Pasqua è il momento della tristezza, quello che ricorda la sofferenza di Cristo ed il dolore della Madonna.
Ma Signorelli dimentica ed usa tutta la sua incomprensibile e virulenta acredine per attaccare la mia persona.
E lo fa senza nemmeno citare il mio nome tanta è la sua inaccettabile violenza.
E per indicarlo in modo indiretto usa la copia della delibera n 43 del 17 aprile nella quale io ero assente.
Inspiegabile ed ingiustificabile questa disistima, se non questo odio nei confronti della mia persona.
Ci saranno ragioni che conosce solo lui.
Io non voglio nemmeno conoscerle, ma so che un giorno io e tutta Amantea le sapremo.
Signorelli però perde l’occasione per evitare la ennesima brutta figura.
Non è andato nemmeno a vedere che la delibera è stata proposta non da me ma dal Sindaco.
Se non si fosse lasciato vincere dalla sua rabbia si sarebbe potuto domandare perché quella che lui assume fosse una mia competenza era stata attratta in quella del sindaco Pizzino.
Ed avrebbe potuto capire anche altro.
Ed invece no!
Lui vuole un palco.
Questa volta ha tentato di salirci sopra senza assicurarsi che era fragile , tanto fragile da cadere giù nel soppalco travolto dalla sua approssimazione.
Chiudo ricordando che forse nessuno più di me che ha aiutato tutte le associazioni che hanno voluto donare alla città i loro spettacoli è più felice quando non solo d’estate nascono momenti di spettacolo spontanei come quelli proposti dal sindaco nella delibera richiamata e che sono figli di quella Amantea ancora gioiosa e vitale ed alla quale occorrerà dire sempre grazie.