BANNER-ALTO2
A+ A A-

furtiI furti risultano in calo nella provincia di Cosenza: è questo il positivo dato che emerge dall’analisi dei dati Istat relativi ai reati verificatisi in Italia.

L’istituto statistico mette tali dati a disposizione sul proprio sito Internet ufficiale e per quel che riguarda i furti, appunto, si evince un trend positivo per quel che riguarda la provincia cosentina.

Furti diminuiti di oltre 2.000 unità nell'arco di 3 anni

Nel 2014 si sono registrati, a Cosenza, 10.328 furti, cifra che è calata in modo importante nel 2017, ovvero l’ultimo anno relativamente a cui l’istituto statistico mette a disposizione dei dati ufficiali: in tale anno, infatti, gli episodi sono stati inferiori di oltre 2.000 unità.

Sicuramente le cifre non possono essere definite incoraggianti, dal momento che 8.201 furti annui non sono di certo pochi, tuttavia l’auspicio è che la diminuzione di questi reati trovi conferma nel prossimo futuro.

Detto questo, le statistiche fornite da Istat consentono di rispondere a un’ulteriore quesito: quali sono i furti più ricorrenti a Cosenza?

I furti più ricorrenti: quelli di auto e quelli in abitazione

Considerando come riferimento l’ultimo anno, ovvero il 2017, due tipologie di reato si contendono il primo posto con una differenza davvero esigua, ovvero furti in abitazione e furti di autovetture.

Nello specifico i furti in abitazione si sono verificati in 1.259 occasioni, mentre i furti di autovetture 1.263.

Sicuramente si tratta di cifre rilevanti, di conseguenza per preservare la sicurezza di questi beni è necessario, a Cosenza proprio come in altre zone d’Italia, proteggere sia la propria casa che la propria vettura.

La necessità di adeguate contromisure

Per entrambe le esigenze di sicurezza le opportunità non mancano affatto: oggi gli antifurti satellitari consentono di localizzare molto agevolmente la propria vettura a seguito di un furto, oltre a questo sono state introdotte diverse tecnologie di ultima generazione le quali, peraltro, non hanno affatto un costo eccessivo.

Il discorso è analogo per quel che riguarda le abitazioni: proteggere i beni immobiliari con dei sistemi d’avanguardia è molto importante e con una spesa accessibile ci si può mettere al riparo da brutti episodi.

Ovviamente la sicurezza domestica dipende anche da altri fattori riguardanti l’immobile, si pensi ad esempio all’affidabilità delle porte blindate: la grande maggioranza dei furti si verifica proprio perché vengono forzate le porte d’ingresso delle case, di conseguenza tali elementi sono davvero cruciali sul piano della sicurezza ed è quindi il caso di sceglierli con la massima accortezza, senza badare oltremodo al risparmio.

Nell’ottica della sicurezza non vanno trascurati neppure i serramenti, dunque è importante scegliere degli infissi che sappiano rivelarsi non solo esteticamente piacevoli e tecnicamente performanti, ma anche molto resistenti: dei modelli molto interessanti in quest’ottica possono senz’altro essere gli infissi in legno, materiale noto per la sua robustezza che è largamente trattato da aziende specializzate quali Punto Sicurezza Casa.

Altre tipologie di furto

Le altre tipologie di furto che si verificano nel cosentino rappresentano decisamente una minoranza: i furti in esercizi commerciali sono stati, nel 2017, 470, i furti con strappo 51, quelli con destrezza 258, quelli di motocicli 55 e via discorrendo.

Alla luce di questo, dunque, è evidente che i cittadini devono prestare attenzione soprattutto alle loro auto e alle loro abitazioni, beni che, come visto, sono presi di mira piuttosto spesso dai malviventi.

Pubblicato in Cosenza

elezione pizzinoLettera aperta al sindaco  pregiatissimo sindaco mi permetta di chiederle a lei nella doppia qualità di rappresentante della città e di autorità di pubblica sicurezza, se sia pienamente informato della situazione relativa alla dotazione dell'organico della locale caserma dei carabinieri. Se anche a lei dovesse constare che addirittura è stato ridotto l'orario di servizio della caserma dei carabinieri la prego di intervenire sull'area perché ampliano l'organico amantea eventualmente facendo intervenire il signor prefetto. Peraltro la città ha anche un organico ridotto della polizia municipale e fianco la frazione Campora San Giovanni senza alcuna presenza di forze dell'ordine. La lettera che le invio credo meriti una risposta che metteremo sul nostro sito perché la città ha bisogno di sicurezza e carabinieri e vigili possono e devono garantirla.

