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Pesca

VIBO VALENTIA – Da poco iniziata la stagione estiva, continua incessante l’attività del personale della Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina, comandata dal Comandate Capitano di Fregata CP Antonio LO GIUDICE, finalizzata ad accertare e reprimere reati in materia di sicurezza della navigazione.

Nella giornata di oggi 07 luglio 2016, l’equipaggio del battello GC 353 in attività di vigilanza lungo il litorale di giurisdizione, ha elevato sanzioni amministrative ad alcuni diportisti per navigazione in zona riservata alla balneazione. Inoltre, lo stesso battello GC 353, in attività di vigilanza pesca nelle acque antistanti il lungomare di Gizzeria (CZ), ha proceduto ad elevare una sanzione amministrativa di € 4.000,00 con relativo sequestro di un attrezzo da pesca del tipo “rete da posta” a carico di un diportista in attività di pesca sportiva con attrezzo professionale e per tanto non consentito dalla normativa vigente.

Pubblicato in Calabria

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Nuovo intervento, ieri sera, degli uomini della Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, comandata dal Capitano di Fregata (CP) Antonio LO GIUDICE.

Intorno alle ore ventuno è giunta segnalazione alla sala operativa della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia di due persone in difficoltà rimaste intrappolate su degli scogli in località Baia di Riaci.

I soggetti in questione, un uomo ed una donna, intenzionati a raggiungere la spiaggia di Tropea attraverso la fascia di mare caratterizzata da scogli e passaggi angusti, non accorgendosi dell’imbrunire, non hanno avuto la possibilità di proseguire il proprio cammino, risultando, pertanto isolati al buio.

I malcapitati, dopo aver riferito di essere in buone condizioni di salute, hanno trasmesso, con l’ausilio dello smartphone in loro possesso, la propria posizione.
La Capitaneria ha pertanto disposto l’immediato invio in zona della motovedetta deputata agli interventi di soccorso, la CP 808; contestualmente sono stati allertati i vigili del fuoco, trasmettendo loro la posizione delle due persone da recuperare. La motovedetta, giunta sul punto, non ha avuto la possibilità di attuare il recupero, a causa della presenza di scogli affioranti. Anche i vigili del fuoco hanno riscontrato difficoltà a recuperare via terra le due persone, in quanto, una di loro, a causa di una caduta, ha riportato una ferita ad un ginocchio.

L’unico modo per attuare il recupero è risultato essere caratterizzato dall’impiego di un natante a remi, recuperato nel porto di Tropea, di proprietà del Sig. G. G., che, da lui stesso condotto, si è avvicinato alla battigia e, con l’aiuto di personale della Capitaneria, giunto via terra, nonché dei vigili del fuco ha trasbordato i due soggetti in difficoltà a bordo della motovedetta CP 808.

Successivamente la motovedetta stessa ha sbarcato i due malcapitati presso il porto di Tropea dove, ad attenderli, vi era personale sanitario del 118 al fine di prestare un primo soccorso al soggetto infortunato al quale è stato diagnosticato un lieve trauma contusivo al ginocchio destro.

Messe in sicurezza le due persone in difficoltà, l’equipaggio della CP 808 ha ripreso la navigazione verso il porto di Vibo Valentia Marina.

Pubblicato in Calabria

costa 1Nell’ambito del Progetto “Quant’è profondo il Mare”, che vede impiegati gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore del polo scolastico di Amantea con la Capitaneria di Porto di Vibo Valentia, con la supervisione della Direzione Marittima di Reggio Calabria, è stato possibile far intervenire direttamente dal Reparto Operativo del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto uno dei tre L.A.M.

 “Laboratorio Ambientale Mobile” - sulle foci dei fiumi Catocastro, Oliva e Savuto, per l’esecuzione di prelievi di acque e successive analisi “fisico”, “chimico-fisico” e “microbiologiche” (escherichiacoli).

La componente LAM (Laboratorio Ambientale Mobile) trae vita da uno studio congiunto tra il Corpo delle Capitanerie di Porto ed I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale), mirato al potenziamento delle capacità operative della Guardia Costiera nel campo della tutela ambientale.

Ne è scaturito un programma articolato che ha permesso al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di acquisire uno strumento importante per le proprie finalità istituzionali.

Infatti l’impiego dei LAM permette l’accertamento di violazioni che possano causare danni o situazioni di pericolo per l’ambiente marino e costiero, il cui accertamento ricade tra i vari compiti istituzionali del Corpo delle Capitanerie di Porto.

I LAM sono coordinati dal 3° Reparto del Comando Generale e vengono impiegati sull’intero territorio Nazionale su richiesta dei comandi Guardia Costiera periferici. Grazie alla possibilità di raggiungere in maniera rapida la zona interessata e di ottenere i risultati delle analisi di laboratorio in tempi molto brevi, i LAM risultano adeguati per fornire risposte immediate sullo stato delle acque analizzate.

Essi permettono di individuare in acqua dolce, di  mare e reflue inquinamento da metalli e da altre sostanze chimiche, da sostanze organiche e di tipo fecale. A bordo dei LAM, come in questo caso, sono impiegati militari della Guardia Costiera, laureati in discipline scientifiche ed in possesso di abilitazione alla professione di Biologo.

Sui campionamenti eseguiti sulle foci dei fiumi Catocastro, Oliva e Savuto hanno operato il Tenente Maura PISCONTI ed il Maresciallo Stefano LEPPE entrambi alle dipendenze del Comando Generale, che hanno eseguito le attività di campionamento alla presenza degli studenti partecipanti al progetto “Quant’è profondo il Mare”.

Le attività di analisi eseguite sulle foci dei tre fiumi hanno restituito un quadro ambientale non interessato da criticità. Infatti le aste fluviali campionati in prossimità delle foci hanno evidenziato che i valori scaturenti dalle analisi ottenute rientrano nei limiti stabiliti dal Testo Unico Ambientale per le immissioni in acque superficiali.

Una buona notizia, questa, per l’approssimarsi dell’inizio della stagione estiva e che confermano un eccellente stato di salute delle acque di balneazione.

Grazie a questa attività gli studenti hanno potuto testare con mano una delle eccellenze dei mezzi in uso al Corpo delle Capitanerie di Porto, in due distinte fasi: la prima teorica nella quale l’equipaggio del LAM ha illustrato con una lezione specifica le potenzialità del mezzo e la seconda pratica relativa ai campionamenti e alle successive fasi di analisi di laboratorio.

Al termine delle attività il Comandante della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina C.F.(CP) Antonio LO GIUDICE ed il Dirigente dell’Istituto Scolastico Dott. Francesco CALABRIA hanno sottoscritto un protocollo d’intesa alla presenza del Provveditore agli Studi di Cosenza Dott. Luciano GRECO per meglio definire e consolidare le attività didattiche e pratiche che gli studenti potranno seguire grazie alla collaborazione della Guardia Costiera.

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Pubblicato in Cronaca
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