DELLA PATTUGLIA DELLA GUARDIA COSTIERA, PROVVEDEVA, INOLTRE, AD AVVISARE TELEFONICAMENTE IL PUBBLICO MINISTERO DI TURNO DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PAOLA, CHE HA PRESO IL COORDINAMENTO DELLE INDAGINI TESE AD INDIVIDUARE I SOGGETTI CHE HANNO ABBANDONATO MATERIALE PERICOLOSO INQUINANTE SU SUOLO DEMANIALE MARITTIMO, RENDENDOSI RESPONSABILI DEL REATO DI ABBANDONO DI RIFIUTI PERICOLOSI.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO.

Pubblicato in Calabria

Amantea. L’autorità giudiziaria competente ha confermato il sequestro del camion che trasportava eternit

Ne da comunicazione il comandante Dr Emilio Caruso.

Una operazione quella della Polizia Municipale rimasta incredibilmente soffocata dall’evento della notte bianca.

In realtà, invece, si tratta della più brillante operazione di polizia ambientale mai compiuta dalla Polizia Municipale che finora si era limitata a rilevare la presenza di amianto in giro per il territorio amanteano ma senza mai scoprire il od i responsabili

Questa volta, ex adverso, non solo sono stati scoperti i responsabili, nelle persone del proprietario dell’immobile e del proprietario dell’automezzo addetto al suo trasporto, ma anche il sequestro dell’autocarro medesimo

Ovvia la soddisfazione del comandante della Polizia Municipale amanteana che evidenzia la “la professionalità dimostrata dal personale intervenuto”

Riservate le altre notizie relative agli operatori della Polizia che hanno proceduto alle indagini ed al sequestro.

Un riserbo che ci impedisce di porgere loro i complimenti della redazione, complimenti che comunque sono porti all’intero corpo di Polizia ed al suo comandante.

Bene infine la affermazione del Comando che occorre “di invertire quel comune sentire secondo cui la Polizia Municipale si valuta solo per la fluidità o meno della circolazione”.

Impossibile non cogliere ed evidenziare in questa operazione di Polizia Ambientale “l’accresciuta professionalità degli appartenenti al corpo di Polizia Municipale”.

Proprio questa convinzione suggerisce di credere che sia possibile a breve , appena cessate le improprie esigenze degli spettacoli della estate amanteana, avere una maggiore attenzione a quegli aspetti di controllo del territorio non limitati al Codice della Strada ma estesi a quant’altro una città che si vanta di tale titolo impone.

E tra questi l’ambiente ci sembra indispensabile ed importante

Anche perché, e la foto ( foto che abbiamo ridotto di dimensioni per evitare il riconoscimento della sua ubicazione) ne è una plastica dimostrazione, Amantea è piena di amianto!

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