Pubblicato in Politica

Ci riferiscono che l’amministrazione comunale stia decisamente lavorando per garantire un felice futuro al carnevale di Amantea.

Nessun comunicato ufficiale , in verità, ma le voci sembra provengano da fonti autorevoli e pienamente edotte.

Cominciamo dalla prima.

 

 

La esautorazione del Comitato Brusco impone la ricerca di un diverso soggetto che assumi la responsabilità della gestione ed organizzazione del carnevale.

Si tratta di una condizione obbligata anche alla luce della circolare Gabrielli del giugno 2017.

La ricerca sembra abbia orientato verso la Pro Loco, come avviene per i carnevali più importanti d’Italia.

Andiamo alla seconda

Sembra che l’amministrazione comunale stia redigendo un atto di indirizzo per garantire un percorso sicuro.

Il problema ben noto è quello che lungo il percorso attuale ci sono una serie di limiti che impongono di alzare ed abbassare le maschere carnevalizie , una condizione questa che impone il totale rispetto della normativa europea sulle attrazioni dettata da UNI EN 13814:2005.

E così per garantire la agevole circolazione dei carri saranno rimossi striscioni, insegne pubblicitarie, cavi elettrici, ed organi illuminanti.

E poi la terza

L’amministrazione comunale sembra abbia deciso di garantire la sicurezza prima di tutto.

Per esempio sembra che affiderà alla Polizia Municipale la verifica del possesso dei requisiti di agibilità e sicurezza di tutti gli immobili destinati alla realizzazione dei carri allegorici, come avviene nei principali carnevali italiani

Poi sembra che i comune per dare la autorizzazione alla movimentazione di carri carnevalizi chiederà la dichiarazione di collaudo degli chassis sui quali sono realizzati i carri allegorici.

Infine sembra che l’Amministrazione sia stata o stia per essere sollecitata ad avere attenzione anche a quanto disposto dalla circolare del Ministero dell’Interno in data 1 dicembre 2009 Prot. 17082/114 che alle pagine 16 e 17 chiarisce gli aspetti applicativi riguardanti la realizzazione e la circolazione di carri allegorici.

La circolare dispone quanto segue:

“Con la presente circolare si coglie l’occasione per fornire alcuni chiarimenti, ritenuti necessari a seguito delle numerose richieste pervenute sia dagli Enti locali sia dalle Prefetture interessate riguardo le sfilate dei carri allegorici, in occasione soprattutto del periodo carnevalesco. 

- I carri allegorici, installati sui veicoli, tramite apparecchiature meccaniche, oleodinamiche, elettriche, ecc., i pupazzi, le maschere e le varie rappresentazioni, devono essere conformi alle vigenti normative in materia di sicurezza, in particolare sotto il profilo della sicurezza statica, elettrica ed antinfortunistica o, in assenza, a standard di buona tecnica di riconosciuta validità. In analogia a quanto previsto dall’articolo 141 bis del Regolamento del T.U.L.P.S. dovrà essere presentata una relazione tecnica a firma di un tecnico esperto, attestante la rispondenza dell’impianto alle regole tecniche di sicurezza;

- le attrezzature sopraelevate, di tipo meccanico o elettromeccanico, di supporto alle allegorie carnevalesche, ove capaci di movimento autonomo rispetto al moto del carro, devono essere progettate, realizzate e collaudate seguendo, per quanto applicabile, l’attuale norma europea sulle attrazioni (UNI EN 13814:2005);

- non si ritiene invece che i carri allegorici siano classificabili fra le “attrazioni” dello spettacolo viaggiante ovvero riconducibili, per tipologia, nell’apposito elenco ministeriale di cui all’articolo 4, legge 18 marzo 1968, n. 337 e assoggettati quindi alle norme di cui al D.M. 18 maggio 2007;

- si ricorda che, ove le sfilate di carri assumano il carattere di manifestazioni temporanee soggette al controllo della Commissione di vigilanza per i locali di pubblico spettacolo, “i luoghi all’aperto, ovvero i luoghi ubicati in delimitati spazi all’aperto attrezzati con impianti appositamente destinati a spettacoli o intrattenimenti e con strutture apposite per lo stazionamento del pubblico”, così come definiti all’articolo 1, comma 1, lettera l), del D.M. 19 agosto 1996, devono osservare le disposizioni di cui al titolo IX dell’allegato al decreto stesso.
Per stabilire la capienza di tali aree pubbliche in occasione delle suddette manifestazioni temporanee (sfilate) si possono prendere a riferimento i criteri stabiliti nel decreto del Ministro dell’interno del 6 marzo 2001, recante modifiche al D.M. 19 agosto 1996, relativamente agli spettacoli e trattenimenti a carattere occasionale svolti all’interno di impianti sportivi. Al riguardo, si ricorda che nel caso in cui la capienza sia superiore a 5.000 spettatori la Commissione competente in materia è quella provinciale (si veda D.P.R. 28 maggio 2001, n. 311). Qualora poi sia possibile un afflusso di oltre 10.000 persone, deve essere previsto, ai sensi del D.M. 22 febbraio 1996, n. 261, il servizio di vigilanza antincendio da parte dei Vigili del Fuoco.

La norma UNI citata nella circolare per la progettazione delle attrezzature meccaniche o elettromeccaniche è la UNI EN 13814:2005 “Macchine e strutture per fiere e parchi di divertimento – Sicurezza” in vigore dal 1 agosto 2005 acquistabile sul sito UNI (http://store.uni.com/ o uni.com). Il sommario della norma è il seguente: “La norma è la versione ufficiale in lingua inglese della norma europea EN 13814 (edizione dicembre 2004).

La norma specifica i requisiti minimi necessari a garantire la sicurezza nella progettazione, calcolo, fabbricazione, installazione, manutenzione, funzionamento, verifica e prove dei seguenti macchinari e strutture sia mobili sia installate temporaneamente o permanentemente, come per esempio: giostre, altalene, barche, ruote panoramiche, montagne russe, scivoli, tribune, strutture con copertura tessile o a membrana, padiglioni, palcoscenici, attrazioni complementari e strutture per dimostrazioni artistiche aeree.”

Sottolineiamo l’obbligo, a capo del titolare dell’attività (o del singolo proprietario/titolare/gestore del carro) di presentare per ogni carro allegorico una specifica relazione tecnica attestante la rispondenza dell’impianto, ovvero il carro e l’insieme degli impianti tecnologici dello stesso (elettrico, meccanico, idraulico, etc. etc.) alle regole tecniche di sicurezza. La relazione tecnica deve essere firmata da un tecnico esperto.

Con riguardo alla sicurezza degli impianti elettrici si applicano (ad integrazione di quanto indicato nella UNI EN 13814), oltre alle regole generali della Norma CEI 64-8, le disposizioni di cui alla Sezione 717 della parte settima “Unità mobili e trasportabili“.

Per gli impianti elettrici, qualora non compresi nella dichiarazione di cui all’art. 141 bis del TULPS, dovrà essere prodotta specifica attestazione di “conformità” degli impianti alla legislazione e normativa tecnica (ad esempio CEI 64-8/7 Sez. 717, CEI EN 61439, CEI EN 60204-1, CEI 64-8/7 Sez. 715, etc. etc.). Ricordiamo che a detti impianti non si applica il DM 37/08 con i relativi adempimenti (su tutti: non è richiesta dichiarazione di conformità)”.

Si tratta di un forte impegno che si è assunto il comune di Amantea ed in particolare il sindaco e la consigliera delegata al carnevale, ma siamo sicuri che non mancheranno di garantire un futuro al carnevale amanteano in piena sicurezza per tutti .

In bocca al lupo!

Pubblicato in Politica

PLeggete cosa ci viene inviato da un cittadino amanteano.

“Voglio ringraziare pubblicamente, come cittadino e genitore , l'agente della polizia municipale il signor Policicchio.

Per ovviare all' atavica malsana abitudine di entrare con le proprie auto nel perimetro delle scuole elementari Pascoli,

l'agente Policicchio è riuscito, in modo molto garbato ma efficace a disincentivare i pigri genitori e affini ad entrare con le auto nel recinto appunto delle scuole elementari stesse.

Il Vigili ha usato l'auto della polizia municipale come barriera sostenendo che ,come sentivo dire stamattina dallo stesso Agente , prima escono i bimbi in totale sicurezza, poi voi genitori che con le auto riempite questo cortile che dovrebbe essere interdetto alle auto.

A prescindere dal fatto che è una cattiva abitudine, purtroppo, molto diffusa arrivare con le proprie auto fin dentro all'entrata di una scuola elementare, o a due metri dal panificio, o del negozio , clienti e proprietari stessi, mi preme ricordare che fare due passi a piedi non è un attività invalidante ne' crea condizione di sofferenza mentale e fisica , anzi un po' di movimento fa bene a tutti.

Grazie allora all’agente Policicchio da Bonavita Pasquale ,semplice cittadino che paga le tasse e padre di un bambino della Pascoli”.

Anche noi ringraziamo Pasquale Bonavita perché in modo elegante ringraziando l’istruttore Policicchio ricorda agli amanteani che il diritto alla sicurezza ed alla comodità dei propri figli non può essere garantito mettendo in discussione il medesimo diritto degli atri figli

Non possiamo non evidenziare la necessità di elevare le giuste e necessarie sanzioni al codice della strada, sanzioni che evidentemente un solo vigile non può fare se deve, come giusto, prima garantire traffico e sicurezza

Perché il comandante o l’assessore competente non fa collocare una telecamerina che registri le violazioni ed inviando immediatamente i relativi verbali ?

Ovviamente avvertendo preventivamente visto che, come ha segnalato Bonavita, si tratta di una abitudine sociale tutta amanteana!

Questa sì che potrà essere aggiunta nelle cose fatte nei primi 200 giorni!

Li abbiamo visto ieri pomeriggio sulla SS18 alle prese con i parcheggi selvaggi delle auto sulla zona riservata ai cicloamatori.

 

Sappiamo bene che ad Amantea il problema dei parcheggi è gravissimo.

Ne mancano migliaia ma nessuno sembra preoccuparsene.

Anzi quei pochi esistenti sono spesso utilizzati per attività totalmente estranee alla circolazione stradale!

Non vogliamo dissertare sulle origini e cause della mancanza di parcheggi, né se esse sottendano il mancato rispetto della vigente normativa.

Ma il problema esiste . Eccome se esiste.

Non possiamo, però, a costo di essere chiamati ipercritici non evidenziare che il problema dei parcheggi folli, in particolare sulla SS18, crea vere e proprie condizioni di pericolo per tutti coloro che si muovono in bici.

Tra questi le centinaia di profughi che usano la SS18 per muoversi , magari per andare a lavorare nei vari campi e nei cantieri che li sfruttano senza che la questione venga rilevata e sollevata.

 

Tutti i ciclisti, comunque , anche quelli sportivi, quando trovano le auto parcheggiate come quelle nelle foto si vedono costretti ad invadere la carreggiata con grave rischio di essere travolti dal forte traffico estivo.

Bene, allora, che i Vigili Urbani contestino queste palesi ed inaccettabili irregolarità.

Tanto più che dall’altro lato della strada esistono parcheggi a sufficienza.

Al più il comune( o l’Anas ) può far apporre apposite strisce pedonali.

Bene, ancora, se queste infrazioni saranno rilevate anche dalla Polizia Stradale e dai Carabinieri pur se oberati da tantissimo lavoro.

Bene, infine, se la questione dei parcheggi “privati”di tutta la città viene affrontata anche dall’amministrazione che è obbligata a garantire un ordinato vivere civile e la sicurezza dei residenti, in particolare per le auto dei proprietari di abitazioni poste sulla SS18 e che devono avere i loro parcheggi.

Intanto ci complimentiamo con i Vigili urbani ed il loro comandante.

Siamo certi che si tratti di un impulso di dovuta attenzione emanato dal Comandante di concerto con l’amministrazione comunale e conseguente al dibattuto sulla sicurezza sulla SS18.

Un dibattito, crediamo, dal quale , pur essendo stata mancante l’Anas,stanno derivando nuove ed importanti attenzioni.

Pubblicato in Cronaca

cap001A differenza dei classici capannoni, quelli in ferro vantano grandissime qualità di resistenza e affidabilità.
Queste strutture vengono utilizzate principalmente con la funzione di stoccaggio e protezione materiali, senza dimenticare l’utilizzo come zona di lavoro coperta dalle intemperie che non necessiti però un lavoro in muratura o di tipo specifico.

I capannoni in ferro sono incredibilmente resistenti, impermeabili e sicuri. Questo tipo di struttura infatti è studiata appositamente per resistere alle più varie tipologie ti stress fisico e ambientale.

Un capannone di questo tipo, sarà per esempio in grado di sopportare forti raffiche di vento, precipitazioni di ogni genere, dalla pioggia alla grandine, senza dimenticare la neve e il peso di quest’ultima.

Durante una forte nevicata infatti, la neve si deposita sul tetto del capannone, una struttura poco resistente potrebbe così diventare molto pericolosa e rischiare di crollare per lo stress fisico che subisce. Un capannone in ferro realizzato con cura e precisione invece è capace di resistere e di garantire totale sicurezza, senza dimenticare il tranquillo svolgimento della sua funzione, sia questa contenitiva che lavorativa.

Capannoni in ferro e vento

Altro elemento che caratterizza i capannoni in ferro è la resistenza a forti raffiche di vento continue. Il vento infatti è un altro elemento che può danneggiare fino a dirittura ad abbattere un capannone. Tramite la sua struttura in ferro studiata per avere una certa elasticità e realizzata attraverso materiali appositi, il capannone in ferro riesce a resistere al vento, ammortizzando l’impatto e mantenendo la struttura stabile e sicura.

Sia che parliamo di stoccaggio, ma soprattutto quando il capannone è utilizzato per svolgere delle operazioni, la sicurezza di quest’ultimo è assolutamente fondamentale. È in questo modo che le costruzioni in ferro si guadagnano la loro fama e diventano un elemento portante del sistema lavorativo.

Perché scegliere i capannoni in ferro

Studiati per resistere a terremoti, neve, agenti atmosferici di vario genere e vento anche estremamente forte, i capannoni in ferro diventano una scelta obbligatoria per chiunque abbia intenzione di allestire un’area di stoccaggio esterna o di ampliare la propria zona di lavoro con aree che necessitano questo tipo di struttura.

I capannoni realizzati in ferro con le loro caratteristiche uniche diventano un elemento di sicurezza, una garanzia di corretto svolgimento di lavoro e sicuramente una cosa in meno a cui pensare, durante le già impegnate e complesse ore lavorative della propria attività.

Pubblicato in Italia

protezioneLavori svolti in cantieri su strada o in condizioni di scarsa visibilità richiedono un abbigliamento per evitare incidenti sul lavoro.

A tal proposito il 28 giugno 2013, la "Gazzetta ufficiale dell'Unione europea" ha pubblicato la nuova norma EN ISO 20471:2013, per gli indumenti ad alta visibilità, e va a sostituire la vecchia EN 471:2003+A1:2007.

Gli indumenti ad alta visibilità sono destinati a fornire un'alta visibilità dell'utilizzatore visto dagli operatori di veicoli o di altri dispositivi meccanizzati in qualunque condizione di luce diurna o alla luce dei fari dei veicoli nell'oscurità. Sono inclusi i requisiti prestazionali relativi a colore e retroriflessione così come alle aree minime e alla disposizione dei materiali negli indumenti di protezione.

I requisiti di progettazione di cui alla norma EN ISO 20471:2013 mantengono un sistema di raggruppamento in tre classi per gli indumenti basato sulle aree minime di materiali ad alta visibilità visibili incorporati nel capo di abbigliamento, ai sensi del quale gli indumenti in Classe 3 forniscono il livello più alto di visibilità.

Il materiale di fondo (fluorescente) deve circondare tutte le parti rilevanti (torace, braccia e gambe a seconda del caso) con una larghezza minima di 50 mm.

Vi sono tra questi: indumenti che coprono solamente il torace, per esempio, giubbotti e corpetti; indumenti che coprono il torace e le braccia, per esempio, giacche, camicie, cappotti e magliette; indumenti che coprono le gambe, per esempio, pantaloni a vita, pantaloni a pettorina con bretelle e pantaloncini (i pantaloni a pettorina con bretelle non possono più soddisfare i requisiti di appartenenza alla Classe 3 poiché non coprono il torace); indumenti che coprono torace e gambe, comprese le tute senza maniche; indumenti che coprono torace, braccia e gambe, per esempio tute con maniche.

È molto importante quindi attenersi alla normativa in vigore e indossare un abbigliamento alta visibilità di buona qualità e che rispetti la conformità.

Vi è sul mercato una vasta scelta di articoli, diversi per ogni professione che richiede di indossare tali capi. Le aziende prestano attenzione alle esigenze del lavoratore offrendo, non solo capi a norma ma abbigliamento comodo per svolgere qualsiasi movimento senza arrecare impedimento.

Si possono trovare articoli estivi e invernali, adatti a tutte le condizioni atmosferiche, per esempio abbigliamento antipioggia. Si possono scegliere anche dei capi confortevoli in grado di far traspirare la pelle e farla restare asciutta in particolari condizioni, assicurando ovviamente piena visibilità e sicurezza.

Pubblicato in Italia

cIl Comando della Polizia Municipale di Amantea ha pubblicato il comunicato riportato a fine articolo (ringraziamo la nostra lettrice che ce ne ha fatto omaggio segnalandoci la cosa).

 

Nello stesso si legge che gli abitanti di Acquicella hanno chiesto che sia garantita la loro sicurezza stradale .

E per aderire a questa impellente ed inderogabile richiesta di soccorso il Comando ha disposto un calendario di controlli della velocità che durerà fino al 10 marzo.

 

Questo il calendario orario nei vari giorni.

-Martedì 21 febbraio controlli dalle 08.30 alle 13.30

-Venerdì 24 febbraio controlli dalle ore 14.00 alle ore 19.00

-Martedì 7 marzo controlli dalle 08.30 alle 13.30

-Venerdì 10 marzo controlli dalle ore 14.00 alle ore 19.00.

Si sente dire che gli abitanti di Acquicella intendano elevare una forte protesta, e non si escludono anche azioni eclatanti, per garantirsi la sicurezza anche negli altri giorni.

Se si tratta di sicurezza perché mai a giorni alterni e ad ore alterne ?.

 

Non è possibile che gli abitanti di Acquicella debbano rischiare la propria incolumità soltanto perché il comando non riesce a garantire la presenza continua dei Vigili urbani proprio ora che il comune si è dotato di propri strumenti di accertamento.

Ricordiamo, infatti, che il comune ha provveduto a quanto disposto dall’art 120 della legge n 61 del 2010 “Modalità di accertamento delle violazioni al decreto legislativo n. 285 del 1992 da parte degli enti locali”

L’articolo prevede che “Agli enti locali è consentita l’attività di accertamento strumentale delle violazioni al decreto legislativo n. 285 del 1992 soltanto mediante strumenti di loro proprietà o da essi acquisiti con contratto di locazione finanziaria o di noleggio a canone fisso, da utilizzare ai fini dell’accertamento delle violazioni esclusivamente con l’impiego del personale dei corpi e dei servizi di polizia locale, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 5 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 1999, n. 250”.

Pubblicato in Politica

Era ancora spaventata la donna amanteana che ci ha chiamati per raccontare quanto le è successo.

Ci ha riferito che stava percorrendo la ciclopedonale recentemente realizzata quando un giovane migrante ha cominciato a seguirla.

E di seguito le ha chiesto il numero di telefono. Insistentemente.

Era sola e si è spaventata.

Allora ha telefonato al marito, un po’ per tranquillizzarsi ( anche senza raccontare quanto le stava succedendo), un po’ per apparire indifferente, ma soprattutto per far capire al giovane profugo che era meglio non insistesse nella direzione dell’aggancio.

Perché, lei, questo, ha compreso, che il giovane africano ci stava provando.

Poi per fortuna la donna ha visto lontano un giovane amanteano che si avvicinava

Era l’ancora di salvezza che cercava.

La soluzione ai suoi problemi, la risposta ai suoi timori.

E’ stata costretta a fermarlo, a raccontarle i suoi timori e ad accompagnarsi a lui.

Ma è giunta a casa scossa ed impaurita

Eppure si tratta di una donna coraggiosa e forte.

Quando ci ha telefonato era ancora scossa.

E pensava che la stessa cosa potrebbe succedere a qualunque donna amanteana che si trovasse a passeggiare nella ciclopedonale, magari anche ad una ragazza.

“Non ci vado più” aggiunse.

Le ho ricordato che la ciclopedonale è assistita da diverse telecamere.

“Lo so” è stata la risposta, “ma le telecamere non fermano certo questi comportamenti”

“Cosa fare allora secondo te” le chiesi

“ Controlli, controlli. Quella strada , proprio, perché lontana dal centro abitato deve essere più controllata delle altre. Questo vorrei che voi di Tirrenonews suggeriste. Le mie forse sono paure eccessive, anche se leggiamo e sentiamo di cose brutte in giro per l’Italia, ma vorrei che suggeriste a chi di dovere queste “nuove”attenzioni”

“Lo faremo –concludo- e suggeriremo al comune ed alla Prefettura, quest’ultima sempre più lontana dai territori e meccanicizzata nei suoi comportamenti, di provare ad educare i profughi ai comportamenti da tenere nella loro nuova patria!”

Poi chi ha altre idee le esponga.

Pubblicato in Politica

bankEntro il 2021 saranno circa 3 miliardi gli utenti nel mondo a fare un uso abituale del digital banking.

Al tradizionale sportello bancario i clienti preferiranno l'accesso tramite smartphone, tablet o pc.

I segnali dell'evoluzione del sistema digitalizzato sono già molto chiari come dimostrano i numeri. Quest'anno infatti l'uso dei dispositivi di ultima generazione, utilizzati per operazioni bancarie, ha visto una crescita pari al 53%, segno preciso che i clienti di una banca sfruttano tutte le opportunità che il digital banking offre loro.

Sempre più utenti scelgono di possedere un conto bancario on line, oppure sfruttano le opportunità tecnologicamente avanzate offerte dai conti tradizionali fra cui spiccano le app e gli accessi on line per eseguire ogni tipologia di operazione.

 

Le operazioni bancarie si sviluppano nel segno dell'immediatezza e l'accesso ai locali di una banca è previsto soltanto per ritirare soldi dal bancomat o cambiare un assegno.

Oggi la scelta del conto corrente al quale affidare i risparmi è facilitata dalla presenza in rete di strumenti di nuova generazione, i cosiddetti comparatori on line fra cui spicca www.qualeconto.net che al digital banking dedica una guida dettagliata, corredata di schede specifiche e informazioni sui servizi.

La portata dello sviluppo del digital banking è contenuta in un rapporto reso noto dalla Juniper Research, che traccia i contorni della crescita e sottolinea come il fenomeno continuerà a crescere soprattutto fra le banche che sapranno offrire servizi sempre più rapidi.

Le banche dovranno concentrarsi sempre di più sull'offerta di servizi on line se vorranno essere competitive sul mercato per contrastare l'ampia concorrenza.

 

Uno sviluppo che dovrà seguire regole ben precise soprattutto in tema di sicurezza ed efficienza.

I conti correnti dovranno infatti essere messi al sicuro da possibili attacchi informatici.

Le banche, così come ogni altra realtà digitalizzata, stanno sviluppando nuovi sistemi di controllo e sicurezza grazie anche all'utilizzo di protocolli di nuova generazione fra cui spicca il Blockchain, un sistema concatenato a blocchi.

 

Definito come una sorta di algoritmo inattaccabile il Blockchain prevede per ogni transazione l'approvazione da parte del 50% più uno dei nodi della catena a blocchi, che lo compone, quindi è in grado di generare sicurezza, rendendo molto più semplice lo sviluppo delle banche informatizzate.

Il database che il sistema Blockchain genera è formato da più utenti, identificati come nodi, ed è in grado di cancellare molti dei rischi nei quali può incappare un database centralizzato.

Pubblicato in Economia e Finanza
Pagina 1 di 2
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy